Polli e Galline

Gallina spagnola faccia bianca: caratteristiche e allevamento

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Gallina spagnola faccia bianca: caratteristiche e allevamento

il dic 24 2024
Le galline spagnole faccia bianca, chiamate 'carablanca' in spagnolo, sono una razza ruspante molto rara, tipica della nazione iberica. Insieme alle galline autoctone italiane e alla razza Minorca, fanno parte delle razze mediterranee. La spagnola faccia bianca deve il suo nome alla peculiare colorazione bianca che in origine era del solo orecchione, comune anche in altre razze italiane, e che si è diffusa nel corso tempo a ricoprire l'intera faccia fino alla base del collo, diventando motivo di pregio e di accurata selezione da parte degli allevatori.  La razza Minorca invece, chiamata al contrario 'la spagnola dalla faccia rossa', si differenzia soltanto per la colorazione rossa delle guance. La gallina faccia bianca è conosciuta anche come spagnola nera a faccia bianca, per il colore nero scuro del suo manto a striature verdi e dal colore ardesia dei suoi tarsi. Pollo spagnola faccia bianca: le origini Le origini della spagnola faccia bianca non sono certe, ma viene riconosciuta oggi come propria della Spagna. Le prime documentazioni che la descrivono, risalgono all'epoca romana di Giulio Cesare, quando nelle sue annotazioni circa la conquista della Spagna, la definisce come un gallo nero dalla faccia bianca, dai grandi pettini rossi e dall'aria arrogante. Secondo altre fonti, si ipotizza che i polli spagnola faccia bianca possano venire dall'Inghilterra, quando durante il Regno di Filippo II, i rapporti commerciali tra le due nazioni erano particolarmente attivi. Altri ancora, sostengono che derivi invece dai Paesi Bassi, che nello stesso periodo storico, dominavano la Spagna. Dalle prime esposizioni avicole del 1850, la spagnola faccia bianca ebbe subito un gran successo e gli allevatori gareggiavano con degli esemplari che avessero la faccia più bianca in assoluto. La sua fama diminuì nel corso del tempo, soprattutto perché, nella ricerca di preservare la sua caratteristica principalmente estetica, se ne impoverì la costituzione, facendola sfortunatamente declassare a razza quasi estinta. Intorno agli anni Settanta del secolo scorso, grazie al lavoro di recupero di appassionati allevatori e ricercatori, la spagnola venne salvata dall'estinzione ed esportata nei Caraibi e nelle Americhe. Nei Paesi Sudamericani, i polli spagnoli dalla faccia bianca vengono oggi chiamati anche 'uccelli di Siviglia' o 'polli pagliaccio'.  Nonostante gli sforzi compiuti per la sua resistenza nel territorio però, la spagnola oggi si trova raramente in Spagna e la sua presenza viene definita 'critica'. Sebbene questa razza abbia un futuro incerto non è ancora del tutto assente. Le caratteristiche della gallina spagnola faccia bianca Come tutte le razze spagnole, anche la spagnola faccia bianca è una razza ruspante e vivace, un'allegra razzolatrice che ama trascorre la maggior parte del suo tempo all'aria aperta, beccando il pascolo in cerca di cibo. È una buona ovaiola, al pari della Livorno o della Ancoana, e depone una media di circa 180 uova all'anno, dal guscio chiaro, di dimensioni medio-grandi e dal peso minimo di 60 grammi. Come tipico delle razze ruspanti, anche la spagnola faccia bianca ha una discreta attitudine alla cova e si può definire una buona chioccia. La sua caratteristica faccia bianca si sviluppa al passo con il suo crescere ed impiegherà circa un intero anno per raggiungere la sua massima espansione. Sebbene sia una razza piuttosto robusta e pensante, la gallina spagnola faccia bianca è altrettanto delicata e di conseguenza anche i suoi pulcini sono molto fragili. Risente molto degli sbalzi termici e dei climi rigidi. Richiede un adeguato riparo durante i mesi più freddi, protetta dal gelo e dalle correnti ventose. Inoltre, è soggetta a vesciche, per questo si dovrà prestare particolare attenzione anche alla pulizia del pascolo e del giaciglio, che sia di paglia fresca ed asciutta.  Ha una testa di media grandezza con una cresta semplice e rossa, portata dritta nel gallo e inclinata da un lato nella gallina. Naturalmente la faccia di colore bianco, molto grande, liscia e priva di peluria che si estende dall'attaccatura del becco fin dietro la testa, includendo orecchioni e bargigli. Ha occhi grandi e di colore rosso scuro, il becco è forte e di colore corno scuro. Il collo ed i bargigli sono lunghi. Dal mantello nero-bluastro dai riflessi verdi, ha una coda larga dalle piume falciformi piuttosto alte, il petto largo e ben arrotondato e pieno, come le spalle ed il ventre. Il dorso è ben impiumato come le ali, lunghe e portate aderenti al corpo. Ha tarsi scuri, evidenti e lunghi, con quattro dita, tre davanti e una dietro e la pelle può essere di tre colori, sia bianca che gialla o nera. Il peso di un pollo spagnolo faccia bianca varia dai 2,5 ai 3 chilogrammi, mentre la gallina può pesare dai 2 ai 2,5 chilogrammi.  I difetti principali della spagnola faccia bianca possono essere delle tracce rosse o dei riflessi violacei nella faccia, il colore dei tarsi che non sia bluastro o color ardesia, una cresta piuttosto piccola o piegata del gallo, il piumaggio scarso o a chiazze.  Negli ultimi anni e grazie al lavoro di allevatori italiani, questa razza è tornata a popolare anche il Bel Paese, sia nella sua colorazione classica che nella colorazione blu. È servito un processo di selezione lungo 10 anni per ottenere una gallina spagnola faccia bianca dal piumaggio blu partendo da una gallina Bantam, ma dal 2019 questa peculiarità è riconosciuta dalla FIAV.  
Come eliminare le mosche nel pollaio: i nostri consigli

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Come eliminare le mosche nel pollaio: i nostri consigli

il dic 24 2024
La presenza di mosche nel pollaio non è da sottovalutare, anzi, può rivelarsi un vero e proprio problema per la salvaguardia degli animali del cortile. Se si tratta di una piccola quantità di insetti, si potranno utilizzare dei rimedi non invasivi e naturali, per nulla nocivi a polli e galline. In presenza invece di grandi sciami di mosche, sarà doveroso intervenire con prodotti chimici, anti-insetticidi e disinfestanti, che daranno maggior efficacia e copertura al trattamento. Le mosche disturbano le galline con punture ed infezioni che indeboliscono l'animale, oltre a veicolare pericolose malattie. Gli insetti adulti depongono le uova in luoghi molto umidi ed al riparo dal sole. Se il vostro pollaio si trova nei pressi di una fonte d'acqua, come ad esempio un piccolo stagno o un ruscello, sarà inevitabile la presenza ed il proliferare delle mosche.  Oltre ai repellenti chimici da vaporizzare su posatoi e dormitori, ci sono alcuni rimedi preventivi che si possono adottare quanto meno per ridurre il problema delle mosche nel pollaio. Come eliminare le mosche dal pollaio Per evitare l'infestazione di mosche nel pollaio sono da eliminare, in primo luogo, tutte le fonti di proliferazione di mosche ed insetti. Le mosche sono attirate dall'umidità, dal calore e dalla sostanza zuccherina della frutta. Si devono quindi allontanare i bidoni dell'immondizia dalla zona del cortile, in particolare quello dei rifiuti alimentari, dove le mosche possono nutrirsi e crescere indisturbate, a loro favore l'umidità che di solito vi ristagna. Lo stesso vale per i cumuli di compost e concime per l'orto: sarebbe ideale se fossero in un'area distante almeno un paio di metri dal pollaio. Un'altra buona norma per la prevenzione di insetti nel pollaio è la regolare pulizia del cortile e dei dormitori, dove le mosche possono rintanarsi al riparo dalle correnti d'aria. È necessario cambiare l'acqua degli abbeveratoi anche un paio di volte al giorno, oltre alle piccole vasche per il bagno e alla paglia dei giacigli, evitando in questo modo l'attecchire di eventuali batteri o larve. È importante anche la pulizia del cortile dagli escrementi dei polli stessi e della lettiera, sotto cui si forma l'umidità favorevole alle mosche per il deposito delle loro uova. I rimedi contro le mosche: naturali e chimici Tra i rimedi naturali si contano senz'altro le trappole per mosche. Possono essere prodotte in casa con dei prodotti di riciclo, oppure se ne trovano di già confezionate nei negozi dedicati al verde.  Ci sono varie tipologie di trappole da poter creare, l'importante è che servano ad attirare e catturare mosche ed insetti, senza dar loro una via d'uscita. Ecco alcune idee di esche casalinghe e naturali: con una bottiglia di plastica: si taglia la bottiglia di plastica partendo dalla base del cono del collo, si riempie la metà cilindrica rimasta con una soluzione dolce, composta da detersivo per i piatti, zucchero e aceto di mele, e si richiude con il collo della bottiglia tagliato, infilato al contrario dentro la parte cilindrica. In questo modo le mosche entreranno dal foro più piccolo della bottiglia, ma senza potervi poi uscire.  con la carta da forno: si preparano quante strisce si vogliono di carta da forno, forate alle due estremità per far passare un filo da pesca con cui possono essere appese. La miscela da comporre sarà di zucchero, acqua e sciroppo d'acero, dentro cui lasciar impregnare le strisce di carta per almeno 12 ore. Verranno poi appese a rami o reti che siano ad altezza volo, ma non accessibili ai polli. con il pepe nero: saranno necessari alcuni piccoli contenitori sparsi in tutta l'area del cortile, contenenti una miscela di acqua, zucchero e pepe nero macinato.  le erbe aromatiche: si possono coltivare piccole aiole di aromatiche particolarmente odorose, come camomilla, basilico, aglio, menta e citronella. Oltre a tener lontani gli insetti, abbelliranno il vostro cortile e vi saranno utili anche per alcune ricette di cucina.
Galline allevate all'aperto: tutto quello che c'è da sapere

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Galline allevate all'aperto: tutto quello che c'è da sapere

