Polli e Galline

Come eliminare le mosche nel pollaio: i nostri consigli

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Come eliminare le mosche nel pollaio: i nostri consigli

il dic 24 2024
La presenza di mosche nel pollaio non è da sottovalutare, anzi, può rivelarsi un vero e proprio problema per la salvaguardia degli animali del cortile. Se si tratta di una piccola quantità di insetti, si potranno utilizzare dei rimedi non invasivi e naturali, per nulla nocivi a polli e galline. In presenza invece di grandi sciami di mosche, sarà doveroso intervenire con prodotti chimici, anti-insetticidi e disinfestanti, che daranno maggior efficacia e copertura al trattamento. Le mosche disturbano le galline con punture ed infezioni che indeboliscono l'animale, oltre a veicolare pericolose malattie. Gli insetti adulti depongono le uova in luoghi molto umidi ed al riparo dal sole. Se il vostro pollaio si trova nei pressi di una fonte d'acqua, come ad esempio un piccolo stagno o un ruscello, sarà inevitabile la presenza ed il proliferare delle mosche.  Oltre ai repellenti chimici da vaporizzare su posatoi e dormitori, ci sono alcuni rimedi preventivi che si possono adottare quanto meno per ridurre il problema delle mosche nel pollaio. Come eliminare le mosche dal pollaio Per evitare l'infestazione di mosche nel pollaio sono da eliminare, in primo luogo, tutte le fonti di proliferazione di mosche ed insetti. Le mosche sono attirate dall'umidità, dal calore e dalla sostanza zuccherina della frutta. Si devono quindi allontanare i bidoni dell'immondizia dalla zona del cortile, in particolare quello dei rifiuti alimentari, dove le mosche possono nutrirsi e crescere indisturbate, a loro favore l'umidità che di solito vi ristagna. Lo stesso vale per i cumuli di compost e concime per l'orto: sarebbe ideale se fossero in un'area distante almeno un paio di metri dal pollaio. Un'altra buona norma per la prevenzione di insetti nel pollaio è la regolare pulizia del cortile e dei dormitori, dove le mosche possono rintanarsi al riparo dalle correnti d'aria. È necessario cambiare l'acqua degli abbeveratoi anche un paio di volte al giorno, oltre alle piccole vasche per il bagno e alla paglia dei giacigli, evitando in questo modo l'attecchire di eventuali batteri o larve. È importante anche la pulizia del cortile dagli escrementi dei polli stessi e della lettiera, sotto cui si forma l'umidità favorevole alle mosche per il deposito delle loro uova. I rimedi contro le mosche: naturali e chimici Tra i rimedi naturali si contano senz'altro le trappole per mosche. Possono essere prodotte in casa con dei prodotti di riciclo, oppure se ne trovano di già confezionate nei negozi dedicati al verde.  Ci sono varie tipologie di trappole da poter creare, l'importante è che servano ad attirare e catturare mosche ed insetti, senza dar loro una via d'uscita. Ecco alcune idee di esche casalinghe e naturali: con una bottiglia di plastica: si taglia la bottiglia di plastica partendo dalla base del cono del collo, si riempie la metà cilindrica rimasta con una soluzione dolce, composta da detersivo per i piatti, zucchero e aceto di mele, e si richiude con il collo della bottiglia tagliato, infilato al contrario dentro la parte cilindrica. In questo modo le mosche entreranno dal foro più piccolo della bottiglia, ma senza potervi poi uscire.  con la carta da forno: si preparano quante strisce si vogliono di carta da forno, forate alle due estremità per far passare un filo da pesca con cui possono essere appese. La miscela da comporre sarà di zucchero, acqua e sciroppo d'acero, dentro cui lasciar impregnare le strisce di carta per almeno 12 ore. Verranno poi appese a rami o reti che siano ad altezza volo, ma non accessibili ai polli. con il pepe nero: saranno necessari alcuni piccoli contenitori sparsi in tutta l'area del cortile, contenenti una miscela di acqua, zucchero e pepe nero macinato.  le erbe aromatiche: si possono coltivare piccole aiole di aromatiche particolarmente odorose, come camomilla, basilico, aglio, menta e citronella. Oltre a tener lontani gli insetti, abbelliranno il vostro cortile e vi saranno utili anche per alcune ricette di cucina.
Galline allevate all'aperto: tutto quello che c'è da sapere

