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Akita Inu: carattere, educazione, alimentazione

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Akita Inu: carattere, educazione, alimentazione

il dic 13 2024
L'akita inu è una razza canina di taglia media originaria del Giappone, più precisamente dalla regione settentrionale di Honshu, da cui prende il nome, la prefettura di Akita.  Nonostante prediliga i climi freddi, l'akita inu è un cane che ben si adatta alla vita in città e alle temperature meno rigide. Ha un aspetto fiero, ma è altresì molto affettuoso con il suo padrone e affabile verso gli estranei. Ama giocare all'aperto, soprattutto con i bambini, ed è piuttosto indipendente. Cane giapponese Akita: la sua storia La razza akita era utilizzata originariamente per la guardia, per la caccia di cinghiali, cervi e orsi e purtroppo anche per il combattimento. Quando nel 1908 la lotta tra cani fu abolita, venne fondata un'associazione per la difesa della razza, la AKIHO (Akita Inu Hozonkai), con il fine di conservare le peculiarità originali della razza. L'akita inu divenne nel corso del tempo il cane rappresentativo dell'intera nazione, tanto che venne dichiarato monumento naturale. In Giappone si usa regalare statue di piccoli akita a neonati o malati in segno di augurio di felicità e buona salute.  Come non ricordare infine, Hachiko, il cane akita famoso in tutto il mondo per essere stato fedele al suo padrone fino all'ultimo giorno di vita, come viene raccontato nell'omonimo film del 2009. Caratteristiche degli Akita L'akita giapponese è un cane di corporatura massiccia ma ben proporzionata, con ossa robuste e un portamento nobile, ma allo stesso tempo dolce. La differenza di mole tra maschi e femmine è abbastanza notevole: gli akita maschi arrivano a pesare fino a 45 kg circa, con una lunghezza al garrese di circa 70 cm, mentre le femmine pesano in media circa 30 kg e arrivano a misurare circa 65 cm, con una corporatura leggermente più allungata rispetto a quella dei maschi. Hanno una testa piuttosto grande dalla fronte ampia, uno stop ben delineato ed il collo è altrettanto robusto e proporzionato al capo. Le orecchie sono spesse e di forma triangolare, arrotondate in punta e portate diritte sul capo, leggermente piegate in avanti. Gli occhi sono piccoli e profondi, di colore nero, come il grosso tartufo. Hanno una dentatura forte e molto sviluppata, labbra fine e scure. Le zampe sono muscolose e dritte con piedi felini e tondi. La loro pelliccia esterna è ruvida, dritta e di giusta lunghezza, mentre il sotto-pelo è morbido e folto. La coda è piuttosto lunga, grossa e piena, portata arricciata verso il dorso. La colorazione del loro manto può essere di tre tipi: akita inu bianco; akita inu rosso (o sesamo, di pelo fulvo); akita inu tigrato (dove l'akita inu nero e quello bianco si mescolano); In tutte le colorazioni, fatta eccezione per il bianco, non deve mancare il caratteristico 'urajio', il pelo biancastro presente sui lati del muso e sulle guance, che da sotto la mascella scende al petto, sul ventre, sulla parte inferiore della coda e sull'interno delle zampe.  Il pelo va spazzolato con regolarità, soprattutto durante la muta, che avviene un paio di volte l'anno. Sarà invece sufficiente un lavaggio con shampoo a ph neutro una volta ogni due mesi circa. L'akita viene spesso paragonato ad un felino per la sua abitudine a leccarsi il pelo, proprio come un gatto.  Akita Inu carattere L'akita ha un carattere deciso e forte, è un cane fiero, intelligente, riservato e autonomo. Non si sottrae a difendere la propria famiglia in caso di bisogno, ma allo stesso tempo non abbaia mai senza motivo. Proprio per questo è adatto anche ad una vita in appartamento, purché gli vengano dedicati il giusto spazio ed il tempo necessario ad almeno un paio di passeggiate giornaliere. Affidabile e paziente verso i più piccoli, non è tendenzialmente aggressivo con gli estranei, se non in casi di minaccia.  Come addestrare un Akita Ci vorrà pazienza ed impegno nell'addestramento di un akita, in quanto il suo forte carattere istintivo e piuttosto cocciuto necessita un padrone altrettanto sicuro e coerente, che con tranquillità e fermezza gli insegni comandi precisi. Con un approccio più permissivo, l'akita potrebbe dimostrarsi aggressivo con altri cani adulti o non essere così rispettoso verso il suo padrone. Per queste motivazioni va trattato al pari, con fermezza e rispetto appunto. L'aiuto della ricompensa faciliterà l'instaurazione di un rapporto di fiducia reciproca tra cane e padrone. Cosa mangia un Akita Inu Il suo fabbisogno alimentare giornaliero è di circa 500-600 grammi di alimenti secchi, a base di pesce o carne bianca, mono-proteici, non troppo calorici e che siano ricchi di omega-3 durante il periodo della muta del pelo. Quanto vive un Akita Inu Un esemplare di akita può avere una vita lunga almeno 12 anni. Nonostante la sua robusta conformazione fisica, può soffrire di alcune patologie, tra cui intolleranze alimentari, infiammazioni agli occhi che possono portare alla cecità, infiammazioni alle ghiandole sebacee che possono provocare disturbi alla pelle, come pustole e croste.  Inoltre, è frequente in questa razza la displasia all'anca, al femore e al gomito, cioè una malformazione dell'articolazione che può provocare dolorose zoppie.
Levriero Afgano: carattere, educazione ed alimentazione

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Levriero Afgano: carattere, educazione ed alimentazione

il dic 13 2024
La razza del levriero afgano è una delle più antiche al mondo, originaria dell'Asia centrale e diffusa principalmente in tutta la penisola araba, dov'è conosciuta con il nome di 'tazi', che significa 'arabo'.  Una leggenda narra che anche Noè avesse voluto una coppia di levrieri afgani nella sua arca. L'eleganza di questa razza aristocratica, dall'aria un po' altezzosa e dall'aspetto decisamente caratteristico, ha sempre favorito la sua popolarità e fama. Non a caso, questo cane è stato scelto come Beauty, il cane ufficiale di Barbie, e spesso lo si vede in film come 'La carica dei 101'. Levriero afgano: il Re dei cani Piuttosto elitario e poco diffuso, la rarità di questa razza lo rende decisamente costoso sul mercato rispetto ad altri cani: il costo di un levriero afgano cucciolo parte da 2.500 euro circa, fino ad arrivare ai 5.000 euro della varietà Oyster, la più preziosa in assoluto. La peculiarità del suo mantello, il suo inconfondibile portamento regale e la sua esemplare attitudine alla corsa (può raggiungere anche i 60 km/h) rendono il levriero afgano una razza molto amata da chi partecipa e vuole distinguersi nelle gare di esposizione o di agility.  Utilizzato in passato come cane da caccia, il levriero afgano è un cane molto veloce, che oggi concorre infatti in gare amatoriali di corsa. Per questa sua caratteristica, necessita di giocare e correre all'aria aperta per qualche ora al giorno. Il suo padrone non dovrà limitare questa sua vivacità, anzi, la dovrà stimolare e assecondare, dedicandogli il tempo necessario.  Il levriero afgano è un cane che, per amore della sua famiglia, può adattarsi alla vita in appartamento, purché gli si conceda il tempo e lo spazio sufficienti per il suo movimento, il gioco e lo sfogo che lo faranno stare bene. La sua casa ideale, però, sarebbe una bella villetta con giardino, dove poter correre e stare in libertà ogni volta che ne ha bisogno. Levriero afgano carattere: dolcissimo snob La sua aria altezzosa può farlo sembrare un cane snob, ma è invece un comportamento orgoglioso e testardo se non gli si dedicano le giuste attenzioni: semplicemente, mal sopporta l'essere ignorato. Un po' come i gatti, con i quali, peraltro, è meglio non farli convivere.  È un cane molto sensibile, che si lega profondamente al suo padrone. Ama stare in compagnia e la sua propensione alla corsa lo rende un cane molto adatto ad una famiglia con bambini, con i quali potrebbe giocare per ore senza stancarsi: un ottimo baby-sitter! Per la totale dedizione che manifesta al suo padrone, il levriero afgano non ama molto la convivenza con altri animali domestici e potrebbe non essere particolarmente aperto verso eventuali estranei al nucleo familiare. Non sarà facile addestrarlo, si dovrà avere molta pazienza con lui, fin da cucciolo, dedicando molto tempo all'insegnamento dei comandi e dimostrandogli costantemente il proprio affetto, premiandolo. Toelettatura levriero afgano: dal parrucchiere come una star Il suo splendido pelo setoso è la principale caratteristica che lo distingue, insieme alla lunga frangia che porta a lato del muso magro e affusolato. La cura del pelo del levriero afgano dev'essere costante e attenta. Il suo lungo mantello dev'essere pettinato ogni giorno e, come per i capelli del suo padrone, necessita di un taglio professionale almeno due o tre volte l'anno.  Contrariamente a quanto si pensi, il levriero afgano non perde mai pelo. Infatti fa una sola muta in tutta la sua vita, al passaggio da cucciolo all'età adulta. Non è dotato di sottopelo, non suda e non puzza: un vero principino. Levriero afgano nero, levriero afgano bianco, levriero afgano biondo oro, fulvio o nocciola: ha tutte le sfumature giuste per essere un vero spasso per il suo 'parrucchiere'!  Le sue lunghe orecchie potrebbero finirgli spesso in bocca, per questo lo si può vedere con addosso un cappuccio sul capo. Levriero afgano alimentazione: ricca di carne di qualità Nonostante la sua struttura leggera ed elegante, viene considerato un cane di taglia grande, robusto e forte, che può vivere fino a 12 anni. Il maschio va dai 65 ai 75 cm di altezza dal garrese, per un peso di 35 kg. La femmina invece è di taglia leggermente più piccola, misura al massimo 70 cm di altezza, per un peso di circa 20 kg. Per l'attività fisica di cui necessita, il levriero afgano ha bisogno di circa 500 grammi di cibo al giorno, diviso in due pasti ben distanti tra loro. La sua dieta dev'essere bilanciata, ricca di nutrienti a base di carne, ma se si preferiscono le più pratiche crocchette, l'importante è che sia un prodotto di qualità. Levriero afgano malattie: attenzione alle allergie Non essendo dotato di sottopelo e avendo una percentuale bassa di grasso corporeo, il levriero afgano non ama particolarmente il freddo. È particolarmente sensibile alle anestesie e predisposto alle allergie. Nonostante la sua indole sportiva, è frequente la displasia dell'anca e altre patologie, come la paralisi laringea e disturbi alla cataratta e alla cornea.
Leonberger: carattere, educazione ed alimentazione

