Polli e Galline

La convivenza nel pollaio: mangiatoie per galline e ordine di beccata

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La convivenza nel pollaio: mangiatoie per galline e ordine di beccata

il dic 31 2024
In un allevamento avicolo la gestione dei pollai non è così facile come sembra! Tra i volati esiste il cosiddetto ordine di beccata, che prevede che gli esemplari più forti si cibino prima di quelli più deboli. Per evitare che questi ultimi rimangano senza o con poco cibo, bisogna pensare attentamente a come allestire un pollaio! Soprattutto per quel che riguarda le mangiatoie. Cos’è l’ordine di beccata per i polli? Allestire un pollaio può essere una fantastica idea per avere sempre a disposizione delle uova fresche, ma prima di allevare delle galline devi sempre informarti sul loro modo di vivere e di rapportarsi fra loro. Un particolare radicato in questi volatili è l'ordine di beccata,ossia la gerarchia secondo la quale i membri più forti hanno il diritto di mangiare per primi, seguiti poi da tutti gli altri, sempre rispettando un preciso ordine gerarchico. Può quindi succedere che i più deboli rimangano senza cibo, ma tu puoi risolvere facilmente questa eventualità procurandoti due o più mangiatoie per galline, ponendole magari in punti differenti del pollaio. Ricordati però ti tenere sempre al riparo dalla pioggia le mangiatoie, poiché il mangime deve sempre restare asciutto. Procurati una mangiatoia per galline di buona qualità La mangiatoia per polli è uno degli accessori fondamentali per iniziare ad allestire un pollaio di qualità, In commercio sono disponibili sia per le granaglie che per il cibo a foglia come erba fresca, cavolo nero o altra verdura a foglia grande. Per quanto riguarda le mangiatoie per galline ovaiole, è fondamentale che siano realizzate in materiale pesante per evitare che vengano rovesciate e ci razzolino all'interno. Il cibo finito a terra potrebbe inoltre attirare roditori e uccelli, portatori di batteri e malattie. Le mangiatoie automatiche per polli sono la soluzione ideale: quando l'animale sale sul pedale questa gli eroga il cibo evitando inutili sprechi perché si chiude appena scende. La quantità di cibo ideale per ogni esemplare corrisponde a 125 grammi giornalieri. Oltre alle mangiatoie antispreco a pedale, sono disponibili anche altre mangiatoie per polli: quelle a tramoggia o a sifone. Mangiatoia a tramoggia Si tratta di un recipiente che può essere messo a terra o fissato ad una parete, dal quale il mangime scende per forza di gravità in una vaschetta posta nella parte inferiore. Questo modello di mangiatoia è una soluzione pratica, pulita e contro gli sprechi. Inoltre, grazie alla presenza di un ampio contenitore, una mangiatoia a tramoggia puoi garantire alle tue galline una scorta di cibo per un tempo prolungato: è quindi la soluzione ideale se devi assentarti dal pollaio per qualche giorno. Mangiatoia a sifone Sono dei recipienti, solitamente realizzati in plastica o metallo, nei quali vengono posti cibo o acqua che scendono all'interno di una vaschetta posta alla base. E' una soluzione economica e di facile pulizia, ma per evitare furti di cibo da parte di animali estranei al pollaio, è bene che durante la notte venga posta all'interno di un luogo chiuso.
Come disinfettare un pollaio da batteri e parassiti

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Come disinfettare un pollaio da batteri e parassiti

il dic 31 2024
Di tanto in tanto il pollaio va disinfettato in maniera accurata, onde evitare la proliferazione di parassiti e batteri. La pulizia pollaio dovrebbe riguardare il pavimento, le pareti e la lettiera, ma soprattutto le attrezzature presenti all’interno. Sarà opportuno, infatti, smontare e pulire in maniera approfondita gli abbeveratoi, le mangiatoie, le rastrelliere e i nidi. Ma procediamo con ordine vediamo nel dettaglio come disinfettare un pollaio. Come pulire pollaio Che si tratti di un pollaio o di qualsiasi altro ricovero realizzato per ospitare avicoli quali anatre, tacchini, oche o faraone, ogni ambiente di questo tipo va sottoposto ad un'accurata disinfezione almeno una volta all'anno per eliminare batteri e parassiti responsabili di molte malattie dei polli. Il periodo più indicato per disinfettare il pollaio è l'inizio dell'autunno, poiché fra settembre ed ottobre gli animali attraversano un periodo di pausa riproduttiva. Per procedere con la disinfezione ti converrà sgombrare prima il pollaio e tenere gli animali lontani dal loro ricovero per qualche giorno, attrezzando un'area che possa ospitarli durante il periodo definito di 'vuoto sanitario'. La disinfezione va eseguita utilizzando prodotti specifici acquistabili presso i negozi che vendono articoli per l'allevamento e l'agricoltura o presso i consorzi agrari. Prima di procedere con la disinfezione è necessario diluire i prodotti facendo molta attenzione al dosaggio e alle indicazioni presenti sull'etichetta. I disinfettanti dovranno essere nebulizzati in ogni parte del pollaio mediante una pompa a spalla. Ultimata la disinfezione dovrai attendere le due settimane canoniche imposte dal cosiddetto 'vuoto sanitario', durante il quale il pollaio dovrà restare completamente sgombro al fine di migliorare l'azione disinfettante degli agenti chimici distribuiti nell'ambiente. Come disinfettare un pollaio in legno: le varie fasi Per la pulizia pollaio legno è necessario rimuovere tutto ciò che è stato stipato al suo interno, quindi lavare con acqua calda tutti gli accessori, compresi i nidi, e possibilmente utilizzare una idro-pulitrice. I pollai in legno prefabbricati necessitano di una disinfezione profonda ed accurata, proprio per la presenza del legno, un materiale altamente poroso e permeabile. Una volta asciugato, sarà molto utile effettuare anche una passata di guaina liquida atossica sulle pareti del pollaio, possibilmente anche all'esterno. Per quanto riguarda la lettiera, è opportuno utilizzare del truciolo mescolato ad una buona quantità di calce e sabbia, quest'ultima fondamentale per limitare la formazione di fanghi.
Come allevare galline Moroseta, i polli ornamentali dal piumaggio setoso

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Come allevare galline Moroseta, i polli ornamentali dal piumaggio setoso

il dic 31 2024
Se sei un privato col desiderio di mettere in piedi un piccolo allevamento avicolo con un numero limitato di galline, ti potrebbero interessare alcune informazioni su come allevare galline Moroseta, razza molto particolare per le sue peculiarità di piumaggio e dimensioni. Ottima come volatile ornamentale, ma anche come animale da compagnia. Caratteristiche fisiche della Moroseta Un allevamento galline Moroseta è fatto di esemplari definiti a semipiuma perché il piumaggio non è quello tipico delle galline tradizionalmente conosciute, ma dotato di una parte assimilabile a peli. Un piumino leggero e morbido al tatto che rappresenta la caratteristica fisica più rilevante della specie. Le galline Moroseta sono tra le più piccole della specie, infatti hanno pesi compresi tra 1 kg e 1,6 kg e spaziano da razze grandi alla più graziosa Moroseta Nana. Gli allevamenti di galline Moroseta possono presentare anche esemplari barbuti, i quali costituiscono un'interessante variante della razza di base. Hanno infine la peculiarità di possedere 5 dita, hanno la pelle blu purpurea e una cresta con scanalatura, a forma di mora. Inoltre, il suo bellissimo piumaggio può presentare diversi tipi di colorazioni, quali: argento, blu, fulvo, nero, sparviero, bianco, spennellato, etc… Chiudiamo ricordando la cresta a noce di questo volatile, di colore scuro come il resto della pelle. Gallina Moroseta allevamento La Moroseta può essere considerata per lo più un pollo d'allevamento ornamentale, presente in Europa già da almeno un paio di secoli. Essendo per l'appunto razze di galline ornamentali, i polli Moroseta non necessitano di ampi spazi: possono essere tenuti anche in casa quando si tratta di pochi esemplari e sono molto socievoli e pacati, per cui possono essere messi a contatto con bambini piuttosto piccoli. Per un allevamento poco impegnativo (pochi esemplari) potrebbe risultare comodo ricorrere ad pollai mobili con ruote per ospitare gli animali. La gallina Moroseta non è un esemplare da deposizione però risulta essere ottima per la cova. Sono tipicamente galline ornamentali per cui possono essere sfruttate come incubatrici naturali da sostituire, o meglio integrare, a quelle artificiali. I maschi della razza costituiscono i polli ornamentali per antonomasia, caratterizzati da un piumaggio particolare ed inconfondibile. Per allevare adeguatamente le galline Moroseta non servono grandi accorgimenti ambientali perché sono soggetti molto forti, robusti e resistenti, capaci di tollerare anche temperature particolarmente calde o rigide.   Gallina Moroseta alimentazione L’alimentazione rispecchia quella delle altre tipologie, fatta di pastoni misti di granaglie, farine e mangimi industriali per adulti di elevata qualità. Potrebbero essere necessarie delle integrazioni vitaminiche soprattutto nella prima fase di crescita dei pulcini Moroseta e in particolari stati di carenza soggettivi, per mantenere il piumaggio particolarmente setoso e folto. Proprio per questi motivi, integrazioni di vitamine del gruppo B sono sempre ben viste nell'allevamento di questi esemplari ornamentali, dove la bellezza del piumaggio deve essere conforme alla loro naturale predisposizione.
Come funziona l'incubatrice per uova di gallina?