il dic 24 2024
La disponibilità di uno spazio abbastanza ampio, per far in modo che i vostri polli possano razzolare liberi per la quasi totalità della loro giornata, è la prima cosa fondamentale da considerare se state progettando un piccolo allevamento di galline all'aperto. Successivamente, ci si dovrà attenere alla normativa vigente del vostro Comune di residenza, per evitare qualsiasi tipo di difficoltà nella realizzazione del vostro pollaio per galline all'aperto. Come allevare galline all'aperto L'area recintata adibita al pascolo di polli e galline deve avere una superficie di almeno 10 mq per ogni capo. Lo spazio deve essere sufficiente perché gli animali possano razzolare senza alcuna costrizione di movimento, potersi procurare il cibo becchettando il terreno e riparare da sole e freddo, sotto dei cespugli o nel loro ricovero coperto. Non deve mancare infatti uno spazio riparato per il riposo notturno, come protezione dalle intemperie e dal freddo dell'inverno. Le galline sono animali abbastanza delicati, che risentono facilmente degli sbalzi di temperatura e delle correnti ventose. La loro casetta deve avere: posatoi; mangiatoie; abbeveratoi; nidi per la deposizione e la cova delle uova. Individuare una zona all'interno della recinzione che possa rimanere in pieno sole per alcune ore del giorno è una buona attenzione da avere per il benessere del vostro allevamento: le galline mal sopportano l'umidità, quindi per la loro casa cercate un posto lontano da fango o pozze d'acqua, sono una fonte certa di sciami di mosche ed insetti che possono portare al vostro pollaio pericolose malattie. All'aperto non possono mancare delle piccole zolle di sabbia, per permettere alle galline di 'farsi il bagno', un'operazione fondamentale per la difesa da punture di insetti, acari e batteri.  Allevamento galline all'aperto: la pulizia è fondamentale Per mantenere il benessere dei vostri polli e al tempo stesso non compromettere i rapporti con il vicinato, la pulizia del pollaio e del pascolo sono fondamentali. Dovrete avere particolare attenzione a mantenere pulita l'area sottostante i posatoi, dove le galline solitamente posano per le deiezioni notturne: lavate quotidianamente la zona per evitare che batteri ed insetti possano attecchire.  Anche la pulizia della mangiatoia per galline all'aperto non dev'essere trascurata, come quella per gli abbeveratoi: cambiare il mangime con sementi fresche e far trovare acqua pulita alle vostre galline, almeno un paio di volte al giorno, vi permetterà di monitorare lo stato dei pasti e dell'appetenza degli animali. Uno dei primi sintomi che vi deve allertare sullo stato di salute dei vostri polli è proprio la perdita di appetito. Perché le mangiatoie si mantengano pulite, è necessario sceglierne della giusta tipologia: non devono essere ampie, ma bensì a 'serbatoio', così da evitare alle simpatiche galline di razzolarci dentro, portandosi dietro lo sporco delle zampe. Se ne possono costruire di ingegnose anche con materiali di scarto, come vecchie tubature angolate di plastica o piccole cassette in legno che dosino la quantità di mangime. Come allevare polli all'aperto: materiali da usare per ricoveri e recinti In commercio si trovano pollai di tutte le tipologie, dimensioni e materiali: pollai in legno, pollai in ferro, in plastica o in metallo, l'importante è che proteggano gli animali da umidità e freddo. Nel caso aveste un piccolo pollaio domestico di pochi capi, si trovano in commercio delle piccole casine mobili in legno, con una zona recintata detta 'corsa', che serve a far razzolare le galline per poco tempo, prima di liberarle nello spazio aperto del pascolo. Queste casine mobili sono molto adatte ad un allevamento familiare, in quanto hanno la duplice valenza di concimare il terreno con le deiezioni delle galline al loro passaggio.  Il recinto per galline all'aperto deve essere dell'altezza sufficiente (circa 1-1.5 metri da terra) da non permettere alle galline particolarmente predisposte al volo di scappare verso l'alto e, al tempo stesso, da impedire l'ingresso non gradito di eventuali predatori notturni, come ad esempio volpi e ratti. Ci sono vari tipi di recinzioni: dotate di una copertura chiamata 'stop', che ripara da volatili e rapaci; con una sporgenza anti-predatore di circa 30-50 cm all'esterno della recinzione; una rete anti-scavo da interrare per circa 30 cm di profondità nel terreno, così da impedire l'ingresso di animali esterni che, non potendo scavalcare l'ostacolo, cercheranno di scavarsi un passaggio al di sotto. Normativa allevamento polli all'aperto: nazionale e comunale La normativa nazionale definisce il limite di 250 capi in un pollaio, per distinguere un allevamento domestico per autoconsumo da uno stabilimento produttivo. Nel caso di allevamento domestico, oltre alla normativa nazionale che regola lo stato di salute della popolazione avicola da un punto di vista veterinario, ci si deve attenere alle normative comunali, sia in materia di edilizia (è sconsigliata la realizzazione di un pollaio in muratura se non si vuole incorrere in sanzioni o denunce), che in materia di igiene e sanità pubblica (non tutte le zone abitative possono ospitare un pollaio, si devono rispettare le dovute distanze, sia dal vicinato che dal centro stesso della città).
Olive Egger: la gallina che depone uova verdi

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Olive Egger: la gallina che depone uova verdi

il dic 24 2024
La gallina Olive Egger è di razza ibrida, dal temperamento tranquillo e socievole, che ha una particolarità unica: depone uova verdi! Il nome stesso lo dice: la ovaiola dalle uova color oliva.  Tutti gli allevatori la desiderano nel loro pollaio, in primo luogo perché è una gran produttrice di uova (arriva a deporne dalle 150 alle 200 all'anno) e, non da meno, perché l'unicità del colore verde oliva delle uova fa sì che sia un vero e proprio plus nell'allevamento e sopratutto nell'offerta al cliente, oltre che una soddisfazione ed un divertimento per lo stesso allevatore. Sono ancora pochi gli acquirenti che ne hanno viste dal vivo o che conoscono la diversa cromaticità del colore delle uova. Poter allevare galline Olive Egger, sebbene sia una razza relativamente recente e con una tempistica di allevamento di almeno un paio d'anni, può essere la svolta per un produttore che desidera diversificare la sua offerta nel mercato. Inoltre, non è sbagliato tener presente che in ambito culinario l'uovo verde oliva sta diventando sempre di più un trend tra gli chef stellati. Galline dalle uova verdi: scopriamo di più La razza Olive Egger si ottiene incrociando un gallo di razza Marans dalla livrea scura con una gallina Araucana di almeno un anno, di colorazione selvatica. Le uova Marans hanno un guscio marrone scuro o rosso, mentre le uova delle Araucane sono di un colorito azzurro-blu.  Dall'incrocio delle due razze si ottiene quindi un uovo dal colorito verde pastello, trasmesso dal gene O (che sta per Oliva), piuttosto tenue e chiaro, dalle dimensioni medio-grandi. Il pulcino che nascerà sarà un Olive Egger di prima generazione, chiamato F1 nel termine tecnico. Per ottenere invece il colore verde più scuro, si deve incrociare una Olive Egger gallina di prima generazione con un gallo Marans. Il risultato sarà quello che tutti aspettano di avere e vedere: delle uova di colore verde oliva!  Il pulcino invece sarà un Olive Egger di seconda generazione, chiamato F2 nel termine tecnico. Il colore del piumaggio dei due esemplari che si incrociano non incide minimamente su quella finale delle uova, che invece è dovuta alle diverse combinazioni genetiche, che incidono sui diversi enzimi e pigmenti che danno la colorazione al carbonato di calcio di cui è composto il guscio. Gallo Olive Egger: caratteristiche ed allevamento Le Olive Egger sono una razza piuttosto amichevole, adatta anche all'allevamento familiare o hobbistico. Il loro carattere docile e socievole favorisce senza grosse problematiche la convivenza in un pollaio misto condiviso con altre razze. Come tutte le razze ovaiole, anche le Olive Egger sono delle buone e vivaci razzolatrici. Necessitano di un'alimentazione ricca e diversificata tra le proteine che acquisiscono da sole nei loro pasti liberi e il mangime secco in aggiunta che l'allevatore fornirà al pollaio. In questo modo le loro difese immunitarie saranno rinforzate in modo ottimale, favorendo di conseguenza la produzione di uova e soprattutto il mantenimento delle energie necessarie alla cova. Le Olive Egger sono dotate di ciuffi auricolari e barba, come le Araucana. La loro coda potrebbe essere come le Marans, segno di maggior fertilità, oppure potrebbero non averla, come le Araucana appunto. Le galline prive di coda sono definite con la sigla 'RP', dall'inglese 'rumpless', cioè 'senza posteriore'. Hanno una capacità di fertilizzazione ridotta e la percentuale di schiusa dei pulcini è inferiore alla media. Le Olive Egger non sono da confondersi con le più comuni Easter Eggers, dalle quali si distinguono come razza specifica. Le Easter Eggers sono tutte quelle razze che generalmente depongono uova di colorazione diversa dal comune uovo avorio, come le Araucana stesse, o le Legbar e le Ameriflower. Il nome 'Easter', che le raggruppa e le contraddistingue, significa in inglese 'Pasqua': sono chiamate così proprio perché le uova colorate che producono ricordano quelle pasquali che solitamente si dipingono in famiglia.   Curioso di allevare le Olive Egger F2 e ottenere galline in grado di deporre uova color verde oliva? Noi ci siamo riusciti seguendo lo schema qui sotto. Clicca nell'immagine per scaricarlo!  
Uova biologiche: produzione, normativa, certificazione

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Uova biologiche: produzione, normativa, certificazione

il dic 24 2024
Il tema 'bio' è oggi molto discusso e seguito, ma nonostante se ne parli molto, non sempre si hanno le idee chiare di cosa significhi realmente. Negli allevamenti, come nelle colture, si crede sufficiente una produzione priva di pesticidi o mangimi OGM.  Sebbene sia uno dei requisiti fondamentali, non c'è solo questo. L'attenzione al biologico e alla biodiversità è piuttosto una sorta di educazione al rispetto dei cicli naturali di crescita e di produzione dell'animale e alla salvaguardia della sua salute, senza alcun intervento farmaceutico. Come vengono prodotte le uova biologiche Nel caso specifico della produzione di uova biologiche, l'attenzione è tutta nelle condizioni di libertà e di dignità della gallina. Il fulcro fondamentale è la conservazione dell'ambiente naturale idoneo al pascolo, che sia all'aperto e in uno spazio sano e ampio. Nella cultura del biologico, l'animale è posto al centro di tutte le scelte che un allevatore deve considerare, dal ricovero più adatto al tipo di alimentazione da somministrare al pascolo. L'animale viene quindi trattato come un essere vivente e non come uno strumento di produzione. Negli allevamenti industriali invece, le condizioni ambientali sono mantenute costanti ed invariate per tutto l'anno, come anche l'intervento dell'uomo. In questo modo, il ciclo naturale di produzione dell'animale viene alterato e si ottiene un numero di uova molto maggiore rispetto ad un allevamento genuino. Produrre uova biologiche: le razze più adatte Le razze più adatte alla produzione di uova biologiche sono principalmente le ovaiole, rustiche, razzolatrici e piuttosto vivaci. Le Livornesi, ad esempio, sono ottime: leggere, predisposte al movimento e alla cova. Per la produzione di uova, è sconsigliato l'allevamento di galline di taglia grande, piuttosto pesanti, difficili da far camminare e decisamente più adatte alla produzione di carne. Una gallina ovaiola allevata secondo la 'normativa uova biologiche' produce in media dalle 250 alle 280 uova circa all'anno (vale a dire, più o meno un uovo al giorno). Le galline hanno dei picchi naturali di produzione al coincidere di una variazione delle loro consuete abitudini, ad esempio con l'abbassamento o l'innalzamento delle temperature. Le galline sono degli animali molto abitudinari: qualora ci siano dei cambiamenti alla loro routine, subiscono uno stress (positivo!) che le rende più produttive. Nella produzione industriale invece, il numero di uova prodotte annualmente sale in modo considerevole: si raggiungono 310/330 uova circa. Requisiti uova biologiche La 'certificazione uova biologiche' viene data agli allevamenti che: dispongono di un ampio spazio all'aperto, dove varie razze di ovaiole possono pascolare liberamente; osservano un'alimentazione naturale, cioè quando le galline si nutrono delle erbette e dei vermicelli che trovano spontaneamente nel terreno di pascolo; integrano i pasti degli animali con cereali e frumenti totalmente naturali e non modificati geneticamente; non utilizzano medicinali o antibiotici per la cura delle malattie che le galline possono contrarre, lo stesso per la prevenzione ed il mantenimento della loro salute; si adoperano per prevenire naturalmente eventuali cause di deperimento o epidemie batteriologiche, che possono compromettere la salute dell'animale. Ricordiamo che la gallina è un animale molto delicato, anche per le razze più rustiche: risentono molto degli sbalzi termici, dei colpi d'aria e delle beccate di insetti che spesso veicolano malattie virali che difficilmente possono essere trattate in modo naturale. Differenza uova biologiche e non Un uovo biologico si distingue dagli altri per le dimensioni generalmente più grandi e per avere un guscio più ruvido e spesso. Viene contrassegnato con un timbro, il cui primo numero è 0, seguito dal codice della nazione e da quello della regione di produzione, infine dalla data di scadenza: 0 = allevamento biologico 1 = allevamento all'aperto 2 = allevamento a terra 3 = allevamento in gabbia Allevamento galline per uova biologiche Chiarito cosa si intende per uova biologiche, ci sono alcune accortezze da adottare per la salvaguardia del pollaio, iniziando dalla struttura che le accoglie. Nel caso di allevamenti da centinaia di capi, il pollaio è un capannone coperto abbastanza grande, all'interno del quale vengono ospitati i ricoveri, le mangiatoie e gli abbeveratoi. Un altro spazio fondamentale per il benessere del pascolo è un giardino invernale. Altro non è che un'ampia voliera in cui le galline possono razzolare nei mesi più freddi, protette dalle intemperie. L'attenzione alla pulizia e al mantenimento dell'igiene sono fondamentali per la salvaguardia della buona salute di galline e polli: cambiare l'acqua degli abbeveratoi in modo che sia sempre fresca; pulire le mangiatoie e i ricoveri dalle deiezioni notturne che attirano batteri ed insetti; fornire mangimi naturali e freschi (nel caso di cereali biologici, totalmente privi di conservanti, si deve prestare particolare attenzione alla loro freschezza!); bagnare spesso il terreno del pascolo perché produca naturalmente le proteine tanto amate dai ruspanti (vermi e larve). In sostanza: come produrre uova biologiche? Non stimolando o modificando, in alcun modo artificiale, il naturale ciclo di crescita e di produzione delle galline. Un buon allevatore biologico è sempre molto attento, presente e costante nelle cure dei propri animali.
Allevamento polli a terra: tutto quello che c'è da sapere

