Polli e Galline

Come integrare il calcio alle galline: consigli utili

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Come integrare il calcio alle galline: consigli utili

il dic 24 2024
Il calcio è un elemento fondamentale nell'alimentazione delle galline, per dar forza alle loro ossa e struttura alle loro uova.  In commercio esistono degli integratori di calcio per galline già miscelati e confezionati, da mettere a loro disposizione nelle mangiatoie del pollaio. Esistono anche dei metodi del tutto naturali, per fornire alle galline un'alimentazione sana e biologica, che supporti la loro crescita e il loro mantenimento. Come fornire calcio alle galline Purtroppo la mancanza di calcio alle galline non la si riconosce immediatamente, ma soltanto nel lungo termine. Ci sono alcuni fattori che ci fanno capire quando è necessaria l'integrazione di alimenti ricchi di calcio per galline, e i principali sono:  il guscio delle uova che producono, se di consistenza molle, molto sottile o malformato; il piumaggio della gallina, scarso o a macchie; il comportamento della gallina, se appare debole e spossata razzolerà con difficoltà preferendo rimanere appollaiata in disparte dal resto del pollaio. Le galline sono animali molto resistenti, in particolar modo le ovaiole. Pur di produrre le uova per cui sono predisposte, sottraggono il calcio necessario alle loro stesse ossa.  Per questo è importante non far mancare alla loro dieta del calcio aggiuntivo. Ci sono vari metodi per farlo e senza il bisogno di acquistare confezioni già pronte. Sarà sufficiente far trovare nel loro pascolo dei contenitori di sassolini finemente triturati o del carbonato di calcio per galline. Nei pascoli liberi, infatti, le razzolatrici più vivaci becchettano da sé tutto ciò di cui hanno bisogno: le proteine di insetti, lombrichi e larve, le sementi, le erbette fresche e anche dei sassolini, ricchi degli elementi minerali di cui hanno bisogno. Se, invece, volete integrare il calcio direttamente nei loro beccatoi, potete mescolare della polvere di marmo o dei gusci d'uovo ben sminuzzati alle granaglie. Nelle nostre cucine spesso i gusci d'uovo si considerano rifiuto organico, non sapendo che si possono riutilizzare nella dieta del pollaio o nell'orto. Ricchi di calcio lo rilasciano nell'organismo dei polli, come nel terreno per la crescita delle piante.  È importante però che vengano ben tritati da renderli irriconoscibili alle galline, o il rischio sarà quello che alla prossima deposizione invece di prestarsi alla cova, le rompano pensando siano il loro pasto! Da quando si inizia la somministrazione del calcio aggiuntivo si dovrebbero notare dei miglioramenti in una decina di giorni circa, sia sul benessere delle galline, sia sulla struttura delle loro uova e sulla frequenza di produzione. Galline carenza di calcio: una dieta equilibrata e naturale Per rendere felice e sana una gallina, l'alimentazione da seguire è questa: 15% circa di proteine, un po' di più per i pulcini in fase di crescita e leggermente meno per gli esemplari più anziani, che muovendosi meno di conseguenza ne bruciano meno; 35% circa di grano macinato, come mais, riso, orzo, avena, piselli e farro; 20% circa di semi oleosi, come quelli di girasole, lino e canapa, ricchi di omega 3 e omega 6, macinati insieme al grano; 45% circa di verdure fresche, non appassite o avanzate dai vostri pasti, da sistemare nelle rastrelliere del pollaio sollevate da terra perché non vengano danneggiate da batteri o muffe. E ovviamente l'integrazione di calcio di cui hanno bisogno con conchiglie, ossi di seppia, sassolini e gusci triturati. Gli alimenti da evitare sono invece: fagioli secchi, troppo duri da becchettare; avanzi conditi, salati o ammuffiti; bucce di patate e melanzane, gli alimenti cioè che contengono la solanina, glicoalcaloide tossico per le galline; pomodori verdi non maturi e agrumi, l'acido infatti fa assumere meno calcio alla gallina; cioccolato e dolci; cipolle; carne; pane bagnato, contrariamente a quanto si pensi è sempre meglio somministrarlo secco e grattato nelle granaglie.
Come combattere l'acaro rosso dei polli

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Come combattere l'acaro rosso dei polli