Polli e Galline

Galline allevate all'aperto: tutto quello che c'è da sapere

il dic 24 2024
La disponibilità di uno spazio abbastanza ampio, per far in modo che i vostri polli possano razzolare liberi per la quasi totalità della loro giornata, è la prima cosa fondamentale da considerare se state progettando un piccolo allevamento di galline all'aperto. Successivamente, ci si dovrà attenere alla normativa vigente del vostro Comune di residenza, per evitare qualsiasi tipo di difficoltà nella realizzazione del vostro pollaio per galline all'aperto. Come allevare galline all'aperto L'area recintata adibita al pascolo di polli e galline deve avere una superficie di almeno 10 mq per ogni capo. Lo spazio deve essere sufficiente perché gli animali possano razzolare senza alcuna costrizione di movimento, potersi procurare il cibo becchettando il terreno e riparare da sole e freddo, sotto dei cespugli o nel loro ricovero coperto. Non deve mancare infatti uno spazio riparato per il riposo notturno, come protezione dalle intemperie e dal freddo dell'inverno. Le galline sono animali abbastanza delicati, che risentono facilmente degli sbalzi di temperatura e delle correnti ventose. La loro casetta deve avere: posatoi; mangiatoie; abbeveratoi; nidi per la deposizione e la cova delle uova. Individuare una zona all'interno della recinzione che possa rimanere in pieno sole per alcune ore del giorno è una buona attenzione da avere per il benessere del vostro allevamento: le galline mal sopportano l'umidità, quindi per la loro casa cercate un posto lontano da fango o pozze d'acqua, sono una fonte certa di sciami di mosche ed insetti che possono portare al vostro pollaio pericolose malattie. All'aperto non possono mancare delle piccole zolle di sabbia, per permettere alle galline di 'farsi il bagno', un'operazione fondamentale per la difesa da punture di insetti, acari e batteri.  Allevamento galline all'aperto: la pulizia è fondamentale Per mantenere il benessere dei vostri polli e al tempo stesso non compromettere i rapporti con il vicinato, la pulizia del pollaio e del pascolo sono fondamentali. Dovrete avere particolare attenzione a mantenere pulita l'area sottostante i posatoi, dove le galline solitamente posano per le deiezioni notturne: lavate quotidianamente la zona per evitare che batteri ed insetti possano attecchire.  Anche la pulizia della mangiatoia per galline all'aperto non dev'essere trascurata, come quella per gli abbeveratoi: cambiare il mangime con sementi fresche e far trovare acqua pulita alle vostre galline, almeno un paio di volte al giorno, vi permetterà di monitorare lo stato dei pasti e dell'appetenza degli animali. Uno dei primi sintomi che vi deve allertare sullo stato di salute dei vostri polli è proprio la perdita di appetito. Perché le mangiatoie si mantengano pulite, è necessario sceglierne della giusta tipologia: non devono essere ampie, ma bensì a 'serbatoio', così da evitare alle simpatiche galline di razzolarci dentro, portandosi dietro lo sporco delle zampe. Se ne possono costruire di ingegnose anche con materiali di scarto, come vecchie tubature angolate di plastica o piccole cassette in legno che dosino la quantità di mangime. Come allevare polli all'aperto: materiali da usare per ricoveri e recinti In commercio si trovano pollai di tutte le tipologie, dimensioni e materiali: pollai in legno, pollai in ferro, in plastica o in metallo, l'importante è che proteggano gli animali da umidità e freddo. Nel caso aveste un piccolo pollaio domestico di pochi capi, si trovano in commercio delle piccole casine mobili in legno, con una zona recintata detta 'corsa', che serve a far razzolare le galline per poco tempo, prima di liberarle nello spazio aperto del pascolo. Queste casine mobili sono molto adatte ad un allevamento familiare, in quanto hanno la duplice valenza di concimare il terreno con le deiezioni delle galline al loro passaggio.  Il recinto per galline all'aperto deve essere dell'altezza sufficiente (circa 1-1.5 metri da terra) da non permettere alle galline particolarmente predisposte al volo di scappare verso l'alto e, al tempo stesso, da impedire l'ingresso non gradito di eventuali predatori notturni, come ad esempio volpi e ratti. Ci sono vari tipi di recinzioni: dotate di una copertura chiamata 'stop', che ripara da volatili e rapaci; con una sporgenza anti-predatore di circa 30-50 cm all'esterno della recinzione; una rete anti-scavo da interrare per circa 30 cm di profondità nel terreno, così da impedire l'ingresso di animali esterni che, non potendo scavalcare l'ostacolo, cercheranno di scavarsi un passaggio al di sotto. Normativa allevamento polli all'aperto: nazionale e comunale La normativa nazionale definisce il limite di 250 capi in un pollaio, per distinguere un allevamento domestico per autoconsumo da uno stabilimento produttivo. Nel caso di allevamento domestico, oltre alla normativa nazionale che regola lo stato di salute della popolazione avicola da un punto di vista veterinario, ci si deve attenere alle normative comunali, sia in materia di edilizia (è sconsigliata la realizzazione di un pollaio in muratura se non si vuole incorrere in sanzioni o denunce), che in materia di igiene e sanità pubblica (non tutte le zone abitative possono ospitare un pollaio, si devono rispettare le dovute distanze, sia dal vicinato che dal centro stesso della città).
Uova biologiche: produzione, normativa, certificazione

