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Jack Russel: carattere, alimentazione e cura

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Jack Russel: carattere, alimentazione e cura

il dic 13 2024
I cani Jack Russel Terrier devono la loro origine al reverendo inglese John Russel, detto Jack, che all'inizio dell'800 selezionò questa razza di piccola taglia con lo scopo di destinarla alla caccia alla volpe. Incrociando varie razze, tra cui il bulldog ed il beagle, ottenne questo Terrier dalla stazza perfetta per entrare nelle tane e nei nascondigli degli animali selvatici. Originariamente cane da caccia, oggi è diventato anche un cane da compagnia attivo e vivace. Caratteristiche Jack Russel Si tratta di un cane di piccola taglia forte, attivo e agile, che possiede un corpo flessibile di media lunghezza. Il Jack Russel maschio non presenta particolari differenze rispetto al Jack Russel femmina. È alto tra i 25 ed i 30 cm con un peso che va dai 5 agli 8 kg, normalmente più lungo che alto: l'altezza del petto, dal garrese allo sterno, deve essere uguale alla lunghezza dell’anteriore dal gomito al terreno. La circonferenza toracica, misurata dietro il gomito deve essere compresa tra i 40 e i 43 cm circa. A seconda del manto, si suddividono in Jack Russel a pelo ruvido, broken o a pelo liscio, così come possiamo trovare Jack Russel a pelo corto oppure Jack Russel a pelo lungo. In ogni caso il mantello può essere bicolore, tricolore o spezzato, con colore predominante che deve essere sempre il bianco, insieme a fulvo, nero o marrone. Come curare il pelo del Jack Russel? Presenta una normale perdita di pelo, ma per curarlo basta spazzolarlo una volta alla settimana e fare il bagno quando necessario. Nel caso di pelo ruvido, ha necessità di essere strippato. Il Jack Russel mostra sempre reattività e una forte vigorosità. Ha bisogno di esercizio su base quotidiana, almeno un paio di occasioni. Per la salute psicofisica del cane, bisogna essere in grado di permettergli di svolgere esercizio fisico per qualche ora ogni giorno, sia per vincere lo stress quotidiano accumulato durante la permanenza in casa, sia per consentirgli di smaltire eventuali residui di grassi accumulati con l’alimentazione. Jack Russel carattere È un cane vivace, sveglio e attivo con espressione acuta e intelligente, amichevole ma audace e temerario. Nonostante nasca come cane da caccia, il suo carattere gioioso e vivace lo rende un ottimo cane da compagnia per tutta la famiglia. Adora stare in compagnia e cerca spesso e volentieri le coccole, legandosi a tutti i membri del nucleo familiare ma in particolare alla persona che riconosce come capo branco. È adatto alla compagnia di persone attive e sportive, ma non è detto che non possa essere un buon compagno di giochi. Gli piace molto giocare, ma non è tra le razze più adatte ai piccoli a causa del suo temperamento Terrier molto forte. Seppure sia un cane di piccola taglia, l'interazione tra Jack Russel e bambini dovrebbe sempre avvenire sotto l'attenta supervisione di un adulto. Date le sue dimensioni, non può essere considerato un cane da guardia, ma è comunque un perfetto avvisatore, attento e vigile. Non è molto amichevole nei confronti degli altri cani, per cui sono indicate attività come educare un Jack Russel a condividere i suoi spazi anche con altri cani e animali. Come allevare un Jack Russel Dal momento che si tratta di un cane sveglio e di grande capacità intellettiva, adora interagire con gli oggetti e lavorare. Questa sua attitudine può essere sfruttata in attività come addestrare un Jack Russel, anche se può risultare piuttosto complesso in alcune specifiche. Il Jack Russell è un cane molto giocoso. Gli piace giocare con chiunque e non smetterebbe mai di divertirsi. È vivace e pieno di vitalità perciò il suo proprietario deve essre una persona che ama molto intrattenersi con il suo cane e svolgere una attività ludica quotidiana. Il Jack ha necessità di svolgere attività sempre diverse perché potrebbe annoiarsi. Sarebbe meglio impegnarlo in una disciplina per poterlo far sfogare e ottenere un grande piacere nel divertirsi insieme a lui. Vista la sua origine come cane da caccia, tende a seguire gli odori, per questo è fondamentale educarlo nei primi mesi di vita. Inoltre è attratto dalla presenza di animali che si muovono nei suoi paraggi, per cui è indicato l’utilizzo di un guinzaglio per limitare la sua tendenza a sviluppare interazione con altri animali. È un cane che adora interagire in molti modi, e può scegliere di farlo anche utilizzando il morso, ma sa perfettamente distinguere quali devono essere i livelli di forza. Il Jack Russel ha la tendenza ad abbaiare per qualsiasi motivo, per cui deve essere educato fin da cucciolo e abituarlo a farsi sentire solo nel caso di bisogno, dal momento che ha una voce davvero notevole, nonostante la sua piccola taglia. Jack Russel alimentazione e salute Quanto vive un Jack Russel? Si tratta di un cane che non ha particolari problemi di salute, e vive normalmente tra i 13 ed i 16 anni. Tra le malattie che possono pregiudicarne la salute possiamo ricordare le oculopatie, la lussazione della rotula e la necrosi della testa del femore. Non mostra una particolare tendenza ad ingrassare, a patto che non conduca una vita troppa sedentaria e segua una alimentazione corretta. Inoltre, per mantenerlo sempre in ottima forma fisica, è necessario limitare i bocconcini premio e la condivisione del cibo dalla tavola. Quindi un Jack Russel quanto deve mangiare? Dopo lo svezzamento bisogna dare al cucciolo circa quattro pasti al giorno, per poi diradarli nel corso dei mesi, fino ad arrivare a soli due pasti verso il primo anno di età. Il miglior cibo per cani Jack Russel è il cibo secco, perché prima di tutto è più pratico, e anche se lasciato nella ciotola non attira mosche o altri insetti; inoltre consente un corretto utilizzo della masticazione, con contemporaneo massaggio alle gengive, che permette una migliore dentizione. Essendo un cane molto piccolo, le dosi del cibo devono essere commisurate al peso dell'animale. Nonostante sembrerà sempre poco, bisogna sempre seguire i consigli riportati sulle confezioni delle crocchette. Le dosi di cibo possono variare leggermente, a seconda dell'attività fisica svolta dall'animale ogni giorno.
Cibi vietati ai cani: quali sono i più tossici e dannosi

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Cibi vietati ai cani: quali sono i più tossici e dannosi

il dic 13 2024
Ci sono una serie di cibi vietati ai cani che ogni proprietario deve sempre prestare attenzione affinché non vengano mangiati dai suoi animali. I cani per istinto tendono a mangiare tutto quello che riconoscono come gustoso, ma molto spesso si tratta di cibi tossici per i cani. Spesso si sviluppa la pessima abitudine di dare al cane gli avanzi dei propri pranzi, oppure di dare dei bocconcini del nostro cibo per premiarli. Ma in molti casi questi alimenti non sono adatti a loro e possono risultare pericolosi provocando una serie di danni, in certi casi anche letali. Inoltre, ricordatevi sempre che il cibo caldo ai cani fa male. Vediamo di seguito quali sono i cibi nocivi per il cane, con tutti i vari tipi di disturbo che possono far insorgere. Cibi tossici per i cani Cioccolato e cacao Cacao e cioccolato sono cibi velenosi per cani, dato che contengono la teobromina, un alcaloide che può risultare tossico per il cane. In cane di taglia piccola può risultare intossicato anche solo con 50 grammi di cacao. Possono causare convulsioni ma anche arrivare a provocare attacchi cardiaci ed emorragie interne potenzialmente fatali. Uva e uva sultanina Si tratta di cibo che fa male ai cani, andando a causare dolori addominali e perdita dell'appetito, e nei casi più insufficienza renale che può portare alla morte del cane. Sale Gli alimenti salati sono cibi dannosi per i cani, dato che in assenza di acqua a disposizione possono portare ad attacchi epilettici, che possono causare il coma e la morte. Per questo è sempre da evitare di dare insaccati ai cani, come mortadella, salsicce, prodotti salati ed essiccati, così come il prosciutto crudo, dato che contengono molto sale e grassi. Alcool I cani non possiedono gli enzimi necessari a metabolizzare l'alcool, che può portare a vomito, diarrea, perdita della capacità motoria, scompensi del sistema nervoso centrale, tremori, difficoltà respiratorie, squilibri metabolici e coma. Tabacco Il tabacco può essere ingerito accidentalmente, ed è pericoloso dato che contiene nicotina, sostanza che, colpendo il sistema digerente e nervoso, può portare a tachicardia, collasso, coma e morte. Caramelle e gomme Si tratta di un cibo tossico per cani dal momento che lo xilitolo, contenuto in molti di questi prodotti come dolcificante, provoca, a distanza di 30 minuti dalla sua ingestione, abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue, depressione del sistema nervoso centrale, perdita di coordinazione e spasmi. Noci di Macadamia Vero e proprio cibo veleno per cani, si trovano spessissimo negli snack per umani. Anche a basse, dosi, ovvero 4-5 noci per un cane di 10 kg, possono essere molto tossiche, causando debolezza, depressione, vomito, tremori, febbre, dolori addominali, pallore delle mucose e problemi neurologici. Merendine e biscotti I cani possono assimilare glucosio e saccarosio, ma hanno difficoltà a digerire il lattosio, presente molto spesso in merendine e biscotti, così come nel latte e nei suoi derivati. Può portare all'insorgenza di patologie come il diabete mellito. Cipolle, aglio, cavoli Si tratta di cibo nocivo per cani tra 1 e 4 giorni dall’ingestione. Possono provocare vomito, diarrea e urine di colore scuro. In caso di diete contenenti dosi minime di cipolla, protratte per anni, si sono registrati casi di anemia grave, per questo sono da evitare assolutamente anche gli omogeneizzati per bambini, dove è spesso presente la polvere di cipolla come aromatizzante. Pomodori acerbi, foglie e germogli di patata Contengono una tossina, la solanina, che i cani non metabolizzano e che causa problemi all’apparato digerente, tachicardia, tremori, affanno e irrequietezza. Lievito Il lievito è un cibo proibito ai cani dato che causa la produzione di gas nell’apparato digerente, provocando dolore e possibile rottura dello stomaco o dell’intestino. Inoltre c'è il rischio che rilasci etanolo in quantità sufficiente a causare avvelenamento da alcool. Avocado Le foglie, il frutto ed i semi contengono un principio tossico per i cani, chiamato persin. In particolare la varietà comunemente diffusa nei supermercati, quella guatemalteca, ne presenta concentrazioni particolarmente elevate. Noci Oltre a presentare il rischio di ostruzioni intestinali, possono anche causare convulsioni, nel caso siano ammuffite. Semi e noccioli I semi di mela, cosi come i noccioli di ciliegia, di pesca, di albicocca e di prugna contengono del cianuro, che può portare al coma dell'animale in grandi quantità. Fegato In grandi quantità può risultare fatale ai cani, a causa della tossicità della vitamina A, che colpisce i muscoli e le ossa, e del deposito di rame nel fegato. Caffè La caffeina causa disturbi a livello gastrointestinale ma anche alterazioni del ritmo cardiaco e, nei casi più gravi, portare all'ictus. Ossa Le ossa di coniglio o pollo sono fragili e rischiano di spezzarsi e conficcarsi in gola, oppure di bucare lo stomaco. Al contrario, le ossa di maiale e mucca sono particolarmente indicate data la loro resistenza. Uova crude Tra i cibi vietati ai cani troviamo le uova crude, dato che l’albume va a bloccare gli effetti della biotamina, una vitamina B coinvolta nella crescita del pelo. Inoltre è alto il rischio di provocare la salmonella.
Shiba Inu: carattere e alimentazione del cane giapponese