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Leonberger: carattere, educazione ed alimentazione

il dic 13 2024
Il Leonberger è un cane di grandi dimensioni, che trova la sua origine nelle zone della Germania già durante il 1800. La leggenda narra che questo incrocio sia nato per rappresentare in qualche maniera il leone presente nello stemma araldico della città di Leonberg, che si trova tutt'ora nelle vicinanze di Stoccarda. Parliamo di un animale con classificazione canina all'interno della sezione dei Molossoidi, pertanto siamo di fronte ad un animale forte e potente che in passato era identificato come vero e proprio cane da montagna, adibito quindi all'aiuto dell'uomo in compiti di fatica e utilità. Oggi giorno è sempre considerato un cane ottimo per la guardia, per via delle sue peculiarità caratteriali, e quindi vediamo brevemente quali sono le sue caratteristiche principali e come curare al meglio questo bellissimo animale. Cane Leonberger: le caratteristiche generali Per inquadrare meglio quelle che sono le caratteristiche di base di un Leonberger, è bene provare a riassumere per punti le sue peculiarità di razza: Leonberger dimensioni Leonberger maschio: altezza media al garrese tra 72 e 82 cm; Leonberger femmina: altezza media al garrese tra 65 e 75 cm; Leonberger Peso Leonberger maschio: fino a 75 kg; Leonberger femmina: fino a 59 kg; Quanto vivono i Leonberger: nessuna distinzione maschio/femmina, la vita media di un cane razza Leonberger è di 8/9 anni; Quanto mangia un Leonberger: due pasti al giorni per un totale di circa 900 gr se si tratta di cibo umido, 800 gr se parliamo di cibo secco. Come abbiamo visto, quindi, c'è una piccola differenza tra le dimensioni di questa razza in base al genere, con le femmine che, come da tradizione, sono leggermente più piccole e leggere. Parliamo comunque di un cane di grandi dimensioni, cosa che si ripercuote sulla sua dieta generale, che richiede due pasti al giorni piuttosto corposi, con il consiglio di aumentare a 3 volte al giorno quando parliamo di un cucciolo in fase di crescita. Rispetto ai cani meticci, quello che notiamo è una vita media decisamente più corta per un Leonberger, dovuto probabilmente al fatto di essere un cane di razza. Leonberger malattie Tra le malattie che possono essere fatali al Leonberger troviamo, ad esempio, la torsione dello stomaco, motivo per cui è bene razionare il cibo in più pasti, come indicato in precedenza, per evitare che l'animale debba compiere sforzi notevoli in fase digestiva. Razza Leonberger carattere: un amico fedele A dispetto delle sue imponenti dimensioni, il Leonberger è un cane dolce e con un carattere piuttosto accomodante. La sua indole paziente gli consente di essere un ottimo compagno anche per i bambini, che ogni tanto possono essere involontariamente fonte di stress per il cane. Rispetto al padrone, il Leonberger sarà un animale estremamente leale e fedele, e tenderà a vivere in simbiosi con la famiglia che lo adotta. Pur non essendo mai aggressivo, la natura del Leonberger è quella del cane da guardia, quindi nei confronti del suo branco 'umano' sarà comunque protettivo. Oltre a questo, i cani di questa razza sono anche molto vispi e vivaci, e dimostrano una buona intelligenza. Il Leonberger, soprattutto quando è cucciolo, ama giocare e correre in spazi aperti, ed ama moltissimo anche il contatto fisico: lo troveremo spesso nelle vicinanze dei suoi padroni, alla ricerca di coccole quindi. Anche rispetto agli estranei, il carattere del Leonberger si dimostra molto socievole: non ha particolari problemi ad integrarsi con altri animali, e non prova diffidenza verso gli estranei, cosa che lo rende anche molto agevole da portare in giro, nonostante le sue notevoli dimensioni. Capire come addestrare un Leonberger non sarà quindi un'operazione complicata, grazie alle peculiarità del suo carattere, che lo rende molto ricettivo ed ubbidiente. La cura di un cane Leonberger Vediamo ora come rendere felice il nostro amico a quattro zampe, affrontando l'argomento della corretta cura di un cane di razza Leonberger. Partiamo da una considerazione basilare: il Leonberger non è un cane adatto a tutti, non tanto per carattere, ma quanto per dimensioni. Chi vive in appartamento difficilmente riuscirà a rendere felice questo animale, che necessita di spazi ampi dove sfogare la sua voglia di gioco.  Oltre a questa considerazione di spazi, c'è anche quella relativa al carattere: il Leonberger ama stare in compagnia e soffre molto la solitudine. Se lasciato solo per molte ore durante il giorno, può soffrire di sindrome dell'abbandono, quindi sarebbe il caso di adottare un cane di questa razza solo nel caso in cui si possa garantire una compagnia continua. In caso contrario, l'animale potrebbe essere infelice. Infine alcune considerazioni sul pelo: parliamo di un cane a pelo lungo, che durante i periodi di muta potrebbe aver bisogno di spazzolate frequenti. Questo per lui rappresenta anche una coccola, quindi gli daremo sollievo e lo renderemo felice. Alimentazione Leonberger Per quello che riguarda la dieta, cerchiamo di fornire dei cibi il più possibile vari e consideriamo che la crescita di questo animale è molto prolungata nel tempo, quindi sarà il caso di farsi aiutare da un veterinario per integrare vitamine e nutrienti al fine di portare il nostro Leonberger ad uno sviluppo adeguato.
Come insegnare al cane a non mordere: i nostri consigli

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Come insegnare al cane a non mordere: i nostri consigli

il dic 13 2024
Quando viviamo ogni giorno con il nostro amico a quattro zampe, una delle cose più problematiche è insegnare al cane a non mordere se questo è troppo esuberante, o addirittura pericoloso. Un problema che potrebbe impedire di vivere una vita normale con il nostro animale, precludendo alcune semplici attività come una passeggiata in centro o una visita ad amici e parenti. Si rischia di entrare in un circolo vizioso, che ci costringere a lasciare il cane spesso confinato a casa, da solo, causandogli sofferenza e infelicità. Ecco allora qualche veloce consiglio per educare un cane che ha la tendenza a mordere, in modo da poterlo portare agevolmente in giro con noi, senza lasciarlo mai solo. Educare il cane a non mordere: lezioni per i cuccioli Un cane morde tutto non solo per aggressività. Quando è cucciolo, questa è una fase specifica della sua crescita evolutiva. Proprio in questa fase possiamo insegnare al nostro piccolo amico a regolare l'intensità del morso con qualche piccolo accorgimento. Nei suoi primi mesi di vita, il cane morde per apprendere l'ambiente che lo circonda, ma anche per giocare come è naturale che sia. Il problema è che deve anche imparare a modulare la forza che imprime nel morso: se giocando, il vostro cane vi morde la mano, state quindi attenti a quanta intensità mette nell'azione. Se il vostro cane vi morde senza particolare vigore, lasciatelo pure fare, ma appena aumenta la forza della stretta provate ad emettere qualche guaito, lasciando ferma la mano. Questo farà capire al nostro amico a quattro zampe che ha esagerato nel morso e, ripetendo questa lezione più volte, il concetto si sedimenterà nella sua testa, rendendolo più educato in età adulta. Addestrare il cane a non mordere: i rinforzi positivi Ovviamente il metodo principale per addestrare un cane a non mordere è quello di prevedere dei rinforzi positivi da abbinare ai comportamenti corretti. Nel caso del morso, questa cosa può essere fatta già nella giovane età dell'animale, ma ha una sua efficacia anche in età più avanzata. Proviamo quindi a tenere un bocconcino stretto all'interno del nostro pugno, facendo avvicinare il cane alla nostra mano. Questo proverà ovviamente a liberare il premio stretto nel nostro palmo, e lo farà inizialmente con il metodo che ritiene più opportuno. Se lo dovesse fare con troppa irruenza, iniziando a mordere il pugno, puntando i denti sulla pelle nuda, non dovremo cedere alla prepotenza di questa azione. Il rinforzo positivo si applica nella situazione contraria: quando il nostro amico a quattro zampe si concentra sull'aprire il pugno aiutandosi con il muso, ma senza usare i denti: ecco che, in questo caso, potremo aprire la mano per concedergli l'agognato premio. Questo tipo di schema farà capire al cane quale sia il comportamento accettato e, pertanto, modulerà le sue reazioni di conseguenza, imparando che il morso non è il modo per ottenere quello che vuole, ma semplicemente un sistema di difesa estrema quando viene attaccato. Cosa fare se il cane morde: diamogli qualcosa da mordere! Se il nostro cane è un rosicchiatore seriale, dobbiamo anche valutare e rispettare la sua natura. Quindi, calcoliamo sempre che per un cane è abbastanza normale avere qualcosa in bocca da mordere e, a questo proposito, possono essere utili giocattoli specifici che possono lasciarlo sfogare sotto questo punto di vista.  Grazie al gioco, il nostro cane potrà quindi avere una valvola di sfogo per l'aggressività, riducendo drasticamente gli episodi di morsi ingiustificati. E se invece il mio cane morde le persone, cosa si può fare? In questo caso i motivi potrebbero essere più profondi e, per gestire questo malessere del cane, è necessario rivolgersi a specialisti e addestratori professionisti in grado di correggere il problema.
Bracco Italiano: caratteristiche, addestramento, alimentazione

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Bracco Italiano: caratteristiche, addestramento, alimentazione

il dic 13 2024
Il bracco italiano è quella razza di cane che ci immaginiamo quando pensiamo ad un animale da caccia, che sia al contempo anche un fedele e leale amico di tutti i giorni. Il suo aspetto è altamente riconoscibile e rappresenta davvero in tutto e per tutto il prototipo del cane da caccia. Si tratta peraltro di una razza canina estremamente antica, tanto da trovarne delle citazioni persino nell'epoca dell'antica Grecia all'interno di alcune opere letterarie risalenti al periodo ellenico.  Citato anche da Dante, questa tipologia di cane è divenuta sempre più celebre nel corso del tempo, tanto da essere per secoli il cane preferito dalle famiglie benestanti, che potevano sfruttarlo per la caccia oltre che per la compagnia di tutti i giorni.  Dopo una fase di appannamento della popolarità della razza durante la metà del 900', questa razza così classica è tornata ultimamente in auge. Vediamo allora quali sono le caratteristiche di base di questo cane meraviglioso, detto anche il «il filosofo della caccia» per la sua indole così sedimentata nel tempo. Caratteristiche bracco italiano: come si presenta alla vista questa razza Quando parliamo di bracco italiano da caccia vediamo un animale dalle inconfondibili forme canine, estremamente proporzionato ed elegante con un portamento fiero come deve essere un animale della sua specie e con il suo carattere. Questo tipo di cane si caratterizza per un torace ampio, un corpo muscoloso e nerboruto sovrastato dal pelo corto ma comunque morbido e molto folto. Le colorazioni riconosciute per il bracco da caccia italiano sono solo alcune e nello specifico: Bracco italiano bianco: quando il pelo è interamente di colore bianco; Bracco italiano marrone: con una peluria di colore bianco con larghe chiazze di colore marrone; Bracco italiano grigio: che spesso si identifica con il Weimaraner per forma e caratteristiche. Esistono anche delle razze di bracco italiano con la presenza di chiazze di colore arancio o di striature sempre arancioni ma di tonalità più leggera. Per il resto questa razza presenta orecchie grandi come si conviene ad un cane da caccia che deve quindi captare i rumori in maniera precisa, e queste dimensioni in base al sesso dell'animale: Bracco maschio: Altezza al garrese tra i 58 e i 67 cm Peso tra i 25 e i 40 kg Bracco Femmina: Altezza al garrese tra i 55 e i 62 cm Peso: tra i 18 e i 33 kg Carattere del bracco da caccia italiano Questo cane è per natura un grande lavoratore ed un cane molto incline alla fatica. Parliamo di un animale dal carattere comunque docile ed estremamente obbediente. Di indole è senza dubbio affettuoso e giocherellone, soprattutto nei primi mesi di vita, e per questa sua caratteristica si integra perfettamente anche con i bambini di casa, verso cui può facilmente sviluppare un senso protettivo molto spiccato. La razza è di natura molto intelligente, veloce sia fisicamente che di mente, queste peculiarità unite alla sua conformazione lo definiscono come cane da caccia per eccellenza in molte delle sue accezioni. Possiamo infatti riferirci alla caccia degli animali, soprattutto volatili. Il bracco si dimostra estremamente efficiente nella cattura e nel recupero di pernici, beccacce, fagiani e quaglie. Ma questa sua indole è estremamente utile anche per altri tipi di caccia. Storicamente il bracco italiano è utilizzato nei boschi per scovare tuberi di vario genere grazie al suo olfatto estremamente sviluppato. Il bracco italiano da tartufi era infatti una delle razze più ricercate ed apprezzate dalle famiglie benestanti italiane, che erano solite avere lunghe sessioni di caccia al prezioso tubero con questo animale. Questi utilizzi della specie sono possibili anche per via della sua estrema intelligenza: addestrare un bracco italiano non dovrebbe essere un'operazione troppo difficoltosa soprattutto nei primi mesi di vita dell'animale, utilizzando le classiche tecniche di rinforzo positivo quando il cane compie delle azioni meritevoli di un premio. Alimentazione bracco italiano: cosa e quanto deve mangiare? Attenzione a cosa diamo da mangiare al nostro bracco da caccia italiano. Infatti, si parla di un animale particolarmente goloso, che si contraddistingue per una enorme voracità. Il nostro amico a 4 zampe mangerebbe sempre, quindi la sua alimentazione deve evitare assolutamente cibi grassi e dolci.  Di base possiamo alimentare il bracco italiano con carne, riso e verdure che compongono una varietà di cibi molto equilibrata. Per via della sua tendenza a mettere peso velocemente è consigliato far fare molto esercizio ed evitare gli spuntini fuori pasto. Quanto vive un bracco italiano? Dopo aver visto quanto mangia un bracco italiano passiamo a cose più strettamente legate alla sua salute e all'aspettativa di vita. La vita media di un bracco italiano è di circa 12 anni nonostante non sia un animale troppo soggetto a malattie congenite. L'unico problema che si segnala comunemente è quello di alcune dermatiti che possono però essere facilmente prevenute con frequenti spazzolamenti del cane.
Beagle: carattere, educazione, alimentazione