Polli e Galline

Uova biologiche: produzione, normativa, certificazione

il dic 24 2024
Il tema 'bio' è oggi molto discusso e seguito, ma nonostante se ne parli molto, non sempre si hanno le idee chiare di cosa significhi realmente. Negli allevamenti, come nelle colture, si crede sufficiente una produzione priva di pesticidi o mangimi OGM.  Sebbene sia uno dei requisiti fondamentali, non c'è solo questo. L'attenzione al biologico e alla biodiversità è piuttosto una sorta di educazione al rispetto dei cicli naturali di crescita e di produzione dell'animale e alla salvaguardia della sua salute, senza alcun intervento farmaceutico. Come vengono prodotte le uova biologiche Nel caso specifico della produzione di uova biologiche, l'attenzione è tutta nelle condizioni di libertà e di dignità della gallina. Il fulcro fondamentale è la conservazione dell'ambiente naturale idoneo al pascolo, che sia all'aperto e in uno spazio sano e ampio. Nella cultura del biologico, l'animale è posto al centro di tutte le scelte che un allevatore deve considerare, dal ricovero più adatto al tipo di alimentazione da somministrare al pascolo. L'animale viene quindi trattato come un essere vivente e non come uno strumento di produzione. Negli allevamenti industriali invece, le condizioni ambientali sono mantenute costanti ed invariate per tutto l'anno, come anche l'intervento dell'uomo. In questo modo, il ciclo naturale di produzione dell'animale viene alterato e si ottiene un numero di uova molto maggiore rispetto ad un allevamento genuino. Produrre uova biologiche: le razze più adatte Le razze più adatte alla produzione di uova biologiche sono principalmente le ovaiole, rustiche, razzolatrici e piuttosto vivaci. Le Livornesi, ad esempio, sono ottime: leggere, predisposte al movimento e alla cova. Per la produzione di uova, è sconsigliato l'allevamento di galline di taglia grande, piuttosto pesanti, difficili da far camminare e decisamente più adatte alla produzione di carne. Una gallina ovaiola allevata secondo la 'normativa uova biologiche' produce in media dalle 250 alle 280 uova circa all'anno (vale a dire, più o meno un uovo al giorno). Le galline hanno dei picchi naturali di produzione al coincidere di una variazione delle loro consuete abitudini, ad esempio con l'abbassamento o l'innalzamento delle temperature. Le galline sono degli animali molto abitudinari: qualora ci siano dei cambiamenti alla loro routine, subiscono uno stress (positivo!) che le rende più produttive. Nella produzione industriale invece, il numero di uova prodotte annualmente sale in modo considerevole: si raggiungono 310/330 uova circa. Requisiti uova biologiche La 'certificazione uova biologiche' viene data agli allevamenti che: dispongono di un ampio spazio all'aperto, dove varie razze di ovaiole possono pascolare liberamente; osservano un'alimentazione naturale, cioè quando le galline si nutrono delle erbette e dei vermicelli che trovano spontaneamente nel terreno di pascolo; integrano i pasti degli animali con cereali e frumenti totalmente naturali e non modificati geneticamente; non utilizzano medicinali o antibiotici per la cura delle malattie che le galline possono contrarre, lo stesso per la prevenzione ed il mantenimento della loro salute; si adoperano per prevenire naturalmente eventuali cause di deperimento o epidemie batteriologiche, che possono compromettere la salute dell'animale. Ricordiamo che la gallina è un animale molto delicato, anche per le razze più rustiche: risentono molto degli sbalzi termici, dei colpi d'aria e delle beccate di insetti che spesso veicolano malattie virali che difficilmente possono essere trattate in modo naturale. Differenza uova biologiche e non Un uovo biologico si distingue dagli altri per le dimensioni generalmente più grandi e per avere un guscio più ruvido e spesso. Viene contrassegnato con un timbro, il cui primo numero è 0, seguito dal codice della nazione e da quello della regione di produzione, infine dalla data di scadenza: 0 = allevamento biologico 1 = allevamento all'aperto 2 = allevamento a terra 3 = allevamento in gabbia Allevamento galline per uova biologiche Chiarito cosa si intende per uova biologiche, ci sono alcune accortezze da adottare per la salvaguardia del pollaio, iniziando dalla struttura che le accoglie. Nel caso di allevamenti da centinaia di capi, il pollaio è un capannone coperto abbastanza grande, all'interno del quale vengono ospitati i ricoveri, le mangiatoie e gli abbeveratoi. Un altro spazio fondamentale per il benessere del pascolo è un giardino invernale. Altro non è che un'ampia voliera in cui le galline possono razzolare nei mesi più freddi, protette dalle intemperie. L'attenzione alla pulizia e al mantenimento dell'igiene sono fondamentali per la salvaguardia della buona salute di galline e polli: cambiare l'acqua degli abbeveratoi in modo che sia sempre fresca; pulire le mangiatoie e i ricoveri dalle deiezioni notturne che attirano batteri ed insetti; fornire mangimi naturali e freschi (nel caso di cereali biologici, totalmente privi di conservanti, si deve prestare particolare attenzione alla loro freschezza!); bagnare spesso il terreno del pascolo perché produca naturalmente le proteine tanto amate dai ruspanti (vermi e larve). In sostanza: come produrre uova biologiche? Non stimolando o modificando, in alcun modo artificiale, il naturale ciclo di crescita e di produzione delle galline. Un buon allevatore biologico è sempre molto attento, presente e costante nelle cure dei propri animali.
Allevamento polli a terra: tutto quello che c'è da sapere