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Come funziona l'incubatrice per uova di gallina?

il dic 31 2024
L'incubatrice per uova di gallina è uno strumento essenziale per far sì che le uova si schiudano anche quando le galline non covano spontaneamente. Questo atteggiamento, infatti, non è così inusuale e se non esistesse l'incubatrice molti pulcini nemmeno riuscirebbero a nascere. Ma come funziona l'incubatrice per uova di gallina? Come funziona l'incubatrice per uova Capire come funziona incubatrice per uova di gallina non è così difficile, basti pensare che un uovo, quando viene covato, riceve calore dal corpo materno, ad una temperatura base indispensabile affinché l'embrione nell'uovo si sviluppi fino a diventare per l'appunto un pulcino e schiudersi. Il funzionamento incubatrice per uova prevede che le stesse vengano posizionate in appositi alloggi all'interno di una sorta di scatola di plastica chiusa (che è l'incubatrice stessa), nella quale viene mantenuta una temperatura costante di 37,7°C. Regole da seguire per usare le incubatrici Il corretto funzionamento di un'incubatrice per uova presuppone però che vengano rispettate alcune specifiche condizioni e regole, necessarie affinché l'intera procedura porti ad uno sviluppo embrionale completo e corretto. Un'incubatrice per polli deve avere una temperatura stabile, che al massimo oscilli di 0,2 gradi centigradi. Perché la temperatura interna venga mantenuta costante, deve esserlo il più possibile anche quella esterna, la quale deve aggirarsi sui 18-24°C. Ogni incubatrice è provvista di vaschette per l'acqua che vanno riempite affinché il tasso di umidità venga mantenuto sul 52-55%. Infine, tutte le uova non covate devono essere posizionate nell'incubatrice non oltre una settimana dalla deposizione, altrimenti il tasso di schiusa diventa davvero basso. Se desideri informazioni in più sulla gestione delle uova ti invitiamo a leggere l'articolo del Blog 'Come gestire la schiusa delle uova'. Borotto incubatrici Tra i modelli migliori si ricordano quelle marcate Borotto, disponibili sul nostro e-commerce a costi interessanti. Ogni incubatrice Borotto presenta un'elevata qualità dei materiali e un'alta efficienza delle funzionalità, con la garanzia di uno strumento professionale, largamente utilizzato in privato e negli allevamenti. Le incubatrici Borotto rappresentano senza dubbio un ottimo compromesso tra costo e qualità, difatti possono essere annoverate tra quelle più ricercate e venduta sul web. Nel video che segue ti mostriamo come viene usata l'incubatrice Borotto modello Real 24 . Incubatrici Borotto prezzi I prezzi delle incubartici Borotto ovviamente variano a seconda del numero di uova che possono ospitare, nonché dal modello specifico che può anche essere automatico o semiautomatico (ovvero dotato di dispositivo che permette di girare le uova in autonomia). Per tutti i dettagli su schede tecniche, modelli disponibili e prezzi, ti invitiamo a visitare il nostro e-commerce.
Cosa mangiano i pulcini appena nati?

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Cosa mangiano i pulcini appena nati?

il dic 31 2024
Chi si avvicina al bellissimo mondo degli allevamenti di volatili da cortile, deve necessariamente avere delle nozioni di base con cui gestire questa esperienza. Ad esempio, fondamentale è partire dall'ABC e sapere cosa mangiano i pulcini appena nati. Alimentazione pulcini di gallina allo stato brado Se ti stai chiedendo cosa mangiano i pulcini di gallina, sappi che esistono diverse possibilità di alimentazione, escludendo ovviamente quella che avverrebbe in natura se le galline e i pulcini fossero lasciati a se stessi. Infatti, questo tipo di alimentazione è sempre molto scarna, incompleta e rischiosa. Consigli per alimentazione pulcini appena nati L'alimentazione dei pulcini appena nati deve essere fatta di granaglie, mangimi e farine, tutti adeguatamente miscelati in modo che le varie parti nutritive siano adeguatamente calibrate in base alla fase di crescita dei pulcini. Proprio per questo motivo, l'alimentazione allo stato brado può risultare insufficiente, sia da un punto di vista quantitativo, che da uno qualitativo. L'alimentazione dei pulcini può basarsi sui mangimi industriali di elevata qualità, realizzati appositamente per stimolare una crescita omogenea e regolare e per questo spesso arricchiti di vitamine, sali minerali ed integratori adatti. Tali mangimi, però, di frequente hanno l'inconveniente di stimolare una crescita fin troppo veloce, per cui a volte si preferisce miscelare i mangimi industriali con le granaglie e le farine. Con quest'altro metodo di alimentazione, invece, i pulcini di gallina potranno mangiare il normale mangime per adulti, miscelato con granaglie sminuzzate, quali: legumi, frumento, miglio, mais, etc… Un altro tipo di alimentazione che potrai somministrare ai pulcini è un mix fatto di granaglie fini e farine: dovrai sfruttare una pappa di farina di mais, crusca di frumento e acqua miscelato alle granaglie sminuzzate viste precedentemente. Questo tipo di alimentazione, però, dovrebbe presupporre che i pulcini abbiano comunque modo di accedere all'ambiente esterno e completare la loro alimentazione con quanto riescono a catturare nelle ore in cui stanno all'aperto. Mangiatoia pulcini E' fondamentale, inoltre, disporre di un'adeguata mangiatoia per pulcini, che potrai scegliere per dimensioni e caratteristiche anche in base al numero di soggetti presenti in allevamento. La mangiatoia da pulcini deve infatti essere adeguatamente capiente da contenere e distribuire l'intero pastone di granaglie, farine o il mangime industriale, senza creare sovraffollamento. Allo stesso tempo, la mangiatoia dovrà disporre di una base che permetta ai pulcini di accedere facilmente al cibo, mantenendo la giusta proporzione tra altezza e capienza.
Cosa mangiano le galline ovaiole? Consigli per l’alimentazione corretta