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Beagle: carattere, educazione, alimentazione

il dic 13 2024
Il Beagle è senza dubbio una delle razze canine più amate in circolazione: un animale dal buon carattere e dall'aspetto tenero che viene spesso scelto come compagno per una famiglia anche con bambini.  Questo bellissimo cane nasce come animale principalmente da caccia, che nel corso del tempo si tramuta in un fedele animale domestico molto diffuso in tutto il mondo e anche in Italia, benché le sue origini siano da ricercare nella Gran Bretagna già in epoca pre romana.  La sua popolarità crebbe moltissimo durante il 16° secolo, dove ogni gentiluomo britannico possedeva un gruppo di segugi adatti alla caccia: quelli di taglia più compatta era proprio degli antenati dei moderni Beagle che conosciamo al giorno d'oggi. Parliamo quindi di un cane che ha solidi radici di tradizione in tutta Europa, ancora oggi amato e coccolato da milione di famiglie: vediamo allora come prendersi cura al meglio di questo amico a quattro zampe, imparando a conoscere carattere, abitudini, alimentazione e quant'altro sia necessario sapere prima di accogliere nella propria vita un meraviglioso esemplare di Beagle. Beagle caratteristiche: i tratti principali di questo cane Dal punto di vista della conformazione fisica un Beagle si presenta come un cane abbastanza compatto, che raggiunge un'altezza al garrese di 38/46 cm per i maschi e 33/39 cm per gli esemplari femmina. Una caratteristica del Beagle è quella di avere zampe possenti, che lo sostengono in maniera adeguata per via delle sue origini da cacciatore puro: proprio questa conformazione infatti lo rendeva eccellente nelle battute di caccia prolungate, merito anche di una grande resistenza allo sforzo e alla corsa. Il mantello di pelo del Beagle è copioso e denso, con la classica caratteristica di muta durante il periodo primaverile. Il pelo invernale è infatti più spesso per proteggere dal freddo, ma comunque si tratta di un cane che perderà pelo durante tutto l'anno proprio per questa sua folta copertura. Beagle carattere: da cucciolo ad adulto Come carattere siamo alle prese con un cane molto socievole ed affettuoso.  Un Beagle cucciolo richiederà comunque un minimo di pazienza: l'indole vivace è ancor più accentuata nei primi mesi di vita e trattandosi di un animale che non ama la solitudine bisognerà cercare di essere molto presenti per non influire negativamente sull'umore del cane. Se si sentirà solo il Begle potrebbe arrivare a fare danni in casa o in giardino per cercare di attira in qualche modo l'attenzione, quindi bisogna considerare questo aspetto molto attentamente. Un Beagle adulto placa leggermente la sua vivacità ma sarà comunque di natura un cane molto attivo: ama uscire con il proprio padrone e stare in compagnia e non disdegna la possibilità di correre in spazi aperti. Tenere un Beagle in appartamento è una piccola forzatura per l'indole cacciatrice di questo animale: è quindi sconsigliato costringerlo dentro casa se la cosa non è stata insegnata durante i primi mesi di vita. Come addestrare un Beagle Come spesso accade la gran parte del lavoro di addestramento è necessaria durante i primi mesi di vita. I cani Beagle sono una razza molto influenzata da quanto avviene nelle prime settimane quindi dopo un primissimo periodo di assestamento è consigliato portare il nostro amico a quattro zampe verso un percorso di apprendimento preciso. Per via del suo carattere molto emotivo, il Beagle non ama essere educato con metodi duri: saranno molto più utili allenamenti che prevedano rinforzi positivi a comportamenti buoni, piuttosto che punizioni fisiche frequenti, che potrebbero infastidire ed intristire l'animale. C'è comunque da considerare una buona quantità di pazienza per l'addestramento del Beagle, perché l'indole giocosa lo porta spesso ad andare sopra le righe come esuberanza espressa. Alimentazione Beagle: cosa dare da mangiare al nostro cane Con il Beagle si deve tenere in considerazione la questione peso: questa razza canina tende ad ingrassare dopo i primi mesi di vita, quindi è utilissimo differenziare la dieta in base all'età. In generale è bene fornire del cibo di alta qualità al Beagle, che contenga al proprio interno tutte le caratteristiche nutritive importanti. Del cibo che preveda carne e verdura in egual misura è sicuramente un ottimo compromesso per permettere al Beagle di assumere tutte le vitamine e le calorie necessarie ad affrontare la giornata. Attenzione a non esagerare inoltre con i premi dei rinforzi positivi che potrebbero portarlo ad un aumento di peso: nei giorni di addestramento magari è bene modulare i pasti sulla base dei rinforzi dati al cane durante la giornata. Beagle vita media, salute, malattie Proprio per contrastare l'aumento di peso è bene tenere in esercizio il Beagle con frequenti passeggiate e corse.  Sotto il profilo della salute è bene controllare spesso gli arti inferiori, dato che la displasia dell'anca è una patologia che potrebbe interessare in particolare questa razza. Ovviamente si devono controllare con frequenza settimanale le orecchie, che essendo molto ampie potrebbero nascondere parassiti di vario genere. Con qualche piccolo accorgimento e puntuali visite di controllo dal veterinario il Beagle potrà raggiungere tranquillamente il suo arco di vita media che si attesta tra i 12 e i 15 anni.
Bulldog inglese: carattere, educazione, alimentazione

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Bulldog inglese: carattere, educazione, alimentazione

il dic 13 2024
Il bulldog inglese è un cane molto dolce e fedele, dall'aspetto inconfondibile e dal portamento goffo e simpatico. Dal carattere tranquillo, è un ottimo animale da compagnia, particolarmente adatto alla vita in appartamento, affettuoso con la sua famiglia e docile con gli estranei.  vita media bulldog inglese: circa 10 anni prezzo medio bulldog inglese: il costo di un cucciolo varia dai 700 ai 1500 euro circa Caratteristiche bulldog inglese: da cane da combattimento a dolce pigrone da divano La storia del bulldog inglese non farebbe pensare al buon carattere della razza che conosciamo oggi. Allevato in Gran Bretagna per vigilare le mandrie di tori e mucche, veniva utilizzato per il combattimento di bovini di grossa taglia. Era infatti usanza, prima della macellazione, sottoporre i bovini a sforzi fisici intensivi, così da insaporirne le carni. Da quando il combattimento fu abolito nel Diciannovesimo secolo, la razza del bulldog inglese perse di importanza, dando inizio all'esportazione in America e all'incrocio, purtroppo spesso mal pianificato, con razze di taglia inferiore. La sua corporatura è di taglia media, ma è forte e compatto. Il suo peso varia dai 25 kg nel maschio ai 23 kg circa nella femmina. È piuttosto basso e largo, dalle cosce e zampe muscolose e resistenti. Il suo pelo è corto e liscio e il colore del suo mantello può essere bianco, fulvo o rosso, tigrato, bicolore, uniforme o mascherato. La faccia del bulldog è la sua caratteristica distintiva: corta, ampia e rugosa, può sembrare sproporzionata rispetto al corpo invece è semplicemente l'eredità del suo passato. Il muso schiacciato agevolava l'atto difensivo di mordere l'avversario nei combattimenti. Oggi è invece portata con fierezza all'insù ed è quello che più si ama di lui! Non perde eccessivamente pelo e non ha la particolare attitudine ad abbaiare: se educato correttamente fin da cucciolo ad essere indipendente, sa stare bene per qualche ora anche da solo senza creare troppi problemi, sia in casa che al vicinato. Bulldog inglese carattere: 'the nurse dog' per i britannici, un perfetto cane baby-sitter In Inghilterra, il bulldog è conosciuto anche come il perfetto cane baby-sitter. Il suo carattere docile e socievole, premuroso e molto sensibile, favorisce la compagnia con i bambini, verso cui è particolarmente protettivo.  Nonostante il bulldog sia un cane attivo, vigile e coraggioso, va stimolato a muoversi e a giocare, preferendo brevi e frequenti passeggiate, più volte durante la giornata. Il bulldog è un cane molto affettuoso ma non richiede costanti attenzioni: è forte, leale e indipendente. Come educare un bulldog inglese: un vero 'british' fin da cucciolo Un cucciolo di bulldog va addestrato in positivo, abituandolo da subito alla socializzazione con altri animali e persone, insegnandogli a fare i suoi bisogni sul giornale quando non è in spazi aperti, a non mordere e a saper stare da solo. Se ricambierete il suo affetto e la sua devozione, educandolo pazientemente, state certi che non vi deluderà. Bulldog inglese alimentazione: cibo di qualità per mantenere la linea Il bulldog tende con facilità ad ingrassare, la sua struttura è forte già dalla nascita ed è un animale che ben si adatta al relax e alla vita sedentaria. Oltre a stimolarlo nell'attività fisica quotidiana, si deve avere cura ed attenzione anche alla sua alimentazione, che sia sana e di qualità. Cosa mangia il bulldog inglese?  La sua dieta ideale dev'essere un buon bilancio tra proteine (70% circa ), carboidrati (20% circa) e frutta (10% circa), ricca di acidi grassi, minerali e vitamine. Il cibo commerciale è già ben bilanciato e non serve accompagnarlo a piatti fatti in casa.  Una delle patologie di cui soffre questa razza è la torsione dello stomaco: si deve avere particolare attenzione alla sua capacità digestiva, senza sovraccaricarlo eccessivamente.  Quanto deve mangiare un bulldog inglese? Un bulldog adulto non deve mangiare oltre i 2-3 pasti giornalieri, evitate di abbondare nelle razioni e soprattutto gli 'spuntini fuori orario'. Il cucciolo, dopo lo svezzamento, viene nutrito di pappe umide per almeno 4-5 volte al giorno. Abbondante acqua fresca a disposizione è invece importante a qualsiasi età.  Malattie bulldog inglese: l'importante è la salute Il tallone d'Achille di questa razza è principalmente la difficoltà respiratoria procurata dalla conformazione del suo musetto e della mascella, causa della sua tendenza a sbavare. Soffre le alte temperature, non sopporta attività fisiche ad alto livello e durante il sonno, tende a russare rumorosamente! Importante per il suo benessere è la pulizia quotidiana di muso, bocca e orecchie: pulitegli il viso con un panno umido, avendo cura di passare tra le rughe e asciugandolo bene. In questo modo manterrete morbida la sua pelle ed eviterete eventuali problematiche legate alla cute. Spazzolatelo 2-3 volte a settimana con una spazzola di gomma.   Le altre patologie di cui può soffrire sono: displasia dell'anca e del gomito cheratocongiuntivite e cataratta torsione dello stomaco coda incarnita Sono cani piuttosto costosi nel mantenimento, perché necessitano di visite veterinarie frequenti, almeno ogni 6 mesi.
Cibo secco o umido per cani: quale scegliere