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Shiba Inu: carattere e alimentazione del cane giapponese

il dic 13 2024
La razza di cane giapponese Shiba Inu è particolarmente amata per il suo pelo morbido e le sue dimensioni adatte praticamente a qualsiasi contesto. Questa razza ha conosciuto una fama particolare in seguito al film Hachiko del 2009, che ha illustrato al mondo la grande fedeltà e l'affetto di cui è capace questo cane. Originariamente un cane da caccia per uccelli e piccoli animali, oggi è noto soprattutto per essere un ottimo animale da compagnia. Il suo nome in giapponese significa cane della boscaglia o cane di piccola taglia. Appartiene infatti al gruppo dei cani nativi in Giappone, paese che dal 1936 lo considera un patrimonio nazionale. Shiba Inu caratteristiche Si tratta di un cane dotato di un'agilità e una forza notevoli, nonostante la sua piccola taglia. Uno Shiba Inu possiede un corpo estremamente muscoloso e, in età adulta, può arrivare fino a 43 cm di altezza per un peso che oscilla tra i 10 e i 13 kg. Possiede una coda dall'attaccatura alta, generalmente arrotolata. Il  suo muso è allungato, le mascelle muscolose e robuste e le orecchie sono dritte e triangolari. Gli occhi sono scuri e piccoli. Possiede un pelo dritto e ruvido al tatto, con un sottopelo estremamente morbido. Sono tre le varietà ammesse dallo standard: Shiba Inu rosso (la tipologia più comune) Shiba Inu nero focato (detto anche black & tan) Shiba Inu sesamo (anche nelle varianti sesamo-nero e sesamo-rosso) Shiba Inu dimensioni e peso Quanto pesa uno Shiba Inu adulto? Dipende, oltre che da sesso e dimensioni, anche dalle condizioni di vita, dalla dieta e dall'attività fisica che pratica. Un maschio, che raggiunge un'altezza al garrese tra i 38 e i 41 cm, dovrebbe pesare tra gli 8 e gli 11 kg, mentre le femmine, alte 35-38 cm, dovrebbero mantenere un peso compreso tra 6 e 9 kg. Shiba Inu carattere I giapponesi amano dire che lo Shiba Inu è in parte gatto, per la sua indipendenza e il carattere giocoso, in parte scimmia, per l'intelligenza e la tendenza a non obbedire se non educato adeguatamente, in parte umano, per la riservatezza e la tendenza a comunicare con lo sguardo e le espressioni piuttosto che con l'abbaiare, ed in parte cane, per la sua fedeltà e lo stretto legame che stringe con i suoi padroni. Deve essere educato fin da piccolo alla presenza di altri animali, che non ama particolarmente. Infatti, non tollera la presenza di altri cani, in particolare dello stesso sesso. Possiede un carattere calmo, anche se quando gioca corre, grugnisce e morde i giocattoli con grande foga e ardore. È un cane adatto a qualsiasi contesto ma che tende a stressarsi facilmente di fronte ai cambiamenti. Inoltre è molto dipendente dall'umore del padrone, che deve essere fermo, disposto ad educarlo e accudirlo ma che non si lasci sopraffare dal carattere forte del cane. È un cane intelligente ma indipendente, per cui nessun insegnamento verrà mai acquisito del tutto e ci sarà bisogno di molta pazienza. Bisogna concentrarsi su pochi comandi ed insegnarglieli fin da piccolo. Questo carattere un po' anarchico si riflette anche nel suo rapporto con lo spazio: non riconosce i limiti di un giardino se non ben recintato e spesso, quando si trova libero, può ignorare i richiami del padrone. Abituato fin da piccolo, può essere un ottimo compagno per i bambini, a patto che questi siano comunque educati a rispettarlo. Se mal gestito, è un cane che può dimostrare anche una certa aggressività, in particolare se non viene trattato bene o in maniera troppo rigida. Shiba Inu cosa mangia È possibile scegliere tra due tipi di cibo: una dieta a base di crocchette e una dieta varia. Nel primo caso si affronta una digestione più lunga, circa di 12 ore, e a lungo andare può stancare il cane. Proprio per questo motivo, è consigliabile alternarla ad un altro tipo di dieta. In genere, le dosi di crocchette da somministrare vengono indicate direttamente dai produttori ma possiamo dire che la quantità giornaliera adatta ad uno Shiba Inu adulto, sia che si tratti di crocchette che di una dieta varia, si aggiri attorno ai 300 gr. Considerando la dose di cibo di cui si nutre lo Shiba Inu, una buona razione giornaliera di alimentazione varia si può comporre in queste proporzioni: Carne con ossa (60 %) = 180 gr; le migliori sono, in ordine: agnello, pesce e pollame Frattaglie (10 %) = 30 gr; nello specifico, fegato e cuore, che possono essere serviti crudi Ortaggi e frutta (15 %) = 45 gr; sotto forma di purea Cereali (10 %) = 30 gr; devono essere sempre cotti e si può spaziare tra riso, pasta, quinoa, grano, orzo o avena. In alternativa ai cereali, bisogna aumentare la dose di carne Integratori (5 %) = 15 gr; olio vegetale, un po' di formaggio, uova o yogurt (per aggiungere calcio) e olio di pesce (per migliorare il pelo) Alimentazione Shiba Inu: i cuccioli Nei primi mesi dopo lo svezzamento è molto importante prestare attenzione all’alimentazione dei cuccioli di Shiba Inu. Dopo il periodo di allattamento, in cui riceve gli anticorpi dal latte materno, bisogna selezionare con cura il cibo ed assicurarci che si nutra in condizioni igieniche adeguate, dato che fango e terra potrebbero essere contaminati da batteri o malattie pericolose per la sua salute.
Bulldog francese: carattere, alimentazione, educazione

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Bulldog francese: carattere, alimentazione, educazione

il dic 13 2024
Il bulldog francese è un cane particolarmente apprezzato sia per il suo carattere affettuoso e un po' pigro che per il suo aspetto e la sua espressività che lo rendono particolarmente buffo. Si tratta di un molosso di piccola taglia, un bulldog nano le cui origini, a dispetto del nome, sono inglesi.  Si tratta di un toy bulldog che a metà dell'800 era particolarmente diffuso in Inghilterra e che, una volta che i combattimenti tra i cani e i tori furono dichiarati fuorilegge, iniziò quindi a venire selezionato come cane da compagnia, riducendone le dimensioni.  Le lavoratrici di pizzo che in seguito alla Rivoluzione industriale emigrarono in Francia in cerca di lavoro, portarono con loro questi cani che vennero ribattezzati bouledogues français, venendo particolarmente apprezzati dalle famiglie francesi. In seguito si diffuse in tutto il mondo occidentale, compresi gli Stati Uniti, dove viene soprannominato frenchie e ad oggi è particolarmente amato anche dalle celebrità. Bulldog francese caratteristiche  Il bulldog francese è un cane da compagnia molto intelligente, dal carattere amabile e affettuoso e che si lega moltissimo alla famiglia, ma desideroso di cure e attenzioni. Nonostante la sua muscolatura e la sua struttura fisica solida e massiccia, ereditata dai suoi antenati che venivano fatti lottare contro i tori, è un cane molto pigro, che ama dormire nella sua cuccia oppure a fianco del padrone sul divano.  Quanto pesa un bulldog francese? Un bulldog francese adulto raggiunge una lunghezza tra i 28 e i 30 cm ed un peso che oscilla tra gli 8 e i 14 kg. Possiede un pelo corto e ben aderente al corpo, che può essere fulvo, tigrato oppure bianco con pezzature nere o rossicce.  Presenta una corporatura compatta e massiccia, dalla faccia e dal muso corti con il naso schiacciato, caratteristica che lo porta a respirare male e spesso anche a russare mentre dorme. Estremamente caratteristiche sono le sue orecchie a pipistrello, allargate alla base e arrotondate in punta, che gli donano quel curioso aspetto un po' da giullare che lo rende così simpatico.  È importante sapere come pulire le orecchie al bulldog francese, dato che sono sì caratteristiche e buffe, ma anche molto delicate. Bisogna controllarle periodicamente, utilizzando fazzolettini di carta morbida oppure della garza che deve sempre essere cambiata quando si passa da un orecchio all'altro, per evitare di diffondere possibili infezioni. In presenza di cerume giallastro o di sporcizia più scura e maleodorante, o nel caso in cui l'orecchio si presenti arrossato e gonfio e il cane tenda ad inclinare la testa, occorre subito rivolgersi al veterinario.  Bulldog francese carattere  Si tratta di un cane divertente, intelligente, giocoso, vigile e molto legato agli esseri umani. Il carattere del bulldog francese lo porta a desiderare di essere sempre accudito e coccolato. Si tratta di un cane vispo e giocherellone, che può anche essere un buon cane da guardia. Anche se non abbaia molto, presta molta attenzione a ciò che lo circonda e avverte subito il padrone quando sente rumori insoliti o quando si presentano dei visitatori.  Sviluppa un incredibile attaccamento verso il suo padrone, dal quale pretende moltissime attenzioni che però ricambia con un'enorme fedeltà, seguendolo ovunque vada e difendendolo sempre con tenacia. Nonostante ami correre all'aria aperta, è molto pigro e passa volentieri le giornate a dormire e farsi coccolare. Può tranquillamente vivere in appartamento, ma non bisogna lasciarlo da solo per troppe ore.  È possibile addestrare un bulldog francese a compiti di guardia ma è comunque un cane docile ed equilibrato, quasi mai aggressivo, particolarmente adatto ai bambini. Bisogna però sapere come educare un bulldog francese: per quanto intelligente e fedele, è anche estremamente testardo e spesso irremovibile nelle sue scelte, quando non è stato educato a dovere.  Cosa mangia il bulldog francese  Il bulldog francese è un cane molto curioso e goloso, quindi ha la tendenza a mangiare di tutto. Bisogna perciò prestare molta attenzione alla sua alimentazione. Quando andiamo a scegliere le crocchette per un bulldog francese, cerchiamo di orientarci verso quelle a maggior contenuto di carne e minor contenuto di cereali, che sarà bene umidificare un po' prima di somministrarle al nostro cane.  Riguardo a quanto mangia un bulldog francese, durante il primo anno di età sono previsti tre pasti giornalieri mentre, una volta completata la crescita, se ne prevedono due da calibrare anche in base all'attività fisica che viene praticata.  Cura e salute del bulldog francese  Quando adottiamo un bulldog francese cucciolo, dobbiamo essere consapevoli che è un cane dalla salute fragile e che necessita di cure costanti. Ha il vantaggio però di non avere la tendenza ad essere in sovrappeso.  Nell'arco di 12 anni, che è all'incirca l'età media di un bulldog francese, sarete costretti a rivolgervi spesso al veterinario per vari piccoli problemi di salute e, ad un certo punto, vi renderete conto che sarà meglio programmare visite periodiche, all'incirca ogni tre mesi, per tenere sotto controllo la sua salute e prevenire problemi che, se non colti per tempo, possono ridurre drasticamente la sua aspettativa di vita. 
Samoiedo: caratteristiche, addestramento, alimentazione

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Samoiedo: caratteristiche, addestramento, alimentazione

il dic 13 2024
Hai mai sentito parlare del “sorriso dei Samoiedo”? È l’espressione tipica di questo cane bianco e soffice: gli occhi scuri e dolci e gli angoli della bocca rialzati gli danno un caratteristico aspetto comico e sornione. Questa razza deriva da una serie di incroci di epoca moderna, ma le sue origini genetiche più profonde sono antichissime: era infatti un cane da pastore dei Nenci, popolazione nomade siberiana che allevava renne. Se stai pensando di prendere un cane Samoiedo come animale domestico, stiamo per darti qualche consiglio per prenderti cura di lui al meglio! Samoiedo: carattere docile, pessimo guardiano, straordinario con i bambini Le caratteristiche comportamentali essenziali del Samoiedo sono l’amichevolezza e la socievolezza. A volte vengono dipinti come testardi e cocciuti, ma in realtà sono solamente manifestazioni della loro sensibilità ed intelligenza. Se addestrati correttamente, facendo loro capire chi è il capo famiglia, o il capo-branco (sono animali da tiro, che apprezzano il lavoro di squadra e la presenza di un leader), diventano estremamente ubbidienti. La loro attitudine al branco non li rende cani indipendenti o che apprezzano la solitudine: occuparsi di un Samoiedo sarà molto simile a dedicarsi alla cura di un bambino, che ha bisogno di gioco, di coccole e di attenzioni continue. Giocano e socializzano volentieri sia con gli sconosciuti che con gli altri cani: attenzione però a tenerli sempre d’occhio perché la loro natura semi-selvatica e abituata alle condizioni difficili li porterà ad allontanarsi per esplorare l’ambiente. Come addestrare un Samoiedo Per evitare che causi pasticci in casa, ha bisogno di praticare moltissimo movimento fisico e necessita di ampi spazi in cui muoversi. Essenso curioso ed esploratore, deve essere sempre sorvegliato quando si allontana. Tende ad annoiarsi facilmente, per cui se lasciato solo, anche per pochi minuti, deve avere a disposizione giocattoli stimolanti con cui tenersi impegnato: altrimenti finirà per accanirsi sui divani o sui mobili (motivo per cui un Samoiedo in appartamento rischia di soffrire, e far soffrire i propri padroni). Sia che si parli di Samoiedo maschio o Samoiedo femmina non ci sono differenze di genere nel carattere di questo cane ed esiste poca diversità in ambito di addestramento: tre sono infatti i fattori fondamentali nell’educazione di questa razza: Adottare un cucciolo: i cuccioli sono più facili da addestrare rispetto agli adulti, non avendo assunto comportamenti turbolenti, o quantomeno non più di quelli che hanno tutti i cani di pochi mesi. Rimproverare i dispetti, premiare la risposta ai comandi: questa è davvero la regola d’oro. Rimprovera con tono fermo e sicuro l’animale se si comporta in modo inadeguato, ma non dimenticarti di premiarlo con un piccolo snack e qualche minuto di giochi se si comporta bene. Associerà in fretta il premio al buon comportamento e capirà che se desidera giocare o ricevere attenzioni dovrà essere educato. Identificare un leader sicuro di sè e disponibile: la muta di cani da slitta da sempre l'idea del capo ad un leader, che a sua volta “trasmette” alla squadra gli ordini del padrone. É necessario che in casa sia presente un sostituto di questo capo-branco, che educhi con fermezza, elargisca premi e coccole, ma che non manchi di rimproverare i comportamenti inappropriati. Se il cane è sicuro di poter fare affidamento su questo leader, difficilmente lo tradirà comportandosi male. Vista la premura che hanno nei confronti dei più piccoli, potrebbero intendere come capo-branco uno dei vostri figli (specie se non molto piccolo): in questo caso, qualche lezione di addestramento professionale sarà d’aiuto al bambino per relazionarsi efficacemente e con determinazione con il cucciolo. Cura e alimentazione del Samoiedo Come abbiamo visto, la razza Samoiedo è caratterizzata da vivacità ed energia, cosa che richiede un grosso introito calorico, specialmente proteico. La domanda sorge quindi spontanea, anche alla luce delle sue dimensioni: quanto mangia un samoiedo? E cosa mangia? Crocchette di alta qualità, eventualmente arricchite da un integratore di olio di fegato di merluzzo o lievito di birra, saranno utili a rendere il pelo lucidissimo, folto e morbido e a garantirgli un buon apporto di nutrienti. Un animale adulto avrà bisogno di almeno 450/550 grammi di cibo al giorno. Se puoi occupartene, prepare in casa il cibo sarà sicuramente una soluzione valida: di base, il Samoiedo non ha esigenze alimentari specifiche. Attenzione solamente al peso. Se annoiato e non abbastanza stimolato con il gioco, il Samoiedo ingrassa facilmente (è una caratteristica tipica dei cani abituati ai climi freddi: il grasso serve a proteggerli dalle temperature rigide) e può accusare problemi cardiaci e scheletrici, in particolare alle anche e al bacino. Per fortuna, questo cane potrebbe giocare per ore se ha un po’ di compagnia: non sarà quindi difficile fargli smaltire le calorie quotidiane. Infine è importante la toelettatura. Sapere come spazzolare un samoiedo è importante per mantenerne il pelo lucido e vaporoso che lo caratterizza. È bene quindi inumidirlo leggermente con un classico 'spruzzino' d'acqua e poi passare la spazzola in contropelo. Questo permetterà di pettinarlo e lavarlo contemporaneamente.
Come allestire un recinto per cani: consigli utili