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Cosa mangiano le galline ovaiole? Consigli per l’alimentazione corretta

il dic 31 2024
Chi vuole allevare galline ovaiole deve necessariamente fornire loro una dieta corretta e bilanciata. L'alimentazione delle galline ovaiole è il principale fattore che regola la loro salute, pertanto è fondamentale scegliere la miglior 'linea alimentare' possibile, tesa al rafforzamento del loro sistema immunitario, necessario a proteggerle da virus, infezioni, parassiti e malattie. Di seguito riportiamo alcune indicazione su cosa mangiano le galline ovaiole. Galline ovaiole cosa mangiano Cominciamo col dire che gli avanzi possono essere considerati come una semplice aggiunta e non come la base della loro alimentazione. Un regime alimentare basato esclusivamente sugli avanzi dei nostri pasti potrebbe originare condizioni di malnutrizione e compromettere persino la produzione di uova. Le galline ovaiole che hanno la possibilità di cercare il cibo per conto loro godono di un apporto nutritivo importante, avendo a disposizione numerose erbe e piante spontanee quali la cicoria, il trifoglio, il timo, la santolina, ma anche insetti, vermi e lombrichi. A tal proposito ti conviene saperne di più sul come organizzare il pascolo negli allevamenti avicoli. Per incentivarle a razzolare metti loro a disposizione il cibo solo nella seconda metà della giornata. Una corretta alimentazione per galline ovaiole deve offrire un apporto proteico pari almeno al 16% del totale, pertanto oltre ad erbe e granaglie, non devono mancare alcuni alimenti per galline ovaiole in grado di aumentare l'apporto proteico, ovvero il favino e la soia integrale. Inoltre, questi animali necessitano di calcio (indispensabile per la formazione del guscio dell'uovo), che può essere reso disponibile attraverso i pastoni realizzati con formaggio, legumi (cotti) e pane, oppure con i semi di girasole. Per favorire la produzione di uova poi risulta molto utile somministrare del grit. Quest'ultimo è un composto di gusci d'ostrica triturati che può essere aggiunto al comune mangime per integrare il carbonato di calcio nella dieta. Infine, nella mangiatoia per galline ovaiole non devono mai mancare i cosiddetti 'elementi trituratori' (sabbia, sassolini, gusci di lumaca), che una volta deglutiti aiutano la digestione dell'animale. Mangimi galline ovaiole Quali mangimi per galline ovaiole è consigliato somministrare? I mangimi biologici sono quelli da preferire. I preparati migliori dal punto di vista nutrizionale sono quelli che contengono: semi di soia, granturco, farina di frumento e granturco, crusca, carbonato di calcio, semi di girasole, cloruro di sodio, fosfato bicalcico ed olio di soia, piselli spezzati, favino. Alimentazione galline ovaiole: cibi da evitare Nella mangiatoia per galline ovaiole non devono mai essere introdotti pomodori (che contrastano il corretto assorbimento del calcio), uova crude, salumi, carne cruda (può causare aggressività e persino fenomeni di cannibalismo), fagioli crudi, dolci (altamente tossici) e il sale. Il pane può essere somministrato solo una volta a settimana secco e sbriciolato. Per un apporto vitaminico completo puoi offrir loro della verdura, evitando tassativamente il prezzemolo, il sedano e il cavolfiore. Ricorda, inoltre, di dar loro soltanto verdure fresche e mai secche o cotte. L'ideale sarebbe predisporre una mangiatoia automatica per galline (a pedale) e antispreco nella quale mettere verdure ed erbe che possano essere piluccate senza essere calpestate.
Come conservare le uova fresche di gallina

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Come conservare le uova fresche di gallina

il dic 31 2024
Le uova sono senz’altro l’alimento più nutriente e più importante che le galline ci possono donare. Ma, per guastarle al meglio è necessario rispettare alcune regole per la loro conservazione: sia per evitare batteri, sia per contrastare la deperibilità. Proveremo quindi a fare chiarezza su come conservare le uova fresche di gallina. Conservazione delle uova: regole da seguire Allevare galline ovaiole significa disporre sempre di un buon numero di deliziose uova fresche. Per godere di una delle tantissime ricette che è possibile preparare con le uova fresche è necessario osservare poche e semplici regole utili a conservarle al meglio. Vediamo come conservare le uova. Controlla la loro superficie Se sei solito acquistare le uova presso un allevamento di galline ovaiole, assicurati sempre che queste siano tutte perfettamente integre. Sul guscio delle uova proliferano numerosi batteri come la salmonella, che non attendono altro che penetrare al loro interno attraverso crepe e fessure, anche di piccolissime dimensioni. Riponile le uova in frigo e nella loro confezione Per conservare le uova in frigo, ti converrà lasciarle nella loro confezione, in modo da evitare che assorbano gli odori esterni. Controlla sempre che la temperatura sia compresa tra 0 e 4 gradi, al fine di garantire una netta diminuzione dei rischi legati alla salmonellosi. Numerosi test scientifici hanno dimostrato come la refrigerazione possa influire positivamente sul valore biologico e gastronomico delle uova. La maggior parte dei batteri, infatti, tende a proliferare a temperature comprese tra 4 e 60 gradi. Produzione uova di gallina in proprio In ogni caso, sappi che le uova fresche di gallina non necessitano per forza di essere conservate in frigorifero! Questo perché, al momento della deposizione,  le uova sono perfettamente sterili. Se abbiamo la certezza che le galline che le hanno fatte sono animali sani, sapremo di conseguenza che il contenuto delle uova sarà sano, ma anche che il rischio di contaminazione del guscio esterno è alquanto remota. Discorso analogo potrebbe valere anche per le uova acquistate direttamente da un allevatore, ma se non abbiamo elementi sufficienti per essere sicuri dello stato di salute dell’animale sarebbe meglio usare il frigo. Detto ciò, se sei intenzionato a realizzare un allevamento tutto tuo, ti potrebbero interessare informazioni in più sull’alimentazione delle galline ovaiole e sul ciclo di produzione delle uova. Durata uova fresche di gallina Quanto durano le uova fresche di gallina? Chi è solito acquistare le uova presso un allevamento di galline ovaiole deve sapere che per assaporare il tipico sapore delle uova appena deposte dovrà consumarle entro i primi tre giorni, facendo molta attenzione ad evitar loro sbalzi termici e prediligendo una temperatura di conservazione inferiore ai 25 gradi. Pertanto, sarà opportuno evitare di conservare le uova nei pressi di fonti di calore e, nel caso di un estate particolarmente calda, sarà necessario riporle nel frigorifero. La durata delle uova fresche di gallina è di circa nove giorni, ma è possibile consumarle per ulteriori sette giorni senza temere alcunché. Consumare uova da allevamento galline ovaiole Chi ha la possibilità di acquistarle presso un'azienda agricola che si occupa della produzione di uova di gallina o di produrle nel proprio allevamento domestico, ha l'opportunità di consumare un prodotto dal valore biologico e nutritivo nettamente più elevato, senza dover temere nulla dal punto di vista della salute, a patto di ricordare sempre di rispettare le ovvie norme igieniche. Ricorda infatti che è consigliabile lavare sempre le mani dopo aver toccato il guscio delle uova. Se poi hai necessità di separare tuorlo dall’albume (per una carbonara o per delle meringhe ad esempio) prova ad usare strumenti appositi (più igienici) al posto del classico metodo del travaso continuo da una parte all’altra del guscio! Con questo metodo il contenuto dell’uovo verrebbe a contatto con il guscio, aumentando l’eventuale rischio contaminazione.  
Come allestire un pollaio e quali accessori servono

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Come allestire un pollaio e quali accessori servono

