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Dove sistemare la cuccia del cane?

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Dove sistemare la cuccia del cane?

il dic 17 2024
Quando si prende la decisione di adottare un cucciolo, viene anche spontaneo iniziare ad informarsi su quelli che dovranno essere i cambiamenti da apportare alle proprie abitudini e alla casa, per cui una delle classiche domande che ci si pone è: dove sistemare la cuccia del cane? Vediamo assieme qualche consiglio in proposito! Dove mettere cuccia cane Individuare un punto esatto dove mettere cuccia del cane prima del suo arrivo in casa è fondamentale per fargli capire sin da subito quale sarà la sua postazione fissa. La cuccia sarà il suo rifugio, il suo letto, il suo nascondiglio, la sua dimora nella tua casa. Potrai posizionarla in un apposito recinto per cani, nel caso in cui deciderai di lasciarlo libero in giardino e farlo vivere in ambiente misto. In questi casi è importantissimo scegliere tra le cucce per cani coibentate, ovvero appositamente pensate per sostenere le variazioni di temperatura esterna, senza far risentire al tuo cane del caldo eccessivo dell'estate o del freddo rigido del pieno inverno. Quando scegli di sfruttare i recinti per cani, devi come minimo avere uno spazio all'aperto dove il tuo amico a quattro zampe può muoversi, giocare e correre liberamente. Questa soluzione ti offre diversi vantaggi: in primis, non ci saranno cattivi odori in casa, in più il tuo cane potrà sfogare tutte le sue energie e mantenersi attivo e in forma, mentre gli lasci anche un contatto diretto con la vita all'aperto, tipico della sua natura. Puoi optare per box cani prefabbricati che renderanno più agevole l'assemblaggio, scegliendone le dimensioni in base alla stazza del cane (se è possibile definirla a priori, anche solo approssimativamente). Usare cucce coibentate Le cucce coibentate devono ovviamente essere una necessità contemporanea, perché l'ambiente esterno presuppone comunque cambiamenti, a volte anche repentini, di temperature e condizioni atmosferiche. Con un'adeguata cuccia per cane coibentata (che sceglierai in base alla taglia del tuo amico con la coda) potrai essere certo che il cane non patirà mai freddo o caldo, che sarà protetto da pioggia, vento e neve e che ogni necessità di termoregolazione sarà già perfettamente calibrata dalla struttura con cui è realizzata questa speciale tipologia di cuccia. Le cucce coibentate possono essere utilizzate anche nei cortili interni, dove vi è una copertura parziale, perché comunque anche questa condizione presuppone un'assenza di temperatura ambientale costante. La cuccia, in ogni caso, va sempre posizionata in una zona al riparo da vento e intemperie, dove non ci sia troppo rumore e dove non ci sia un gran via vai di gente o di mezzi. Insomma, deve essere lontana da qualsiasi stimolo che potrebbe spaventare o inibire il tuo cane.   Dove comprare cuccia per cane Se non hai ancora provveduto alla sistemazione ideale per il tuo cane, ti invitiamo a prendere visione di tutte le cucce e box per cani del nostro shop online per stabilire quella più adatta alle tue scelte di gestione, alle esigenze del tuo cane e alla posizione in cui avrai deciso di collocarla. Tante le possibilità di modelli e dimensione tra cui individuare quella giusta.
Come riscaldare la cuccia del cane in vista dell’inverno

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Come riscaldare la cuccia del cane in vista dell’inverno

il dic 17 2024
Quando siamo obbligati a tenere il cane fuori casa, è bene fare in modo che lo spazio a lui destinato possa offrirgli riparo e calore… soprattutto durante l’inverno. Tra cucce, box per cani coibentati e altri rimedi di fortuna ti spiegheremo come riscaldare la cuccia del cane per la stagione fredda! Perché riscaldare cuccia cane L’estate è ormai solo un bel ricordo. Il sole e il caldo hanno lasciato spazio a giubbotti, vestiti pesanti, riscaldamenti accesi e bevande bollenti (e probabilmente il vero freddo deve ancora arrivare)! Ma se per noi esseri umani è relativamente semplice scaldarsi non è esattamente lo stesso per i nostri amici a 4 zampe! Benché dotati di pelliccia, anche i cani sentono il freddo, soprattutto di notte e quando devono dormire. Il freddo percepito dall’animale poi dipenderà da vari fattori come la razza, le dimensioni, le condizioni climatiche generali… Ad ogni modo, se non abbiamo la possibilità di ospitarlo al coperto in casa, dovremmo fare in modo che le cucce per cane da esterno garantiscano tepore e comfort al nostro compagno. Come riscaldare box cani Iniziamo con il box per cani, inteso come recinzione esterna protettiva. Qui non ci sono veri e propri rimedi contro il freddo. Si tratterà piuttosto di individuare un punto in giardino che garantisca sufficiente riparo da pioggia e vento, agenti atmosferici in grado di influire sensibilmente sulla temperatura esterna ed interna alla cuccia. Posizionare il box per cani da esterno sotto una tettoia (o comunque in un punto che non risenta di eccessive correnti d’aria) aiuterà a mantenere temperature più accettabili!   A tal proposito, potrebbe interessarti l’articolo “Dove sistemare la cuccia del cane?”.   Consigli per scaldare la cuccia del cane Se sei già in possesso di una cuccia per cane senza caratteristiche o qualità particolari, puoi seguire questi suggerimenti per rendere la struttura più idonea all’inverno. La dimora del tuo cagnolino dovrebbe essere realizzata o foderata con materiali isolanti quali legno o polistirolo, in modo da mantenere temperature più alte di quelle esterne. La base della cuccia poi dovrebbe essere sollevata da terra, sempre per un miglior isolamento termico. Per renderla più sicura dalle intemperie, dovrebbe essere resa impermeabile sia all’esterno che all’interno. Un tetto spiovente poi agevolerebbe lo scolo dell’acqua piovana. Per concludere, è consigliabile inserire dentro la struttura una bella coperta in lana (materiale isolante dal punto di vista termico) che renderà il tutto più morbido e caldo.   Usare cucce coibentate per cani Tra tutte però, la soluzione migliore per tenere al caldo il cane è quella di procurarsi una cuccia coibentata per esterno. La coibentazione consiste nell’inserire nella struttura un materiale in grado di impedire lo scambio di calore tra esterno e interno (o lo scambio di vibrazioni per quanto riguarda l’isolamento acustico). Disponendo di cucce per cani coibentate o di box coibentati per cani con cuccia integrata garantirai al tuo animale domestico un luogo caldo, asciutto e protetto dove passare la stagione fredda.
Cucce per cani: come scegliere le dimensioni più adatte

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Cucce per cani: come scegliere le dimensioni più adatte

il dic 17 2024
Quando si è obbligati o abituati a tenere il cane in giardino (o comunque fuori casa), la scelta della cuccia e dell’eventuale box esterno è importantissima. Ecco che, per garantire comfort al nostro amico a 4 zampe, dobbiamo considerare diversi fattori per trovare la cuccia per cane ideale: materiali, collocazione, forma… senza dimenticarci delle dimensioni. Ma come determinare la misura più adatta al nostro cane? Scopriamolo assieme! Come stabilire le dimensioni ideali per la cuccia del cane E abbastanza ovvio che una cuccia per cane di piccola taglia può essere di dimensioni inferiori rispetto ad una cuccia per cane grande. Quello che invece potrebbe sfuggire è la logica corretta con cui si dovrebbero scegliere le misure. Infatti è sbagliato pensare in maniera semplicistica che l’importante sia acquistarla più grande del cane. Una cuccia per cani da esterno troppo grande non è idonea tanto quanto una troppo piccola. Se da un lato bisogna considerare misure che consentano all’animale di sdraiarsi e muoversi comodamente, dall’altro è comunque importante che non ci sia troppo spazio in eccesso. Una struttura troppo grande faciliterebbe la dispersione del calore al suo interno, vanificando quindi uno degli scopi principali della stessa (quello di dare riparo dal freddo in inverno). In più, un ambiente troppo dispersivo potrebbe far sentire il cane spaesato e non sicuro. La conseguenza, in entrambi i casi, potrebbe essere un rifiuto del cane a ripararsi dentro la cuccia. È quindi evidente che le cucce per cani debbano essere dimensionate a dovere, senza sembrare troppo anguste o troppo spaziose. Come misurare cuccia cane Prima di determinare le dimensioni della cuccia è logicamente d’obbligo partire dalla taglia del cane. Lo spazio interno deve essere tale da permettere al nostro compagno di sdraiarsi comodamente e muoversi senza difficoltà (ad esempio di fare un giro su sé stesso). Per ottenere delle misure indicative, possiamo ricorrere alla seguente regola. Individuate altezza e lunghezza del cane, si sommano queste due misure e si calcolano i 3/4 del risultato dell’addizione. Il valore ottenuto rappresenterà la lunghezza e la larghezza minima della cuccia. Per quanto riguarda l’altezza invece, basterà considerare quanto misura il cane dalle zampe alla testa. Non manca che fare un accenno alla porta d’ingresso. Quest’ultima può essere anche un po’ più bassa rispetto all’altezza vista prima. L’importante è che non sia più bassa della schiena del cane. Detto ciò, non dovrebbe essere un problema per l’animale accucciarsi per entrare. Evita comunque una porta troppo piccola, soprattutto se rappresenta l’unico punto di areazione della cuccia. Capita la taglia del cane, potremo comprare la cuccia più adatta in base alle misure fornite dai produttori.   Cucce per cani e dimensioni per cuccioli meticci Se il nostro cagnolino è ancora cucciolo non dobbiamo procurarci per forza più cucce di volta in volta con misure diverse. Visto che crescerà in fretta, tanto vale, conoscendo la razza, calcolare le dimensioni che dovrebbe raggiungere più o meno da adulto. Per facilitare l’individuazione della soluzione ideale, le nostre cucce sono state “ribattezzate” con i nomi di differenti razze di cane, in modo da associare più rapidamente la taglia al prodotto. La cosa cambia se stiamo ospitando un meticcio. In questo caso: o risaliamo a razza e stazza di mamma e papà, per farci un’idea approssimativa, altrimenti dobbiamo tenere sotto controllo lo stato del suo sviluppo e farci consigliare dal veterinario. Altri consigli per cucce e box per cani Concludiamo con alcuni rapidi consigli in più. Per garantire una temperatura ottimale dentro la cuccia sia in inverno che in estate, scegli solo materiali isolanti dal punto di vista termico. Le cucce per cani da esterno coibentate sono ottime allo scopo! Per la stessa ragione, la cuccia deve anche essere leggermente sollevata da terra.   A tal proposito leggi dal Blog “Come riscaldare la cuccia del cane in vista dell’inverno”.   Oltre a ciò, anche la posizione del box per cane può ricoprire un ruolo fondamentale. Il box per cani da esterno deve essere collocato il più possibile al riparo da correnti d’aria o intemperie. Contro le infiltrazioni d’acqua dovute a pioggia o neve, è consigliabile un tetto spiovente.   Per saperne di più, leggi anche “Dove sistemare la cuccia del cane?”.
Come fare usare la cuccia al cane

