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Passero del Giappone: allevamento e alimentazione

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Passero del Giappone: allevamento e alimentazione

il dic 18 2024
Il Passero del Giappone è una varietà di uccello derivata dalla Lonchura striata ed appartenente alla famiglia degli estrildidi. Di piccole dimensioni, misura infatti appena 11 o 12 cm, è stato selezionato in allevamento e le sue origini risalgono al 1700. Infatti, la varietà è stata selezionata in Giappone nel corso del XVIII secolo con esemplari importati dalla Cina, poi sono arrivati in Europa nel 1860 come uccelli da gabbia. Scopriamo caratteristiche, alimentazione e come allevare i passeri del Giappone. Caratteristiche del Passero del Giappone Il passero del Giappone si presenta con un aspetto filiforme, becco grosso e molto robusto e colore variabile a seconda della mutazione. La varietà tipica è di colore marroncino, più scuro sulle ali e sulla schiena, petto marroncino chiaro e becco grigio-nero. Una caratteristica che lo contraddistingue è il ventre, che nella maggior parte dei casi è di colore bianco candido e porta stampato un disegno a chicco di riso. Passeri del Giappone: come riconoscere maschio e femmina Il Passero del Giappone non ha un piumaggio molto appariscente che consente di distinguerlo facilmente, infatti ha una colorazione brunastra con striature tipiche a scaglia, localizzate soprattutto sul ventre e sul petto. Dalla forma originaria in seguito sono state ottenute svariate mutazioni di colore, come crema, nero-bruno, perla, rosso-bruno, bianco e pezzato. Poiché i due sessi sono morfologicamente uguali, è possibile riconoscere il passero del Giappone femmina e il passero del Giappone maschio solamente quando quest’ultimo inizia il corteggiamento verso la femmina. Infatti, durante il corteggiamento il maschio emette un canto molto delicato e mentre canta gonfia il petto e allarga le penne della coda. Allevamento del Passero del Giappone L’accoppiamento passero del Giappone inizia con il corteggiamento del maschio alla femmina. Il maschio la corteggia con insistenza e con il suo canto ipnotico, oltre che con la classica danza che contraddistingue la specie lonchura. La femmina depone dalle 3 alle 6 uova, che dopo circa due settimane si schiudono, ma sono entrambi i genitori a prendersi cura dell’incubazione. Durante il periodo dell’incubazione i due genitori svolgono il loro compito egregiamente e con un’intesa incredibile. È importante sottolineare che sono uccelli monogami e una volta che si sono scelti rimangono insieme per sempre. I piccoli alla nascita sono completamente nudi, hanno grandi occhi e un becco piuttosto prominente, e sono quasi totalmente a carico dei genitori fino ad almeno 6 settimane di vita, dopodiché vanno via dal nido natale. Tuttavia, i genitori non li abbandonano mai del tutto e sono sempre attenti a proteggerli e a tenerli sotto controllo per evitare che qualcuno possa approfittarsi del loro giaciglio e possa fare loro del male. I passeri del Giappone già dopo i 7/8 mesi di vita sono pronti per riprodurre e per diventare a loro volta genitori. Come deve essere il nido per passero del Giappone Il nido per passeri del Giappone è generalmente composto da una cassetta in legno, allestita con una fibra di cocco e con dei materiali similari come juta o altri materiali vegetali. La cassetta - nido è solitamente di forma orizzontale, ha il lato davanti semiaperto e gli uccelli vi depongono tranquillamente le uova. Oltre alla gabbia, anche la voliera per passeri del Giappone è un luogo adatto per allevarli tranquillamente e dove loro si trovano a proprio agio. La voliera deve essere collocata in una zona riparata dal freddo e dall’acqua. Questi uccelli sono dotati di una grande capacità di adattamento, sono socievoli e tranquilli e per questo motivo possono convivere nella stessa gabbia o voliera con altri estrildidi di taglia più piccola. Proprio perché è facile addomesticare passero del Giappone, è uno degli uccelli preferiti dall’uomo e gli allevatori di altri esotici lo scelgono perché si presta a fare da balia.  Passero del Giappone: alimentazione L’alimentazione per i passeri del Giappone si basa essenzialmente su una miscela di semi per cocorite, costituita per buona parte da miglio e panìco, e integrata con pastoncino, vitamine e minerali. Questi uccelli apprezzano anche semi di scagliola, avena decorticata, niger e non disdegnano insalata ed erbette, a patto che non siano di grosse dimensioni altrimenti si spaventano. L’insalata deve essere fatta a striscioline, così possono ingoiarla facilmente. È importante ricordare che devono bere anche molto ogni giorno per evitare che possa disidratarsi. Passero del Giappone: quanto vive Il passero del Giappone è un animale forte e robusto nonostante la sua stazza piccola. In genere la sua vita media è di 5 anni, ma se allevato e curato bene vive anche fino a 7 anni. Ad incidere nella vita di questi animali sono alcune patologie che possono insorgere e che possono portare alla morte. Una delle malattie dei passeri del Giappone più comuni è la tricomoniasi, che può interessare a volte anche interi allevamenti, e generare una vera e propria epidemia.
Uccelli da canto: quali sono, le voliere, il mangime migliore

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Uccelli da canto: quali sono, le voliere, il mangime migliore

