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Caratteristiche del Dobermann ideale

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Caratteristiche del Dobermann ideale

il dic 17 2024
È chiaro che il più bel cane è il nostro ma è vero anche che per certe razze esistono degli standard di bellezza che contribuiscono a stabilire quale cane possa essere più bello di un altro. Per standard intendiamo le principali caratteristiche morfologiche e caratteriali che dovrebbe idealmente contraddistinguere una razza canina. Per quanto riguarda il dobermann molte sono le caratteristiche che dovrebbe avere. Di seguito elencheremo le principali che servono per capire la qualità della sua razza: La testa: deve avere la forma di un tronco di cono. Le direzioni degli assi del cranio e del muso devono essere parallele. Il viso non deve essere rugoso. Il collo: deve essere di forma piramidale, muscoloso ed essere lungo almeno quanto la testa Le orecchie: devono essere amputate e alte. La cartilagine sottile e con pelo molto fine. Gli occhi: devono essere lucenti di colorazione ocra scuro nei cani neri e dello stesso colore del manto per quelli marroni. Posizione semi laterale con palpebra ovale. Il garrese: deve essere elevato sulla linea del dorso. La spalla: deve avere un’inclinazione tre i 45° e 55° rispetto all’orizzonte ed essere muscolosa. Il torace: deve essere disceso fino ai gomiti con costole lunghe e convesse Il braccio: deve essere di una lunghezza di circa il 30% rispetto all’altezza del garrese. L’avambraccio: deve essere perpendicolare al suolo La groppa: deve essere robusta e larga , l’inclinazione sull’orizzonte non deve superare i 25°. La coda: deve essere inserita sulla linea della groppa. La coscia: deve essere lunga e larga con molti muscoli ben delimitati. L’inclinazione dovrebbe essere di 80° rispetto all’orizzonte. La gamba: deve essere forte, asciutta e muscolosa I piedi: devono essere corti con dita ben curate. Il pelo: deve essere uniformemente liscio, denso, raso e lucente. Le dimensioni ideali non dovrebbero superare il centimetro. I colori considerati sono il nero e marrone focato. Se il vostro cane dobermann non ha tutte queste caratteristiche non è fondamentale, importante è che vi vogliate bene e che apprezziate lo stare insieme. In fondo il cane è considerato il migliore amico dell’uomo non per la sua bellezza ma per il suo carattere.
Cane Corso: caratteristiche e consigli per l'allevamento

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Cane Corso: caratteristiche e consigli per l'allevamento

il dic 17 2024
ll cane Corso ha origini molto antiche: tale razza originaria italiana, discende dal canis pugnax, il tipico cane molosso che veniva impiegato dai legionari romani durante le campagne belliche. Identificato per lungo tempo come molosso italiano, da oltre trent’anni ormai viene identificato come dogo di Puglia. Quali sono dunque le sue origini? E’ una razza docile o aggressiva? Scopriamo tutte le caratteristiche del cane Corso e come allevarlo in maniera corretta. Cane corso origini Il termine 'corso' che definisce il cane Corso italiano, contrariamente a quanto si possa pensare, non presenta alcun riferimento con la Corsica, nota isola francese. Tuttavia non esistono ancora spiegazioni corrette circa l’origine autentica di tale denominazione. Tra le ipotesi più plausibili si ritiene che possa derivare dal  termine latino cohors – guardia o protettore – o ancora da quello greco kortos – recinto o cortile. Altri ritengono invece più coerente un antico aggettivo celtico-provenzale – curcus – che anticamente assumeva l’accezione di “forte, potente e robusto”. Tale razza, in epoca medioevale veniva impiegata nelle azioni di guerra: il cane veniva protetto da un’ armatura in cuoio, ed era adibito al trasporto di contenitori di pece bollente. Veniva quindi lanciato sul campo di battaglia al fine di creare scompiglio nello schieramento nemico. Essendo estremamente versatile, il cane Corso risultava utile anche come custode delle masserie e delle mandrie e come cane da guardia, cacciatore di grossi animali quali cinghiali e volti e guardia del corpo. Ed è proprio come cane da caccia che nel corso dei secoli la razza cane Corso ha trovato maggior impiego: utilizzato infatti nella caccia alla selvaggina, il cane Corso veniva coadiuvato da segugi e bracchi al fine di scovare gli animali da tana, inseguendoli fino a condurli direttamente al cacciatore dopo averli bloccati agevolando il tiro. Utilissimo infine anche come bovaro, in tempi remoti aiutava nella gestione dei bovini allo stato brado, proteggendo la mandria dagli animali pericolosi così come dai ladri di bestiame. Durante la seconda parte del XX secolo, all’inizio degli anni ’70, la razza rischiava purtroppo l’estinzione: tuttavia grazie all’intervento di molti cinofili appassionati, è stata attuata un’azione di recupero che ha permesso a questa razza, seppur lentamente solo nel 1994, di ottenere il riconoscimento ufficiale da parte dell’ENCI – Ente Nazionale della Cinofilia Italiana. Caratteristiche Cane Corso La Federazione Cinofila Internazionale classifica il Corso includendolo tra pinscher e schnauzer, molossoidi e bovari svizzeri. Si tratta di un cane di taglia medio grande, anche se non è raro trovare anche il cane Corso gigante. Presenta un corpo robusto e muscoloso, la sua testa è sempre proporzionata rispetto al corpo e il muso appare largo, accompagnato da un tartufo voluminoso e piatto, grigio o nero. I denti sono ben sviluppati, anche se tuttavia la chiusura della mandibola spesso può presentare un leggero prognatismo.   Gli occhi invece sono di grandezza media, scuri e ben distanziati mentre le orecchie sono di forma triangolare, alte e aderenti alle guance. Tutti gli arti, sia anteriori che posteriori appaiono forti e robusti, costituiti da una notevole ossatura. L’altezza media può variare dai 64 ai 68 cm negli esemplari maschi, dai 60 ai 64 cm. Il peso del cane Corso maschio varia dai 45 ai 50 kg, dai 40 ai 45 kg per quanto riguarda invece le femmine. Il pelo è piuttosto corto, aderente e lucido, sufficientemente fitto da garantire un’ottima impermeabilità. In inverno è presente anche un sottopelo che permette al cane di proteggersi anche in presenza di clima rigido. La coda è posta in posizione rialzata, leggermente affusolata in punta. Gli standard cane Corso contemplano cromatismi differenti: è ammesso il cane Corso grigio, il cane Corso tigrato, fulvo e nero. Cane corso carattere Il cane Corso è un animale particolarmente intelligente, docile e che si presta all’addestramento. Il carattere del cane Corso è dunque piuttosto malleabile, paziente e tollerante, specie in presenza di bambini. Devoto al padrone, risulta molto sensibile all’umore di quest’ultimo. Se viene addestrato per particolari compiti quali la caccia o la difesa personale, rivela un carattere forte, deciso e straordinariamente determinato. Vivace e amante del movimento, non è indicato per persone poco attive, poiché necessità di lunghe e regolari passeggiate preferibilmente in aperta campagna. Cane corso e bambini In molti si chiedono se il cane Corso sia l’animale adatto per una famiglia con bambini: la risposta data dagli allevatori è sempre affermativa perché, a dispetto della costituzione piuttosto imponente, questo cane è senza dubbio un vero e proprio “gigante buono”. Ama giocare e farsi coccolare. Come per tutte le razze, la sua potenziale aggressività può derivare da un addestramento errato o dalla cattiva gestione da parte del padrone. Tuttavia occorre tenere conto che può risultare ostile nei confronti di altri cani, specie se di taglia grande e del medesimo sesso. Come allevare un cane corso L’allevamento cane Corso parte subito dopo lo svezzamento, quando il cucciolo ha raggiunto circa i 50/60 giorni di età. All’interno della casa occorre predisporre un piccolo spazio dove l’animale possa stare tranquillo e nel quale rifugiarsi, munito di un tappetino, accessori vari o di una cuccia morbida. Box e cucce da esterni sono l'ideale invece per chi predilige abituare il cane a stare in un ambiente esterno che tuttavia risulti confortevole e piacevole per l'animale. Nei primi giorni di adattamento, il cucciolo dovrà abituarsi anche a stare da solo: il tutto però dovrà avvenire gradualmente perché tale razza tende a soffrire del distacco dal proprio padrone. E’ per questo importante al rientro, ignorare le richieste di attenzione pressanti, coccolandolo solo quando si sarà tranquillizzato. In questo modo comprenderà il significato di “distacco temporaneo” e a poco a poco raggiungerà la sua indipendenza. Il cane Corso si presta a vivere anche in appartamento, nonostante necessiti di frequenti passeggiate e di effettuare un po' di movimento. E’ pertanto fondamentale adeguarsi al suo stile di vita assecondandone le necessità, offrendo pasti a orari regolari e nel giusto quantitativo e predisponendo giochi e corse all’aria aperta che possono rivelarsi utili per placarne l’innata vivacità. Come addestrare un cane corso Il cane Corso è di norma un animale piuttosto gestibile: il suo carattere mansueto e malleabile lo rendono perfettamente adatto anche all’addestramento volto a inquadrare il suo comportamento secondo determinati standard o per difesa personale. L’addestramento cane Corso deve essere effettuato da personale preparato e qualificato in grado di capire a fondo l’animale, captandone i bisogni e gestendone l’istinto. Di norma avviene in ambienti tranquilli, all’aperto e per sessioni brevi e graduali che consentono di controllare il livello di attenzione dell’animale. Questo permette di gestirne il dinamismo e di monitorarne il comportamento, coinvolgendo l’animale e suscitandone l’interesse. In questo modo il cane apprenderà gli ordini impartiti dall’addestratore con maggior facilità e sarà maggiormente predisposto all’obbedienza. Naturalmente, secondo le indicazioni dell’addestratore stesso, il padrone del cane dovrà poi proseguire a casa questo percorso, evitando di assecondare i capricci dell’animale e di impartire punizioni immotivate o improvvisate che potrebbero sortire l’effetto contrario. Alimentazione cane corso Cosa mangia il cane Corso? A dispetto della sua mole, non ha necessità di assumere grandi quantità di cibo, occorre solo assicurargli un’alimentazione bilanciata. Il cibo per cane Corso più indicato è senza dubbio quello secco, ad esempio crocchette, poiché completo sotto l’aspetto nutrizionale. Tuttavia è comunque possibile somministrare riso o pasta cotti, carne leggermente scottata, verdure ed eventualmente integrare la dieta con vitamine e minerali di sintesi. Quanto mangia un cane Corso? Il numero di pasti giornalieri tende a diminuire con l’avanzare dell’età dell’animale: dal 1° al 3° mese è importante somministrare 4 pasti al giorno, dal 4° al 6° mese un massimo di tre, fino a scendere a due pasti al dì a partire dal 7° mese. Superati i 18 mesi sarà possibile orientarsi su un unico pasto giornaliero.
Lupo Cecoslovacco: caratteristiche, allevamento e alimentazione

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Lupo Cecoslovacco: caratteristiche, allevamento e alimentazione