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Allevamento polli a terra: tutto quello che c'è da sapere

il dic 24 2024
Non tutti gli allevamenti di ovaiole sono esclusivamente all'aperto. Le galline allevate a terra vivono in uno spazio chiuso, dove, sebbene non siano previste zone esterne per il pascolo, vengono rispettati dei criteri di densità e di spazio sufficienti per il libero movimento degli animali ed il loro benessere. Allevare galline a terra, contrariamente a quanto si pensi, conta dei vantaggi, oltre ad essere una tipologia di allevamento molto migliorativa rispetto alla crescita e alla produzione in gabbia, dove gli animali sono costretti in situazioni tutt'altro che naturali e di libertà. Allevamento polli a terra normativa: spazi e densità da rispettare per il benessere dell'animale Quello che distingue un allevamento naturale da uno intensivo è in primo luogo il tempo che galline e polli spendono a pascolare liberamente in spazi aperti. Secondo le attuali normative europee in vigore dal 2017, la produzione di uova in un allevamento all'aperto deve avvenire in aziende che consentano agli animali un accesso continuo al pascolo, almeno durante tutto l'arco della giornata (fatto salvo per la notte, quando le galline vengono ricondotte al coperto, protette da eventuali predatori esterni e da agenti atmosferici dannosi per la salute). Anche nel caso di polli allevati a terra, devono essere previste delle aree comuni per il movimento libero degli animali, che rispondano ai limiti di densità massima per metro quadrato. La normativa che regolamenta le caratteristiche di allevamento galline a terra è la 1999/74/CE, in vigore dal 1 gennaio del 2012, e stabilisce una densità massima di 9 capi per metro quadrato.  Cosa significa galline allevate a terra: il numero 2 sul podio delle uova Galline e polli vivono all'interno di edifici o capannoni chiusi, a uno o più piani, con la possibilità per loro di accedere liberamente su piattaforme poste a diverse altezze. Inoltre, le strutture per allevamento polli a terra devono prevedere adeguati posatoi, lettiere al suolo circoscritte in zone specifiche da tener sempre ben pulite, e giacigli con una superficie ruvida, in modo che gli animali possano grattare artigli e becco e ridurre naturalmente il rischio di ferirsi e di infettarsi. La tipologia di allevamento viene codificata con un numero stampato sul guscio dell'uovo, insieme alla provenienza dell'azienda e alla scadenza. Il numero 2 indica il tipo di allevamento a terra, il più diffuso nelle confezioni di uova che si trovano al supermercato (0 = biologico, 1 = all'aperto, 3 = in gabbia). Come allevare polli a terra: vantaggi e rischi La tipologia di allevamento a terra ha pro e contro, come ogni situazione. Se le galline allevate all'aperto giovano della libertà del pascolo e si rinforzano naturalmente in salute, sono per contro molto più esposte alle intemperie (qualora non siano previsti idonee riparazioni) e agli attacchi di volatili e animali esterni, che veicolano facilmente virus e batteri.  Le galline sono animali molto delicati, che mal sopportano lo sbalzo delle temperature e le correnti d'aria.  Uno dei vantaggi di allevare galline a terra è che sono costantemente protette nelle loro adeguate strutture: difficilmente verranno attaccate da altri animali, vivono ad una temperatura costante e i rischi di venire a contatto con virus esterni è inferiore rispetto ad un pascolo aperto. Ci sono anche dei contro. Innanzitutto la convivenza con altri capi, soprattutto se di razza diversa, è rischioso. Includere più razze diverse di galline e polli in un unico spazio chiuso potrebbe favorire litigi tra gli animali. Per questo è importante curare becco e artigli, non solo per evitare che si feriscano nella loro pulizia delle piume, ma anche per privarle delle 'armi' naturali che usano in caso di - è proprio il caso di dirlo - battibecchi. Le abrasioni per le galline sono molto pericolose e, se non curate tempestivamente, posso essere facilmente attaccate da batteri e peggiorare velocemente in patologie molto gravi per l'animale. La pulizia e l'igiene delle lettiere, dei posatoi e dei giacigli è fondamentale per prevenire eventuali infezioni. Inoltre, l'attenzione alla corretta e diversificata alimentazione è altresì molto importante per la crescita sana dei polli allevati a terra. Se non adeguata, potrebbe portare scompensi, non solo allo sviluppo dei capi, ma anche alla produzione finale di uova e carni. Cosa mangiano le galline allevate a terra Le ovaiole allevate all'aperto possono cercare per conto proprio il cibo di cui hanno bisogno, becchettando nel terreno tutti i nutrienti che trovano in natura: erbe e piante spontanee, ma soprattutto insetti, lombrichi e vermiciattoli. Negli allevamenti a terra si deve prevedere la somministrazione di tutte le proprietà nutritive di cui hanno bisogno con dei mangimi appositi e sostitutivi: granaglie, come mais, soia integrale ed avena; elementi ricchi di calcio, come i gusci di seppia o di ostriche; legumi proteici, come piselli e riso; semi oleosi e frutta secca, per l'apporto di proteine, grassi e antiossidanti (semi di zucca e girasole, noci, mandorle, arachidi); erba e verdura fresca; pane raffermo, ne vanno ghiotte, ma va dispensato con criterio, per favorire l'apporto anche di altri alimenti.
Gallina Araucana: caratteristiche e allevamento

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Gallina Araucana: caratteristiche e allevamento

il dic 24 2024
Le galline araucana sono degli esemplari molto particolari, con delle caratteristiche morfologiche e genetiche uniche al mondo, proprie soltanto di questa inconfondibile razza.  Vengono allevate oggi come affascinanti galline ornamentali, ma sono altresì ottime ovaiole predisposte alla cova, dalla corporatura robusta e dal portamento fiero. Le origini del gallo araucana sono d'oltre oceano: viene infatti dal Sud America, più precisamente dalla tribù cilena dei Mapuche. La storia di questa particolare razza è molto antica, già presente nel territorio in epoca pre-colombiana. La razza araucana non è una razza autoctona, ma deriva da molteplici incroci con altre razze presenti nel suo territorio, come le Quetro e le Colloncas, dalle quali ha ereditato diversità specifiche che oggi la caratterizzano. Tra le caratteristiche dell'araucana c'è sicuramente la resistenza a vivere in pascoli ostili, come quelli andini: i polli araucana sopportano le temperature più rigide e le altitudini più elevate, sono tenaci e robusti, instancabili razzolatori ma fedeli al suo padrone. Gallina araucana caratteristiche: la fata 'turchina' delle ovaiole La particolare genetica della razza araucana ha dei tratti molto diversi dalle comuni razze europee. Il gene predominante che caratterizza l'araucana è il gene O, che sta per Olive, quello che 'colora' le sue uova (ma anche i tarsi e la pelle) di azzurro. Non a caso la gallina araucana è conosciuta e molto richiesta da tutti gli allevatori come la 'gallina dalle uova blu'.  La peculiarità delle uova di araucana è proprio la colorazione azzurro-verde, non soltanto nella parte esterna del guscio, ma anche al suo interno (diversamente dalle uova rosse delle Marans, il cui lato interno del guscio è invece di un bianco candido).  Questa però non è la sola caratteristica. Infatti le araucana sono riconoscibili anche per essere prive di coda, eredità della razza Colloncas, che in lingua spagnola significa 'tronco mozzo'. Le razze 'scodate' sono generalmente più agili a sfuggire ad eventuali attacchi di predatori esterni, ecco una delle motivazioni per cui esistono da così tanto tempo. Inoltre, alcuni esemplari sfoggiano con orgoglio dei folti ciuffi auricolari al posto degli orecchioni, e altri sono dotati anche di barbetta e favoriti piuttosto abbondanti, tratti discendenti della razza Quetro (non sono altro che dei ciuffi di penne che crescono ai lati e al di sotto del becco). L'esigenza di questi ciuffi è probabilmente resistita per scopi di corteggiamento e di mimetizzazione. Dalla razza Quetro, inoltre, il gallo araucana ha ereditato anche la tipica cresta a pisello, dalla forma irregolare, molto diversa dalla comune cresta delle razze europee. Va detto però che molto raramente si riscontrano tutte queste caratteristiche insieme in un unico capo. Molto più frequente è invece che se ne notino solo alcune, capaci di definire ugualmente la tipicità della razza. Araucana colorazioni: un arcobaleno di chiocce La livrea delle araucana può avere diverse colorazioni: araucana blu; araucana nera; araucana blu-rosso o nera-rosso; araucana collo oro o dorata; araucana frumento o selvatica; araucana sparviero. Il piumaggio è di conformazione piuttosto morbida, costituito da penne larghe e lunghe e da un leggero piumino sottostante.  La forma ovale e il ricco piumaggio rendono le araucana esemplari molto interessanti ed eterogenei, dal fascino esotico, particolarmente di moda oggi negli allevamenti, come nelle cucine. Gli chef infatti fanno molto uso delle uova colorate nelle loro ricette, un ulteriore modo per stupire a tavola. Un esemplare maschio può arrivare a superare i 3 kg di peso, mentre la femmina, leggermente più piccola, si aggira intorno ai 2.5 kg. È una razza resistente e robusta, dal petto largo e dalle zampe forti e possenti. La forma del loro corpo ricorda quella di alcuni esemplari da combattimento: hanno dorso e spalle ampie, una folta mantellina con larghe ali portate aderenti al corpo, becco forte e occhi vivaci. Le araucana hanno un carattere docile, convivono volentieri in gruppo e sono delle ottime ovaiole: producono circa 200 uova all'anno, di dimensioni non troppo grandi e dal peso di circa 50 grammi. Sono precoci nella produzione rispetto ad altre razze, iniziano a depositare già verso il quinto mese d'età. Inoltre sono delle affidabili chiocce, particolarmente protettive con i piccoli e indispensabili per la cova nel pollaio. Uno dei lati negativi di questa razza è la percentuale abbastanza alta di uova non feconde: circa il 25% degli embrioni non arriva alla schiusa. Questo è dovuto al fatto che l'assenza della coda ed il folto piumaggio intorno alla cloaca, sono degli impedimenti notevoli al lavoro del gallo. I pulcini araucana hanno un costo che varia dai 20 ai 90 euro circa, dipende se si acquista un capo singolo o la coppia. Il prezzo si alza notevolmente se si vogliono invece acquistare dei capi della varietà nana: il costo varia dai 50 euro del singolo ai circa 130 per una piccola coppia.  Un gallo araucana della varietà nana ha un peso che va dai 750 agli 850 grammi, mentre la gallina si aggira intorno ai 700 grammi.
Gallina blu d'Olanda: caratteristiche e consigli per l'allevamento