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Come allestire un recinto per cani: consigli utili

il dic 13 2024
Il recinto del cane è una cosa meno banale di quello che può sembrare, considerando il benessere del nostro amico a quattro zampe. Si devono pensare alle giuste misure e all'allestimento adatto, per far in modo che il nostro cane sia invogliato ad abitare il suo recinto e ci passi volentieri il tempo. Solo così facendo renderemo il recinto utile allo scopo che ci eravamo prefissati. Vediamo allora una serie di consigli pratici per allestire in maniera perfetta una cuccia per cani da esterno. Recinto per cane: come progettarlo e cosa serve per costruirlo Il primo passo per progettare lo spazio dedicato al nostro amico a quattro zampe è quello di capire bene le misure, per procurarci poi la giusta quantità di materiale necessario. Iniziamo con il dire che vi sono alcune normative di cui tener conto quanto si decide di costruire un recinto per il proprio cane: non si tratta di legge nazionali, che comunque puniscono il maltrattamento, ma di regolamenti regionali previsti per canili e allevamenti, che si applicano anche agli animali da compagnia. Normalmente per cani di taglia inferiore ai 20kg si fa riferimento ad una misura di 8mq di superficie per un recinto dignitoso: per ogni cane in più vanno aggiunti 2mq, mentre per animali di stazza superiore ai 20kg lo spazio raddoppia. Importante sarà poi destinare una parte di questo spazio ad una zona di recinto coperto per cani, magari aiutandosi con delle cucce prefabbricate, per far in modo che l'animale possa ripararsi dalle intemperie. Sempre per prevenire le conseguenze del maltempo, sarebbe utile capire anche come pavimentare un recinto per cani, magari con del legno o delle mattonelle. Così facendo, non solo aiutiamo il nostro amico a quattro zampe, ma andiamo a facilitare ed aumentare la pulizia e il comfort complessivo della recinzione. Poi, ovviamente, ci sarà la parte fondamentale, costituita dalla recinzione metallica vera e propria, che serve a delimitare l'area e a prevenire la fuga del cane. In base alla taglia, si dovrà optare per le misure più adatte, ma va detto che solitamente queste reti hanno un altezza di un paio di metri. Se non vogliamo utilizzare una rete, è possibile perimetrare l'area anche con delle staccionate in legno o in PVC simil legno. Costruire il recinto per cani Visti gli elementi necessari per progettare il nostro recinto per cani, possiamo ora passare alle fasi della realizzazione vera e propria. La prima cosa da fare è trovare i 4 angoli estremi del perimetro che desideriamo utilizzare e, successivamente, scavare delle buche che serviranno per inserire i pali di sostegno alla rete. Questi pali vanno poi inseriti anche alla metà di ogni lato della recinzione, per favorire la stabilità di una struttura che sarà senz'altro sottoposta a notevoli stress dinamici. Dopo aver scavato le buche e aver fissato i pali al loro interno con del cemento, è quindi il momento di scavare una piccola traccia profonda 15 cm circa da palo a palo, andando così a creare il disegno del perimetro della cuccia del nostro amico a quattro zampe. A questo punto, utilizziamo la rete lungo tutta la traccia, fissiamola in prossimità dei pali con del fil di ferro resistente e gettiamo ancora un po' di cemento nella traccia, per rendere la rete ancor più stabile. Infine, si passa all'installazione dei cardini e del chiavistello sul palo prescelto per il posizionamento della porta d'ingresso del recinto. Successivamente si può completare la realizzazione con l'installazione di una pavimentazione e di una piccola struttura che consentirà al cane di rimanere coperto e al sicuro da pioggia, caldo e freddo. Pulizia recinto cani e allestimento generale Il cane è un animale socievole e per lui stare chiuso in uno spazio delimitato può rappresentare una sofferenza: se abbiamo quindi la necessità di tenerlo isolato per un po' di tempo, non dovrà vivere il recinto come una punizione o una costrizione. Proprio per questo motivo, una delle cose principali a cui prestare attenzione è comunque il comfort generale della recinzione, in modo che il cane apprezzi rimanere al suo interno. Oltre ad una corretta pulizia, è fondamentale anche sapere come disinfettare il recinto del cane, per tenerlo al sicuro da parassiti che potrebbero annidarsi all'esterno ed attaccarlo. Esistono prodotti specifici per la pulizia sia di cucce che di ciotole per cani adatte per l'esterno, che con il loro utilizzo non andranno ad intaccare la qualità degli effetti del vostro amico a quattro zampe. Altro aspetto da non sottovalutare è quindi cosa mettere nel recinto del cane per far in modo che sia invogliato ad entrarci e a passarci del tempo. Per abituarlo al fatto che non si tratta di una punizione, oltre a trascorre del tempo all'interno con lui, è utile fargli trovare i suoi giochi preferiti così che possa ingannare il tempo, nel caso dovesse annoiarsi a stare rinchiuso nel recinto. Ricordiamoci però che, per sua indole, il cane ama correre e giocare e che quindi non possiamo lasciarlo troppo tempo nella sua, seppur bella e confortevole, recinzione dorata!
Weimaraner: carattere, alimentazione, addestramento

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Weimaraner: carattere, alimentazione, addestramento

il dic 13 2024
La razza Weimaraner è indubbiamente diventata una delle più ambite dagli amanti dei cani da caccia. Questo bracco di origine tedesca comparve alla corte del Granduca Carl August, intorno al VXIII secolo, quando si tentò di selezionare esemplari affettuosi e docili con i padroni ma forti e resistenti durante le battute. Per quanto riguarda i colori, possiamo trovare il Weimaraner blu (un grigio molto intenso) e il Weimaraner marrone. Sono concesse piccole macchie più chiare, gialle o rosse; quelle brune non sono invece apprezzate. Il pelo è fitto e omogeneo, corto o lungo a seconda della varietà. Le cose da sapere sul cane Weimaraner sono però molte, ed è bene che chi ne desidera uno sia consapevole di cosa va incontro al momento dell’acquisto e della crescita dell’animale. Vediamo insieme le principali informazioni in merito a carattere, alimentazione e addestramento dei Weimaraner. Weimaraner carattere Come accennato, questa razza è stata lungamente incrociata ed ibridata per ottenere cuccioli dal temperamento forte, vigoroso, con elevata resistenza al freddo, eppure docili ed ubbidienti con i padroni e affettuosi con i più piccoli. L’esperimento è indubbiamente riuscito. Da un lato, l’origine genetica del cane lo rende indomito e venatorio, curioso e aggressivo con le prede. Dall’altro, per la lunga abitudine al contatto con gli esseri umani, è docile, ubbidiente, paziente con i bambini, rispettoso. Quello che fa davvero la differenza per questa razza è l’addestramento: un esperto del comportamento cinofilo e grande pazienza e fermezza del padrone spegneranno buona parte del comportamento vigoroso dell’animale, enfatizzandone la dolcezza e l’ubbidienza. Il carattere del Weimaraner lo rende impiegabile in numerosi settori in cui è necessario rispettare un’autorità forte e ordini chiari, come:  cani guida guardia cinofila in operazioni di polizia e militari agility dog e competizioni di abilità Weimaraner e altri cani Questo tipo di cani ama fortemente la socializzazione. Per controllarne gli impulsi più vigorosi è necessario educarlo al contatto con altri animali. Si dimostra particolarmente docile con le razze di taglia più piccola, se consapevole della propria potenza. Per rendere l’animale consapevole della propria forza è necessario iniziare una rigida educazione fin da cucciolo, ed aspettarsi, finché il percorso non sarà completo, qualche exploit di eccessiva esuberanza tipico degli animali giovani. Weimaraner in appartamento Tra le caratteristiche del Weimaraner c’è senza dubbio la necessità di forte contatto con i padroni. Certo una taglia simile e un temperamento orientato alla caccia richiedono molte ore di gioco quotidiano, ma questa razza ama vivere in appartamento, a stretto contatto con la famiglia, dove può sentirsi coccolato e al centro delle attenzione. Il Weimaraner in casa va molto d’accordo con i bambini, con cui gioca affettuosamente e senza irritarsi per i loro gesti maldestri. Razza e sconosciuti Il Weimaraner è un ottimo cane da segnalazione. Non può essere propriamente considerato un cane da guardia, ma è sempre vigile e all’erta perché fortemente protettivo nei confronti della famiglia. Con gli sconosciuti è moderatamente tollerante: non ringhia, abbaia o attacca, ma è sempre attento ai movimenti e ai comportamenti altrui (specie se affezionato a ragazze giovani e bambini). La salute del cane Il Weimaraner è un cane estremamente resistente al freddo, che gioca volentieri fuori di casa anche in pieno inverno. Al contrario soffre il caldo. Durante l’estate è bene portarlo a giocare e passeggiare nelle ore più fresche e in luoghi ben ombreggiati. Due sono invece le patologie che frequentemente interessano questa razza: la torsione dello stomaco e la displasia dell’anca. Torsione dello stomaco Questa patologia è considerata gravissima ed estremamente pericolosa. Se si verifica, non esiste cura diversa da un intervento chirurgico immediato. In tutti i cani dal torace piccolo è possibile che l’ingestione di grandi quantità di cibo o di acqua causi un gonfiore incontrollato dello stomaco, che successivamente si torce e si blocca. Non risolta, la condizione porta velocemente alla morte per emorragia o impossibilità della respirazione. La velocità di intervento è il fattore di maggiore rilevanza: entro 2-3 ore dalla comparsa dei sintomi la prognosi è buona, dopo 2-3 giorni è generalmente infausta. Per scongiurare questo pericolo è saggio somministrare piccoli spuntini frequenti all’animale. I sintomi della torsione dello stomaco sono: nervosismo, dolore, gonfiore della pancia tentativi di rigurgito frequenti e violenti difficoltà a respirare, mucose livide o pallide posizione con il ventre a terra nel tentativo di lenire il dolore La displasia dell’anca La displasia delle anche è una malattia ereditaria, dunque gli allevatori cercano di selezionare accuratamente i genitori per evitare problemi alle cucciolate. Se il femore e il bacino non si combinano e sviluppano adeguatamente, l’osso della zampa può scivolare fuori dalla sede, causando una lussazione. Ne risulta una condizione estremamente dolorosa e che impedisce il movimento dell’animale. Per scongiurare il rischio di traumi all’anca è necessario programmare allenamenti e giochi fisici lenti, graduali ma costanti: vanno preferite le passeggiate alle lunghe scale, il gioco in acqua rispetto a quello su terreni accidentati. Intorno ai 4/6 mesi di vita, il cucciolo può effettuare una radiografia di controllo: se il grado di displasia supera le indicazioni per la razza, si può intervenire con la chirurgia. Come addestrare un Weimaraner Un addestratore esperto può non solo plasmare il carattere del cucciolo per renderlo meno vigoroso e indomito, ma aiutare i padroni a sviluppare la fermezza e la coerenza che servono per controllare un cane dal carattere così forte. Per questo è grandemente raccomandato un percorso di addestramento di durata non inferiore ai 12 mesi. Prima inizia l’addestramento, più apprezzabili saranno i suoi benefici. Alimentazione Weimaraner I casi di bracchi sovrappeso sono molto rari: per costituzione rimangono asciutti e tonici e in più, essendo estremamente giocosi, smaltiscono facilmente le calorie assunte. Un eccesso di cibo può però condurre ad un aumento di peso, che può a sua volta causare problemi alle anche. L’alimentazione consigliata per Weimaraner si basa su mangimi di alta qualità, privi di additivi, e somministrati in almeno due pasti. Se il cane tende ad essere goloso e vorace, meglio dividere le porzioni in tanti piccoli spuntini. Per evitare la pericolosa torsione dello stomaco vanno ridotte le quantità di cibi che fermentano facilmente, come la pasta e il riso.
Dogo argentino: carattere, addestramento e alimentazione