il dic 17 2024
Curioso e particolarmente intelligente, il lupo cecoslovacco rappresenta senza dubbio un vero e proprio simbolo di libertà, del pastore tedesco riprende l’incredibile fedeltà così come l’addestrabilità anche se tuttavia spesso prevale il caratteristico istinto del capobranco che contribuisce a renderlo un animale spesso istintivo e lievemente selvatico. Tuttavia risulta adatto ad integrarsi facilmente in famiglia complice l’attaccamento rivolto al proprio padrone, specie negli esemplari maschi mentre nelle femmine prevale la docilità che rende il pastore cecoslovacco, perfetto anche per i bambini. Quali sono dunque le caratteristiche peculiari di questa magnifica razza che si distingue per la fierezza e per l’ottima resistenza fisica? Come si alleva e quale alimentazione è più adeguata? Ecco una guida utile dedicata al cane lupo cecoslovacco, necessaria per affrontare l’ingresso in famiglia di questo magnifico nuovo amico a quattro zampe. Lupo cecoslovacco origini Il cane cecoslovacco, o cane pastore cecoslovacco, fa parte della famiglia dei cani pastori o bovari: si tratta di una razza di origine ceca e di taglia media che negli ultimi anni si è distinta anche nel nostro territorio, rappresentando in questo modo, un esemplare perfetto come animale da compagnia. Il cane cecoslovacco trae origine da esperimenti militari avvenuti intorno agli anni ’50 il cui obiettivo era principalmente lo studio della fisiologia, del carattere e del comportamento e tipici del lupo dei Carpazi in modo da promuovere le performance dei pastori tedeschi ai tempi impiegati dallo stesso esercito ceco per difendere più facilmente i confini del terriorio. Nel 1955 avvenne il primo incrocio attuato tra lupi e pastori tedeschi: nel corso degli anni successivi tale attività continuò a svolgersi presso un allevamento istituito all’interno della base militare a Libejovice, in Boemia meridionale. Solo dopo oltre 25 anni di selezione tra 4 lupi e 48 esemplari di pastore tedesco, si riuscirono ad ottenere esemplari dai sensi particolarmente sviluppati e con un maggior senso dell’orientamento, unitamente a un particolare manto sensibilmente più resistente alle intemperie e al clima rigido. Nel 1982 si raggiunse infine il riconoscimento a livello nazionale, mentre solo viene finalmente definito dall’ENCI, lo standard di razza ufficiale. Ad oggi il magnifico lupo cecoslovacco viene comunemente impiegato nelle squadre di soccorso della Protezione civile col ruolo di cane da salvataggio. Lupo cecoslovacco caratteristiche Il lupo cecoslovacco di norma può raggiungere un peso orientativo di circa 20-25 kg. L’altezza al garrese è di circa 60-65 cm anche se tuttavia gli esemplari femmina tendono a raggiungere valori inferiori. Il colore del mantello vira dal grigio argento al giallo grigio e il pelo appare liscio e morbido con la caratteristica di subire, durante il periodo invernale, un sostanziale ispessimento del sottopelo. La caratteristica mascherina è sempre chiara, accompagnata dal tartufo nero: il muso è tipicamente a punta, mentre gli occhi sono sempre di colore chiaro. Le orecchie appaiono piuttosto piccole, triangolari e ben aderenti alle guance. La sua andatura differisce in modo particolare dal pastore tedesco poiché molto più elegante e sciolta. Mostra inoltre un’ottima resistenza alla fatica qualora debba affrontare lunghe camminate, anche di svariati chilometri. Lupo cecoslovacco carattere Il carattere del lupo cecoslovacco è tipicamente dinamico e molto attivo. Curioso, guardingo e dalla vivida intelligenza, ama studiare ogni ambiente con accuratezza e attenzione, pur non attaccando mai per primo se non qualora si senta minacciato. Necessita di correre e camminare e risulta adatto solo a persone che hanno la possibilità di dedicare tempo all’animale preferibilmente in un ampio spazio esterno. Tuttavia la sua marcata sagacia porta il lupo cecoslovacco ad annoiarsi facilmente se costretto a svolgere attività e giochi ripetitivi. Nel suo imprinting detiene la tipica filosofia del branco: accetta il suo padrone in veste di capo, ma quest’ultimo dovrà essere in grado di imporsi da subito al fine di ottenere il suo rispetto. Una volta compreso, mostrerà l’innata fedeltà per la sua famiglia, stabilendo un ottimo feeling anche con i bambini. Per tutti questi fattori, è sicuramente chiaro quanto l’allevamento cane lupo cecoslovacco non sia certo adatto a chiunque. Come addestrare un cane lupo cecoslovacco Quando si parla di lupo cecoslovacco, l’addestramento volto all’educazione e alla socializzazione è decisamente necessario a partire dal primo anno di età. Trattandosi di un animale reattivo e diffidente, l’addestramento cane lupo cecoslovacco richiede l’affiancamento da parte di un addestratore professionista che condurrà il cane per tutta la durata di un percorso educativo graduale, permettendogli di familiarizzare più facilmente con l’ambiente in cui dovrà vivere. L’attaccamento alla famiglia quasi morboso da parte del lupo cecoslovacco, col passare del tempo potrebbe determinare un vero e proprio problema, specie se fin da piccolo non è stato abituato a stare da solo in tranquillità anche solo per qualche ora lontano dal proprio padrone. Questo impellente bisogno di vicinanza potrebbe potenzialmente indurlo a scappare dalla propria dimora, alla ricerca del padrone, proprio perché tale razza necessita del contatto fisico e ama in particolar modo trascorrere il proprio tempo a stretto contatto con quella che considera la sua famiglia. Per evitare possibili evasioni, dovrete dotarvi di un box per cani o di un recinto abbastanza grande e robusto da usare nei momenti di solitudine del cane. Oltre dunque a dover valutare adeguatamente se il lupo cecoslovacco è realmente la razza adatta ad un’adozione, è necessario e preferibile affidarsi a un professionista in grado di rimuovere nell’animale anche tutte quelle spiacevoli abitudini che, nel caso in cui venissero repentinamente a mancare, potrebbero renderlo potenzialmente aggressivo. Alimentazione lupo cecoslovacco L’alimentazione del lupo cecoslovacco, principalmente carnivoro deve essere incentrata preferibilmente sulla carne, anche con le ossa, e ancora sul pesce, eventualmente frattaglie, frutta e verdura, evitando tuttavia di somministrare cereali. E’ pertanto possibile preparare cibo fresco e casalingo, conservandolo successivamente in un comune congelatore: spesso tuttavia la grande distribuzione, così come i negozi specializzati per animali, offrono l’opportunità di acquistare cibo fresco opportunamente conservato sottovuoto, per preservarne la durata e la freschezza. Chi invece predilige somministrare cibo secco, per intenderci le tradizionali crocchette, è opportuno che scelga quello del tutto privo di farinacei o grain free, poiché il lupo cecoslovacco tende sovente a mal tollerare il mangime industriale, rischiando di contrarre spiacevoli allergie o patologie a carico dello stomaco e dell’intestino. Proprio per questo motivo è sempre più indicato prediligere un’alimentazione naturale, in modo tale da evitare più facilmente problemi gastroenterici e digestivi.
Come allevare un Golden Retriever: i nostri consigli

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Come allevare un Golden Retriever: i nostri consigli

il dic 17 2024
Compare sicuramente tra le razze più popolari di sempre, complice il suo atteggiamento gioviale e amichevole che contribuisce a renderlo uno dei cani più adatti per una famiglia. Stiamo parlando del Golden Retriever, amatissimo soprattutto dai bambini, che si distingue per la sua intelligenza e per l’immagine di cane affettuoso e amorevole. Fantastico nuotatore, è di fatto un cane da riporto e da cerca che si contraddistingue per la taglia grande e per il carattere decisamente socievole che lo ha reso popolare nel corso degli anni. Come si presenta il carattere del Golden Retriever? Quali sono le sue caratteristiche? Ecco una guida utile per conoscere a fondo tale razza. Golden Retriever caratteristiche La razza Golden Retriever ha origini inglesi. Ad oggi particolarmente diffuso in Europa e nel Nord America, risulta apprezzatissimo come cane da caccia e da riporto: amante dell’acqua, viene di sovente impiegato dalla Protezione Civile come cane da salvataggio. Si tratta di un cane di taglia grande e dal corpo robusto e potente, perfettamente equilibrato e allineato. Il suo pelo è piuttosto lungo e sfrangiato e può risultare sia ondulato che piatto, di colore tra dorato e crema. Presenta inoltre un sottopelo spesso e impermeabile. La sua testa è ampia, dal taglio marcato: il cranio è lungo quanto il muso, contraddistinto dal naso nero. Le sue orecchie sono di medie dimensioni, pendenti e attaccate all’altezza degli occhi marrone scuro. Presenta inoltre una coda piuttosto lunga, attaccata all’altezza della schiena e che raggiunge il garrese senza tuttavia presentare arricciature. La sua altezza orientativa è tra i 50 e 60 cm variabile in base al sesso, così come il peso che può aggirarsi tra i 24 e i 28 kg per la femmina e tra i 28 e i 32 kg per il maschio. Golden Retriever carattere Il Golden Retriever è tendenzialmente docile, mite e molto socievole. Presenta infatti un’indole giocosa, risultando un grande amante della compagnia e perfettamente adattabile alla vita in appartamento. Necessita tuttavia di interagire col mondo esterno, ma anche e soprattutto col proprio padrone, e questo è uno dei motivi per cui ben si presta a eseguire adeguatamente anche compiti in ambito sociale. Cane da compagnia perfetto per persone anziane così come per i disabili e non vedenti, il Golden Retriever, a causa del carattere socievole e molto giocherellone non  risulta tuttavia adatto alla guardia: non bisogna infatti aspettarsi che protegga il territorio in cui vive, poiché proprio per la sua indole tenderà spontaneamente a risultare espansivo anche con persone che possono potenzialmente rivelarsi ostili. Dolcissimo e fedele alla propria famiglia, risulta perfetto per i bambini, con i quali ama interagire a dispetto della mole piuttosto rilevante. Come educare un cucciolo di Golden Retriever L’educazione del Golden Retriever non va confusa con l’addestramento: in questo caso per sapere come addestrare un Golden Retriever, è sempre opportuno rivolgersi a un addestratore professionista onde evitare di sbagliare approccio, determinando eventuali anomalie comportamentali a carico dell’animale. Una volta introdotto il cucciolo in famiglia, sarà necessario operare durante i primi mesi, in quanto il cane risulta più ricettivo agli insegnamento: l’ottimale apprendimento delle regole e delle interazioni sociali rappresenta infatti la base di una relazione speciale col padrone da cui è possibile trarre notevoli soddisfazioni. Questa razza tende ad adattarsi abbastanza facilmente alla vita in appartamento, nonostante apprezzi comunque una lunga passeggiata durante il giorno, preferibilmente lungo corsi d’acqua dove possa divertirsi facendo un bagno. Necessita di camminare almeno 30 minuti proprio per incanalare la sua energia, ama giocare all’aperto e per questo sarà opportuno tenerlo impegnato mediante giochi che possano divertirlo, preferibilmente all’aperto. I cuccioli in modo particolare richiedono tempo e attenzione, soprattutto durante i primi mesi di vita: le abitudini e le esperienze acquisite in tale periodo ne influenzano la salute, la personalità e l’atteggiamento per il resto della vita. Come detto prima, questo cane, nonostante la sua mole, sta bene anche in appartamento. Se però avete la possibilità di tenerlo all'aperto, vi consigliamo l'uso di uno spazioso recinto per cani dotato di cuccia, da usare soprattutto durante la notte. Alimentazione Golden Retriever Tra i 2 e i 5 mesi di vita il Golden Retriever tende a raddoppiare il proprio peso corporeo risultando particolarmente vorace. Sarà quindi fondamentale alimentarlo in modo sano, evitando il pericolo di patologie legate all’obesità e all’apparato scheletrico. Il cibo ideale per Golden Retriever è quello secco grain free, così come carne e alimenti freschi preparati a casa che prevedano l’impiego di verdure quali ad esempio carote, bietole e spinaci, rigorosamente bolliti e in modiche quantità. Come spazzolare un Golden Retriever Il Golden Retriever presenta un sottopelo piuttosto folto e che necessita di cure costanti e particolari attenzioni. Per questo è necessario spazzolarlo con regolarità almeno una volta al giorno, in modo tale da evitare la formazione di grovigli di pelo difficili da rimuovere se non mediante il taglio del pelo stesso. Per quanto riguarda la toelettatura invece, può essere sufficiente un bagno ogni 2/3 mesi ove compaia la necessità, sempre utilizzando shampoo delicati e prodotti specifici adatti all’utilizzo animale, questo per scongiurare il rischio di reazioni allergiche e dermatiti.
Alaskan Malamute: carattere, alimentazione e allevamento per un esemplare forte e sano

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Alaskan Malamute: carattere, alimentazione e allevamento per un esemplare forte e sano

il dic 17 2024
L’Alaskan Malamute è un cane di taglia grande appartenente alla categoria dei “Cani da Grande Nord” o delle razze artiche, nate e cresciute nelle zone più remote e più fredde della Terra, quindi tra Lapponia, Siberia, Alaska e Groenlandia. Scopriamo il carattere, l’alimentazione e i consigli per l'allevamento di questo splendido cane. Alaskan Malamute: caratteristiche fisiche Si tratta di un cane di taglia medio-grande, potente e robusto, dal portamento maestoso, con una pelliccia folta e lunga quanto basta per proteggerlo adeguatamente dalle temperature molto rigide delle zone in cui generalmente vive. Le colorazioni standard ammesse per il suo pelo spaziano dal grigio chiaro al nero, ma si trovano anche in bianco uniforme. Alaskan Malamute carattere Il carattere del Malamute, nonostante sembri un lupo, è meraviglioso, in quanto non è un animale aggressivo, anzi è piuttosto dolce e cerca di diventare amico degli umani. Questo atteggiamento molto socievole e accondiscendente lo rende molto docile e non adatto a fare da cane da guardia perché non sa distinguere i malintenzionati. Tuttavia, questo non vuol dire che non sia intelligente, possiede infatti un eccezionale senso dell’orientamento, e anche se è molto socievole mantiene sempre una spiccata indipendenza e tantissima curiosità. E’ fedele con il padrone e con tutto il resto della famiglia in cui vive, alla quale si rivolge con affetto costante. Adora stare all’aria aperta, quindi è bene preparargli anche un box o una cuccia nello spazio esterno per farlo vivere a proprio agio. Alimentazione Alaskan Malamute Quanto mangia un Alaskan Malamute? E soprattutto, cosa mangia un Alaskan Malamute? Per rispondere a queste domande bisogna prima di tutto sapere che la dieta dell’Alaskan Malamute deve essere equilibrata, ma contemporaneamente non deve essere eccessiva, in quanto la sua digestione richiede dalle 9 alle 10 ore. La dieta ideale da far seguire a questo bellissimo animale proveniente dall’Alaska è quella denominata Barf (Bones And Raw Food) che è a tutti gli effetti una vera e propria filosofia. Cibo per Alaskan Malamute Il cibo consentito secondo questa dieta prevede prodotti crudi (carne, ossa, pesce, verdura e frutta) e integratori come uova intere con guscio, formaggio non stagionato e kefir. Inoltre, nella razione quotidiana si consiglia anche di aggiungere alla razione 1-2 cucchiai di olio per mantenerlo in buona salute. Questa dieta favorisce la digestione, il corretto transito intestinale e permette all’animale una migliore evacuazione di feci consistenti e dall’odore meno forte. Nel caso si vogliano utilizzare i mangimi già pronti è consigliabile privilegiare un’alimentazione più leggera nella stagione calda e una più energetica nella stagione fredda. Controllare prima dell’acquisto se le crocchette contengono fonti proteiche come pollo, agnello, manzo e pesce, ed evitare il maiale perché molto grasso. Quanto pesa un Alaskan Malamute? Un animale di questa razza da adulto può pesare dai 32 ai 43 kg. L'Alaskan Malamute gigante può arrivare a pesare anche più di 50 kg. Cura pelo Alaskan Malamute Le esigenze del Malamute sono davvero esigue, e anche per la cura del pelo occorre poca manutenzione. Basta infatti spazzolarlo contropelo più volte a settimana, e ogni giorno durante il periodo di muta. Un bagno mensile è sufficiente per mantenere il pelo sano e perfetto, anche se bisogna fare attenzione e non è facile da lavare vista la presenza del sottopelo. Per mantenere in ottima salute il mantello bisogna anche curare l’alimentazione, che deve contenere quotidianamente una razione di mangime di ottima qualità. Anche per fare splendere il pelo e mantenerlo sano è opportuno aggiungere uno o due cucchiai d’olio alla porzione di mangime. Come educare un Alaskan Malamute L’Alaskan Malamute è abituato a stare in contesti in cui ognuno ha il proprio ruolo, per cui convive tranquillamente con altri animali, anche se sono cani di razza diversa, l’importante è che abbia ben chiara la gerarchia che guida i rapporti fra di loro. Per educarlo, dunque, e farlo sentire a proprio agio, bisogna fargli capire sin da subito che il capo in famiglia siamo noi umani, e non lui. Non serve farlo impaurire, è sufficiente essere decisi e impartirgli la lezione del ruolo con fermezza, ma in modo da conquistare la sua fiducia. Addestrare un alaskan malamute è dunque molto semplice e una volta avuta tutta la sua stima ci ascolterà e possiamo educarlo con dolcezza senza perdere in decisionalità. Alaskan Malamute: consigli per l’allevamento Per avere un Alaskan Malamute cucciolo è fondamentale rivolgersi a specialisti del settore, ovvero ad allevamenti selezionati e che possano fornire il pedigree dell’animale, che comunque deve essere sempre valutato con attenzione. Il prezzo dei cuccioli di Alaskan Malamute dipende comunque da vari fattori e oltre al pedigree vanno valutate anche le sfumature dei colori del mantello, che attestano la particolarità dell’animale, e ovviamente il fatto che godano di ottima salute. Da allevamento ad allevamento, i prezzi sono differenti e questo può generare confusione, ma per avere un’idea più chiara è bene sapere che un cucciolo di questa razza può costare dai 900 ai 1300 euro.
Chihuahua: carattere, alimentazione e come educarlo