il dic 24 2024
Combattere l'acaro rosso dei polli è una delle azioni fondamentali da fare, se si vuole proteggere il proprio pollame. Ogni giorno, infatti, questo piccolissimo parassita mette a repentaglio la salute di polli e galline e quindi, oltre a saper riconoscere i disturbi causati da questo insetto, è utile capire anche come combattere l'acaro rosso nel momento in cui si palesa una sua intrusione evidente acari nel pollaio. Vediamo allora in cosa consistono i disturbi da acaro rosso e come difendersi da questo problema. Acaro rosso del pollo: cos'è e cosa provoca L'acaro rosso del pollo è un parassita molto piccolo, che appartiene alla famiglia degli aracnidi (i ragni per intenderci) e alla sottoclasse degli acari. Il nome latino con cui si identifica questa specie a livello scientifico è Dermanyssus gallinae e nonostante il nome, che lascerebbe intendere un'interessamento di soli polli e galline, in realtà è un parassita che interessa molte varietà di volatili e occasionalmente può infestare anche l'uomo, sebbene in casi molto rari. Questo acaro è morfologicamente simile ad altri della stessa specie e deve il suo nome all'intenso colore rosso che può sfoggiare: questa pigmentazione è in qualche modo un indizio di quella che è la dieta del piccolissimo insetto, composta sostanzialmente da sangue. L'acaro rosso dei polli, infatti, è un cosiddetto parassita ematofago, e con la sua azione di 'puntura' si nutre del sangue dell'ospite causando non pochi fastidi. L'altra caratteristica peculiare di questo parassita è il grande potere di infestazione che dimostra: questo è dovuto principalmente al fatto che ci troviamo di fronte ad un parassita con una velocità di ciclo riproduttivo molto sostenuta. Le femmine degli acari rossi dei polli depongono solitamente le uova in gruppi di 7 entro un paio di giorni dall'avvenuto pasto a base di sangue dell'ospite. Le stesse uova, una volte deposte hanno un periodo di schiusa di 1-2 giorni massimo e passano poi ad un rapidissimo stato larvale di appena 1 giorno. Con questo ritmo così sostenuto, il grado di infestazione che possono raggiungere gli acari rossi delle galline è estremamente elevato: è, quindi, fondamentale agire tempestivamente se non si vuole scadere velocemente in una sorta di effetto valanga, che porterebbe la situazione ad essere difficilmente bloccabile e risolvibile, senza sacrificare una parte del pollame. I danni causati dagli acari delle galline L'acaro rosso provoca all'ospite un forte prurito, estremamente fastidioso per l'animale che lo subisce. Questo porta ad alcune reazioni a catena, che possono compromettere la resa generale del nostro pollame. Il pollo o la gallina infestata sarà costantemente sollecitata negativamente dalla presenza dell'acaro, che causerà un forte stress all'animale: questo si ripercuoterà in maniera negativa sulla produzione di uova e sulla qualità della carne. Nei casi più gravi di infestazione da acaro rosso, l'animale può anche sviluppare delle patologie, che sono conseguenza diretta del morso dell'acaro rosso, cosa che comporta la morte del volatile. Rimedi contro l'acaro rosso Per capire come eliminare gli acari delle galline è bene avere chiaro il meccanismo di riproduzione della Dermanyssus gallinae. Le femmine di questo acaro depongono le loro uova nelle fessure del pollaio o comunque in zone anguste e calde, preferibilmente nella stagione estiva: la pulizia della zona in cui vivono abitualmente i nostri polli diventa, quindi, una condizione essenziale della prevenzione. Se poi ci si accorge che l'infestazione è in atto, osservando semplicemente se c'è qualche comportamento insolito del pollame, è possibile affidarsi a qualche antiparassitario per acaro rosso, prodotti a base di piretroidi naturali. Questi insetticidi non hanno però la possibilità di distinguere chi si va a colpire, quindi è bene sapere che potrebbero anche essere letali per altri insetti, come ad esempio le api. Infine, è bene tenere sempre a portata di polli e galline un'area abbastanza vasta in cui mettere cenere di legno bruciato, cosa che favorisce i bagni di pulizia del proprio pollame.
Cosa non dare da mangiare alle galline: cibi tossici

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Cosa non dare da mangiare alle galline: cibi tossici