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Dogo argentino: carattere, addestramento e alimentazione

il dic 13 2024
Il cane dogo argentino è un cane gioioso, intelligente ed equilibrato, che purtroppo sconta la fama di cane feroce, anche a causa del suo aspetto massiccio e poco rassicurante. Si tratta di una razza canina molossoide di origine argentina, selezionata alla fine dell’Ottocento nella provincia di Cordoba, a Nord-Est di Buenos Aires.  La selezione fu effettuata dal chirurgo e allevatore Antonio Nores Martinez, per dar vita ad un cane da combattimento che fosse la perfetta via di mezzo tra il bulldog e il mastino. Utilizzato per la caccia ai cinghiali, questo cane si distingueva per il suo buon olfatto, il suo coraggio, la resistenza, la velocità e la presa salda e sicura.  In Europa invece è stato allevato principalmente come cane da guardia e da difesa, non venendo mai adattato per la caccia alla selvaggina del Vecchio continente.  Dogo argentino caratteristiche  Il dogo argentino ha una struttura ossea possente e una muscolatura massiccia ed esplosiva messa in risalto dalla pelle molto aderente al corpo. Il mantello è di colore bianco puro (anche se talvolta può presentare una macchia scura sul cranio), corto e liscio, anche se varia a seconda del clima dove vive: nei climi più cadi il pelo diventa sottile, facendo trasparire le regioni pigmentate, mentre in un clima freddo invece, il pelo è più spesso e fitto. Gli occhi, generalmente scuri o color nocciola, sono molto distanti, così come le orecchie, attaccate in alto.  Un dogo argentino maschio ha delle dimensioni che possono variare dai 62 ai 68 cm per 45-50 kg, mentre un dogo argentino femmina si attesta intorno ai 60-65 cm per 40-45 kg di peso. Nonostante queste misure non elevatissime, si tratta di una delle razze più muscolose e robuste in circolazione.   Dogo argentino carattere  Essendo stato selezionato da varie razze dal carattere forte e vigoroso, il dogo argentino è un ottimo cane da guardia. Intelligente e furbo, è estremamente territoriale. Abbaia di rado, ma la sua indole dominatrice e l'istinto da cacciatore lo rendono molto efficace quando si tratta di difendere il suo territorio da intrusioni impreviste, anche nel caso di altri animali.  Nonostante le apparenze, comunque, il carattere del dogo argentino è in realtà molto affettuoso e dolce, in particolare con la sua famiglia e il suo padrone, nei cui confronti è molto protettivo. Può essere diffidente, ma non aggressivo, con le persone che non conosce.   È un cane coraggioso ma anche molto equilibrato: estremamente intelligente, sa valutare bene le situazioni senza farsi prendere dalla foga. Non è un cane particolarmente adatto a vivere in un appartamento, anche se può abituarcisi, a condizione che gli venga assicurato un adeguato movimento quotidiano, venendo portato fuori almeno tre volte al giorno. Infatti di natura è un gran camminatore, che ama trascorrere molto tempo all’aria aperta, fare lunghe passeggiate e dar sfogo a tutta la sua dinamicità.  Anche se si vive in una casa con giardino, è meglio evitare di lasciarlo sempre solo all’esterno, nonostante non soffra mai il maltempo, dato che tende ad annoiarsi e a sentirsi molto triste da solo.  Addestramento dogo argentino  Il dogo argentino è molto protettivo e affettuoso nei confronti dei bambini, ma occorre rispettare delle ‘regole’ per non stuzzicare la sua aggressività. La forza del dogo argentino è molto considerevole e può essere pericoloso se non adeguatamente educato. Va infatti affrontato un percorso educativo serio dal momento stesso in cui entra a far parte della famiglia. Come addestrare un dogo argentino? Va educato fin da cucciolo al rispetto dei ruoli e degli spazi, e fin dai primi anni di vita deve essere abituato all’interazione con altri cani o animali domestici, in maniera da prevenire l’insorgere di comportamenti aggressivi o eccessivamente dominanti.  Alla stessa maniera, i più piccoli devono essere educati al rispetto del cane, per evitare che determinati comportamenti inneschino reazioni istintive negative. Data la stazza e le caratteristiche del dogo, il consiglio è sempre quello di non sottovalutare questo aspetto, e rivolgersi ad un educatore cinofilo qualificato per instaurare i fondamentali meccanismi di obbedienza.  Cura e alimentazione dogo argentino  Il dogo argentino è un cane molto robusto, ma è necessario fare attenzione durante il suo periodo di sviluppo. Già a tre settimane d'età possono insorgere problemi di sordità, comuni tra i cani a pelo bianco. Inoltre, come tutti i cani di grossa taglia, può essere soggetto a displasia delle articolazioni e dell’anca, di conseguenza bisogna evitare che i cuccioli facciano troppa attività fisica. L'aspettativa di vita media di un dogo argentino è di circa 11 anni.  La dieta del dogo argentino deve essere commisurata alla sua età, al suo peso e al suo livello di attività fisica. Può mangiare principalmente crocchette di buona qualità, preferibilmente due volte al giorno.   Si può spazzolare una volta a settimana, magari aumentando un po' la frequenza durante il periodo di muta, e lavarlo una o due volte l'anno, dato che il pelo del dogo è autopulente e ripristina rapidamente il proprio candore.
Il cane mangia troppo in fretta: perché lo fa e come comportarsi

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Il cane mangia troppo in fretta: perché lo fa e come comportarsi

il dic 13 2024
Se il cane mangia troppo in fretta è bene intervenire per cercare di correggere questo comportamento. Esattamente come per le persone, anche per i cani non è indicato ingurgitare le crocchette o qualsiasi altro alimento senza dedicare il tempo necessario alla masticazione. Perche il cane mangia veloce Quali sono le ragioni che rendono un cane troppo vorace? Le ragioni possono essere molteplici, ma spesso questo comportamento si sviluppa in seguito alla necessità di mangiare il più possibile prima che qualcuno gli sottragga il cibo. Si tratta di un comportamento che si riscontra più spesso, infatti, in cani che hanno vissuto una competizione con i fratellini da cuccioli, oppure che vivono ancora con altri cani, oppure ancora nei cani che sono stati ospiti di canili o rifugi. Se ha preso l'abitudine di mangiare in fretta in un'età particolarmente sensibile, è facile che la mantenga anche a distanza di anni. Non vuol dire che il cane provenga da situazioni difficili, ma la semplice presenza di altri cani lo può mettere in una situazione di stress competitivo altissimo, che lo porta a voler finire il pasto il più velocemente possibile. Un altro motivo può essere anche la fame smisurata del cane. Naturalmente in questo caso è meglio riconsiderare le quantità delle razioni giornaliere, e valutare se è il caso di aumentarle un po’, dato che potrebbero essere sottodimensionate rispetto alle esigenze del nostro animale, in particolare se effettua molta attività fisica. Cosa si rischia se il cane mangia troppo veloce Quando il cane mangia in fretta ci sono maggiori probabilità che possa avere qualche problema di digestione. L’organismo, infatti, impiega più tempo a processare il cibo che non viene masticato bene, esattamente come accade anche agli umani. Se il cane vomita, il problema potrebbe dipendere anche in questo caso dalla deglutizione errata del cibo. Inoltre, nutrirsi troppo velocemente può provocare flatulenza, accumulo di gas nello stomaco con conseguente distensione addominale e coliche. Per alcune razze c'è il rischio anche della torsione gastrica, che porta a conseguenze ben più gravi, anche letali. Cosa fare quando il cane mangia troppo in fretta La prima soluzione, nel caso in cui si abbiano due o più cani, è quella di farli mangiare separatamente, mettendoli in stanze diverse. In questa maniera, infatti, si riduce la competizione alimentare e, nel giro di poco tempo, il problema dovrebbe risolversi. Evitate di disturbare il cane con la vostra presenza mentre mangia, dato che potrebbe credere che anche voi vogliate rubargli il cibo. Se invece si possiede un solo cane, si può tentare di spargere il contenuto della ciotola sul pavimento, in circa 4 mq. Il cane dovrà quindi spostarsi di qualche passo per ingerire il cibo, facendo passare quindi del tempo tra un boccone e l'altro, oltre ad attuare anche una ricerca olfattiva appagante per individuare quello che può aver tralasciato. Si tratta di una soluzione attuabile in spazi adeguati e ovviamente con del cibo secco, come possono essere le crocchette, ma naturalmente impossibile da praticare con il cibo umido, in particolare in appartamenti o altre ambienti non idonei. Un altro metodo può essere l'utilizzo del Kong, un gioco educativo per cani di forma conica, in caucciù naturale molto resistente. Un grosso foro nella parte bassa permette di inserire al suo interno cibo in qualsiasi forma e consistenza, mentre un piccolo foro nella parte alta impedisce di creare l’effetto 'sottovuoto', evitando che la lingua del cane possa rimanere incastrata dentro. Una volta inserito il cibo al suo interno, il cane si deve impegnare a trovare una soluzione per farlo uscire. Ciotola anti ingozzamento cane Una soluzione molto sicura può essere l'acquisto di una specifica ciotola per cane vorace, che presenta una superficie di fondo ruvida con punte e avvallamenti. Per raggiungere i pezzetti di cibo o le crocchette l’animale dovrà cercarle con più calma con lingua e bocca, rallentando l’assunzione di cibo e riducendo così i rischi.
San Bernardo: carattere, alimentazione e addestramento

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San Bernardo: carattere, alimentazione e addestramento

il dic 13 2024
Il cane san Bernardo è uno dei cani più famosi e conosciuti per il suo aspetto peculiare. In questa guida parleremo soprattutto della scelta dei cuccioli, delle sue caratteristiche fisiche e comportamentali, della sua alimentazione e del suo addestramento.  La storia della razza San Bernardo Si stima che i primissimi esemplari simili, per genetica, ai moderni cani san Bernardo venissero usati dall'esercito romano per presidiare confini e posti di controllo. A partire dal 1600 la genetica venne raffinata e il cane assunse l'aspetto per cui lo conosciamo oggi. I due compiti principali in cui era coinvolto erano:  Protezione dei padroni sul Monte san Bernardo (da qui il nome), in Svizzera, luogo di passaggio dei briganti Ricerca dei dispersi in montagna; la sua vocazione di salvataggio è ancora oggi estremamente impiegata dai soccorsi alpini Dal 1800 le sue caratteristiche furono pienamente stabili, tanto che questa razza venne utilizzata anche dall'esercito napoleonico.  Cane di San Bernardo caratteristiche Quando parliamo di cani san Bernardo ci riferiamo ai molossoidi: animali generalmente di stazza molto robusta. Al garrese può arrivare anche ad un metro di altezza ed è indubbiamente il più alto cane domestico esistente. Peso San Bernardo Quanto pesa un san Bernardo? Un maschio adulto ben nutrito può arrivare tranquillamente a 100 kg! Per la sua stazza richiede ampi spazi in cui muoversi e non può essere costretto in un piccolo appartamento. In merito al pelo, si dividono gli esemplari in due categorie: a pelo lungo e a pelo corto. Gli esemplari a pelo corto richiedono meno manutenzione e spazzolature. Estremamente denso e soffice, il pelo protegge l'animale dalle temperature più rigide. Il colore classico è il bianco, che ritroviamo sul petto, sul muso e sulle zampe, con macchie tra marrone e rosso tipiche della razza.  Gli occhi sono castani e scuri, dolci e profondi. Le orecchie larghe e soffici. La coda è estremamente ricca di pelo e portata bassa quando il cane è tranquillo; se agitato o emozionato verrà tenuta sollevata sulla schiena. Quanto vive un San Bernardo Questo cane è molto resistente alle malattie e la sua longevità lo porta a vivere per circa 10/12 anni di media.  San Bernardo carattere Come tutti i molossoidi, il san Bernardo si affeziona enormemente al padrone e alle persone che reputa amiche. L'indole di soccorritore lo porta a difendere strenuamente e con grande coraggio la vita del padrone. Ha un ottimo atteggiamento con i bambini, paziente e delicato: uno straordinario contrasto, per un cane tanto imponente!  Il carattere del cane di san Bernardo lo porta a rimanere un eterno cucciolo con i propri padroni. Con gli sconosciuti è paziente ma non abbassa mai la guardia: se ben educato può essere usato come cane da guardia, in quanto avvisa con grande attenzione e reattività dei pericoli i propri padroni. Questo vale soprattutto con i bambini o i membri più fragili della famiglia: mai avere con loro un atteggiamento ostile se il cane è nei paraggi, scatterà immediatamente in loro difesa.  Come scegliere un cucciolo di san Bernardo Scegliere un san Bernardo cucciolo da un allevatore specializzato e autorizzato è il modo migliore di accertarsi della sua salute. Il più frequente problema di salute di questa razza è la displasia dell'anca: verificare la salute degli ascendenti (genitori e nonni) è un modo efficace per scegliere un cucciolo sano e che svilupperà la disfunzione con minori probabilità. La scelta di un piccolo consente alla famiglia di curare fin dai primi mesi l'addestramento. L'esemplare verrà scelto in base alle caratteristiche di ogni esemplare, indicate dall'allevatore: paziente e timido o più vivace, maschio (più vigoroso) o femmina (più delicata).  Educare un san Bernardo non è un'impresa impossibile: il suo buon carattere lo rende adattissimo alla vita familiare. Un addestratore professionista potrà lavorare sia con la famiglia che con il cane fin dai primissimi mesi di vita, per garantire un buon imprint caratteriale. In particolare, sarà necessario focalizzarsi sulla gestione della stazza: finché cucciolo potrebbe essere maldestro e goffo, vivace al punto da ferire inavvertitamente i padroni e gli altri cani, perché ancora privo di consapevolezza della propria mole.  Cosa mangia un san Bernardo L'alimentazione del san Bernardo dovrà essere ovviamente curata con attenzione. Ecco qualche consiglio generale:  Fino ai 12 mesi l'alimentazione dovrà essere più leggera e meno ricca di grassi e proteine. Dopo l'anno di età si potrà recuperare sul suo peso e sulla sua massa muscolare, ormai sostenuta da uno scheletro pienamente formato. Il peso basso nel primo anno di età evita lo sforzo eccessivo delle articolazioni, che potrebbe causare displasie di anche e spalle.  La quantità di calcio somministrata dovrebbe essere tenuta sotto attento controllo. Dividere le calorie totali in tre pasti è il modo migliore per evitare un aumento di peso eccessivo: colazione e cena saranno più abbondanti; il pranzo sarà un po' più leggero e simile ad uno spuntino.  Il cibo per cani pronto è completo e bilanciato: basta seguire le istruzioni del produttore. Ma quanto mangia un san Bernardo? Sul prodotto sarà riportata una tabella con valori divisi per peso, sesso ed età, ma un maschio adulto, di media, consuma 400/450 grammi di cibo secco ad ogni pasto.
Perché il cane non mangia nella ciotola: le cause e come comportarsi