il dic 18 2024
Se avete il desiderio di vivere in una casa viva, con qualcuno che vi tenga sempre compagnia e vi trasmetta allegria, allora una soluzione potrebbe essere decidere di adottare un animale da canto. Questa tipologia di uccelli si distinguono per essere piccoli, colorati e dall'aspetto molto simpatico e allegro.  Questi uccelli da canto sono ottimi per tenere compagnia e donare gioia ai loro padroni.  Ci sono moltissime specie di uccellini da canto: questo dono è il loro modo di comunicare, marcare il territorio, corteggiare le loro potenziali partner e durante il periodo dell'accoppiamento e della riproduzione.  Ci sono moltissime specie di uccelli in grado di deliziare con il loro canto chiunque abbia la fortuna di ascoltarli, come gli indigeni europei (tordi, merli, cesene fringuelli e cardellini), ma i migliori uccelli da canto sono: il cardellino; il canarino; il merlo; l'usignolo; il pettirosso; Il cardellino Uccelo dai colori accesi e dal canto armonioso. Questo pennuto attualmente è una specie protetta, per cui in molti luoghi è vietato tenerli in casa; per fortuna però è possibile trovarlo cantare in mezzo ai boschi.  In alcuni luoghi fortunati è permesso adottare solamente degli esemplari maschi previa licenza; in questo caso si consiglia vivamente di acquistare delle gabbie molto grandi, in modo da non far soffrire l'animale, adatto per vivere negli ambienti aperti e spaziosi.  Il canarino Gli uccelli canarini da canto sono forse i più popolari fra gli uccelli dal canto melodioso; questi pennuti poi sono molto famosi per il colore giallo acceso (appunto, giallo canarino) anche se in realtà le sue sfumature possono inclinarsi un po' più verso il bianco o il rossiccio.  Sia gli esemplari maschio che femmina sono in grado di emettere un bellissimo canto e tenere compagnia se non rallegrare le le mattine dei suoi padroni.  Il merlo Soprannominato il Beethoven degli uccelli. Animale molto intelligente; questo pennuto è in grado di integrare più melodie. Unico difetto è che attualmente non è permesso tenere in casa uno di questi animali.  L'usignolo Animale dal colore brunastro proveniente dai boschi europei e asiatici. Il suo melodioso canto gli viene insegnato dai genitori e generalmente avviene durante le prime ore del mattino e durante il tramonto.  Il pettirosso Le caratteristiche di questo uccello è la chiazza rossa posta su parte del petto e metà del musetto; il suo canto delicato ed è possibile ascoltarlo dalle regioni del nord europa fino al centro asia, le isole canarie e le isole lungo l'arcipelago britannico.  Essendo un animale più espansivo con gli esseri umani, rispetto alla media, è sempre stato parte di alcune  mitologie storiche come quella dell'impero romano, il medioevo francese e la mitologia vichinga.  Gabbie per uccelli da canto Prendersi cura degli uccelli che cantano sicuramente non è per nulla una cosa facile. Questi pennuti hanno la necessità di essere tenuti tutti in voliere medio grandi, in modo da potersi sentire maggiormente a loro agio ed essere più propensi al canto.  Sia le gabbie, che le stanze stesse in cui vengono tenute le gabbie, devono essere tenute pulite, così da non rovinare le corde vocali degli uccelli.  Le gabbie oltre ad essere pulite spesso, si consiglia di tenerle in un punto in cui il pennuto non perda il senso delle funzioni principali (cioè il fotoperiodo), vicino l'aria aperta ma allo stesso tempo essere coperte dalle zone colpite dal vento e dal sole diretto.  Mangime per uccelli da canto Per mantenere in salute tutti i pennuti è importante stare attenti a ciò che mangiano. La dieta deve essere specifica e bilanciata, con i corretti principi nutrizionali quali fibre, proteine, amidi, vitamine sali minerali e molti altri.  Per una corretta alimentazione, in inverno si consiglia di dare delle specifiche vitamine per uccelli da canto, in modo da assicurarsi la loro salute non venga meno.  Ponete molta attenzione a ciò che somministrate; i mangimi devono essere sigillati ermeticamente così che al loro interno non creino alcuna sorta di muffa o altre sostanze cancerose.  Creare il giusto mix di alimenti da sé, non è per nulla semplice, perché si devono trovare tutti i principi nutritivi, sali minerali, probiotici necessari per assicurare una buona vita agli uccellini.  Per fortuna esistono dei prodotti industriali privi di qualunque additivo chimico e allo stesso tempo con il giusto apporto nutrizionale quali integratori minerali, vitamine, semi e semi, visto che la maggior parte di questi animali sono granivori.  Mi raccomando che la vasca per gli uccelli sia adeguatamente cambiata tutti i giorni così come anche la l'acqua che i vostri amici verranno.  Per aumentare l'apporto proteico è possibile acquistare anche del pastoni composti da uovo e proteine da somministrare una o due volte a settimana, soprattutto alle femmine durante il periodo degli accoppiamenti, della cova e dello svezzamento dei piccoli.  Raccomandati che la femmina abbia il giusto apporto di calcio per la corretta formazione delle uova, dei muscoli e delle ossa dei piccoli. 
Malattie dei canarini: quali sono le più comuni

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Malattie dei canarini: quali sono le più comuni