il dic 24 2024
Le nostre amate galline devono essere curate e coccolate sempre, anche quando decidiamo cosa dare o non dare da mangiare. Infatti, dobbiamo stare sempre molto attenti a quello che potrebbe essere pericoloso nella dieta di una gallina, che potrebbe fare male all'animale e comportare problemi nella sua salute generale, che andrebbero ad influire negativamente anche sulla produzione di uova ad esempio. Ecco allora qualche consiglio utile sulla dieta da far seguire alle nostre galline, andando a vedere nel dettaglio quali sono gli alimenti da evitare assolutamente e che non devono trovare spazio nel nostro pollaio. Cosa non possono mangiare le galline La gallina è un tipo di animale che è in grado di autoregolarsi abbastanza nella sua alimentazione. Solitamente si tiene distante in maniera autonoma da alcune piante e arbusti, che potrebbero esserle nocivi o fatali, come ad esempio: ranuncolo; narciso; delphinium; digitale; ippocastano; giacinto; ortensia; edera; lupino; oleandro; rododendro; rabarbaro; tulipano; glicine; tasso. Oltre alle piante, che sappiamo però essere un pericolo relativo, vi sono alcuni alimenti 'regolari' che magari possiamo dare noi stessi alla gallina, ma che non sappiamo essere in realtà nocivi o comunque dannosi. Cibi tossici per le galline: i fagioli crudi Il fagiolo crudo è abbastanza noto come alimento killer per le galline. Questo è dovuto alla presenza di una tossina che viene neutralizzata solo dopo cotto. Tale tossina si chiama fitoemoagglutinina, ed anche una piccola quantità può risultare fatale per gli avicoli. Una volta ammollati, bolliti e cotti i fagioli sono ottimi anche per le galline (oltre che per l'uomo). Alimenti che fanno male alle galline: frutta e vedura ammuffita Alle galline si tende a dare gli avanzi, magari con qualche giorno alle spalle. Fornire cibo guasto però, o magari ammuffito, non è sempre una buona idea. La muffa di frutta e verdura non è tutta tossica, ma è molto difficile stabilire quali di queste siano pericolose o meno per le galline. Quindi nel dubbio è sempre meglio evitare rischi anche sotto questo aspetto. Cosa non devono mangiare le galline: patate, melanzane e pomodori verdi Queste pietanze sono ricche di solanina una sostanza molto pericolosa per le galline, perché non permette loro di assorbire alcuni nutrienti fondamentali nella loro crescita. Benché la solanina si riduca molto con la cottura, non si consiglia comunque la somministrazione di patate. Anche il pomodoro, quando diventa rosso, perde tutta la solanina, ma è comunque un alimento a rischio perché molto acido. Infatti, anche gli agrumi sono sconsigliati nella dieta di una gallina sana. La cioccolata tra i cibi più tossici per le galline Come avviene per cani e gatti, la cioccolata è assolutamente pericolosa anche per le galline, perché contiene la teobromina, una sostanza resa nociva dal fatto che gli animali non la metabolizzano, andando quindi a provocare intossicazioni frequenti. Alimenti zuccherati e salati Una dieta con troppo zucchero o sale è tossica per un umano, figurarsi per una gallina che pesa un decimo. Quindi quello che mangiamo noi in linea di massima andrebbe in qualche maniera alleggerito, per evitare di creare problemi di salute alle galline del nostro pollaio. Il pane nella dieta della galline Arriviamo infine ad un argomento tra i più classici quando si parla di alimentazione delle galline: come gestire il pane. Solitamente il pane è una delle basi che storicamente si utilizzano per nutrire le galline, ma è stato dimostrato come somministrare del pane vecchio ammollato, magari in latte, poteva creare dei disturbi digestivi alle galline. Quindi se si ha a disposizione del pane vecchio, è buona regola darlo alle proprie galline, ma secco e non ammollato, e magari limitandosi a farlo una volta alla settimana, per evitare di esagerare e mantenendo una dieta equilibrata anche per le nostre galline.
Razze di galline resistenti al freddo: quali scegliere e quali evitare

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Razze di galline resistenti al freddo: quali scegliere e quali evitare

il dic 24 2024
Quali sono le razze di galline più resistenti al freddo? Come tutti gli animali da cortile, anche le galline subiscono una variazione della propria produttività in base alla variazione delle condizioni climatiche, atmosferiche, periodo di esposizione alla luce, così come al freddo o al caldo.  Esse esprimono però una maggiore o minore resistenza alle condizioni ambientali in base alle particolarità della loro razza. Quindi, quali scegliere e quali evitare? Vediamo insieme in questo articolo a quali razze è meglio affidarsi per assicurarsi una maggiore produttività e quali caratteristiche le rendono maggiormente resistenti al freddo.  Le galline resistono al freddo?  Prima di addentrarci nelle caratteristiche che contraddistinguono razze differenti, vogliamo chiarire questo punto fondamentale. Nonostante le dimensioni contenute le galline hanno una buona resistenza alle temperature invernali. Le galline ovaiole possono mantenere efficienti tutte le proprie funzioni vitali in un arco di temperatura ampio che spazia dai 5° ai 30° Celsius. Un inverno mediamente freddo non è quindi un problema per i nostri polli da allevamento.  Come proteggere i polli in inverno? Un ricovero notturno attrezzato per le loro esigenze è sicuramente il modo migliore e più facile. L'esposizione al sole durante il giorno permetterà di accumulare calore utile per la notte.  Galline e freddo: un connubio che porta minor produttività  Come accennato ad inizio articolo, le condizioni climatiche influiscono sulla produttività delle galline ovaiole.  La temperatura ottimale che assicura a questi animali da cortile il maggior benessere la migliore produttività è compresa fra i 13° e i 24° Celsius.  Temperature superiori o inferiori impegnano il loro organismo nella compensazione della temperatura corporea 'rubando' energie metaboliche necessarie alla produzione di uova.  Quali sono quindi le galline ovaiole resistenti al freddo o che meno subiscono gli effetti di un inverno rigido?  Galline resistenti al freddo: quali scegliere Galline ovaiole razza Chantecler. Razza americana proveniente dal Canada e selezionata per resistere al freddo inverno canadese. Ha una produttività di circa 200/220 uova l'anno, quindi ben lontana dalla gallina livornese considerata la gallina ovaiola per eccellenza. Ne esistono di due varietà: bianca dal becco giallo o perniciata dal becco scuro. Peso massimo 3 Kg per gli esemplari femmina, 3,8 per gli esemplari maschi.    Galline ovaiole Plymouth Rock barrata. Razza originaria di Plymouth in Massachussets ottenuta dall'incrocio di molte razze oltreoceano. Depongono circa 200 uova all'anno ed hanno quindi una produttività simile alla Chantecler. La varietà a mantello barrato viene allevata in Italia dall'inizio del secolo scorso, fu oggetto di un esperimento di allevamento in alta quota a 1800 metri. Peso medio fra i 2,5 e i 3 Kg per gli esemplari femmina, dai 3 ai 3,5 Kg per gli esemplari maschi.     Galline ovaiole Dominicane (nome originale Dominique). Esse hanno origine dal sud dell'Inghilterra. Hanno una produttività che può arrivare a 230 uova l'anno e, differentemente dalle atre razze, non sembra essere frutto di complessi incroci. La sua resistenza al freddo è quindi di origine naturale e genetica. La colorazione tipica è ardesia barrato con cresta rossa ed è di piccole dimensioni. Peso medio fra i 1,75 e i 2,25 Kg per gli esemplari femmina, dai 2 ai 2,5 Kg per gli esemplari maschi.    Galline ovaiole Siberiana calzata. Come per le Dominicane si tratta di una razza molto antica che ha probabilmente dato origine alla maggior parte delle altre varietà presenti in Russia. Possiede una grande resistenza al freddo di origine naturale e genetica, è sicuramente la più indicata per un allevamento di galline sulla neve. La colorazione è bianco candido con un piumaggio folto e spesso. Peso medio circa 2 Kg per gli esemplari femmina e 3 Kg per gli esemplari maschi.    Galline resistenti al freddo: quali evitare Sono sicuramente da evitare le galline il cui piumaggio sia leggero e inconsistente o lasci scoperto collo e addome.  I broiler, o ibridi commerciali, sono stati selezionati per una maggiore produttività a discapito della resistenza ai fattori atmosferici e climatici. 
Come tenere le galline in inverno: ricovero e alimentazione