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Come fare usare la cuccia al cane

il dic 17 2024
Cosa succede se, dopo aver comprato una cuccia, il nostro amico a quattro zampe decide di non volerci entrare? E cosa si fa in questi casi? Certo non è semplice affrontare una situazione di questo tipo! Ma, anziché disperarti, puoi leggere i nostri consigli su come risolvere il problema. Prima di procedere, ricorda che la cuccia del cane deve essere recepita come un comfort dal tuo animale. Perciò non forzarlo ad entravi, altrimenti potresti ottenere l’effetto contrario. Come far abituare il cane alla cuccia: questione di comfort La cosa migliore da fare per convincere il cane a dormire nella cuccia è ovviamente fargliela piacere. Per far ciò conviene rispettare tutta una serie di piccoli accorgimenti utili a fagli percepire cuccia o box per cani da esterno come ambienti comodi. Dimensioni, isolamento termico e posizione della stessa giocheranno quindi un ruolo chiave! La posizione della cuccia per cani La collocazione della cuccia è molto importante. Deve essere messa in una zona lontana da intemperie, colpi di vento, e dove non passino troppe persone. Potrebbe essere in un box per cani apposito, su un terrazzo, in giardino… ovunque purché sia protetto!   Se vuoi approfondire, leggi “Dove sistemare la cuccia del cane?” dal nostro Blog!   Scegliere le dimensioni adatte La cuccia deve essere di una misura adatta al cane, né troppo piccola né troppo grande. Questo, sia per farlo star comodo, che per infondergli un senso di protezione.   Se vuoi saperne di più, leggi l’articolo “Cucce per cani: come scegliere le dimensioni più adatte”.   Isolamento termico della cuccia Ultima cosa, ma non per questo meno importante, è che le cucce per cani da esterno devono essere calde d’inverno e fresche d’estate. Se non si dispone di cucce coibentate specifiche, si possono comunque usare alcuni stratagemmi, come ad esempio foderare l’interno della cuccia con la lana, tenerla rialzata rispetto al terreno o posizionarla in una zona ombreggiata per l'estate. A tal proposito, potrebbe interessarti l’articolo “Come riscaldare la cuccia del cane in vista dell’inverno”.   Abituare cane alla cuccia: come procedere? Se gli accorgimenti visti fino ad ora non fossero sufficienti, non ritenerti sconfitto! Intanto è opportuno sottolineare che la cuccia deve prima di tutto rispondere ad un’esigenza, ovvero quella di dare comfort e riparo al cane. Se il cane non avverte questo bisogno, ai suoi occhi la cuccia sarà superflua e quindi potrebbe non usarla anche per diversi anni. In questo caso non avere fretta e lascia passare un po’ di tempo. Se vedi che il cane, soprattutto di notte, dorme bene anche all’aperto non forzarlo. Se invece noti che tende a trovare riparo altrove, allora ciò significa che l’esigenza è avvertita, ma che qualcosa nella tua cuccia per cane non gli è gradita. Ecco che, in presenza di questa ipotesi, puoi provare con qualche trucchetto! Invoglialo ad usare la cuccia Puoi iniziare ad esempio con qualche opera di convincimento. Gioca con lui vicino alla cuccia, lanciagli un giocattolo dentro, in modo che si abitui ad entrarci. Dagli un bocconcino come premio quando vi ci entra o ci sta vicino. Tutto ciò dovrebbe convincere il cane a sentire quel luogo come suo. Se ciò non servisse, puoi provare qualcos’altro. Sposta temporaneamente la cuccia nel suo luogo preferito Individuato il luogo dove ha scelto la sua tana, sposta la cuccia lì. Occasionalmente, senza che lui se ne accorga, sposta di poco la cuccia verso il luogo inizialmente da te scelto e fai in modo che lo spostamento sia impercettibile dal cane e che lui non noti il cambiamento. Inibisci il passaggio al suo luogo preferito Se anche l’ultimo consiglio non ha avuto l’effetto sperato, puoi provare rimettendo la cuccia dove volevi tu. Nello stesso momento, cerca di inibire il passaggio nei luoghi precedentemente scelti dal cane (ad esempio posizionando oggetti che fungano da ostacolo). Segui questa linea per un po’ finché non sarà lui stesso ad accettare la cuccia.
Malattie della pelle del cane: quali sono e come curarle

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Malattie della pelle del cane: quali sono e come curarle

il dic 17 2024
Le malattie della pelle del cane che possono colpire il nostro amico a quattro zampe sono molteplici. Ognuna di esse presenta tuttavia una caratteristica comune a tutte le altre: si tratta di patologie che coinvolgono il cane con maggiore frequenza rispetto ad altre, questo poiché l'animale tende a entrare in contatto con parassiti così come con agenti potenzialmente allergizzanti o veicolo di infiammazioni, più facilmente quando conduce una vita all'aria aperta o a stretto contatto con altri esemplari in un ambiente poco pulito e sufficientemente igienizzato. E’ importante individuare quali sono dunque le principali malattie dermatologiche del cane, in modo tale da poter intervenire quanto più rapidamente possibile grazie al tempestivo riconoscimento delle sintomatologie, mediante un'immediata somministrazione di terapie adeguate. Importante è essere comunque sempre consapevoli che alcune di queste malattie pelle cane possono essere facilmente trasmesse anche dall'animale all'uomo: proprio per questo motivo somministrare una cura immediata e sapere quali norme igieniche e comportamentali attuare, può fare la differenza, proteggendo la salute del fedele amico immancabile in ogni famiglia, e al contempo tutelando il benessere dei relativi 'compagni umani'. Quali sono dunque le principali malattie della pelle nel cane? Ecco una guida utile a riconoscerle rapidamente, favorendo un intervento tempestivo. Malattie cutanee del cane Molte delle infezioni della pelle del cane possono dipendere da fattori genetici o predisponenti: importante è sempre tuttavia, individuare rapidamente la sintomatologia in modo tale da somministrare rapidamente le terapie farmacologiche più adeguate. Di fatto non esiste una malattia della pelle del cane più frequente di altre: tutte le problematiche più comuni tendono comunemente a manifestarsi sotto forma di perdita di pelo, dermatite, infiammazione, rossore della pelle e in casi più gravi addirittura alopecia, tutte curabili fortunatamente in tempi piuttosto brevi. Dermatite cane come curarla La dermatite del cane di norma trae origine da eventuali infezioni, la cui causa scatenante è di fatto da attribuirsi ad una vera e propria contaminazione batterica. Tra le più frequenti compaiono l'acne del cane, la foruncolosi, la piodermite cane così come ulcere cutanee, tutte patologie che tendono a colpire le zampe e nello specifico la regione dei polpastrelli poiché sottoposte a sporcizia e a germi, specie tra l'uno e l'altro. Compaiono principalmente a causa della presenza di eventuali corpi estranei che si manifestano mediante vere e proprie affezioni batteriche. Il cane di conseguenza tende a manifestare il suo malessere evitando di correre e camminare a passo svelto specie in presenza di terreni scoscesi e accidentati. Per quanto riguarda la cura e le terapie utili, è opportuno consultare il veterinario in modo tale da individuare nello specifico le infezioni cutanee nel cane proponendo farmaci consoni alla rapida risoluzione del problema. Seborrea del cane La seborrea tende a manifestarsi sotto forma di numerose croste secche che si desquamano, del tutto simili alla forfora umana: cute e mantello risultano piuttosto oleosi entrambi accompagnati da un odore sgradevole. Tale disturbo tende ad essere fastidioso per l'animale che, inevitabilmente tenderà a grattarsi e a graffiarsi provocando ulteriori infezioni batteriche o allergie cutanee del cane. Risulta pertanto importante individuare da subito la natura di tale patologia in modo tale da intraprendere una terapia nel minor tempo possibile. Il veterinario in questo caso provvederà ad effettuare raschiati cutanei, eventuali colture fungine a carico del pelo, prescrivendo ulteriori esami ematici e delle feci. Funghi sulla pelle del cane Le micosi non sono altro che infezioni caratterizzate dalla presenza di funghi a causa delle quali l'animale tende a presentare molteplici zone senza pelo e desquamate: in questo caso l'attenzione è d'obbligo poiché le micosi tendono ad essere trasmesse facilmente anche all'uomo. Per quanto riguarda la diagnosi è opportuno ricorrere a specifici esami da laboratorio in modo tale che una volta confermata la patologia, possa essere somministrata una terapia locale o generale a base di farmaci antifungini. Onde evitare la trasmissione a carico dell'uomo, è basilare effettuare un'ottimale prevenzione, evitando accuratamente il contatto con l'animale e seguendo scrupolosamente le più comuni norme igieniche. Rogna del cane La rogna si manifesta principalmente secondo due forme: sarcopatica e rossa. La rogna sarcopatica è provocata da un parassita, il quale tende a colpire soprattutto la zona sotto le ascelle,accanto alle orecchie o ancora sulle zampe e alla base della coda. Il sintomo più evidente è senza dubbio rappresentato dal prurito, particolarmente amplificato dal caldo: esso può rivelarsi così forte da indurre il cane a provocarsi molteplici lesioni, mordicchiandosi la coda o strofinandola energicamente contro eventuali superfici ruvide. Contagiosa anche per l'uomo, in questo caso tende a manifestarsi mediante lesioni poste sia sull'addome che sugli arti. In questo caso il parassita può essere individuato mediante specifici esami al microscopio e la terapia è rappresentata da bagni medicati implementati da un'igiene continua e particolarmente accurata specie negli ambienti entro i quali vive il cane, utilizzando preferibilmente prodotti solforici. La rogna rossa invece, caratterizzata anche in questo caso da prurito marcatamente importante, tende a colpire i cani a pelo corto, localizzandosi in particolare sulla regione della testa e sulle zampe anteriori: sovente il prurito viene accompagnato da piccole pustole dolorose che al contrario della rogna sarcopatica non si rivelano contagiose per l'essere umano. Difficile da trattare, necessita dell'intervento del veterinario. La scabbia del cane di fatto è un’alternativa alla rogna solo per quel che concerne la definizione: rappresentano infatti la medesima patologia che ovviamente prevede un identico trattamento medico applicato dal veterinario. Non esistono rilevanti differenze, poiché la natura della malattia così come la sintomatologia sono altresì le stesse. Tumore pelle cane Frequenti anche i tumori della pelle del cane: possono essere di svariato genere e comprendono anche forme invasive quali papillomi e fibromi. Spesso possono comparire sotto forma di cisti nel cane, per le quali diviene necessaria l'immediata asportazione a cui seguirà ovviamente un esame istologico accurato in grado di chiarirne la natura benigna o maligna. Diagnosticata la malattia ed effettuato l'intervento, come avviene per l'uomo, si ritiene necessario un trattamento chemioterapico per scongiurare eventuali recidive. Prendersi cura del proprio animale è sempre importante e per questo è necessario attuare una efficace prevenzione al fine di evitare inutili sofferenze al cane, avendo cura di riservare allo stesso luoghi puliti e quanto più igienici possibili, sia nell'ambiente domestico che fuori casa.
Leishmaniosi canina: quali sono i sintomi e come curarla