il dic 18 2024
Questo piccolo animale domestico, colorato e canterino, è una specie molto fragile, la cui salute non deve essere sottovalutata. Le malattie del canarino sono molte e per la maggior parte sono causate da batteri o infezioni.  Come capire se il vostro canarino sta soffrendo? La prima avvisaglia è la perdita della sua vivacità. Lo sentirete cantare con molta meno frequenza e noterete la perdita di rigonfiamento nel piumaggio. Se durante il giorno lo vedrete con il capo coperto dalle piume, nella sua tipica posizione del riposo notturno, allora è sicuro che qualcosa lo sta disturbando. La prima cosa da fare è isolarlo dal resto del gruppo e procedere alla disinfezione delle gabbie. Per la prevenzione di queste malattie è fondamentale la pulizia della sua gabbia o della voliera, nel caso in cui abbiate più canarini conviventi: dev’essere pulita ogni giorno, lavando i posatoi e disinfettandoli saltuariamente, cambiando il mangime e l’acqua, mettendogli pezzetti di frutta fresca da beccare (ad esempio degli spicchi di mela) e posizionando una piccola vaschetta in cui potrà lavare le sue piume. Lo vedrete agitarsi dentro dalla gioia! Malattie del canarino Le malattie che colpiscono i canarini possono essere: respiratorie; enteriche; parassitarie o infettive. Le malattie respiratorie dei canarini provengono da piccolissimi acari che proliferano nelle mucose della gola, provocandogli difficoltà respiratorie e deperimento. Se sentirete il respiro del vostro canarino sibilante, isolatelo subito e trattatelo con insetticidi specifici, fumogeni e aerosol antibiotici.  Anche la raucedine può essere comune, ma se cronica sarà difficile da curare. Aiutano molto la camomilla con del miele, l’isolamento, la tranquillità e la penombra: favoriranno il riposo e una temperatura piuttosto stabile, senza sbalzi di calore. Oltre a queste tipologie di acariasi respiratorie, il canarino può soffrire anche di laringo-tracheite infettiva, contratta da punture di parassiti esterni. I sintomi saranno: tosse, difficoltà respiratorie e muco da narici e becco. Anche in questo caso, il trattamento sarà lo stesso: isolate il soggetto e trattatelo con aerosol a base di eucalipto o mentolo. L’aspergillosi invece è un fungo che si nasconde nelle granaglie del mangime vecchio e ammuffito e che provoca ai canarini tosse, catarro, respiro affannoso, perdita di appetito e diarrea. Se contraggono questa malattia, sarà raro che riescano a sopravvivere e proprio per questo è fondamentale la cura nella pulizia anche delle loro mangiatoie. I semi devono essere rimestati ogni giorno e rabboccati in caso di bisogno, evitate di lasciarli depositare per troppo tempo o saranno facili approdi per acari e parassiti. Anche le malattie enteriche sono provocate da parassiti e batteri, spesso annidati nel cibo o nell’acqua, se non puliti. Le malattie più frequenti sono: stomatite, salmonellosi, colera, osteoartrite e vaiolo. I sintomi comuni sono sempre la perdita dell’appetito (e del canto!), con conseguente dimagrimento e perdita del piumaggio, diarrea, febbre, respirazione affannosa e ventre gonfio. Nel caso del vaiolo è consigliato il vaccino specifico per uso ornitologico, da far somministrare al veterinario. Nell’isolamento e nel procedimento di igienizzazione della gabbia, è importante bruciare le feci del canarino, così da eliminare definitivamente ogni ulteriore possibilità di infezione. Malattie delle zampe dei canarini La rogna delle zampe dei canarini è molto frequente quando la pulizia delle loro gabbie non è ben curata. L’acaro si annida nel tessuto epidermico delle loro zampe, seccandolo e indurendolo. Le cause sono la desquamazione delle zampe e la conseguente difficoltà del canarino a contrarre le dita per potersi appoggiare correttamente sui posatoi. Lo vedrete perciò spesso fermo a terra e muoversi con difficoltà. Dovrete curarlo applicandogli una specifica pomata acaricida. L’acaro pollino invece, è un parassita microscopico che si annida nel piumaggio, depositando le sue uova tra le penne del canarino e nutrendosi delle scorie dell’epidermide. Vedrete il vostro canarino beccarsi continuamente le piume e dovrete perciò trattarlo con antiparassitari spray e pulirgli la gabbia infestata con particolare attenzione e del petrolio. Il beccaggio delle piume però può essere provocato anche da una scorretta o povera alimentazione. Per evitare il fastidio della pica, assicuratevi che l’alimentazione del vostro canarino sia ricca di proteine. Malattie dell'occhio del canarino Il fungo che provoca la malattia dell’occhio del canarino è un parassita che si annida generalmente intorno a orecchie, palpebre e becco, provocando delle crosticine bianche e secche causate dall’infiammazione purulenta. Questa malattia può propagarsi fino alle piume, facendole perdere di lucentezza, seccandole e rendendole fragili fino a spezzarsi. In questo caso, la cura è la somministrazione di un antiparassitario, isolare il soggetto e disinfettare la sua gabbia, bruciando escrementi e penne cadute.  Alcuni canarini sono inoltre predisposti geneticamente alla cataratta. Sono colpiti solitamente i canarini di taglia più pesante o che soffrono di obesità, adulti o anziani. La cura è semplicemente quella di non farli riprodurre. Malattie del becco del canarino La crescita eccessiva di becco e unghie è molto comune e può essere dovuta a molti fattori, tra cui anomalie nello sviluppo o squilibri nutrizionali, traumi, infezioni poliomavirus o patologie del fegato.  In questo caso sarà sufficiente limare o tagliare le parti in eccesso con dei tagliaunghie appositi, evitando le comuni forbici appuntite. Se non ve la sentite, fatevi supportare dal vostro veterinario aviario di fiducia.
Caicco testa nera: tutto quello che c'è da sapere

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Caicco testa nera: tutto quello che c'è da sapere