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Come tenere le galline in inverno: ricovero e alimentazione

il dic 23 2024
L'inverno si sta avvicinando e con esso temperature più rigide, ecco come tenere le galline in inverno migliorandone il ricovero e l'alimentazione. La stagione fredda corrisponde inoltre al riposo metabolico per questi importantissimi animali, la produzione di uova cala nettamente arrivando quasi ad interrompersi se le galline hanno freddo e ricevono poca luce. Ecco quindi come prendersi cura delle galline ovaiole in inverno.  Le galline hanno freddo  È importante tenere sempre a mente che nonostante il piumaggio anche le galline soffrono il freddo. Esistono razze originali e native (che non hanno subito incroci) che sono naturalmente resistenti al freddo come la Dominique o la Siberiana Calzata, ma la maggior parte delle galline ovaiole utilizzate per la grande produzione di uova avrà bisogno di maggiori attenzioni per superare l'inverno. Sarà quindi necessario attuare degli accorgimenti che permettano al loro corpo di produrre più calore tramite l'alimentazione e preservare per la notte il calore accumulato durante il giorno ai raggi del sole.   Dove tenere le galline in inverno  Galline sane e con un piumaggio integro non temono qualche passeggiata sulla neve o una sferzata di aria fredda ogni tanto. Tuttavia il ricovero notturno dev'essere ben curato e isolato per permettere loro di recuperare il calore e le energie. Ecco quindi che lo stesso pollaio utilizzato tutto l'anno dovrà essere oggetto di qualche piccola modifica e di qualche attenzione in più durante il periodo invernale. Eliminiamo inutili spifferi e provvediamo a isolare l'interno con abbondante paglia asciutta.  Come proteggere le galline dal freddo  Abbiamo visto che un pollaio ben isolato e senza spifferi può fare tutta la differenza per la salute delle nostre galline. Per istinto naturale le galline tendono ad appollaiarsi vicine per scaldarsi l'un l'altra quando hanno freddo. Questo comportamento istintivo dovrebbe già scongiurare la maggior parte dei pericoli legati alle basse temperature.  Quando le temperature però scendono troppo, possiamo riscaldare il pollaio con un calorifero o una lampada rigorosamente non a incandescenza. Una cura particolare va a creste, barbigli e zampe. Ricordiamoci sempre che le galline hanno freddo e che le parti più a rischio sono quelle non coperte dal piumaggio. Quando le temperature in inverno scendono troppo spesso sotto lo zero è consigliabile applicare un unguento a base di grassi vegetali sulle parti scoperte. Questo le aiuterà a prevenire ulcere, bruciature da freddo o peggio ancora il congelamento. L'alimentazione delle galline in inverno Curiamo l'alimentazione delle galline durante l'inverno. Uno dei metodi naturali che adotta il loro organismo per difendersi dal freddo è l'accumulo di grasso corporeo. Possiamo quindi aiutare le nostre galline con un'alimentazione più ricca di grassi aggiungendo al loro mangime ortica tritata e semi di canapa ricchi di oli vegetali. Sorgo e avena sono inoltre altamente calorici e possono aiutare a mantenere la temperatura corporea. Assicuriamoci inoltre che l'acqua sia sempre disponibile. Uno dei problemi ricorrenti al calare delle temperature sotto lo zero è quello dell'abbeveratoio. L'acqua potrebbe gelarsi e non essere quindi più disponibile. A tal proposito sarà quindi necessario tenere l'acqua esposta al sole durante il giorno e al chiuso durante la notte, all'interno del pollaio. Seguendo questi piccoli accorgimenti l'acqua sarà sempre disponibile per le nostre galline anche in inverno.  Qualche piccolo accorgimento in più per le nostre galline in inverno Raccogliere le uova più spesso.  Essendo composte da quasi il 75% d'acqua tenderanno a gelarsi facilmente.  Attenzione ai pulcini e agli animali più piccoli. Con una massa ridotta potranno accumulare meno calore e saranno maggiormente al rischio ipotermia  Paglia bagnata e fango nel pollaio. Rientrando con zampe e piume bagnate le galline creeranno facilmente zone umide all'interno del pollaio. Queste sono molto pericolose in caso di gelata, portando facilmente in ipotermia molte galline 
Pododermatite dei polli: sintomi, cause e trattamento

