Fattorie didattiche

Imparare e divertirsi grazie alle fattorie didattiche

Fattorie didattiche

Imparare e divertirsi grazie alle fattorie didattiche

il dic 17 2024
Oggigiorno le più comuni attività di routine, dal lavoro allo svago, si svolgono in ambienti cittadini e prevalentemente davanti a pc, tablet e smartphone ecc… Niente di più utile e per nulla sbagliato, visto come si sta evolvendo la società! Tuttavia è altrettanto vero che si sta perdendo sempre più il contatto con la natura, con le tradizioni popolari e con tutta una serie di attività che, per quanto antiche, restano pur sempre di utilità fondamentale. Se tutto questo è vero per gli adulti, lo sarà ancora di più per i giovani e per le generazioni future. Obiettivo principale delle fattorie didattiche è appunto quello di far riscoprire a bambini e ragazzi il contatto con la natura, il rapporto con gli animali, i segreti di certe attività manuali e artigianali… In altre parole, far capire che le attività 'offline' sono importanti tanto quanto quelle online! Cosa sono le fattorie didattiche? Una fattoria didattica consiste in una serie di attività e percorsi educativi che coinvolgono attivamente bambini e giovani e che vengono organizzati e svolti all’interno di un'azienda agricola o di un agriturismo. Questi percorsi sono tenuti da personale specializzato e sono configurabili come attività a se stante rispetto quella principale dell’azienda. Inoltre la qualifica di fattoria didattica deve essere certificata dalle amministrazioni regionali o provinciali di riferimento, e solo in presenza di determinati requisiti individuati dalla Regione stessa. Oltre alla valenza educativa per i giovani, puntare su una fattoria didattica può essere utile alla stessa azienda agricola per ottenere una fonte di reddito complementare nonché un valido strumento per fare marketing.  Quali tipi di attività offrono le fattorie didattiche? Chiaramente i percorsi formativi possono variare a seconda delle attività effettivamente svolte dalla singola azienda. Il tratto comune a tutte le fattorie didattiche è però quello di insegnare ai giovani attraverso il gioco, le attività manuali e il contatto diretto con la terra, le piante e gli animali. Qualche esempio? Molte attività proposte poggiano sull’intento di far conoscere prodotti tipici quali vino o olio d’oliva: un coinvolgimento diretto e interattivo per spiegare le varie fasi di lavorazione, i segreti tramandati da secoli, la cura di vigneti e oliveti e l’eventuale partecipazione diretta alla raccolta di uva e olive. In modo simile i ragazzi possono essere accompagnati alla scoperta di come si coltiva un orto, della frutta e della verdura tipica del territorio e della loro stagionalità. Inoltre, offrendo degustazioni e assaggi, è possibile incentivare i giovani ad un’alimentazione più corretta. Spesso viene proposto un avvicinamento dei giovani agli animali da fattoria sia per apprezzarne la bellezza che per apprendere quanto possano essere utili nello svolgimento di certe attività agricole. In più è anche possibile sfruttare il territorio circostante per organizzare cacce al tesoro o altre attività di gruppo all’aria aperta per sviluppare nei bambini il senso dell’orientamento. Dove si possono trovare le fattorie didattiche? Il fenomeno delle fattorie didattiche sta riscuotendo un enorme successo in Italia, soprattutto grazie al notevole contributo educativo offerto: questo, infatti, rappresenta una valida integrazione alle classiche materie e attività scolastiche! Ad oggi sono oltre 2000 le aziende agricole o agriturismi (soprattutto al nord) che hanno intrapreso questo tipo di percorso ottenendo la certificazione delle Regioni, e il numero sembra destinato a salire. Quasi sicuramente riuscirete a trovare una fattoria didattica anche vicino a casa vostra! In futuro non mancherà occasione di ritornare a parlare di fattorie didattiche ed approfondire meglio l'argomento! Per ora vi invitiamo a rimanere sintonizzati col nostro Blog per altre interessanti curiosità!
Come aprire una fattoria didattica: consigli per inserire attività formative nella tua azienda