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Cibo secco o umido per cani: quale scegliere

il dic 13 2024
Come per gli esseri umani, anche per gli animali esistono diverse tipologie di alimenti e di abitudini alimentari. Non esiste una risposta univoca su cosa sia meglio per loro tra cibo secco o umido, ma si possono invece valutare delle soluzioni specifiche adatte alle esigenze del pet. Meglio cibo secco o umido per cani: le differenze  Le differenze sostanziali tra cibo secco e umido riguardano principalmente la percentuale di acqua presente nell'alimento e la tipologia di cottura. Nel cibo secco, lo dice il termine stesso, la quantità di acqua presente è inferiore al 14%. Il cibo secco, in termini comuni, viene definito 'croccantino', determinando a sua volta anche la tipologia di cottura, molto simile al nostro biscotto. Nel cibo umido invece, la classica 'scatoletta' per intenderci, la quantità di acqua presente è superiore al 34% mentre la tipologia di cottura è simile al nostro 'a vapore'. Sostanzialmente il pastone destinato alla cottura, viene prima inscatolato e poi cotto ad elevate temperature, in modo da eliminare tutti gli eventuali batteri e garantirne la sterilizzazione. In questo modo, l'acqua che si crea all'interno della scatola, non si disperde e viene immagazzinata dalle carni durante il processo di cottura. Si tratta dello stesso procedimento che si usa per il nostro comune tonno in scatola. Alimentazione cani meglio umido o secco: vantaggi e svantaggi Il cibo secco per cani e gatti è principalmente un grosso vantaggio per il proprietario: è molto pratico, si conserva facilmente e per lungo tempo ed è meno costoso. Uno dei vantaggi per l'animale va a favore della sua salute dentale: masticare delle crocchette favorisce la rimozione naturale della placca e combatte la formazione di tartaro che, se sottovalutata, può portare alla perdita dei denti. Il cibo secco ha un'alta concentrazione calorica, è molto proteico e nutriente, con un buon bilanciamento di proteine, grassi, zuccheri, minerali e fibre. Lo svantaggio per l'animale è che si presenta molto meno saporito rispetto al cibo umido. Sapendo che nei cani l'olfatto è molto più sviluppato del gusto, faranno molta più fatica ad approcciarvisi soprattutto se soffrono di inappetenza. Il rischio inoltre è che ci siano tipi di crocchette troppo economiche e di scarsa qualità: fate attenzione alla percentuale presente di farine, che tendono a riempire l'alimento soltanto in quantità ma non in qualità. Cani e gatti di solito preferiscono il cibo umido, molto più profumato e gustoso. Esistono anche dei cibi semi-umidi, ma sono quasi sempre identificati come snack e da soli non sono sufficienti. Il cibo umido oltre ad agevolare eventuali disturbi di inappetenza è molto ricco d'acqua e ha una bassa percentuale di minerali, quindi è un toccasana per la prevenzione di disturbi renali. Soprattutto per cani maschi sterilizzati, il cibo umido è consigliato per evitare il formarsi di calcoli alla vescica. Inoltre, il cibo in scatola è altamente digeribile e nel caso di infiammazioni allo stomaco viene assimilato in modo più facile. Essendo meno calorico rispetto alle crocchette, il cibo umido ha una percentuale inferiore di carboidrati e grassi che portano facilmente al sovrappeso dell'animale, soprattutto se la sua mobilità è ridotta o non pratica la giusta quantità di movimento. Proporzione cibo secco e umido: pasto completo o complementare? La combinazione di cibo secco e umido è tuttavia possibile, sebbene l'animale, dopo aver provato il cibo umido, passerà con difficoltà unicamente a quello secco. Il giusto equilibrio dev'essere deciso con un veterinario nutrizionista che sappia valutare le integrazioni specifiche e le dosi più adatte all'animale. La distinzione tra pasto completo e complementare è fondamentale: mentre il primo è sufficiente e non necessita di alcuna integrazione, il secondo ha bisogno di un'aggiunta, che sia anche cucinata dal padrone, ma sempre valutata con il veterinario di riferimento.
Rottweiler: caratteristiche, educazione, alimentazione

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Rottweiler: caratteristiche, educazione, alimentazione

il dic 13 2024
L'aspetto forte ed energico del rottweiler può facilmente intimorire, ma in realtà, sotto ai muscoli e all'aria da duro, si nasconde un cuore tenero, un cane dagli occhi dolci e dal grande affetto per il suo padrone. Purtroppo il rottweiler è un cane che ancora molti definiscono e credono aggressivo, complici le pellicole cinematografiche che associano la razza ad inseguimenti senza scampo e ad aggressioni feroci. Il rottweiler ama la compagnia e lega profondamente con il suo padrone e la sua famiglia. Rottweiler caratteristiche: origini, aspetto, alimentazione e salute La cittadina tedesca di Rottweil, da dove deriva il nome della razza, era famosa in antichità non solo per l'allevamento del bestiame, ma soprattutto per il commercio della carne. Il rottweiler era il cane ideale per supportare la professione dei macellai. Energico, resistente e molto intelligente, il rottweiller si distingueva per la sua autorità a condurre il gregge e per le sue eccellenti doti di guardia. Durante le attività del mercato, ogni macellaio affidava al proprio rottweiler la custodia dell'incasso della giornata, legandogli al collare il portafoglio rigonfio del bottino, così da tenerlo al sicuro anche dai ladri più astuti. Oggi il rottweiller si distingue per essere al fianco di poliziotti a servizio della società. La razza è infatti stata scelta in Germania, ed in molte altre città europee, come cane poliziotto e di frontiera, oltre ad essere impegnato in ambito civile. Di taglia grande, il suo aspetto è possente e muscoloso, ma elegante e asciutto. Atletico e vitale, non è adatto ad un padrone sedentario e pigro, né alla vita in piccoli appartamenti. Il suo pelo è corto e resistente, con un ricco sottopelo, di colore prevalentemente nero lucido con macchie rosso-marrone su muso, petto e zampe.  La cura del suo pelo non richiede particolari sforzi o attenzioni da parte del suo padrone, non ha bisogno di essere spazzolato ma piuttosto massaggiato con dei guanti di gomma nel periodo della muta stagionale. Le orecchie triangolari sono portate alte sul capo e la sua dentatura è completa di 42 denti robusti e forti, che ispirano un certo rispetto. Il rottweiler in casa si adatta alle abitudini della sua famiglia, di cui sarà il custode fedele per tutta la durata della sua vita (dagli 8 ai 10 anni), ma deve necessariamente avere più momenti nella sua giornata dedicati all'attività fisica. Alimentazione rottweiler: equilibrata al movimento Prima di elencare cosa mangia un rottweiler, bisogna considerare alcuni fattori determinanti come l'età, il livello energetico e il suo stato di salute. La dieta ideale deve equilibrare dosi e attività fisica. L'elemento basilare è la carne, accompagnata anche da carboidrati in giovane età, quando il suo livello energetico e la sua propensione al movimento sono ai massimi livelli. Abbondante acqua fresca non può mai mancare nella sua ciotola. Se la sua indole è invece più tranquilla, è consigliato evitare la somministrazione di carboidrati, per ridurre il rischio di sovrappeso e di complicazioni alla struttura scheletrica e agli apparati circolatorio e cardiaco. Il rottweiler è un cane a cui piace molto correre, attività che farà volentieri con il suo padrone. L'obbedience, il tracking, il mantrailing e l'agility sono tutte attività ideali per sfogare il suo bisogno di movimento.  Il maschio pesa circa 50 kg e misura al garrese dai 61 ai 68 cm, mentre la rottweiler femmina è leggermente più piccola, non supera i 42 kg di peso e i 63 cm di altezza.  La salute del rottweiller: forte come il suo aspetto Le malattie frequenti nei rottweiler non sono molte, essendo una razza resistente anche in salute. Tuttavia, la taglia pesante può comportare disturbi articolari e cardiaci. La displasia al gomito e all'anca è la patologia più comune, che può essere però monitorata con test radiografici, che attestano la predisposizione e controllano la conformazione ossea. Rottweiler carattere: protettivo, affettuoso e rispettabile Il rottweiler ha un carattere amabile e calmo, come lo definisce la FCI (Federazione Cinologica Internazionale), obbediente e docile, adatto ai bambini per i quali si dimostra particolarmente premuroso e affezionato. Tuttavia ci sono delle considerazioni da fare su come educare un rottweiler. La sua aggressività non è insita della razza, ma non si può negare che nello sfortunato caso di atti mordaci, i danni potrebbero risultare irreparabili.  Purtroppo, per molto tempo in passato, l'allevamento di questa razza era prevalentemente a fini di combattimento, da parte di persone senza scrupoli che crescevano i cuccioli in modo selvaggio e irresponsabile. L'educazione del rottweiller è fondamentale e dev'essere seguita da esperti del settore. Il suo padrone deve essere consapevole di dover dedicare tempo e impegno per un addestramento adeguato e costante. Fin da cucciolo dev'essere abituato alla convivenza con la sua famiglia e con altri animali, coltivando la socializzazione e la sicurezza in sé. Solo il processo di crescita insieme garantisce un rapporto genuino tra cane e padrone. E un cane sereno non potrà mai essere aggressivo.
Cavalier King: caratteristiche, educazione, alimentazione

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Cavalier King: caratteristiche, educazione, alimentazione