Polli e Galline

Gallina blu d'Olanda: caratteristiche e consigli per l'allevamento

il dic 24 2024
La gallina blu d'Olanda, detta anche pollo olandese o pollo dell'Olanda del Nord, è una razza conosciuta e datata, che trova i suoi antenati nei polli di provenienza belga e più precisamente nella razza Malines e in quella dello Sparviero delle Fiandre o dello Sparviero di Rennes.  Si tratta di una razza abbastanza comune e conosciuta, ma che non troviamo agevolmente nelle nostre zone, ovviamente per via di una diffusione maggiore nel nord dell'Europa continentale, a causa della sua origine.  Parliamo inoltre di un animale che con il tempo ha maturato una resistenza notevole, soprattutto in relazione all'ambiente di allevamento esterno, essendo originario di zone abbastanza fredde e umide. Questo porta la gallina olandese blu ad essere particolarmente apprezzata nella qualità della sua carne. Vediamo allora quali sono le caratteristiche principali di questo animale. Galline Blu d'Olanda: le caratteristiche morfologiche La razza delle galline olandesi blu presenta alcune peculiarità che le rende particolarmente riconoscibili. Parliamo di un animale che presenta una conformazione di petto abbastanza largo con cosce lunghe e carnose.  Questa particolare forma rende la gallina olandese e in genere la famiglia dei polli olandesi molto ricercata per la carne, di cui sono molto provvisti e che mantiene una morbidezza invidiabile. Sotto il profilo del peso possiamo inquadrare questa razza secondo questi parametri: La gallina presenta un peso che mediamente varia tra i 2,7 e i 3,1 kg; Il gallo vede il suo peso medio variare tra i 3,5 e i 4 kg. Come tipo di aspetto questa razza presenta una cresta di dimensioni normali e molto semplice, con orecchioni e tarsi rossi che scendono classicamente ai lati del becco, anch'esso di dimensioni standard. Il colore tradizionale ricorda quello de cuculo su base molto più chiara però, con i riflessi blu che conferiscono il nome alla razza. Le uova della gallina blu olandese La gallina di razza olandese è un'ottima produttrice di uova, sia come qualità che come quantità. Le caratteristiche uova di questa razza sono di dimensione piuttosto standard, raggiungendo un peso minimo di 60 g e hanno una colorazione del guscio di tipo bruno chiaro.  L'allevamento della razza olandese Molto particolare è la storia dell'allevamento relativa a questa razza. Infatti, questo tipo di animale era molto diffuso all'interno della comunità ebraica olandese, fattore che ha inciso moltissimo sullo sviluppo e la conformazione dell'animale nel corso del tempo. Infatti, nella cultura ebraica la carne per essere accettata e valida nella dieta deve essere più bianca possibile, con questi polli e galline che venivano quindi allevati secondo regole precise per arrivare a questa colorazione della carne così chiara. In generale nel mercato olandese il cosiddetto pollo blu era tenuto ammassato in piccole gabbie e nutrito con una particolare dieta nelle prime settimane, fino alla dodicesima o tredicesima generalmente. A questo punto il pollo dovrebbe raggiungere un peso approssimativo che oscilla tra i 1,5 e 1,8 kg ed è a questo punto della crescita che l'allevamento prevede un cambio di dieta, con una miscela di orzo e latte scremato, fino alla diciannovesima settimana, quando cioè l'animale tocca un peso superiore ai 2 kg, raggiungendo anche i 4, come detto in precedenza.  A questo punto nella tradizione dell'allevamento della comunità ebraica olandese il pollo poteva essere macellato secondo la tradizione kosher. Questa particolare dieta rappresenta il motivo di una carne così bianca e morbida, particolarmente apprezzata nella preparazione di ricette tipiche della comunità ebraica. Ad oggi è piuttosto difficile trovare allevamenti di questo tipo di polli, in quanto dopo la seconda guerra mondiale i produttori hanno preferito razze dalla crescita più rapida che potessero quindi fruttare di più sotto il profilo economico.
Gallina con occhi chiusi e gonfi: cause e cure

Polli e Galline

Gallina con occhi chiusi e gonfi: cause e cure

il dic 24 2024
Una gallina con gli occhi gonfi porta con sé un evidente sintomo di malessere. Già solo guardandola ci possiamo rendere conto del problema che si sta palesando, ma difficilmente riusciamo, con una semplice occhiata, ad individuarne le cause specifiche che, nel caso di problemi alla zona oculare nei polli, possono essere di natura varia.  Capire cosa può affliggere il pollo o la gallina (non ci sono particolari differenze tra i due nel trattamento del problema) può essere importante prima di tutto per curare l'animale in questione, ma soprattutto può rappresentare una sicurezza per tutto l'allevamento, perché alcune patologie sono contagiose e quindi possono minare la salute generale del gruppo. Malattia agli occhi delle galline: le più comuni Come prima cosa, è bene definire un concetto: la manifestazione di malessere che si esplicita nel gonfiore degli occhi è uno dei sintomi più comuni che possiamo notare in questo tipo di animali. Le malattie agli occhi dei polli, infatti, non sono rare, ma spesso rappresentano un sintomo di una patologia più ampia, che non è strettamente connessa all'organo oculare della gallina. Malattie galline occhi gonfi La causa più banale degli occhi gonfi nelle galline è quello di un semplice raffreddore. Una cosa decisamente comune anche tra gli umani, che colpisce anche volatili come le galline in alcune sue forme: la formazione e la presenza di muco è la causa del gonfiore oculare che infastidisce l'animale. In alcuni casi più gravi, quando il raffreddore si tramuta in bronchite o sinusite, il pericolo per i polli è notevole e, senza avere le giuste precauzioni, si possono perdere un gran numero di volatili del gruppo. Malattie galline occhi chiusi La congiuntivite è un'altra delle patologie più comuni quando si parla di occhi gonfi nelle galline e nei polli. Si tratta di una patologia che causa un'infiammazione della mucosa che ricopre la zona della palpebra interna del bulbo oculare fino alla cornea.  Le cause dell'insorgenza di una congiuntivite nelle galline sono spesso carenza di vitamine o infezioni causate da involontarie lesioni. Anche questa malattia della gallina è abbastanza contagiosa, pertanto è sempre consigliabile dividere il sospetto soggetto infetto dal resto del gruppo, per evitare decimazioni. La cura per la congiuntivite nei polli è rappresentata da lavaggi giornalieri della zona infetta da effettuare con acido borico o, nel caso di una mancanza di vitamine, si può provare ad inserire qualche verdura come carote o insalata a foglia direttamente nel mangime, per vedere se la situazione migliora nel giro di qualche giorno. Altre malattie che possono causare galline con gli occhi chiusi Oltre a queste comuni patologie che causano gli occhi chiusi e gonfi nelle galline, ci sono altre malattie che possono attaccare la salute di questi volatili: Xeroftalmia: causata da una mancanza di vitamina A; Malattia di Newcastle: un virus molto aggressivo che non lascia scampo alle galline; Micoplasmosi: di solito colpisce le razze da carne; Salmonellosi: può essere molto pericolosa anche per gli uomini se trasmessa tramite uova e carne. Le malattie appena elencate sono molto aggressive e solitamente portano alla distruzione dell'intero gruppo, per evitare contagi potenzialmente pericolosi anche per gli umani. Come prevenire queste malattie Concludiamo con qualche breve consiglio di prevenzione per provare a diminuire l'impatto di queste malattie sul singolo animale e sul gruppo: Mantenere sempre il pollaio pulito e caldo con vernici, repellenti per topi, segatura ecc; Fornire alimentazione che preveda anche la presenza di vitamine, sia con specifici mangimi che integrando qualche verdura sminuzzata nel loro pasto abituale; Mettere in quarantena in maniera repentina i polli e le galline che presentano sintomi evidenti e occhi particolarmente gonfi; In qualsiasi caso è sempre consigliabile sentire il veterinario di fiducia per avere una cura o per conoscere le cause del decesso della gallina.
Gallina Mericanel della Brianza: caratteristiche e allevamento

Polli e Galline

Gallina Mericanel della Brianza: caratteristiche e allevamento

il dic 24 2024
La Gallina Mericanel della Brianza è una delle grandi eccellenze avicole italiane, una delle razze di pollo nana (assieme alla mugellese) riconosciuta ufficialmente dalla FIAV in Italia. È apprezzata per molti motivi, non ultimo quello di essere una perfetta chioccia per tutte quelle razze di selvaggina non inclini naturalmente alla cova, quindi possiamo definirla in qualche maniera la baby sitter del mondo avicolo. Parliamo di un animale ovviamente molto diffuso in Italia, e lo si può facilmente intuire dal nome che suggerisce l'origine di questa razza nelle pianure lombarde della Brianza: da lì poi questa tipologia di pollo si è diffusa in maniera notevole per tutto il nord Italia e in particolare nella pianura padana, diventando quasi l'immagine di quella che è la gallina da pollaio tipica di alcune zone rurali del nord. Vediamo allora brevemente quali sono le caratteristiche di questo animale, sia sotto il profilo prettamente fisico che sotto quello caratteriale e di produzione, facendo una distinzione netta tra galline e polli per capirne le peculiarità principali. Pollo Mericanel della Brianza: caratteristiche generali Il pollo Mericanel della Brianza si presenta in prima battuta come un animale dalle fattezze abbastanza contenute, molto compatto e agile.  Infatti questo tipo di polli si distinguono per un temperamento acceso e vivace e mal sopportano il confinamento: questo il motivo che li porta ad essere molto visibili anche ai bordi delle strade in alcune zone rurali della pianura padana.  Il pollo Mericanel si dimostra proprio per questa sua conformazione anche un animale con discrete capacità di volo, cosa non sempre comune nella famiglia del pollame, soprattutto quello per produzione alimentare. Il tutto è favorito da una conformazione come dicevamo compatta, dato che la razza Mericanel della Brianza non supera mai 1 kg di peso: anche i polli si attestano attorno a questo limite, arrivando generalmente a pesare tra gli 800g e 900g. Le colorazioni possono essere varie, con una menzione particolare per i polli Mericanel collo oro, che presentano un piumaggio lucido con la caratteristica presenza delle piume bronzee alla base del collo: come per il resto delle colorazioni, bargigli e cresta sono di colore rosso acceso, con quest'ultima a 5 denti e ben staccata dalla nuca. Le zampe corte, così come il dorso, completano il quadro di un animale dalla conformazione particolare per quello che riguarda i polli, in grado di rappresentare una notevole eccellenza per quanto concerne l'avicoltura italiana. Galline Mericanel della Brianza La controparte femminile della razza Mericanel della Brianza è rappresentato da una gallina anch'essa di misura molto compatta. Meno elegante del pollo nel suo portamento, la gallina Mericanel è comunque un volatile dal carattere forte, molto vivace e anch'essa sofferente alla stretta vita del pollaio. Queste razze sono infatti molto più a loro agio nella vita da cortile, dove possono sfogare la loro esuberanza, senza dare particolari fastidi anche grazie alla loro taglia contenuta. Rispetto al pollo, anche in questo caso la gallina ha un peso inferiore, ma comunque di poco, cosa che potrebbe far coincidere la stazza e il peso dei due animali. La gallina Mericanel della Brianza solitamente presenta un peso massimo che oscilla tra i 700g e gli 800g. Dicevamo poco fa della particolare peculiarità caratteriale delle galline Mericanel, che si dimostrano delle eccellenti chiocce: questo le porta ad effettuare periodi di cova anche per altre specie meno inclini all'istinto 'genitoriale' e comunque produce un effetto anche sulla propria specie. I pulcini di razza Mericanel della Brianza sono infatti favoriti nel processo di crescita da questa particolarità, riuscendo a trovare uno sviluppo più rapido, con una maturità sessuale raggiunta già a partire dal 5 mese. In generale le uova di Mericanel della Brianza si presentano di peso minimo di almeno 35g, con un guscio di colorazione da crema a bruno. Allevamento della razza Mericanel della Brianza Come accennato, questa razza è molto più a suo agio libera come animale da cortile che non come allevamento in serraglio. Ecco che quindi potrà essere il caso di allestire un recinto molto grande, o di delimitare un appezzamento con delle reti di recinzione resistenti ed antipredatore. Dobbiamo però sempre avere a disposizione un pollaio che possa in qualche maniera fare da base per questo animale, che ha necessità come tutti di avere una zona dedicata per la nutrizione e soprattutto per la cova delle uova. Sotto il profilo dei mangimi, sappiamo che questo animale si adatta alla nutrizione con molti tipi di cibo: nelle campagne padane non era insolito cibare i polli e le galline con i semplici scarti del cibo di casa. Oggi possiamo pensare all'utilizzo di mangimi specifici, che possano prevenire anche l'insorgenza di malattie nei polli che potrebbero essere particolarmente dannose anche per l'uomo. Sono quindi consigliabili mangimi che possano contenere vitamine e nutrienti importanti per il ciclo di vita del pollo o della gallina. Ultima osservazione relativa alla vita della razza: questa è stata una specie che ha subito la diffusione di razze più commerciali, con cicli di crescita più brevi. Grazie all'intervento di alcuni allevatori, negli anni 90 è tornata ad essere una razza importante nel panorama avicolo nazionale grazie soprattutto alla qualità che rappresenta in maniera costante.
Gallina e gallo Onagadori: caratteristiche e allevamento