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Leishmaniosi canina: quali sono i sintomi e come curarla

il dic 17 2024
La Leishmaniosi è una malattia molto grave che può colpire il cane, è infettiva e molto pericolosa, da cui è difficile guarire. Scopriamo di cosa si tratta, quali sono i sintomi e come curarla. Leishmaniosi cane: che cos’è La leishmaniosi è una patologia altamente infettiva e contagiosa che viene trasmessa dalle punture dei pappataci. Questi parassiti molto piccoli, che si presentano soprattutto nella stagione estiva, sono simili a delle zanzare minuscole e sono responsabili della trasmissione di svariate malattie, tra cui appunto la leishmaniosi canina. Come si trasmette la leishmaniosi La leishmaniosi viene trasmessa da un agente patogeno chiamato leishmania, che è un protozoo parassita del sangue e il cui nome deriva dal patologo scozzese William Boog Leishman. Pappataci e leishmaniosi sono dunque collegati dal fatto che è proprio il parassita leishmania a trasmettere la malattia tramite la puntura di pappataci, che infettano il cane succhiandogli il sangue. Tuttavia, la malattia può essere trasmessa anche tramite trasfusione di sangue oppure mediante il contatto con un cane infetto. In questo caso la trasmissione avviene solo se il cane ha già una ferita e viene in contatto diretto con ulcere o fistole di cani infetti. Leishmaniosi sintomi Nel nostro paese la leishmaniosi canina più frequente è la leishmania donovani, una patologia che può avere un periodo d’incubazione di 7 anni, quindi può comparire anche dopo diversi anni dalla puntura infettiva. Ma come si manifesta la leishmaniosi? Ecco quali sono i sintomi della leishmaniosi: Lesioni cutanee Irritazioni di gomiti, zampe e orecchie Perdita di pelo Perdita di sangue dagli orifizi Formazione di noduli in alcune parti del corpo Comparsa di febbre Vomito La malattia può colpire anche i cani molto piccoli e vi sono anche altri fattori che permettono di capire se l’animale è affetto da leishmaniosi. Ecco dunque come riconoscere la leishmaniosi osservando il comportamento del cane: L’animale è poco attivo Manifesta perdita dell’appetito Cerca sempre più spesso le cure del proprio padrone E’ in stato generale di sonnolenza La patologia può essere soprattutto cutanea, può manifestarsi su svariate parti del corpo come i peli, la pelle e le unghie, oppure può interessare fin da subito gli organi interni. In questo caso la patologia è ancora più pericolosa, in quanto è complessa da diagnosticare ed è nella maggior parte dei casi mortale. Come curare la leishmaniosi La leishmaniosi si può curare? Più che curare è possibile bloccare la malattia, ovviamente dopo aver fatto una diagnosi rapida e certa. Tra gli esami per diagnosticare la malattia troviamo SNAP Leishmania, Elisa e PCR, che consistono in semplici prelievi del sangue che consentono di stabilire se l’animale è stato infettato. Il trattamento consiste quindi nel bloccare il contagio della malattia, tramite l’impiego di sostanze antibiotiche somministrate per via venosa o cutanea, come ad esempio la Miltefosina, l’Allopurinolo e l’Antimoniato di Metilglucamina. E’ bene sottolineare che la cura della leishmaniosi del cane non è definitiva, per cui è necessario usare medicinali di vario tipo per tutto il resto della vita dell’animale. Quanto vive un cane malato di leishmaniosi Se la leishmaniosi non viene trattata tempestivamente può portare il cane alla morte nell'arco di 12 mesi. Invece, se viene diagnosticata in tempo e l’animale viene curato con i farmaci giusti, può anche vivere normalmente il resto della sua vita come tanti altri cani. L’unica differenza è che ogni anno dovranno essere eseguite le analisi di routine per tenere la situazione sotto controllo. In alcuni casi il cane risulta positivo alla leishmania ma con valori molto bassi, tanto che è sufficiente fare un test una volta l’anno per precauzione. Per il resto, vi sono dei farmaci che vanno fatti assumere al cane per mantenere i valori nella norma. Invece, se la malattia viene diagnosticata dopo mesi o anni, oppure colpisce gli organi vitali, l’animale può sopravvivere per qualche settimana o qualche mese. Vaccino leishmaniosi come funziona A tuttora purtroppo non esistono vaccini definitivi contro la leishmaniosi dei cani, tuttavia sono disponibili dei trattamenti mirati a ridurre il rischio di contagio. Uno dei vaccini che è stato commercializzato dal 2012 in Italia, il CaniLeish, aiuta a ridurre notevolmente l’infezione da leishmaniosi, ma non protegge del tutto gli animali. Si tratta comunque di un vaccino preventivo per proteggere il cane dalla leishmaniosi, che può essere somministrato dai 6 mesi di vita in poi. Alcune ricerche scientifiche hanno permesso di affermare che permette di ridurre le probabilità di contrarre la malattia. Questo tipo di vaccinazione è dunque consigliato dalla maggior parte dei veterinari, in particolar modo per gli animali che vivono in luoghi ad alto rischio. Vaccino leishmaniosi effetti collaterali Il vaccino CaniLeish tuttavia presenta degli effetti collaterali e possono infatti manifestarsi sintomi come febbre, vomito, gonfiori, che possono far stare male il cane. E’ bene sottolineare che il siero con contiene delle vere dosi di leishmaniosi, per cui il livello di protezione è attorno al 70%, quindi non è integrale.
Cosa fare quando il cane mangia erba?

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Cosa fare quando il cane mangia erba?

il dic 17 2024
Quante volte ti sei chiesto perché il cane mangia erba? Si tratta di una domanda a cui spesso i proprietari dei cani non sanno rispondere, quindi occorre fare chiarezza e capire come intervenire in questi casi. Scopriamo quindi cosa fare quando il cane mangia l'erba. Perché il cane mangia l'erba Il fatto che il cane mangia erba di per sé non è preoccupante, e nella maggior parte dei casi si tratta di un fatto istintivo, dovuto alla curiosità dell’animale di conoscere l'ambiente circostante sfruttando gusto e olfatto. Infatti, durante la passeggiata quotidiana il peloso non disdegna di mangiare l’erba verde del prato, e chi ha un cane sicuramente ha notato che è un’abitudine che si ripete ad ogni passeggiata. Si tratta di un fatto che non dovrebbe destare meraviglia, in quanto anche il lupo quando divorava le sue prede erbivore si nutriva anche di viscere piene di materiale vegetale. Tuttavia, al tempo stesso l’erba rappresenta un alimento insolito per l’alimentazione del cane, che però in genere non deve causare alcun problema. Infatti, se il cane mangia erba e non vomita tutto finisce lì e non vi sono conseguenze. I cani mangiano erba spinti dalla curiosità e quindi per loro è qualcosa di assolutamente naturale. Fra loro vi sono quelli che mangiano erba sporadicamente e quelli che invece la fanno diventare un’abitudine, e quindi ad ogni passeggiata nel prato non perdono occasione di ingerirla. Come detto prima, se non vi sono sintomi contrari non vi sono conseguenze per l’animale, per cui, se il cane mangia erba e non vomita tutto finisce lì e non vi son conseguenze. Ma invece, cosa fare quando il cane mangia l’erba e vomita? In questo caso il discorso cambia e bisogna prendere subito dei provvedimenti. Perché il cane mangia erba e vomita Cosa fare quando il cane mangia erba e vomita schiuma bianca? Per capire come intervenire è necessario prima di tutto distinguere due casi in cui il cane mangia erba e vomita: L’animale è abbattuto, non gioca e rifiuta il cibo L’animale non ha altri sintomi, gioca senza problemi ed è vispo anche dopo aver vomitato Nel caso in cui il cane sia abbattuto dopo aver mangiato l’erba e aver vomitato e il sintomo va avanti da diversi giorni la sola cosa da fare è portarlo dal veterinario. E’ infatti fondamentale sottoporlo ad una visita accurata per controllarlo, eseguendo anche gli esami del sangue di base, un’ecografia addominale e se è il caso anche una radiografia. Invece, nel secondo caso in cui il cane abbia mangiato l’erba e vomitato, ma sta bene e non presenta altri sintomi, per accertarsi sulle sue condizioni bisogna attendere per vedere se vi sono ulteriori sviluppi. Bisogna anche prestare attenzione al suo umore dopo l'insolito pasto e controllare le feci, per verificare se sono liquide oppure vi sono dei residui di cibo non digeriti. Se l’animale saltella tranquillo e mangia di nuovo regolarmente la sera senza interventi ulteriori non c’è bisogno di preoccuparsi, però è consigliabile fargli assumere meno acqua, quindi fare attenzione a metterne poca nella ciotola e riempirla più spesso. Quali sono le cause che possono stimolare il vomito Quando un cane mangia l'erba e vomita non vuol dire che è l’erba a fargli male, ma dietro possono esserci delle cause che lo hanno provocato. Tra queste quelle più comuni sono le seguenti: Alimentazione scorretta Gastrite cronica Intolleranza alimentare Ingestione di corpi estranei gastrici, che possono essere noccioli, sassi o altro Problemi epatici e pancreatici E’ chiaro che alcune di queste patologie sono piuttosto gravi se i sintomi del vomito si ripetono spesso nel tempo, per cui la prima cosa da fare è rivolgersi ad un veterinario di fiducia. Infatti, il vomito può rivelare un malessere pregresso del cane e talvolta l’animale sceglie di mangiare erba per un problema digestivo, che in genere è transitorio. Può accadere quando sente lo stomaco appesantito, la digestione è bloccata oppure quando vi sono dei residui di cibo nella gola. Quando i cani mangiano erba lo fanno dunque per spingere l’organismo a reagire. Se nel vomito del cane, all'interno del succo gastrico, si riscontrano frammenti di erba questo vuol dire che l’animale avverte un disturbo che può essere una cattiva digestione e tenta di risolverlo inducendo il vomito. In genere l’animale adotta questo comportamento dopo un periodo di digiuno abbastanza prolungato. Controllare la varietà di erba A prescindere quale sia la causa che ha provocato il vomito del cane, è fondamentale controllare bene il tipo di erba ingerita. Tuttavia, è difficile stabilire la varietà di erba ingerita dal cane, in quanto nel prato ve ne sono di diverse specie. La preferita dal peloso è l’erba comune, che strappa facilmente dal terreno con le fauci, ma per sapere quale tipologia di erba ha mangiato è utile prendere dei campioni dell’area interessata ed effettuare delle verifiche per accertare se è trattata con pesticidi o fertilizzanti.
Frutta ai cani: quale possono mangiare e quale fa male