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Pododermatite dei polli: sintomi, cause e trattamento

il dic 23 2024
La pododermatite dei polli, comunemente nota come 'bumblefoot', è una condizione che colpisce le galline e può causare problemi significativi alla salute dei loro piedi. È una infiammazione che solitamente interessa i cuscinetti plantari e può essere molto dolorosa per gli animali che ne soffrono. Pododermatite polli: sintomi La pododermatite può manifestarsi in diversi modi. Inizialmente, la pelle sulle zampe dei polli può diventare rossa e irritata. Con il tempo, possono formarsi croste o escrescenze sulla pelle. In alcuni casi gravi, la pelle può addirittura rompersi, causando ulcere aperte e sanguinanti. La pododermatite è più comune nelle razze di polli che trascorrono molto tempo in piedi o che sono sovrappeso, come ad esempio i polli da carne. Più l'infezione si aggrava, più i polli tendono a stare fermi, oppure cercano di camminare zoppicando vistosamente. Pododermatite galline: cause Ci sono diversi fattori che possono contribuire all'insorgenza della pododermatite nei polli. Tra questi ricordiamo: Spazi inadeguati: un ambiente sovraffollato o una mancanza di spazio sufficiente possono aumentare il rischio di pododermatite. I polli che per lunghi periodi sono costretti a stare su superfici dure o ruvide, come ad esempio il cemento, sono particolarmente suscettibili a questa condizione. Lettiere sporche o umide: una lettiera sporca o umida può irritare la pelle dei polli e favorire l'insorgenza di infezioni batteriche. Dieta inadeguata: una dieta carente di nutrienti essenziali come la biotina e le vitamine può indebolire la salute generale dei polli e rendere la loro pelle più vulnerabile. Mancanza di movimento: restare ferme nello stesso punto, magari per mancanza di spazio, causa una pressione continua che ostacola il circolo sanguigno e predispone alla formazione di pododermatiti.  Obesità: i polli sovrappeso hanno un maggiore rischio di sviluppare pododermatite, in quanto il loro peso extra esercita una pressione maggiore sui piedi. Pododermatite dei polli: prevenzione La prevenzione è la chiave per evitare la pododermatite nei polli. Ecco alcune misure che possono essere adottate: Fornire spazio adeguato: assicurarsi che i polli abbiano abbastanza spazio per muoversi e riposarsi comodamente, evitando sovraffollamento. Utilizzare lettiere adeguate: assicurarsi che la lettiera sia pulita, asciutta e morbida. È possibile utilizzare paglia, segatura o altre lettiere adeguate. Alimentazione equilibrata: fornire una dieta nutriente ed equilibrata ai polli, assicurandosi che ricevano tutti i nutrienti essenziali di cui hanno bisogno. Evitare l'obesità: controllare il peso dei polli e limitare l'accesso a cibi ad alto contenuto calorico. Pododermatite delle galline: trattamenti Se un pollo sviluppa la pododermatite, è importante intervenire tempestivamente per prevenire complicazioni. Un veterinario esperto potrebbe essere in grado di prescrivere trattamenti topici, come pomate antibiotiche o soluzioni antisettiche, per aiutare a guarire le lesioni. In alcuni casi gravi, potrebbe essere necessario somministrare antibiotici o ricorrere ad interventi chirurgici. Se la pododermatite si trova ad uno stadio iniziale, il miglior modo per trattarla consiste nella perdita di peso e nella modifica delle superfici di appoggio delle galline, intese sia come fondi che posatoi. La soluzione migliore è spostare i polli interessati in una zona morbida. Inoltre, si può ricorrere a dei bagni tiepidi con del disinfettante per ammorbidire le croste che ricoprono le lesioni meno gravi. Se invece la malattia si trova ad uno stadio più avanzato, possono essere d'aiuto delle fasciature, per ridurre la pressione sui cuscinetti plantari. Qualora gli animali non rispondano positivamente alle terapie, si può arrivare anche ad un intervento chirurgico, per eliminare i tessuti infetti.
Piante velenose per le galline: quali sono e come evitare le ingestioni