Polli e Galline

Allevamento polli a terra: tutto quello che c'è da sapere

il dic 24 2024
Non tutti gli allevamenti di ovaiole sono esclusivamente all'aperto. Le galline allevate a terra vivono in uno spazio chiuso, dove, sebbene non siano previste zone esterne per il pascolo, vengono rispettati dei criteri di densità e di spazio sufficienti per il libero movimento degli animali ed il loro benessere. Allevare galline a terra, contrariamente a quanto si pensi, conta dei vantaggi, oltre ad essere una tipologia di allevamento molto migliorativa rispetto alla crescita e alla produzione in gabbia, dove gli animali sono costretti in situazioni tutt'altro che naturali e di libertà. Allevamento polli a terra normativa: spazi e densità da rispettare per il benessere dell'animale Quello che distingue un allevamento naturale da uno intensivo è in primo luogo il tempo che galline e polli spendono a pascolare liberamente in spazi aperti. Secondo le attuali normative europee in vigore dal 2017, la produzione di uova in un allevamento all'aperto deve avvenire in aziende che consentano agli animali un accesso continuo al pascolo, almeno durante tutto l'arco della giornata (fatto salvo per la notte, quando le galline vengono ricondotte al coperto, protette da eventuali predatori esterni e da agenti atmosferici dannosi per la salute). Anche nel caso di polli allevati a terra, devono essere previste delle aree comuni per il movimento libero degli animali, che rispondano ai limiti di densità massima per metro quadrato. La normativa che regolamenta le caratteristiche di allevamento galline a terra è la 1999/74/CE, in vigore dal 1 gennaio del 2012, e stabilisce una densità massima di 9 capi per metro quadrato.  Cosa significa galline allevate a terra: il numero 2 sul podio delle uova Galline e polli vivono all'interno di edifici o capannoni chiusi, a uno o più piani, con la possibilità per loro di accedere liberamente su piattaforme poste a diverse altezze. Inoltre, le strutture per allevamento polli a terra devono prevedere adeguati posatoi, lettiere al suolo circoscritte in zone specifiche da tener sempre ben pulite, e giacigli con una superficie ruvida, in modo che gli animali possano grattare artigli e becco e ridurre naturalmente il rischio di ferirsi e di infettarsi. La tipologia di allevamento viene codificata con un numero stampato sul guscio dell'uovo, insieme alla provenienza dell'azienda e alla scadenza. Il numero 2 indica il tipo di allevamento a terra, il più diffuso nelle confezioni di uova che si trovano al supermercato (0 = biologico, 1 = all'aperto, 3 = in gabbia). Come allevare polli a terra: vantaggi e rischi La tipologia di allevamento a terra ha pro e contro, come ogni situazione. Se le galline allevate all'aperto giovano della libertà del pascolo e si rinforzano naturalmente in salute, sono per contro molto più esposte alle intemperie (qualora non siano previsti idonee riparazioni) e agli attacchi di volatili e animali esterni, che veicolano facilmente virus e batteri.  Le galline sono animali molto delicati, che mal sopportano lo sbalzo delle temperature e le correnti d'aria.  Uno dei vantaggi di allevare galline a terra è che sono costantemente protette nelle loro adeguate strutture: difficilmente verranno attaccate da altri animali, vivono ad una temperatura costante e i rischi di venire a contatto con virus esterni è inferiore rispetto ad un pascolo aperto. Ci sono anche dei contro. Innanzitutto la convivenza con altri capi, soprattutto se di razza diversa, è rischioso. Includere più razze diverse di galline e polli in un unico spazio chiuso potrebbe favorire litigi tra gli animali. Per questo è importante curare becco e artigli, non solo per evitare che si feriscano nella loro pulizia delle piume, ma anche per privarle delle 'armi' naturali che usano in caso di - è proprio il caso di dirlo - battibecchi. Le abrasioni per le galline sono molto pericolose e, se non curate tempestivamente, posso essere facilmente attaccate da batteri e peggiorare velocemente in patologie molto gravi per l'animale. La pulizia e l'igiene delle lettiere, dei posatoi e dei giacigli è fondamentale per prevenire eventuali infezioni. Inoltre, l'attenzione alla corretta e diversificata alimentazione è altresì molto importante per la crescita sana dei polli allevati a terra. Se non adeguata, potrebbe portare scompensi, non solo allo sviluppo dei capi, ma anche alla produzione finale di uova e carni. Cosa mangiano le galline allevate a terra Le ovaiole allevate all'aperto possono cercare per conto proprio il cibo di cui hanno bisogno, becchettando nel terreno tutti i nutrienti che trovano in natura: erbe e piante spontanee, ma soprattutto insetti, lombrichi e vermiciattoli. Negli allevamenti a terra si deve prevedere la somministrazione di tutte le proprietà nutritive di cui hanno bisogno con dei mangimi appositi e sostitutivi: granaglie, come mais, soia integrale ed avena; elementi ricchi di calcio, come i gusci di seppia o di ostriche; legumi proteici, come piselli e riso; semi oleosi e frutta secca, per l'apporto di proteine, grassi e antiossidanti (semi di zucca e girasole, noci, mandorle, arachidi); erba e verdura fresca; pane raffermo, ne vanno ghiotte, ma va dispensato con criterio, per favorire l'apporto anche di altri alimenti.
Razze di galline resistenti al freddo: quali scegliere e quali evitare