Fattorie didattiche

Come aprire una fattoria didattica: consigli per inserire attività formative nella tua azienda

il dic 17 2024
Il fenomeno delle fattorie didattiche sta prendendo sempre più piede in Italia. L’aspetto educativo unito al divertimento per i più piccoli, al contatto con la natura e alla riscoperta di attività agricole e artigiane da tempo trascurate sono un mix di successo in piena espansione. Ma se qualcuno fosse interessato a dar vita ad una fattoria didattica cosa deve fare? Quali risorse sfruttare? Quali vincoli rispettare? Ecco alcuni consigli su come aprire una fattoria didattica. Individuare i propri punti di forza e le risorse a disposizione La base per realizzare una fattoria didattica è appunto la “fattoria”, da intendersi come azienda agricola o agrituristica situata in campagna o comunque non troppo vicino ad un centro abitato (questo sarà un requisito fondamentale anche per ottenere finanziamenti o la qualifica di fattoria didattica). Ma come inserire dei percorsi educativi in queste attività economiche? La soluzione non è poi così difficile! Basta valorizzare quello che si ha a disposizione. Abbiamo degli animali? Si può insegnare ai bambini come accudirli e come possono essere utili all’uomo! Abbiamo dei campi coltivati?  È l’occasione ideale per mostrare ai giovani come prendersene cura! Gestiamo un agriturismo? Approfittiamone per organizzare degustazioni che promuovano una sana alimentazione! Con un po’ di fantasia e buona volontà si può tirar fuori qualcosa di educativo da qualsiasi risorsa disponibile o dalle mansioni svolte! Sondare il terreno… Anzi, il territorio! Mettere in piedi una fattoria didattica significa iniziare (o ampliare) un’attività economica! In questi casi analizzare e conoscere il territorio circostante può essere fondamentale per sondare le opportunità disponibili, pianificare o rivedere una strategia, ma anche intrecciare rapporti utili. Ad esempio, potrebbe essere conveniente individuare altre fattorie didattiche nelle vicinanze in modo da ottenere informazioni su come queste svolgono la loro attività. Imparare da chi è già esperto nel settore può aiutarci a capire come agire! In modo del tutto simile bisognerà intraprendere collaborazioni con possibili fornitori che ci aiuteranno a portare avanti l’attività didattica. Ma la cosa più importante sarà capire a chi rivolgere le nostre attività educative. La vicinanza a delle scuole è un opportunità da sfruttare per promuovere la fattoria didattica e allacciare rapporti duraturi (per esempio per organizzare gite scolastiche). Informarsi su eventuali finanziamenti ottenibili Trasformare la propria fattoria, azienda agricola o agriturismo in una fattoria didattica comporterà inevitabilmente dei costi. Ristrutturazioni, pubblicità o anche solo l’adeguamento della struttura al fine di ospitare i visitatori… Queste sono spese che bisogna tenere in considerazione fin dall’inizio. Ad ogni modo, per alleggerire i costi, è possibile richiedere e ottenere delle agevolazioni in forma di finanziamento. Rivolgendosi alla propria Regione è possibile informarsi sulle possibilità di finanziamento a disposizione e presentarne richiesta. Ovviamente entità e modalità di accesso al finanziamento varieranno da Regione a Regione. Tuttavia vale la pena di non escludere questa possibilità! Come ottenere la qualifica di Fattoria didattica dalla Regione La sola introduzione di percorsi educativi all’interno di un’attività agricola non è di per se sufficiente ad identificare una fattoria didattica. È necessario un riconoscimento dalla Regione in presenza di requisiti precisi contenuti in un documento chiamato Carta della Qualità. Nello specifico, alcuni dei requisiti richiesti sono: •  pianificazione delle attività didattiche, •  conformità del luogo ad ospitare i visitatori, •  partecipazione del titolare dell’attività a specifici corsi di formazione e aggiornamento (soprattutto in tema di organizzazione e gestione aziendale), •  regolarità con le normative in tema di sanità e sicurezza (a tal proposito si consiglia di rivolgersi preventivamente alle A.S.L.), •  attività agricola/produttiva principale di tipo biologico. Quando tutti i vincoli saranno rispettati, la Regione riconoscerà la qualifica di operatore di fattoria didattica al titolare dell’attività e di conseguenza anche la qualifica di fattoria didattica.
Origini e storia delle fattorie didattiche: la loro evoluzione in Europa e in Italia