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Piante velenose per le galline: quali sono e come evitare le ingestioni

il dic 23 2024
Le galline sono animali curiosi e spesso si avventurano a esplorare l'ambiente circostante, comprese le piante. Tuttavia, molte piante comuni possono essere velenose per loro, rappresentando un rischio per la loro salute. In questo articolo, esploreremo le piante velenose per le galline e forniremo consigli su come proteggere il tuo gregge da tali minacce. Piante velenose per polli Azalee e Rododendri: queste piante ornamentali contengono grayanotossine, che possono essere pericolose se consumate Datura (Stramonio): conosciuta anche come 'trombetta degli angeli', questa pianta contiene alcaloidi che possono essere letali per le galline Oleandro: tutte le parti di questa pianta sono altamente velenose per le galline Ciclamino: le radici di questa pianta sono particolarmente tossiche Digitalide (Digitale): questa pianta contiene glicosidi cardiaci che possono essere mortali se ingeriti in grandi quantità Lantana: tutte le parti di questa pianta, soprattutto le bacche, sono tossiche se ingerite Altre piante nocive per galline Aconito (Aconitum): conosciuto anche come 'napelo' o 'elioforo', questa pianta contiene alcaloidi tossici che possono causare gravi problemi di salute se ingeriti Euforbia (Euphorbia): alcune varietà di euforbia contengono lattice irritante che può causare problemi digestivi e dermatite Colchico (Colchicum autumnale): anche noto come 'zafferanone', questa pianta contiene colchicina, un alcaloide altamente tossico Narciso (Narcissus): tutte le parti della pianta, in particolare i bulbi, contengono alcaloidi che possono essere nocivi se ingeriti Rischi e sintomi L'ingestione di piante velenose può causare una serie di sintomi nelle galline, tra cui vomito, diarrea, letargia, difficoltà respiratorie e convulsioni. In alcuni casi gravi, può portare alla morte dell'animale. Piante velenose per galline: prevenire ingestioni accidentali Conoscenza: familiarizza con le piante velenose nella tua area e rimuovile dallo spazio accessibile alle galline Barriere fisiche: utilizza recinzioni o barriere per impedire alle galline di accedere alle piante velenose Monitoraggio costante: ispeziona regolarmente l'area in cui le galline pascolano, per individuare eventuali piante dannose e rimuoverle prontamente Alimentazione sicura: assicurati che le galline abbiano accesso ad un'alimentazione bilanciata e nutriente, per ridurre la probabilità che si avventurino a cercare cibo nelle piante circostanti Proteggere le galline dalle piante velenose è essenziale per garantire il loro benessere e la loro sicurezza. Con la conoscenza delle piante pericolose e l'attuazione di misure preventive, è possibile ridurre significativamente il rischio di avvelenamento. Dando priorità alla sicurezza dei tuoi polli, garantirai loro una vita felice e sana. Conosci altre piante velenose per i polli? Scrivicelo nei commenti!
Gallo che canta di notte: i possibili motivi

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Gallo che canta di notte: i possibili motivi

il dic 23 2024
Il canto del gallo di notte è un comportamento intrigante che può essere influenzato da una varietà di fattori biologici, ambientali e sociali. In molte culture e tradizioni, il gallo è associato al sorgere del sole e al nuovo giorno che inizia, ma ciò non gli impedisce di cantare anche durante le ore notturne. Perché il gallo canta la notte Ecco alcuni motivi che potrebbero spiegare questo comportamento: Territorialità e dominanza: i galli sono animali territoriali e il loro canto può servire a marcare il loro territorio e a comunicare la loro presenza ad altri galli nelle vicinanze. Cantare di notte potrebbe essere un modo per rafforzare la loro posizione dominante nel gruppo. Segnalazione di pericolo: i galli sono anche guardiani del pollaio ed emettono suoni di allarme in risposta a potenziali minacce, come predatori o intrusi. Cantare di notte potrebbe essere un modo per avvisare gli altri membri del gruppo di un pericolo imminente. Richiamo sessuale: il canto del gallo è una parte importante del corteggiamento nei confronti delle galline. Cantare di notte potrebbe essere un tentativo di attrarre le femmine o di stabilire il proprio status dominante all'interno del gruppo. Risposta agli stimoli ambientali: i galli sono sensibili agli stimoli esterni, come la luce e i rumori. Cambiamenti improvvisi nell'ambiente, come luci artificiali o rumori notturni, potrebbero stimolare il gallo a cantare anche durante le ore più buie. Disturbi nel ritmo circadiano: alcuni galli potrebbero avere disturbi nel loro ritmo circadiano, il che potrebbe farli cantare in momenti inattesi, inclusa la notte. Questo potrebbe essere dovuto a fattori genetici, ambientali o di stress. Condizioni ambientali: le condizioni meteorologiche e ambientali, come cambiamenti nella temperatura o nell'umidità, potrebbero influenzare il comportamento dei galli. Ad esempio, alcune ricerche suggeriscono che i galli possano cantare di più durante le notti di luna piena. Abitudine individuale: come per molti animali, i galli possono sviluppare abitudini individuali basate sulla loro storia di vita e sull'ambiente in cui vivono. Alcuni galli potrebbero aver imparato a cantare di notte per ragioni specifiche legate alle loro esperienze personali. Il canto notturno dei galli è dunque un comportamento complesso, che può essere influenzato da una combinazione di fattori biologici, ambientali e sociali. Studiare questo fenomeno può fornire preziose informazioni sulla biologia e sul comportamento di queste affascinanti creature. Tu hai mai sentito il gallo cantare durante la notte? Oppure conosci altri motivi che potrebbero influenzare questo comportamento? Scrivicelo nei commenti!
Dove posizionare il pollaio: aspetti da considerare