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Chihuahua: carattere, alimentazione e come educarlo

il dic 17 2024
Il chihuahua è indubbiamente la razza canina più piccola in assoluto. Il suo nome completo è Chihuahueño, nome derivante dalla capitale dello stato messicano in cui sono nati i primi allevamenti di questi animali. Curioso e vivace, il cane chihuahua è molto legato al suo padrone e presta molta attenzione a tutto ciò che lo circonda. Scopriamo di più su questa razza canina molto amata, quali sono le sue caratteristiche, il carattere, l’alimentazione e come educarlo. Chihuahua caratteristiche A differenza di quanto molti pensano le razze di chihuahua non si distinguono per il colore del pelo ma per la sua lunghezza. E allora, quante razze di chihuahua esistono? Tra le razze di chihuahua ne distinguiamo due, i chihuahua a pelo lungo e i chihuahua a pelo corto, e possono essere di diversi colori, ma anche avere peso e grandezza differenti. Tra le caratteristiche principali vi è il fatto di non avere una coda alta che talvolta gli si attorciglia sul dorso. Un altro dettaglio fondamentale è quello di avere la testa che somiglia alla forma della mela e che in genere è un po’ più grande rispetto al corpo. Quanto vive un chihuahua? Questi cani vivono più a lungo di qualsiasi altro cane di razza, infatti possono vivere anche 20 anni. Fino a quanti mesi cresce un chihuahua? In genere un cane cresce soprattutto quando è cucciolo e giunto all'età adulta ha già il peso standard, ma possono esserci dei cambiamenti anche da adulti. Nel caso dei cani piccoli come i chihuahua, il passaggio all'età adulta si verifica fra i 9 e i 12 mesi. In media un chihuahua cresce fino ai 7 o agli 8 mesi, anche se nei mesi prima di arrivare all’anno o all’anno e mezzo possono esserci ancora cambiamenti nella sua corporatura. Fra questi vi sono aumento della massa muscolare e allargamento del torso nel maschio, e allargamento dell'anca nella femmina. Quanto pesa un chihuahua? In genere il suo peso varia dai 1,5 ai 3 kg. Chihuahua carattere Il carattere del chihuahua è forte e anche se molto piccolo ha infatti una spiccata personalità, è coraggioso, allegro e adora stare in compagnia del suo padrone. Ama anche i bambini e adora giocare con loro. Nonostante le sue ridotte dimensioni è un ottimo cane da guardia, è sempre attento e vigile e tende ad abbaiare se percepisce rumori sospetti oppure sente che si sta avvicinando a lui una persona che non conosce. Chihuahua alimentazione La cura della alimentazione del Chihuahua è fondamentale per farlo crescere bene e in salute. Infatti, spesso questo peloso viene nutrito con bocconcini e stuzzichini fuori pasto che sono dannosi per la loro salute. Ma cosa mangiano i chihuahua? Qual è il cibo per chihuahua migliore che assicura a questo animale una corretta crescita? Viste le ridottissime dimensioni bisogna fare attenzione a cosa dare loro per cibo. Una buona idea è quella di preparare un pasto fresco in cui non devono mai mancare vitamine e calcio, specialmente se è in fase di crescita. E’ una buona idea aggiungere anche qualche crocchetta, scegliendo fra quelle appropriate per cani di taglia così piccola in vendita nei negozi specializzati. Ma cosa possono mangiare i chihuahua? Come detto prima, il cibo fresco è ideale per la loro alimentazione, ma se si sceglie il cibo secco bisogna controllare che si tratti di prodotti di qualità e adatti alla loro taglia. Attenzione agli snack che contribuiscono a farli ingrassare senza fornire loro adeguate sostanze nutritive. Come gli altri cani, anche quelli di questa razza non hanno bisogno di mangiare fuori pasto, ma ad ogni modo evitare di somministrare dolci, cioccolato, o altri alimenti che possono portare a conseguenze spiacevoli. Come educare un chihuahua Per educare il chihuahua bisogna tenere conto principalmente del carattere della razza e della personalità’ di ogni singolo animale. Poiché sono soprattutto dei cani da compagnia, non bisogna seguire regole troppo rigide per educarli, oppure assumere un atteggiamento eccessivamente autoritario, in modo da non snaturare la loro forte personalità. Quindi, per addestrare al meglio un chihuahua, piuttosto che affidarsi ai metodi standard che tanto vengono pubblicizzati, è consigliabile affidarsi ad un buon istruttore, che deve avere la sensibilità di comprendere il cane che ha di fronte e scegliere in base alla sua personalità gli esercizi adatti. In questo modo è possibile ottenere ottimi risultati in tempi abbastanza rapidi, sfruttando l’intelligenza e le doti cognitive naturali del cane. Ma come addestrare un chihuahua a non abbaiare? L’abbaio per il chihuahua è un modo per esprimersi e per comunicare, ma per reprimerlo non vanno mai usate le maniere forti, perché si otterrebbe solo l’effetto di innervosirlo. E’ invece preferibile non urlare e distrarre la sua attenzione dalla motivazione che lo ha spinto ad abbaiare, oppure ignorarlo fino a quando non si calma. In genere tende ad abbaiare se viene lasciato solo, ma se è accanto al padrone dovrebbe calmarsi. Come lavare un Chihuahua Molto apprezzato come cane da compagnia, il chihuahua è uno dei cani preferiti dalle famiglie che lo scelgono per le sue dimensioni ridotte e quindi perché è facile da tenere in casa. Una delle cose che bisogna affrontare quando si decide di allevare un cane è quella di fare loro un bagno ogni tanto, per mantenerli puliti e farli crescere bene. Se non si vuole portare il chihuahua nei centri di toelettatura è possibile lavarlo in casa seguendo alcuni consigli. Il bagno va eseguito almeno una volta al mese e bisogna evitare i lavaggi frequenti che nuocerebbero alla sua salute, ma se ha meno di un anno diradarli ancora di più. Per lavare un chihuahua prima di tutto bisogna preparare shampoo, balsamo, spazzola e pettine adatti e un asciugamano comodo. Prima di fare il bagno spazzolare con cura il pelo seguendo il suo verso, in modo tale da rimuovere i peli morti, poi procedere con il lavaggio avendo cura di non bagnare con l’acqua il muso per evitare di correre il rischio che lo shampoo o l’acqua vadano a finire negli occhi o nelle orecchie.
Cane Terranova: caratteristiche e consigli su alimentazione e allevamento

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Cane Terranova: caratteristiche e consigli su alimentazione e allevamento

il dic 17 2024
Gigante buono dall'aspetto maestoso ma non minaccioso, il cane di Terranova è originario dell'omonima isola canadese, e dal suo retaggio di fedele compagno dei pescatori ha mantenuto lo spiccato amore per l'acqua. Oggi i cani Terranova sono utilizzati anche come cani di salvataggio in mare, grazie alle loro capacità natatorie (possiede pelo impermeabile, zampe palmate e usa la coda come timone), alla grande forza fisica e all'istinto naturale che possiedono per il recupero in acqua. È un ottimo animale da compagnia, affettuoso, fedele e affidabile con i bambini, anche se molto impegnativo: nonostante la stazza, non ha bisogno di grandi spazi, ma è comunque consigliabile mantenerlo in un giardino dove abbia possibilità di sfogare le sue energie, è costoso per quanto riguarda l'alimentazione e necessita di un adeguato addestramento per fargli mantenere un comportamento adeguato in presenza dell'uomo. Inoltre è un cane che sporca molto, perde molto pelo, sbava e si bagna molto, per cui non è adatto a chi tiene in particolar modo alla pulizia e avrà bisogno dei suoi spazi vitali separati da quelli umani. Cane Terranova carattere e adattabilità La razza Terranova si distingue per l'intelligenza, la mansuetudine, la fedeltà e l'affettuosità. Paradossalmente proprio per questo il cucciolo Terranova necessità di un addestramento per imparare a tenere a freno l'esuberanza, dal momento che tende a manifestare il suo affetto saltando addosso al padrone, non tenendo conto della sua imponente stazza. Qualsiasi addestratore potrà testimoniare come addestrare un terranova sia un compito particolarmente facile: i cuccioli di Terranova sono allievi modello negli esercizi di obbedienza. Imparano velocemente e dimostrano grande attenzione e motivazione. Non è un abbaiatore: può fare la guardia quando qualcuno si avvicina al cancello, incute un certo timore per la mole, ma non ha proprio l'indole del guardiano, quindi è praticamente impossibile addestrare un cane terranova come cane da guardia. Terranova e bambini Anche se il cane Terranova è affettuoso, mansueto e adatto ai bambini, dovrà comunque essere educato a contenere la sua esuberanza, dal momento che la sua enorme stazza può spaventare i bambini anche nel caso di manifestazioni d'affetto. Allo stesso tempo, anche i bambini dovranno essere educati a giocarci rispettando le sue caratteristiche e soprattutto a non assecondare la tentazione di salirgli in groppa, dal momento che può causare seri problemi all'animale. Dove vive il Terranova Il Terranova è un cane che soffre molto la solitudine, ma è anche un animale molto impegnativo dal punto di vista della pulizia. Per questo motivo è bene che abbia un suo spazio in giardino e bisogna prestare attenzione a concedergli l'accesso a determinate zone della casa, evitando quelle zone più bisognose di igiene come camere da letto e bagni. È un cane che sopporta molto bene le temperature fredde, grazie al suo pelo folto e impermeabile, per cui può tranquillamente dormire in una cuccia all'aperto per la maggior parte dell'anno. Date le dimensioni, la cuccia deve essere XXL, e sarebbe indicato inserirla in una recinzione nel caso ci sia passaggio di estranei, per preservarli dall'esuberanza del nostro amico a quattro zampe. Soprattutto nel caso la recinzione confini con aree pubbliche deve essere in perfetto stato, realizzata in modo che il cane non riesca a scavalcare o superare la divisione. Quando ci sono cani in giardino, è obbligatorio esporre su cancelli o porte d’accesso e recinti, il cartello “Attenti al cane”. Come accudire un Terranova Il Terranova è un cane di grande taglia e richiede una dieta ricca di proteine che possa aiutarlo a sostenere il peso della sua stazza. Fin da cucciolo deve seguire una dieta equilibrata che permetta la giusta formazione delle ossa. Bisogna prestare molto importanza al manto, spazzolarlo in maniera adeguata a mantenere le sue caratteristiche naturali che gli permettono di resistere all'acqua e allo sporco, asciugandolo con cura in maniera da preservare il grasso che lo rende impermeabile.   Quanto mangia un Terranova adulto Visto quanto pesa un Terranova (tra i 45 e i 68 chili), viene naturale pensare che mangi molto: la dose giornaliera è di circa 1,5 kg di umido. I cuccioli devono mangiare tre volte al giorno, mentre gli adulti possono scendere a due. I pasti devono essere bilanciati, composti all'incirca per il 70% di proteine (carne o pesce) e 30% di carboidrati (riso o pasta), in maniera che il cane sviluppi una muscolatura tonica e una corretta struttura ossea, ed abbia anche un intestino sano e un benessere psico-fisico generale. Il cane deve essere abituato a consumare il pasto ad orari specifici, evitando eccessi (i cani obesi crescono con le ossa irrimediabilmente danneggiate) e gli avanzi dei nostri pasti, spesso conditi e ricchi di sale e quindi nocivi. È un cane che sbava molto, quindi è importantissimo reintegrare i suoi liquidi costantemente: sia d'estate che d'inverno dovrà sempre avere a disposizione una ciotola d'acqua. Alimentazione Terranova Pur essendo il cane Terranova grande e forte, è anche molto 'fragile'. In caso di alimenti secchi industriali, ci sono prodotti indicati specificatamente per questa razza, bilanciati e arricchiti anche con vitamine e nutrienti perfetti per un cane di questa stazza. Non badate a spese e scegliete alimenti di qualità, per evitare problemi di salute. Per quanto riguarda le quantità, bisogna seguire le indicazioni dei produttori o ancor meglio di un veterinario. In caso di alimentazione 'casalinga', sarà necessario aggiungere degli integratori, soprattutto per la correzione del rapporto calcio fosforo presente nella carne fresca, che non è adatto al cane. In ogni caso la somministrazione di integratori è da verificare sempre con un veterinario, in quanto un eccesso può fare più male che bene all'animale. Come si toeletta un Terranova Il Terranova è un cane a pelo lungo e per mantenerlo bello e fluente è necessario spazzolarlo regolarmente, per evitare la formazione di antiestetici nodi di pelo che si formano soprattutto dietro le orecchie e all’interno delle cosce. Per pettinarlo conviene usare un tavolino, che sia stabile e di dimensioni adeguate (circa 90x60 centimetri). Usando un pettine con denti d'acciaio e punte arrotondate, a rastrello, pettinate il cucciolo con calma e dolcezza, a fondo almeno una volta a settimana. Se il cane ha la possibilità di vivere all’aria aperta, rotolandosi nell’erba, provvederà da sé al mantenimento del suo mantello.
Quanto deve mangiare un cane: informazioni e consigli utili