Polli e Galline

Gallina e gallo Onagadori: caratteristiche e allevamento

il dic 24 2024
L'Onagadori è una razza avicola molto delicata, la cui rara e caratteristica eleganza va preservata e tutelata da un allevamento esclusivamente a scopo ornamentale. Di origini molto antiche e lontane, risalenti al Diciassettesimo secolo, proviene dalla regione del Kochi, nel sud del Giappone.  L'allevamento onagadori è un tipo di allevamento molto particolare, che richiede un'attenzione costante sulla pulizia dei pollai, degli spazi piuttosto ampi e degli alti posatoi. Infatti, la particolarità dei polli onagadori è quella d'avere una lunga coda, che negli esemplari maschi, può raggiungere gli 8 metri di lunghezza! Conosciuta anche come Japanese Long-Tail, la razza onagadori è una razza orientale, dalla quale deriva la tedesca e più recente, Phoenix. Il portamento del pollo onagadori ricorda infatti quello di una felice, dalla lunga coda colorata che porta come fosse lo strascico di un elegante vestito da sera. La storia dell'Onagadori, la gallina onorevole Le origini della razza onagadori risalgono al 1600 circa, nella prefettura di Kochi, nel Sud del Giappone. Oggi è una razza molto rara, non solo nel suo Paese di origine, ma in tutto il mondo. Nel secolo scorso, gli esemplari presenti in Giappone sono di molto diminuiti e da una recente stima, se ne contano circa mille esistenti in tutto il mondo. La razza onagadori è stata dichiarata in Giappone 'monumento naturale vivente', da salvaguardare e proteggere.  La tradizione giapponese racconta di una leggenda che vede protagonista la razza onagadori. Si tramanda infatti il racconto del principe Yamanouchi, governatore della prefettura di Kochi, che per rendere omaggio all'imperatore Tenno, volle decorare elmi e lance dell'esercito con delle lunghe piume. Con l'intento di onorare il suo mandato, diede l'ordine agli agricoltori della regione di allevare galli e galline onagadori, incentivandone il pascolo ma soprattutto senza imporre loro imposte straordinarie. Proprio questa esenzione fiscale, sviluppò la produzione della razza e la conseguente raccolta delle piume. A testimonianza di questo racconto, molti musei giapponesi raccolgono oggi, lance e caschi decorati con lunghe piume onagadori, oltre a tessuti dipinti, kimono, arazzi e ventagli raffiguranti il gallo dalla lunga coda colorata.   All'incirca intorno al 1655 si sviluppò l'allevamento intensivo dell'onagadori, che prese il nome di 'razza onorevole' e verso la fine del 1800, iniziò l'esportazione dei primi esemplari anche in Europa. Soltanto nel periodo di Taisho però (1912 - 1926) venne riconosciuta come razza ufficiale e la figura del gallo onagadori divenne l'icona del Giappone, ancora oggi molto presente specialmente nell'arte del dipinto e del disegno su tessuto. Nell'Anno del Gallo, lo scorso 2017, il pollo onagadori è stato raffigurato anche su francobolli e biglietti d'auguri. Caratteristiche della razza onagadori: una razza fuori dallo 'standard' Per la straordinarietà di questa razza ornamentale, parlare di 'standard' fa un po' sorridere, data la sua caratteristica distintiva e unica. Nei galli onagadori, le piume della coda crescono circa un metro e mezzo l'anno e continuano a crescere durante tutta la loro vita. Il numero delle piume vanno dal 16 a 18 circa e raggiungono una lunghezza davvero incredibile, di circa di 8 metri. Più le piume sono lunghe e più l'esemplare acquista valore. Più le falciformi sono sottili e più l'esemplare è nobile. Per preservare la bellezza della loro coda, spesso gli allevatori legano le piume del gallo proprio come si farebbe con i capelli. Questa razza necessita di posatoi molto alti, per favorire libertà alle lunghe piume e per agevolare l'animale stesso a sostare senza difficoltà.  Per l'allevamento dell'onagadori, è fondamentale disporre di spazi estesi e di voliere particolari, piuttosto alte e ampie. Anche la coda della gallina onagadori è abbondantemente sviluppata, seppur in modo inferiore rispetto al gallo. Di peso leggermente inferiore (non raggiunge il chilo e mezzo contro i quasi due chili del maschio) depone uova di circa 40 grammi, di colore bianco-giallastro. I colori della razza onagadori riconosciuti dalla FIAV (Federazione Italiana delle Associazioni Avicole) sono: bianco collo arancio collo argento collo oro rosso dorato a coda nera La colorazione del piumaggio e della coda però, è di importanza minore rispetto alla lunghezza e alla forma, considerate le caratteristiche peculiari. Il pollo onagadori ha un tronco magro e inclinato. Il capo è arrotondato e di media grandezza. La cresta è semplice, gli occhi sono bruni, con l'iride rosso-arancio, orecchioni piccoli e bianchi ed il becco è di media grandezza e ben ricurvo, dello stesso colore dei tarsi, generalmente gialli. Non ha un collo particolarmente sviluppato, al contrario, la mantellina è abbondante, anche nella gallina. Il dorso è ampio e lungo, facendosi più fine verso la coda. In entrambi i sessi, le ali sono lunghe e portate aderenti al corpo. Il petto è rotondo e pieno, le zampe non sono particolarmente lunghe, hanno tarsi sottili e di colore giallo.  La coda è folta e portata verso il basso nella gallina, quasi orizzontalmente, mentre le falciformi nel gallo, continuano a crescere per tutta la durata della vita dell'animale.
Cocincina nana: caratteristiche, colorazioni e allevamento

Polli e Galline

Cocincina nana: caratteristiche, colorazioni e allevamento

il dic 24 2024
La razza cocincina nana è una delle più antiche, richieste e apprezzate in tutto il mondo. Proviene dall'Asia ed esiste da migliaia di anni. I primi esemplari di gallina cocincina nana approdarono in Occidente grazie ai conquistatori inglesi. Affascinati da questi polli di proprietà esclusivamente reale, ne 'presero in prestito' alcuni capi da regalare alla Regina Vittoria al loro rientro in patria. La razza venne importata intorno alla seconda metà dell'Ottocento, con il nome di 'Batan Pekin', ovvero 'la nana di Pechino' e si sviluppò prevalentemente in Inghilterra.  L'evoluzione della razza nana rispetto alla gigante è relativa agli ultimi decenni. Oggi sono due razze completamente diverse, non solo nelle dimensioni ma soprattutto nella loro storia evolutiva. Per gli appassionati di avicoltura ornamentale, la cocincina è una razza molto amata e allevata. È una gallina docile e predisposta alla cova, dal caratteristico piumaggio soffice e folto e dalla fantasiosa diversità di colorazione del manto. Cocincina nana caratteristiche: la top model delle galline La cocincina è una razza di facile allevamento, rustica e armoniosa nell'aspetto. Le sue proporzioni sono tridimensionalmente perfette. La sua forma è sferica, gonfia e abbondante. La coda è ricca e portata 'a palla', morbida e tonda. Ha una cresta semplice a 5 punte e raggiunge al massimo un chilo di peso. La sua versione gigante invece, arriva a pesare dai 4 ai 5 chilogrammi (il gallo supera i 5 chili abbondantemente), classificandosi tra le galline di taglia  più pesante. La cocincina nana non necessita di grandi pollai ed è perfetta per un allevamento domestico e famigliare. La sua particolarità è il morbido piumaggio, ricco e folto, oltre alla diversità nei colori della sua livrea. Esistono due versioni di piumaggio di polli cocincina nana: liscio e riccio. Gli esemplari arricciati hanno un aspetto arruffato e simpatico, come fossero in balia del vento. Il folto manto preserva l'animale dai climi più rigidi, ma è importante fornire il pollaio di coperture artificiali perché vi sia un'ulteriore protezione dall'umidità e dalle piogge. Un'altra caratteristica tipica sono i tarsi, robusti e forti, ricoperti del tipico piumino dei pulcini di cocincina nana. Anche in età adulta, infatti, questa razza mantiene e sviluppa il piumino, che in altre razze viene meno con la crescita e sostituito dalle piume. Le zampe piumate richiedono che pollaio e giacigli siano puliti e asciutti, per evitare che l'animale razzoli nel fango e sviluppi sporcizia, parassiti e pericolose malattie. Nell'allevamento di qualsiasi razza avicola, la pulizia è particolarmente importante. Cambiare paglia, acqua e mangimi quotidianamente, ravvivare e riparare i giacigli, mantenere la zona del pascolo priva di fango e umidità, sono le attività fondamentali per preservare un buon allevamento. Cocincina nana carattere: la docile gallina di famiglia La cocincina nana è una gallina tranquilla e mite, adatta ad un ambiente famigliare e ad un allevamento domestico. Il suo allevamento è prevalentemente per scopo ornamentale ed espositivo, ma è una discreta ovaiola, producendo circa un centinaio di uova l'anno e si presta molto bene alla cova. È un'ottima chioccia. La cocincina è una gallina ornamentale da esposizione. Il Club Italiano della Cocincina, costituito nel 2008, si occupa della sua promozione e della sua tutela, grazie all'organizzazione di eventi e fiere di settore da parte dei soci allevatori. Cocincina nana alimentazione: il calcio non deve mancare   La propensione all'aumento di peso è facile in questa razza. La sua alimentazione richiede particolare attenzione nelle dosi e nell'equilibrio degli alimenti. La corretta alimentazione da somministrare deve prevedere un adeguato mix di vitamine e minerali, con particolare attenzione al calcio. La possibilità di razzolare in libertà e di fare movimento, non devono mancare. È molto importante avere a cuore la sua attività fisica e la qualità di accoppiamento. Questa razza ha una crescita piuttosto lenta. Raggiunge l'età adulta nel primo anno di età, ma l'accoppiamento può iniziare già dai 6 mesi. Per ogni gallo, sono necessarie dalle 8 alle 10 galline e dopo l'accoppiamento, la gallina depone uova per i 10/15 giorni successivi. Le sue uova sono di dimensioni piuttosto piccole e facilmente riconoscibili, dal caratteristico colorito rosa-rossastro. Una cocincina nana ha una vita media tra i 5 e i 10 anni. Colorazioni cocincina nana: un arcobaleno di varietà Secondo la FIAV Italia, sono riconosciute ben 25 colorazioni diverse. Le più comuni sono la millefiori e la nera picchiettata bianco. Una curiosità che non tutti sanno è che dalla colorazione della livrea, si può intuire l'età di un gallo cocincina nana! Gli esemplari giovani hanno un manto quasi totalmente nero con piccole macchioline bianche. Dopo l'anno di età, avendo subito almeno un paio di mute, il piumaggio di un esemplare adulto presenta macchie bianche più importanti. Un gallo anziano invece, è quasi totalmente bianco con solo qualche piuma nera.  Proprio come i nostri capelli, si tingono di grigio con il passare degli anni! Altre colorazioni sono: argentata frumento oro orlata nero perniciata sparviero dal petto arancio  
Galline Isa Brown: caratteristiche e allevamento