Polli e Galline

Razze di galline resistenti al freddo: quali scegliere e quali evitare

il dic 24 2024
Quali sono le razze di galline più resistenti al freddo? Come tutti gli animali da cortile, anche le galline subiscono una variazione della propria produttività in base alla variazione delle condizioni climatiche, atmosferiche, periodo di esposizione alla luce, così come al freddo o al caldo.  Esse esprimono però una maggiore o minore resistenza alle condizioni ambientali in base alle particolarità della loro razza. Quindi, quali scegliere e quali evitare? Vediamo insieme in questo articolo a quali razze è meglio affidarsi per assicurarsi una maggiore produttività e quali caratteristiche le rendono maggiormente resistenti al freddo.  Le galline resistono al freddo?  Prima di addentrarci nelle caratteristiche che contraddistinguono razze differenti, vogliamo chiarire questo punto fondamentale. Nonostante le dimensioni contenute le galline hanno una buona resistenza alle temperature invernali. Le galline ovaiole possono mantenere efficienti tutte le proprie funzioni vitali in un arco di temperatura ampio che spazia dai 5° ai 30° Celsius. Un inverno mediamente freddo non è quindi un problema per i nostri polli da allevamento.  Come proteggere i polli in inverno? Un ricovero notturno attrezzato per le loro esigenze è sicuramente il modo migliore e più facile. L'esposizione al sole durante il giorno permetterà di accumulare calore utile per la notte.  Galline e freddo: un connubio che porta minor produttività  Come accennato ad inizio articolo, le condizioni climatiche influiscono sulla produttività delle galline ovaiole.  La temperatura ottimale che assicura a questi animali da cortile il maggior benessere la migliore produttività è compresa fra i 13° e i 24° Celsius.  Temperature superiori o inferiori impegnano il loro organismo nella compensazione della temperatura corporea 'rubando' energie metaboliche necessarie alla produzione di uova.  Quali sono quindi le galline ovaiole resistenti al freddo o che meno subiscono gli effetti di un inverno rigido?  Galline resistenti al freddo: quali scegliere Galline ovaiole razza Chantecler. Razza americana proveniente dal Canada e selezionata per resistere al freddo inverno canadese. Ha una produttività di circa 200/220 uova l'anno, quindi ben lontana dalla gallina livornese considerata la gallina ovaiola per eccellenza. Ne esistono di due varietà: bianca dal becco giallo o perniciata dal becco scuro. Peso massimo 3 Kg per gli esemplari femmina, 3,8 per gli esemplari maschi.    Galline ovaiole Plymouth Rock barrata. Razza originaria di Plymouth in Massachussets ottenuta dall'incrocio di molte razze oltreoceano. Depongono circa 200 uova all'anno ed hanno quindi una produttività simile alla Chantecler. La varietà a mantello barrato viene allevata in Italia dall'inizio del secolo scorso, fu oggetto di un esperimento di allevamento in alta quota a 1800 metri. Peso medio fra i 2,5 e i 3 Kg per gli esemplari femmina, dai 3 ai 3,5 Kg per gli esemplari maschi.     Galline ovaiole Dominicane (nome originale Dominique). Esse hanno origine dal sud dell'Inghilterra. Hanno una produttività che può arrivare a 230 uova l'anno e, differentemente dalle atre razze, non sembra essere frutto di complessi incroci. La sua resistenza al freddo è quindi di origine naturale e genetica. La colorazione tipica è ardesia barrato con cresta rossa ed è di piccole dimensioni. Peso medio fra i 1,75 e i 2,25 Kg per gli esemplari femmina, dai 2 ai 2,5 Kg per gli esemplari maschi.    Galline ovaiole Siberiana calzata. Come per le Dominicane si tratta di una razza molto antica che ha probabilmente dato origine alla maggior parte delle altre varietà presenti in Russia. Possiede una grande resistenza al freddo di origine naturale e genetica, è sicuramente la più indicata per un allevamento di galline sulla neve. La colorazione è bianco candido con un piumaggio folto e spesso. Peso medio circa 2 Kg per gli esemplari femmina e 3 Kg per gli esemplari maschi.    Galline resistenti al freddo: quali evitare Sono sicuramente da evitare le galline il cui piumaggio sia leggero e inconsistente o lasci scoperto collo e addome.  I broiler, o ibridi commerciali, sono stati selezionati per una maggiore produttività a discapito della resistenza ai fattori atmosferici e climatici. 
Come tenere le galline in inverno: ricovero e alimentazione

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Come tenere le galline in inverno: ricovero e alimentazione

il dic 23 2024
L'inverno si sta avvicinando e con esso temperature più rigide, ecco come tenere le galline in inverno migliorandone il ricovero e l'alimentazione. La stagione fredda corrisponde inoltre al riposo metabolico per questi importantissimi animali, la produzione di uova cala nettamente arrivando quasi ad interrompersi se le galline hanno freddo e ricevono poca luce. Ecco quindi come prendersi cura delle galline ovaiole in inverno.  Le galline hanno freddo  È importante tenere sempre a mente che nonostante il piumaggio anche le galline soffrono il freddo. Esistono razze originali e native (che non hanno subito incroci) che sono naturalmente resistenti al freddo come la Dominique o la Siberiana Calzata, ma la maggior parte delle galline ovaiole utilizzate per la grande produzione di uova avrà bisogno di maggiori attenzioni per superare l'inverno. Sarà quindi necessario attuare degli accorgimenti che permettano al loro corpo di produrre più calore tramite l'alimentazione e preservare per la notte il calore accumulato durante il giorno ai raggi del sole.   Dove tenere le galline in inverno  Galline sane e con un piumaggio integro non temono qualche passeggiata sulla neve o una sferzata di aria fredda ogni tanto. Tuttavia il ricovero notturno dev'essere ben curato e isolato per permettere loro di recuperare il calore e le energie. Ecco quindi che lo stesso pollaio utilizzato tutto l'anno dovrà essere oggetto di qualche piccola modifica e di qualche attenzione in più durante il periodo invernale. Eliminiamo inutili spifferi e provvediamo a isolare l'interno con abbondante paglia asciutta.  Come proteggere le galline dal freddo  Abbiamo visto che un pollaio ben isolato e senza spifferi può fare tutta la differenza per la salute delle nostre galline. Per istinto naturale le galline tendono ad appollaiarsi vicine per scaldarsi l'un l'altra quando hanno freddo. Questo comportamento istintivo dovrebbe già scongiurare la maggior parte dei pericoli legati alle basse temperature.  Quando le temperature però scendono troppo, possiamo riscaldare il pollaio con un calorifero o una lampada rigorosamente non a incandescenza. Una cura particolare va a creste, barbigli e zampe. Ricordiamoci sempre che le galline hanno freddo e che le parti più a rischio sono quelle non coperte dal piumaggio. Quando le temperature in inverno scendono troppo spesso sotto lo zero è consigliabile applicare un unguento a base di grassi vegetali sulle parti scoperte. Questo le aiuterà a prevenire ulcere, bruciature da freddo o peggio ancora il congelamento. L'alimentazione delle galline in inverno Curiamo l'alimentazione delle galline durante l'inverno. Uno dei metodi naturali che adotta il loro organismo per difendersi dal freddo è l'accumulo di grasso corporeo. Possiamo quindi aiutare le nostre galline con un'alimentazione più ricca di grassi aggiungendo al loro mangime ortica tritata e semi di canapa ricchi di oli vegetali. Sorgo e avena sono inoltre altamente calorici e possono aiutare a mantenere la temperatura corporea. Assicuriamoci inoltre che l'acqua sia sempre disponibile. Uno dei problemi ricorrenti al calare delle temperature sotto lo zero è quello dell'abbeveratoio. L'acqua potrebbe gelarsi e non essere quindi più disponibile. A tal proposito sarà quindi necessario tenere l'acqua esposta al sole durante il giorno e al chiuso durante la notte, all'interno del pollaio. Seguendo questi piccoli accorgimenti l'acqua sarà sempre disponibile per le nostre galline anche in inverno.  Qualche piccolo accorgimento in più per le nostre galline in inverno Raccogliere le uova più spesso.  Essendo composte da quasi il 75% d'acqua tenderanno a gelarsi facilmente.  Attenzione ai pulcini e agli animali più piccoli. Con una massa ridotta potranno accumulare meno calore e saranno maggiormente al rischio ipotermia  Paglia bagnata e fango nel pollaio. Rientrando con zampe e piume bagnate le galline creeranno facilmente zone umide all'interno del pollaio. Queste sono molto pericolose in caso di gelata, portando facilmente in ipotermia molte galline 
Pododermatite dei polli: sintomi, cause e trattamento