il dic 13 2024
Il cavalier king charles spaniel è un cagnolino di piccola taglia, vivace e affettuoso, di origine inglese. Fa parte della famiglia degli spaniel, ma il suo nome deriva dal Re Carlo II, storico amante della razza. Dal portamento fiero ed elegante, il cavalier king è un cane molto intelligente, adatto alle famiglie con bambini e alle persone anziane. Un simpatico e fedele animale da compagnia. Cavalier king caratteristiche e storia Il cavalier king è un cane di origine britannica, incrocio tra lo spaniel giapponese e quello inglese, di piccola taglia, utilizzato fino al Settecento principalmente per la caccia. La storia racconta che il Re Carlo II d'Inghilterra fosse un appassionato estimatore della razza, tanto da essere sempre in compagnia dei suoi due spaniel, nelle sue uscite e passeggiate quanto nelle sue riunioni di stato. Per non doversi separare mai da loro, fece emanare un decreto che sanciva il permesso ai cagnolini di accedere a qualsiasi luogo pubblico, incluso il Parlamento. Molti sono i ritratti della famiglia reale dell'epoca, in compagnia degli inseparabili spaniel. Da allora i cavalier king sono cani da compagnia, dal carattere socievole e dalla spiccata intelligenza, diffusi non solo nelle corti della Gran Bretagna, ma in tutto il Paese e, successivamente, nel mondo. Il cavalier king è un cane ben proporzionato. La sua altezza al garrese va dai 30 ai 33 centimetri, e il peso può variare dai 5 agli 8 kg. Il suo musetto allungato dalla fronte piatta, gli conferisce un'aria furbetta ma dallo sguardo dolce.  Il suo pelo setoso e lungo ha varie colorazioni: nero focato, con macchie color fulvo; rosso rubino; tricolore, nero, bianco e fulvo; blenheim, bianco con macchie marroni distinte e separate. Cavalier king carattere: un cane perfetto per la pet therapy Il cavalier king è un cane dal carattere molto docile e affettuoso. Si adatta benissimo alla compagnia dei bambini ed è consigliato per le persone anziane e sole. Nonostante la sua vivacità, non è un cane nervoso. Ama muoversi ma è particolarmente sensibile e attento alle esigenze del suo padrone. Inoltre, è un cane molto intelligente, che se stimolato in maniera corretta e positiva, darà risultati stupefacenti. Educare un cavalier king, oltre a rafforzare il legame di fiducia con il padrone, permette anche di rilassare il suo carattere vivace e attivo. Per tutte queste caratteristiche, il cavalier king è un cane perfetto per la pet therapy. Per il suo bisogno di movimento non lo si considera adatto a chi conduce o ama una vita piuttosto sedentaria. Se si sceglie di vivere con un cavalier king, si deve considerare di farlo uscire almeno tre volte al giorno per la sua attività di sfogo, corsa e gioco. Il rischio è che, oltre a fargli prendere facilmente peso, manifesti comportamenti nocivi dettati dallo stress. Alimentazione cavalier king: equilibrata con il movimento L'alimentazione del cavalier king dev'essere equilibrata, fatta di tre pasti al giorno per i cuccioli in fase di sviluppo e di massimo due, in piccole dosi, in età adulta. La razza tende a ingrassare facilmente, soprattutto in mancanza di esercizio e frequenti passeggiate durante la giornata. Per valutare la dieta più adatta e salutare si devono considerare fattori come età, stato di salute e taglia. In presenza di particolari patologie o complicazioni a cuore o reni, è sempre bene attenersi alla dieta consigliata dal veterinario. Per un cavalier di piccola taglia, che non superi i 5 kg di peso, la dose giornaliera consigliata va dai 90 ai 120 grammi di alimento secco.  Il cavalier king può essere nutrito sia con un'alimentazione secca, fatta di croccantini, o anche casalinga, cioè fresca. In entrambi i casi deve garantire il giusto apporto di proteine, carboidrati e vitamine. Nel caso di cibo umido, il cavalier ama la carne, le uova (soprattutto per i cuccioli e le femmine in allattamento), il pesce e il riso. Le verdure e la frutta che apprezzano maggiormente sono zucchine, carote, bietole, pere e mele.  Cavalier king malattie e cura La salute dei cavalier king è molto delicata e va seguita con cura e attenzione. Oltre a rispettare il calendario delle vaccinazioni obbligatorie, è consigliato tenere monitorati cuore, occhi, orecchie e reni. Le patologie più frequenti colpiscono infatti vista, udito e cuore. Quanto vive un cavalier king: dai 9 ai 14 anni Anche il suo pelo lungo e soffice ha bisogno di una particolare attenzione e cura. Per evitare la formazione di dolorosi nodi, è consigliato spazzolare il suo manto 2 o 3 volte a settimana e un bagno in acqua tiepida un paio di volte al mese. Toelettatura cavalier king: cosa serve avere Per spazzolare in modo accurato ed efficace il lungo manto del cavalier, è consigliato inumidirlo e usare una spazzola a denti lunghi nel verso del pelo. Se si incontrano eventuali nodi, la spazzola cardatrice è la più adatta.  Il pettine a denti arrotondati sarà l'ultimo passaggio di spazzolatura. 
Pinscher nano: carattere, educazione, alimentazione

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Pinscher nano: carattere, educazione, alimentazione

il dic 13 2024
Il Pinscher nano è uno degli animali da compagnia più diffusi e amati anche nel nostro paese, anche se la sua origine è straniera. Pare quasi impossibile guardandolo, con questa sua forma così armonica ma piccola, ma il pinscher nano è in realtà di origini tedesche, patria solitamente di cani di stazza molto più grande. Ancor più sorprendente se pensiamo che questo cane ha tra i suoi parenti più stretti razze come Dobermann e Schanuzer, che solitamente raggiungono dimensioni considerevoli e in alcuni casi sono associati a cani di grande potenza e aggressività. Ma non facciamoci ingannare dalla piccola stazza: nonostante questo il pinscher nano è un animale robusto e muscoloso, in grado di compiere prodezze atletiche non immaginabili a causa della sua dimensione contenuta. Vediamo allora quali sono le caratteristiche peculiari di questo cane, e come prendersi cura di lui nella migliore maniera possibile, assecondando le sue inclinazioni e il suo carattere. Pinscher nano caratteristiche fisiche e morfologiche Il pinscher nano è un cane di taglia piccola e pelo corto, molto diverso quindi dai suoi parenti di taglia grande sempre originari della Germania. L'aspetto generale di questo animale è elegante e molto proporzionato, se pensiamo che la sua lunghezza e altezza sono quasi pari. Per capire bene la taglia di cui stiamo parlando proviamo a dare qualche numero. Il pinscher nano maschio ha generalmente un peso che varia dai 5 ai 7 kg con un'altezza al garrese di 30/35 cm. Dimensioni del tutto simili per l'esemplare femmina del pinscher nano, che tocca i 4/6 kg di peso e un'altezza mediamente dai 25 ai 30 cm. Il pelo abbiamo detto essere corto, cosa che ne diminuisce la necessità di manutenzione e cura. Il colore è sempre scuro, dal rosso cervo monocolore al rosso bruno scuro o bicolore nero focato (nero intenso con macchie rosse o marroni, il più scure possibile, sopra gli occhi, sulla gola, sui metacarpi, sui piedi, sulla parte interna delle zampe posteriori, sotto la radice della coda e sul petto). Il suo aspetto è reso dolce e anche leggermente buffo dalle orecchie, che presentano una dimensione grande e quasi sproporzionata rispetto al cranio e al resto del corpo: sono a forma di V puntata, e possono rimanere dritte quando la sua attenzione è richiamata da qualcosa o ripiegate internamente quando sono a riposo totale. Completa il quadro estetico morfologico un cranio piccolo, ma abbastanza allungato con un muso quasi cuneiforme e un naso molto scuro. Pinscher nano carattere Il pinscher nano si dimostra un cane dal carattere vivace ma buono, molto adatto alla vita di casa e alla presenza di bambini. Non ha scatti d'ira o di aggressività, però ci troviamo di fronte ad un animale sempre in movimento con un'energia che sembra quasi infinita. I suoi movimenti sono rapidi e lo favoriscono nel gioco, che rimane una delle sue attività preferite. Il suo carattere è tendenzialmente indipendente, ma molto di questo sarà influenzato dall'educazione e da come si ambienta il cane nel contesto familiare. Non è così strano vedere un pinscher nano cercare spesso le coccole o volere un costante contatto fisico con i membri umani del suo branco. Attenzione alla tendenza ad abbaiare: il pinscher nano è un cagnolino abbastanza rumoroso, che abbia spesso e in maniera quasi inesauribile. Come educare un pinscher nano Non dovrebbe essere difficile capire come addestrare un pinscher nano: la razza di natura è abbastanza obbediente, e se vengono usati metodi educativi rispettosi l'animale sarà ben predisposto ad imparare. Evitiamo rimproveri immotivati o violenze di ogni genere, perché questo allontanerà un cane dal carattere docile ma fragile come il pinscher nano.  Pinscher nano alimentazione Essendo un cane costantemente attivo e in movimento, il pinscher nano non ha la tendenza ad ingrassare facilmente, cosa che toglie qualche preoccupazione in fase di alimentazione del cane. Lui stesso non è un cane particolarmente difficile da accontentare come gusti, e si adatterà con facilità a molti tipi di cibi. La sua dieta migliore consiste in alimenti preparati in casa, con la possibilità di integrare facilmente del pesce, alternandolo alla carne che rimane la sua pietanza prediletta: per queste due proteine la razione ideale giornaliera è di circa 100/150 grammi. A questi alimenti è possibile abbinare amidi, come riso e pasta e verdure fresche. Si consiglia di integrare la dieta con minerali e oligoelementi, come carote crude o prezzemolo. Per capire quanto deve mangiare un pinscher nano è bene fare tutte le valutazioni del caso sulla base della stazza: il suo cibo andrà somministrato in 2 pasti al giorno, con una razione che deve essere regolata in base all'attività fisica del nostro amico a quattro zampe. Pinscher nano vita media Dopo aver visto quanto e cosa mangia un pinscher nano passiamo ad un argomento correlato come la salute, rispondendo alla classica domanda su quanto vive un pinscher nano. Si tratta di un cane robusto e senza particolari malattie genetiche, che possono minarne la longevità. Il pinscher nano vive mediamente tra i 12 e i 16 anni.
Boston Terrier: carattere, alimentazione, addestramento

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Boston Terrier: carattere, alimentazione, addestramento

il dic 13 2024
Il Boston terrier è un ottimo cane da guardia, vivace e molto affettuoso. Il suo carattere giocoso e buffo lo rende il compagno ideale per bambini e anziani, adatto alla vita di famiglia.  Di piccola taglia è ideale per chi vive in appartamento e la sua sensibilità al freddo, dato il pelo corto, fa sì che preferisca l'ambiente domestico, temperato e accogliente. Il Boston terrier è un cane molto energico, che ha bisogno di almeno un'ora di esercizio fisico ogni giorno. Questa sua necessità va considerata dal proprietario che, se abituato a uno stile di vita sedentario, non ci andrà molto d'accordo. Boston terrier caratteristiche e storia Questa razza americana risale intorno alla metà del 1800 e deriva dall'incrocio del bulldog inglese con le più piccole taglie dei terrier. Scoperta da due allevatori americani di Boston, come rivela appunto il suo nome, il Boston terrier veniva allevato inizialmente per i combattimenti tra cani per la sua agilità e corporatura muscolosa. Fortunatamente il suo destino cambiò presto, diventando un animale da compagnia molto popolare in America. Dagli inizi del 1900 fino agli anni Sessanta fu la razza più diffusa nel Paese e ancora oggi rientra nelle classifica delle dieci più richieste in America. Boston terrier dimensioni Il Boston terrier è un molossoide di taglia piccola e il suo peso varia dai 7 agli 11 kg circa. L'altezza del Boston terrier va dai 38 ai 42 cm al garrese, ha una corporatura che si definisce 'quadrata', muscolosa e asciutta. La testa è piccola e la mascella pronunciata. Il muso è corto e lo stop marcato, le orecchie sono dritte e appuntite, a forma di triangolo. Ha occhi neri, grandi e tondi, leggermente sporgenti. La coda è corta e dritta, attaccata bassa. Boston terrier colori Il suo pelo è corto, liscio e lucido e le colorazioni del suo mantello nero, foca, tigrato o con macchie bianche. Il pelo corto lo rende sensibile agli sbalzi di temperatura, predilige climi temperati e la vita in casa. Se lo si educa all'aperto si devono prevedere dei ripari adeguati, ombreggiati d'estate e ben protetti d'inverno.  Boston terrier vita media Un Boston terrier in salute vivrà con la sua famiglia dai 13 ai 15 anni. Boston terrier carattere: una buffo compagno di giochi Il Boston terrier è un cane particolarmente affettuoso e simpatico. Tiene compagnia ai più piccoli ed è adatto altresì alle persone anziane. Nonostante la sua vivacità è un animale molto sensibile e particolarmente intelligente. Anche se può sembrare a volte ostinato e testardo, è un cane molto coraggioso, docile e gentile. La sua esigenza principale è il gioco, che abbinato all'esercizio fisico e a un'alimentazione equilibrata, favorisce il mantenimento del suo benessere.  Come addestrare un Boston terrier Il Boston terrier è un cane che si abitua alla vita famigliare con molta facilità, seguendone le regole e le abitudini. Per iniziare l'addestramento da cucciolo è consigliato un approccio giocoso, preferibilmente all'aperto. L'educazione deve procedere poi in maniera sistematica e costante, con ordini chiari da ripetere e piccoli premi con cui gratificarlo. Cosa mangia un Boston terrier La corretta alimentazione Boston terrier è regolata da piccoli pasti ma frequenti. Questo perché è una razza che tende a essere iperattiva e richiede una ricarica d'energia piuttosto costante. Per un cucciolo sono adeguati tre pasti quotidiani, mentre in età adulta sono sufficienti due. Gli alimenti ideali per una dieta completa sono: proteine (carne, pesce e uova), latticini, carboidrati (pasta, riso e cereali) e fibre (frutta e verdura). Non eccedendo nelle quantità si garantisce il peso ideale dell'animale, che non deve tendere all'obesità o verranno compromesse le sue capacità di movimento e le sue funzionalità vitali.
Alimentazione cane anziano: quale e quanto cibo dare al nostro pet