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Perché il cane non mangia nella ciotola: le cause e come comportarsi

il dic 13 2024
Capita più frequentemente di quanto si immagini che il cane non mangi dalla ciotola, oppure che manifesti altri strani comportamenti prima e durante il pasto. Da cosa sono dovuti? Come mai succede? Cosa bisogna fare? È necessario preoccuparsi per la sua salute o il suo benessere? In sostanza: perché il cane non mangia nella ciotola? Per cercare di rassicurarti e di aiutarti a risolvere questo problema, abbiamo raccolto alcune delle domande più frequenti a cui proveremo tra poco a rispondere! Il cane non mangia dalla ciotola Quando il cane non mangia nella ciotola o diventa inappetente, è inevitabile farsi prendere dalla preoccupazione. Esistono però molte motivazioni che possono spiegare questo comportamento. Vediamo le più frequenti: Il cibo non gli piace. Può capitare, come succede con i gusti degli esseri umani. Evita di somministrargli cibo molto appetizzante o ricco di additivi che ne stimolino il consumo: tornare al cibo sano e naturale sarà davvero difficile! Piuttosto, cerca una marca di cibo per cani diversa, ma di pari livello nutrizionale, come i mangimi completi che trovi nel nostro shop.  Il cane è spaventato da qualcosa: l'ambiente è rumoroso e caotico? I bambini lo disturbano quando prova a mangiare? Ci sono altri animali con cui deve litigarsi la razione? Questi motivi potrebbero essere alla base dell'inappetenza. Prova a creare un momento del pasto più tranquillo e sereno. La ciotola è inadatta. I cuccioli avranno difficoltà a raggiungere il cibo in una ciotola troppo alta, oppure i cani con le orecchie lunghe non apprezzeranno di sporcarsi tentando di raggiungere bocconcini e crocchette. Un cane anziano potrebbe, invece, faticare o provare dolore nel piegarsi. Per tutte queste esigenze esistono ciotole specifiche: prova ad acquistarne una differente per taglia e forma nel nostro shop! La ciotola ha un cattivo odore. Se lavata in modo non corretto, la ciotola può trattenere odori sgradevoli: chi di noi apprezzerebbe un bicchiere di vino da una stoviglia sporca o mangerebbe volentieri da un piatto poco pulito? Presta più attenzione all'igienizzazione e usa ciotole realizzate con un materiale più facile da pulire e che non trattenga gli odori: acciaio, alluminio e ceramica sono materiali perfetti. Il cane mangia fuori dalla ciotola Sembra strano, ma è frequente che il cane prenda il cibo dalla ciotola, lo sposti per terra e lo mangi da lì. Se il cane non mangia croccantini dalla ciotola, puoi verificare se: Il cane teme la gerarchia: se un altro animale di casa è particolarmente aggressivo e geloso del cibo, per evitare conflitti, il più debole prende la propria razione e la sposta per mangiarla senza disturbarlo. In alcuni casi, il cane che sposta la ciotola per intero lo fa proprio per questo motivo, per non essere disturbato durante il pasto.  La ciotola di plastica ha un odore sgradevole, oppure se quella di alluminio produce un rumore fastidioso. Se il problema è nella gerarchia, prova a dare da mangiare ai cani alla stessa ora ma in stanze diverse. Oppure, trova un luogo più tranquillo per il suo pasto, dove non verrà disturbato.  Una ciotola di materiale differente, per esempio in ceramica, e opportunamente lavata, potrebbe risolvere invece il secondo caso.  Perché il cane ribalta la ciotola   Il cane che rovescia la ciotola molto spesso lo fa per maldestrezza, per esempio perché cucciolo o anziano. Il fastidio è facilmente risolvibile mettendo la ciotola in uno spazio più ampio e usandone una di materiale più pesante, come la ceramica; oppure, si può usare un supporto pesante o gommato che trattenga le ciotole di acqua e cibo nella giusta posizione.  Se il cane rovescia la ciotola perché troppo vorace, è possibile usare speciali piatti per ridurre questo comportamento: il fondo trattiene le crocchette e il cane deve sforzarsi di raggiungerle, rallentando l'abbuffata.  A volte il cane rovescia la ciotola per attirare l'attenzione dei padroni, specie se soffre la solitudine durante il giorno.  Cosa non fare se il cane non mangia Un proprietario premuroso inevitabilmente si preoccupa se il proprio animale di colpo smette di mangiare volentieri il cibo che ha, invece, sempre apprezzato. Alcuni atteggiamenti possono però essere controproducenti: Non somministrare snack ipercalorici, troppo invitanti, con aromatizzanti sintetici: il cane potrebbe abituarsi e rifiutare ancor di più il cibo sano che gli offrirai; oppure, arriverà al pasto giù sazio e non vorrà mangiare la razione proposta. Non cambiare le sue abitudini: cercare di invogliarlo, facendolo mangiare dalle mani, potrebbe renderlo ancora più recalcitrante; inoltre, cerca di non cambiare gli orari del pasto. Piuttosto, rendi più sana e confortevole la sua routine quotidiana del pasto. Non osservarlo con angoscia ad ogni boccone: se il cane non mangia nella ciotola, probabilmente sta facendo un capriccio e, avvertendo la tua preoccupazione, sarà ancora meno disciplinato. Lascialo tranquillo e non farti intimorire: appena avrà abbastanza fame sicuramente ricomincerà a mangiare correttamente. Se il cane presenta altri sintomi oltre all'inappetenza (come dolore, febbre, prostrazione, vomito), non attardarti a contattare il veterinario! L'origine dell'inappetenza potrebbe essere un trauma o una patologia da diagnosticare e curare il più rapidamente possibile.
Carlino: carattere, alimentazione ed educazione

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Carlino: carattere, alimentazione ed educazione

il dic 13 2024
La razza carlino è una delle più dolci e tenere di tutte, adatta per essere tenuta in casa e fare compagnia ai suoi inquilini. Le origini di questa razza canina risalgono a più di 2000 anni fa, più precisamente in Cina ed era il cane di proprietà degli imperatori o solamente di chi possedeva delle grosse somme di denaro da poterselo permettere. Nel 1500 sbarcò in Europa e anche qui i cani carlino divennero i cani da salotto di molte regine e dame di corte.  Questo cane di grande compagnia adora stare in casa, giocare e donare gioia ai bambini e ai suoi padroni. Ma come ci si prende cura di un cane di razza carlina? Scopriamolo insieme. Le caratteristiche del carlino La razza del cane carlino si distingue per la conformazione del cranio piuttosto arrotondato, il muso nero, schiacciato e rugoso, gli occhi piccoli, all’infuori e neri; le orecchie sono piccole e schiacciate all’indietro, tanto da essere soprannominate “orecchie a bottone o “orecchie rosa”.  Il carlino è un cane di piccola taglia, con una struttura muscolare possente ma allo stesso tempo limitata, a causa della conformazione delle zampe anteriori rivolte verso l’interno: il corpo si presenta piuttosto uniforme dall’attaccatura della testa fino alla coda.  Gli esemplari attestati con il pedigree hanno generalmente i colori del fulvo, nero, albicocca e argento, hanno un pelo liscio e corto e un mantello mascherato, bicolore o doppio mantello.  Il carattere del carlino Molto dolce e testardo, vivace, giocoso, bisognoso di affetto, è l’animale perfetto per una vita in appartamento. Il lato negativo è che la razza carlina non può esser lasciata sola per molto tempo, altrimenti potrebbe sviluppare una forte sindrome da abbandono: ha bisogno di molte attenzioni dal suo padrone, che è anche il suo migliore amico.   La sua indole buona e socievole vi permetterà di avere anche altri animali domestici in casa, ma dovrete stare attenti che la natura mansueta del carlino non lo porti a subire i dispetti da parte degli altri amici pelosi.  Come allevare un carlino Il carlino è sempre stato il cane degli imperatori, dei re e della borghesia anglosassone del ventesimo secolo: è per questo che molti allevatori di cani di razza sono soliti a trattare anche i carlini.   Un carlino di razza e in salute può arrivare a costare dai 1.300 ai 1.500€. Anche se sembra impossibile, questi prezzi sono dettati da tutte le cure che questi allevatori hanno nei confronti dei cuccioli e delle madri prima di venderli.  Infatti, un cane di razza ben allevato con un pedigree con i controfiocchi possiede una serie di accortezze che richiedono il dispendio di un bel po’ di denaro. Ai cuccioli di carlino ad esempio, vengono fatti tutti i vaccini necessari assieme a tutte le cure mediche, un'alimentazione idonea sia per lui che per la madre e anche delle analisi per un futuro accoppiamento.   La salute di un carlino Se il vostro amico a quattro zampe riceve per tutta la vita le giuste cure mediche, potrà vivere fino all’età di circa 14 anni. Un carlino è un cane con una salute molto cagionevole. A causa dei suoi occhi piccoli e sporgenti, sarà sempre soggetto ad infiammazioni e ulcere corneali, così come anche le orecchie saranno soggette a molte infiammazioni.  Per via delle narici larghe e il setto nasale stretto, invece, sarà portato a respirare con fatica: spesso emetterà dei rantoli e durante la notte tenderà a russare, infatti esiste il detto “russare come un carlino”. Tutto l’anno, ma soprattutto durante i cambi stagionali, la razza del carlino tende a perdere molto pelo, sarà quindi vostra premura spazzolarlo molto spesso con l'utilizzo delle migliori spazzole togli pelo. Cosa mangia un carlino Per quanto riguarda l'alimentazione del carlino, si dovrà porre molta attenzione: il peso ideale oscilla fra i 6 e gli 8 kg, ma tende ad ingrassare molto facilmente a causa della sua costituzione tarchiata e della sua pigrizia.  Si consiglia di nutrirlo con adeguati alimenti (quindi non i vostri avanzi) aventi una buona dose di proteine, poche vitamine, pochi carboidrati e zero zuccheri. Dovete ricordarvi poi che la razza carlina ha lo stomaco delicato, quindi dovete stare attenti a non riempirgli troppo la ciotola, così da non irritargli lo stomaco.  Dategli da mangiare tre volte al giorno e cercate di fargli fare dell’attività fisica breve, ma quotidiana. Grazie alla sua taglia, il carlino non prevede grandi spese per essere nutrirlo, vi basteranno circa €30 al mese.  Come educare un carlino I carlini, così come ogni altro animale domestico, è preferibile educarlo ancora quand’è un cucciolo. Insegnateli le regole di casa e per il primo periodo ricompensatelo quando si comporta bene, dandogli del cibo o dei giocattoli.  Ogni volta che si comporta male, scegliete poche parole e pronunciatele sempre a voce alta e con tono fermo, così che il cucciolo associ i vostri rimproveri a qualcosa che non deve essere fatto. 
Cane Breton: caratteristiche, addestramento e alimentazione

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Cane Breton: caratteristiche, addestramento e alimentazione

il dic 13 2024
Il cane Breton, o meglio ancora Epagneul Breton, è una razza di origine francese, precisamente proveniente dalla Bretagna, da cui poi prende il nome. Particolarmente in voga fra l’aristocrazia e la borghesia, prima francese e poi britannica, questo cane in poco tempo divenne la razza prediletta per i cacciatori di tutto il mondo, prima dei ceti più benestanti e in un secondo momento di tutti i tipi di cacciatori. La moda di avere un cane Breton come compagno di caccia fra l’aristocrazia e la borghesia britannica inizia dopo il 1907, anno in cui venne riconosciuto come cane di razza, e nel 1938 vennero migliorati e perfezionati gli standard di bellezza della razza. Caratteristiche razza Breton La razza Breton si distingue per essere di stazza medio-piccola, di elegante portamento e dall'aspetto compatto e vigoroso. Il manto gli permette di mimetizzarsi in qualunque zona di caccia: dal sottobosco, alle paludi ed alle zone boschive di pianura. Avendo poi una coda corta, a volte quasi inesistente, l’animale ha molte meno possibilità di incastrarsi fra la vegetazione durante le azioni di caccia e di riporto. Carattere del Breton I cani Breton sono degli animali estremamente attivi, sensibili e intelligenti. Amano giocare, stare all'aria aperta e in compagnia dei loro padroni e dei più piccini. Breton pregi e difetti Non sono dei cani facili da tenere, perchè la loro natura di segugi li porta ad essere estremamente attivi e resistenti. Se non si è dei cacciatori professionisti o degli sportivi nati, sarà difficile tenere il passo con questo cane. Data la sua indole, si consiglia di portarlo fuori tutti i giorni per almeno due ore, a meno che non si possieda un giardino di modeste dimensioni; l’ideale sarebbe portarlo nei campi e lasciarlo libero almeno due o tre volte alla settimana. Portato a cacciare la selvaggina da penna e da pelo, una volta lasciato libero in una zona di caccia il vostro amico inizierà a correre, rotolare e giocare: appena sentirà la presenza di una preda, la sua ineccepibile capacità di ferma sarà il segnale per imbracciare il vostro fucile (se siete cacciatori); sarà poi compito del vostro animale andare a recuperare la preda. Oltre alle doti da cacciatore, il Breton si distingue per essere un cane posato e di aggraziato portamento, per questo in passato è stato molto apprezzato dai ceti sociali più abbienti. Le doti da segugio lo portano ad avere un fiuto eccezionale, essere curioso nell’esplorare nuovi terreni, avere eccezionali doti di ferma e una buona tendenza al riporto (anche se a volte c’è bisogno di un po’ di addestramento iniziale). Nel caso in cui non siate cacciatori o sportivi, portate il vostro esemplare di Breton ad imparare qualche sport (o hobby), come il Flyball (la staffetta a squadre) o le prove ad ostacoli. Salute del cane Breton In linea generale i cani da caccia Breton godono di buona salute. Fate attenzione che i cuccioli ricevano tutti i vaccini necessari e una volta l’anno fate fare al vostro cane un richiamo contro la filariosi cardio polmonare e le regolari protezioni antiparassitarie. Si consiglia come forma di prevenzione di portare questa razza di cane dal veterinario due volte l’anno. Nella vita quotidiana si dovrà prestare qualche accortezza ai padiglioni auricolari che, a causa delle orecchie pendenti, avranno bisogno di esser tenute pulire. Prestate attenzione che non si formi del tartaro in bocca e dategli una bella spazzolata una o due volte a settimana; fategli il bagno solo quando lo riterrete necessario. Addestramento Breton La razza Breton è naturalmente portata alla caccia, quindi l'addestramento non sarà particolarmente ostico. Ciò su cui potrete lavorare saranno i comandi per il riporto e quelli basilari per farlo sedere, alzare e farlo partire per la caccia. Come addestrare un Breton Si consiglia di iniziare quando il cane è ancora cucciolo. Stimolatelo con una pallina ed insegnategli ad andare a cercarla nel vostro giardino oppure in un parco: se volete simulare la caccia, attaccate alla pallina delle piume di quaglia o beccaccia. Chiamatelo ed insegnategli a riportare la “preda”. Le prime volte, ogni volta che eseguirà correttamente i vostri comandi, ricompensatelo con dei croccantini. Il passo successivo è insegnargli a sedere: fate una leggera pressione sulla zona dorsale e con voce chiara date il comando di “seduto”: anche qui, le prime volte dategli una piccola ricompensa ogni volta che ubbidisce. Per ogni comando scegliete delle parole precise e rivolgetevi sempre con tono chiaro e sicuro. Una volta insegnatogli i comandi fondamentali, potrete portarlo per campi a fare le prime cacce. Alimentazione Breton L’alimentazione del cane Breton deve essere varia e contenere tutti i principi nutritivi. Sono presenti sul mercato cibi completi per cani, sia in attività che in mantenimento Riempite la ciotola due o tre volte al giorno, possibilmente a degli orari precisi e, essendo un cane da caccia, assicuratevi che sia sempre in una buona condizione fisica. Un metodo per verificare ciò è controllare al tatto che si sentano le costole del torace ogni volta che lo spazzolate, una o due volte la settimana utilizzando una spazzola.
Allevare un Bovaro del Bernese: carattere e alimentazione