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Frutta ai cani: quale possono mangiare e quale fa male

il dic 17 2024
Non è così semplice dire se si può dare la frutta ai cani. Ci sono tipi di frutta vietata ai cani, che in alcuni casi può avere anche effetti collaterali letali, e altri tipi frutta adatta ai cani, che anzi può essere molto utile ad integrare la loro dieta e a mantenerli in salute, fornendo un buon apporto di antiossidanti e fibre e aiutando anche a variare un po' la loro alimentazione. Vediamo di seguito punto per punto quali frutti possono mangiare i cani e quali no. Quale frutta possono mangiare i cani Vediamo di seguito quali sono i vantaggi migliori nel dare la frutta al cane, facendo sempre presente comunque che la quantità di frutta e verdura che un cane può mangiare è estrememente inferiore, in proporzione, a quella di un essere umano. In genere la percentuale corretta è attorno al 10-15% del cibo consumato quotidianamente. Importante è sempre assicurarsi di rimuovere dalla frutta da dare al cane noccioli, semi (che sono tossici per i cani), scorze e altre parti dure e difficilmente digeribili. Mele Il cane può mangiare la mela, a patto di non esagerare dato che contiene molti zuccheri. Le mele al cane un paio di volte alla settimana possono fare molto bene, dato che sono ricche di vitamine B, C ed E e aiutano l'intestino oltre che a pulire i denti. Quando diamo una mela al cane meglio tagliarla a metà ed eliminare il gambo, che contiene i semi che potrebbero fargli del male allo stomaco, ma dandogli le due metà intere in maniera che mordendole si pulisca i denti eliminando i residui di cibo che possono produrre cattivo odore e batteri che vanno ad intaccare la salute del cavo orale.   Pere La pera ai cani fa molto bene: è composta da acqua all'80%, per cui ha un apporto calorico molto basso. È un'ottima fonte di fibra e potassio quindi, oltre a favorire il transito intestinale, aiuterà a prevenire problemi cardiovascolari; sono ottime per i cani che soffrono di diabete. Banane Dare una banana al cane gli può assicurare un buon apporto di potassio, manganese, vitamina B6 e molte altre vitamine e minerali, oltre che di carboidrati. È ottima per i cani che fanno molto movimento, ma conviene non esagerare perché sono frutti che possono causare problemi intestinali, ed in ogni caso bisogna sempre premunirsi di rimuovere la buccia, estremamente difficile da digerire. Kiwi In questo caso possiamo anche lasciare la buccia: si tratta di un frutto che assicura vitamina C, potassio e fibre, aiutando a regolarizzare l'intestino. Anche in questo caso però è consigliata moderazione e non dare nell'arco di una giornata più di un kiwi al cane. Pesche e albicocche Si tratta di frutti ricchi di potassio e beta-carotene, composti che possono aiutare a combattere il cancro. Ma è vero, come si dice, che le pesche fanno male ai cani? In realtà, come per tutta la frutta, basta preoccuparsi di togliere il nocciolo. Infatti i semi e il nocciolo di tutti i frutti contengono l'amigdalina che, una volta metabolizzata dall'organismo del cane, si trasforma in cianuro, diventando letale. Una volta eliminato il nocciolo e la buccia, le pesche e le albicocche ai cani sono una fonte importante di antiossidanti e di ferro, che contribuisce a prevenire l'anemia. Fragole e frutti di bosco Dare lamponi, mirtilli o fragole ai cani è l'ideale per mantenere la salute della pelle e prevenire l'ossidazione cellulare. Inoltre fanno bene alle ossa e hanno proprietà diuretiche e digestive che migliorano il transito intestinale. Bisogna fare attenzione però perché potrebbero contenere allergeni che possono provocare reazioni spiacevoli negli animali.   Melone e anguria Dare il melone al cane, in particolare il cantalupo, è un'ottima scelta: contiene vitamine A, B e C, fibra, beta-carotene, potassio, magnesio, tiamina, niacina, acido pantotenico e acido folico. Prima di darlo da mangiare, così come quando diamo l'anguria al cane, che presenta molte vitamine A, B6, C e potassio ed è ottima per idratarlo soprattutto quando fa molto caldo, dobbiamo dedicare il tempo necessario per eliminare il più possibile i semi, che sono sempre dannosi per l'animale, oltre che a rimuovere la buccia. Ananas Bisogna fare attenzione nel dare l'ananas ai cani, dal momento che si rischia di aumentare eccessivamente i livelli di zucchero nel sangue. Oltre che a contenere vitamina C e molte altre vitamine e minerali, questo frutto ha un curioso e utile effetto collaterale: è un ottimo rimedio nel caso in cui il cane abbia la tendenza a mangiare le proprie feci. Cocco Il cane può mangiare il cocco, ma bisogna usare molta moderazione, perché può avere cattivi effetti sull'intestino. In quantità moderate, però, porta benefici alla pelle e al pelo e fornisce l'acido laurico, che rafforza il sistema immunitario. Frutta nociva per cani I frutti che possono avere effetti negativi sui cani sono l'avocado, a meno che di non dare solo ed esclusivamente la polpa, dato che seme, buccia e foglie contengono la persina, una sostanza tossica per i cani, uva e uvetta che danneggiano i reni e il fegato e la frutta secca, in particolare le noci di macadamia, estremamente tossiche per gli animali anche in piccole dosi.
Cibi vietati ai cani: quali sono i più tossici e dannosi

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Cibi vietati ai cani: quali sono i più tossici e dannosi

il dic 13 2024
Ci sono una serie di cibi vietati ai cani che ogni proprietario deve sempre prestare attenzione affinché non vengano mangiati dai suoi animali. I cani per istinto tendono a mangiare tutto quello che riconoscono come gustoso, ma molto spesso si tratta di cibi tossici per i cani. Spesso si sviluppa la pessima abitudine di dare al cane gli avanzi dei propri pranzi, oppure di dare dei bocconcini del nostro cibo per premiarli. Ma in molti casi questi alimenti non sono adatti a loro e possono risultare pericolosi provocando una serie di danni, in certi casi anche letali. Inoltre, ricordatevi sempre che il cibo caldo ai cani fa male. Vediamo di seguito quali sono i cibi nocivi per il cane, con tutti i vari tipi di disturbo che possono far insorgere. Cibi tossici per i cani Cioccolato e cacao Cacao e cioccolato sono cibi velenosi per cani, dato che contengono la teobromina, un alcaloide che può risultare tossico per il cane. In cane di taglia piccola può risultare intossicato anche solo con 50 grammi di cacao. Possono causare convulsioni ma anche arrivare a provocare attacchi cardiaci ed emorragie interne potenzialmente fatali. Uva e uva sultanina Si tratta di cibo che fa male ai cani, andando a causare dolori addominali e perdita dell'appetito, e nei casi più insufficienza renale che può portare alla morte del cane. Sale Gli alimenti salati sono cibi dannosi per i cani, dato che in assenza di acqua a disposizione possono portare ad attacchi epilettici, che possono causare il coma e la morte. Per questo è sempre da evitare di dare insaccati ai cani, come mortadella, salsicce, prodotti salati ed essiccati, così come il prosciutto crudo, dato che contengono molto sale e grassi. Alcool I cani non possiedono gli enzimi necessari a metabolizzare l'alcool, che può portare a vomito, diarrea, perdita della capacità motoria, scompensi del sistema nervoso centrale, tremori, difficoltà respiratorie, squilibri metabolici e coma. Tabacco Il tabacco può essere ingerito accidentalmente, ed è pericoloso dato che contiene nicotina, sostanza che, colpendo il sistema digerente e nervoso, può portare a tachicardia, collasso, coma e morte. Caramelle e gomme Si tratta di un cibo tossico per cani dal momento che lo xilitolo, contenuto in molti di questi prodotti come dolcificante, provoca, a distanza di 30 minuti dalla sua ingestione, abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue, depressione del sistema nervoso centrale, perdita di coordinazione e spasmi. Noci di Macadamia Vero e proprio cibo veleno per cani, si trovano spessissimo negli snack per umani. Anche a basse, dosi, ovvero 4-5 noci per un cane di 10 kg, possono essere molto tossiche, causando debolezza, depressione, vomito, tremori, febbre, dolori addominali, pallore delle mucose e problemi neurologici. Merendine e biscotti I cani possono assimilare glucosio e saccarosio, ma hanno difficoltà a digerire il lattosio, presente molto spesso in merendine e biscotti, così come nel latte e nei suoi derivati. Può portare all'insorgenza di patologie come il diabete mellito. Cipolle, aglio, cavoli Si tratta di cibo nocivo per cani tra 1 e 4 giorni dall’ingestione. Possono provocare vomito, diarrea e urine di colore scuro. In caso di diete contenenti dosi minime di cipolla, protratte per anni, si sono registrati casi di anemia grave, per questo sono da evitare assolutamente anche gli omogeneizzati per bambini, dove è spesso presente la polvere di cipolla come aromatizzante. Pomodori acerbi, foglie e germogli di patata Contengono una tossina, la solanina, che i cani non metabolizzano e che causa problemi all’apparato digerente, tachicardia, tremori, affanno e irrequietezza. Lievito Il lievito è un cibo proibito ai cani dato che causa la produzione di gas nell’apparato digerente, provocando dolore e possibile rottura dello stomaco o dell’intestino. Inoltre c'è il rischio che rilasci etanolo in quantità sufficiente a causare avvelenamento da alcool. Avocado Le foglie, il frutto ed i semi contengono un principio tossico per i cani, chiamato persin. In particolare la varietà comunemente diffusa nei supermercati, quella guatemalteca, ne presenta concentrazioni particolarmente elevate. Noci Oltre a presentare il rischio di ostruzioni intestinali, possono anche causare convulsioni, nel caso siano ammuffite. Semi e noccioli I semi di mela, cosi come i noccioli di ciliegia, di pesca, di albicocca e di prugna contengono del cianuro, che può portare al coma dell'animale in grandi quantità. Fegato In grandi quantità può risultare fatale ai cani, a causa della tossicità della vitamina A, che colpisce i muscoli e le ossa, e del deposito di rame nel fegato. Caffè La caffeina causa disturbi a livello gastrointestinale ma anche alterazioni del ritmo cardiaco e, nei casi più gravi, portare all'ictus. Ossa Le ossa di coniglio o pollo sono fragili e rischiano di spezzarsi e conficcarsi in gola, oppure di bucare lo stomaco. Al contrario, le ossa di maiale e mucca sono particolarmente indicate data la loro resistenza. Uova crude Tra i cibi vietati ai cani troviamo le uova crude, dato che l’albume va a bloccare gli effetti della biotamina, una vitamina B coinvolta nella crescita del pelo. Inoltre è alto il rischio di provocare la salmonella.
Come allestire un recinto per cani: consigli utili