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Alimentazione cane anziano: quale e quanto cibo dare al nostro pet

il dic 13 2024
Come per l'uomo, anche l'alimentazione del cane anziano subisce delle modifiche con l'avanzare degli anni. Per supportare gli acciacchi fisiologici dell'invecchiamento dell'animale, quando l'età adulta viene superata e si avvicina quella che si definisce età geriatrica, si rendono necessari delle piccole variazioni alimentari nella dieta del cane anziano.  L'età geriatrica di un cane è strettamente relazionata alla sua taglia. Per i cani di piccola taglia l'anzianità comincia dai 10-12 anni di vita, mentre scende ai 7-8 per quelli di taglia grande. Ovviamente l'anzianità del cane è un processo di declino dallo scavallare dell'età adulta, proprio come per l'uomo. La si avvista da alcuni cambiamenti fisiologici del cane (non solo dall'imbiancare del pelo!) come: il rallentamento del metabolismo basale (quello che garantisce le azioni basiche del cane, come respirare ad esempio); la perdita di massa muscolare; una minor capacità dell'apparato digerente e urinario (insufficienza renale); una minor capacità cardiaca e sensoriale (riduzione della vista e della capacità uditiva). L'alimentazione corretta del cane anziano serve per salvaguardare il suo organismo da tutti questi cambiamenti fisici dovuti all'età. Deve essere modificata passo passo, nessun cambiamento drastico, perché con l'anzianità si riduce anche la capacità di tolleranza del cane, rischiando l'inappetenza e il deperimento prematuro. Se il vostro cane anziano non mangia non è sempre dovuto a una qualche patologia, può semplicemente non gradire le modifiche che avete apportato alla sua alimentazione. Abbiate pazienza e provate più soluzioni senza fretta, troverete insieme un nuovo equilibrio necessario alla sua buona salute. Cosa deve mangiare un cane anziano sano Un cane anziano privo di particolari patologie, e quindi sano ha bisogno di proteine, grassi, carboidrati e fibre, ma in quantità diverse rispetto all'età giovane e adulta. Con l'invecchiamento, infatti, si riduce il suo fabbisogno energetico, proprio come per l'uomo, quindi si dovranno ridurre alcune dosi. Sul quanto deve mangiare un cane anziano la risposta non può essere univoca, perché ogni caso va valutato con competenza. È però consigliabile diminuire le quantità di cibo a pasto, non la qualità. Cosa mangia un cane anziano nello specifico Proteine: vitello, tacchino, pollo, agnello, uova e pesce. Le proteine sono molto utili per il cane anziano, perché servono a rallentare la fisiologica perdita di massa muscolare, quindi favoriscono il mantenimento della forza dell'animale e la ricostituzione della sua struttura. Servono inoltre a evitare l'ingrassamento del cane, perché sono più facilmente assimilate rispetto a carboidrati e grassi. Inoltre, la convinzione che le proteine provochino insufficienza renale è del tutto errata. Nel cane anziano, la quantità di proteine non va diminuita ma bensì aumentata.  Grassi: salmone e pesce bianco, olio di pesce, pollo, maiale e grasso d'anatra.  L'eccessiva somministrazione di grassi nel cane anziano predispone l'animale all'obesità, in quanto le sue capacità digestive diminuiscono e potrebbero condurre facilmente all'ingrassamento. La presenza di feci mucose è il campanello d'allarme che segnala l'eccessiva somministrazione di grassi, non assimilati correttamente. La riduzione di grassi nella dieta del cane riguarda la quantità ma non la qualità. Favorite gli acidi grassi essenziali (omega 3 e omega 6) con degli eventuali integratori. Carboidrati: cereali, farine di avena, di orzo, di semi di lino, integrali. La capacità di assimilare carboidrati non è la prerogativa dei cani nemmeno in età adulta. Un sano cibo per cane anziano prevede pochi carboidrati, quindi la quantità andrà ridotta. La percentuale dev'essere molto inferiore rispetto a quella delle proteine. I cereali (riso o pasta) devono essere ben cotti, anche due volte, per eliminare l'amido e renderli più facilmente digeribili. Fibre: frutta e verdura. La quantità di fibre va aumentata nella dieta del cane anziano, perché aiutano la mobilità del colon ed evitano la stitichezza.
Tosa Inu: carattere, alimentazione, addestramento

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Tosa Inu: carattere, alimentazione, addestramento

il dic 13 2024
Il Tosa Inu, come viene suggerito dal nome, è un cane di origine orientale, più precisamente di provenienza giapponese. Infatti la storia di questo animale vuole che la razza sia stata creata nella provincia di Tosa appunto, quando a tra 800' e 900' si provò a selezionare un cane che avesse straordinarie capacità di resistenza e combattimento. L'attuale Tosa Inu è invece il risultato di una serie di incroci con cani europei avvenuti all'inizio del secolo scorso, che danno come risultato finale una razza con enormi capacità fisiche e una straordinaria resistenza al dolore. Vediamo allora quali sono le caratteristiche principali di questo cane e i consigli per accudirlo e allevarlo nel modo migliore. Cane Tosa Inu caratteristiche fisiche Partiamo descrivendo brevemente l'aspetto e le peculiarità fisiche di questa razza così bella e particolare. Il Tosa Inu è a tutti gli effetti un molosside e quindi si presenta come un cane di taglia grande, caratterizzato da un fisico possente ma comunque armonico nel suo complesso. Possiede un muso e una testa piuttosto grande, con la pelle cadente ai lati e un'espressione che può sembrare il più delle volte triste: ovviamente è solamente un effetto della distribuzione della pelle sul muso quindi non è da prendere in considerazione questa caratteristica per definire l'umore del cane. La coda è lunga e molto spessa alla base e il tutto è completato da un manto rossiccio o marrone sempre a pelo corto. La stessa peluria è solitamente molto fitta dura e ispida, quindi nel caso di mancanza di peluria su alcune zone è sempre utile sentire un veterinario perché potrebbe essere sintomo di un malessere dell'animale. Le misure si differenziano a seconda del genere in questa maniera: Maschi: altezza al garrese di 60cm peso indicativo attorno ai 37.5 kg; Femmine: altezza al garrese di 55cm peso indicativo attorno ai 30kg. Tosa Inu carattere A dispetto di una presenza imponente questo cane è di carattere tranquillo e pacifico, con un temperamento mite che non darà particolari problemi a chi lo accoglie nella propria famiglia. Si tratta di un animale che difficilmente abbaierà tanto, benché sia protettivo nei confronti della sua famiglia e del suo territorio. Ci troviamo di fronte ad una razza che viene definita più da compagnia e da guardia che da caccia, quindi con peculiarità caratteriali che la rendono adatta anche alla convivenza con bambini, il cui unico problema saranno le dimensioni grandi dell'animale. Si adatta anche a spazi più angusti come quelli dell'appartamento proprio per via della sua indole di grande sopportazione, però è indubbio che la condizione ottimale sia quella di un ampio giardino. Addestramento Tosa Inu Proprio per via delle sue dimensioni imponenti il Tosa Inu rimane comunque un tipo di cane che necessita di un'educazione attenta sin da cucciolo per integrarsi al meglio con la propria famiglia. Le preoccupazioni non sono tanto sull'aggressività, che rimane estremamente bassa, quanto sulla gestione della sua mole. Spesso, soprattutto da cucciolo, il Tosa Inu non si rende perfettamente conto dello spazio che occupa e della forza che mette nel giocare, quindi è necessario educarlo per fargli capire cosa può e non può fare. Si tratta comunque di una razza intelligente e non avrà difficoltà se è preso da cucciolo nell'apprendere alcune regole di base per una convivenza felice. Cane giapponese Tosa Inu alimentazione e salute La vita media di un Tosa Inu è di 10-12 anni e non presenta particolari patologie genetiche comuni che possano preoccupare chi lo accoglie nella propria famiglia. Come alimentazione siamo davanti ad un cane dal grande appetito: il consiglio è quello di non esagerare per farlo rimanere nel peso forma e di aiutarsi con cibo specifico studiato per cani di razza, suddiviso in due o tre pasti giornalieri.
Segugio della Transilvania: carattere, alimentazione e allevamento

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Segugio della Transilvania: carattere, alimentazione e allevamento

il dic 13 2024
I segugi della Transilvania sono una razza di cani da caccia molto antica, di origine ungherese e diffusa in tutta l'Europa centrale.   Allevato in origine principalmente per la caccia di selvaggina, il segugio Transilvania è un brachet di taglia media, dall'aspetto atletico e muscoloso. La sua indole è amichevole e affettuosa, in particolare con il suo padrone e la sua famiglia con cui stabilisce un forte legame protettivo. Segugio della Transilvania aspetto fisico e caratteristiche Nato per la caccia di animali selvatici di grossa taglia, tipici delle foreste ungheresi e rumene, come cinghiali, orsi e bisonti fino alla più leggera selvaggina come volpi e lepri, il segugio della Transilvania ha una muscolatura molto sviluppata, un aspetto asciutto e agile. Generalmente il suo peso non supera i 30 kg (la media è di 25 circa). Questa razza è piuttosto rustica, dall'olfatto è particolarmente sviluppato come anche il senso di orientamento e di direzione e la sua indipendenza nelle lunghe distanze.  I suoi arti sono forti e muscolosi, da atleta, resistenti alla corsa e al combattimento. La loro lunghezza determina due diverse varietà in questa razza: ad arti lunghi (l'altezza varia dai 55 ai 60 centimetri al garrese); ad arti corti (l'altezza varia dai 45 ai 50 centimetri al garrese). La testa è corta, non allungata, con naso dritto, denti molto resistenti e forti e orecchie pendenti. Gli occhi sono di colore castano scuro, profondi, curiosi e intelligenti. Il pelo è corto e lucido, di colore variabile dal nero focato, a macchie bianche e fulvo. Ha un morbido sottopelo che lo protegge dal freddo dei mesi invernali. La perdita di pelo è moderata ed è sufficiente spazzolarlo una sola volta a settimana. La coda è spessa e portata dritta durante la caccia, altrimenti lunga a riposo. La sua indole indipendente e il bisogno di correre e sfogarsi in grandi spazi, fanno sì che la vita in appartamento non sia la più congeniale per questa razza. Anche il trasporto in viaggio potrebbe risultare difficile da gestire e poco piacevole (non solo per lui!). Il segugio della Transilvania ha bisogno di socializzare, di esercizio fisico e di poter esprimere tutto il suo potenziale... in movimento! Se si vuole acquistare un esemplare di questa razza bisogna considerare lo spazio di cui si dispone per evitargli un'esistenza costretta in un ambiente a lui non idoneo. Segugio della Transilvania carattere: forte, coraggioso e protettivo  Il segugio Transilvania è un animale molto leale, non solo con gli altri cani ma anche con le persone. Con il suo padrone lega ovviamente in modo particolare, è molto protettivo con la sua famiglia e tende a diventare aggressivo in una situazione di minaccia o pericolo. Nonostante la sua indipendenza è un cane molto socievole, ama la compagnia e viene spesso acquistato in coppia. Tende però a essere poco paziente, per questo non è la razza più adatta per i bambini, gli anziani e... i gatti! Ha bisogno di molto esercizio fisico e movimento, si presta molto bene ad attività come canicross, cani run, agility e giochi di ricerca. Il suo padrone deve quindi sapere di dovergli dedicare il giusto tempo. Segugio della Transilvania alimentazione Questa razza particolarmente attiva ha bisogno di una nutrizione di alta qualità, che sia umida, secca o casalinga. In base alla frequenza e al livello di movimento i pasti possono essere somministrati una o due volta al giorno.  La razza è molto forte, agile ed energica. Non tende all'obesità e non prende peso facilmente, data la sua alta attività fisica. Non soffre di particolari patologie, è molto resistente, anche alle temperature estreme (sia calde che fredde) e ha un'aspettativa di vita di 11 anni circa.
Pastore Maremmano Abruzzese: carattere e alimentazione