Fattorie didattiche

Origini e storia delle fattorie didattiche: la loro evoluzione in Europa e in Italia

il dic 17 2024
Una fattoria didattica è una azienda agricola che propone percorsi educativi rivolti a gruppi di utenti, soprattutto a gruppi scolastici, con lo scopo di far conoscere le attività dell'azienda e di avvicinare i destinatari alle realtà rurali delle zone in cui si trovano. Anche in Italia ormai le fattorie didattiche sono una vera e propria realtà consolidata, ma ti sei mai chiesto come sono nate? Ecco alcune curiosità sull’origine e l’evoluzione delle fattorie didattiche! Gli albori delle fattorie didattiche nel nord Europa All'inizio del XX° secolo, nei Paesi Scandinavi (Svezia, Norvegia e Danimarca) nascono le prime fattorie didattiche per far conoscere agli abitanti delle città la vita nelle campagne; questo fenomeno traeva ispirazione da un movimento giovanile statunitense degli inizi del Novecento, chiamato Club 4H, dalle parole inglesi head, health, heart e hand (cioè testa, salute, cuore e mano). Tale movimento sostiene ancora oggi lo sviluppo armonico dell'individuo secondo il modello basato sull'imparare facendo. L’espansione in altri paesi europei In Germania, nel secondo dopoguerra,  vi fu una veloce urbanizzazione che spinse il governo tedesco a creare dei luoghi in cui i giovani potessero entrare in contatto diretto con gli animali e con la campagna. Subito dopo anche nei Paesi Bassi le fattorie aprirono le loro porte agli abitanti delle città in collaborazione con il Ministero dell'Agricoltura. Negli anni Settanta e Ottanta nacquero le prime fattorie didattiche anche in Gran Bretagna ed in Belgio. Le fattorie didattiche sbarcano in Italia In Italia le fattorie didattiche si sviluppano negli anni Novanta a partire dall’Emilia Romagna. Qui, non solo sono molte le aziende agricole o agriturismi che hanno introdotto percorsi educativi nelle loro attività, ma si è venuta a creare una vera e propria “Rete delle fattorie didattiche Romagnole”, anche grazie all'impegno della cooperativa Alimos, operante nel settore dell'agroalimentare. In poco tempo le fattorie didattiche si diffondono a macchia d’olio anche in altre regioni, consacrando la scelta vincente di unire le tradizioni rurali all’aspetto didattico. Attualmente in Italia si contano oltre 2000 Fattorie Didattiche, soprattutto in Emilia Romagna, in Lombardia, in Veneto, in Piemonte ed in Puglia. La Carta della Qualità e la qualifica di fattoria didattica Il passo successivo alla diffusione nel nostro territorio è stato quello di porre dei vincoli normativi che sancissero la qualità dei percorsi formativi. Per essere definita “fattoria didattica” un’azienda agricola deve ottenere una specifica certificazione dall’Amministrazione regionale o provinciale che ne autorizzi le attività. Il rilascio della certificazione è subordinato al possesso di determinati requisiti contenuti in un documento chiamato Carta della Qualità. I vincoli variano da Regione a Regione. Alcuni esempi sono: il praticare agricoltura biologica, una formazione specifica delle persone impiegate, la presenza di condizioni idonee per ospitare il pubblico, la sottoscrizione di un’assicurazione per responsabilità civile.