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Allevare un Bovaro del Bernese: carattere e alimentazione

il dic 13 2024
Uno dei cani di taglia grande più dolci e coccoloni di tutti è sicuramente il Bovaro del Bernese. La razza venne riconosciuta nel '900 quando, degli allevatori cinofili svizzeri portato degli esemplari di questa razza ad una mostra cinofila.  Se siete alle ricerca del vostro amico a quattro zampe e siete dei grandi appassionati di cani, allora in questo articolo cercheremo di dare tutte le più importanti informazioni riguardanti questa razza e scopriremo perchè è così tanto apprezzata.  Bovaro del Bernese carattere Animale di grande taglia estremamente amata dai bambini, questo cane è perfetto per essere un ottimo animale con cui giocare, soprattutto per chi vive vicino a dei grandi parchi o ad aree molto ampie.  Questa bestia di contraddistingue per essere un animale molto intelligente ed addomesticabile: se avete la fortuna di adottare un esemplare fin da cucciolo, allora potrete insegnargli una grande quantità di comandi e renderlo perfetto per tenerlo sempre con voi anche in casa.  Il Bovaro Bernese è una razza di grande stazza, di pelo medio, lungo, folto, liscio e leggermente ondulato. Anche se è di grande stazza, questa bestia ha delle zampe agili e robuste ed ama giocare nei grandi spazi aperti, anche se si stanca molto velocemente.  Un Bovaro del Bernese cucciolo, già da piccolo si presenta come un animale coccolone, con i suoi tre colori dominati. Il nero, che ricopre il mantello del tronco, del corpo, della testa e della coda. Il bianco parte dalla fronte e si allarga verso la coda, creando una sorta di croce bianca sul petto e delle chiazze sulle zampe e la punta della coda. Il terzo colore è il marrone caffelatte, che si presenta sotto forma di chiazze sulle guance, sulle zampe e sul lato del petto. Il pelo lungo è perfetto per proteggere il vostro amico a quattro zampe durante l'inverno, il che lo rende in realtà poco adatto ai climi caldi. Dopo averlo portato a casa lo si deve portare immediatamente dal veterinario, per far controllare che sia tutto in ordine a farlo vaccinare.  Nei primi mesi di età, il cane cresce mediamente di 1 kg a settimana. Il peso medio varia in base al sesso: un Bovaro del Bernese maschio arriva a pesare circa 55 kg, mentre un Bovaro del Bernese femmina generalmente arriva a circa 45 kg.  Sin da piccolo, questa razza sceglie un massimo di due padroni a cui resterà fedele per tutta la vita e che proteggerà da ogni pericolo.  Se avrete dei bambini, un Bovaro del Bernese crescerà assieme ai piccoli e si comporterà come fossero suoi fratelli. Questi animali possono anche essere addomesticati come cani da: lavoro sport salvataggio ricerca terapia Bovaro del Bernese salute Vediamo ora come accudire un Bovaro del Bernese. Innanzitutto, è fondamentale dargli l'amore necessario. Molto importanti sono i vaccini contro il cimurro, la rabbia e lo sverminamento, patologie in cui potrebbero incorrere questi animali.  A cadenza semestrale, o per lo meno annuale, nel corso di tutta la sua vita, sarà necessario portare il proprio animale domestico dal veterinario per assicurarsi che non contragga la displasia del gomito o dell'anca, patologie che spesso insorgono in questa razza di cani. Bovaro del Bernese vita media Se trattato bene e seguito con tutte le cure necessarie, la vita media di un Bovaro del Bernese si aggira intorno agli 8/10 anni.  Bovaro del Bernese alimentazione Non è automatico poter dire quanto mangia un Bovaro del Bernese, tutto dipende dal periodo in cui si trova il proprio animale domestico.  Se la bestia è ancora un cucciolo, allora dovrete somministrargli del cibo tre volte al giorno con del mangime composto o preparato in casa, fatto principalmente da carne, verdure e frutta.  Una volta cresciuto, il cane passerà a porzioni più grandi, ma gli si potrà da mangiare anche solo due volte al giorno. Cosa mangia un Bovaro del Bernese Generalmente il Bovaro del Bernese mangia cibi pronti, umidi o secchi, disponibili nei negozi per animali. Toelettatura Bovaro del Bernese Data la grande stazza e il pelo lungo, il Bovaro del Bernese va spazzolato almeno 2 o 3 volte alla settimana, per non rischiare che si formino accumuli di sporco, di polvere oppure quei fastidiosi e brutti nodi fra i peli. Questa operazione renderà il pelo del vostro cane liscio e morbido al tatto. Due o tre volte l'anno al massimo dovete provvedere a fare una toelettatura completa. La procedura è un po' lunga, quindi per la prima volta si consiglia di prendersi una mezza giornata, almeno per capire meglio come muoversi in questa procedura. Come toelettare un Bovaro del Bernese Dopo aver spazzolato egregiamente il pelo ed assicurarsi di aver tolto i nodi, si può procedere con il lavaggio del pelo con lo shampoo: dopo aver lavato e sciacquato il manto, provvedete subito a tamponare con degli asciugamani il vostro amico peloso, così da essere certi che non si scuota e non sparga acqua per tutta la stanza.  Se poi si decide di lavarlo all'interno della vasca da bagno, si consiglia di mettere per terra un tappetino antiscivolo. 
Cane Dalmata: carattere e alimentazione

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Cane Dalmata: carattere e alimentazione

il dic 13 2024
Il dalmata, razza canina che nell'immaginario collettivo risponde generalmente alle caratteristiche di docilità e socievolezza, si presenta, in effetti, come uno dei cani più amichevoli ed estroversi, adatti alla vita in famiglia e al rapporto con i bambini. Non a caso il dalmata è il protagonista del celebre film di Walt Disney 'La carica dei 101' ed è anche, ad oggi, mascotte dei Vigili del Fuoco. Il dalmata è famoso non solo nel mondo del cinema ma anche nella tradizione pittorica, in quanto spesso raffigurato come cane da caccia e da guardia nei quadri dei pittori fiamminghi del XVII secolo. Un altro dei molteplici ruoli attributi al nostro amico maculato è quello del cane cocchiere, ovvero animale in grado di difendere i cavalli e fornire prestigio ed eleganza alle carrozze dei nobili nel 1700. Successivamente il dalmata è stato impiegato come cane da guerra adibito al trasporto d'armi o, ancora, utilizzato come attrazione nei circhi. Dalmata: caratteristiche Occhi ambrati e orecchie pendenti, il dalmata è un cane dall’aspetto snello e muscoloso, con zampe affusolate, testa e coda allungate. Dal suo famoso mantello a chiazze bianche e nere (a volte marroni) deriva il suo nome, dal momento che la sua razza sembrerebbe trarre origine dall'antica Dalmazia, storicamente simboleggiata dall'emblema del leopardo. Una curiosità: le caratteristiche macchie non appaiono prima di qualche mese sul manto dell'animale, che da cucciolo si presenta uniformemente bianco. Dalmata: carattere La razza di cane Dalmata è caratterizzata da un portamento elegante e nobile, tipico della classe di cani da caccia a cui appartiene, accompagnato ad una notevole intelligenza e ad una forte propensione alla sensibilità nei confronti degli umani, nonostante a volte possa tradire delle reazioni imprevedibili, seppur di natura non aggressiva. La fedeltà e l'istinto di protezione sono due tra le qualità più nobili di questo animale, che tende ad affezionarsi molto alla famiglia di adozione, dalla quale non si separa con facilità. In effetti, se lasciato troppo spesso in solitudine, il dalmata può arrivare a soffrire di malinconia fino a mostrare veri e propri segnali di ansia da separazione. Nonostante il suo carattere mansueto e la tendenza ad essere al centro dell'attenzione del padrone con cui ama giocare, il dalmata necessita di un addestramento fermo e costante sin dai primi mesi, in virtù della sua naturale tendenza ad essere diffidente.  L'importanza dell'esercizio fisico è centrale per questo cane che, a causa del suo istinto di cacciatore, ama saltare e correre. Se non adeguatamente assecondato in questa necessità, può diventare insofferente e sfogare la propria tensione all'interno dell'ambiente domestico, arrivando a mostrarsi iperattivo e difficile da controllare. Si raccomanda, per questa tipologia di cane, un esercizio fisico quotidiano di almeno due ore, coadiuvato anche da giochi di stimolazione cognitiva. In questo senso, la relazione con il Dalmata può apparire anche competitiva, e deve basarsi su una buona dose di autorevolezza.   Dalmata: alimentazione È bene sapere che questo tipo di cane è naturalmente predisposto a problematiche di sordità ereditaria (per la quale possono essere testati fin da cuccioli) e di complicazioni all'apparato urinario, essendo predisposti alla formazione di calcoli renali. Anche la displasia all'anca e l'allergia cutanea rappresentano possibili patologie in cui può incorrere l'animale, soprattutto con l'avanzare dell'età. L'alimentazione equilibrata, che comprende la somministrazione regolare di acqua fresca, è centrale per la cura di questo cane. A partire dai primi mesi, grazie al latte materno, fondamentale per la formazione di anticorpi, i cuccioli di dalmata aumenteranno dal punto di vista ponderale di circa 30/60 grammi al giorno, fino a raggiungere un peso di 25 kilogrammi circa in età adulta. La fase dello svezzamento dovrà essere caratterizzata dalla somministrazione di preparati appositi, ammorbiditi con acqua (mescolando tre porzioni di acqua per ogni dose di cibo secco specifico per razza dalmata). Fino al sesto mese, sarà opportuno nutrire il cane almeno tre volte al giorno, successivamente, dai sei ai dodici mesi, si potrà procedere con la somministrazione del cibo due volte al giorno, prestando attenzione alle esigenze di gioco e movimento del cucciolo che, se costretto in ambienti eccessivamente piccoli, potrebbe sovra-alimentarsi ed incorrere in sovrappeso. In questa fase sarà importante mantenere sotto osservazione la crescita in peso e altezza dell'animale. Raggiunti i dodici mesi, il passaggio ad un cibo per cani adulti (ancora una volta specifico per cani di razza dalmata), dovrà avvenire gradualmente e nell'arco di quattro giorni, inserendo progressivamente nella porzione di cibo un quarto della nuova composizione, fino a raggiungere i 4/4. Sia che si parli di dalmata maschio che di dalmata femmina, quando l'animale raggiunge l'età della riproduzione sarà fondamentale arricchire l'alimentazione con proteine, carboidrati e grassi, aggiungendo al pasto anche integratori di vitamina A e Carnitina per i muscoli. Dalmata: vita media L'alimentazione del dalmata anziano, infine, prevede una dieta ricca di proteine e povera di sodio, allo scopo di scongiurare possibili difficoltà digestive. In questo senso, la vita media del dalmata non supera i 10-13 anni. Il pelo corto e duro che costituisce il manto del dalmata non necessita di una toelettatura particolare, sarà sufficiente procedere alla pulizia con un apposito guanto e un panno morbido una volta a settimana.
Bull Terrier: carattere, alimentazione, educazione