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Come allestire un recinto per cani: consigli utili

il dic 13 2024
Il recinto del cane è una cosa meno banale di quello che può sembrare, considerando il benessere del nostro amico a quattro zampe. Si devono pensare alle giuste misure e all'allestimento adatto, per far in modo che il nostro cane sia invogliato ad abitare il suo recinto e ci passi volentieri il tempo. Solo così facendo renderemo il recinto utile allo scopo che ci eravamo prefissati. Vediamo allora una serie di consigli pratici per allestire in maniera perfetta una cuccia per cani da esterno. Recinto per cane: come progettarlo e cosa serve per costruirlo Il primo passo per progettare lo spazio dedicato al nostro amico a quattro zampe è quello di capire bene le misure, per procurarci poi la giusta quantità di materiale necessario. Iniziamo con il dire che vi sono alcune normative di cui tener conto quanto si decide di costruire un recinto per il proprio cane: non si tratta di legge nazionali, che comunque puniscono il maltrattamento, ma di regolamenti regionali previsti per canili e allevamenti, che si applicano anche agli animali da compagnia. Normalmente per cani di taglia inferiore ai 20kg si fa riferimento ad una misura di 8mq di superficie per un recinto dignitoso: per ogni cane in più vanno aggiunti 2mq, mentre per animali di stazza superiore ai 20kg lo spazio raddoppia. Importante sarà poi destinare una parte di questo spazio ad una zona di recinto coperto per cani, magari aiutandosi con delle cucce prefabbricate, per far in modo che l'animale possa ripararsi dalle intemperie. Sempre per prevenire le conseguenze del maltempo, sarebbe utile capire anche come pavimentare un recinto per cani, magari con del legno o delle mattonelle. Così facendo, non solo aiutiamo il nostro amico a quattro zampe, ma andiamo a facilitare ed aumentare la pulizia e il comfort complessivo della recinzione. Poi, ovviamente, ci sarà la parte fondamentale, costituita dalla recinzione metallica vera e propria, che serve a delimitare l'area e a prevenire la fuga del cane. In base alla taglia, si dovrà optare per le misure più adatte, ma va detto che solitamente queste reti hanno un altezza di un paio di metri. Se non vogliamo utilizzare una rete, è possibile perimetrare l'area anche con delle staccionate in legno o in PVC simil legno. Costruire il recinto per cani Visti gli elementi necessari per progettare il nostro recinto per cani, possiamo ora passare alle fasi della realizzazione vera e propria. La prima cosa da fare è trovare i 4 angoli estremi del perimetro che desideriamo utilizzare e, successivamente, scavare delle buche che serviranno per inserire i pali di sostegno alla rete. Questi pali vanno poi inseriti anche alla metà di ogni lato della recinzione, per favorire la stabilità di una struttura che sarà senz'altro sottoposta a notevoli stress dinamici. Dopo aver scavato le buche e aver fissato i pali al loro interno con del cemento, è quindi il momento di scavare una piccola traccia profonda 15 cm circa da palo a palo, andando così a creare il disegno del perimetro della cuccia del nostro amico a quattro zampe. A questo punto, utilizziamo la rete lungo tutta la traccia, fissiamola in prossimità dei pali con del fil di ferro resistente e gettiamo ancora un po' di cemento nella traccia, per rendere la rete ancor più stabile. Infine, si passa all'installazione dei cardini e del chiavistello sul palo prescelto per il posizionamento della porta d'ingresso del recinto. Successivamente si può completare la realizzazione con l'installazione di una pavimentazione e di una piccola struttura che consentirà al cane di rimanere coperto e al sicuro da pioggia, caldo e freddo. Pulizia recinto cani e allestimento generale Il cane è un animale socievole e per lui stare chiuso in uno spazio delimitato può rappresentare una sofferenza: se abbiamo quindi la necessità di tenerlo isolato per un po' di tempo, non dovrà vivere il recinto come una punizione o una costrizione. Proprio per questo motivo, una delle cose principali a cui prestare attenzione è comunque il comfort generale della recinzione, in modo che il cane apprezzi rimanere al suo interno. Oltre ad una corretta pulizia, è fondamentale anche sapere come disinfettare il recinto del cane, per tenerlo al sicuro da parassiti che potrebbero annidarsi all'esterno ed attaccarlo. Esistono prodotti specifici per la pulizia sia di cucce che di ciotole per cani adatte per l'esterno, che con il loro utilizzo non andranno ad intaccare la qualità degli effetti del vostro amico a quattro zampe. Altro aspetto da non sottovalutare è quindi cosa mettere nel recinto del cane per far in modo che sia invogliato ad entrarci e a passarci del tempo. Per abituarlo al fatto che non si tratta di una punizione, oltre a trascorre del tempo all'interno con lui, è utile fargli trovare i suoi giochi preferiti così che possa ingannare il tempo, nel caso dovesse annoiarsi a stare rinchiuso nel recinto. Ricordiamoci però che, per sua indole, il cane ama correre e giocare e che quindi non possiamo lasciarlo troppo tempo nella sua, seppur bella e confortevole, recinzione dorata!
Il cane mangia troppo in fretta: perché lo fa e come comportarsi

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Il cane mangia troppo in fretta: perché lo fa e come comportarsi

il dic 13 2024
Se il cane mangia troppo in fretta è bene intervenire per cercare di correggere questo comportamento. Esattamente come per le persone, anche per i cani non è indicato ingurgitare le crocchette o qualsiasi altro alimento senza dedicare il tempo necessario alla masticazione. Perche il cane mangia veloce Quali sono le ragioni che rendono un cane troppo vorace? Le ragioni possono essere molteplici, ma spesso questo comportamento si sviluppa in seguito alla necessità di mangiare il più possibile prima che qualcuno gli sottragga il cibo. Si tratta di un comportamento che si riscontra più spesso, infatti, in cani che hanno vissuto una competizione con i fratellini da cuccioli, oppure che vivono ancora con altri cani, oppure ancora nei cani che sono stati ospiti di canili o rifugi. Se ha preso l'abitudine di mangiare in fretta in un'età particolarmente sensibile, è facile che la mantenga anche a distanza di anni. Non vuol dire che il cane provenga da situazioni difficili, ma la semplice presenza di altri cani lo può mettere in una situazione di stress competitivo altissimo, che lo porta a voler finire il pasto il più velocemente possibile. Un altro motivo può essere anche la fame smisurata del cane. Naturalmente in questo caso è meglio riconsiderare le quantità delle razioni giornaliere, e valutare se è il caso di aumentarle un po’, dato che potrebbero essere sottodimensionate rispetto alle esigenze del nostro animale, in particolare se effettua molta attività fisica. Cosa si rischia se il cane mangia troppo veloce Quando il cane mangia in fretta ci sono maggiori probabilità che possa avere qualche problema di digestione. L’organismo, infatti, impiega più tempo a processare il cibo che non viene masticato bene, esattamente come accade anche agli umani. Se il cane vomita, il problema potrebbe dipendere anche in questo caso dalla deglutizione errata del cibo. Inoltre, nutrirsi troppo velocemente può provocare flatulenza, accumulo di gas nello stomaco con conseguente distensione addominale e coliche. Per alcune razze c'è il rischio anche della torsione gastrica, che porta a conseguenze ben più gravi, anche letali. Cosa fare quando il cane mangia troppo in fretta La prima soluzione, nel caso in cui si abbiano due o più cani, è quella di farli mangiare separatamente, mettendoli in stanze diverse. In questa maniera, infatti, si riduce la competizione alimentare e, nel giro di poco tempo, il problema dovrebbe risolversi. Evitate di disturbare il cane con la vostra presenza mentre mangia, dato che potrebbe credere che anche voi vogliate rubargli il cibo. Se invece si possiede un solo cane, si può tentare di spargere il contenuto della ciotola sul pavimento, in circa 4 mq. Il cane dovrà quindi spostarsi di qualche passo per ingerire il cibo, facendo passare quindi del tempo tra un boccone e l'altro, oltre ad attuare anche una ricerca olfattiva appagante per individuare quello che può aver tralasciato. Si tratta di una soluzione attuabile in spazi adeguati e ovviamente con del cibo secco, come possono essere le crocchette, ma naturalmente impossibile da praticare con il cibo umido, in particolare in appartamenti o altre ambienti non idonei. Un altro metodo può essere l'utilizzo del Kong, un gioco educativo per cani di forma conica, in caucciù naturale molto resistente. Un grosso foro nella parte bassa permette di inserire al suo interno cibo in qualsiasi forma e consistenza, mentre un piccolo foro nella parte alta impedisce di creare l’effetto 'sottovuoto', evitando che la lingua del cane possa rimanere incastrata dentro. Una volta inserito il cibo al suo interno, il cane si deve impegnare a trovare una soluzione per farlo uscire. Ciotola anti ingozzamento cane Una soluzione molto sicura può essere l'acquisto di una specifica ciotola per cane vorace, che presenta una superficie di fondo ruvida con punte e avvallamenti. Per raggiungere i pezzetti di cibo o le crocchette l’animale dovrà cercarle con più calma con lingua e bocca, rallentando l’assunzione di cibo e riducendo così i rischi.
Perché il cane non mangia nella ciotola: le cause e come comportarsi

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Perché il cane non mangia nella ciotola: le cause e come comportarsi

il dic 13 2024
Capita più frequentemente di quanto si immagini che il cane non mangi dalla ciotola, oppure che manifesti altri strani comportamenti prima e durante il pasto. Da cosa sono dovuti? Come mai succede? Cosa bisogna fare? È necessario preoccuparsi per la sua salute o il suo benessere? In sostanza: perché il cane non mangia nella ciotola? Per cercare di rassicurarti e di aiutarti a risolvere questo problema, abbiamo raccolto alcune delle domande più frequenti a cui proveremo tra poco a rispondere! Il cane non mangia dalla ciotola Quando il cane non mangia nella ciotola o diventa inappetente, è inevitabile farsi prendere dalla preoccupazione. Esistono però molte motivazioni che possono spiegare questo comportamento. Vediamo le più frequenti: Il cibo non gli piace. Può capitare, come succede con i gusti degli esseri umani. Evita di somministrargli cibo molto appetizzante o ricco di additivi che ne stimolino il consumo: tornare al cibo sano e naturale sarà davvero difficile! Piuttosto, cerca una marca di cibo per cani diversa, ma di pari livello nutrizionale, come i mangimi completi che trovi nel nostro shop.  Il cane è spaventato da qualcosa: l'ambiente è rumoroso e caotico? I bambini lo disturbano quando prova a mangiare? Ci sono altri animali con cui deve litigarsi la razione? Questi motivi potrebbero essere alla base dell'inappetenza. Prova a creare un momento del pasto più tranquillo e sereno. La ciotola è inadatta. I cuccioli avranno difficoltà a raggiungere il cibo in una ciotola troppo alta, oppure i cani con le orecchie lunghe non apprezzeranno di sporcarsi tentando di raggiungere bocconcini e crocchette. Un cane anziano potrebbe, invece, faticare o provare dolore nel piegarsi. Per tutte queste esigenze esistono ciotole specifiche: prova ad acquistarne una differente per taglia e forma nel nostro shop! La ciotola ha un cattivo odore. Se lavata in modo non corretto, la ciotola può trattenere odori sgradevoli: chi di noi apprezzerebbe un bicchiere di vino da una stoviglia sporca o mangerebbe volentieri da un piatto poco pulito? Presta più attenzione all'igienizzazione e usa ciotole realizzate con un materiale più facile da pulire e che non trattenga gli odori: acciaio, alluminio e ceramica sono materiali perfetti. Il cane mangia fuori dalla ciotola Sembra strano, ma è frequente che il cane prenda il cibo dalla ciotola, lo sposti per terra e lo mangi da lì. Se il cane non mangia croccantini dalla ciotola, puoi verificare se: Il cane teme la gerarchia: se un altro animale di casa è particolarmente aggressivo e geloso del cibo, per evitare conflitti, il più debole prende la propria razione e la sposta per mangiarla senza disturbarlo. In alcuni casi, il cane che sposta la ciotola per intero lo fa proprio per questo motivo, per non essere disturbato durante il pasto.  La ciotola di plastica ha un odore sgradevole, oppure se quella di alluminio produce un rumore fastidioso. Se il problema è nella gerarchia, prova a dare da mangiare ai cani alla stessa ora ma in stanze diverse. Oppure, trova un luogo più tranquillo per il suo pasto, dove non verrà disturbato.  Una ciotola di materiale differente, per esempio in ceramica, e opportunamente lavata, potrebbe risolvere invece il secondo caso.  Perché il cane ribalta la ciotola   Il cane che rovescia la ciotola molto spesso lo fa per maldestrezza, per esempio perché cucciolo o anziano. Il fastidio è facilmente risolvibile mettendo la ciotola in uno spazio più ampio e usandone una di materiale più pesante, come la ceramica; oppure, si può usare un supporto pesante o gommato che trattenga le ciotole di acqua e cibo nella giusta posizione.  Se il cane rovescia la ciotola perché troppo vorace, è possibile usare speciali piatti per ridurre questo comportamento: il fondo trattiene le crocchette e il cane deve sforzarsi di raggiungerle, rallentando l'abbuffata.  A volte il cane rovescia la ciotola per attirare l'attenzione dei padroni, specie se soffre la solitudine durante il giorno.  Cosa non fare se il cane non mangia Un proprietario premuroso inevitabilmente si preoccupa se il proprio animale di colpo smette di mangiare volentieri il cibo che ha, invece, sempre apprezzato. Alcuni atteggiamenti possono però essere controproducenti: Non somministrare snack ipercalorici, troppo invitanti, con aromatizzanti sintetici: il cane potrebbe abituarsi e rifiutare ancor di più il cibo sano che gli offrirai; oppure, arriverà al pasto giù sazio e non vorrà mangiare la razione proposta. Non cambiare le sue abitudini: cercare di invogliarlo, facendolo mangiare dalle mani, potrebbe renderlo ancora più recalcitrante; inoltre, cerca di non cambiare gli orari del pasto. Piuttosto, rendi più sana e confortevole la sua routine quotidiana del pasto. Non osservarlo con angoscia ad ogni boccone: se il cane non mangia nella ciotola, probabilmente sta facendo un capriccio e, avvertendo la tua preoccupazione, sarà ancora meno disciplinato. Lascialo tranquillo e non farti intimorire: appena avrà abbastanza fame sicuramente ricomincerà a mangiare correttamente. Se il cane presenta altri sintomi oltre all'inappetenza (come dolore, febbre, prostrazione, vomito), non attardarti a contattare il veterinario! L'origine dell'inappetenza potrebbe essere un trauma o una patologia da diagnosticare e curare il più rapidamente possibile.
Come insegnare al cane a non abbaiare: suggerimenti utili