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Dove posizionare il pollaio: aspetti da considerare

il dic 23 2024
Posizionare un pollaio correttamente è una decisione importante per garantire il benessere delle galline e la produttività dell'allevamento. Le galline, infatti, sono animali sensibili, che hanno bisogno di un ambiente adeguato per prosperare. Posizionare il pollaio in un luogo appropriato assicura che le galline abbiano accesso a condizioni ambientali ottimali, come luce solare sufficiente, ombra, protezione dal vento e terreno ben drenato. Un ambiente confortevole e sicuro contribuisce al loro benessere generale e riduce il rischio di stress, malattie e comportamenti indesiderati, favorendo al contempo una produzione di uova sane e abbondanti. Dove mettere un pollaio: scelta del luogo ideale Ecco alcuni aspetti da considerare per scegliere il luogo ideale: Esposizione solare ottimale: il pollaio dovrebbe essere collocato in un'area che riceve un'adeguata esposizione al sole durante il giorno. L'esposizione diretta alla luce solare aiuta a mantenere il pollaio asciutto e a ridurre l'umidità all'interno, contribuendo così a prevenire problemi di salute tra le galline e riducendo il rischio di formazione di muffe. Ombra e riparo: anche se l'esposizione al sole è importante, è altrettanto cruciale che il pollaio abbia accesso a zone d'ombra durante i giorni caldi. Queste aree forniscono riparo alle galline dal calore eccessivo e possono contribuire a mantenere una temperatura interna confortevole. È possibile aggiungere strutture come alberi, teli o strutture artificiali per creare zone d'ombra all'interno o intorno al pollaio. Protezione dal vento: evitare posizioni esposte a forti venti è essenziale per la salute delle galline. I venti freddi possono causare stress termico e influire negativamente sulla produzione di uova. Posizionare il pollaio in un'area riparata, ad esempio dietro a edifici, muri o siepi, può aiutare a ridurre l'impatto del vento sul pollame. Drenaggio del terreno: un buon drenaggio intorno al pollaio è fondamentale per prevenire allagamenti e ristagni d'acqua. Terreni troppo umidi possono favorire la proliferazione di batteri nocivi e parassiti, mettendo a rischio la salute delle galline. È consigliabile scegliere un terreno leggermente inclinato e poroso per favorire il deflusso dell'acqua piovana e prevenire ristagni. Accesso all'acqua: è importante che il pollaio sia situato in prossimità di una fonte d'acqua pulita e fresca per garantire un facile accesso alle galline. L'acqua è essenziale per l'idratazione, la digestione e la regolazione termica delle galline, quindi assicurarsi che sia sempre disponibile è fondamentale per il loro benessere. Sicurezza: proteggere il pollaio dai predatori è una priorità assoluta. Recintare l'area intorno al pollaio con materiali robusti e resistenti ai predatori, come rete metallica o recinzioni in legno, è essenziale per evitare attacchi da parte di volpi, cani randagi, procioni o uccelli rapaci. È consigliabile anche scavare una barriera sotterranea per prevenire scavi da parte di animali predatori. Distanza dalla casa: sebbene il pollaio sia un'aggiunta preziosa a una proprietà, è importante tenere conto della distanza dalla casa principale. Anche se le galline possono essere piacevoli da ascoltare durante il giorno, il loro canto mattutino potrebbe disturbare i vicini o i membri della famiglia che amano dormire fino a tardi. Inoltre, è importante considerare anche l'odore che potrebbe provenire dal pollaio, specialmente durante le operazioni di pulizia. Accessibilità e praticità: infine, assicurarsi che il pollaio sia facilmente accessibile per la pulizia quotidiana, la raccolta delle uova e la cura delle galline è essenziale. Posizionare il pollaio in un'area comoda e facilmente raggiungibile può rendere più semplici le attività quotidiane di gestione dell'allevamento. Prendersi il tempo necessario per scegliere il luogo ideale per il pollaio può fare la differenza nel garantire un ambiente sicuro e confortevole per le galline e massimizzare la produzione di uova.
Erbe aromatiche nel pollaio: quali piantare