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Quanto deve mangiare un cane: informazioni e consigli utili

il dic 17 2024
Quanto cibo dare al cane? Questa è la classica domanda che ci si pone sempre con il timore di non riuscire mai ad avere una risposta esatta. La giusta quantità di cibo per cane da mettere nella ciotola dipende da una serie di fattori da tenere in considerazione, che vanno dall'età, dalla taglia e dalla razza del cane fino all'attività fisica che svolge, al suo stato di salute, alla stagione dell'anno e all'eventuale stato di gravidanza in corso. Inoltre, anche la tipologia di cibo che consuma incide moltissimo sulle quantità che è consigliabile somministrare. Cerchiamo di vedere nello specifico dei vari casi quanto deve mangiare un cane. Dose cibo cane In condizioni normali, la quantità ideale di cibo per la dieta del cane è indicata sulla confezione, dove sono specificate dosi ed ingredienti. In ogni caso bisogna sempre prendere in considerazione la situazione particolare di ogni cane e adattarsi di conseguenza. Sulle confezioni sono presenti delle tabelle di razionamento che indicano approssimativamente quanto dare da mangiare al cane tenendo in considerazione fattori quali peso, età e attività fisica. Sulle confezioni ci sono riportati sempre due valori molto importanti per valutare quanto quell'alimento si adatti alla dieta del nostro cane: l'energia metabolizzabile (ME) e le kilocalorie (kcal). L'energia metabolizzabile indica il valore nutritivo del cibo per cani: maggiore è l'apporto di energia, minore sarà la quantità di cibo di cui avrà bisogno il cane. Il valore di energia metabolizzabile è indicato in kilocalorie per kilogrammi. Ogni quanto deve mangiare un cane? Ci sono fondamentalmente tre metodi in base al quale decidere quante volte deve mangiare un cane:  A volontà: in questo caso si lascia il cibo a disposizione al cane per tutta il giorno, lasciandolo libero di gestirselo come meglio crede nell'arco della giornata. In genere è indicato per quei cani che tendono a mangiare poco e alle femmine che sono in fase di allattamento. Nel caso di cani in sovrappeso o particolarmente voraci è meglio utilizzare un metodo che consenta di controllare meglio la loro dieta. A tempo: si mette a disposizione del la ciotola per un determinato periodo di tempo, che può essere ad esempio un'ora, e poi gliela si toglie. Metodo adatto ai cani che sanno razionarsi il cibo e che sono in fase di addestramento, può però spingere l'animale a mangiare troppo velocemente, di conseguenza non è adatto a quelle razze che soffrono di torsione dello stomaco. Per quantità: il metodo generalmente più consigliato per fornire un'alimentazione corretta al proprio cane, dilazionando una quantità fissa di cibo in vari pasti giornalieri. In questa maniera è possibile tenere meglio sotto controllo il peso del cane e notare eventuali anomalie nella sua alimentazione. Quante volte deve mangiare un cucciolo di cane? Nella fase di crescita è importante capire quanto deve mangiare un cucciolo di cane. Il cucciolo ha bisogno di un tipo di alimentazione particolare, denominata Junior, che possiede un alto valore energetico ed aiuta lo sviluppo del suo sistema immunitario. Quanto cibo dare al cane cucciolo viene generalmente riportato sulla confezione, indicativamente: da 2 a 3 mesi: da 150 a 200 grammi al giorno, suddivisi in 4 razioni quotidiane, mischiato con acqua o comunque molto magro. da 4 a 5 mesi: 250 grammi al giorno suddivisi in 3 pasti. dai 6 mesi: 300 grammi di cibo al giorno, suddivisi in 2 pasti. dagli 8 mesi: da 300 a 400 grammi al giorno, sempre in 2 pasti. Quante volte deve mangiare un cane adulto? Dopo il 12 mese di età il cane entra nella fase adulta e cambia regime alimentare, passando agli alimenti di gamma Adult. Per sapere quanti croccantini deve mangiare un cane bisogna prendere in considerazione la taglia: Cani di piccola taglia: i cani toy, tra 2 e 3 kg, mangiano dai 50 ai 90 grammi di cibo al giorno; i cani piccoli, tra 3 e 5 kg, mangiano tra i 90 e i 120 grammi di cibo; i piccoli-medi, tra 5 e 10 kg, tra 120 e 190 grammi. Cani di taglia media: i cani medio-piccoli, tra 10 e 15 kg, mangiano dai 190 ai 260 grammi di cibo; i cani medi, tra 15 e 20 kg, tra 260 e 310 grammi al giorno; i cani medio-grandi, tra 20 e 30 kg, dai 310 ai 410 grammi. Cani di taglia grande: i cani grandi, tra 30 e 40 kg, mangiano da 500 a 590 grammi di cibo al giorno, i cani giganti, di peso oltre 50 kg, mangiano tra i 590 e gli 800 grammi di mangime. Per capire quanto cibo umido dare al cane, possiamo consultare il veterinario per sapere in che proporzioni alternare secco ed umido, ma in genere possiamo prendere come riferimento il peso del cane e calcolare il totale delle kilocalorie da assumere quotidianamente su questa base: 3 kg > 190 kcal 5 kg > 280 kcal 10 kg > 470 kcal 15 kg > 640 kcal 20 kg > 790 kcal 25 kg > 940 kcal 30 kg > 100 kcal 35 kg > 1210 kcal 40 kg > 1340 kcal Quanto cibo casalingo dare al cane? Nel caso in cui preferiamo dare del cibo casalingo al nostro cane, dobbiamo tenere a mente che ogni pasto deve essere preparato in modo da contenere una base di carboidrati e un alimento con proteine di origine animale, in un rapporto di 1:1. Quindi un cucciolo ha bisogno di 20/30 grammi di alimento proteico per ciascun kilo di peso, e della stessa quantità di carboidrati. Quindi, un cucciolo di 10 kg avrà bisogno di 200 grammi di carboidrati e di 200 grammi di proteine, per un totale di 400 grammi da dividere in due pasti giornalieri. Un cane adulto, invece, mangia circa 15/20 grammi di carboidrati e un uguale quantità di proteine animali per ciascun chilo di peso. Se il cane adulto pesa 10 kg dovrà mangiare 150 grammi di carboidrati e 150 grammi di proteine, per un totale di 300 grammi al giorno, divisi per uno o due pasti indifferentemente.
Chow Chow: caratteristiche e consigli per l'allevamento

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Chow Chow: caratteristiche e consigli per l'allevamento

il dic 17 2024
Il cane Chow Chow, detto anche cane Ciao Ciao dato che la pronuncia italiana è molto simile, è una delle razze più riconoscibili per l'aspetto singolare e particolarmente tenero. Non si sa bene da dove derivi il nome, forse dal termine 'tchaou' con cui si indicavano i commercianti cinesi che avrebbero per primi fatto conoscere il cane in Gran Bretagna, da cui poi si sarebbe diffuso in tutta Europa. Nel continente asiatico, prima nelle regioni mongole per poi diffondersi in Cina, i cani Chow Chow sono stati utilizzati per ogni tipo di mansione, da cane da guardia a cane da caccia, fino a diventare in seguito cane da compagnia. Chow Chow caratteristiche Il cane di razza Chow Chow è un cane di medie dimensioni, dall'aspetto leonino, datogli da una criniera molto folta. È alto al garrese dai 48 a 56 centimetri per il maschio e da 46 a 51 centimetri per la femmina. È un cane solido e compatto, decisamente ben proporzionato; molto muscoloso e dotato di un’ossatura alquanto robusta. Possiede diverse peculiarità genetiche che non si riscontrano nelle altre razze, come per esempio una temperatura corporea superiore a quella che si registra normalmente negli altri cani e il caratteristico colore nero-bluastro della lingua, motivo per cui è noto anche come cane con la lingua blu. Queste peculiarità sono probabilmente dovute al fatto che la razza si è sviluppata in un contesto di notevole isolamento geografico. Esistono due varietà, a pelo lungo (la più diffusa) e a pelo corto. Lo standard riconosce una vasta gamma di colori: possiamo trovare un Chow Chow bianco (anche se viene definito crema, che va dal bianco all'avorio) come un Chow Chow nero, ma vengono riconosciuti anche i colori blu (si tratta più di un grigio acciaio con sfumature argentate), rosso e cannella (detto anche cerbiatto, un rosa-argento di varie tonalità). Si tratta di un cane che si adatta bene anche alla vita in appartamento e che anzi non vive benissimo relegato all'aperto, in particolare d'estate, dato che soffre moltissimo il caldo. In casa è consigliato dunque tenere un cuscino o una cuccia da interno, per evitare che debba sdraiarsi o dormire su pavimenti o scomodi tappeti. Bisogna però avere cura di assicurargli ogni giorno una buona dose di movimento. Non ha bisogno di lunghissime camminate, ma basta un'ora e mezza di passeggiata ogni giorno, anche suddivisa in vari momenti della giornata.   Chow Chow carattere Dal punto di vista caratteriale il Chow Chow è un cane tranquillo e riservato, ma può essere anche molto reattivo e guardingo, avendo l'istinto del cane da guardia. È un cane che tende a riconoscere un capobranco nel nucleo familiare e in tal caso si dimostra obbediente, ma non è assolutamente portato all'addestramento. È molto intelligente, ma deve essere abituato fin da cucciolo a riconoscere l'autorità e ad obbedire agli ordini. Non è un cane che dimostra particolare affetto ed è poco paziente, quindi non è particolarmente indicato ad interagire con i bambini. Può abituarsi alla loro presenza se educato fin da piccolo, ma va sicuramente più d'accordo con ragazzi più grandi che non pretendono di giocarci, ma preferiscono una compagnia tranquilla. Inoltre è naturalmente diffidente verso gli sconosciuti, con la tendenza ad abbaiare quando li vede, e molto territoriale nei confronti degli altri cani, verso cui non prova generalmente interesse e anzi, tende a rifiutare la compagnia. Alimentazione Chow Chow Il Chow Chow può seguire sia una dieta a base di mangimi pronti che una dieta casalinga. Il mangime pronto deve contenere tutti i componenti necessari ai fabbisogni giornalieri. Si tratta di una soluzione comoda e bilanciata che garantisce, ogni giorno, le percentuali di proteine, lipidi, vitamine e sali minerali necessari. I dosaggi sono consigliati dalla ditta produttrice e riportati sul contenitore. Per ogni esigenza esistono dei composti differenti. Nel caso di una dieta casalinga, un Chow Chow quanto mangia? Un esemplare di taglia media, in condizioni normali, dovrebbe mangiare circa 250-300 g di carne bianca o pesce magro e 200 g di riso o pasta (molto cotti e lavati dopo la cottura), integrati magari con un composto polivitaminico e un cucchiaio di olio di semi di girasole. Si tratta di un cane che beve molto e ha bisogno di acqua fresca e pulita che deve essere lasciata sempre a disposizione nella ciotola e sostituita almeno due volte al giorno. Chow Chow prezzo Il prezzo di un Chow Chow cucciolo proveniente da un allevamento certificato e specializzato è di fascia medio-alta: parte dai 900 €, ma può tranquillamente superare i 1500 €. Diffidate dai prezzi troppo bassi, perché spesso si tratta di soggetti importati illegalmente da Paesi dell’est e quindi di dubbia provenienza. Nonostante se ne parli spesso, il Chow Chow nano non esiste, così come il Chow Chow gigante. Lo standard prevede una variabilità di taglia del Chow Chow ed è fondamentale che i riproduttori rientrino nell’intervallo. Se vi viene proposta una varietà toy o comunque con la prospettiva che non crescerà troppo si tratta di una truffa, legata ad un cucciolo malato e denutrito.
Pastore Australiano: tutto quello che c'è da sapere su questa razza

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Pastore Australiano: tutto quello che c'è da sapere su questa razza

il dic 17 2024
L'Australian Shepherd, ovvero il cane da pastore australiano è un cane che ama molto stare in compagnia dell'uomo, intelligente e attivo. Lo si vede spesso raffigurato in film e telefilm come il classico cane di famiglia: fedele, obbediente e che ama molto i bambini. Si tratta di una razza sviluppata negli Stati Uniti, a partire dai cani da pastore dei Pirenei che giravano il mondo insieme agli allevatori baschi, passando per l'Australia prima di arrivare in America. Per la sua intelligenza, la sua attitudine al lavoro e il suo enorme livello di energia, divenne un compagno ideale per i cercatori d’oro del Nordamerica a partire dalla metà del 1800. Pastore australiano caratteristiche Il cane pastore australiano ha una muscolatura ben sviluppata e una corporatura molto proporzionata. Possiede orecchie triangolari con le punte abbassate e una coda dritta e ricoperta di pelo. L'altezza standard è tra i 51 e i 58 cm al garrese per i maschi e tra i 46 e i 53 cm per le femmine. I colori del pastore australiano sono una delle sue caratteristiche più distintive, insieme agli occhi dalle iridi gazzuole, ovvero con colorazione chiara della faccia anteriore. Se per gli occhi troviamo varianti di colore che vanno dal castano all’ambra e dal nocciola all’azzurro, per quanto riguarda il manto peloso possiamo trovare una serie di colorazioni stupefacenti. Oltre al nero e al rosso con tonalità cannella e marrone scuro, possiamo anche trovare un pastore australiano blue merle, ovvero che possiede un gene dominante incompleto che determina una tinta di base grigio-blu delle macchie blu/grigio o rossastre, che dà un effetto screziato o irregolare. Più raro, dal momento che il colore rosso è recessivo rispetto al nero, è il pastore australiano red merle, che presenta un manto di base rosso. Sono molto comuni poi macchie di diversa forma e dimensione dal colore bianco o fulvo, piuttosto diffuse su volto, petto e zampe.   Pastore australiano carattere L'Aussie è un cane pacifico e poco litigioso con i suoi simili, e molto sicuro con i bambini. Anzi, è un ottimo compagno di gioco per i più piccoli, dato che è molto facile educare un pastore australiano, di natura molto intelligente e affettuoso. La sua indole protettiva deriva dalla sua origine come cane da pastore, e infatti tende sempre a proteggere e stare sempre in compagnia dei bambini. Possiede un innato desiderio di compiacere il padrone, per cui necessita di stargli vicino il più a lungo possibile e di compiere attività che gli impegnino la testa. Ha la tendenza a mostrare una sorta di 'ghigno' quando vuole invitare al gioco o vuole comunicare qualcosa, ma non è assolutamente un atteggiamento aggressivo, tutt'altro. Sono cani con un'origine 'da fattoria'; per cui non hanno problemi a socializzare con altri cani o altri animali. La femmina in genere tende ad essere più diffidente, più che altro nei confronti dei suoi simili, mentre il maschio talvolta può dimostrarsi dominante nei confronti di altri cani dello stesso sesso. Come addestrare un pastore australiano Non è assolutamente impegnativo insegnare al pastore australiano attività cinofile, dal momento che la sua intelligenza e il suo rapporto con il padrone lo rendono facilmente addestrabile. Se l'addestramento è basato sul gioco e, quindi, sulla relazione, l'Aussie potrà eseguire qualsiasi richiesta. Può praticare praticamente qualsiasi attività cinofila: dallo Sheep Dog all'Agility, passando per il Disc Dog, fino all'Obedience e anche alla Dog Dance. Dal momento che si tratta di un cane di natura riservato, è bene spronarlo alla socializzazione con altre persone, cani e animali fin da piccolo, per evitare che sviluppi diffidenza verso gli estranei.   Come accudire un pastore australiano Cane rustico e resistente, può tranquillamente vivere all’aperto, anche grazie al suo pelo medio e folto. Potremo pensare di prendere una cuccia adatta alle sue dimensioni o un box per cani da utilizzare quando non siamo in casa. Per indole tende a creare un rapporto privilegiato con il padrone, per cui preferisce abitare nei suoi stessi ambienti e può soffrire molto il distacco. Nel momento in cui lo si fa vivere in casa bisogna fare attenzione alla perdita di pelo e al suo carattere attivo, per cui è bene limitare la sua presenza in zone di facile pulizia e senza oggetti fragili alla sua portata. Sarà anche opportuno fornirgli un cuscino comodo su cui stendersi durante la notte. Il pelo deve essere spazzolato regolarmente, almeno una volta a settimana, e bisogna garantirgli la possibilità di fare attività fisica quotidianamente, possibilmente all'aperto e dandogli l'opportunità di sfogare la sua esuberanza in corse e giochi. Cibo pastore australiano alimentazione naturale o commerciale? La migliore alimentazione per Australian Shepherd secondo molti è la dieta BARF, ovvero una dieta naturale che simula quella di un cane selvaggio, integrando comunque la carne cruda con frutta e verdura. Ma si tratta di una dieta che, se non somministrata con estrema cura, può causare sbilanciamenti nutrizionali, perforazioni intestinali e intossicazioni alimentari e che i veterinari sconsigliano vivamente. Affidandoci a mangimi commerciali potremo somministrare ingredienti come pollo, fegato, soia, riso, frumento che forniscono tutte le sostanze nutritive essenziali: proteine, carboidrati, grassi, minerali e vitamine. Bisognerà attenersi alle tabelle riportate dal produttore per dosare correttamente il mangime a seconda dell'età e della stazza del nostro cane.
Volpino di Pomerania: carattere, alimentazione e allevamento