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Come insegnare al cane a non abbaiare: suggerimenti utili

il dic 13 2024
Bisogna essere consapevoli che educare un cane a non abbaiare è un procedimento che comporta tempo (settimane o addirittura mesi), ma non per questo dovete scoraggiarvi e demordere. Le prime volte ci vorrà fermezza e sarà una prova di tenacia anche per voi stessi, ma i risultati arriveranno, se saprete ricompensare il vostro cucciolo, nei momenti e nelle modalità opportune. Abbaiare è l'unico sistema di cui il cane dispone per esprimere sentimenti, stati emotivi e le necessità di cui ha bisogno. Alcune volte, però, un cane che abbaia sempre può essere anche sintomo di alcuni disturbi comportamentali, sui quali si deve lavorare affinché il vostro compagno a quattro zampe non diventi, soprattutto per i vicini, un cane che abbaia troppo. Far smettere il cane di abbaiare non deve in alcun modo comportare violenza o addirittura interventi chirurgici (come il recidere le corde vocali, procedura fortunatamente vietata in Italia). Quando vi approccerete a questo percorso di educazione con il vostro cane, cercate di 'coinvolgere' rispettosamente anche i vicini, se ne avete, perché nei primi tempi ci vorrà pazienza anche da parte loro. Spiegare loro che state imparando voi stessi come non fare abbaiare il cane, vi farà ben sperare in un po' più di tolleranza da parte dei vostri vicini.  Come insegnare al cane a non abbaiare alle persone Non appena individuerete la motivazione che porta il vostro cane ad abbaiare, saprete come intervenire: dedicatevi ad eliminare tale motivazione. Il cane prova una sorta di appagamento nell'abbaiare: se tale gli viene tolto, il cane non avrà più motivo di continuare. Ad esempio: se il vostro cane in giardino abbaia ai passanti o ad altri cani estranei al suo territorio, prendete l'abitudine fin da subito ad accompagnarlo dentro casa. Le prime volte continuerà ad abbaiare probabilmente anche da dentro casa, quindi abbassate le imposte o chiudete le tende. Capirà, dopo qualche volta, che l'abbaio gli preclude la gioia di stare all'aperto, e nel tempo smetterà questo comportamento. Contrariamente a quanto si immagini, una cosa fondamentale da osservare è ignorare il vostro cane quando abbaia. Sì, è una cosa che sembra molto difficile, ma se si capiscono le motivazioni, sarà invece di facile attuazione. Se alziamo la voce con il nostro cane che abbaia, lui interpreterà il nostro atteggiamento come un'approvazione. Non riconoscendo quello che gli diciamo, a lui parrà di discutere con noi senza capire che non è un giusto atteggiamento da avere. Se lo ignoriamo (non guardatelo, non parlategli, non coccolatelo!) e gli insegniamo il comando 'a terra' con voce ferma e senza urlare, potremo gratificarlo con un bocconcino soltanto dopo che si sarà tranquillizzato. Aspettate qualche minuto prima di premiarlo con lo snack, così che lui non si possa confondere sull'atteggiamento giusto da adottare: con il tempo capirà che è la calma ad essere premiata e non il suo abbaiare. Un altro espediente per far smettere il tuo cane di abbaiare è distrarlo.  Fai cadere qualcosa a terra o lanciagli la sua palla preferita, sposta la sua attenzione in qualcos'altro, come il gioco. Non appena si avvicina a te, dagli l'ordine 'a terra', e dopo che l'ha eseguito, premialo.  Ricordiamoci che i cani manifestano la noia o la paura abbaiando. È importante che il padrone sappia interpretare i suoi comportamenti per poter intervenire nel modo corretto e, non da meno, curarsi della sua dovuta attività fisica per sfogare il suo bisogno di movimento (soprattutto per i cani di taglia medio-grande). Portatelo fuori almeno un paio di volte al giorno e fatelo giocare per almeno un'ora consecutiva. Nel caso invece di cani anziani, un abbaio nervoso e ripetitivo non è altro che un sintomo di senilità canina. Sarà opportuno tenerlo controllato dal vostro veterinario di fiducia, eventualmente con qualche farmaco apposito. Un ultimo consiglio: siate coerenti. Non appena deciderete di intraprendere questo percorso educativo con il vostro cane, fate in modo di non confondergli le idee con comandi sbagliati o incoerenti. Se alcune volte gli urlate contro quando abbaia e altre invece no, lui non capirà se il suo abbaiare è una buona azione o meno.
Come insegnare al cane a non mordere: i nostri consigli

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Come insegnare al cane a non mordere: i nostri consigli

il dic 13 2024
Quando viviamo ogni giorno con il nostro amico a quattro zampe, una delle cose più problematiche è insegnare al cane a non mordere se questo è troppo esuberante, o addirittura pericoloso. Un problema che potrebbe impedire di vivere una vita normale con il nostro animale, precludendo alcune semplici attività come una passeggiata in centro o una visita ad amici e parenti. Si rischia di entrare in un circolo vizioso, che ci costringere a lasciare il cane spesso confinato a casa, da solo, causandogli sofferenza e infelicità. Ecco allora qualche veloce consiglio per educare un cane che ha la tendenza a mordere, in modo da poterlo portare agevolmente in giro con noi, senza lasciarlo mai solo. Educare il cane a non mordere: lezioni per i cuccioli Un cane morde tutto non solo per aggressività. Quando è cucciolo, questa è una fase specifica della sua crescita evolutiva. Proprio in questa fase possiamo insegnare al nostro piccolo amico a regolare l'intensità del morso con qualche piccolo accorgimento. Nei suoi primi mesi di vita, il cane morde per apprendere l'ambiente che lo circonda, ma anche per giocare come è naturale che sia. Il problema è che deve anche imparare a modulare la forza che imprime nel morso: se giocando, il vostro cane vi morde la mano, state quindi attenti a quanta intensità mette nell'azione. Se il vostro cane vi morde senza particolare vigore, lasciatelo pure fare, ma appena aumenta la forza della stretta provate ad emettere qualche guaito, lasciando ferma la mano. Questo farà capire al nostro amico a quattro zampe che ha esagerato nel morso e, ripetendo questa lezione più volte, il concetto si sedimenterà nella sua testa, rendendolo più educato in età adulta. Addestrare il cane a non mordere: i rinforzi positivi Ovviamente il metodo principale per addestrare un cane a non mordere è quello di prevedere dei rinforzi positivi da abbinare ai comportamenti corretti. Nel caso del morso, questa cosa può essere fatta già nella giovane età dell'animale, ma ha una sua efficacia anche in età più avanzata. Proviamo quindi a tenere un bocconcino stretto all'interno del nostro pugno, facendo avvicinare il cane alla nostra mano. Questo proverà ovviamente a liberare il premio stretto nel nostro palmo, e lo farà inizialmente con il metodo che ritiene più opportuno. Se lo dovesse fare con troppa irruenza, iniziando a mordere il pugno, puntando i denti sulla pelle nuda, non dovremo cedere alla prepotenza di questa azione. Il rinforzo positivo si applica nella situazione contraria: quando il nostro amico a quattro zampe si concentra sull'aprire il pugno aiutandosi con il muso, ma senza usare i denti: ecco che, in questo caso, potremo aprire la mano per concedergli l'agognato premio. Questo tipo di schema farà capire al cane quale sia il comportamento accettato e, pertanto, modulerà le sue reazioni di conseguenza, imparando che il morso non è il modo per ottenere quello che vuole, ma semplicemente un sistema di difesa estrema quando viene attaccato. Cosa fare se il cane morde: diamogli qualcosa da mordere! Se il nostro cane è un rosicchiatore seriale, dobbiamo anche valutare e rispettare la sua natura. Quindi, calcoliamo sempre che per un cane è abbastanza normale avere qualcosa in bocca da mordere e, a questo proposito, possono essere utili giocattoli specifici che possono lasciarlo sfogare sotto questo punto di vista.  Grazie al gioco, il nostro cane potrà quindi avere una valvola di sfogo per l'aggressività, riducendo drasticamente gli episodi di morsi ingiustificati. E se invece il mio cane morde le persone, cosa si può fare? In questo caso i motivi potrebbero essere più profondi e, per gestire questo malessere del cane, è necessario rivolgersi a specialisti e addestratori professionisti in grado di correggere il problema.
Cibo secco o umido per cani: quale scegliere