il dic 31 2024
Se sei capitato in questa pagina è perché sei intenzionato ad intraprendere la strada dell’allevamento di avicoli o perché vuoi informazioni in più per organizzare il pollaio per quello che hai già. Per allestire un pollaio servono un minimo di esperienza ed una buona manualità. Ogni sforzo profuso però verrà ricompensato dalle galline che ti regaleranno uova fresche tutti i giorni! Come scegliere e come allestire un pollaio Per scegliere in maniera adeguata il pollaio sarà opportuno tener conto che in ogni metro quadro di spazio potrai allevare non più di quattro galline. Ricorda di sistemare il pollaio ad una distanza di almeno dieci metri dalle abitazioni e di tenere sempre in perfette condizioni igieniche il ricovero per le tue galline, onde evitare l'insorgere di odori sgradevoli. Per allestire un piccolo pollaio è necessario considerare le esigenze delle galline, alle quali non dovrà mancare nulla, al fine di mantenerle in salute e farle deporre uova sane, dotate di un guscio solido e resistente. Qualora dovessi scegliere un pollaio in legno prefabbricato, o uno dei nuovissimi pollai in laminato, avrai la certezza di avere un prodotto comodo, compatto e completo, incluso il fondo estraibile per la pulizia della superficie calpestabile. Oltre all’allestimento interno dovrai strutturare per bene anche il recinto esterno e la zona destinata al pascolo. Quali accessori per un pollaio? Fra gli accessori per pollaio che non possono mancare all'appello segnaliamo i posatoi per pollaio, necessari a garantire alle galline il benessere di cui necessitano. Questi animali, infatti, amano dormire poggiati su appositi bastoni di legno. Gli abbeveratoi per galline, invece, dovranno essere collocati al livello del terreno, così come le mangiatoie per galline, che dovranno risultare comunque ben separate dal pavimento al fine di non permettere agli animali di calpestare il cibo e agli eventuali parassiti di depositarvisi sopra. Infine, l'area per deporre le uova dovrà essere imbottita con abbondante paglia e trucioli di legno, al fine di raccogliere uova sempre perfettamente integre. Il nido va sistemato in un parallelepipedo di legno realizzato con tavole spesse almeno un paio di centimetri. Alcuni dei nostri pollai sono già provvisti di contenitore destinato alla deposizione. Il Verde Mondo: vendita accessori per pollaio L'e-commerce de Il Verde Mondo si occupa principalmente di pollai. Qui potrai trovare veramente di tutto, compresi pollai prefabbricati di dimensioni compatte, perfetti se hai intenzione di allevare un numero limitato di galline, compreso fra gli otto e i dieci capi. Ma, oltre a ciò, nel nostro shop online potrai anche trovare una vasta gamma di accessori per pollaio tra cui vari modelli di mangiatoia o abbeveratoio… tutto l’occorrente per dar vita al tuo allevamento!   Iniziamo con le basi… Procurati un pollaio!
Parassiti dei polli e altre malattie delle galline

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Parassiti dei polli e altre malattie delle galline

il dic 31 2024
Galline e Galli possono essere vittima di varie malattie dovute da batteri, virus o da acari parassiti dei polli: organismi che possono provocare l'insorgere di malattie per il tuo volatile da cortile. In questo articolo daremo dei consigli utili su come combattere parassiti dei polli o altre malattie grazie all'utilizzo di antiparassitari polli o altri prodotti veterinari, analizzando le mosse giuste da seguire per i più conosciuti disturbi della salute degli avicoli. Malattie delle galline di origine virale Pseudopeste o malattia di Newcastle Tra le possibili malattie delle galline, una delle più conosciute è la Pseudopeste, derivante da un virus diagnosticabile solo al microscopio. Se all'inizio, sintomi quali la mancanza di appetito, la sete eccessiva, la perdita del piumaggio o la diarrea sembrano essere attribuibili a una semplice malattia infettiva, ben presto si associano anche altre manifestazioni tipiche, quali la fuoriuscita di catarro grigiastro dalle narici, rantoli e becco aperto per la difficoltà respiratoria. La Pseudopeste non può essere curata, la si può solo prevenire con vaccini. Se diagnosticata, richiede la disinfestazione del pollaio al fine di limitare l'estensione della malattia alle altre galline. Difterite o Vaiolo Questo tipo di malattia epidermica virale può colpire la testa o diffondersi nelle mucose orali e faringee dei polli: nel primo caso si parlerà di Difterite, nel secondo caso di Vaiolo. La Difterite si manifesta con la comparsa di ulcerazioni cutanee sul capo, nella forma vaiolosa si insedia nelle zone prive di piume, ossia nei barbigli, nella cresta, intorno al becco. La malattia si manifesta con la produzione di placche da cui trasuda un liquido biancastro, tutta la regione interessata dalle placche è dolente e infiammata. Malattie e infezioni batteriche Coccidiosi La coccidiosi dipende da varie tipologie di batteri appartenenti all’ordine dei Coccidi. Colpisce in modo più violento gli esemplari giovani e interessa soprattutto la zona dei reni e dell’intestino. Si manifesta con piume arruffate, postura ingobbita, occhi socchiusi, apatia, scarso appetito, magrezza e diarrea (anche con tracce di sangue). Si può prevenire e curare con appositi antiparassitari galline per coccidiosi o altre malattie batteriche. Parassiti degli avicoli Endoparassiti: vermi intestinali I parassiti intestinali dei polli colpiscono i volatili domestici diffondendo il loro contagio tramite la saliva, il cibo o gli escrementi. Sono denominati endoparassiti proprio perché aggrediscono dall’interno (dall’esofago al’intestino). Si distinguono dagli ectoparassiti (che studieremo dopo) che invece aggrediscono i polli a livello cutaneo. Provocano dimagrimento, debolezza o occlusioni intestinali. Si combattono con un vermifugo apposito. Ectoparassiti: l’acaro rosso Tra i parassiti delle galline, molto comuni sono gli acari rossi, denominati acari ematofagi dei polli. Questi aracnidi di giorno si annidano nelle fessure dei pollai e di notte attaccano i volatili succhiando loro il sangue. La prolificazione degli acari può portare anche a milioni di esserini che attaccano le galline provocando gravi anemie, fino a condurle anche alla morte. Acquistare degli antiparassitari essenziali per distruggere gli acari presenti nel pollaio è doveroso ripristinare un ambiente igienico e salutare. Leggi di più dal nostro Blog su Come disinfettare un pollaio da batteri e parassiti. Parassiti zampe galline: l’acaro della rogna I parassiti delle zampe sono da ricollegarsi agli acari della rogna che possono attaccare i tarsi dei volatili causando prurito, rigonfiamenti e desquamazione. Occorrerà anche qui procedere con appositi antiparassitari. Pidocchio pollino È un parassita abbastanza comune che trascorre il suo intero ciclo di vita (riproduzione compresa) tra le piume dell’animale succhiandone il sangue e provocando molto prurito. In alcuni casi invece, specie di pidocchi meno aggressivi, si nutrono più semplicemente di residui di pelle e penne.
A cosa serve 1 gallo nel pollaio? Convivenza tra sessi e riproduzione

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A cosa serve 1 gallo nel pollaio? Convivenza tra sessi e riproduzione

il dic 31 2024
Spesso in questo Blog parliamo di galline o galline ovaiole. Più raramente parliamo invece di pollai dove sia presente anche un gallo. Ma che differenza c’è in confronto ad un allevamento di soli esemplari femmine? Cosa cambia se si introduce anche un maschio? Proveremo a capire proprio a cosa serve 1 gallo nel pollaio! Scopri nel nostro Blog caratteristiche fisiche e differenze tra i sessi dei polli. Fecondazione gallo gallina Iniziamo chiarendo che la finalità principale di un gallo nel pollaio è quasi esclusivamente quella di fecondare le galline e quindi rendere possibile la riproduzione. Senza di esso la produzione di uova (ovviamente) avverrebbe lo stesso, ma le uova non sarebbero in alcun modo fecondate e quindi sempre disponibili per essere mangiate. Questo discorso dovrebbe già esserti sufficiente a capire se inserire o meno un gallo nel pollaio. Nel caso, ricorda che è preferibile inserire un esemplare già adulto, ma non vecchio. Conflitti tra galli È risaputo che più galli nello stesso pollaio non hanno vita facile, ma cerchiamo di capire il perché! Il gallo è un animale molto territoriale. Appena messo piede (o per meglio dire zampa) in un allevamento comincerà subito a ritagliarsi il suo territorio e a creare il suo harem di galline. Inutile sottolineare che un altro maschio nello stesso ambiente potrebbe portare ad una cruenta lotta tra galli al termine della quale inevitabilmente uno dei due sarà sconfitto ed umiliato. Ci sono però anche altre precisazioni da fare. L’aggressività del galletto potrebbe variare a seconda della razza, così come potrebbe essere variabile anche il numero di galline che il singolo maschio potrebbe gestire. Questo potrebbe anche consentire la presenza di più maschi (inseriti in momenti diversi) nello stesso allevamento, spartendosi femmine e territorio. Ma le possibilità sono comunque scarse. Più fattibile invece è il caso in cui più esemplari maschi nascano o crescano assieme: in questo caso potrebbe anche esserci una convivenza pacifica dovuta al fatto che la supremazia di un singolo esemplare è stata stabilita gradualmente e fin da giovani. Gestione e protezione dell’harem In genere, il gallo è in grado di gestire 8, 10 e a volte addirittura 15 galline (a seconda della razza). Più difficile invece potrebbe essere il gestire un pollaio di oltre 15-20 galline. Il volatile non riuscirebbe a svolgere adeguatamente il suo compito. Con non pochi problemi feconderebbe alcune galline, trascurandone malauguratamente altre. Pertanto, per occuparti nel miglior modo possibile del tuo pollaio costituito da più esemplari, ti consigliamo vivamente di adeguare l'ambiente in base alle necessità del gallo, per non stressarlo oltre il necessario. Oltre alla riproduzione, all'interno del pollaio il gallo regola la gerarchia del gruppetto, protegge le sue galline dagli attacchi dei rapaci e suggerisce loro dove trovare cibo (solitamente i maschi mangiano meno delle femmine). Accoppiamento gallo e gallina Di solito, la riproduzione gallo e gallina avviene per iniziativa del primo che tenta di avvicinare la femmina in tutti i modi possibili con una danza rituale. Attira la gallina a sé facendo finta di beccare qualcosa di particolarmente gradevole ed emettendo il richiamo tipico del protettore. A questo punto, la gallina si rannicchia ed il gallo le salta in groppa ad ali spiegate. Per mantenersi in equilibrio il volatile da cortile affonda il becco nella nuca della gallina, aggrappandosi con le zampe alle sue ali. Poi, entrambi spostano la coda di lato ed il maschio preme la cloaca contro la gallina, rilasciando il liquido seminale per la fecondazione delle uova. L'atto riproduttivo dura in realtà pochi secondi, ma le uova rimarranno fecondate per tre settimane. Se sei interessato alla riproduzione dei tuoi avicoli, ti invitiamo a leggere l’articolo sulla Riproduzione dei polli e la consanguineità e quello che spiega Come funziona l'incubatrice per uova di gallina dal nostro Blog.
Abbeveratoi per galline: quali scegliere e come funzionano