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Volpino di Pomerania: carattere, alimentazione e allevamento

il dic 17 2024
Il Volpino di Pomerania toy è diventato il classico cane dei vip, amatissimo soprattutto negli Stati Uniti, grazie al fatto che è un cane che è stato scelto da molte celebrità del mondo dello spettacolo. Il nome esatto di questa razza è Spitz Nano/Pomerania oppure Spitz Tedesco Nano, ma nell'uso corrente ha preso piede il nome di Volpino di Pomerania nano ed è quello con cui è comunemente conosciuto. Deve il suo nome alla regione della Pomerania, situata a cavallo delle regioni settentrionali di Polonia e Germania. Le caratteristiche della razza come la conosciamo oggi sarebbero state sviluppate nell'arco del XIX secolo, per volontà della regina Vittoria, che avrebbe fatto incrociare uno spitz con un volpino italiano. Questo ha causato una diatriba sulla paternità della razza, rivendicata sia dal Regno Unito che dalla Germania. In breve tempo il Volpino di Pomerania divenne uno dei cani preferiti dai nobili e dalle persone più abbienti, impiegato principalmente come cane da compagnia. Volpino di Pomerania caratteristiche I cani Volpino di Pomerania hanno dimensioni molto ridotte. Quanto è alto e quanto pesa un Volpino di Pomerania adulto? I maschi in genere raggiungono un'altezza al garrese tra i 20 e i 22 cm, con un peso che varia tra i 2,5 ai 3,5 kg, mentre le femmine sono leggermente più minute, con un'altezza tra i 18 e i 20 cm ed un peso compreso tra 1,5 e 2,5 kg. La sua caratteristica più riconoscibile è il pelo estremamente morbido, fitto e lungo, con la criniera molto folta, un’imponente coda a riccio girata sul dorso e un fitto sottopelo idrorepellente che permette una rapida asciugatura anche dopo il bagno. Ci sono innumerevoli colori previsti dallo standard, i principali sono il rosso, l’arancio, il nero e il grigio. Il pelo va spazzolato periodicamente, con maggiore frequenza nel periodo di muta per fare in modo che anche il sottopelo venga estirpato e ci sia spazio per quello nuovo ai cambi di stagione. Per la spazzolatura conviene utilizzare una spazzola specifica, detta cardatore, che si trova facilmente in tutti i negozi di animali, per evitare la formazione di nodi e grovigli e mantenere il pelo sempre lucido e pulito. Inoltre, per rimuovere in velocità i residui di pelo dal manto (così come da divani, tappeti e vestiti) è consigliato avere sempre a disposizione una spazzola togli peli. Le orecchie sono piccole, alte e abbastanza ravvicinate. Hanno forma appuntita e sono sempre erette. Gli occhi hanno una forma allungata, obliqua e di colore scuro.   Volpino di Pomerania carattere Viene considerato una delle razze di cani più adatte alla compagnia e alla vita in appartamento, dove sarà necessario mettere una morbida cuccetta da interno per permettergli di rilassarsi e dormire comodamente. Allo stesso tempo il carattere del Volpino di Pomerania, coraggioso e diffidente, lo rende adatto anche al ruolo di cane da guardia. Ovviamente, date le sue dimensioni, il suo ruolo è più quello di “cane sentinella”, in grado di allertare i padroni in caso di pericoli. Questo grazie in particolare al suo udito eccellente e all'atteggiamento molto attento e ricettivo. Si tratta di un cane molto intelligente ed estremamente attaccato al suo padrone, al punto di essere disposto a tutto per difenderlo. L'intelligenza e la capacità di apprendimento veloce rendono molto facile educare un Volpino di Pomerania. Come allevare un Volpino di Pomerania? Il cucciolo di Volpino di Pomerania deve essere educato fin da piccolo. La sua diffidenza nei confronti degli estranei, lo rende un cane molto nervoso e dall’abbaiare continuo e insistente. Se non addestrato correttamente, potrebbe avere dei problemi nella convivenza con i bambini: essendo un cane molto possessivo, può entrare in competizione con i piccoli di famiglia, per via di gelosie nei confronti del padrone. Cura e Alimentazione Volpino di Pomerania A dispetto della figura aggraziata e minuta, si tratta di una razza rustica e robusta che non necessita di particolari cure domestiche, anzi, può tranquillamente vivere in giardino o in cortile non risentendo minimamente di clima rigido o di brutto tempo. Si tratta di un cane pulito di natura, a cui basta un bagno una volta al mese per mantenere un odore gradevole. Quanto vive un Volpino di Pomerania? Normalmente ha un’aspettativa di vita tra 12 e 15 anni. Non necessita di grandi esercizi e movimento, ma gli fa bene passeggiare ogni giorno, per mantenere la mobilità degli arti e prevenirne l’obesità. Il fatto che sia un cane di casa lo rende infatti più a rischio di alimentazione non corretta e conseguenti problematiche annesse. Dalla nascita e per i primi 60 giorni di vita ha bisogno di mangiare circa 5 volte al giorno, suddivise tra latte materno e cibo esterno. Dal secondo mese di vita inizia lo svezzamento con pappine semiliquide. Dai tre ai sei mesi deve mangiare 3 volte al giorno cibi gradualmente sempre più consistenti da servire in pratiche ciotole. Dai sei mesi al primo anno i pasti si riducono a 2 al giorno per poi diventare un pasto unico dall'anno di vita in poi. Sono da evitare assolutamente spuntini extra, cibi speziati, dolci o salati e anche gli avanzi “umani”. Il cibo per Volpino di Pomerania più indicato sono crocchette da integrare con un po’ di cibo umido.
Sharpei: carattere, alimentazione e allevamento

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Sharpei: carattere, alimentazione e allevamento

il dic 13 2024
Lo Sharpei è un cane che si distingue per una caratteristica unica e riconoscibilissima, ovvero la pelle 'rugosa', che gli dona un aspetto buffo e simpatico, in particolare quando è cucciolo. È praticamente impossibile non sciogliersi di fronte allo spettacolo dei cagnolini Sharpei che giocano e fanno le feste con il loro muso immerso nelle pieghe della pelle! Caratteristiche Sharpei Il cane Sharpei, spesso scritto anche Shar Pei, è un cane di origine cinese (il suono nome significa 'cane di sabbia', probabilmente per le pieghe ed il colore tipico del manto), e si è diffuso in Occidente a partire dagli anni Settanta. Anticamente utilizzato come cane da caccia, da guardia e da combattimento, ad oggi è un affettuoso cane da compagnia. Quanto cresce lo Shar Pei? Lo Sharpei è un cane di taglia medio-grande, con altezza al garrese che arriva fino a 50 cm e un peso che può raggiungere i 25 kg. La sua caratteristica peculiare sono le numerose rughe e pieghe della pelle, che dalla testa si propagano su tutto il corpo. Possiede una grande testa con occhi scuri, dalla forma a mandorla e leggermente incavati. Il pelo è corto e duro, ed i colori ammessi dallo standard sono rosso, fulvo, sesamo, nero, blu, miele, albicocca, marrone, arancio, crema, cioccolato, cannella, lilla, sabbia e ambra. Spesso il colore della coda e della zona posteriore delle cosce è di una tonalità più chiara. A seconda della lunghezza del pelo si distinguono lo horse coat, quando ha un mantello corto e rigido con peli fino a 1,5 cm, solitamente senza sottopelo, ed il brush coat, con i peli che arrivano a circa 2 cm. Nel caso di pelo più lungo, non riconosciuto dallo standard, si parla di bear coat. In età adulta può verificarsi una muta del pelo molto consistente, con la caduta del vecchio manto sostituito dal nuovo, in primavera e autunno.   Sharpei carattere Il carattere dello Shar Pei è tipicamente calmo, indipendente, fedele, affettuoso verso la sua famiglia. È un cane tendenzialmente tollerante, ma anche piuttosto riservato e diffidente con gli sconosciuti e con gli altri cani. Lo Sharpei è molto affettuoso con la famiglia e soprattutto verso la persona che lui ritiene sia il leader. Quando il cucciolo eleggerà uno dei membri della famiglia come padrone “capobranco”, il suo rapporto diventerà morboso, e sarà la sua ombra. Ama le coccole e il gioco ed è socievole con i bimbi che conosce. Si tratta di un cane tendenzialmente equilibrato, senza una particolare propensione all'aggressività. Ma dato il suo carattere che può essere indipendente e diffidente, lo Shar Pei non è il cane ideale per i proprietari alle prime armi. Sharpei adattabilità Visto quanto è grande e quanto pesa uno Sharpei adulto, è un cane che preferisce vivere in campagna o in spazi aperti, piuttosto che in un appartamento in città. Ma si adatta bene anche alla vita in casa, in particolare se gli è permesso stare a stretto contatto con la sua famiglia, verso la quale sente un affetto profondo e importante. Data la sua fisicità, necessita di essere comunque portato in passeggiata almeno tre volte al giorno: a vederlo si potrebbe pensare che sia un cane pigro che ama divani e poltrone, ma non è così. È un cane che non ama particolarmente la solitudine, per quanto si adatti a stare da solo per qualche ora. Ma come per tutti i cani, l'essere lasciati solo troppo a lungo può sfociare in comportamenti indesiderati e disturbi psicologici.   Alimentazione Sharpei Bisogna fare attenzione a quanto mangia uno Sharpei, dal momento che potrebbe avere tendenza a ingrassare. Bisognerebbe evitare i bocconcini fuori pasto e seguire una dieta equilibrata secondo l'esercizio che lo Shar Pei svolge durante la giornata. La dieta più indicata da far seguire a uno Sharpei è a base di crocchette di buona qualità, per la taglia media. Si tratta di un mangime completo, calibrato con giuste proteine e carboidrati. Come sempre il cibo umano non è consigliato e tanto meno se siamo a tavola. Il cane infatti tenderebbe ad abituarsi ad elemosinare il cibo e può essere problematico, visto il carattere testardo e insistente che possiede. Come addestrare Sharpei Lo Shar Pei è un cane intelligente, ma non è molto facile da educare. Come abbiamo detto, possiede un carattere indipendente che può portarlo ad essere testardo. Inoltre può facilmente diventare dominante di fronte a un proprietario debole e inesperto. Le opinioni più diffuse su come educare uno sharpei indicano che risponde meglio ai premi e a una socializzazione giocosa piuttosto che a un addestramento severo. Cuccioli di Shar Pei: prezzi e allevamenti Il prezzo di un cucciolo di Sharpei si attesta nella fascia medio alta, tra i 500 e i 1000 €. È sempre sconsigliabile comprare un cucciolo da un allevatore improvvisato, ma lo è in particolare per questa razza, che ha problemi di salute congeniti e può avere dei notevoli difetti caratteriali. Conviene sempre scegliere un allevatore serio e di esperienza, con cui intrattenere rapporti anche dopo l'acquisto per supporto nella crescita del vostro animale.
Jack Russel: carattere, alimentazione e cura