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Cibo secco o umido per cani: quale scegliere

il dic 13 2024
Come per gli esseri umani, anche per gli animali esistono diverse tipologie di alimenti e di abitudini alimentari. Non esiste una risposta univoca su cosa sia meglio per loro tra cibo secco o umido, ma si possono invece valutare delle soluzioni specifiche adatte alle esigenze del pet. Meglio cibo secco o umido per cani: le differenze  Le differenze sostanziali tra cibo secco e umido riguardano principalmente la percentuale di acqua presente nell'alimento e la tipologia di cottura. Nel cibo secco, lo dice il termine stesso, la quantità di acqua presente è inferiore al 14%. Il cibo secco, in termini comuni, viene definito 'croccantino', determinando a sua volta anche la tipologia di cottura, molto simile al nostro biscotto. Nel cibo umido invece, la classica 'scatoletta' per intenderci, la quantità di acqua presente è superiore al 34% mentre la tipologia di cottura è simile al nostro 'a vapore'. Sostanzialmente il pastone destinato alla cottura, viene prima inscatolato e poi cotto ad elevate temperature, in modo da eliminare tutti gli eventuali batteri e garantirne la sterilizzazione. In questo modo, l'acqua che si crea all'interno della scatola, non si disperde e viene immagazzinata dalle carni durante il processo di cottura. Si tratta dello stesso procedimento che si usa per il nostro comune tonno in scatola. Alimentazione cani meglio umido o secco: vantaggi e svantaggi Il cibo secco per cani e gatti è principalmente un grosso vantaggio per il proprietario: è molto pratico, si conserva facilmente e per lungo tempo ed è meno costoso. Uno dei vantaggi per l'animale va a favore della sua salute dentale: masticare delle crocchette favorisce la rimozione naturale della placca e combatte la formazione di tartaro che, se sottovalutata, può portare alla perdita dei denti. Il cibo secco ha un'alta concentrazione calorica, è molto proteico e nutriente, con un buon bilanciamento di proteine, grassi, zuccheri, minerali e fibre. Lo svantaggio per l'animale è che si presenta molto meno saporito rispetto al cibo umido. Sapendo che nei cani l'olfatto è molto più sviluppato del gusto, faranno molta più fatica ad approcciarvisi soprattutto se soffrono di inappetenza. Il rischio inoltre è che ci siano tipi di crocchette troppo economiche e di scarsa qualità: fate attenzione alla percentuale presente di farine, che tendono a riempire l'alimento soltanto in quantità ma non in qualità. Cani e gatti di solito preferiscono il cibo umido, molto più profumato e gustoso. Esistono anche dei cibi semi-umidi, ma sono quasi sempre identificati come snack e da soli non sono sufficienti. Il cibo umido oltre ad agevolare eventuali disturbi di inappetenza è molto ricco d'acqua e ha una bassa percentuale di minerali, quindi è un toccasana per la prevenzione di disturbi renali. Soprattutto per cani maschi sterilizzati, il cibo umido è consigliato per evitare il formarsi di calcoli alla vescica. Inoltre, il cibo in scatola è altamente digeribile e nel caso di infiammazioni allo stomaco viene assimilato in modo più facile. Essendo meno calorico rispetto alle crocchette, il cibo umido ha una percentuale inferiore di carboidrati e grassi che portano facilmente al sovrappeso dell'animale, soprattutto se la sua mobilità è ridotta o non pratica la giusta quantità di movimento. Proporzione cibo secco e umido: pasto completo o complementare? La combinazione di cibo secco e umido è tuttavia possibile, sebbene l'animale, dopo aver provato il cibo umido, passerà con difficoltà unicamente a quello secco. Il giusto equilibrio dev'essere deciso con un veterinario nutrizionista che sappia valutare le integrazioni specifiche e le dosi più adatte all'animale. La distinzione tra pasto completo e complementare è fondamentale: mentre il primo è sufficiente e non necessita di alcuna integrazione, il secondo ha bisogno di un'aggiunta, che sia anche cucinata dal padrone, ma sempre valutata con il veterinario di riferimento.
Perché il cane si morde la coda: cause e rimedi

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Perché il cane si morde la coda: cause e rimedi

il dic 13 2024
Il cane che si morde la coda non è solo un modo di dire, ma può nascondere problemi fisici o psicologici del nostro amico a quattro zampe.  In questo articolo cercheremo di analizzare le principali cause e rimedi di questo disturbo senza tralasciare l'alimentazione e un opportuno aiuto del veterinario per escludere eventuali patologie che potrebbero danneggiarlo a lungo termine.  Qualunque sia il motivo che spinge il cane a mordersi la coda è importante ricordarsi che rimproverarlo è un atteggiamento controproucente.  Il nostro fedele compagno ci sta infatti mandando un messaggio di disagio molto chiaro che, se ascoltato, potrà aiutare lui a stare meglio e noi a costruire un rapporto migliore con lui.  Quando il cane si morde la coda  Come abbiamo detto le cause possono avere origini fisiologiche, per le quali sarà necessario l'aiuto di un veterinario, e psicologiche per le quali potrà aiutarci un addestratore o un comportamentista.  Vediamo in primo luogo le cause fisiche. Fra i motivi per cui un cane si morde la cosa possono esserci:  Un trauma o una frattura. Questa causa è di facile individuazione effettuando un semplice esame alla tastazione.  Toccando la coda il coccige e il bacino dell'animale possiamo facilmente individuare il punto in cui il cane prova dolore. Se vediamo che in un determinato punto il nostro amico prova dolore, si ribella o guaisce ci troviamo chiaramente di fronte a un trauma o una frattura.   Una ferita o una lesione. Un'altra causa di tipo fisico che potrebbe essere più difficile da identificare a seconda del pelo del nostro amico.  Sia una lesione che una ferita potrebbero essere di più difficile individuazione poiché nascoste dal pelo lungo o fitto. Soprattutto nel caso di una lesione cutanea causata da dermatite, lo strato umido e appiccicoso del derma potrebbe incollare lo strato più corto e sottile del pelo nascondendola quasi completamente. In questo caso consigliamo un'attenta analisi soprattutto delle parti sotto la coda e dove c'è più pelo.  Presenza di pulci o altri parassiti. Tutti i parassiti del cane hanno vita più facile nelle zone nascoste dove la lingua arriva con più difficoltà e il pelo è più fitto, come ad esempio la base della coda.  Anche in questo caso un esame visivo è la cosa più semplice. Scostando il pelo andremo a cercare i parassiti o le deiezioni degli stessi. Le feci delle pulci sono infatti dei piccoli frammenti neri che se sciolti in acqua assumono un colore rossastro. Se non ne troviamo e se il nostro cane è stato sverminato di recente e ha fatto un trattamento antiparassitario allora possiamo escludere questa causa.  Problemi all'ano, al retto e all'ultimo tratto dell'apparato digerente. Questi problemi sono di più difficile individuazione poiché potrebbero lasciare pochi o anche nessun segno all'analisi visiva di chi non è veterinario. Non si può escludere questo problema senza un consulto medico, ma al contrario è di facile individuazione se sappiamo cosa osservare. Se il cane si lamenta quando va di corpo, si lecca troppo spesso anche lontano dalla defecazione o le stesse feci non hanno un aspetto sano allora in questo caso possiamo supporre si tratti di problemi all'ultimo tratto dell'apparato digerente.  Più rare sono le cause comportamentali e psicologiche e dovrebbero essere prese in considerazione solo dopo aver escluso possibili problemi fisici.  Perché si annoia. Un cane che si annoia ed ha un eccesso di energie inespresse  Perché si sente chiuso. Quando si sente ristretto in un ambiente troppo piccolo può manifestare lo stress in questo modo  Per attirare la nostra attenzione se non passiamo abbastanza tempo con lui.  Rimedi se il cane si morde la coda Una volta identificata, anche sommariamente, l'origine del problema il nostro consiglio è sempre quello di rivolgersi ad uno specialista.  Nel caso di origine fisica, fisiologica o parassitaria sarà necessario chiedere il consulto di un veterinario. Sconsigliamo vivamente di provare rimedi fai da te o improvvisare una cura farmaceutica sulla base di indicazioni altrui, meglio sempre far visitare da un veterinario.  Nel caso di origine comportamentale o psicologica possiamo invece prima provare a passare più tempo con il nostro fedele amico facendolo svagare e portandolo in lunghe passeggiate.  Qualora il problema non si risolvesse in questo modo è possibile rivolgersi ad un comportamentista specializzato in cani o animali domestici. 
Perché il cane morde il guinzaglio: cause e rimedi

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Perché il cane morde il guinzaglio: cause e rimedi

il dic 13 2024
Un comportamento assai comune di cui spesso ignoriamo il vero significato. Il cane che morde il guinzaglio è un cliché antico quanto l'amicizia stessa tra uomo e cane, eppure i suoi significati non vengono sempre compresi portando frustrazione al nostro amico a quattro zampe.  In questo articolo cercheremo di analizzare le possibili cause di questo comportamento, i fattori scatenanti e quali nostre reazioni possono portarlo a calmarsi senza indurlo in frustrazione.  Il cane salta e morde il guinzaglio  È un chiaro segno di eccitazione. Il nostro stile di vita è spesso troppo sedentario per il nostro amico che invece ha energie da vendere.  Specie se in appartamento o in casa i cani soffrono la mancata attività. Dove per noi la televisione o il computer sono strumenti di intrattenimento, lo stesso non vale per il nostro cane che vive le emozioni in modo molto più fisico di quanto siamo abituati a fare noi.  In questo caso il gioco è un'ottima soluzione per scaricare il suo stress. Cani molto attivi come i retriever, cani da caccia, labrador e cani da pastore hanno energie da vendere che non possono essere scaricate se non con un'abbondante dose di esercizio fisico. Portiamoli quindi a correre in un parco, facciamoli divertire a riportare la pallina o, se in un ambiente adibito ai cani, lasciamoli anche liberi di correre autonomamente e di godersi l'aria aperta. Il cane che morde e tira il guinzaglio  Un comportamento molto più comune nei cani da pastore e nei cani dotati di una spiccata fisicità.  Anche i cani vivono il desiderio di accettazione sociale e ciascuno di loro lo esercita fondandolo sulle proprie abilità innate. Per il nostro cane il tiro del guinzaglio, l'equivalente nostro del braccio di ferro o tiro alla fune, è anche un modo di attirare la nostra attenzione e dimostrarci quanto bravi sono.  In base alla loro razza questo comportamento può essere inteso come più o meno competitivo. Se per un boxer il tiro del guinzaglio è un modo per giocare e dimostrarci la sua forze, per i cani da pastore è un modo per testare la supremazia.  La loro natura li porta a testare continuamente le capacità del capobranco e a succedergli nel caso fallisse le prove. È chiaro che, sia per intelligenza che per forza fisica, l'uomo si dimostra un capobranco dalle capacità superiori, ma la loro natura impone questo confronto anche sotto forma di gioco.  Il cane morde guinzaglio e ringhia  Il ringhio di un cane non ha un solo significato. Soprattutto se abbinato ad attività ludiche il ringhio non è altro che un'espressione del divertimento o dell'impegno che sta mettendo in un'attività fisica.  Se il ringhio è appena accennato, basso e continuativo è con tutta probabilità espressione di gioco. È estremamente comune per i cani che vogliono giocare al tiro al guinzaglio e non si tratta di un atteggiamento malevolo.  Attenzione invece se il ringhio è meno costante, più acuto e accompagnato da latrati. In questo caso il messaggio potrebbe essere ben diverso, molto probabilmente il nostro amico sta vivendo una sensazione di disagio, paura o ancora sta cercando di avvertirci di una sensazione di pericolo.  Come calmare il cane che morde il guinzaglio  Come abbiamo visto finora si tratta di atteggiamenti che hanno per lo più a che fare con la sua natura e con l'espressione di gioco. È importante quindi comprenderne la ragione che risiede dietro questo comportamento e reagire in modo appropriato. Quindi, come calmarlo?  Evitiamo di rimproverarlo. A meno che non si tratti di un comportamento troppo frequente e incontrollato sarebbe sempre preferibile aiutare il nostro cane nella gestione delle energie in eccesso.    Giochiamo a tirare il guinzaglio se ce lo chiede. È un'attività che richiede poco sforzo da parte nostra ma che significa molto per lui. Mostriamogli che il gioco ci diverte e lui ne sarà felice.    Ascoltiamo la sua voce. Se ci sta mandando dei segnali insoliti molto probabilmente si trova a disagio o è preoccupato, in questo caso proviamo a farci guidare per comprendere cosa lo pone in una situazione di stress. 
Verdura ai cani: quali possono mangiare e quali sono vietate