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Abbeveratoi per galline: quali scegliere e come funzionano

il dic 31 2024
Galli, galline e pulcini per vivere e crescere sani come tutti gli animali hanno bisogno di bere molto. In un pollaio quindi gli abbeveratoi per galline non possono mancare. Per scegliere il miglior abbeveratoio devi per prima cosa conoscere il funzionamento di tutti quelli che puoi trovare in commercio e valutare così l'acquisto migliore in base alle tue esigenze. Abbeveratoi a bottiglia per pulcini L’ abbeveratoio con bottiglia non necessita di grandi presentazioni, infatti come ben si comprende dal nome è quello più adatto per i pulcini. Ha un piatto dove si deposita l'acqua che viene tenuta a livello costante da una bottiglia inserita a testa in giù e riempita d'acqua. Vi sono dei piccoli fori nella parte superiore del piatto, questo permette ai pulcini di inserire il becco e non tutto il corpo e bere dell'acqua che non si sporca. Abbeveratoi a sifone per polli Quando i pulcini crescono e diventano galli e galline l'esigenza di bere cambia in quantità ed in metodo: ecco che ti consigliamo di passare agli abbeveratoi a sifone. Alla base dove si forma la parte d'acqua per bere si unisce un secchio a testa in giù pieno d'acqua che si carica però dall'alto: così non si deve riempire sempre l'abbeveratoio, ma questo sfruttando la forza di gravità si riempie poco alla volta ovvero ogni volta che i polli vanno a bere tolgono del liquido che viene costantemente rabboccato da quello all'interno del sifone. Semplice da installare ed anche da gestire, questo abbeveratoio per polli è adatto a tutti i tipi di allevamento: dal casalingo a quello con un numero di capi più elevato. Abbeveratoi a goccia per polli Prima cosa da dire sull’abbeveratoio a goccia per polli (anche detti abbeveratoi automatici per polli) è che per essere installato si deve per forza possedere una canna dell'acqua e quindi un allacciamento vicino all'allevamento. Sconsigliato dunque agli allevatori che hanno in aperta campagna il proprio pollaio. Il grande vantaggio chederivante da questa tipologia di prodotto sta nel fatto che permette ai tuoi volatili da cortile di servirsi autonomamente di acqua fresca e pulita in qualsiasi momento ne abbiano bisogno. Una soluzione molto utile anche nel caso in cui tu debba assentarti da casa per alcuni giorni senza preoccuparti di lasciare galli e galline senza acqua da bere. Scopri ad esempio come funziona il’impianto di abbeveratoio automatico per polli Dream Water. Con questa veloce infarinatura speriamo di averti dato il giusto input per comprendere quale sia il miglior modello per le tue esigenze, perché che sia un piccolo allevamento o uno molto più grande sicuramente si necessita di abbeveratoi per polli. È solo questione di valutare il migliore secondo il tuo tipo d'allevamento! Altri articoli che ti potrebbero interessare: La convivenza nel pollaio: mangiatoie per galline e ordine di beccata, Come allestire un pollaio e quali accessori servono.
Le migliori razze di galline ovaiole secondo il Verde Mondo

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Le migliori razze di galline ovaiole secondo il Verde Mondo

il dic 31 2024
Se sei interessato all’allevamento di galline ovaiole (e quindi alla possibilità di avere uova fresche da consumare praticamente ogni giorno) allora ti potrebbe essere utile conoscere le razze di pollo più adatte a questo scopo. Ecco perché in questo articolo elencheremo quelle che, secondo il nostro modesto parere, sono le migliori razze di galline ovaiole. Galline ovaiole razze migliori Le galline Livornesi Le galline ovaiole Livornesi (o di razza Livorno) sono le più note per la produzione di uova. La Livornese, come è intuibile dal nome, è una selezione di esemplari di origini italiane. Si tratta di volatili leggeri e particolarmente intelligenti, caratterizzati da tarsi gialli, orecchioni bianchi ed una cresta ripiegata di lato. Questa razza può avere livree diverse: nera, 'selvatica oro' e 'selvatica argento' sono le più diffuse. Quelle più produttive sono le Livornesi bianche, in grado di deporre fino a 320 uova ogni anno, a patto che vengano allevate in ambiente rurale. Le uova sono grandi, caratterizzate da un guscio bianco e particolarmente apprezzate in pasticceria.     La gallina Amburgo Le galline Amburgo (anche dette Holland) sono originarie del nord Europa. Sebbene le loro origini siano poco conosciute, sappiamo per certo che i primi esemplari erano già in circolazione nel 18° secolo. Le loro caratteristiche sono il bel piumaggio e un'elevata capacità di deposizione che ne fa una delle migliori ovaiole in circolazione. Le galline razza Amburgo hanno una particolare forma allungata, con una cresta a forma di rosa ed una protuberanza orientata all'indietro. I tarsi sono blu ardesia e gli orecchioni bianchi, mentre le colorazioni di piumaggio più diffuse sono quelle 'oro pagliettato nero' e 'argento pagliettato nero'. Questi animali sono particolarmente attivi e presentano una costituzione robusta e resistente.     Le galline Amrock I polli Amrock si contraddistinguono per la colorazione a strisce parallele nere e grigie (più comunemente definita livrea “sparviero”). Sono galline ovaiole molto compatte, robuste e caratterizzate da un rapido accrescimento. Tra le razze di galline ovaiole è una delle più prolifiche, pur essendo un'eccellente razza ornamentale. Questa gallina ha un'indole calma e tende ad affezionarsi a chi le accudisce, risultando quindi addomesticabili in breve tempo. Non per niente i polli di razza Amrock sono molto socievoli e quindi ideali per chi non ha molta esperienza con l'allevamento.     Leggi la nostra Guida alle colorazioni del piumaggio dei polli dal nostro Blog.   Le galline Padovane Le galline Padovane ovaiole possono arrivare a produrre fino a 180 uova all'anno. A prima vista la Padovana è una delle galline più particolari e simpatiche, caratterizzata dal tipico ciuffo di penne allungate che le ricadono sugli occhi. Le piume, se non tenute con cura, potrebbero ostacolare la visuale dei pennuti rendendoli quindi anche molto suscettibili ai rumori e ai movimenti. Per limitare questo problema dovrebbe essere compiuta una toelettatura costante del ciuffo. È una razza leggera ed elegante, per secoli allevata come uccello ornamentale. Possiede diverse livree, che variano dall'argento e nero, al bianco, passando per il grigio perla ed il camoscio.
Le galline non fanno uova? Ecco quali possono essere i motivi

