
Uova biologiche: produzione, normativa, certificazione
Il tema 'bio' è oggi molto discusso e seguito, ma nonostante se ne parli molto, non sempre si hanno le idee chiare di cosa significhi realmente. Negli allevamenti, come nelle colture, si crede sufficiente una produzione priva di pesticidi o mangimi OGM.
Sebbene sia uno dei requisiti fondamentali, non c'è solo questo. L'attenzione al biologico e alla biodiversità è piuttosto una sorta di educazione al rispetto dei cicli naturali di crescita e di produzione dell'animale e alla salvaguardia della sua salute, senza alcun intervento farmaceutico.
Come vengono prodotte le uova biologiche
Nel caso specifico della produzione di uova biologiche, l'attenzione è tutta nelle condizioni di libertà e di dignità della gallina. Il fulcro fondamentale è la conservazione dell'ambiente naturale idoneo al pascolo, che sia all'aperto e in uno spazio sano e ampio.
Nella cultura del biologico, l'animale è posto al centro di tutte le scelte che un allevatore deve considerare, dal ricovero più adatto al tipo di alimentazione da somministrare al pascolo. L'animale viene quindi trattato come un essere vivente e non come uno strumento di produzione.
Negli allevamenti industriali invece, le condizioni ambientali sono mantenute costanti ed invariate per tutto l'anno, come anche l'intervento dell'uomo. In questo modo, il ciclo naturale di produzione dell'animale viene alterato e si ottiene un numero di uova molto maggiore rispetto ad un allevamento genuino.
Produrre uova biologiche: le razze più adatte
Le razze più adatte alla produzione di uova biologiche sono principalmente le ovaiole, rustiche, razzolatrici e piuttosto vivaci. Le Livornesi, ad esempio, sono ottime: leggere, predisposte al movimento e alla cova.
Per la produzione di uova, è sconsigliato l'allevamento di galline di taglia grande, piuttosto pesanti, difficili da far camminare e decisamente più adatte alla produzione di carne.
Una gallina ovaiola allevata secondo la 'normativa uova biologiche' produce in media dalle 250 alle 280 uova circa all'anno (vale a dire, più o meno un uovo al giorno).
Le galline hanno dei picchi naturali di produzione al coincidere di una variazione delle loro consuete abitudini, ad esempio con l'abbassamento o l'innalzamento delle temperature. Le galline sono degli animali molto abitudinari: qualora ci siano dei cambiamenti alla loro routine, subiscono uno stress (positivo!) che le rende più produttive.
Nella produzione industriale invece, il numero di uova prodotte annualmente sale in modo considerevole: si raggiungono 310/330 uova circa.
Requisiti uova biologiche
La 'certificazione uova biologiche' viene data agli allevamenti che:
- dispongono di un ampio spazio all'aperto, dove varie razze di ovaiole possono pascolare liberamente;
- osservano un'alimentazione naturale, cioè quando le galline si nutrono delle erbette e dei vermicelli che trovano spontaneamente nel terreno di pascolo;
- integrano i pasti degli animali con cereali e frumenti totalmente naturali e non modificati geneticamente;
- non utilizzano medicinali o antibiotici per la cura delle malattie che le galline possono contrarre, lo stesso per la prevenzione ed il mantenimento della loro salute;
- si adoperano per prevenire naturalmente eventuali cause di deperimento o epidemie batteriologiche, che possono compromettere la salute dell'animale.
Ricordiamo che la gallina è un animale molto delicato, anche per le razze più rustiche: risentono molto degli sbalzi termici, dei colpi d'aria e delle beccate di insetti che spesso veicolano malattie virali che difficilmente possono essere trattate in modo naturale.
Differenza uova biologiche e non
Un uovo biologico si distingue dagli altri per le dimensioni generalmente più grandi e per avere un guscio più ruvido e spesso.
Viene contrassegnato con un timbro, il cui primo numero è 0, seguito dal codice della nazione e da quello della regione di produzione, infine dalla data di scadenza:
- 0 = allevamento biologico
- 1 = allevamento all'aperto
- 2 = allevamento a terra
- 3 = allevamento in gabbia
Allevamento galline per uova biologiche
Chiarito cosa si intende per uova biologiche, ci sono alcune accortezze da adottare per la salvaguardia del pollaio, iniziando dalla struttura che le accoglie.
Nel caso di allevamenti da centinaia di capi, il pollaio è un capannone coperto abbastanza grande, all'interno del quale vengono ospitati i ricoveri, le mangiatoie e gli abbeveratoi.
Un altro spazio fondamentale per il benessere del pascolo è un giardino invernale. Altro non è che un'ampia voliera in cui le galline possono razzolare nei mesi più freddi, protette dalle intemperie.
L'attenzione alla pulizia e al mantenimento dell'igiene sono fondamentali per la salvaguardia della buona salute di galline e polli:
- cambiare l'acqua degli abbeveratoi in modo che sia sempre fresca;
- pulire le mangiatoie e i ricoveri dalle deiezioni notturne che attirano batteri ed insetti;
- fornire mangimi naturali e freschi (nel caso di cereali biologici, totalmente privi di conservanti, si deve prestare particolare attenzione alla loro freschezza!);
- bagnare spesso il terreno del pascolo perché produca naturalmente le proteine tanto amate dai ruspanti (vermi e larve).
In sostanza: come produrre uova biologiche?
Non stimolando o modificando, in alcun modo artificiale, il naturale ciclo di crescita e di produzione delle galline. Un buon allevatore biologico è sempre molto attento, presente e costante nelle cure dei propri animali.
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