il dic 18 2024
Il pappagallo è considerato un animale da compagnia al pari dei più comuni e amati gatti o cani. Infatti il pappagallo è in grado di percepire l'umore del suo padrone entrando in empatia con lui come qualsiasi altro animale domestico. Se si pensa che viene svezzato ed allevato dall'uomo fin dai suoi primi giorni, è più facile credere alla sua sensibilità e vicinanza con l'essere umano. Non è una novità che il pappagallo impari addirittura a 'parlare' con l'uomo, imitando le sue parole. La sua conformazione dell'apparato respiratorio infatti, è molto simile a quella umana. Come dubitare quindi della sua buona compagnia? Sono animali buffi e simpatici, colorati e allegri, dei veri intrattenitori. Il pappagallo caicco testa nera in particolare, è uno degli esemplari più giocosi e divertenti e sarà con voi per molto tempo. La sua prospettiva di vita infatti, va dai 25 ai 40 anni. Proveniente dal Sud America, porta nella colorazione delle sue piume e nella sua vivacità d'animo, l'allegria dei Caraibi: guance, gola cosce e fianchi sono di un arancio-giallo acceso, sulla parte posteriore del collo una striscia arancione e blu, mentre schiena, ali, groppa e coda superiore è di colore verde. La punta della coda è gialla, petto e ventre sono bianchi e la testa è ovviamente nera. Raggiunge una lunghezza di 23-25 cm al massimo e un peso di media di circa 150 grammi. Il suo becco è scuro, grigio-nero e ha occhi rossi e vivaci. Questa razza è molto facile da trovare nel mercato e il costo per un caicco testa nera allevato a mano va dai 450 ai 700 euro circa. Caicco testa nera comportamento: se tu canticchi, lui balla! Il caicco testa nera è una specie molto giocosa e divertente, che necessita di un'interazione frequente con il suo padrone e d'essere libero di muoversi e giocare costantemente durante l'intera giornata. Nonostante questa sua esuberanza però, non si può dire che sia il caicco testa nera rumoroso. Con lui il divertimento è assicurato! Se il pappagallo cenerino è considerato fra tutti il più saggio e il cacatua il più 'caciaro', il caicco testa nera è conosciuto come il clown del gruppo. Il confronto con la razza dei cacatua non ha paragoni in quanto a confusione, è risaputo infatti che siano questi, degli uccelli per nulla tranquilli. Il caicco testa nera parla poco, preferisce fischiettare e ballare, abilità in cui è molto talentuoso. La sua particolare attitudine al gioco e al movimento, richiede uno spazio abbastanza ampio di movimento: per un caicco infatti, sarà una costrizione vivere in una comune gabbietta. Per lui si rende necessaria un'ampia voliera, con posatoi a diverse altezze e una griglia alla base. Assicuratevi che il materiale di costruzione sia di qualità e resistente, come l'acciaio inossidabile (facile anche da tenere pulito!) Inoltre, un parco giochi ricco e diversificato non deve assolutamente mancare: giochi da becchettare e afferrare (se ne trovano diversi nei negozi dedicati ai PET). Ne distruggerà parecchi tanto è attivo, perciò siate attenti nel sostituire, al bisogno, quelli rotti con altri di nuovi, perché giocare è la sua attività preferita in assoluto! Caicco testa nera carattere: divertente con l'uomo, ma poco altruista con i suoi compagni Sebbene il caicco interagisca molto con il suo padrone, non è una razza che va particolarmente d'accordo con altri della sua specie. Se decidete di acquistarne ed allevarne uno, dovrete avere molta attenzione a riconoscere (e possibilmente arginare), l'aspetto più tenace del suo carattere. Come fare? Semplicemente evitate la convivenza con altri pappagalli o uccellini, perché può risultare testardo e aggressivo nel un gruppo. Insomma, non si può dire che la 'diplomazia' sia uno dei suoi aspetti caratteriali preponderanti. Basta essere consapevoli che il suo 'scarso altruismo' fa semplicemente parte del suo carattere. Quindi se il vostro sogno è avere una voliera con diverse specie di pappagalli, evitate di acquistare un caicco testa nera fra questi. Caicco testa nera alimentazione: instancabilmente affamato! Il caicco ha un metabolismo molto veloce, complice il fatto che è un pappagallo molto attivo, in costante movimento durante tutto il giorno. La sua dieta dev'essere equilibrata e ricca, abbinando semi, bacche, legumi, frutta e verdura fresche al pasto di estrusi (dal 50 al 70%). Predilige i frutti scuri e tipici della sua zona di provenienza: mango, ananas e papaie, ma anche banane, arance, pesche, prugne, frutti della passione, fragole, melograni e mirtilli. Delle verdure ama quelle colorate, come carote, pomodori, zucche, patate e barbabietole, lattughe, spinaci e broccoli, tutte ricche di vitamina A e D3. Come sementi procurategli noci, semi di zucca e di lino, mandorle, e ammorbiditi nell'acqua, quinoa, orzo e grano saraceno. Caicco testa nera riproduzione Il caicco raggiunge la maturità sessuale intorno ai 4-5 anni, depone dalle 2 alle 4 uova ed il tempo di incubazione è di 25 giorni. L'età di involo invece, è alle 10 settimane circa di vita.
Tricomoniasi degli uccelli: cause, sintomi e cura

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Tricomoniasi degli uccelli: cause, sintomi e cura

il dic 18 2024
La tricomoniasi negli uccelli può essere una malattia potenzialmente fatale, e quindi come tale non va sottovalutata ed è bene conoscerla per poterla valutare per tempo. In questo breve articolo scopriremo cos'è realmente questa malattia, e andremo ad imparare i modi per riconoscerla elencando i sintomi più comuni, ed infine vedremo anche come combatterla, per riportare i nostri volatili ad uno stato di salute accettabile. Tricomoniasi degli uccelli: di cosa si tratta? La tricomoniasi è un'infezione che attacca le vie respiratorie e le cavità orali e nasali del volatile, causata da una specie di protozoi parassiti chiamati appunto Trichomonas. È una patologia estremamente insidiosa per la salute di colombi, pappagalli, galline e uccelli in genere, perché risulta anche molto contagiosa e rischia di infettare velocemente tutto il gruppo di animali con cui il soggetto malato viene a contatto. C'è, inoltre, da segnalare il rischio di uccelli che possono essere affetti dalla tricomoniasi, ma che non manifestano sintomi evidenti, quindi diventano un vero pericolo per tutti gli altri componenti del gruppo. Come si trasmette la tricomoniasi  Abbiamo parlato di una trasmissione molto rapida ed invasiva di questa patologia, e il motivo è da ricercare anche nel modo in cui si diffonde. Infatti, la tricomoniasi si diffonde secondo comportamenti normali all'interno del gruppo di volatili, come ad esempio: il bere acqua contaminata dalle ciotole comuni; il contatto con secrezioni e deiezioni provenienti dal soggetto malato; il contatto diretto con uccelli selvatici, come i piccioni spesso portatori di questa infezione; la nascita da genitori asintomatici, ma infetti che trasmettono la patologia ai loro piccoli. Risulta quindi evidente come sia semplice arrivare ad un contagio rapido e diffuso, cosa che consiglia gli allevatori di informarsi adeguatamente per riconoscere i sintomi con velocità, in modo da porre in quarantena i soggetti malati fino alla loro completa guarigione. Tricomoniasi sintomi: riconoscerli per evitare il contagio La tricomoniasi ha dei sintomi vari e multiformi, che possono talvolta ingannare, quindi come prima avvertenza è sempre buona regola affidarsi al parere di un veterinario, prima di porre in essere qualsiasi misura di cura. Al massimo si può optare per una quarantena preventiva di quei soggetti che si sospetta possano essere afflitti dalla patologia. Il campanello d'allarme sulla tricomoniasi uccelli deve scattare quando si vedono comparire alcuni di questi sintomi, che ora elencheremo: Apatia del soggetto; Inappetenza causata dai fastidi alla cavità orale; Ali sempre basse e piumaggio arruffato; Placche infette e purulente interne alla cavità orale e attorno al becco; Formazione di muco e starnuti frequenti. Lacrimazione e congiuntivite; Gonfiore alla zona degli occhi. Se sottovalutati questi sintomi possono evolvere rapidamente in situazioni più gravi, che arrivano a causare infiammazioni alle ossa del cranio e infine alla morte del volatile coinvolto. Come curare la tricomoniasi Per la cura della tricomoniasi è necessario prima di tutto rivolgersi al proprio veterinario di fiducia, che potrà consigliare i farmaci più adatti e dare le prime indicazioni per l'isolamento.  In linea di massima il trattamento della malattia avviene con farmaci antiprotozoari, come dimetridazolo e metronidazolo. Un esempio classico in questo senso è il Metridol 10%, che va somministrato con 1-2 grammi per litro per gli uccelli più piccoli e 2-4 grammi per litro per quelli più grandi, in cicli di 5 giorni alternati ad altrettanti di pausa dalla cura. Tricomoniasi cause: come prevenire la malattia Infine, dei rapidi consigli per prevenire il più possibile l'incorrere di questa patologia: Lavare frequentemente gabbie, mangiatoie ed abbeveratoi; Evitare il sovraffollamento delle gabbie; Tenere lontano dalle gabbie i volatili selvatici; Mettere sempre in quarantena i soggetti nuovi per evitare rischi; Controllo del volatile prima dell'acquisto. Con questi piccoli accorgimenti non si azzera il rischio di epidemia, ma lo si riduce sensibilmente.
Il canarino non canta: cause e rimedi