Polli e Galline

Galline Isa Brown: caratteristiche e allevamento

il dic 24 2024
La classica gallina dal piumaggio rossastro, l'ovaiola per eccellenza, rappresenta un'ottima prima scelta per chi si appresta ad avere un primo pollaio casalingo. Affettuosa e desiderosa di coccole, è un'ottima 'gallina da compagnia', merito del suo carattere sensibile e premuroso.  Galline ovaiole isa brown: una produzione imbattibile  La caratteristica principale di questo ibrido è d'essere la regina delle ovaiole. La produzione annua di una gallina isa brown è di circa 300 uova, di grandezza media e dal peso di circa 60 grammi ciascuno. Le uova isa brown hanno una colorazione tra il marrone chiaro e il rosato scuro. Isa brown, non è dichiarata come razza dalla FIAV, ma viene connotata come ibrido appunto. È un animale creato appositamente per il commercio e l'industria, tramite incroci finalizzati al raggiungimento della sua primaria caratteristica, quella di super depositrice. Nell'industria intensiva alla quale sono destinate la maggior parte delle galline isa brown, gli esemplari maschi vengono scartati, proprio perché non produttivi e quindi non redditizi. Il gallo di isa brown è molto raro in Italia, si può trovare qualche pollo isa brown soltanto nei nostri cortili di casa, ma non in commercio. Il suo nome deriva dall'istituto che l'ha creata nel 1978 con il fine di allevamento e produzione in batteria. ISA sta per Istituto di Selezione Animale (Institut de Sélection Animale) e 'brown' identifica il colore marroncino tipico della sua livrea. L'incrocio che porta alla isa brown è coperto da segreto commerciale, ma si ipotizza che derivi dalle Livornesi bianche e dalle Rhode Island, per le dimensioni corporee, il colore e l'alta produttività.  L'unico periodo dell'anno in cui non sono produttive è quello della muta, che avviene in autunno, all'incirca nei mesi di settembre-ottobre. Questo processo naturale di caduta delle penne, è necessario per rinvigorire il manto sciupato dal caldo dell'estate e arricchirlo adeguatamente a protezione dai climi rigidi dell'inverno. Guardando al lato positivo dell'allevamento intensivo delle isa brown, è che il loro costo d'acquisto è molto basso: una gallina isa brown adulta costa di circa 10 euro e per un pulcino non si spendono più di 50 centesimi di euro l'uno. Già da pulcini sono subito distinguibili gli esemplari maschi dalle femmine: i pulcini maschio hanno il piumino bianco mentre le femmine sono di colore marrone chiaro.  Caratteristiche e peso gallina isa brown, carattere e alimentazione La gallina isa brown ha un peso di 2.5 kg circa e ha una corporatura media di forma rettangolare. La sua livrea è di colore rossastro con qualche piuma bianca sulla coda portata all'insù, sul petto e sulle ali. Gli occhi grandi e brillanti, variano dal giallo al rosso. È una gallina molto affettuosa e amorevole e grazie al suo carattere amichevole è particolarmente consigliata per gli appassionati allevatori alle prime armi. È un esemplare lodevole in un pollaio, non solo in termini di produttività ma anche per mantenere un buon equilibrio all'interno del gruppo, garantendo una convivenza pacifica. Socievole, docile e di buona compagnia è predisposta a stare con le persone, bambini inclusi! La presenza dell'uomo non la spaventa, anzi! Le piace pascolare in giardino al passo con il suo padrone e non è raro che becchi il mangime direttamente dalla sua mano o tranquillamente appollaiata sulle sue ginocchia. Per un'alimentazione corretta e completa, in grado di supportare la sua alta produttività, bisogna garantirle un mangime ricco di proteine e di calcio, importante per il guscio delle sue uova. La durata media di vita di una gallina isa brown è intorno ai 5 anni. In vecchiaia potrebbe riscontrare dei problemi di salute legati agli alti ritmi di produzione sostenuti in precedenza. 
Cocincina gigante: caratteristiche, colorazioni e allevamento

Polli e Galline

Cocincina gigante: caratteristiche, colorazioni e allevamento

il dic 24 2024
La razza cocincina gigante è di antiche origini. Proviene dall'Asia ed è famosa in tutto il mondo per la perfezione delle sue proporzioni, per l'armonia del suo aspetto e per la livrea particolarmente colorata e setosa. Di mole pesante e robusta, la particolarità che la caratterizza è la rigogliosità del suo piumaggio, ricco e folto. Le sue zampe sono ricoperte di morbide piume che le conferiscono un'aria ancora più possente. La livrea è di tante colorazioni diverse e in alcuni esemplari esiste la varietà arricciata, più rara della comune liscia. Cocincina gigante caratteristiche e storia: una razza dal fascino esotico In origine il nome della gallina cocincina gigante era 'Shanghai', per connotare la sua provenienza dalla Cina. I primi europei che importarono la razza, furono i francesi e gli inglesi, intorno al 1845. L'allevamento della razza ebbe presto successo, tanto che anche la Regina Vittoria ne rimase affascinata tanto da seguire le esposizioni nel Paese e in Irlanda.  Molto presto i polli cocincina gigante arrivarono anche in America e furono utilizzati per la creazione di razze tipicamente americane, di grande taglia e altamente produttive. Oggi, la cocincina gigante viene allevata principalmente a scopo ornamentale, per abbellire giardini e cortili. Il suo aspetto pomposo, perfettamente rotondo e maestoso, la rende un esemplare adatto a gare e competizioni espositive. La ricchezza del suo piumaggio è dovuto al piumino infantile che, a differenza della maggior parte delle altre razze avicole, non viene perso con la crescita, ma bensì si arricchisce, rendendo la livrea morbida e gonfia. La testa è corta e piccola rispetto al resto del corpo, come il collo dalla ricca mantellina. Il becco è breve e forte, ricurvo alla punta e ben definito alla base. La cresta è semplice e rossa, a cinque punte, portata dritta sia nei maschi che nelle femmine. Il petto è ampio, pieno e portato in avanti con fierezza, il dorso è largo e piatto. La coda è corta e rigogliosa, portata bassa nella femmina. Le zampe, di pelle gialla, sono forti, corte e grosse, ricoperte da fitte penne fino alle dita. Il peso di un esemplare maschio supera facilmente i 5 kg, mentre le galline raggiungono i 4 kg. Allevamento cocincina gigante: un pollaio domestico e variegato La razza cocincina gigante è di facile allevamento. Non ha bisogno di grandi spazi, si adatta molto bene ad un pollaio famigliare per un allevamento domestico. Non avendo doti di volo, può essere lasciata libera nel giardino o in aree confinate da recinti bassi. Qualora non ci siano piccoli arbusti su cui possono poggiare, collocate posatoi e trespoli artificiali non troppo in alto. Sebbene venga cresciuta principalmente per ornamento, è apprezzata per le sue doti di chioccia e può convivere serenamente con altri esemplari di razze diverse. Il suo carattere è docile, rustico e tollerante. Affettuosa e socievole con il suo padrone, ama razzolare all'aria aperta. Oltre ad essere predisposta alla cova, la cocincina gigante è una discreta ovaiola. È una razza a crescita piuttosto lenta, raggiunge l'età adulta dopo un anno e mezzo di età. Le sue uova sono di colore marroncino e di medie dimensioni. Dato il suo peso importante, la chioccia rischia di schiacciare i pulcini durante la cova. L'allevatore dovrà essere attento e premuroso, nel controllare che questo non succeda. Le sue zampe piumate richiedono un pollaio coperto e il più pulito possibile, in particolar modo la lettiera, così da ridurre il rischio che si crei fango e il proliferare di batteri, dannosi per le galline. Anche nello spazio aperto, è bene prevedere dei ripari per le intemperie e la pioggia, che potrebbero facilmente rovinare il suo piumaggio. Lo stesso vale per la troppa esposizione al sole, che tende a scolorare le piume.  Un pollaio ombreggiato, al riparo dal sole e dalle correnti d'aria, è l'ideale per il benessere delle cocincine.  Colorazioni cocincina gigante: per un cortile arlecchino Le colorazioni di questa razza sono molte, sia monocromatiche che variegate. Le principali sono: cocincina gigante fulva  cocincina gigante blu cocincina gigante bianca cocincina gigante sparviero cocincina gigante nera cocincina gigante nera picchiettata di bianco cocincina gigante perniciata cocincina gigante sparviero cocincina gigante argento orlo nero cocincina gigante oro orlo nero La cocincina dalla livrea fulva è la più comune e diffusa. Ha però il difetto di scolorire facilmente se esposta ai raggi solari o alla pioggia. Per evitare che la colorazione perda di luce, è meglio posizionare il pollaio in una zona ombreggiata o costruire dei ripari, anche fatti di cespugli, dove le cocincine potranno proteggersi dalle intemperie. La bianca piace particolarmente, il candore del suo piumaggio ricorda una nuvola vaporosa. Se però non viene allevata con cura, tenderà a perdere presto il suo biancore. Nella cocincina nera picchiettata di bianco si riconosce facilmente la sua età: le piume bianche tendono a infoltirsi con le mute, prendendo sempre più posto nella livrea. Proprio come i capelli grigi per noi esseri umani!
Gallina Orloff: caratteristiche e allevamento

Polli e Galline

Gallina Orloff: caratteristiche e allevamento

il dic 24 2024
I polli razza orloff sono uno dei rari esempi di razze provenienti dalla Russia che si sono diffusi, e oggi conosciuti, anche in altri paesi europei e in diversi continenti. Chiamate Russian Orloff o soltanto Russian, le galline orloff hanno un aspetto particolarmente esotico, molto caratteristico e curioso per chi non le conosce e facilmente riconoscibile invece dall'avicoltore che le osserva con occhio esperto. Il loro sguardo può sembrare piuttosto accigliato per via del loro becco adunco e aquilino. Per gli inesperti potrebbero dare l'idea di esemplari aggressivi, ma le orloff sono invece galline dal carattere mansueto e tranquillo, che possono essere allevate anche in pollai domestici senza difficoltà. Al contrario di quanto ci si può aspettare dalla loro fattezza, si riveleranno delle fedeli compagne razzolatrici. Orloff pollo: storia e caratteristiche Le origini di questa razza avicola sono molto lontane, risalgono a circa 200 anni fa. Originaria della provincia di Gilan, nell'antica Persia e attuale Iran, la razza Orloff approda a Mosca come dono al conte Alexei Grigoryevich Orloff Techesmensky, a cui deve il nome.  Il conte Orloff fu infatti un politico e militare molto attivo nel periodo di Caterina II, con una passione particolare per le coltivazioni e gli allevamenti, tra cui quelli avicoli e di cavalli. Anche gli Orlov Trotter infatti, i famosi cavalli da trotto russi, devono al conte il loro nome. La razza avicola Orloff fu esportata inizialmente nelle Americhe, dove però non si sviluppò per il poco interesse suscitato. Successivamente si fece conoscere prima nell'Europa occidentale e poi da britannici, olandesi e tedeschi, al finire del 1800. In Italia riscosse invece molto successo a partire dai primi anni del Novecento. Attualmente è considerata purtroppo una razza a rischio anche nella stessa Russia, in conseguenza alle Guerre Mondiali e all'industrializzazione del settore avicolo. Solo negli ultimi anni e grazie all'interesse di alcuni allevatori amatoriali, si sta ravvivando l'interesse per questa particolare razza. Allevate principalmente come galline ornamentali, le orloff sono degli esemplari forti, rustici e resistenti al freddo. I maschi hanno un caratteristico piumaggio facciale e una rigogliosa barba che copre tutto il collo, che gli conferiscono un'aria vendicativa, quasi da combattente. Il loro temperamento è invece molto tranquillo e socievole, sebbene siano anche esemplari vigili, attenti e dinamici.  Anche la convivenza tra le galline è pacifica: sono delle buone ovaiole che producono anche nei mesi più rigidi dell'inverno e hanno un'ottima indole di chioccia con i pulcini. La produzione di uova va dalle 160 alle 180 l'anno e sono di colore marrone chiaro. Amano razzolare libere in spazi aperti ma possono essere allevate anche in giardini domestici recintati di più piccole dimensioni. Di taglia media, l'aspetto di un pollo orloff è piuttosto muscoloso e robusto, dal corpo ampio e forte, di media altezza. Il ventre è ben sviluppato e largo, maggiormente negli esemplari femmine. Il peso di un gallo va dai 3 ai 3 chili e mezzo, mentre quello di una gallina non supera di molto i 2 chili e mezzo. La loro caratteristica principale è il rigoglioso piumaggio su collo, faccia e cresta. Hanno occhi grandi e di colore rosso-arancio, ma non sono molto visibili perché ricoperti dal piumaggio che gli affibbiano ingiustamente quell'aria arrabbiata. Il collo è lungo e la mantellina abbondante, il petto ampio e le spalle larghe ed evidenti. Le ali sono lunghe e portate aderenti al corpo. La coda è breve e larga, con delle falciformi invece piuttosto lunghe. Le zampe sono forti e di media lunghezza, la pelle è di colore arancio. Le colorazioni delle orloff riconosciute dalla FIAV (Federazione Italiana delle Associazioni Avicole) sono: tricolore; rosso mogano; bianca; nera; sparviero; nera picchiettata bianco.
Galline Serama: caratteristiche e allevamento