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Pododermatite dei polli: sintomi, cause e trattamento

il dic 23 2024
La pododermatite dei polli, comunemente nota come 'bumblefoot', è una condizione che colpisce le galline e può causare problemi significativi alla salute dei loro piedi. È una infiammazione che solitamente interessa i cuscinetti plantari e può essere molto dolorosa per gli animali che ne soffrono. Pododermatite polli: sintomi La pododermatite può manifestarsi in diversi modi. Inizialmente, la pelle sulle zampe dei polli può diventare rossa e irritata. Con il tempo, possono formarsi croste o escrescenze sulla pelle. In alcuni casi gravi, la pelle può addirittura rompersi, causando ulcere aperte e sanguinanti. La pododermatite è più comune nelle razze di polli che trascorrono molto tempo in piedi o che sono sovrappeso, come ad esempio i polli da carne. Più l'infezione si aggrava, più i polli tendono a stare fermi, oppure cercano di camminare zoppicando vistosamente. Pododermatite galline: cause Ci sono diversi fattori che possono contribuire all'insorgenza della pododermatite nei polli. Tra questi ricordiamo: Spazi inadeguati: un ambiente sovraffollato o una mancanza di spazio sufficiente possono aumentare il rischio di pododermatite. I polli che per lunghi periodi sono costretti a stare su superfici dure o ruvide, come ad esempio il cemento, sono particolarmente suscettibili a questa condizione. Lettiere sporche o umide: una lettiera sporca o umida può irritare la pelle dei polli e favorire l'insorgenza di infezioni batteriche. Dieta inadeguata: una dieta carente di nutrienti essenziali come la biotina e le vitamine può indebolire la salute generale dei polli e rendere la loro pelle più vulnerabile. Mancanza di movimento: restare ferme nello stesso punto, magari per mancanza di spazio, causa una pressione continua che ostacola il circolo sanguigno e predispone alla formazione di pododermatiti.  Obesità: i polli sovrappeso hanno un maggiore rischio di sviluppare pododermatite, in quanto il loro peso extra esercita una pressione maggiore sui piedi. Pododermatite dei polli: prevenzione La prevenzione è la chiave per evitare la pododermatite nei polli. Ecco alcune misure che possono essere adottate: Fornire spazio adeguato: assicurarsi che i polli abbiano abbastanza spazio per muoversi e riposarsi comodamente, evitando sovraffollamento. Utilizzare lettiere adeguate: assicurarsi che la lettiera sia pulita, asciutta e morbida. È possibile utilizzare paglia, segatura o altre lettiere adeguate. Alimentazione equilibrata: fornire una dieta nutriente ed equilibrata ai polli, assicurandosi che ricevano tutti i nutrienti essenziali di cui hanno bisogno. Evitare l'obesità: controllare il peso dei polli e limitare l'accesso a cibi ad alto contenuto calorico. Pododermatite delle galline: trattamenti Se un pollo sviluppa la pododermatite, è importante intervenire tempestivamente per prevenire complicazioni. Un veterinario esperto potrebbe essere in grado di prescrivere trattamenti topici, come pomate antibiotiche o soluzioni antisettiche, per aiutare a guarire le lesioni. In alcuni casi gravi, potrebbe essere necessario somministrare antibiotici o ricorrere ad interventi chirurgici. Se la pododermatite si trova ad uno stadio iniziale, il miglior modo per trattarla consiste nella perdita di peso e nella modifica delle superfici di appoggio delle galline, intese sia come fondi che posatoi. La soluzione migliore è spostare i polli interessati in una zona morbida. Inoltre, si può ricorrere a dei bagni tiepidi con del disinfettante per ammorbidire le croste che ricoprono le lesioni meno gravi. Se invece la malattia si trova ad uno stadio più avanzato, possono essere d'aiuto delle fasciature, per ridurre la pressione sui cuscinetti plantari. Qualora gli animali non rispondano positivamente alle terapie, si può arrivare anche ad un intervento chirurgico, per eliminare i tessuti infetti.
Piante velenose per le galline: quali sono e come evitare le ingestioni