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Il canarino non canta: cause e rimedi

il dic 18 2024
Perchè il nostro canarino non canta? Ha smesso da un giorno all'altro oppure non ha mai cantato?  Possono essere diversi e molteplici le ragioni dietro a un canarino che non canta. In questo articolo cercheremo di chiarire le cause più comuni e probabili e proporre rimedi possibili.  Se il canarino smette di cantare  Per prima cosa dobbiamo chiarire se ha smesso di cantare o se non ha mai cantato.  È cosa poco nota infatti che solo il 5% dei canarini femmina cantano. Il canto è infatti un richiamo all'acoppiamento prodotto dai maschi e solo in piccolissima percentuale dalle femmine.  Non è facile riconoscerne il sesso e al momento dell'acquisto potrebbe non essere stato chiaro, tuttavia porsi questa semplice domanda potrebbe già chiarire tutti i dubbi.  Sappiamo quindi che se un canarino ha smesso di cantare con tutta probabilità si tratta di un esemplare maschio e possiamo addentrarci nella scoperta di cause e rimedi.  Se il canarino maschio non canta  Questa è quindi una delle prime domande da porsi. Una volta chiarito che il canarino in nostro possesso è maschio possiamo addentrarci nello studio e comprensione dei motivi che lo hanno portato a smettere di cantare. Fortunatamente la maggior parte di queste cause è passeggera e non di origine fisiologica.  Per questo motivo grazie a qualche piccolo accorgimento possiamo eliminare le cause di disagio del nostro amico e permettergli di reiniziare la propria attività canora.   Canarino che non canta cause Vediamo quindi i seguenti possibili scenari:  Il canarino è triste. Sarebbe presuntuoso pensare che solo noi possiamo avere variazioni di umore. Il cambio di gabbietta, una scarsa o eccesiva esposizione alla luce solare, ma anche poca compagnia o temperatura inadeguata. Tutti questi possono essere motivi che rendono triste il nostro amico e lo fanno smettere di cantare. Non ha ancora ultimato lo sviluppo. Se il nostro canarino è ancora molto giovane potrebbe aver intrapreso dei primi esercizi canori per poi sospendere e riprendere naturalmente a sviluppo completato. Se è ancora in fase di crescita l'interruzione temporanea del canto non è poi così rara.  Alimentazione sbagliata. Come noi, anche il canarino può risentire dell'alimentazione sbagliata. Ricordiamo che i semi sono molto ricchi di grassi e che quindi dovrebbero essere in maggiore quantità d'inverno e minore d'estate. Allo stesso modo lattuga e altre verdure dovrebbero essere più presenti d'estate.  Se nessuna delle sopra elencate è una causa possibile allora c'è la possibilità che il canarino stia male, nel qual caso il nostro consiglio è di consultare un veterinario specializzato.  Il canarino non canta e perde piume  Questa potrebbe essere una delle cause più comuni. Se è in corso la muta delle piume è abbastanza comune che il canarino smetta di cantare.  È un processo a cui vanno incontro la maggior parte dei pennuti i quali, per prepararsi alla stagione fredda, abbandonano le piume estive in favore delle più calde invernali. Durante questo processo il canarino avrà meno energie a disposizione, ma soprattutto potrebbe non sentirsi molto attraente o a proprio agio. In questo caso non bisogna preoccuparsi poiché il canarino riprenderà a cantare normalmente a processo ultimato.  Cosa fare se il canarino non canta  Trattandosi di un animale da compagnia con pochissime esigenze il nostro consiglio è di mettere in atto tutti gli accorgimenti per risolvere possibili cause di stress o disagio.  Provvediamo quindi a:  Tenerlo con noi in una stanza dove passiamo la maggior parte del tempo. Evitiamo quindi di farlo sentire solo e permettiamogli un'esposizione alla luce solare non diretta, ma comunque vicina all'interno della stanza.  Attendere che abbia ultimato il proprio sviluppo fisiologico. Questo avviene entro il primo anno di vita, preoccupiamocene quindi solo al compimento dei 12 mesi.  Mettiamogli a disposizione verdura fresca e acqua fresca ogni giorno per permettergli di autoregolarsi.  Solo qualora nessuna di queste soluzioni funzionasse chiediamo il consiglio di un veterinario specializzato in volatili da compagnia. 
Allevare piccioni viaggiatori: tutto quello che c'è da sapere