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Bull Terrier: carattere, alimentazione, educazione

il dic 13 2024
Originario dell'Inghilterra del XIX secolo e nato come incrocio tra la razza Old English Bulldog (oggi estinta) e la razza Old English Terrier, il cane Bull Terrier venne creato inizialmente per cacciare animali potenzialmente dannosi come i ratti e per essere utilizzato nei combattimenti tra cani noti come bull-baiting. Bull Terrier: carattere Il Bull terrier è noto, infatti, per essere un cane piuttosto veloce ed agile (grazie alla costituzione snella derivata dalle radici genetiche del Terrier), ma si presenta anche come un animale solido e caparbio nella lotta, esattamente come il famoso Bulldog.  L'aspetto dell'animale è sicuramente robusto e muscoloso, nonostante l'altezza (per un massimo di 45 centimetri)  e la stazza (33 kg circa per un esemplare adulto) siano modeste. La testa è tipicamente di forma ovale, le orecchie sono appuntite e il naso è leggermente oblungo (in gergo 'naso romano'). Il manto dell'animale è, inoltre, tendenzialmente bianco, a volte chiazzato alle estremità (testa, fondoschiena). Le varianti del pelo possono essere anche di colore fulvo, nero o marrone. Il Bull terrier è sicuramente conosciuto per essere un ottimo cane da guardia ma è al contempo affettuoso, docile, disciplinato, esuberante e ben predisposto al contatto fisico. Fatta questa premessa generale, è importante sottolineare che il cane non è adatto a proprietari inesperti, visti il carattere tenace e la propensione a difendersi qualora si trovasse in situazioni di sfida o di attacco. La sua naturale propensione alla lotta fa del Bull terrier un cane dinamico nella corsa e, più in generale, nel movimento. È importante concedere a questo cane almeno un'ora di esercizio fisico quotidiano, considerato che, se lasciato troppo spesso solo, potrebbe danneggiare con i suoi poderosi morsi l'ambiente circostante. Bull Terrier: vita media La sordità è la patologia congenita tipica più di questa razza canina e interessa principalmente la variante a pelo bianco. A questo disturbo possono aggiungersi familiarità per allergie, malattie ai reni, al cuore o ancora alla cute, spesso ad esordio tardivo. A questo proposito è bene sapere che la vita media del Bull terrier si aggira attorno ai 10 -12 anni, non essendo un cane molto longevo. Come addestrare un Bull Terrier? Il nostro amico è sicuramente un buon cane da compagnia adatto alle famiglie, ma è raccomandabile che segua un buon addestramento e impari fin da subito a rispettare il padrone, essendo di natura dominante. Il Bull Terrier è un cane di per sé intelligente e facile da addestrare, ma è importante iniziare l'educazione sin da cucciolo, grazie all'ausilio di biscotti o giocattoli che compensino la sua predisposizione a mordicchiare gli oggetti. É utile, per capire come educare un bull terrier, che l'animale impari fin da subito a rispondere al proprio nome, espediente utile a richiamarlo o fermarlo qual ora fosse necessario. I comandi essenziali a cui è bene sia abituato sono elencati di seguito: Seduto: si ottiene questo imprinting  facendo sedere a terra il cucciolo dopo avergli mostrato un biscotto. Una volta che l'animale sarà seduto, si potrà mettere il biscotto sopra la sua testa dopo aver pronunciato con fermezza la parola 'SEDUTO'.  Una volta ottenuto il comando è importante complimentarsi con il cane con il cane, offrendogli la ricompensa; Terra: partendo dalla posizione seduta, sarà necessario inginocchiarsi vicino all'animale, mostragli un biscotto e indicare il pavimento con la mano, proseguendo il comando con la parola 'TERRA'. A questo punto il cucciolo dovrebbe automaticamente stendersi sul pavimento di fianco al padrone. Anche in questo caso è necessario ricompensare l'animale una volta eseguita correttamente la richiesta, sia con il classico richiamo 'BRAVO' sia con l'atteso premio; Vieni: è un comando di richiamo facilmente associabile al momento del pasto, che, se abbinato al cibo, favorirà l'introiezione della parola in questione nel suo vocabolario di addestramento. É poi utile estendere tale imposizione a contesti di socialità come i luoghi pubblici, di modo che il cane impari a ritornare dal padrone qual ora sentisse la parola appresa. Anche in questo caso l'introiezione del comando è facilitata se alla parola è associato un premio in cibo, da tenere in mano; Lascia: trattasi di un comando fondamentale, dato che, come detto, questo cane possiede una incredibile forza nel mordere e trattenere oggetti tra i denti. Insegnare questo precetto è facile, basterà dare al cane un giocattolo con cui si diverte abitualmente e successivamente dargli il comando 'LASCIA' mostrando nella mano un biscotto. Un altro fondamentale passaggio nell'addestramento del Bull Terrier è l'andatura al guinzaglio, che permetterà al padrone di controllare meglio la notevole forza di cui è provvisto il cane. Uno dei modi per insegnare all'animale una andatura corretta è quello di farlo camminare sul lato destro e fermarsi se dovesse andare troppo veloce o correre, evitando il contatto visivo e mostrando nella mano un biscotto col quale premiare il cane, ma solo nel momento in cui comincerà a camminare alla giusta velocità. Sarà sicuramente necessario ripetere l'esercizio più volte, data la testardaggine dell'animale. Alimentazione Bull Terrier: cosa è bene sapere Il cibo ideale per Bull terrier è dato dai prodotti specifici per questa razza, ed è solitamente costituto da composti equilibrati in tutti i macro-nutrienti, da accompagnare con dosi costanti di acqua fresca. Questo animale deve nutrirsi in media due volte al giorno, in modo che il suo metabolismo si attivi e concorra al mantenimento di una buona forma fisica.  Oltre ai preparati confezionati, è possibile offire al cane carne di qualità come manzo, pollo o tacchino, mescolata a verdure come patate, cavoli e fagioli. Anche il pesce è indicato, purchè sprovvisto di spine. Il mais e il riso sono consigliati come fonte di carboidrati. Assolutamente da evitare, invece, latticini, frutta e dolci, in quanto alimenti ricchi di zuccheri.
Yorkshire Terrier: carattere, alimentazione, educazione

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Yorkshire Terrier: carattere, alimentazione, educazione

il dic 13 2024
Lo Yorkshire Terrier, chiamato anche Yorky o semplicemente Yorkshire, è un cane di piccola taglia dal carattere vivace, giocoso e fedele, che prende il nome dall’omonima contea inglese dove, alla fine dell’Ottocento, nacquero i primi allevamenti di questa razza. È un cane dal pelo setoso e lungo che ricade dritto e uniforme lungo ai lati, dal mantello di colore blu acciaio scuro e dal portamento dritto e fiero. Il suo musetto è piccolo e simpatico, ha orecchie a V portate dritte, il tartufo nero e gli occhi scuri ed intelligenti. Il pelo del muso e delle zampe è generalmente più chiaro, fulvo e lucido.  Lo yorkshire è un ottimo compagno di giochi per i bambini ed è consigliato alle persone anziane e sole per la sua indole particolarmente affettuosa ed emotiva. Ama essere coccolato, spazzolato e giocare insieme al suo padrone. È l’avvisatore di casa, dall’istinto protettivo e coraggioso. Yorkshire carattere e caratteristiche Se non avete mai avuto un cane prima, lo yorkshire terrier è la scelta più consigliata perché di facile gestione: gode di buona salute e date le sue piccole dimensioni, lo yorkshire terrier in appartamento non avrà grosse difficoltà di adattamento. Inoltre, perdendo poco pelo viene considerato un cane anallergico! Lo yorkshire è un cane molto intelligente e protettivo, tende infatti ad abbaiare alle persone estranee al suo nucleo familiare: per questo è importante educarlo a non avere paura di persone ed oggetti nuovi. Lo yorkshire femmina è più indipendente e attiva rispetto allo yorkshire maschio, che invece è più coccolone e casalingo. Fondamentale per il loro benessere è lo stare in compagnia, soffrono molto la solitudine ed il distacco e possono sviluppare una vera e propria ansia da separazione. Hanno un carattere docile e sensibile, ma sono allo stesso tempo molto giocherelloni e allegri. Come educare un cucciolo di Yorkshire Lo yorkshire terrier è un cane dalla spiccata intelligenza che impara velocemente se si utilizza con lui il metodo della ricompensa, sopratutto affettiva. All’inizio della sua educazione servirà essere costanti nello spronarlo ad eseguire gli ordini basilari, premiarlo e non stancarsi di ripetere il procedimento fino a che non avrà imparato. Se non gli si dedica la giusta attenzione, prevarrà in lui l’indole da guardia e potrebbe diventare aggressivo o, al contrario, apatico. Il momento giusto per iniziare la sua educazione è a circa 3 mesi e gli ordini base da cui cominciare sono tre: SEDUTO: tendetegli un biscottino davanti al muso e, non appena si sta sedendo per non perderlo di vista, dategli l’ordine. Se non si siede, aiutatelo premendogli leggermente la fine del dorso. Appena seduto, fategli i complimenti e dategli il suo meritato premio. FERMO: cercate un posto tranquillo dove farlo sedere. Fatevi annusare il palmo della mano e dategli l’ordine prima di allontanarvi. Se vi segue, ricominciate da capo. A CUCCIA: quando ha imparato a sedersi e a stare fermo, sedetevi vicino a lui e tenetegli con una mano il collare. Sul palmo dell’altra mano mostrategli un biscottino. Lasciate che si avvicini per annusarlo e allo stesso tempo allungate la mano a terra davanti al musetto. Mentre si abbassa seguendo il suo premio, dategli l’ordine fino a che non si distende completamente. Una volta disteso, è il momento di dargli la sua ricompensa! Alimentazione Yorkshire L’alimentazione dello yorkshire è a base di cibo secco come le crocchette, ma dev’essere ricco, diversificato e dosato nel modo corretto, sia in quantità che in base alla sua età. Lo yorkshire è un cane dallo stomaco piccolo che non ha bisogno di grosse quantità per sfamarsi, ma non possono mancare durante tutta la crescita gli acidi grassi omega 3 e omega 6, calcio, fosforo e vitamina E, per mantenere le ossa sane ed il pelo luminoso, proteine, grassi e cereali.  Da cucciolo possiamo aiutarlo a masticare bagnando le sue crocchette con dell’acqua. Fino ai quattro mesi di età i suoi pasti giornalieri saranno quattro, poi tre e ridotti a due entro l’anno di età, quando raggiungerà l’età adulta.  A partire dai 7 anni, lo yorkshire viene considerato un cane anziano, anche se può arrivare a far compagnia al suo padrone fino ai 15-18 anni. Nella fase della vecchiaia, si dovrà scegliere una tipologia di cibo per cani con poche calorie per non aumentare la probabilità di sovrappeso e obesità.  Per tutta la sua vita cercate sempre di dedicare del tempo al suo gioco e al suo movimento, anche da anziano, fondamentale per il suo benessere e per lo sfogo della sua vivacità. Yorkshire Terrier malattie Lo yorkshire è un cane di sana costituzione, ma è importante controllare lo stato della sua salute almeno due volte l’anno, andando dal veterinario ogni sei mesi e seguendo il giusto ciclo di vaccini e sverminazioni, quando necessario. I suoi punti deboli in fatto di salute sono: lussazione della rotula; problemi alla colonna vertebrale; idrocefalo congenito; epilessia. Come toelettare uno Yorkshire L’avere cura del manto di questa razza è molto importante, perché di pelo lungo. Per mantenere il pelo morbido ed evitare il formarsi di grovigli, è fondamentale spazzolarlo ogni giorno soprattutto nelle zona più delicate come la coda, le ascelle, le orecchie e intorno agli occhi.   Fategli il bagno in vasca o in doccia, con acqua tiepida, shampoo poco aggressivo e balsamo adatto. Asciugatelo con l’asciugacapelli a velocità e calore minimi.  Per accorciare il suo pelo, utilizzate forbici arrotondate per evitare di ferirlo nei movimenti, non utilizzare spazzole uncinate, rasoi o forbici appuntite. Lo stesso per le unghie. Per un'igiene completa, lavategli delicatamente anche occhi, denti e orecchie, utilizzando cotoni inumiditi e dentifrici specifici per cani.
Shih Tzu: temperamento, alimentazione, educazione