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Verdura ai cani: quali possono mangiare e quali sono vietate

il dic 13 2024
I cani, essendo onnivori, possono trarre beneficio dalla presenza di verdure nella loro dieta. Tuttavia, non tutte gli alimenti sono sicuri per loro. Ecco perché, prima di introdurre le verdure nell'alimentazione del cane, è bene fare un po' di chiarezza. In questo articolo vedremo quali sono le verdure che fanno bene al cane e quelle che invece dovrebbero essere evitate, proprio a causa dei potenziali rischi per la loro salute. Quali verdure dare al cane Gli ortaggi possono essere un'aggiunta salutare alla dieta del nostro amico a quattro zampe. Ecco quindi una lista delle migliori verdure per il cane. Carote: ricche di vitamine e fibre, le carote sono spesso gradite dai cani e possono essere date crude o cotte. Zucchine: sia le zucchine che le zucche sono sicure e offrono una buona fonte di fibre e nutrienti. Piselli: i piselli sono una fonte sana di proteine e possono essere offerti ai cani sia crudi che cotti. Spinaci (cotti): gli spinaci contengono ferro e vitamine, ma è consigliabile darli cotti e con moderazione a causa del contenuto di ossalati. Cetrioli: i cetrioli sono una scelta idratante e a basso contenuto calorico che molti cani apprezzano. Broccoli (cotti): ricchi di fibre e vitamine, i broccoli sono sicuri quando cotti, ma presta attenzione alla quantità a causa del contenuto di fibra. Cavolfiore (cotto): il cavolfiore cotto è un'altra opzione sicura e può essere somministrato ai cani con moderazione. Patate (cotte): le patate cotte forniscono carboidrati e possono essere offerte ai cani, ma evita le patate crude. Asparagi (cotti): gli asparagi cotti sono sicuri e contengono nutrienti benefici. Fagiolini (cotti): i fagiolini cotti sono una fonte di fibre che può essere inclusa nella dieta del tuo cane. Cavolo (cotto): il cavolo cotto è sicuro e può essere somministrato occasionalmente, ma in piccole quantità. Ora che hai capito quali verdure possono mangiare i cani, ricorda sempre di tagliarle in pezzi piccoli per evitare il rischio di soffocamento, e introduci gradualmente nuovi alimenti nella dieta del tuo cane, monitorando attentamente le reazioni. In caso di dubbi o preoccupazioni, è consigliabile consultare il veterinario. Verdure vietate ai cani Le verdure ai cani forniscono importanti nutrienti e contribuiscono alla loro salute generale. Ma attenzione, non tutte sono adatte ai nostri pet! Ecco, quindi, un elenco di verdure da non dare al cane: Cipolle e Aglio: contengono composti che possono danneggiare i globuli rossi dei cani, causando problemi di anemia. Pomodori: le piante di pomodoro contengono solanina e tomatina, che possono essere dannose. Anche il pomodoro stesso può causare problemi se consumato in eccesso. Avocado: contiene persina, che può essere tossica per i cani. L'alto contenuto di grassi può anche causare problemi digestivi. Patate crude: le patate crude contengono solanine, che può essere dannosa per i cani. Le patate cotte sono generalmente sicure se somministrate con moderazione. Rabarbaro: contiene ossalati, che possono essere dannosi per i reni dei cani. Cavolo (crudo): il cavolo crudo può causare disturbi gastrointestinali nei cani a causa del suo contenuto di fibra difficile da digerire. Mais sucrino: alcuni cani potrebbero avere difficoltà a digerire il mais sucrino crudo, quindi è meglio offrirlo cotto. Funghi: alcuni tipi di funghi possono essere tossici per i cani e possono causare gravi problemi digestivi o avvelenamento. Peperoncino: contiene capsaicina, che può irritare lo stomaco dei cani e causare disagio. Cavolo di Bruxelles: può causare problemi digestivi nei cani a causa del suo contenuto di fibre. Melanzane: contengono solanina, che può essere tossica per i cani, anche se il rischio è relativamente basso. Ricorda che questa lista di verdure vietate ai cani non è esaustiva, e in generale, è sempre consigliabile consultare il veterinario prima di introdurre nuovi alimenti nella dieta del tuo cane. Ogni cane è un individuo unico e le reazioni possono variare. Monitora attentamente il tuo animale domestico quando gli offri nuovi cibi e presta attenzione a qualsiasi segno di disagio o reazione avversa.
Malassenzia nel cane: tutto quello che c'è da sapere

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Malassenzia nel cane: tutto quello che c'è da sapere

il dic 13 2024
La malassezia è un genere di funghi lieviti che fa parte della normale flora cutanea e delle orecchie di molti animali, inclusi i cani. Tuttavia, in determinate circostanze, può causare infezioni e problemi dermatologici. Questo articolo esplorerà in dettaglio tutto ciò che c'è da sapere sulla malassezia nei cani: cause, sintomi, diagnosi e trattamento. Cause della crescita eccessiva di malassezia nei cani La malassezia è normalmente presente sulla pelle dei cani senza causare problemi. Tuttavia, alcune condizioni possono favorire una crescita eccessiva di questo lievito, portando a infezioni. Tra i principali fattori predisponenti troviamo: Allergie Le allergie alimentari o ambientali sono una delle cause principali delle infezioni da malassezia nei cani. Le allergie possono indebolire la barriera cutanea e creare un ambiente favorevole alla crescita del lievito. Malattie cutanee Condizioni come la dermatite atopica possono predisporre i cani alle infezioni da malassezia. La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle che provoca prurito e lesioni cutanee, facilitando la colonizzazione da parte del lievito. Disturbi endocrini Problemi endocrini, come l'ipotiroidismo, possono alterare l'equilibrio della flora cutanea e favorire la crescita di malassezia. L'ipotiroidismo riduce l'attività delle ghiandole sebacee, creando un ambiente ideale per il lievito. Ambiente umido Un ambiente umido è un altro fattore che può promuovere la crescita della malassezia. I cani che vivono in climi umidi o che trascorrono molto tempo in acqua sono più suscettibili alle infezioni da malassezia. Sintomi delle infezioni da malassezia nei cani Le infezioni da malassezia nei cani possono manifestarsi con una varietà di sintomi. È importante riconoscere i segni per poter intervenire tempestivamente con il trattamento adeguato. Tra i principali sintomi troviamo: Prurito intenso Uno dei sintomi più comuni è il prurito intenso. I cani affetti da un'infezione da malassezia possono grattarsi, mordersi o leccarsi eccessivamente, soprattutto nelle aree colpite. Odore sgradevole Un altro sintomo caratteristico è l'odore sgradevole della pelle. La malassezia può provocare un odore simile a quello del formaggio, particolarmente evidente nelle zone umide e pieghe della pelle. Eritema L'eritema, o arrossamento della pelle, è un altro segno comune delle infezioni da malassezia. Le aree colpite possono apparire infiammate e arrossate. Desquamazione e seborrea La pelle dei cani con infezione da malassezia può presentare desquamazione (pelle secca e squamosa) o seborrea (pelle oleosa con squame). Questi sintomi possono essere localizzati o diffusi. Lesioni cutanee Nei casi più gravi, la pelle può diventare spessa e scura, una condizione nota come lichenificazione. Queste lesioni possono essere particolarmente evidenti nelle zone di pieghe cutanee. Infezioni auricolari Le orecchie possono essere particolarmente colpite dalla malassezia. I sintomi includono infiammazione, prurito, arrossamento e un odore sgradevole. Le infezioni auricolari da malassezia sono spesso ricorrenti. Diagnosi delle infezioni da malassezia nei cani Per diagnosticare un'infezione da malassezia, il veterinario eseguirà una serie di esami. La diagnosi accurata è essenziale per stabilire il trattamento più efficace. Gli esami diagnostici includono: Esame clinico Il veterinario valuterà i sintomi clinici del cane attraverso un esame fisico dettagliato. Osserverà le aree colpite e prenderà nota dei segni caratteristici dell'infezione. Citologia La citologia è una tecnica diagnostica che prevede la raccolta di campioni di pelle o orecchie per esaminarli al microscopio. Il veterinario preleverà campioni con un tampone o mediante raschiamento cutaneo per identificare la presenza di malassezia. Coltura fungina In alcuni casi, può essere utile eseguire una coltura fungina in laboratorio. Questo test permette di identificare specificamente il lievito e determinare la sua sensibilità agli antifungini. Trattamento delle infezioni da malassezia nei cani Il trattamento delle infezioni da malassezia nei cani può variare in base alla gravità dell'infezione e alle condizioni sottostanti che la predispongono. Le principali opzioni terapeutiche includono: Shampoo antifungini Gli shampoo antifungini sono spesso il primo passo nel trattamento delle infezioni da malassezia. Prodotti contenenti clorexidina, miconazolo o ketoconazolo sono efficaci nel ridurre la carica fungina sulla pelle. È importante seguire le indicazioni del veterinario per l'uso corretto degli shampoo. Antifungini topici Oltre agli shampoo, possono essere utilizzati antifungini topici come creme, lozioni o spray da applicare direttamente sulle aree colpite. Questi prodotti aiutano a ridurre l'infezione localizzata e alleviare i sintomi. Antifungini orali Nei casi più gravi o ricorrenti, il veterinario può prescrivere antifungini orali. Questi farmaci agiscono sistemicamente per combattere l'infezione dall'interno. È importante seguire attentamente il regime terapeutico prescritto dal veterinario. Gestione delle cause sottostanti Per prevenire le recidive, è essenziale identificare e gestire le cause sottostanti che predispongono il cane a queste infezioni. Questo può includere il trattamento delle allergie, delle malattie cutanee o dei disturbi endocrini. Una corretta gestione delle condizioni predisponenti può ridurre significativamente il rischio di nuove infezioni. Prevenzione delle infezioni da Malassezia nei cani Prevenire le infezioni da malassezia nei cani implica mantenere una buona igiene e gestire le condizioni predisponenti. Ecco alcuni consigli per prevenire queste infezioni: Mantenere il pelo pulito e asciutto: evitare che il pelo del cane rimanga umido per lungo tempo, specialmente dopo il bagno o il nuoto. Utilizzare prodotti specifici: usare shampoo e prodotti per la cura della pelle consigliati dal veterinario. Controllare le orecchie regolarmente: pulire le orecchie del cane regolarmente e monitorare eventuali segni di infezione. Gestire le allergie e altre condizioni: seguire le indicazioni del veterinario per la gestione delle allergie, delle malattie cutanee e dei disturbi endocrini. Conclusione La malassezia nei cani è una condizione comune che può causare notevoli disagi se non trattata adeguatamente. Riconoscere i sintomi e intervenire tempestivamente con il trattamento appropriato è fondamentale per la salute e il benessere del cane. Consultare il veterinario è sempre la migliore opzione per una diagnosi accurata e un piano terapeutico efficace. Con una buona gestione e prevenzione, è possibile mantenere sotto controllo queste infezioni e garantire al proprio cane una vita sana e felice.