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Allevare piccioni viaggiatori: tutto quello che c'è da sapere

il dic 18 2024
Per poter allevare piccioni viaggiatori, animali dotati di forte istinto di volo verso il luogo natio, occorre mettere in atto la tecnica migliore e procedere per gradi. Si tratta di animali dal temperamento docile e facilmente addestrabili. L'addestramento dei piccioni viaggiatori viene fatto per farli diventare dei bravi viaggiatori. Questi animali possono essere allevati come animali domestici, seguendo bene la loro igiene e pulizia. Il piccione viaggiatore, è una delle tante varietà di piccione di tipo domestico, capace di grande resistenza alle intemperie e alle distanze molto elevate. Secoli fa, questo animale era usato per comunicare a distanza e inviare messaggi grazie alla loro formidabile capacità di orientamento. Per supportare l'orientamento dei piccioni viaggiatori, bisogna saperli addestrare e abituarli a ritornare al nido. La loro speciale dote di capire la direzione da prendere, è nota come magnetoricezione, una sorta di bussola interna al volatile che lo aiuta a non perdere la strada. Come curare e addestrare i piccioni viaggiatori I piccioni viaggiatori sono animali abbastanza puliti, ma possono essere suscettibili all'attacco esterno di virus e batteri esterni, perciò le loro gabbie vanno pulite regolarmente. Per prendersi cura di un piccione viaggiatore, è fondamentale per prima cosa curare bene l'igiene. Gli spazi in cui vivono i piccioni vanno puliti un paio di volte a settimana, eliminando gli escrementi, disinfettando bene e togliendo gli accumuli alimentari. Tutte le zone della gabbia, specie la mangiatoia e l'abbeveratoio, vanno sempre lavati a fondo, per evitare il proliferare di batteri nocivi. L'alimentazione di un piccione non va mai trascurata, dato che per avere un buon sistema immunitario occorre seguire una dieta equilibrata. Inoltre, il piccolo volatile va controllato, osservando bene le zampe e le piume, per verificarne lo stato e prevenire eventuali problemi. Una sana e bilanciata alimentazione si basa su un mix di cereali, che gli forniscono le sostanze principali del suo regime alimentare. Per capire come addestrare piccioni viaggiatori basta seguire le indicazioni qui riportate. Un primo consiglio per sapere come allevare piccioni viaggiatori, consiste nel ricreare un habitat comodo, ricoprendo la colombaia o la gabbia con giornali di carta e ghiaia. Va detto che la gabbia per piccioni viaggiatori va posta in un luogo riparato, dato che tale tipologia di uccelli si adatta meglio ai climi caldi e col freddo possono ammalarsi e morire. In merito alle voliere per piccioni viaggiatori, le migliori colombaie o voliere, sono quelle con struttura in lamiera zincata, lamiera estraibile e mangiatoia scorrevole. Il cibo per piccioni viaggiatori va scelto con attenzione, magari abbinando cibo confezionato e cibo fresco.  Una sana e bilanciata alimentazione per piccione viaggiatore, si basa su un mix di cereali, che gli forniscono le sostanze principali del suo regime alimentare. Per comprendere cosa mangiano i piccioni viaggiatori, basterà sapere che bisogna assicurargli una grande varietà di cereali, per garantirgli uno sviluppo sano. Tecniche di addestramento dei piccioni viaggiatori Il periodo più adatto per allevare piccioni viaggiatori è la primavera, operando in modo graduale l'animale nell'arte del ritorno. L'addestramento serve ad allenare la muscolatura e il fiato degli animali per il volo a lunga distanza. In merito ai piccioni viaggiatori addestramento, animali che possono vantare olfatto e vista eccellenti, va detto che si può scegliere tra la tecnica del lancio collettivo, la tecnica del lancio singolo e la tecnica del lancio misto. Nel lancio singolo, i piccioni viaggiatori vanno lanciati in volo uno per volta per farli ragionare come singoli. Per quanto concerne il lancio misto, si basa sul lancio di un certo numero di volatili da diverse colombaie. Il lancio misto dei piccioni viaggiatori, da molti è ritenuto il miglior modo per abituare i piccioni viaggiatori a volare con sicurezza e sviluppare le caratteristiche fisiche necessarie per effettuare lunghi voli.
Allevare starne: ricovero e alimentazione

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Allevare starne: ricovero e alimentazione

il dic 18 2024
Le Starne, animali selvatici un tempo molto diffusi nelle isole del nostro Paese, di recente sono state reintrodotte per dar vita a nuovi insediamenti. Si tratta di un rapace, il cui nome scientifico è Perdix perdix, facente parte della famiglia dei Fasianidi. Ogni area geografica ha le sue specie di Starna, anche se questo volatile predilige le zone di collina e le aree ricche di frutteti e vigneti, dove può alimentarsi con facilità. Considerando che questa specie è ormai in declino è molto importante ripristinare dei siti di nidificazione, per favorirne il ripopolamento. Di certo l'aumento dei predatori, unito alla riduzione d'insetti e siepi, sono le cause primarie della loro estinzione. Attualmente sono stati varati dei progetti per il recupero e conservazione di questa specie di volatili. Basta mettere in atto alcune semplici azioni, per fornire alle Starne gli ambienti ideali per la riproduzione e poter reintrodurli liberamente in natura. Come realizzare un allevamento di starne Questo particolare volatile, noto anche come pernice ungherese, è un uccello di medie dimensioni, dal corpo tondo e affusolato e ali corte e tonde. La Starna si caratterizza per un piumaggio grigio chiaro, gola e testa color mattone e fianchi bruni. Un allevamento di Starne si realizza semplicemente dando vita a nuove zone di allevamento per i piccoli. Per allevare le Starne, specie a rischio che va ripopolata, basta prendere degli esemplari giovani che meglio si adattano a una vita in cattività. La prima cosa da fare, è quella di creare una sorta di parco di allevamento Starne. Occorre considerare il numero di esemplari da allevare e la zona dove installare l'allevamento, che sia tranquillo e lontano da eventuali predatori. Una buona scelta è quella di fare dei parchi su rete, per dividere i maschi dalle femmine. Un parco su rete è composto da un cassone con tre pareti di legno e una rete a maglia larga. Ogni cassone per Starne dev'essere provvisto di abbeveratoti e mangiatoie. Si può iniziare con una coppia di Starne, che saranno messi a contatto durante la stagione primaverile dell'innamoramento e dell'accoppiamento. In merito alle gabbie per Starne, va detto che si tratta di un sistema tradizionale di allevamento delle Starne. Tale gabbie metalliche, sono allestite come i cassoni ma hanno dimensioni ridotte e un nido riparato. La stagione della riproduzione inizia nei mesi primaverili, le uova raccolte vengono poi conservate dentro incubatrici, una volta che i pulcini nascono vanno posti in strutture riscaldate per poi essere trasferite dentro delle voliere. Un altro metodo di allevamento, che facilita poi la reintroduzione delle Starne in natura, è quello noto con nome di semi naturale. In tale sistema di allevamento, le uova di Starna vengono affidate a una madre adottiva che poi può trasmettere ai neo pulcini i necessari schemi comportamentali. Alimentazione delle starne Il mangime per Starne ideale è quello adatto per selvaggina selvatica. Trattandosi di un uccello di tipo granivoro, si ciba principalmente di erba, cereali, bacche e semi vari. Nel periodo riproduttivo, è opportuno alimentare le Starne con grandi quantità di erba fresca e graminacee. Il regime alimentare di una Starna quindi è soprattutto vegetale. Per quanto concerne i recinti per Starne, in genere, si utilizzano le reti e le voliere metalliche, all'interno dei quali allevare un certo numero di esemplari. I vari recinti per Starne servono a recintare i vari parchetti di Starne, per impedire che possano avvicinarsi altri animali alle voliere. Le Starne alimentazione, cambia in base all'età del rapace, perché nella fase adulta una Starna necessita soprattutto di semi di graminacee spontanee e germogli apicali, mentre i pulcini mangiano solo insetti. I pulcini di Starna, necessitano di molte calorie, per cui necessitano di cibi molto proteici come le larve d'insetti o anellidi. Gli esemplari che superano le sei settimane di età, gradualmente possono essere alimentati con fibre vegetali come i semi, le spighe e granaglie varie.
Pappagalli domestici: quali sono le razze più diffuse