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Jack Russel: carattere, alimentazione e cura

il dic 13 2024
I cani Jack Russel Terrier devono la loro origine al reverendo inglese John Russel, detto Jack, che all'inizio dell'800 selezionò questa razza di piccola taglia con lo scopo di destinarla alla caccia alla volpe. Incrociando varie razze, tra cui il bulldog ed il beagle, ottenne questo Terrier dalla stazza perfetta per entrare nelle tane e nei nascondigli degli animali selvatici. Originariamente cane da caccia, oggi è diventato anche un cane da compagnia attivo e vivace. Caratteristiche Jack Russel Si tratta di un cane di piccola taglia forte, attivo e agile, che possiede un corpo flessibile di media lunghezza. Il Jack Russel maschio non presenta particolari differenze rispetto al Jack Russel femmina. È alto tra i 25 ed i 30 cm con un peso che va dai 5 agli 8 kg, normalmente più lungo che alto: l'altezza del petto, dal garrese allo sterno, deve essere uguale alla lunghezza dell’anteriore dal gomito al terreno. La circonferenza toracica, misurata dietro il gomito deve essere compresa tra i 40 e i 43 cm circa. A seconda del manto, si suddividono in Jack Russel a pelo ruvido, broken o a pelo liscio, così come possiamo trovare Jack Russel a pelo corto oppure Jack Russel a pelo lungo. In ogni caso il mantello può essere bicolore, tricolore o spezzato, con colore predominante che deve essere sempre il bianco, insieme a fulvo, nero o marrone. Come curare il pelo del Jack Russel? Presenta una normale perdita di pelo, ma per curarlo basta spazzolarlo una volta alla settimana e fare il bagno quando necessario. Nel caso di pelo ruvido, ha necessità di essere strippato. Il Jack Russel mostra sempre reattività e una forte vigorosità. Ha bisogno di esercizio su base quotidiana, almeno un paio di occasioni. Per la salute psicofisica del cane, bisogna essere in grado di permettergli di svolgere esercizio fisico per qualche ora ogni giorno, sia per vincere lo stress quotidiano accumulato durante la permanenza in casa, sia per consentirgli di smaltire eventuali residui di grassi accumulati con l’alimentazione. Jack Russel carattere È un cane vivace, sveglio e attivo con espressione acuta e intelligente, amichevole ma audace e temerario. Nonostante nasca come cane da caccia, il suo carattere gioioso e vivace lo rende un ottimo cane da compagnia per tutta la famiglia. Adora stare in compagnia e cerca spesso e volentieri le coccole, legandosi a tutti i membri del nucleo familiare ma in particolare alla persona che riconosce come capo branco. È adatto alla compagnia di persone attive e sportive, ma non è detto che non possa essere un buon compagno di giochi. Gli piace molto giocare, ma non è tra le razze più adatte ai piccoli a causa del suo temperamento Terrier molto forte. Seppure sia un cane di piccola taglia, l'interazione tra Jack Russel e bambini dovrebbe sempre avvenire sotto l'attenta supervisione di un adulto. Date le sue dimensioni, non può essere considerato un cane da guardia, ma è comunque un perfetto avvisatore, attento e vigile. Non è molto amichevole nei confronti degli altri cani, per cui sono indicate attività come educare un Jack Russel a condividere i suoi spazi anche con altri cani e animali. Come allevare un Jack Russel Dal momento che si tratta di un cane sveglio e di grande capacità intellettiva, adora interagire con gli oggetti e lavorare. Questa sua attitudine può essere sfruttata in attività come addestrare un Jack Russel, anche se può risultare piuttosto complesso in alcune specifiche. Il Jack Russell è un cane molto giocoso. Gli piace giocare con chiunque e non smetterebbe mai di divertirsi. È vivace e pieno di vitalità perciò il suo proprietario deve essre una persona che ama molto intrattenersi con il suo cane e svolgere una attività ludica quotidiana. Il Jack ha necessità di svolgere attività sempre diverse perché potrebbe annoiarsi. Sarebbe meglio impegnarlo in una disciplina per poterlo far sfogare e ottenere un grande piacere nel divertirsi insieme a lui. Vista la sua origine come cane da caccia, tende a seguire gli odori, per questo è fondamentale educarlo nei primi mesi di vita. Inoltre è attratto dalla presenza di animali che si muovono nei suoi paraggi, per cui è indicato l’utilizzo di un guinzaglio per limitare la sua tendenza a sviluppare interazione con altri animali. È un cane che adora interagire in molti modi, e può scegliere di farlo anche utilizzando il morso, ma sa perfettamente distinguere quali devono essere i livelli di forza. Il Jack Russel ha la tendenza ad abbaiare per qualsiasi motivo, per cui deve essere educato fin da cucciolo e abituarlo a farsi sentire solo nel caso di bisogno, dal momento che ha una voce davvero notevole, nonostante la sua piccola taglia. Jack Russel alimentazione e salute Quanto vive un Jack Russel? Si tratta di un cane che non ha particolari problemi di salute, e vive normalmente tra i 13 ed i 16 anni. Tra le malattie che possono pregiudicarne la salute possiamo ricordare le oculopatie, la lussazione della rotula e la necrosi della testa del femore. Non mostra una particolare tendenza ad ingrassare, a patto che non conduca una vita troppa sedentaria e segua una alimentazione corretta. Inoltre, per mantenerlo sempre in ottima forma fisica, è necessario limitare i bocconcini premio e la condivisione del cibo dalla tavola. Quindi un Jack Russel quanto deve mangiare? Dopo lo svezzamento bisogna dare al cucciolo circa quattro pasti al giorno, per poi diradarli nel corso dei mesi, fino ad arrivare a soli due pasti verso il primo anno di età. Il miglior cibo per cani Jack Russel è il cibo secco, perché prima di tutto è più pratico, e anche se lasciato nella ciotola non attira mosche o altri insetti; inoltre consente un corretto utilizzo della masticazione, con contemporaneo massaggio alle gengive, che permette una migliore dentizione. Essendo un cane molto piccolo, le dosi del cibo devono essere commisurate al peso dell'animale. Nonostante sembrerà sempre poco, bisogna sempre seguire i consigli riportati sulle confezioni delle crocchette. Le dosi di cibo possono variare leggermente, a seconda dell'attività fisica svolta dall'animale ogni giorno.
Shiba Inu: carattere e alimentazione del cane giapponese

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Shiba Inu: carattere e alimentazione del cane giapponese

il dic 13 2024
La razza di cane giapponese Shiba Inu è particolarmente amata per il suo pelo morbido e le sue dimensioni adatte praticamente a qualsiasi contesto. Questa razza ha conosciuto una fama particolare in seguito al film Hachiko del 2009, che ha illustrato al mondo la grande fedeltà e l'affetto di cui è capace questo cane. Originariamente un cane da caccia per uccelli e piccoli animali, oggi è noto soprattutto per essere un ottimo animale da compagnia. Il suo nome in giapponese significa cane della boscaglia o cane di piccola taglia. Appartiene infatti al gruppo dei cani nativi in Giappone, paese che dal 1936 lo considera un patrimonio nazionale. Shiba Inu caratteristiche Si tratta di un cane dotato di un'agilità e una forza notevoli, nonostante la sua piccola taglia. Uno Shiba Inu possiede un corpo estremamente muscoloso e, in età adulta, può arrivare fino a 43 cm di altezza per un peso che oscilla tra i 10 e i 13 kg. Possiede una coda dall'attaccatura alta, generalmente arrotolata. Il  suo muso è allungato, le mascelle muscolose e robuste e le orecchie sono dritte e triangolari. Gli occhi sono scuri e piccoli. Possiede un pelo dritto e ruvido al tatto, con un sottopelo estremamente morbido. Sono tre le varietà ammesse dallo standard: Shiba Inu rosso (la tipologia più comune) Shiba Inu nero focato (detto anche black & tan) Shiba Inu sesamo (anche nelle varianti sesamo-nero e sesamo-rosso) Shiba Inu dimensioni e peso Quanto pesa uno Shiba Inu adulto? Dipende, oltre che da sesso e dimensioni, anche dalle condizioni di vita, dalla dieta e dall'attività fisica che pratica. Un maschio, che raggiunge un'altezza al garrese tra i 38 e i 41 cm, dovrebbe pesare tra gli 8 e gli 11 kg, mentre le femmine, alte 35-38 cm, dovrebbero mantenere un peso compreso tra 6 e 9 kg. Shiba Inu carattere I giapponesi amano dire che lo Shiba Inu è in parte gatto, per la sua indipendenza e il carattere giocoso, in parte scimmia, per l'intelligenza e la tendenza a non obbedire se non educato adeguatamente, in parte umano, per la riservatezza e la tendenza a comunicare con lo sguardo e le espressioni piuttosto che con l'abbaiare, ed in parte cane, per la sua fedeltà e lo stretto legame che stringe con i suoi padroni. Deve essere educato fin da piccolo alla presenza di altri animali, che non ama particolarmente. Infatti, non tollera la presenza di altri cani, in particolare dello stesso sesso. Possiede un carattere calmo, anche se quando gioca corre, grugnisce e morde i giocattoli con grande foga e ardore. È un cane adatto a qualsiasi contesto ma che tende a stressarsi facilmente di fronte ai cambiamenti. Inoltre è molto dipendente dall'umore del padrone, che deve essere fermo, disposto ad educarlo e accudirlo ma che non si lasci sopraffare dal carattere forte del cane. È un cane intelligente ma indipendente, per cui nessun insegnamento verrà mai acquisito del tutto e ci sarà bisogno di molta pazienza. Bisogna concentrarsi su pochi comandi ed insegnarglieli fin da piccolo. Questo carattere un po' anarchico si riflette anche nel suo rapporto con lo spazio: non riconosce i limiti di un giardino se non ben recintato e spesso, quando si trova libero, può ignorare i richiami del padrone. Abituato fin da piccolo, può essere un ottimo compagno per i bambini, a patto che questi siano comunque educati a rispettarlo. Se mal gestito, è un cane che può dimostrare anche una certa aggressività, in particolare se non viene trattato bene o in maniera troppo rigida. Shiba Inu cosa mangia È possibile scegliere tra due tipi di cibo: una dieta a base di crocchette e una dieta varia. Nel primo caso si affronta una digestione più lunga, circa di 12 ore, e a lungo andare può stancare il cane. Proprio per questo motivo, è consigliabile alternarla ad un altro tipo di dieta. In genere, le dosi di crocchette da somministrare vengono indicate direttamente dai produttori ma possiamo dire che la quantità giornaliera adatta ad uno Shiba Inu adulto, sia che si tratti di crocchette che di una dieta varia, si aggiri attorno ai 300 gr. Considerando la dose di cibo di cui si nutre lo Shiba Inu, una buona razione giornaliera di alimentazione varia si può comporre in queste proporzioni: Carne con ossa (60 %) = 180 gr; le migliori sono, in ordine: agnello, pesce e pollame Frattaglie (10 %) = 30 gr; nello specifico, fegato e cuore, che possono essere serviti crudi Ortaggi e frutta (15 %) = 45 gr; sotto forma di purea Cereali (10 %) = 30 gr; devono essere sempre cotti e si può spaziare tra riso, pasta, quinoa, grano, orzo o avena. In alternativa ai cereali, bisogna aumentare la dose di carne Integratori (5 %) = 15 gr; olio vegetale, un po' di formaggio, uova o yogurt (per aggiungere calcio) e olio di pesce (per migliorare il pelo) Alimentazione Shiba Inu: i cuccioli Nei primi mesi dopo lo svezzamento è molto importante prestare attenzione all’alimentazione dei cuccioli di Shiba Inu. Dopo il periodo di allattamento, in cui riceve gli anticorpi dal latte materno, bisogna selezionare con cura il cibo ed assicurarci che si nutra in condizioni igieniche adeguate, dato che fango e terra potrebbero essere contaminati da batteri o malattie pericolose per la sua salute.
Bulldog francese: carattere, alimentazione, educazione

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Bulldog francese: carattere, alimentazione, educazione

il dic 13 2024
Il bulldog francese è un cane particolarmente apprezzato sia per il suo carattere affettuoso e un po' pigro che per il suo aspetto e la sua espressività che lo rendono particolarmente buffo. Si tratta di un molosso di piccola taglia, un bulldog nano le cui origini, a dispetto del nome, sono inglesi.  Si tratta di un toy bulldog che a metà dell'800 era particolarmente diffuso in Inghilterra e che, una volta che i combattimenti tra i cani e i tori furono dichiarati fuorilegge, iniziò quindi a venire selezionato come cane da compagnia, riducendone le dimensioni.  Le lavoratrici di pizzo che in seguito alla Rivoluzione industriale emigrarono in Francia in cerca di lavoro, portarono con loro questi cani che vennero ribattezzati bouledogues français, venendo particolarmente apprezzati dalle famiglie francesi. In seguito si diffuse in tutto il mondo occidentale, compresi gli Stati Uniti, dove viene soprannominato frenchie e ad oggi è particolarmente amato anche dalle celebrità. Bulldog francese caratteristiche  Il bulldog francese è un cane da compagnia molto intelligente, dal carattere amabile e affettuoso e che si lega moltissimo alla famiglia, ma desideroso di cure e attenzioni. Nonostante la sua muscolatura e la sua struttura fisica solida e massiccia, ereditata dai suoi antenati che venivano fatti lottare contro i tori, è un cane molto pigro, che ama dormire nella sua cuccia oppure a fianco del padrone sul divano.  Quanto pesa un bulldog francese? Un bulldog francese adulto raggiunge una lunghezza tra i 28 e i 30 cm ed un peso che oscilla tra gli 8 e i 14 kg. Possiede un pelo corto e ben aderente al corpo, che può essere fulvo, tigrato oppure bianco con pezzature nere o rossicce.  Presenta una corporatura compatta e massiccia, dalla faccia e dal muso corti con il naso schiacciato, caratteristica che lo porta a respirare male e spesso anche a russare mentre dorme. Estremamente caratteristiche sono le sue orecchie a pipistrello, allargate alla base e arrotondate in punta, che gli donano quel curioso aspetto un po' da giullare che lo rende così simpatico.  È importante sapere come pulire le orecchie al bulldog francese, dato che sono sì caratteristiche e buffe, ma anche molto delicate. Bisogna controllarle periodicamente, utilizzando fazzolettini di carta morbida oppure della garza che deve sempre essere cambiata quando si passa da un orecchio all'altro, per evitare di diffondere possibili infezioni. In presenza di cerume giallastro o di sporcizia più scura e maleodorante, o nel caso in cui l'orecchio si presenti arrossato e gonfio e il cane tenda ad inclinare la testa, occorre subito rivolgersi al veterinario.  Bulldog francese carattere  Si tratta di un cane divertente, intelligente, giocoso, vigile e molto legato agli esseri umani. Il carattere del bulldog francese lo porta a desiderare di essere sempre accudito e coccolato. Si tratta di un cane vispo e giocherellone, che può anche essere un buon cane da guardia. Anche se non abbaia molto, presta molta attenzione a ciò che lo circonda e avverte subito il padrone quando sente rumori insoliti o quando si presentano dei visitatori.  Sviluppa un incredibile attaccamento verso il suo padrone, dal quale pretende moltissime attenzioni che però ricambia con un'enorme fedeltà, seguendolo ovunque vada e difendendolo sempre con tenacia. Nonostante ami correre all'aria aperta, è molto pigro e passa volentieri le giornate a dormire e farsi coccolare. Può tranquillamente vivere in appartamento, ma non bisogna lasciarlo da solo per troppe ore.  È possibile addestrare un bulldog francese a compiti di guardia ma è comunque un cane docile ed equilibrato, quasi mai aggressivo, particolarmente adatto ai bambini. Bisogna però sapere come educare un bulldog francese: per quanto intelligente e fedele, è anche estremamente testardo e spesso irremovibile nelle sue scelte, quando non è stato educato a dovere.  Cosa mangia il bulldog francese  Il bulldog francese è un cane molto curioso e goloso, quindi ha la tendenza a mangiare di tutto. Bisogna perciò prestare molta attenzione alla sua alimentazione. Quando andiamo a scegliere le crocchette per un bulldog francese, cerchiamo di orientarci verso quelle a maggior contenuto di carne e minor contenuto di cereali, che sarà bene umidificare un po' prima di somministrarle al nostro cane.  Riguardo a quanto mangia un bulldog francese, durante il primo anno di età sono previsti tre pasti giornalieri mentre, una volta completata la crescita, se ne prevedono due da calibrare anche in base all'attività fisica che viene praticata.  Cura e salute del bulldog francese  Quando adottiamo un bulldog francese cucciolo, dobbiamo essere consapevoli che è un cane dalla salute fragile e che necessita di cure costanti. Ha il vantaggio però di non avere la tendenza ad essere in sovrappeso.  Nell'arco di 12 anni, che è all'incirca l'età media di un bulldog francese, sarete costretti a rivolgervi spesso al veterinario per vari piccoli problemi di salute e, ad un certo punto, vi renderete conto che sarà meglio programmare visite periodiche, all'incirca ogni tre mesi, per tenere sotto controllo la sua salute e prevenire problemi che, se non colti per tempo, possono ridurre drasticamente la sua aspettativa di vita. 
Samoiedo: caratteristiche, addestramento, alimentazione