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Pastore Maremmano Abruzzese: carattere e alimentazione

il dic 13 2024
Il pastore maremmano abruzzese, un cane dalle origini antichissime con un manto bianco e folto, amante della pioggia e della neve.  Ma cosa determina il suo carattere e cosa lo rende uno straordinario cane sia da lavoro che da compagnia?  Si tratta di una razza antichissima che si è adattata molto bene alla vita con l'uomo e che si è stabilita in centro Italia da che si ha memoria.  Sembra che il pastore abruzzese maremmano sia arrivato in Italia dal lontano Tibet attraverso la via dell'Est. Si hanno tracce scritte della sua presenza in Italia già dal primo secolo dopo Cristo e viene descritto come un ottimo guardiano sia contro i lupi che per le provviste.  Grazie alle sue innate qualità e grazie al suo amore per i climi montani il cane da pastore maremmano abruzzese ha trovato un ambiente perfetto fra i pascoli del centro Italia Pastore maremmano abruzzese carattere  Questo cane da pastore si contraddistingue per un carattere giocoso ma indipendente e possiede doti innate da guardiano.  Non viene infastidito da pioggia e neve e ciò gli permette di badare ai pascoli tutto l'anno.  Proprio per il suo carattere indipendente non è un cane che può stare a catena o in ambienti ristretti, ma ciò non è un limite poiché apprezza il lavoro in sintonia con un padrone autoritario ed equilibrato.  Con i bambini è molto protettivo e comprende molto bene i pericoli, grazie a questa sua dote naturale riesce molto spesso a prevenire che i bambini si trovino in situazioni a rischio.  Quanto vive un pastore maremmano abruzzese?  La vita media di questo meraviglioso cane da pastore è di circa 12 anni.  Sicuramente non uno dei più longevi, ma la sua costituzione gli permette di vivere la maggior parte della propria vita in buona salute e in forze.  Non è infatti particolarmente soggetto a malattie ereditarie o genetiche, la vita all'aperto non lo spaventa e la preferisce a quella in appartamento.  Per permettergli di vivere qualche anno in più sarà sufficiente seguire gli accorgimenti del buonsenso facendolo visitare periodicamente da un veterinario, vaccinandolo per le malattie a cui può essere esposto,  facendolo bere molto e spazzolandolo accuratamente durante i periodi più caldi,  offrendogli un ricovero al chiuso nei periodi più freddi,  e ovviamente curando la sua alimentazione  Pastore maremmano abruzzese alimentazione  Proprio a causa della sua grande vitalità, e anche per garantirgli la resistenza che lo contraddistingue, questo straordinario aiutante ha bisogno di un'alimentazione varia e abbondante.  Come tutti i cani, anche il pastore maremmano abruzzese fa fatica a regolarsi. Sarà quindi compito del padrone dargli la quantità giusta in base al peso, alla temperatura esterna e al livello di attività fisica che gli si chiede.  Un altro punto molto importante è l'idratazione specialmente nelle stagioni calde o fredde. D'estate una quantità maggiore d'acqua lo aiuterà a regolare la temperatura, d'inverno a causa del gelo potrebbe fare più fatica a trovare l'acqua.  Pastore maremmano abruzzese cosa mangia  Come tutti i suoi colleghi, anche il pastore maremmano è onnivoro, ma questo non vuol dire che tutti i cibi siano adatti alla sua salute.  Originariamente nella sua dieta erano previsti pane, crusca e frumento ammollati in derivati del latte, o latte allungato con acqua, e ovviamente carne.  Al giorno d'oggi crocchette di buona qualità sono un sostituto migliore rispetto alla sua alimentazione originaria. Il nostro consiglio è però di variare spesso il tipo di crocchette e di integrarle sempre con della carne, meglio se cotta e con pochi grassi.  Pastore maremmano abruzzese quanto mangia Anche la frequenza è importante, diversamente da altri cani avrà infatti bisogno di mangiare 2 o anche 3 volte al giorno.  È importante consultarsi con il veterinario per decidere le quantità adatte al peso. Importante tenere inoltre da conto che questo nostro insuperabile amico ha un tratto digerente molto corto che è importante non affaticare con porzioni eccessive né troppo distanti l'una dall'altra. 
Perché il cane si morde la coda: cause e rimedi

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Perché il cane si morde la coda: cause e rimedi

il dic 13 2024
Il cane che si morde la coda non è solo un modo di dire, ma può nascondere problemi fisici o psicologici del nostro amico a quattro zampe.  In questo articolo cercheremo di analizzare le principali cause e rimedi di questo disturbo senza tralasciare l'alimentazione e un opportuno aiuto del veterinario per escludere eventuali patologie che potrebbero danneggiarlo a lungo termine.  Qualunque sia il motivo che spinge il cane a mordersi la coda è importante ricordarsi che rimproverarlo è un atteggiamento controproucente.  Il nostro fedele compagno ci sta infatti mandando un messaggio di disagio molto chiaro che, se ascoltato, potrà aiutare lui a stare meglio e noi a costruire un rapporto migliore con lui.  Quando il cane si morde la coda  Come abbiamo detto le cause possono avere origini fisiologiche, per le quali sarà necessario l'aiuto di un veterinario, e psicologiche per le quali potrà aiutarci un addestratore o un comportamentista.  Vediamo in primo luogo le cause fisiche. Fra i motivi per cui un cane si morde la cosa possono esserci:  Un trauma o una frattura. Questa causa è di facile individuazione effettuando un semplice esame alla tastazione.  Toccando la coda il coccige e il bacino dell'animale possiamo facilmente individuare il punto in cui il cane prova dolore. Se vediamo che in un determinato punto il nostro amico prova dolore, si ribella o guaisce ci troviamo chiaramente di fronte a un trauma o una frattura.   Una ferita o una lesione. Un'altra causa di tipo fisico che potrebbe essere più difficile da identificare a seconda del pelo del nostro amico.  Sia una lesione che una ferita potrebbero essere di più difficile individuazione poiché nascoste dal pelo lungo o fitto. Soprattutto nel caso di una lesione cutanea causata da dermatite, lo strato umido e appiccicoso del derma potrebbe incollare lo strato più corto e sottile del pelo nascondendola quasi completamente. In questo caso consigliamo un'attenta analisi soprattutto delle parti sotto la coda e dove c'è più pelo.  Presenza di pulci o altri parassiti. Tutti i parassiti del cane hanno vita più facile nelle zone nascoste dove la lingua arriva con più difficoltà e il pelo è più fitto, come ad esempio la base della coda.  Anche in questo caso un esame visivo è la cosa più semplice. Scostando il pelo andremo a cercare i parassiti o le deiezioni degli stessi. Le feci delle pulci sono infatti dei piccoli frammenti neri che se sciolti in acqua assumono un colore rossastro. Se non ne troviamo e se il nostro cane è stato sverminato di recente e ha fatto un trattamento antiparassitario allora possiamo escludere questa causa.  Problemi all'ano, al retto e all'ultimo tratto dell'apparato digerente. Questi problemi sono di più difficile individuazione poiché potrebbero lasciare pochi o anche nessun segno all'analisi visiva di chi non è veterinario. Non si può escludere questo problema senza un consulto medico, ma al contrario è di facile individuazione se sappiamo cosa osservare. Se il cane si lamenta quando va di corpo, si lecca troppo spesso anche lontano dalla defecazione o le stesse feci non hanno un aspetto sano allora in questo caso possiamo supporre si tratti di problemi all'ultimo tratto dell'apparato digerente.  Più rare sono le cause comportamentali e psicologiche e dovrebbero essere prese in considerazione solo dopo aver escluso possibili problemi fisici.  Perché si annoia. Un cane che si annoia ed ha un eccesso di energie inespresse  Perché si sente chiuso. Quando si sente ristretto in un ambiente troppo piccolo può manifestare lo stress in questo modo  Per attirare la nostra attenzione se non passiamo abbastanza tempo con lui.  Rimedi se il cane si morde la coda Una volta identificata, anche sommariamente, l'origine del problema il nostro consiglio è sempre quello di rivolgersi ad uno specialista.  Nel caso di origine fisica, fisiologica o parassitaria sarà necessario chiedere il consulto di un veterinario. Sconsigliamo vivamente di provare rimedi fai da te o improvvisare una cura farmaceutica sulla base di indicazioni altrui, meglio sempre far visitare da un veterinario.  Nel caso di origine comportamentale o psicologica possiamo invece prima provare a passare più tempo con il nostro fedele amico facendolo svagare e portandolo in lunghe passeggiate.  Qualora il problema non si risolvesse in questo modo è possibile rivolgersi ad un comportamentista specializzato in cani o animali domestici. 
Pastore del Caucaso: carattere e alimentazione

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Pastore del Caucaso: carattere e alimentazione

il dic 13 2024
Il cane da pastore del Caucaso è un aiutante fedele dalle origini antichissime. Questa razza proveniente dalla Russia si è evoluta e adattata nel corso dei secoli fino ad arrivare alle steppe del Caucaso e poi fino a noi.  È caratterizzato da un manto grigio, rossiccio o anche color paglia spesso maculato o pezzato, con un pelo spesso e ruvido ed un sottopelo molto fitto adatto alle temperature più rigide.  Le sue doti innate come cane da pastore lo hanno reso un alleato dell'uomo insostituibile. È un cane dalla grande energia e instancabile nel gestire e proteggere il gregge.  Pastore del Caucaso dimensioni  Un instancabile aiutante dalle dimensioni generose. Non è solo il pelo a donare a questo cane da pastore un aspetto imponente. L'altezza varia dai 67-70 centimetri al garrese per gli esemplari femmina fino ai 72-75 centimetri al garrese per gli esemplari maschi.  Anche l'ossatura e la muscolatura sono di dimensioni generose e robuste, non è quindi solo l'altezza a donare a questo cane una fisicità generosa adatta ai climi freddi e al lavoro fisico intenso.  Pastore del Caucaso peso  Anche il peso lo contraddistingue come un cane adatto alla difesa del gregge e al lavoro continuativo.  Per gli esemplari in forma, e quindi non in sovrappeso, il peso minimo è di 45 Kg per le femmine e di 50 Kg per i maschi. Come per qualunque altro cane che vive all'aperto il peso può subire variazioni anche importanti in base alla stagione dell'anno.  Durante l'inverno tenderà ad accumulare più grasso utile al mantenimento della temperatura corporea mentre d'estate tenderà a perdere peso e anche pelo per adattarsi alle temperature più calde.   Pastore del Caucaso carattere  Il pastore del Caucaso è un cane dal carattere forte e deciso che gli ha permesso di sopravvivere e adattarsi nel corso del tempo. È un cane territoriale e diffidente nei confronti degli estranei.  Ha un forte istinto di protezione nei confronti del gregge e della propria famiglia. Al forte istinto di protezione si accompagna un carattere orgoglioso che non ama essere sottomesso. Ama aiutare nel lavoro e ricevere comandi precisi che però non devono essere lesivi della sua dignità. La sua intelligenza e sensibilità gli permettono di capire molto bene se il padrone lo rispetta e quando si sente rispettato ama aiutare nel lavoro quotidiano.  Come addestrare un pastore del Caucaso  Grazie alla sua predisposizione naturale alla gestione del gregge e al suo innato istinto di protezione, questo cane da pastore non ha bisogno di addestramenti particolarmente complessi e impara molto velocemente.  È importante però che impari fin da piccolo da chi ricevere gli ordini, questo senza mai ledere la sua dignità. Non ama essere rimproverato senza un motivo e quando è seguito da un padrone equilibrato capisce molto bene da solo se ha sbagliato.  È molto importante non istigarlo all'aggressività  ma lasciargli sviluppare il suo istinto di protezione naturalmente.  Alimentazione pastore del Caucaso  Come per molti altri cani da pastore che vivono all'aria aperta l'alimentazione ricopre un ruolo fondamentale.  Differentemente dagli esseri umani non ha bisogno di variare spesso l'alimentazione. Al contrario se si intende cambiargli alimentazione sarebbe bene farlo gradualmente di modo da farlo abituare ai nuovi cibi che potrebbe non riconoscere subito. È importante ricordare che anche la termoregolazione del pastore del Caucaso si basa quasi esclusivamente sull'alimentazione, sarà quindi necessario fargli avere cibo tiepido o poco caldo d'inverno e abbondante acqua in estate.  Cosa mangia il pastore del Caucaso  Per garantirgli il giusto apporto di nutrienti è importante che la sua dieta sia stabile nel corso dell'anno, ma anche ricca delle sostanze a lui necessarie.  Il suo alimento principale dovrà essere la carne accompagnata però da fibre, vitamine, carboidrati e sali minerali.  È quindi consigliato abbinare sempre alla carne anche riso o pasta ben cotti, verdure molto cotte (meglio se bollite o al vapore) e formaggio, ricotta o derivati del latte che possano garantirgli un giusto quantitativo di calcio per le sue ossa.  Crocchette di buona qualità, meglio se specifiche per la sua razza, forniscono in maniera equilibrata tutti i nutrienti di cui ha bisogno. Molto importante ricordarsi di mantenerlo sempre ben idratato soprattutto in estate e inverno che sono i due periodi dell'anno dove il consumo di acqua da parte del loro organismo è maggiore.  Quanto mangia un pastore del Caucaso  Anche le quantità sono importanti. Tutti i cani in generale non sono in grado di autoregolarsi con le quantità di cibo, è quindi necessario che sia il padrone a fornirgli il quantitativo esatto in base al suo peso.  Se ci si affida alle crocchette specifiche per la sua razza si possono seguire i quantitativi indicati sulla confezione considerando circa un 10% in più rispetto alle quantità indicate per il periodo invernale e il 10% in meno per il periodo estivo.  La frequenza dei pasti varia in base all'età. Se per i cuccioli è meglio dare da mangiare 4 o anche 5 volte al giorno, per l'esemplare adulto meglio non superare i 2 o massimo 3 pasti al giorno. 
Levriero Irlandese: caratteristiche e alimentazione