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Shih Tzu: temperamento, alimentazione, educazione

il dic 13 2024
Lo shih-tzu è un cane di piccola taglia, vivace, intelligente e di buona compagnia, dalle antiche origini orientali. Il cane shih tzu è conosciuto anche come 'cane-leone', proprio dal significato del suo nome che in lingua cinese vuol dire appunto 'piccolo leone' o 'cucciolo di leone'.  La storia della razza shih tzu è molto antica: in principio i buddisti allevavano gli antenati di questa razza per rendere omaggio a Budda, tosando loro il pelo per renderli simili a dei piccoli leoni, uno degli animali simbolo del buddismo. Più tardi, in epoca cinese, era frequente regalare all'imperatore degli esemplari di shih-tzu in occasioni speciali. Il cane shih-tzu infatti arriva in Cina proprio dal Tibet intorno al 1700, diventando presto il cane della corte imperiale cinese per la somiglianza ad un cucciolo di leone, animale considerato sacro e spesso rappresentato in pietra su numerosi templi. L'esportazione di questa razza avvenne a partire dal 1912, anno di nascita della repubblica cinese ed i primi esemplari di shih-tzu approdarono in Gran Bretagna intorno agli anni Venti. Soltanto nel 1954 però venne riconosciuta la razza così come la conosciamo oggi dalla FCI, Federation Cynologique Internationale. Sebbene sia un animale di piccola taglia, il shih-tzu ha una costituzione piuttosto robusta. Dal sottopelo lanoso, ha un manto piuttosto lungo e setoso, che richiede una cura particolare e attenta. Il colore del manto va dal dorato (bianco-sesamo, miele, cannella, bronzo) al pezzato (bianco-grigio, nero, argento). Ha occhi grandi e scuri, un musetto corto e peloso, orecchie morbide e cadenti ed il naso nero. Il pelo del muso cresce verso l'alto, dando fierezza allo sguardo e confermando il nome che gli viene assegnato nel mondo anglosassone di 'cane crisantemo'.  In età adulta, questa razza ha una lunghezza che va dai 25 ai 28 centimetri ed un peso compreso tra i 4 e gli 8 chilogrammi. In media, l'aspettativa di vita di un esemplare di shih-tzu va dai 10 ai 14 anni, ma in casi eccezionali può arrivare a vivere anche fino a 22 anni.  Shih tzu temperamento Il carattere dello shih tzu è facilmente conciliabile per chi vive in appartamento: molto fedele al suo padrone (soprattutto gli esemplari femmina), ama stare in compagnia e si adatta alla convivenza anche con altri animali, abbaia poco e perde poco pelo (se lo si pettina almeno una volta al giorno!). Nonostante la sua indole testarda e fiera, è un cane molto intelligente che risponde ai comandi del suo padrone, è vivace, affettuoso e dolce verso la propria famiglia. Gli esemplari maschi si distinguono dalle femmine perché più indipendenti, ma in entrambi i casi sono ottimi animali da compagnia dal carattere allegro e amichevole. Come educare lo shih tzu L'educazione del proprio cane shih tzu è fondamentale per favorire la pacifica convivenza, anche con altri animali (viene chiamato anche 'cane-gatto' per la speciale affinità che ha con gli amici felini), e per non precludersi la possibilità di viaggiare o visitare posti diversi da casa, anche insieme a lui.  Importante è fargli trovare in casa uno spazio a lui dedicato, per la sua cuccia, per le sue ciotole e per i suoi bisogni. Inizialmente sarà più difficile abituarlo a fargli rispettare le sue abitudini, si dovranno usare termini chiari e coerenti, avere un po' di costanza ma senza essere aggressivi. Fondamentale per il suo apprendimento sarà il gioco e la ricompensa con qualche biscottino e coccola. Se amate viaggiare in sua compagnia, sarà utile abituarlo soprattutto al trasportino per gli spostamenti e a non avere paura di altri animali, spazi o persone diverse dalla propria casa e famiglia. Alimentazione shih tzu Come per tutti i cani di piccola taglia, l'alimentazione del cane shih tzu dev'essere equilibrata e ben accompagnata dal movimento ed il gioco, considerando che questo piccolo animale è un vorace golosone e quindi predisposto al sovrappeso, se non gli si dedica il giusto tempo all'esercizio fisico. Il cibo per shih tzu consigliato è quello di produzione industriale, sia secco che umido, completo di tutte le proprietà di cui l'animale necessita. Considerando la predisposizione di questa razza ad intolleranze e allergie alimentari, è sconsigliata la variazione dei pasti: carne, riso e verdure ogni giorno, senza eccedere i 250 grammi.  Malattie dello shih tzu Questa razza ha occhi e orecchie particolarmente delicati, sono frequenti patologie come glaucomi, ipertiroidismo, difficoltà respiratorie, cardiopatie, anemie, lussazioni della rotula e insufficienze renali. Sono fondamentali, per il buon mantenimento dello stato di salute dell'animale, frequenti visite veterinarie di controllo, le classiche vaccinazioni e sverminazioni ed i trattamenti antiparassitari di prassi. Soffre particolarmente il caldo, perciò vi sarà riconoscente se lo toserete nei mesi estivi, ma senza esagerare! Quello che basta per garantire la giusta protezione alla cute dai raggi solari. La toelettatura shih tzu è fondamentale non solo per la cura del manto, che va pettinato ogni giorno e tagliato con frequenza, ma soprattutto per la prevenzione contro il proliferare di eventuali batteri ed evitare così dolorose pratiche di disinfezione, come pulire gli occhi dello shih tzu o le orecchie. Per questo, è importante raccogliere il ciuffo della frangia in modo che non gli ricada sugli occhi, lasciandoli liberi di vedere e al sicuro da eventuali malattie.
Welsh Corgi Pembroke: caratteristiche, educazione, alimentazione

Cani

Welsh Corgi Pembroke: caratteristiche, educazione, alimentazione

il dic 13 2024
Il welsh corgi pembroke, chiamato anche soltanto 'corgi' o 'pembroke', è una razza canina di origine britannica, conosciuta nel mondo per essere la prescelta della famiglia reale inglese. La Regina Elisabetta, infatti, quando era bambina ricevette un cucciolo di corgi in dono dal padre, Re Giorgio VI, e da allora non se ne separò più, tanto da conferire a questa razza la definizione di 'cani della regina'. La razza corgi proviene dal sud-ovest del Galles e più precisamente dalla contea di Pembrokshire, da cui prende il nome. Le sue origini però non sono certe: alcuni sostengono che sia stata introdotta nella penisola britannica dai Vichinghi, per la somiglianza al cane da pastore svedese, altri che sia invece autoctona gallese, come documentano alcuni scritti storici che ne attestano la presenza nel territorio già dal X secolo, con la funzione di cani da lavoro. L'attitudine del corgi è infatti quella di condurre i greggi e le mandrie. Il nome gallese del pembroke significa 'garretto', proprio per indicare l'abitudine di questa razza a mordere i garretti delle mucche al pascolo ed immediatamente dopo, abbassarsi a terra per evitare eventuali calci ribelli. Nonostante il suo aspetto tozzo e baldanzoso, il corgi è, a tutti gli effetti, un cane da pastore. Ama stare in compagnia della sua famiglia, giocare con il proprio padrone a cui è molto fedele, stare all'aria aperta e correre, non teme gli altri animali e le persone nuove e, se lo si approccia con simpatia e voglia di giocare, lui farà di tutto per accontentare il suo compagno.  Corgi: aspetto fisico Il welsh corgi pembroke è un cane di medio-piccola taglia, dalla corporatura forte, di sana costituzione, piuttosto basso e attivo. La testa è larga e piatta fra gli orecchi, simile a quella di una volpe, sia nella forma che nel colore. L'espressione dei suoi occhi è intelligente e sveglia, sempre pronto a rispondere ai comandi, soprattutto quelli del gioco. Le zampe sono corte e resistenti, si muovono agilmente all'unisono, con i gomiti ben aderenti al corpo.  I colori del corgi sono simili alle sfumature del pane tostato, per questo viene chiamato anche 'bread loaf', che in lingua inglese significa 'pagnotta di pane': tostato, non tostato o bruciato, va dai colori del rosso, sabbia, biondo fulvo e nero focato, o tricolore. Il suo pelo è corto e non richiede particolari cure, se non di essere spazzolato un paio di volte alla settimana, per liberare il fitto sottopelo della lana in eccesso, fondamentale protezione dal freddo dei mesi invernali. Il corgi è un cane robusto che non teme le temperature rigide e l'umidità, abituato fin dalle sue origini a pascolare per ore su estesi manti erbosi sotto le intemperie inglesi. Essendo un cane molto attivo e dall'indole del cacciatore, avrà bisogno di essere propriamente abituato al movimento e al gioco, portandolo in passeggiata più volte al giorno. Questo aspetto è molto importante per la felicità ed il benessere del cane. Il rischio infatti sarà quello di ingrassare velocemente, appesantendo le corte zampe della mole in eccesso e causando problemi invalidanti alle articolazioni. Anche l'aspetto psicologico non è da sottovalutare: se non gli si danno lo spazio ed il modo di sfogarsi e giocare, il corgi diventerà nervoso ed aggressivo, ed essendo un cane dalla peculiare allegria, sarebbe davvero un peccato, oltre che un male per l'animale stesso. Corgi carattere Il corgi è un cane molto intelligente, curioso e giulivo e, anche se di indole piuttosto indipendente e testarda, obbedisce agli ordini del suo padrone, se ben addestrato. Non è mai aggressivo o invadente, non è particolarmente timoroso e sebbene sia molto vivace e giocherellone, non è un cane iperattivo, sulla difensiva o nervoso.  Ha un carattere forte, come nell'aspetto, vigile e pronto. Per il suo padrone e per la sua famiglia ha una vera adorazione, è fedele e obbediente, adatto a giocare con i bambini e a stare in compagnia. Come addestrare un corgi La sua attitudine alla guida del gruppo, alla caccia e la sua allegria dirompente, potrebbero farlo abbaiare più di quanto sia tollerabile in un condominio, sebbene sia un cane che si presta a vivere senza grosse difficoltà anche in appartamento. Le attenzioni che si devono avere per addestrare questo cagnolino sono la ricompensa affettuosa e gli ordini fermi e chiari, ripetuti con determinazione quando necessario. Dovrà capire che il capo famiglia è il suo padrone e farà poi qualsiasi cosa pur di renderlo orgoglioso di sé.  Cosa mangiano i corgi Sono cani particolarmente energetici ed in movimento, ma non per questo si deve eccedere nella dose di cibo per cani giornaliera. L'importante è seguire una dieta sana ed equilibrata, ricca di carne e proteine. Vitamine e cereali sono da compensare con degli snack, ma alternati alle coccole quando si tratta di premiare spesso il vostro cane! Si trovano sul mercato anche crocchette a basso contenuto calorico, consigliate per tenere sotto controllo il rischio di sovrappeso, purché siano ovviamente di qualità. Non è consigliato invece integrare il loro cibo con gli avanzi dei nostri pasti: il corgi è un cane ghiotto (intelligente e furbo!), imparerà ad approfittarsene e a mangiare più del dovuto.
Come insegnare al cane a non abbaiare: suggerimenti utili

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Come insegnare al cane a non abbaiare: suggerimenti utili

il dic 13 2024
Bisogna essere consapevoli che educare un cane a non abbaiare è un procedimento che comporta tempo (settimane o addirittura mesi), ma non per questo dovete scoraggiarvi e demordere. Le prime volte ci vorrà fermezza e sarà una prova di tenacia anche per voi stessi, ma i risultati arriveranno, se saprete ricompensare il vostro cucciolo, nei momenti e nelle modalità opportune. Abbaiare è l'unico sistema di cui il cane dispone per esprimere sentimenti, stati emotivi e le necessità di cui ha bisogno. Alcune volte, però, un cane che abbaia sempre può essere anche sintomo di alcuni disturbi comportamentali, sui quali si deve lavorare affinché il vostro compagno a quattro zampe non diventi, soprattutto per i vicini, un cane che abbaia troppo. Far smettere il cane di abbaiare non deve in alcun modo comportare violenza o addirittura interventi chirurgici (come il recidere le corde vocali, procedura fortunatamente vietata in Italia). Quando vi approccerete a questo percorso di educazione con il vostro cane, cercate di 'coinvolgere' rispettosamente anche i vicini, se ne avete, perché nei primi tempi ci vorrà pazienza anche da parte loro. Spiegare loro che state imparando voi stessi come non fare abbaiare il cane, vi farà ben sperare in un po' più di tolleranza da parte dei vostri vicini.  Come insegnare al cane a non abbaiare alle persone Non appena individuerete la motivazione che porta il vostro cane ad abbaiare, saprete come intervenire: dedicatevi ad eliminare tale motivazione. Il cane prova una sorta di appagamento nell'abbaiare: se tale gli viene tolto, il cane non avrà più motivo di continuare. Ad esempio: se il vostro cane in giardino abbaia ai passanti o ad altri cani estranei al suo territorio, prendete l'abitudine fin da subito ad accompagnarlo dentro casa. Le prime volte continuerà ad abbaiare probabilmente anche da dentro casa, quindi abbassate le imposte o chiudete le tende. Capirà, dopo qualche volta, che l'abbaio gli preclude la gioia di stare all'aperto, e nel tempo smetterà questo comportamento. Contrariamente a quanto si immagini, una cosa fondamentale da osservare è ignorare il vostro cane quando abbaia. Sì, è una cosa che sembra molto difficile, ma se si capiscono le motivazioni, sarà invece di facile attuazione. Se alziamo la voce con il nostro cane che abbaia, lui interpreterà il nostro atteggiamento come un'approvazione. Non riconoscendo quello che gli diciamo, a lui parrà di discutere con noi senza capire che non è un giusto atteggiamento da avere. Se lo ignoriamo (non guardatelo, non parlategli, non coccolatelo!) e gli insegniamo il comando 'a terra' con voce ferma e senza urlare, potremo gratificarlo con un bocconcino soltanto dopo che si sarà tranquillizzato. Aspettate qualche minuto prima di premiarlo con lo snack, così che lui non si possa confondere sull'atteggiamento giusto da adottare: con il tempo capirà che è la calma ad essere premiata e non il suo abbaiare. Un altro espediente per far smettere il tuo cane di abbaiare è distrarlo.  Fai cadere qualcosa a terra o lanciagli la sua palla preferita, sposta la sua attenzione in qualcos'altro, come il gioco. Non appena si avvicina a te, dagli l'ordine 'a terra', e dopo che l'ha eseguito, premialo.  Ricordiamoci che i cani manifestano la noia o la paura abbaiando. È importante che il padrone sappia interpretare i suoi comportamenti per poter intervenire nel modo corretto e, non da meno, curarsi della sua dovuta attività fisica per sfogare il suo bisogno di movimento (soprattutto per i cani di taglia medio-grande). Portatelo fuori almeno un paio di volte al giorno e fatelo giocare per almeno un'ora consecutiva. Nel caso invece di cani anziani, un abbaio nervoso e ripetitivo non è altro che un sintomo di senilità canina. Sarà opportuno tenerlo controllato dal vostro veterinario di fiducia, eventualmente con qualche farmaco apposito. Un ultimo consiglio: siate coerenti. Non appena deciderete di intraprendere questo percorso educativo con il vostro cane, fate in modo di non confondergli le idee con comandi sbagliati o incoerenti. Se alcune volte gli urlate contro quando abbaia e altre invece no, lui non capirà se il suo abbaiare è una buona azione o meno.