Polli e Galline

Erbe aromatiche nel pollaio: quali piantare

il dic 23 2024
Le erbe aromatiche sono considerate per lo più piante perfette per aggiungere sapore e profumo alla nostra cucina. Non tutti sanno che possono offrire anche una serie di benefici se vengono piantate nel pollaio. Queste piante infatti, ricche di aromi e oli essenziali, possono migliorare l'ambiente e la salute delle galline in diversi modi. Oltre a stimolare l'appetito delle galline e fornire una grande varietà di sapori nella loro dieta, molte erbe aromatiche possiedono anche proprietà antiparassitarie, antibatteriche e antinfiammatorie, che possono contribuire a mantenere un ambiente sano nel pollaio e promuovere il benessere dei polli. Piante aromatiche alle galline: quali scegliere Ci sono diverse erbe aromatiche che possono essere utili e sicure da mettere in un pollaio. Ecco alcune piante aromatiche comuni che potresti considerare: Menta: la menta ha un odore fresco e può aiutare a respingere insetti fastidiosi come le zanzare. Prezzemolo: ricco di vitamine e minerali, il prezzemolo può essere un'aggiunta nutriente alla dieta delle galline. Basilico: oltre ad avere un aroma delizioso, il basilico può avere proprietà antibatteriche e antiparassitarie. Rosmarino: l'olio essenziale di rosmarino è noto per le sue proprietà antiparassitarie, quindi può essere utile per mantenere pulito il pollaio. Timo: il timo ha anche proprietà antiparassitarie e può essere un'aggiunta utile alla dieta delle galline. Salvia: la salvia può aiutare a mantenere l'area del pollaio priva di parassiti e ha anche proprietà antinfiammatorie. Origano: conosciuto per le sue proprietà antibatteriche e antifungine, l'origano può aiutare a mantenere l'igiene nel pollaio. Erba cipollina: l'erba cipollina può fornire un sapore leggermente piccante e le galline potrebbero apprezzarla nella loro dieta. Assicurati sempre di fornire erbe fresche e pulite alle galline e osserva attentamente le loro reazioni. Molte piante sono sicure per le galline, ma è comunque importante somministrarle con moderazione e assicurarsi che siano adatte al consumo avicolo. Le galline possono mangiare l'aglio? In generale sì, le galline possono mangiare aglio, ma è importante somministrarlo con moderazione. L'aglio contiene composti che possono avere benefici per la salute dei polli, tra cui proprietà antibatteriche e antiparassitarie. Tuttavia, se somministrato in eccesso, l'aglio può alterare il sapore delle uova. Ecco alcuni punti da considerare: Quantità: l'aglio dovrebbe essere somministrato occasionalmente e in piccole quantità. Una piccola quantità di aglio essiccato, tritato o schiacciato può essere aggiunta al mangime o alle erbe aromatiche nel pollaio. Variazione della dieta: assicurati di fornire alle galline una dieta bilanciata che includa una varietà di alimenti, compresi cereali, verdure, frutta e proteine. L'aglio non deve assolutamente costituire la maggior parte della loro dieta. Monitoraggio: osserva attentamente le reazioni delle galline all'aglio. Alcune galline potrebbero non gradire il sapore o potrebbero avere sensibilità digestive. Se noti segni di disagio o cambiamenti nel comportamento, interrompi l'aggiunta di aglio alla loro dieta. Le galline possono mangiare le ortiche? Anche in questo caso la risposta è sì, le galline possono mangiare ortiche, ma con alcune precauzioni. Queste piante sono ricche di vitamine e minerali, come la vitamina A, C, ferro e calcio, che possono essere molto benefici per la salute dei tuoi avicoli. Tuttavia, è importante sapere che le ortiche fresche hanno peli urticanti, che possono causare irritazione sia alle persone che agli animali. Ecco alcuni suggerimenti su come somministrare ortiche alle galline in modo sicuro: Essiccazione: una volta essiccate, le ortiche perdono i loro peli urticanti e possono essere aggiunte al mangime delle galline. Puoi raccogliere le ortiche, farle essiccare all'ombra per alcuni giorni e poi sbriciolarle nel cibo. In alternativa, puoi scegliere le nostre ortiche 100% naturali, già essiccate e pronte all'uso. Cottura: un altro modo per rimuovere i peli urticanti è cuocere le ortiche. Puoi scottarle brevemente in acqua bollente per neutralizzare i peli urticanti prima di offrirle alle galline. Monitoraggio: come per qualsiasi nuovo alimento, osserva le galline per assicurarti che tollerino bene le ortiche e che non ci siano reazioni avverse. Come vedi, integrare erbe aromatiche nel pollaio non solo può arricchire l'esperienza delle galline, ma può anche essere un modo naturale per promuovere la loro salute e il loro comfort.