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Le galline non fanno uova? Ecco quali possono essere i motivi

il dic 31 2024
Un allevamento di galline ovaiole, come spiega il termine stesso, ha lo scopo principale di ottenere un buon quantitativo di uova da consumare a tavola. È possibile però che si presentino situazioni anomale, in cui ci sono galline che non fanno uova o che ne fanno in quantitativi inferiori al previsto. Il problema alla base può risiedere in vari fattori che andremo ad analizzare di seguito. Allevamento galline ovaiole e produzione uova Chiaramente non esiste un numero esatto di uova che devono essere prodotte. Normalmente si possono fare delle stime approssimative, basate principalmente sulla razza di una gallina e quindi sulla sua propensione naturale a deporre uova. Quando la produzione effettiva si allontana in modo considerevole dalle aspettative i dubbi sono legittimi e sensati. Ma allora quali possono essere i fattori che determinano tale problema? Quante uova fa una gallina? Sapere quante uova fa una gallina al giorno, o meglio ancora, all’anno può essere utile a stabilire se la produttività è standard o se risulta migliorata/peggiorata rispetto a quanto sperato (o anche rispetto alla deposizione precedente). Questa valutazione si rende necessaria anche per individuare e percepire alcuni stati di malessere e malnutrizione delle galline ovaiole che, in condizioni scadenti di salute, presentano una riduzione o addirittura una sospensione della deposizione. Una gallina solitamente produce un uovo al giorno, ma non necessariamente tutti i giorni o con cadenza costante. In alcuni rari casi, è possibile che un esemplare riesca a produrre 2 uova in un arco temporale di 24 ore, ma generalmente si assume che la deposizione avvenga tra 1 e 3 giorni. Meglio affidarsi alle stime annuali, quelle grazie alle quali è anche possibile determinare la maggiore o minore propensione di una razza. Tanto per intenderci, una produzione annuale di 200 uova è già un risultato più che buono. Leggi dal Blog “Galline ovaiole e cicli di produzione delle uova. Obiettivo: uova fresche e naturali!”. Cause mancata produzione uova gallina Fattori alimentari Una delle principali ragioni è di certo di origine alimentare. La produzione di uova infatti può essere limitata da carenze vitaminiche (scarsità di vitamina D e calcio, elementi indispensabili alla formazione del guscio). Inoltre va sempre ricordato che il tipo di alimentazione fornito alle galline ovaiole in fase di deposizione deve essere rapportato alle loro trasformate esigenze fisiche rispetto alla fase di riposo e di muta, per questo vanno sempre considerate delle integrazioni nutrizionali mirate. Scopri nel nostro Blog Cosa mangiano le galline ovaiole. Fattori climatici o stagionali La deposizione di uova è regolata anche dalla quantità di luce solare legata alle stagioni (che influenzano anch’esse il rilascio di vitamina D) e dalla fase di muta. La produzione di uova non può avvenire in corrispondenza della muta, ovvero del rinnovo del piumaggio, perché il corpo e le sostanze nutritive immesse con l'alimentazione, sono direttamente impiegate per questo fenomeno. Non per niente, molti allevatori studiano la prima muta annuale anche per determinare la propensione a produrre uova. Una gallina che fa la muta precocemente (luglio o agosto) subisce solitamente un periodo di inattività dalla deposizione più lungo (circa 4 mesi). Mentre ad una muta avvenuta tra settembre e ottobre corrisponderebbe un’inattività inferiore. Fattori ambientali Le galline non fanno uova anche quando si ritrovano in una situazione ambientale nuova. Il tempo necessario all'adattamento al nuovo pollaio per galline ovaiole induce un ritardo della produzione di uova, con conseguente slittamento della fase di deposizione. A tal proposito, leggi dal Blog Come allestire un pollaio e quali accessori servono. Fattori fisiologici legati all’età della gallina Non va infine dimenticato che pure l'età influenza la deposizione, perché sia galline troppo giovani che galline troppo anziane tendono a non produrre uova o a produrne molto poche. Nel primo caso, le galline troppo giovani non si trovano ancora in un'adeguata fase di maturità fisica e sessuale che consenta loro di produrre uova. Mentre nel secondo caso, le galline troppo anziane non hanno più le risorse energetiche e fisiologiche sufficienti a garantire una produzione adeguata di uova.
Qual è la differenza tra pollo e gallina? Fasi di sviluppo dei nostri amici avicoli

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Qual è la differenza tra pollo e gallina? Fasi di sviluppo dei nostri amici avicoli

il dic 31 2024
Molto spesso si parla indifferentemente di pollo e gallina, pensando siano la stessa cosa e che i 2 termini possano essere usati come sinonimi. In realtà esiste una precisa differenza tra gallina e pollo, così come tra pollo, pollastro, pulcino ecc… Le differenze tra tutte queste diciture dipendono in parte dallo scopo dell’allevamento, ma anche dall’età dell’animale. Vediamo di fare un po’ di chiarezza con questo articolo. Differenza tra pollo e gallo o gallina La primaria differenza tra pollo e gallina è che, nonostante entrambi siano volatili da cortile della stessa specie, il primo è un animale allevato per la produzione di carne, il secondo è impiegato principalmente per la produzione di uova. Dopodiché la distinzione è basata anche sull’età dell’animale, ma questo discorso lo approfondiremo più tardi. E' superfluo, ma doveroso, sottolineare che lo stesso discorso vale anche per spiegare la differenza tra gallo e pollo. La diversità riguarda sempre l'età e la finalità dell’allevamento (nel caso del gallo non si tratterà di produzione di uova, ma di fecondazione). Il fatto che per entrambi si usi la nomenclatura al maschile non deve trarre in inganno: il termine 'pollo' a volte viene usato per riferirsi sia alle femmine che ai maschi, in altri casi si tende a fare una distinzione usando la parola 'polli' per i maschi e 'pollastre' per le femmine. Fasi sviluppo pulcino Come anticipato prima, la distinzione tra gallina (o gallo) e pollo dipende anche dall’età dell’esemplare. Le fasi di crescita di questi volatili seguono uno schema preciso che, ai fini dell’allevamento,  si identifica con il seguente: pulcino, pollastro, pollo, gallo e gallina. Pulcino e pollastro La prima fase di vita del volatile, ovviamente, corrisponde allo stadio di pulcino. Prima di passare allo stadio successivo, un pulcino dovrà subire varie mutazioni fisiche: accrescimento dello scheletro e della muscolatura, perdita del piumino e progressivo passaggio alla livrea adulta. Dalla schiusa delle uova allo stadio di adulto passano circa 20 settimane. Ad ogni modo, i tempi di sviluppo effettivi del singolo volatile possono dipendere anche dalla razza. Può interessarti anche il nostro articolo che parla di Cosa mangiano i pulcini appena nati! I pulcini sono dotati di un piumaggio provvisorio che viene definito piumino e non rispecchia quello dell'adulto. Più o meno dopo 5 o 6 settimane dalla nascita, il piumino viene perso e sostituito da un piumaggio cosiddetto giovanile, anch’esso diverso da quello definitivo del volatile. In questa fase il volatile viene considerato un pollastro. Polli e pollastre Passati 6 mesi circa dalla nascita, si ha lo stadio di pollo e pollastra (il termine al femminile è in alcuni casi usato per indicare la fase di sviluppo precedente). In questa fase l’animale non ha ancora raggiunto la maturità sessuale. Nel caso delle femmine non vi è ancora stata deposizione di uova. Galli e galline È in sostanza la maturità sessuale non ancora avvenuta che permette (oltre allo scopo dell’allevamento) di distinguere i polli da galli e galline! Con la prima deposizione e la prima riproduzione gallina e gallo saranno definitivamente tali. Se desideri informazioni in più, leggi il nostro articolo che spiega lo sviluppo dei Polli da piccoli a grandi in 20 settimane.
Come allevare Galline Polverara: caratteristiche della razza