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Levriero Irlandese: caratteristiche e alimentazione

il dic 13 2024
Un cane dalle origini antichissime e molto amato sia per meriti storici e di guerra, sia per il suo carattere fedele e affettuoso con il padrone.  Tracce storiche ne riferiscono il suo attaccamento agli esseri umani già dal 7.000 a.C. e fino a tutto il 1700. Lo stesso Giulio Cesare ne aveva tessuto le lodi nel De bello Gallico descrivendone le gesta in battaglia, la fedeltà al padrone e l'aspetto maestoso.  Dopo la dominazione inglese dell'Irlanda questo cane divenne appannaggio unico della classe nobile, decretandone purtroppo così l'estinzione. Verso metà del 1800 l'ex soldato e storico scozzese George Augustus Graham si impegnò per ricrearlo partendo da razze di taglia inferiore ma che sosteneva avessero in buona parte origine da questa razza ormai estinta.  Vediamo in questo articolo le caratteristiche e l'alimentazione del Levriero Irlandese.  Levriero irlandese dimensioni  Un cane dalle dimensioni decisamente generose che può arrivare anche ad 80 centimetri (dalla zampa alla spalla) negli esemplari maschi. Non molto più piccoli gli esemplari femmina che partono comunque dai 70 centimetri o poco meno.  La corporatura è snella ed agile con forme longilinee ed eleganti. Anche la testa di forma allungata contribuisce a donare un aspetto slanciato e affusolato. Il peso può variare dai 40 Kg per gli esemplari femmina fino ai 55 Kg per gli esemplari maschi più grandi.  Ha un pelo corto e duro adatto a proteggerlo dal freddo e le colorazioni ufficiali sono il bianco, il nero, brizzolato, grigio e rosso.  Levriero irlandese carattere  Questo cane dalle dimensioni generose ha un carattere affettuoso ed affezionato. Crea con la famiglia un legame molto solido di fiducia e cura reciproca.  Non ama essere stuzzicato e potrebbe sembrare indipendente ad una prima occhiata, contrariamente a quanto sembri ha un grande bisogno dell'affetto dei familiari e se lasciato da solo può cadere facilmente in depressione.  È un cane equilibrato che può diventare un'ottima compagnia per i bambini e tenderà anche a proteggerli. A causa delle sue origini e della struttura del suo corpo ha bisogno di poter correre e sfogarsi in grandi spazi aperti frequentemente, dimostrando notevolissime agilità e velocità.  Quanto vive un levriero irlandese  Purtroppo, come altri cani di taglia grande, anche il levriero irlandese non è particolarmente longevo. La sua aspettativa di vita può andare dai 6 ai 10 anni se tenuto in buone condizioni.  Gli esemplari selezionati per una maggiore longevità non superano comunque i 12 anni. Oltre alle più comuni malattie, il levriero irlandese è molto soggetto alla torsione dello stomaco che rappresenta una delle più comuni cause di morte per questo esemplare, all'osteosarcoma e alla cardiomiopatia dilatativa.  Per curarne la salute ed allungarne la vita sarà necessario prestare molta attenzione all'alimentazione e saper riconoscere tempestivamente i sintomi della torsione dello stomaco.  Levriero irlandese quanto mangia  Proprio a causa della sua predisposizione genetica alla torsione dello stomaco sarà necessario prestare qualche attenzione in più alla sua alimentazione.  Nonostante le sue grandi dimensioni non è un cane che necessita di grandi quantità di cibo, al contrario sarà necessario dilazionare l'apporto calorico in più pasti all'interno della giornata riducendo le quantità. Ideale quindi la suddivisione in tre porzioni al giorno e con acqua lontano dai pasti.  È sempre consigliato nutrirlo con crocchette specifiche per la sua razza. Si tratta di cibo studiato appostitamente perchè non aumenti molto di volume durante la digestione ed eviti così l'affaticamento dello stomaco.  Anche la digeribilità è importante, è sempre sconsigliato quindi dare a questo fedele amico il cibo destinato ad uso umano. Il cibo specifico per la sua razza sarà infatti caratterizzato da una maggiore digeribilità per il suo apparato e fornirà tutti i nutrienti di cui ha bisogno.
Spinone Italiano: carattere e allevamento

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Spinone Italiano: carattere e allevamento

il dic 13 2024
Un cane bellissimo di origine completamente italiana. Lo spinone italiano è un cane dalla costituzione solida, vigorosa ed estremamente resistente alla fatica.  Si distingue per le sue qualità da riporto e per la facilità con cui affronta terreni accidentati e corsi d'acqua tipici dei terreni boschivi e da caccia.  Vediamo insieme il carattere, l'allevamento e come scegliere un cucciolo di Spinone Italiano.  Spinone italiano da caccia  Le caratteristiche fisiche di questo bellissimo cane ne determinano l'agilità e la vitalità. Ha un'ossatura molto forte, muscolatura possente e arti lunghi.  Completano il quadro il pelo duro e ruvido che lo protegge molto bene dalle intemperie, ma soprattutto le sue doti innate da riporto.  L'altezza al garrese per le femmine va dai 55 ai 65 centimetri e fino ai 70 centimetri per i maschi, il peso può andare dai 28 chili per le femmine più piccole fino anche a poco oltre i 40 chili per i maschi più grandi.  Che cosa lo rende uno straordinario cane da caccia?  In primis la sua intelligenza, capisce molto bene i comandi che gli vengono impartiti ed è semplice all'addestramento. La grande vitalità e la resistenza alla fatica gli permettono di vivere giornate piene e intense con lunghe camminate e corse in terreni accidentati e irregolari. Anche la costituzione è sana, ma bisogna prestare attenzione e fornirgli le cure che merita:  Asciugarlo sempre molto bene dopo le sessioni nei boschi durante le quali potrebbe sudare o bagnarsi con acqua e umidità;  Pulirgli sempre molto bene le orecchie che purtroppo vanno soggette a fastidi ricorrenti;  Curare la sua alimentazione con carne magra (evitiamo gli scarti grassi e pieni di cartilagine), riso ben cotto e verdure ad ogni pasto.  Spinone italiano carattere  Un altro aspetto che ci fa amare questo cane da caccia è il suo carattere giocoso e affabile.  Ha un temperamento calmo e pacato e crea un legame molto forte con la famiglia ma senza mai perdere la propria personalità. È molto paziente con i bambini e non reagisce male anche se stuzzicato, è comunque bene insegnare anche ai bambini di rispettarlo.  Ama il contatto fisico e ricevere attenzioni da tutti i membri della famiglia, non ha bisogno di comandi particolarmente autoritari ed è quindi importante che il padrone sviluppi con lui un rapporto di rispetto reciproco.  Lo Spinone Italiano come cane da compagnia  Queste caratteristiche di lealtà, pazienza e temperamento mite ci fanno considerare lo Spinone come un animale da compagnia meraviglioso.  Non è necessario infatti affidarsi a questo amico solo in caso di battute di caccia o attività nei boschi. Anche nell'ambito familiare lo Spinone mostra il meglio di sé regalando affetto e attenzione a tutti i membri che compongono il nucleo.  Prestiamo molta attenzione però anche alle sue esigenze psicofisiche! È un cane che necessita di aria aperta e di lunghe corse e camminate. Vivamente consigliato l'accesso tutto il giorno ad un ampio giardino o in alternativa lunghe passeggiate in aree di campagna tutti i giorni.  Come scegliere un cucciolo di Spinone Italiano  Per la scelta di un ottimo esemplare riteniamo necessario affidarci ad una lista di caratteristiche tecniche: Scegliere i riproduttori. Partire alla fonte è sicuramente un buon inizio. Cerchiamo quindi di informarci sulla storia clinica dei genitori ancor prima dell'analisi del pedigree. Facciamo attenzione al fatto che l'allevatore abbia portato il cane ai controlli con cadenza regolare e che i controlli siano tutti visionabili. Scegliamo da cucciolate numerose. Nelle cucciolate numerose è più semplice che saltino all'occhio difetti o anomalie dei cuccioli. In un cucciolata numerosa è inoltre più facile capire chi si distingue per curiosità e vitalità, venendoci incontro per salutarci a differenza di chi invece sta in disparte. Scegliamo inoltre i piccoli che andranno facilmente ad annusare le nostre scarpe, i vestiti e le mani per conoscerci senza troppa indifferenza. L'età dei cuccioli. Le caratteristiche fisiche e comportamentali sono più evidenti dopo la fine dello svezzamento. La scelta del tempismo è quindi fondamentale, meglio prediligere cuccioli che abbiano già superato le 8 settimane e che non superino i 4 mesi. Le caratteristiche fisiche. Ultima, ma non per importanza, l'attenzione alle caratteristiche fisiche:  Occhi e colore. Che abbiano una linea armonica con il resto della testa e il colore ocra più o meno scuro a seconda del pelo;  Colore e consistenza del pelo. I colori ufficiali sono il bianco-arancio e il roano-marrone, la consistenza dovrebbe essere dura e ruvida con sottopelo fitto;  Attaccatura dell'orecchio. Le orecchie sono gli organi più delicati per questo amico a quattro zampe. Prestiamo attenzione all'attaccatura che dovrà essere armonica e priva di irregolarità;  Canna nasale. Essendo l'organo di senso più importante facciamo attenzione che abbia una canna nasale lunga e regolare, ben pigmentata e che termini esternamente con tartufo ben proporzionato e uniforme.