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Pappagalli domestici: quali sono le razze più diffuse

il dic 18 2024
I pappagalli sono tra gli uccelli domestici più amati e diffusi al mondo. La loro intelligenza, capacità di apprendere parole e suoni, e la loro bellezza li rendono compagni affascinanti e apprezzati. Esistono molte razze di pappagalli, ognuna con le proprie caratteristiche e peculiarità. In questo articolo, esploreremo alcune delle razze di pappagalli domestici più diffuse, evidenziando le loro caratteristiche distintive e i motivi della loro popolarità. Razze di pappagalli domestici Cocorite (Melopsittacus undulatus) Le cocorite, conosciute anche come parrocchetti ondulati, sono tra i pappagalli domestici più comuni. Originarie dell'Australia, sono piccole, colorate e molto socievoli. Le cocorite sono famose per la loro capacità di imitare suoni e parole, anche se non con la stessa chiarezza di alcune razze più grandi. Sono facili da addestrare e molto affettuose, il che le rende perfette per i principianti. Hanno una vasta gamma di colori, dal verde al blu, al giallo, e molte altre varianti. Richiedono una gabbia spaziosa, alimentazione equilibrata e interazione quotidiana per mantenersi felici e in salute. Calopsite (Nymphicus hollandicus) Le calopsite, o cockatiel, sono un'altra razza molto popolare. Questi pappagalli, anch'essi originari dell'Australia, sono noti per la loro cresta distintiva e per la loro capacità di fischiettare melodie. Le calopsite sono molto affettuose e possono diventare estremamente legate ai loro proprietari. Sono disponibili in diverse colorazioni, tra cui grigio, lutino (giallo pallido) e perlato. Richiedono una dieta varia che includa semi, frutta, verdura e pellet specifici per pappagalli. Sono perfette per chi desidera un pappagallo affettuoso e facile da gestire. Amazzone (Amazona spp.) Le amazzoni sono una famiglia di pappagalli molto diffusa nelle case degli appassionati. Originarie delle Americhe, queste razze sono conosciute per la loro vivace personalità e per la loro capacità di parlare. Alcune specie di amazzoni sono particolarmente abili nell'imitare la voce umana, rendendole compagne divertenti e interattive. Le amazzoni sono di medie dimensioni e possono vivere molti anni, spesso superando i 50 anni di età. Tra le specie più comuni troviamo l'amazzone fronte blu (Amazona aestiva) e l'amazzone fronte gialla (Amazona ochrocephala). Questi pappagalli richiedono una dieta equilibrata e molto tempo per l'interazione e l'esercizio. Cenerino (Psittacus erithacus) Il cenerino, o pappagallo grigio africano, è noto come il più intelligente tra i pappagalli domestici. Originario delle foreste dell'Africa centrale e occidentale, il cenerino è famoso per la sua capacità di apprendere un vasto vocabolario e per la sua intelligenza problem-solving. Il cenerino è di colore grigio con una coda rossa brillante e occhi intelligenti. Questo pappagallo richiede una stimolazione mentale costante e una dieta che comprenda frutta, verdura, semi e pellet. A causa della sua intelligenza, si può annoiare facilmente se lasciato solo per troppo tempo, perciò è ideale per proprietari che possono dedicare molto tempo e attenzione. Ara (Ara spp.) Le ara sono tra i pappagalli più grandi e spettacolari. Con le loro piume colorate e la loro personalità esuberante, sono molto amate dai proprietari di pappagalli. Originarie dell'America centrale e meridionale, le ara sono note per la loro capacità di parlare e per la loro intelligenza. Tra le specie più conosciute ci sono l'ara ararauna (Ara ararauna) e l'ara scarlatta (Ara macao). Questi pappagalli richiedono molto spazio, quindi è importante avere una gabbia molto grande o, preferibilmente, una stanza dedicata. Le ara necessitano di una dieta varia e bilanciata e molta interazione sociale e fisica. Conuro (Aratinga spp.) I conuri sono pappagalli di medie dimensioni conosciuti per i loro colori vivaci e per la loro personalità vivace e giocosa. Originari delle Americhe, i conuri sono molto socievoli e possono essere addestrati a fare vari trucchi e a parlare. Tra i conuri più comuni troviamo il conuro del sole (Aratinga solstitialis) e il conuro guance verdi (Pyrrhura molinae). Questi pappagalli richiedono una dieta varia e molto tempo per l'interazione e il gioco. Sono perfetti per chi desidera un pappagallo attivo e affettuoso. Pappagallo del Senegal (Poicephalus senegalus) Il pappagallo del Senegal è un piccolo pappagallo originario dell'Africa occidentale. È noto per il suo comportamento tranquillo e per la sua capacità di legarsi fortemente ai proprietari. I pappagalli del Senegal sono di colore verde con una testa grigia e un ventre giallo-arancio. Questi pappagalli sono relativamente facili da addestrare e possono imparare a parlare e a fare trucchi. Richiedono una dieta varia che includa frutta, verdura, semi e pellet, oltre a molta interazione sociale. Conclusione Ogni razza di pappagallo domestico ha le proprie caratteristiche uniche, che la rendono adatta a diversi tipi di proprietari. Che si tratti delle cocorite vivaci e affettuose, delle calopsitte musicali, delle amazzoni loquaci, dei cenerini intelligenti, delle spettacolari ara, dei giocosi conuri o dei tranquilli pappagalli del Senegal, c'è un pappagallo per ogni esigenza e preferenza. Con la giusta cura, attenzione e affetto, i pappagalli possono diventare compagni fedeli e gioiosi per molti anni.
Conuro Guance Verdi: tutto quello che c'è da sapere