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Come allevare Galline Polverara: caratteristiche della razza

il dic 31 2024
La Gallina Polverara, oltre ad essere una discreta produttrice di uova, è anche un esemplare avicolo ornamentale di tutto rispetto. Questo grazie al particolare ciuffo piumato che la fa assomigliare alla gallina Padovana. Con questo articolo proveremo a spiegare le caratteristiche principali della razza e l’attitudine della stessa all’allevamento. Differenze e somiglianze tra galline razza Polverara e Padovana Come accennato prima, la Polverara e la Padovana sono 2 razze avicole che condividono alcuni aspetti in comune. Il primo è rappresentato sicuramente dal ciuffo di piume sulla testa (molto più voluminoso nella Padovana). Altra coincidenza è la vicinanza territoriale. Il nome Polverara deriva dall’omonimo comune Veneto in provincia di Padova (non per niente è conosciuta anche come gallina Padovana di Polverara). Come poi è intuibile dal nome, anche la Padovana trova radici più o meno nello stesso territorio. Questa vicinanza geografica ha alimentato alcune teorie contrastanti: quelle che vorrebbero i polli di razza Polverara derivanti da quelli Padovana, altre invece che sostengono l’esatto contrario. Al di là di quale tra queste teorie sia vera, pare che entrambe le razze in realtà derivino da volatili ciuffati originari dell’est Europa ed importati nei nostri territori. Caratteristiche fisiche della Polverara La gallina di Polverara è un volatile rustico che si adatta molto facilmente ad ogni clima. Ha un ossatura leggera e peso non superiore a 4 kg. Il portamento è eretto, fiero ed elegante. Ne esistono due varietà: bianca e nera, a seconda del colore principale del piumaggio. La varietà bianca può presentare riflessi giallo paglierino nella livrea, il becco rosa e i tarsi tendenti al verdognolo. Quella nera invece può assumere riflessi verdi (abbastanza comuni in una livrea nera lucente). Becco e tarsi virano tra il color ardesia e il verdastro. Entrambe le varietà di galline di Polverara sono caratterizzate da una cresta a cornetti rossa (piccola e poco più pronunciata negli esemplari maschi). Sia galli che galline portano ritto sulla testa un ciuffetto di piume che sporge in avanti, senza però coprire gli occhi. Il ciuffo nel gallo è simile ad un elmo, mentre nella gallina è più a spazzola.   Per saperne di più sulle creste a cornetti leggi anche la nostra Guida ai tipi di cresta di galli e galline.   Il ciclo di vita della gallina Polverara e l’attitudine all’allevamento Per poter essere allevate come si deve, le galline Polverara devono vivere in spazi aperti e piuttosto ampi perché si adattano male alle piccole aree. Le femmine si dimostrano generalmente più calme degli esemplari maschi. La razza Polverara tende a deporre circa 150 uova all'anno. Nonostante questi numeri, queste galline non sono buone covatrici e ciò fa si che, se si ha come obiettivo quello della riproduzione, si debba ripiegare su una chioccia o su un’incubatrice.   Leggi anche Come funziona l'incubatrice per uova di gallina dal nostro Blog!   Il ciclo vita inizia con la schiusa delle uova verso fine inverno-inizio primavera. Durante l'estate i pulcini si nutrono di mangime (granaglie fresche) e di cibo trovato in natura. I galli raggiungono la maturità verso dicembre, le galline a febbraio.   Per iniziare ad allevare le tue galline Polverara ti potrebbe essere utile uno dei nostri Kit Pollaio in Legno, come quelli presentati in questo video.
Quali sono le razze di galline ornamentali più apprezzate?

Polli e Galline

Quali sono le razze di galline ornamentali più apprezzate?

il dic 24 2024
Oltre che per la produzione di uova o di carne, alcune galline vengono allevate anche semplicemente per la loro bellezza o per altre peculiarità fisiche. I polli ornamentali sono spesso il frutto di selezioni o incroci fatti ad hoc per ottenere esemplari avicoli da esibire in tutto il loro splendore. Con questo articolo quindi vogliamo intraprendere un viaggio tra le più diffuse razze di galline ornamentali. Galline ornamentali razze e caratteristiche Data la vastità dell’argomento in questione, proveremo ad elencare alcune tra le razze più conosciute ed apprezzate raggruppandole in base alle peculiarità fisiche che le contraddistinguono rispetto a polli più comuni. Le razze “ciuffate” Partiamo con delle galline ornamentali la cui caratteristica più immediata è rappresentata da un ampio ciuffo di piume sopra la testa. In questo caso spiccano tra tutte la folta chioma della gallina Padovana, quella dell'Olandese Ciuffata, ma anche quella leggermente più contenuta della razza Polverara. Per saperne di più sulla gallina Polverara leggi dal Blog 'Come allevare galline Polverara: caratteristiche della razza'.   Razze galline nane ornamentali Appartengono a questa categoria tutte le numerose razze di polli ornamentali (per lo più di origine asiatica) caratterizzate dalle dimensioni contenute. Sono proprio le misure ridotte ad attirare l’attenzione su questi volatili. I bambini in particolare sembrano apprezzare le razze di galline nane (anche perché generalmente si dimostrano molto docili e facilmente gestibili)!   In questo video ad esempio puoi vedere 2 galletti di razza nana Sabelpot e Olandesina.   Oltre a razze nane autentiche (ovvero non frutto di incroci) come la Chabo o la Sebright, esistono anche alcune selezioni “miniaturizzate” (derivanti da razze più grandi) come nel caso delle galline Wyandotte Nane. Sempre in questa classificazione rientrano anche le galline Moroseta che, anche se ne esistono una versione grande e una piccola, sono riconosciute in ogni caso come razze nane. Potrebbe anche interessarti 'Come allevare galline Moroseta, i polli ornamentali dal piumaggio setoso'.   Razze selezionate per stazza o corporatura Altro caso è quello in cui l’attenzione è rivolta alla stazza del pollo o ad una particolare postura. La Faverolles, un tempo apprezzata come esemplare da carne, oggi viene annoverata tra le ornamentali proprio per dimensioni e peso generosi. Discorso analogo lo si può fare anche per la Cocincina (che condivide con la Faverolles anche il fatto di avere le zampe piumate). Leggi dal Blog anche 'La Gallina Faverolles, allevamento e curiosità'.   Un altro esempio in questo senso ce lo offrono le galline Orpington, che saltano all’occhio per la loro corporatura grossa, pesante e con una forma vagamente cubica!   Razze apprezzate per la livrea Concludiamo con alcune tra le livree più belle che si possono trovare tra gli avicoli… come forma, consistenza, disegni e colori! Già l’abbiamo menzionata a proposito delle razze nane, ma nella gallina Moroseta quello che spicca di più è il piumaggio folto, morbido e setoso (che somiglia quasi ad una pelliccia). A proposito di colorazioni, è il caso di menzionare il piumaggio blu della Cocincina o della Siciliana. Piccolo appunto va fatto anche a proposito del disegno delle piume. Cosa che fa risaltare, tra le tante, la razza Amrock (con la sua livrea Sparviero), la Amburgo (con la livrea millefiori) e la Sebright (con le sue piume orlate).   Scopri di più sulle livree di galli e galline in questo articolo: 'Guida alle colorazioni del piumaggio dei polli'.
Come eliminare i topi dal pollaio senza ucciderli o ferirli