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Samoiedo: caratteristiche, addestramento, alimentazione

il dic 13 2024
Hai mai sentito parlare del “sorriso dei Samoiedo”? È l’espressione tipica di questo cane bianco e soffice: gli occhi scuri e dolci e gli angoli della bocca rialzati gli danno un caratteristico aspetto comico e sornione. Questa razza deriva da una serie di incroci di epoca moderna, ma le sue origini genetiche più profonde sono antichissime: era infatti un cane da pastore dei Nenci, popolazione nomade siberiana che allevava renne. Se stai pensando di prendere un cane Samoiedo come animale domestico, stiamo per darti qualche consiglio per prenderti cura di lui al meglio! Samoiedo: carattere docile, pessimo guardiano, straordinario con i bambini Le caratteristiche comportamentali essenziali del Samoiedo sono l’amichevolezza e la socievolezza. A volte vengono dipinti come testardi e cocciuti, ma in realtà sono solamente manifestazioni della loro sensibilità ed intelligenza. Se addestrati correttamente, facendo loro capire chi è il capo famiglia, o il capo-branco (sono animali da tiro, che apprezzano il lavoro di squadra e la presenza di un leader), diventano estremamente ubbidienti. La loro attitudine al branco non li rende cani indipendenti o che apprezzano la solitudine: occuparsi di un Samoiedo sarà molto simile a dedicarsi alla cura di un bambino, che ha bisogno di gioco, di coccole e di attenzioni continue. Giocano e socializzano volentieri sia con gli sconosciuti che con gli altri cani: attenzione però a tenerli sempre d’occhio perché la loro natura semi-selvatica e abituata alle condizioni difficili li porterà ad allontanarsi per esplorare l’ambiente. Come addestrare un Samoiedo Per evitare che causi pasticci in casa, ha bisogno di praticare moltissimo movimento fisico e necessita di ampi spazi in cui muoversi. Essenso curioso ed esploratore, deve essere sempre sorvegliato quando si allontana. Tende ad annoiarsi facilmente, per cui se lasciato solo, anche per pochi minuti, deve avere a disposizione giocattoli stimolanti con cui tenersi impegnato: altrimenti finirà per accanirsi sui divani o sui mobili (motivo per cui un Samoiedo in appartamento rischia di soffrire, e far soffrire i propri padroni). Sia che si parli di Samoiedo maschio o Samoiedo femmina non ci sono differenze di genere nel carattere di questo cane ed esiste poca diversità in ambito di addestramento: tre sono infatti i fattori fondamentali nell’educazione di questa razza: Adottare un cucciolo: i cuccioli sono più facili da addestrare rispetto agli adulti, non avendo assunto comportamenti turbolenti, o quantomeno non più di quelli che hanno tutti i cani di pochi mesi. Rimproverare i dispetti, premiare la risposta ai comandi: questa è davvero la regola d’oro. Rimprovera con tono fermo e sicuro l’animale se si comporta in modo inadeguato, ma non dimenticarti di premiarlo con un piccolo snack e qualche minuto di giochi se si comporta bene. Associerà in fretta il premio al buon comportamento e capirà che se desidera giocare o ricevere attenzioni dovrà essere educato. Identificare un leader sicuro di sè e disponibile: la muta di cani da slitta da sempre l'idea del capo ad un leader, che a sua volta “trasmette” alla squadra gli ordini del padrone. É necessario che in casa sia presente un sostituto di questo capo-branco, che educhi con fermezza, elargisca premi e coccole, ma che non manchi di rimproverare i comportamenti inappropriati. Se il cane è sicuro di poter fare affidamento su questo leader, difficilmente lo tradirà comportandosi male. Vista la premura che hanno nei confronti dei più piccoli, potrebbero intendere come capo-branco uno dei vostri figli (specie se non molto piccolo): in questo caso, qualche lezione di addestramento professionale sarà d’aiuto al bambino per relazionarsi efficacemente e con determinazione con il cucciolo. Cura e alimentazione del Samoiedo Come abbiamo visto, la razza Samoiedo è caratterizzata da vivacità ed energia, cosa che richiede un grosso introito calorico, specialmente proteico. La domanda sorge quindi spontanea, anche alla luce delle sue dimensioni: quanto mangia un samoiedo? E cosa mangia? Crocchette di alta qualità, eventualmente arricchite da un integratore di olio di fegato di merluzzo o lievito di birra, saranno utili a rendere il pelo lucidissimo, folto e morbido e a garantirgli un buon apporto di nutrienti. Un animale adulto avrà bisogno di almeno 450/550 grammi di cibo al giorno. Se puoi occupartene, prepare in casa il cibo sarà sicuramente una soluzione valida: di base, il Samoiedo non ha esigenze alimentari specifiche. Attenzione solamente al peso. Se annoiato e non abbastanza stimolato con il gioco, il Samoiedo ingrassa facilmente (è una caratteristica tipica dei cani abituati ai climi freddi: il grasso serve a proteggerli dalle temperature rigide) e può accusare problemi cardiaci e scheletrici, in particolare alle anche e al bacino. Per fortuna, questo cane potrebbe giocare per ore se ha un po’ di compagnia: non sarà quindi difficile fargli smaltire le calorie quotidiane. Infine è importante la toelettatura. Sapere come spazzolare un samoiedo è importante per mantenerne il pelo lucido e vaporoso che lo caratterizza. È bene quindi inumidirlo leggermente con un classico 'spruzzino' d'acqua e poi passare la spazzola in contropelo. Questo permetterà di pettinarlo e lavarlo contemporaneamente.
Weimaraner: carattere, alimentazione, addestramento

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Weimaraner: carattere, alimentazione, addestramento

il dic 13 2024
La razza Weimaraner è indubbiamente diventata una delle più ambite dagli amanti dei cani da caccia. Questo bracco di origine tedesca comparve alla corte del Granduca Carl August, intorno al VXIII secolo, quando si tentò di selezionare esemplari affettuosi e docili con i padroni ma forti e resistenti durante le battute. Per quanto riguarda i colori, possiamo trovare il Weimaraner blu (un grigio molto intenso) e il Weimaraner marrone. Sono concesse piccole macchie più chiare, gialle o rosse; quelle brune non sono invece apprezzate. Il pelo è fitto e omogeneo, corto o lungo a seconda della varietà. Le cose da sapere sul cane Weimaraner sono però molte, ed è bene che chi ne desidera uno sia consapevole di cosa va incontro al momento dell’acquisto e della crescita dell’animale. Vediamo insieme le principali informazioni in merito a carattere, alimentazione e addestramento dei Weimaraner. Weimaraner carattere Come accennato, questa razza è stata lungamente incrociata ed ibridata per ottenere cuccioli dal temperamento forte, vigoroso, con elevata resistenza al freddo, eppure docili ed ubbidienti con i padroni e affettuosi con i più piccoli. L’esperimento è indubbiamente riuscito. Da un lato, l’origine genetica del cane lo rende indomito e venatorio, curioso e aggressivo con le prede. Dall’altro, per la lunga abitudine al contatto con gli esseri umani, è docile, ubbidiente, paziente con i bambini, rispettoso. Quello che fa davvero la differenza per questa razza è l’addestramento: un esperto del comportamento cinofilo e grande pazienza e fermezza del padrone spegneranno buona parte del comportamento vigoroso dell’animale, enfatizzandone la dolcezza e l’ubbidienza. Il carattere del Weimaraner lo rende impiegabile in numerosi settori in cui è necessario rispettare un’autorità forte e ordini chiari, come:  cani guida guardia cinofila in operazioni di polizia e militari agility dog e competizioni di abilità Weimaraner e altri cani Questo tipo di cani ama fortemente la socializzazione. Per controllarne gli impulsi più vigorosi è necessario educarlo al contatto con altri animali. Si dimostra particolarmente docile con le razze di taglia più piccola, se consapevole della propria potenza. Per rendere l’animale consapevole della propria forza è necessario iniziare una rigida educazione fin da cucciolo, ed aspettarsi, finché il percorso non sarà completo, qualche exploit di eccessiva esuberanza tipico degli animali giovani. Weimaraner in appartamento Tra le caratteristiche del Weimaraner c’è senza dubbio la necessità di forte contatto con i padroni. Certo una taglia simile e un temperamento orientato alla caccia richiedono molte ore di gioco quotidiano, ma questa razza ama vivere in appartamento, a stretto contatto con la famiglia, dove può sentirsi coccolato e al centro delle attenzione. Il Weimaraner in casa va molto d’accordo con i bambini, con cui gioca affettuosamente e senza irritarsi per i loro gesti maldestri. Razza e sconosciuti Il Weimaraner è un ottimo cane da segnalazione. Non può essere propriamente considerato un cane da guardia, ma è sempre vigile e all’erta perché fortemente protettivo nei confronti della famiglia. Con gli sconosciuti è moderatamente tollerante: non ringhia, abbaia o attacca, ma è sempre attento ai movimenti e ai comportamenti altrui (specie se affezionato a ragazze giovani e bambini). La salute del cane Il Weimaraner è un cane estremamente resistente al freddo, che gioca volentieri fuori di casa anche in pieno inverno. Al contrario soffre il caldo. Durante l’estate è bene portarlo a giocare e passeggiare nelle ore più fresche e in luoghi ben ombreggiati. Due sono invece le patologie che frequentemente interessano questa razza: la torsione dello stomaco e la displasia dell’anca. Torsione dello stomaco Questa patologia è considerata gravissima ed estremamente pericolosa. Se si verifica, non esiste cura diversa da un intervento chirurgico immediato. In tutti i cani dal torace piccolo è possibile che l’ingestione di grandi quantità di cibo o di acqua causi un gonfiore incontrollato dello stomaco, che successivamente si torce e si blocca. Non risolta, la condizione porta velocemente alla morte per emorragia o impossibilità della respirazione. La velocità di intervento è il fattore di maggiore rilevanza: entro 2-3 ore dalla comparsa dei sintomi la prognosi è buona, dopo 2-3 giorni è generalmente infausta. Per scongiurare questo pericolo è saggio somministrare piccoli spuntini frequenti all’animale. I sintomi della torsione dello stomaco sono: nervosismo, dolore, gonfiore della pancia tentativi di rigurgito frequenti e violenti difficoltà a respirare, mucose livide o pallide posizione con il ventre a terra nel tentativo di lenire il dolore La displasia dell’anca La displasia delle anche è una malattia ereditaria, dunque gli allevatori cercano di selezionare accuratamente i genitori per evitare problemi alle cucciolate. Se il femore e il bacino non si combinano e sviluppano adeguatamente, l’osso della zampa può scivolare fuori dalla sede, causando una lussazione. Ne risulta una condizione estremamente dolorosa e che impedisce il movimento dell’animale. Per scongiurare il rischio di traumi all’anca è necessario programmare allenamenti e giochi fisici lenti, graduali ma costanti: vanno preferite le passeggiate alle lunghe scale, il gioco in acqua rispetto a quello su terreni accidentati. Intorno ai 4/6 mesi di vita, il cucciolo può effettuare una radiografia di controllo: se il grado di displasia supera le indicazioni per la razza, si può intervenire con la chirurgia. Come addestrare un Weimaraner Un addestratore esperto può non solo plasmare il carattere del cucciolo per renderlo meno vigoroso e indomito, ma aiutare i padroni a sviluppare la fermezza e la coerenza che servono per controllare un cane dal carattere così forte. Per questo è grandemente raccomandato un percorso di addestramento di durata non inferiore ai 12 mesi. Prima inizia l’addestramento, più apprezzabili saranno i suoi benefici. Alimentazione Weimaraner I casi di bracchi sovrappeso sono molto rari: per costituzione rimangono asciutti e tonici e in più, essendo estremamente giocosi, smaltiscono facilmente le calorie assunte. Un eccesso di cibo può però condurre ad un aumento di peso, che può a sua volta causare problemi alle anche. L’alimentazione consigliata per Weimaraner si basa su mangimi di alta qualità, privi di additivi, e somministrati in almeno due pasti. Se il cane tende ad essere goloso e vorace, meglio dividere le porzioni in tanti piccoli spuntini. Per evitare la pericolosa torsione dello stomaco vanno ridotte le quantità di cibi che fermentano facilmente, come la pasta e il riso.
Dogo argentino: carattere, addestramento e alimentazione