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Piante velenose per le galline: quali sono e come evitare le ingestioni

il dic 23 2024
Le galline sono animali curiosi e spesso si avventurano a esplorare l'ambiente circostante, comprese le piante. Tuttavia, molte piante comuni possono essere velenose per loro, rappresentando un rischio per la loro salute. In questo articolo, esploreremo le piante velenose per le galline e forniremo consigli su come proteggere il tuo gregge da tali minacce. Piante velenose per polli Azalee e Rododendri: queste piante ornamentali contengono grayanotossine, che possono essere pericolose se consumate Datura (Stramonio): conosciuta anche come 'trombetta degli angeli', questa pianta contiene alcaloidi che possono essere letali per le galline Oleandro: tutte le parti di questa pianta sono altamente velenose per le galline Ciclamino: le radici di questa pianta sono particolarmente tossiche Digitalide (Digitale): questa pianta contiene glicosidi cardiaci che possono essere mortali se ingeriti in grandi quantità Lantana: tutte le parti di questa pianta, soprattutto le bacche, sono tossiche se ingerite Altre piante nocive per galline Aconito (Aconitum): conosciuto anche come 'napelo' o 'elioforo', questa pianta contiene alcaloidi tossici che possono causare gravi problemi di salute se ingeriti Euforbia (Euphorbia): alcune varietà di euforbia contengono lattice irritante che può causare problemi digestivi e dermatite Colchico (Colchicum autumnale): anche noto come 'zafferanone', questa pianta contiene colchicina, un alcaloide altamente tossico Narciso (Narcissus): tutte le parti della pianta, in particolare i bulbi, contengono alcaloidi che possono essere nocivi se ingeriti Rischi e sintomi L'ingestione di piante velenose può causare una serie di sintomi nelle galline, tra cui vomito, diarrea, letargia, difficoltà respiratorie e convulsioni. In alcuni casi gravi, può portare alla morte dell'animale. Piante velenose per galline: prevenire ingestioni accidentali Conoscenza: familiarizza con le piante velenose nella tua area e rimuovile dallo spazio accessibile alle galline Barriere fisiche: utilizza recinzioni o barriere per impedire alle galline di accedere alle piante velenose Monitoraggio costante: ispeziona regolarmente l'area in cui le galline pascolano, per individuare eventuali piante dannose e rimuoverle prontamente Alimentazione sicura: assicurati che le galline abbiano accesso ad un'alimentazione bilanciata e nutriente, per ridurre la probabilità che si avventurino a cercare cibo nelle piante circostanti Proteggere le galline dalle piante velenose è essenziale per garantire il loro benessere e la loro sicurezza. Con la conoscenza delle piante pericolose e l'attuazione di misure preventive, è possibile ridurre significativamente il rischio di avvelenamento. Dando priorità alla sicurezza dei tuoi polli, garantirai loro una vita felice e sana. Conosci altre piante velenose per i polli? Scrivicelo nei commenti!
Dove posizionare il pollaio: aspetti da considerare

Polli e Galline

Dove posizionare il pollaio: aspetti da considerare

il dic 23 2024
Posizionare un pollaio correttamente è una decisione importante per garantire il benessere delle galline e la produttività dell'allevamento. Le galline, infatti, sono animali sensibili, che hanno bisogno di un ambiente adeguato per prosperare. Posizionare il pollaio in un luogo appropriato assicura che le galline abbiano accesso a condizioni ambientali ottimali, come luce solare sufficiente, ombra, protezione dal vento e terreno ben drenato. Un ambiente confortevole e sicuro contribuisce al loro benessere generale e riduce il rischio di stress, malattie e comportamenti indesiderati, favorendo al contempo una produzione di uova sane e abbondanti. Dove mettere un pollaio: scelta del luogo ideale Ecco alcuni aspetti da considerare per scegliere il luogo ideale: Esposizione solare ottimale: il pollaio dovrebbe essere collocato in un'area che riceve un'adeguata esposizione al sole durante il giorno. L'esposizione diretta alla luce solare aiuta a mantenere il pollaio asciutto e a ridurre l'umidità all'interno, contribuendo così a prevenire problemi di salute tra le galline e riducendo il rischio di formazione di muffe. Ombra e riparo: anche se l'esposizione al sole è importante, è altrettanto cruciale che il pollaio abbia accesso a zone d'ombra durante i giorni caldi. Queste aree forniscono riparo alle galline dal calore eccessivo e possono contribuire a mantenere una temperatura interna confortevole. È possibile aggiungere strutture come alberi, teli o strutture artificiali per creare zone d'ombra all'interno o intorno al pollaio. Protezione dal vento: evitare posizioni esposte a forti venti è essenziale per la salute delle galline. I venti freddi possono causare stress termico e influire negativamente sulla produzione di uova. Posizionare il pollaio in un'area riparata, ad esempio dietro a edifici, muri o siepi, può aiutare a ridurre l'impatto del vento sul pollame. Drenaggio del terreno: un buon drenaggio intorno al pollaio è fondamentale per prevenire allagamenti e ristagni d'acqua. Terreni troppo umidi possono favorire la proliferazione di batteri nocivi e parassiti, mettendo a rischio la salute delle galline. È consigliabile scegliere un terreno leggermente inclinato e poroso per favorire il deflusso dell'acqua piovana e prevenire ristagni. Accesso all'acqua: è importante che il pollaio sia situato in prossimità di una fonte d'acqua pulita e fresca per garantire un facile accesso alle galline. L'acqua è essenziale per l'idratazione, la digestione e la regolazione termica delle galline, quindi assicurarsi che sia sempre disponibile è fondamentale per il loro benessere. Sicurezza: proteggere il pollaio dai predatori è una priorità assoluta. Recintare l'area intorno al pollaio con materiali robusti e resistenti ai predatori, come rete metallica o recinzioni in legno, è essenziale per evitare attacchi da parte di volpi, cani randagi, procioni o uccelli rapaci. È consigliabile anche scavare una barriera sotterranea per prevenire scavi da parte di animali predatori. Distanza dalla casa: sebbene il pollaio sia un'aggiunta preziosa a una proprietà, è importante tenere conto della distanza dalla casa principale. Anche se le galline possono essere piacevoli da ascoltare durante il giorno, il loro canto mattutino potrebbe disturbare i vicini o i membri della famiglia che amano dormire fino a tardi. Inoltre, è importante considerare anche l'odore che potrebbe provenire dal pollaio, specialmente durante le operazioni di pulizia. Accessibilità e praticità: infine, assicurarsi che il pollaio sia facilmente accessibile per la pulizia quotidiana, la raccolta delle uova e la cura delle galline è essenziale. Posizionare il pollaio in un'area comoda e facilmente raggiungibile può rendere più semplici le attività quotidiane di gestione dell'allevamento. Prendersi il tempo necessario per scegliere il luogo ideale per il pollaio può fare la differenza nel garantire un ambiente sicuro e confortevole per le galline e massimizzare la produzione di uova.
Erbe aromatiche nel pollaio: quali piantare