Polli e Galline

Galline Serama: caratteristiche e allevamento

il dic 24 2024
I polli serama sono la razza di taglia più leggera al mondo dal carattere molto socievole e affettuoso, in grado di comunicare con l'essere umano. Con le galline di razza serama l'allevatore stabilisce una vera e propria relazione di affetto reciproco. La loro caratteristica, oltre alla particolarissima silhouette, è proprio la loro spiccata dote ad entrare in empatia con l'uomo. Le origini delle galline nane serama sono lontane e il loro sviluppo recente, a partire dagli anni Settanta. La razza proviene dalla Malesia e il suo nome deriva dal dio thai Raja 'Sri Rama' divenuto un personaggio celebre nel tradizionale teatro delle ombre. Lo sviluppo della razza coincide con gli ultimi 50 anni. Intorno ai primi anni del Duemila, gli Stati Uniti hanno iniziato l'importazione di questi esemplari da esposizione, seguiti successivamente da Olanda, Gran Bretagna e Italia, dal 2007. Polli razza serama: caratteristiche, colorazioni e carattere  Le dimensioni delle galline razza serama sono molto piccole e leggere, non superano i 500 grammi di peso. La loro forma è larga e compatta, armoniosa e caratteristica, tanto da valere la definizione di 'opera d'arte vivente'. Se si osserva un serama gallo di profilo, testa, collo, petto e coda disegnano una perfetta silhouette a 'S', tipica e distintiva di questa razza. Allevata principalmente per scopi ornamentali, la serama è una gallina molto docile il cui ambiente ideale è quello familiare. Particolarmente adatta per le coabitazioni indoor, ama altresì razzolare in ambienti esterni recintati o protette all'interno di grandi gabbie.  Le colorazioni della serama sono innumerevoli, dovute alla poca attenzione nella selezione durante il suo sviluppo. Quelle riconosciute dalla FIAV (Federazione Italiana delle Associazioni Avicole) sono: bianco candido, con dei riflessi gialli nella mantellina del gallo; nero intenso, con delle sfumature verdi nella mantellina, oro e argento in quella del gallo; blu; bronzata; nera picchiettato bianco, con intere piume bianche sulla coda; blu picchiettato bianco, con macchie bianche irregolari che tendono ad allargarsi con l'età (più piccole negli esemplari giovani); bronzata picchiettato bianco; dorata frumento, su tutto il mantello, dorso rossastro e piume nere dai riflessi bronzo sul gallo; argentata frumento, prevalentemente di color paglia, con sfumature brune nella parte inferiore e nella coda; bronzata frumento, con le sfumature brune più scure; argentata frumento bronzata; dorata frumento picchiettata bianco; dorata frumento chiara picchiettata bianco; argentata frumento picchiettata bianco; bronzata frumento picchiettata bianco; fulva coda nera; rossa coda nera. Dalla testa piccola e portata all'indietro, la serama ha un tronco largo e compatto, il collo elegante e arcuato. Il petto è ampio e molto pronunciato all'infuori, supera la linea del becco. La faccia è rossa, gli occhi sono piccoli e rossi, il becco è forte e corto e la cresta è semplice.  Il dorso è largo e molto breve, delinea chiaramente una 'U' con la coda, portata alta, quasi verticale, superando l'altezza della testa. Le zampe sono corte e forti, ha quattro dita e la colorazione dei tarsi, sebbene dipenda dalla varietà, è generalmente gialla. La serama è la gallina più vicina alla definizione di animale da compagnia. Per la sua predisposizione a socializzare con l'essere umano è una razza molto adatta ai bambini: si lascia accarezzare e nutrire dalla mano del suo padrone (o padroncino). Tuttavia nell'allevare galline serama si incontra una certa difficoltà di riproduzione, in quanto è frequente che molti embrioni stentino a svilupparsi completamente e a schiudersi, provocando la morte prematura dei pulcini dopo la nascita. Le uova sono poco più grandi di un uovo di quaglia Abituate alle temperature tropicali tipiche della loro terra d'origine, le serama sopportano molto bene il caldo e vanno invece protette dalle rigidità dell'inverno e delle intemperie.
Gallina Appenzeller: caratteristiche e allevamento

Polli e Galline

Gallina Appenzeller: caratteristiche e allevamento

il dic 24 2024
I polli appenzeller sono una tipica razza delle Alpi Svizzere, dal caratteristico aspetto barbuto o ciuffato. Resistenti ai climi di montagna e vivaci arrampicatrici, le galline appenzeller sono buone ovaiole dal carattere tranquillo, dinamiche e ruspanti. Allevata fin dal 1400 nei monasteri austriaci di Salisburgo, l'appenzeller di alta quota è considerata oggi tra le razze avicole rare, sebbene sia molto diffusa nella sua area d'origine, il distretto svizzero di Appenzello. Una derivazione italiana di questa razza è la gallina polverara, presente oggi in Veneto. L'allevamento della razza è attualmente seguito e appoggiato da alcune associazioni e fondazioni del territorio, molto attente e attive nel tutelarne la crescita e lo sviluppo, e nella conservazione delle caratteristiche tipiche secondo gli standard riconosciuti della FIAV (Federazione Italiana Associazioni Avicole). Appenzeller ciuffate o barbute, sempre piaciute I tratti fisici che maggiormente distinguono l'appenzeller gallina dalle altre sono la presenza di un simpatico ciuffo o di una rigogliosa barba. Sono considerate infatti della stessa razza le due varianti:  l'appenzeller dal ciuffo o ciuffata (Appenzeller Spitzhauben) l'appenzeller barbuta (Appenzeller Barthuhn) La ciuffata è più leggera nell'aspetto e di grandezza appena media, ha sul capo un folto ciuffo a forma di spiga, portato in avanti quasi a coprire la piccola cresta formata da due brevi corni conici. Il corpo cilindrico e arrotondato è costituito dal petto pieno e ampio e dal dorso inclinato e ben allungato dietro, soprattutto nelle galline. La coda è larga, portata a ventaglio, rigogliosa di lunghe falciformi. Il peso medio dell'appenzeller ciuffata non supera i 2 kg nel maschio, mentre nella femmina si aggira intorno al chilo e mezzo. L'appenzeller pollo barbuto invece ha un aspetto piuttosto forte, avvalorato dal petto ampio e alto e ovviamente dalla ricca barba che copre i piccoli bargigli rossi. Questi esemplari sono leggermente più robuste delle cugine ciuffate. Il peso di un esemplare maschio supera di poco i 2 kg, mentre nelle femmine il peso medio va da 1,5 kg a 1,8 kg. In entrambe le versioni, l'appenzeller ha tarsi blu, brillanti occhi scuri e vivaci, becco bruno e forte, e zampe ben allungate e prive di piumaggio. Le ali sono lunghe e rilevanti, servono infatti per i brevi voli che usano fare su alberi e arbusti, dove piace loro riposare o passare la notte.  Le appenzeller, infatti, hanno il carattere tipico della gente di montagna. Amano razzolare all'aria aperta, non temono le temperature più fredde, al ricovero coperto per la notte preferiscono i rami più bassi degli alberi, libere di stare nella natura. Sono delle ruspanti indipendenti e dinamiche, ma dall'indole molto tranquilla. Per di più sono delle buone ovaiole: depongono ogni 6 mesi per una media che va dalle 180 alle 200 uova l'anno. Dal guscio bianco, le uova delle appenzeller hanno un peso medio di circa 55 grammi. Delle appenzeller esistono ricche colorazioni e variano leggermente nelle due versioni. Nella ciuffata, i colori più frequenti e riconosciuti dalla FIAV, sono: nero intenso, con sfumature verde scuro, piumino grigio e tarsi bluastri; blu scuro, con sfumature nere, piumino grigio scuro-bluastro e tarsi blu scuro; argento pagliettata nero, dal piumaggio bianco-argento di base e con il terminale arrotondato delle piume di colore nero; oro pagliettata nero, con lo stesso disegno dell'argento pagliettata nero, ma dal piumaggio dorato;  camoscio pagliettata bianco, dal piumaggio dorato scuro tendente al cuoio e con il terminale arrotondato delle piume nettamente bianco. Le colorazioni della barbuta invece sono: nera, con sfumature verde scuro, piumino grigio e tarsi bluastri; blu orlata, dal piumaggio di base color blu piccione, ogni piuma è orlata di nero; collo oro scura, dalla mantellina dorato bruna e dalla grossa rossastra, con fiamme nere.
Combattente inglese moderno: caratteristiche e allevamento