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Come eliminare i topi dal pollaio senza ucciderli o ferirli

il dic 24 2024
Alcuni li adorano, altri ne sono terribilmente spaventati… stiamo parlando di topi e ratti! Questi piccoli animali spesso si introducono nei nostri pollai in cerca di cibo e acqua, ma così facendo espongono i polli (e indirettamente anche l’uomo) al rischio di contrarre infezioni e malattie varie. In questi casi può essere utile usare repellenti e dissuasori per tenere alla larga i piccoli mammiferi. Vediamo quindi come eliminare i topi dal pollaio senza però fargli del male! Ratti e topi nei pollai: come allontanarli? Sempre più persone scelgono di acquistare un pollaio per mettere in piedi un piccolo allevamento casalingo con pochi esemplari di galli e galline. Lo fanno per lo più per garantirsi ogni giorno uova fresche, ma anche per godersi la compagnia dei polli stessi che, nonostante la credenza comune, in realtà sono animali piuttosto intelligenti. Ai fini dell’allevamento deve essere messo a disposizione dei volatili cibo e acqua. Tuttavia questo cibo, già facilmente accessibile per i polli, può attirare fastidiosi topi e ratti. I topi sono pericolosi in molti modi: sono portatori di malattie pericolose per l'uomo e per i polli, rosicchiano il legno di pollai o casette per galline, rompono le uova per mangiarle e, a volte, uccidono anche i pulcini. Per quanto comune quindi, il problema dei topi nel pollaio va affrontato a dovere! Leggi anche dal Blog l’articolo su Parassiti dei polli e altre malattie delle galline. Come allontanare i topi dal pollaio senza fargli del male Come tutti gli animali, anche i topi seguono il proprio istinto, che è quello di rosicchiare, mangiare il cibo degli altri animali e sporcare il pollaio. I topi non hanno alcuna colpa e quindi non meritano di essere uccisi con esche o trappole (a meno che non diventi un problema di salute pubblica). Fortunatamente esistono metodi non drastici per allontanare questi ospiti indesiderati! Stiamo parlando di dissuasori per topi a ultrasuoni, o di vari tipi di repellente in grado di infastidire le bestioline senza fargli del male e senza che esse ci si possano abituare. Problema topi nel pollaio: quali soluzioni adottare? Dissuasori ad ultrasuoni per topi e ratti Questi dissuasori per topi funzionano emettendo ultrasuoni a lunghezze d'onda insopportabili per l'udito dei roditori, ma in nessun modo dannosi. L'essere umano e i polli non sentono questi suoni, quindi non ne sono disturbati, mentre i topi si allontaneranno immediatamente dall'area d'azione del dissuasore. Puoi posizionare i dissuasori in alcune zone del pollaio per coprire la maggior superficie possibile. Repellente per topi Tra i vari rimedi contro i topi, un altro mezzo non violento consiste nell'utilizzare un repellente per topi e ratti. Il prodotto è costituito da bustine di sostanze naturali con un profumo sgradevole per i topi ma non per gli umani. Questi repellenti funzionano meglio se posizionati in zone chiuse (ad esempio dove conservi il cibo per i polli), all'aperto invece la loro efficacia è minore perché il profumo si disperderebbe nell’aria. Potrebbe anche interessarti Come disinfettare un pollaio da batteri e parassiti!  
L'importanza di un recinto spazioso, sicuro e pulito per le vostre galline

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L'importanza di un recinto spazioso, sicuro e pulito per le vostre galline

il dic 24 2024
Uno degli aspetti ai quali dovrete pensare quando deciderete di allevare qualche gallina ovaiola in giardino è quella di organizzare lo spazio esterno nel quale tenere gli animali. Valutando questo dovrete tenere presente che le galline hanno bisogno di: Avere spazio per razzolare durante la giornata Essere al sicuro Avere un ambiente pulito Ragionando su questi 3 aspetti abbiamo pensato di proporvi un Recinto per Galline in ferro completamente ricoperto di rete. Vi proponiamo questa soluzione in quanto riteniamo sia un ottimo accessorio per l’allevamento avicolo e che sicuramente vi aiuterà a tenere gli animali in un ambiente confortevole, sicuro e pulito. Il Recinto vi potrà aiutare per vari motivi e cioé: Il Pascolo: la grande area, fino a 18 mq (3X2, 3X3, 4X2, 4X4, 6X3), darà agli animali il giusto spazio per poter razzolare in perfetta tranquillità. Considerate che dovrete dare almeno un metro quadro a capo, quindi nel modello più grande potrete tenere tranquillamente fino a 15 animali senza problema. La Sicurezza: la rete che copre sia dal basso che dall’alto la struttura permetterà di difendere le galline sia dagli animali predatori che vengono da terra come volpi, faine, cani randagi, ecc. sia da predatori che vengono dall’alto come falchetti, gazze ladre, ecc. Questa cosa non è da sottovalutare se il pollaio dovrà essere installato in zone a rischio di attacco di questi animali. Inoltre il fatto che il recinto sia completamente chiuso eviterà il problema che le galline e i galli volino al di fuori di una zona sicura. La Pulizia e la Salute: la rete impedirà di fare entrare anche i piccoli uccelli come i colombi. Questo significa che eviterete saccheggi di mangime ma soprattutto farete in modo che questi uccelli non vadano a riempire l’area del pollaio di feci pericolose per la salute delle vostre galline. Ricordate infatti che la malattia della aviaria viene trasmessa dagli uccelli selvatici che portano il virus attraverso gli spostamenti in volo. Il Riparo: la possibilità di dotare i recinti di una copertura integrale vi permetterà di avere tanta ombra nei periodi caldi e un ottimo riparo dalla pioggia. Questo farà in modo di avere sempre un ottimo fondo del pollaio, umido e fresco d’estate e asciutto nei giorni di pioggia. Il risultato sarà avere animali meno stressati, più sani e felici nel loro recinto.   Con questi prodotti abbiamo saputo aiutare molti dei Nostri affezionati Clienti a creare un’ottima area avicola nelle arre verdi intorno a casa. Le loro testimonianze fotografiche ci hanno inoltre aiutato a creare un KIT COMPLETO per l’allevamento avicolo che vi doterà di tutti i migliori accessori oggi in commercio per l’allevamento amatoriale da giardino di galline. Allevatori per hobby non ci si nasce ma ci si diventa, con i Nostri prodotti e info ti aiuteremo a diventare un buon allevatore per le tue galline.  
Problema: Gli uccelli selvatici mangiano il mangime nel pollaio

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Problema: Gli uccelli selvatici mangiano il mangime nel pollaio

il dic 24 2024
Se non avete una recinzione per animali protetta anche nella parte superiore potreste avere il problema che gli uccelli selvatici mangino il mangime destinato ai Vostri polli. Per risolvere questo problema potreste: Appendere un vecchio CD in un albero vicino al pollaio, in questo modo il luccichio intermittente in giornate di vento potrebbe dissuadere gli ospiti aviari. Appendere la mangiatoia lasciandola sospesa a pochi centimetri da terra. Acquistare una mangiatoia antispreco a pedale che permetta di avere sempre il mangime al sicuro da qualsiasi animale, sia esso un uccello o un topo  
Domanda: Aiutare o no la Schiusa dell'uovo?

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Domanda: Aiutare o no la Schiusa dell'uovo?

il dic 24 2024
Quando si fanno schiudere delle uova con un'incubatrice è possibile che qualche pulcino non riesca a nascere e questo è dovuto a molte ragioni, il fatto è che non si può sapere con esattezza quali siano. Avere l'opportunità di aiutare o meno il pulcino è un dilemma estremamente difficile da affrontare, ai ragionamenti razionali si mescolano i sentimenti del cuore, per questo motivo ogni allevatore prende la sua decisione in base alle proprie sensazioni emotive. Può succedervi che il piccolo faccia solo un piccolo buchino iniziale nell'uovo e che poi non riesca a continuare, in alternativa può accadere che riesca a liberarsi ma che poi non riesca a liberarsi completamente dal guscio. In questi casi la domanda è una sola: devo intervenire? A questa domanda si può rispondere in 2 modi: Lasciamo fare alla natura, sopravvivrà solo il più forte. Si presume che chi trova difficoltà nella schiusa non avrà grandi possibilità di vivere in modo completamente normale, lasciarlo vivere potrebbe voler dire indebolire il corredo genetico della razza. Difendiamo la vita con le unghie e aiutiamo il nostro piccolo nella nascita cercando di aiutarlo e supportarlo in modo tale che possa avere le stesse opportunità degli altri nonostante il problema iniziale, consapevoli che dobbiamo comunque fare il meglio per la nidiata. Qualunque sia la vostra decisione siamo sicuri che prima di prenderla avete ragionato con testa e cuore e questo vi avrà permesso di prendere la scelta più giusta