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Dogo argentino: carattere, addestramento e alimentazione

il dic 13 2024
Il cane dogo argentino è un cane gioioso, intelligente ed equilibrato, che purtroppo sconta la fama di cane feroce, anche a causa del suo aspetto massiccio e poco rassicurante. Si tratta di una razza canina molossoide di origine argentina, selezionata alla fine dell’Ottocento nella provincia di Cordoba, a Nord-Est di Buenos Aires.  La selezione fu effettuata dal chirurgo e allevatore Antonio Nores Martinez, per dar vita ad un cane da combattimento che fosse la perfetta via di mezzo tra il bulldog e il mastino. Utilizzato per la caccia ai cinghiali, questo cane si distingueva per il suo buon olfatto, il suo coraggio, la resistenza, la velocità e la presa salda e sicura.  In Europa invece è stato allevato principalmente come cane da guardia e da difesa, non venendo mai adattato per la caccia alla selvaggina del Vecchio continente.  Dogo argentino caratteristiche  Il dogo argentino ha una struttura ossea possente e una muscolatura massiccia ed esplosiva messa in risalto dalla pelle molto aderente al corpo. Il mantello è di colore bianco puro (anche se talvolta può presentare una macchia scura sul cranio), corto e liscio, anche se varia a seconda del clima dove vive: nei climi più cadi il pelo diventa sottile, facendo trasparire le regioni pigmentate, mentre in un clima freddo invece, il pelo è più spesso e fitto. Gli occhi, generalmente scuri o color nocciola, sono molto distanti, così come le orecchie, attaccate in alto.  Un dogo argentino maschio ha delle dimensioni che possono variare dai 62 ai 68 cm per 45-50 kg, mentre un dogo argentino femmina si attesta intorno ai 60-65 cm per 40-45 kg di peso. Nonostante queste misure non elevatissime, si tratta di una delle razze più muscolose e robuste in circolazione.   Dogo argentino carattere  Essendo stato selezionato da varie razze dal carattere forte e vigoroso, il dogo argentino è un ottimo cane da guardia. Intelligente e furbo, è estremamente territoriale. Abbaia di rado, ma la sua indole dominatrice e l'istinto da cacciatore lo rendono molto efficace quando si tratta di difendere il suo territorio da intrusioni impreviste, anche nel caso di altri animali.  Nonostante le apparenze, comunque, il carattere del dogo argentino è in realtà molto affettuoso e dolce, in particolare con la sua famiglia e il suo padrone, nei cui confronti è molto protettivo. Può essere diffidente, ma non aggressivo, con le persone che non conosce.   È un cane coraggioso ma anche molto equilibrato: estremamente intelligente, sa valutare bene le situazioni senza farsi prendere dalla foga. Non è un cane particolarmente adatto a vivere in un appartamento, anche se può abituarcisi, a condizione che gli venga assicurato un adeguato movimento quotidiano, venendo portato fuori almeno tre volte al giorno. Infatti di natura è un gran camminatore, che ama trascorrere molto tempo all’aria aperta, fare lunghe passeggiate e dar sfogo a tutta la sua dinamicità.  Anche se si vive in una casa con giardino, è meglio evitare di lasciarlo sempre solo all’esterno, nonostante non soffra mai il maltempo, dato che tende ad annoiarsi e a sentirsi molto triste da solo.  Addestramento dogo argentino  Il dogo argentino è molto protettivo e affettuoso nei confronti dei bambini, ma occorre rispettare delle ‘regole’ per non stuzzicare la sua aggressività. La forza del dogo argentino è molto considerevole e può essere pericoloso se non adeguatamente educato. Va infatti affrontato un percorso educativo serio dal momento stesso in cui entra a far parte della famiglia. Come addestrare un dogo argentino? Va educato fin da cucciolo al rispetto dei ruoli e degli spazi, e fin dai primi anni di vita deve essere abituato all’interazione con altri cani o animali domestici, in maniera da prevenire l’insorgere di comportamenti aggressivi o eccessivamente dominanti.  Alla stessa maniera, i più piccoli devono essere educati al rispetto del cane, per evitare che determinati comportamenti inneschino reazioni istintive negative. Data la stazza e le caratteristiche del dogo, il consiglio è sempre quello di non sottovalutare questo aspetto, e rivolgersi ad un educatore cinofilo qualificato per instaurare i fondamentali meccanismi di obbedienza.  Cura e alimentazione dogo argentino  Il dogo argentino è un cane molto robusto, ma è necessario fare attenzione durante il suo periodo di sviluppo. Già a tre settimane d'età possono insorgere problemi di sordità, comuni tra i cani a pelo bianco. Inoltre, come tutti i cani di grossa taglia, può essere soggetto a displasia delle articolazioni e dell’anca, di conseguenza bisogna evitare che i cuccioli facciano troppa attività fisica. L'aspettativa di vita media di un dogo argentino è di circa 11 anni.  La dieta del dogo argentino deve essere commisurata alla sua età, al suo peso e al suo livello di attività fisica. Può mangiare principalmente crocchette di buona qualità, preferibilmente due volte al giorno.   Si può spazzolare una volta a settimana, magari aumentando un po' la frequenza durante il periodo di muta, e lavarlo una o due volte l'anno, dato che il pelo del dogo è autopulente e ripristina rapidamente il proprio candore.
San Bernardo: carattere, alimentazione e addestramento

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San Bernardo: carattere, alimentazione e addestramento

il dic 13 2024
Il cane san Bernardo è uno dei cani più famosi e conosciuti per il suo aspetto peculiare. In questa guida parleremo soprattutto della scelta dei cuccioli, delle sue caratteristiche fisiche e comportamentali, della sua alimentazione e del suo addestramento.  La storia della razza San Bernardo Si stima che i primissimi esemplari simili, per genetica, ai moderni cani san Bernardo venissero usati dall'esercito romano per presidiare confini e posti di controllo. A partire dal 1600 la genetica venne raffinata e il cane assunse l'aspetto per cui lo conosciamo oggi. I due compiti principali in cui era coinvolto erano:  Protezione dei padroni sul Monte san Bernardo (da qui il nome), in Svizzera, luogo di passaggio dei briganti Ricerca dei dispersi in montagna; la sua vocazione di salvataggio è ancora oggi estremamente impiegata dai soccorsi alpini Dal 1800 le sue caratteristiche furono pienamente stabili, tanto che questa razza venne utilizzata anche dall'esercito napoleonico.  Cane di San Bernardo caratteristiche Quando parliamo di cani san Bernardo ci riferiamo ai molossoidi: animali generalmente di stazza molto robusta. Al garrese può arrivare anche ad un metro di altezza ed è indubbiamente il più alto cane domestico esistente. Peso San Bernardo Quanto pesa un san Bernardo? Un maschio adulto ben nutrito può arrivare tranquillamente a 100 kg! Per la sua stazza richiede ampi spazi in cui muoversi e non può essere costretto in un piccolo appartamento. In merito al pelo, si dividono gli esemplari in due categorie: a pelo lungo e a pelo corto. Gli esemplari a pelo corto richiedono meno manutenzione e spazzolature. Estremamente denso e soffice, il pelo protegge l'animale dalle temperature più rigide. Il colore classico è il bianco, che ritroviamo sul petto, sul muso e sulle zampe, con macchie tra marrone e rosso tipiche della razza.  Gli occhi sono castani e scuri, dolci e profondi. Le orecchie larghe e soffici. La coda è estremamente ricca di pelo e portata bassa quando il cane è tranquillo; se agitato o emozionato verrà tenuta sollevata sulla schiena. Quanto vive un San Bernardo Questo cane è molto resistente alle malattie e la sua longevità lo porta a vivere per circa 10/12 anni di media.  San Bernardo carattere Come tutti i molossoidi, il san Bernardo si affeziona enormemente al padrone e alle persone che reputa amiche. L'indole di soccorritore lo porta a difendere strenuamente e con grande coraggio la vita del padrone. Ha un ottimo atteggiamento con i bambini, paziente e delicato: uno straordinario contrasto, per un cane tanto imponente!  Il carattere del cane di san Bernardo lo porta a rimanere un eterno cucciolo con i propri padroni. Con gli sconosciuti è paziente ma non abbassa mai la guardia: se ben educato può essere usato come cane da guardia, in quanto avvisa con grande attenzione e reattività dei pericoli i propri padroni. Questo vale soprattutto con i bambini o i membri più fragili della famiglia: mai avere con loro un atteggiamento ostile se il cane è nei paraggi, scatterà immediatamente in loro difesa.  Come scegliere un cucciolo di san Bernardo Scegliere un san Bernardo cucciolo da un allevatore specializzato e autorizzato è il modo migliore di accertarsi della sua salute. Il più frequente problema di salute di questa razza è la displasia dell'anca: verificare la salute degli ascendenti (genitori e nonni) è un modo efficace per scegliere un cucciolo sano e che svilupperà la disfunzione con minori probabilità. La scelta di un piccolo consente alla famiglia di curare fin dai primi mesi l'addestramento. L'esemplare verrà scelto in base alle caratteristiche di ogni esemplare, indicate dall'allevatore: paziente e timido o più vivace, maschio (più vigoroso) o femmina (più delicata).  Educare un san Bernardo non è un'impresa impossibile: il suo buon carattere lo rende adattissimo alla vita familiare. Un addestratore professionista potrà lavorare sia con la famiglia che con il cane fin dai primissimi mesi di vita, per garantire un buon imprint caratteriale. In particolare, sarà necessario focalizzarsi sulla gestione della stazza: finché cucciolo potrebbe essere maldestro e goffo, vivace al punto da ferire inavvertitamente i padroni e gli altri cani, perché ancora privo di consapevolezza della propria mole.  Cosa mangia un san Bernardo L'alimentazione del san Bernardo dovrà essere ovviamente curata con attenzione. Ecco qualche consiglio generale:  Fino ai 12 mesi l'alimentazione dovrà essere più leggera e meno ricca di grassi e proteine. Dopo l'anno di età si potrà recuperare sul suo peso e sulla sua massa muscolare, ormai sostenuta da uno scheletro pienamente formato. Il peso basso nel primo anno di età evita lo sforzo eccessivo delle articolazioni, che potrebbe causare displasie di anche e spalle.  La quantità di calcio somministrata dovrebbe essere tenuta sotto attento controllo. Dividere le calorie totali in tre pasti è il modo migliore per evitare un aumento di peso eccessivo: colazione e cena saranno più abbondanti; il pranzo sarà un po' più leggero e simile ad uno spuntino.  Il cibo per cani pronto è completo e bilanciato: basta seguire le istruzioni del produttore. Ma quanto mangia un san Bernardo? Sul prodotto sarà riportata una tabella con valori divisi per peso, sesso ed età, ma un maschio adulto, di media, consuma 400/450 grammi di cibo secco ad ogni pasto.
Carlino: carattere, alimentazione ed educazione

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Carlino: carattere, alimentazione ed educazione

il dic 13 2024
La razza carlino è una delle più dolci e tenere di tutte, adatta per essere tenuta in casa e fare compagnia ai suoi inquilini. Le origini di questa razza canina risalgono a più di 2000 anni fa, più precisamente in Cina ed era il cane di proprietà degli imperatori o solamente di chi possedeva delle grosse somme di denaro da poterselo permettere. Nel 1500 sbarcò in Europa e anche qui i cani carlino divennero i cani da salotto di molte regine e dame di corte.  Questo cane di grande compagnia adora stare in casa, giocare e donare gioia ai bambini e ai suoi padroni. Ma come ci si prende cura di un cane di razza carlina? Scopriamolo insieme. Le caratteristiche del carlino La razza del cane carlino si distingue per la conformazione del cranio piuttosto arrotondato, il muso nero, schiacciato e rugoso, gli occhi piccoli, all’infuori e neri; le orecchie sono piccole e schiacciate all’indietro, tanto da essere soprannominate “orecchie a bottone o “orecchie rosa”.  Il carlino è un cane di piccola taglia, con una struttura muscolare possente ma allo stesso tempo limitata, a causa della conformazione delle zampe anteriori rivolte verso l’interno: il corpo si presenta piuttosto uniforme dall’attaccatura della testa fino alla coda.  Gli esemplari attestati con il pedigree hanno generalmente i colori del fulvo, nero, albicocca e argento, hanno un pelo liscio e corto e un mantello mascherato, bicolore o doppio mantello.  Il carattere del carlino Molto dolce e testardo, vivace, giocoso, bisognoso di affetto, è l’animale perfetto per una vita in appartamento. Il lato negativo è che la razza carlina non può esser lasciata sola per molto tempo, altrimenti potrebbe sviluppare una forte sindrome da abbandono: ha bisogno di molte attenzioni dal suo padrone, che è anche il suo migliore amico.   La sua indole buona e socievole vi permetterà di avere anche altri animali domestici in casa, ma dovrete stare attenti che la natura mansueta del carlino non lo porti a subire i dispetti da parte degli altri amici pelosi.  Come allevare un carlino Il carlino è sempre stato il cane degli imperatori, dei re e della borghesia anglosassone del ventesimo secolo: è per questo che molti allevatori di cani di razza sono soliti a trattare anche i carlini.   Un carlino di razza e in salute può arrivare a costare dai 1.300 ai 1.500€. Anche se sembra impossibile, questi prezzi sono dettati da tutte le cure che questi allevatori hanno nei confronti dei cuccioli e delle madri prima di venderli.  Infatti, un cane di razza ben allevato con un pedigree con i controfiocchi possiede una serie di accortezze che richiedono il dispendio di un bel po’ di denaro. Ai cuccioli di carlino ad esempio, vengono fatti tutti i vaccini necessari assieme a tutte le cure mediche, un'alimentazione idonea sia per lui che per la madre e anche delle analisi per un futuro accoppiamento.   La salute di un carlino Se il vostro amico a quattro zampe riceve per tutta la vita le giuste cure mediche, potrà vivere fino all’età di circa 14 anni. Un carlino è un cane con una salute molto cagionevole. A causa dei suoi occhi piccoli e sporgenti, sarà sempre soggetto ad infiammazioni e ulcere corneali, così come anche le orecchie saranno soggette a molte infiammazioni.  Per via delle narici larghe e il setto nasale stretto, invece, sarà portato a respirare con fatica: spesso emetterà dei rantoli e durante la notte tenderà a russare, infatti esiste il detto “russare come un carlino”. Tutto l’anno, ma soprattutto durante i cambi stagionali, la razza del carlino tende a perdere molto pelo, sarà quindi vostra premura spazzolarlo molto spesso con l'utilizzo delle migliori spazzole togli pelo. Cosa mangia un carlino Per quanto riguarda l'alimentazione del carlino, si dovrà porre molta attenzione: il peso ideale oscilla fra i 6 e gli 8 kg, ma tende ad ingrassare molto facilmente a causa della sua costituzione tarchiata e della sua pigrizia.  Si consiglia di nutrirlo con adeguati alimenti (quindi non i vostri avanzi) aventi una buona dose di proteine, poche vitamine, pochi carboidrati e zero zuccheri. Dovete ricordarvi poi che la razza carlina ha lo stomaco delicato, quindi dovete stare attenti a non riempirgli troppo la ciotola, così da non irritargli lo stomaco.  Dategli da mangiare tre volte al giorno e cercate di fargli fare dell’attività fisica breve, ma quotidiana. Grazie alla sua taglia, il carlino non prevede grandi spese per essere nutrirlo, vi basteranno circa €30 al mese.  Come educare un carlino I carlini, così come ogni altro animale domestico, è preferibile educarlo ancora quand’è un cucciolo. Insegnateli le regole di casa e per il primo periodo ricompensatelo quando si comporta bene, dandogli del cibo o dei giocattoli.  Ogni volta che si comporta male, scegliete poche parole e pronunciatele sempre a voce alta e con tono fermo, così che il cucciolo associ i vostri rimproveri a qualcosa che non deve essere fatto.