Polli e Galline

Erbe aromatiche nel pollaio: quali piantare

il dic 23 2024
Le erbe aromatiche sono considerate per lo più piante perfette per aggiungere sapore e profumo alla nostra cucina. Non tutti sanno che possono offrire anche una serie di benefici se vengono piantate nel pollaio. Queste piante infatti, ricche di aromi e oli essenziali, possono migliorare l'ambiente e la salute delle galline in diversi modi. Oltre a stimolare l'appetito delle galline e fornire una grande varietà di sapori nella loro dieta, molte erbe aromatiche possiedono anche proprietà antiparassitarie, antibatteriche e antinfiammatorie, che possono contribuire a mantenere un ambiente sano nel pollaio e promuovere il benessere dei polli. Piante aromatiche alle galline: quali scegliere Ci sono diverse erbe aromatiche che possono essere utili e sicure da mettere in un pollaio. Ecco alcune piante aromatiche comuni che potresti considerare: Menta: la menta ha un odore fresco e può aiutare a respingere insetti fastidiosi come le zanzare. Prezzemolo: ricco di vitamine e minerali, il prezzemolo può essere un'aggiunta nutriente alla dieta delle galline. Basilico: oltre ad avere un aroma delizioso, il basilico può avere proprietà antibatteriche e antiparassitarie. Rosmarino: l'olio essenziale di rosmarino è noto per le sue proprietà antiparassitarie, quindi può essere utile per mantenere pulito il pollaio. Timo: il timo ha anche proprietà antiparassitarie e può essere un'aggiunta utile alla dieta delle galline. Salvia: la salvia può aiutare a mantenere l'area del pollaio priva di parassiti e ha anche proprietà antinfiammatorie. Origano: conosciuto per le sue proprietà antibatteriche e antifungine, l'origano può aiutare a mantenere l'igiene nel pollaio. Erba cipollina: l'erba cipollina può fornire un sapore leggermente piccante e le galline potrebbero apprezzarla nella loro dieta. Assicurati sempre di fornire erbe fresche e pulite alle galline e osserva attentamente le loro reazioni. Molte piante sono sicure per le galline, ma è comunque importante somministrarle con moderazione e assicurarsi che siano adatte al consumo avicolo. Le galline possono mangiare l'aglio? In generale sì, le galline possono mangiare aglio, ma è importante somministrarlo con moderazione. L'aglio contiene composti che possono avere benefici per la salute dei polli, tra cui proprietà antibatteriche e antiparassitarie. Tuttavia, se somministrato in eccesso, l'aglio può alterare il sapore delle uova. Ecco alcuni punti da considerare: Quantità: l'aglio dovrebbe essere somministrato occasionalmente e in piccole quantità. Una piccola quantità di aglio essiccato, tritato o schiacciato può essere aggiunta al mangime o alle erbe aromatiche nel pollaio. Variazione della dieta: assicurati di fornire alle galline una dieta bilanciata che includa una varietà di alimenti, compresi cereali, verdure, frutta e proteine. L'aglio non deve assolutamente costituire la maggior parte della loro dieta. Monitoraggio: osserva attentamente le reazioni delle galline all'aglio. Alcune galline potrebbero non gradire il sapore o potrebbero avere sensibilità digestive. Se noti segni di disagio o cambiamenti nel comportamento, interrompi l'aggiunta di aglio alla loro dieta. Le galline possono mangiare le ortiche? Anche in questo caso la risposta è sì, le galline possono mangiare ortiche, ma con alcune precauzioni. Queste piante sono ricche di vitamine e minerali, come la vitamina A, C, ferro e calcio, che possono essere molto benefici per la salute dei tuoi avicoli. Tuttavia, è importante sapere che le ortiche fresche hanno peli urticanti, che possono causare irritazione sia alle persone che agli animali. Ecco alcuni suggerimenti su come somministrare ortiche alle galline in modo sicuro: Essiccazione: una volta essiccate, le ortiche perdono i loro peli urticanti e possono essere aggiunte al mangime delle galline. Puoi raccogliere le ortiche, farle essiccare all'ombra per alcuni giorni e poi sbriciolarle nel cibo. In alternativa, puoi scegliere le nostre ortiche 100% naturali, già essiccate e pronte all'uso. Cottura: un altro modo per rimuovere i peli urticanti è cuocere le ortiche. Puoi scottarle brevemente in acqua bollente per neutralizzare i peli urticanti prima di offrirle alle galline. Monitoraggio: come per qualsiasi nuovo alimento, osserva le galline per assicurarti che tollerino bene le ortiche e che non ci siano reazioni avverse. Come vedi, integrare erbe aromatiche nel pollaio non solo può arricchire l'esperienza delle galline, ma può anche essere un modo naturale per promuovere la loro salute e il loro comfort.