Polli e Galline

Combattente inglese moderno: caratteristiche e allevamento

il dic 24 2024
Slanciato, alto e magro, l'aspetto tipico del gallo combattente inglese moderno è distinguibile tra tutti. Impossibile confonderlo! Originario dell'Inghilterra, viene allevato ancora oggi solo a scopi ornamentali ed espositivi, contrariamente a quanto faccia pensare il suo nome 'combattente', da cui prende invece il fascino deciso, elegante e fiero. Allevamento combattente inglese moderno: l'Exibition Gamecock da gara espositiva La storia del combattente moderno inglese ha inizio dal 1850 circa, subito dopo l'abolizione dei combattimenti tra polli, resi illegali nel 1849. Il suo sviluppo ha interessato tutto il Novecento, quando gli allevatori dell'epoca volevano ottenere un esemplare da esposizione che fosse esteticamente più gradevole del possente gallo da combattimento, ma che ne conservasse invece il portamento autorevole. Allevato esclusivamente per scopi espositivi, la razza del combattente inglese ha rischiato l'estinzione nel periodo fra le due Guerre Mondiali. La razza perse di interesse tra gli allevatori che, a causa degli elevati costi di mantenimento e d'acquisto, non potevano più permetterseli. Solo negli anni Sessanta e grazie alla curiosità e alla passione dell'allevatore tedesco Paul Hohmann, la razza ha conosciuto una fortunata ripresa, ricca in quantità di esemplari, colorazioni e versioni. Del pollo combattente inglese moderno infatti, esistono due diverse versioni: il combattente inglese classico, che raggiunge anche i 4 kg di peso il combattente inglese moderno nano, o Bantan, più leggero (dai 500 ai 700 grammi di peso) e meno dispendioso da allevare. L'allevamento della razza è sconsigliato per la produzione di carni e uova, essendo una razza tipicamente ornamentale, nata e sviluppata non a scopi produttivi. La gallina combattente inglese moderno depone un massimo di 80 uova l'anno e a causa della sua conformazione fisica non ha particolare predisposizione alla cova. Nonostante questo limite fisico è però una buona chioccia con i suoi piccoli. Aspetto, carattere e colorazioni Le lunghe zampe muscolose e ben evidenti, sono la caratteristica tipica della razza. La sua corporatura è invece piuttosto compatta e breve, il collo e la testa sono allungati, il becco è curvo e forte. Il petto è largo e piatto, portato in fuori con fierezza. Gli espressivi occhi grandi fanno intendere la vivacità del loro carattere, il dinamismo e l'agilità che contraddistinguono la razza. Sono esemplari che richiedono un ampio spazio di movimento che gli garantisca l'esercizio fisico necessario a mantenere l'aspetto snello e magro, oltre che una corretta e sana alimentazione e una particolare attenzione all'igiene del loro ambiente. Sono infatti animali molto delicati, che necessitano di costanti attenzioni alla cura della loro salute: Soffrono particolarmente il freddo. Privi della protezione del piumino, che mantiene il naturale calore corporeo e data la loro conformazione fisica piuttosto magra, necessitano di adeguati ripari dal vento, soprattutto nella stagione invernale, oltre che di ricoveri ben protetti per la notte. Soffrono di tendiniti, sono sfortunatamente predisposti a rotture e lesioni. Le loro zampe lunghe, esili e libere, sono maggiormente esposte agli urti sebbene siano muscolose e forti. Soffrono la scarsa igiene.  Data la loro debole resistenza alle malattie è molto importante che l'ambiente in cui vivono sia particolarmente pulito. La scarsa igiene del pollaio porta facilmente al proliferare di batteri e acari, che possono colpire l'animale senza alcuna via di rimedio. Dal carattere vivace e socievole, per nulla aggressivo, il combattente inglese moderno è curioso verso l'uomo e si lascia addomesticare facilmente. Se cresciuto in un ambiente favorevole e attento al suo benessere, si rivela un ottimo animale domestico, adatto ad allevamenti familiari. Le colorazioni della razza sono davvero molte. Le principali sono: betulla bianca blu a faccia rossa o scura nera a faccia rossa o scura collo argento collo oro dorata frumento petto arancio pile sparviero
Gallina Legbar Crema: caratteristiche e allevamento

Polli e Galline

Gallina Legbar Crema: caratteristiche e allevamento

il dic 24 2024
Le galline legbar sono il frutto di numerosi innesti, avvenuti all'inizio del Novecento, tra la Patagonia e l'Inghilterra. È una razza riconosciuta soltanto dallo standard americano che deve le sue origini all'esploratore britannico Clarence Elliott. Dai suoi diversi viaggi in Sud America lo scienziato importò in terra inglese alcune galline cilene di razza Araucana, oltre ad altri animali tropicali destinati allo zoo di Londra. Dall'incrocio di Livornese, Plymouth Rock (barrata), Cambar e Araucana nascono i polli legbar, esemplari vivaci e molto produttivi dalla caratteristica cresta arricciata e dal piumaggio dorato. Il nome 'Legbar' è la fusione dei due termini inglesi che indicano la razza livornese (Leghorn) e la Plymouth Rock (barring). Legbar gallina: caratteristiche e colorazione Le legbar sono galline molto attive, sia in termini produttivi che di movimento. Se abituate fin da subito alla presenza dell'uomo, si rivelano delle simpatiche compagne di cortile.  Della razza araucana hanno ereditato il simpatico ciuffo e la principale caratteristica delle uova colorate, di un blu pastello. Le legbar sono ottime ovaiole, depongono anche nei mesi invernali e la media annua va dalle 160 alle 200 uova. Per garantire la libertà di pascolo di cui necessitano, gli allevamenti galline legbar devono favorire spazi aperti e verdi.  Dal piumaggio ricco tipico della livornese, le legbar sono esemplari di taglia media, molto resistenti e muscolose. Il gallo legbar raggiunge il peso medio di 3,5 kg, mentre le femmine si aggirano intorno ai 3 kg. Hanno il petto pieno e largo, portato alto con fierezza. I loro occhi sono scuri e curiosi, le zampe gialle e gli orecchioni bianchi. La coda è affusolata e le ali, piuttosto larghe, sono portate aderenti al corpo. La cresta è grande e semplice, portata arricciata su sé stessa a cinque o a sette punte. Nella parte posteriore della cresta, il ciuffo che caratterizza la razza è molto più evidente e rigoglioso nelle galline che nel gallo.  La colorazione crema interessa le piume di collo, dorso e petto nel gallo, barrate di grigio scuro. Nella gallina invece, il petto è di un colore più caldo simile al salmone, il collo è barrato crema e il resto del corpo di color argento con le ali picchiettare di grigio più scuro.  È proprio la colorazione del piumino che definisce da subito il sesso dei pulcini legbar crema. I maschi si riconoscono dalla macchia color crema che portano sul capo, mentre le femmine hanno delle striature scure, tendenti al nero. La razza legbar è una razza autosessabile, per usare un termine del settore, vale a dire che già dai primi giorni di vita si può definire con precisione se l'esemplare sarà gallo o gallina. Legbar gallo: carattere e punti deboli Nonostante la loro vivacità e la spiccata propensione all'attività e al movimento, le legbar sono galline pacifiche e docili, adatte a convivere in armonia con altre razze. I galli tendono però ad avere un atteggiamento aggressivo in presenza di altri esemplari maschili, entrando in competizione soprattutto nel periodo dell'accoppiamento. Per cercare di tranquillizzarli è consigliato l'uso di luci verdi dall'effetto calmante da applicare nei ricoveri o nelle zone comuni. L'utilizzo delle lampade è consigliato anche per riscaldare l'ambiente dove vivono e mantenere una temperatura costante superiore allo 0. Le legbar, infatti, risentono molto delle escursioni termiche, delle correnti d'aria e dell'umidità. Soprattutto durante la stagione invernale si deve avere un'attenta cura alla copertura del loro ricovero, che sia ben riparato dalle intemperie e che preveda un riscaldamento aggiuntivo, come l'illuminazione fino alle ore serali. In questo modo, si facilita la produzione di uova durante tutto l'anno. Essendo importanti ovaiole, di norma vengono sostituite ogni 2 anni quando le loro prestazioni produttive calano drasticamente. 
Gallina bionda piemontese: caratteristiche e allevamento

Polli e Galline

Gallina bionda piemontese: caratteristiche e allevamento

il dic 24 2024
La razza di galline bionda piemontese è tipica della tradizione contadina della regione Piemonte, come dice il nome. Sviluppata soprattutto nelle zone rurali di Asti, Cuneo e Torino, le galline bionde piemontesi sono esemplari rustici di taglia pesante, adatte ad allevamenti estensivi all'aria aperta. La storia dei polli razza bionda piemontese è strettamente radicata e legata alla vita nelle cascine dell'area. In passato, i pulcini di gallina bionda piemontese facevano parte del corredo nuziale delle giovani spose, tramandati nelle famiglie dalle madri alle figlie prossime al matrimonio. Gli allevamenti avicoli del tempo erano costituiti dal 70-80% di galline di questa razza, ma le sue radici sono molto più profonde. Già nel 1700 esistono delle testimonianze della razza, grazie ad alcuni dipinti dell'epoca da parte di pittori piemontesi. Dei polli molto simili agli esemplari attuali, di colore dorato e a coda scura, sono immortalati nelle nature morte del periodo. Consorzio gallina bionda piemontese: per la salvaguardia del patrimonio autoctono La maggior parte degli allevamenti autoctoni piemontesi si sviluppa nell'arco alpino, che si estende dalla provincia di Cuneo a quella di Vercelli, passando per le colline dell'alto Monferrato.  Data la vastità della zona e l'importanza di preservare la biodiversità del patrimonio locale, sono numerose le associazioni di allevatori che, insieme alla Regione Piemonte, si occupano di valorizzare, assistere e controllare la produzione di razze autoctone, non solo avicole ma anche di altre carni bianche, come quelle tipiche del coniglio. Caratteristiche gallina bionda piemontese: libera, robusta e produttiva.  Le bionde piemontesi sono ottime ovaiole e garantiscono una buona produzione di uova anche nel periodo invernale. Come tutte le razze da reddito anche le bionde piemontesi vengono allevate per le carni bianche di qualità e dal basso contenuto di colesterolo, oltre che per la produzione di uova.  La gallina bionda piemontese è una razza pesante, robusta e resistente alle malattie. Ama razzolare libera in ampi cortili o in pascoli estesi e naturali, dove può procacciarsi i pasti in autonomia, da brava razzolatrice indipendente. La sua rusticità di carattere la porta ad essere una razza poco affettuosa, ruspante e selvatica, ma per contro, è molto pratica e adatta ai pollai locali e biologici la cui gestione non richiede particolari attenzioni. Il suo sviluppo precoce la rende ottimale per la produzione di carne, riconosciuta a livello internazionale. Le tecniche di allevamento biologico e di alimentazione dei pascoli rendono la qualità della carne molto ricercata, dal sapore apprezzato e dalla scarsa percentuale di colesterolo presente (circa l'1%). Nella stagione primaverile ed estiva, la produzione di uova si aggira attorno alle 180-200 uova circa, di colore rosa e dal peso di circa 60 grammi ciascuno. Come per tutte le razze ad alta produzione, la bionda piemontese cova molto poco e non si definisce una buona chioccia. La cova delle uova richiede una ventina di giorni circa e successivamente alla schiusa, la gallina si dedica alla cura dei suoi piccoli per circa un paio di mesi. In questo periodo la gallina non depone altre uova essendo impegnata appunto a fare la chioccia. Le ovaiole depongono, invece, a ritmi più elevati e proprio per questa loro attività e predisposizione non hanno l'istinto né il tempo per fare le mamme. Standard bionda piemontese: la razza delle cascine L'aspetto generale della bionda piemontese è piuttosto massiccio, forte e compatto. Dal petto profondo e largo, ha un portamento fiero e alto. Il dorso è leggermente inclinato, la mantellina del collo è ricca e dal piumaggio folto. Le spalle sono ben arrotondate e larghe. La testa è rossa, abbastanza grande e proporzionata, con una cresta semplice a 4 o a 6 denti portata ben dritta nel gallo. Il becco è corto e forte di colore giallo, i bargigli sono ben sviluppati, grandi e rossi, gli orecchioni allungati ed evidenti, di colore bianco-giallo.  Le ali sono aderenti al corpo, forti e ampie e la coda è di media lunghezza portata alta e aperta. Le zampe sono muscolose, forti ed evidenti, di colore giallo come la pelle. Altre caratteristiche: peso medio, colorazioni e difetti. La razza avicola della bionda piemontese è definita di taglia medio-pesante, con un peso che non supera i 3 kg negli esemplari maschili: peso bionda piemontese: poco superiore ai 2 kg peso gallo bionda piemontese: dai 2.5 kg ai 2.8 kg La principale colorazione fulva, dal piumaggio generale biondo-giallo chiaro e dalla groppa leggermente più scura, presenta due variazioni sulla colorazione della coda: fulva a coda nera fulva a coda blu I difetti più gravi sulla colorazione sono la presenza di piume bianche nella coda o di un tono di fulvo troppo scuro.  Secondo gli standard della FIAV (Federazione Italiana delle Associazioni Avicole) i difetti più rilevanti nella razza in generale sono: mancanza di tipicità, pelle e tarsi non gialli, cresta piegata nel gallo, orecchioni troppo macchiati di rosso, struttura debole, corpo allungato.