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Conuro Guance Verdi: tutto quello che c'è da sapere

il dic 18 2024
Il Conuro Guance Verdi (Pyrrhura molinae) è una delle specie di pappagalli più popolari tra gli appassionati di volatili. Con il suo carattere affettuoso, l'aspetto vivace e il comportamento giocoso, questo piccolo pappagallo ha conquistato il cuore di molte persone in tutto il mondo. Se stai pensando di accogliere un Conuro Guance Verdi nella tua casa, è essenziale conoscere tutto ciò che riguarda il suo allevamento, il carattere, l'alimentazione e le cure necessarie per mantenerlo felice e in salute. Conuro Guance Verdi caratteristiche Il Conuro Guance Verdi è originario del Sud America, in particolare delle regioni del Brasile, Bolivia, Paraguay e Argentina. Questo pappagallo di piccole dimensioni misura circa 25-28 cm di lunghezza e pesa tra i 60 e gli 80 grammi. Il suo piumaggio è prevalentemente verde, con sfumature blu sulle ali e sulla coda, e un caratteristico colore verde chiaro sulle guance, da cui deriva il suo nome. Il petto presenta un piumaggio grigio con una texture a scaglie, mentre il becco è scuro e gli occhi sono circondati da un anello di pelle nuda bianca. Conuro Guance Verdi carattere Uno degli aspetti che rende il Conuro Guance Verdi così amato è il suo carattere affettuoso e socievole. Questo pappagallo tende a formare legami molto stretti con i membri della famiglia, specialmente con la persona che si occupa maggiormente di lui. Ama essere coccolato, accarezzato e trascorrere del tempo vicino al suo proprietario. Nonostante la sua taglia ridotta, ha una personalità vivace e giocosa. Il Conuro Guance Verdi è anche molto intelligente e curioso. Ama esplorare l'ambiente circostante, giocare con giocattoli e interagire con nuovi oggetti. Questa natura curiosa e attiva lo rende un animale divertente e stimolante da tenere in casa. Tuttavia, può essere anche un po' testardo e, se non viene socializzato adeguatamente, può sviluppare un comportamento possessivo o territoriale. In termini di rumore, il Conuro Guance Verdi è relativamente tranquillo rispetto ad altre specie di conuri, ma ciò non significa che sia completamente silenzioso. Può emettere suoni acuti e striduli, specialmente se si sente trascurato o annoiato. È importante fornire a questo pappagallo una quantità sufficiente di stimoli e interazioni per evitare che sviluppi comportamenti indesiderati. Come allevare un Conuro Guance Verdi Allevare un Conuro Guance Verdi richiede attenzione, dedizione e una buona dose di conoscenze. Ecco alcuni punti fondamentali da considerare. Gabbia La gabbia è uno degli elementi più importanti per il benessere del tuo Conuro Guance Verdi. Deve essere abbastanza grande da permettere al pappagallo di muoversi liberamente e aprire le ali senza ostacoli. Una voliera di almeno 60x60x60 cm è consigliata, ma più spazio è sempre meglio. Assicurati che la gabbia sia dotata di sbarre robuste e che la distanza tra le sbarre non sia troppo ampia, per evitare che l'uccello possa rimanere incastrato. All'interno della gabbia, posiziona diversi posatoi di diverse dimensioni e materiali per mantenere le zampe del pappagallo in salute. Aggiungi anche una varietà di giocattoli per stimolare la sua mente e prevenire la noia. I giocattoli dovrebbero essere cambiati regolarmente per mantenere alto l'interesse dell'uccello. Alimentazione L'alimentazione del Conuro Guance Verdi deve essere bilanciata e varia. Una dieta ideale comprende una miscela di semi di alta qualità, pellet specifici per pappagalli e una buona quantità di frutta e verdura fresche. Tra le verdure più adatte ci sono carote, broccoli, spinaci e peperoni, mentre tra i frutti puoi offrire mele, banane, uva e bacche. È importante evitare alimenti che possono essere tossici per i pappagalli, come avocado, cioccolato, caffè e alcol. L'acqua fresca deve essere sempre disponibile e cambiata quotidianamente per evitare la proliferazione di batteri. Socializzazione e Attività Il Conuro Guance Verdi è un animale estremamente socievole che necessita di molta interazione quotidiana. Se trascorre troppo tempo da solo, può diventare depresso o sviluppare comportamenti autodistruttivi, come lo strappo delle penne. È quindi essenziale dedicare tempo ogni giorno per interagire con lui, lasciarlo volare fuori dalla gabbia e giocare insieme. La socializzazione con altri membri della famiglia o con altri uccelli, se presenti, deve essere gestita con cura. È importante introdurre nuovi compagni di gioco gradualmente per evitare situazioni di stress. Igiene e Salute Mantenere la gabbia pulita è fondamentale per la salute del tuo Conuro Guance Verdi. Rimuovi quotidianamente i residui di cibo e le feci, e pulisci a fondo la gabbia almeno una volta a settimana. Inoltre, è consigliabile fornire al pappagallo un piattino o una vaschetta d'acqua per il bagno, poiché molti conuri amano fare il bagno regolarmente. Un bagno regolare aiuta a mantenere il piumaggio pulito e in buone condizioni. È anche importante monitorare la salute del tuo pappagallo, osservando eventuali cambiamenti nel comportamento, nell'appetito o nell'aspetto fisico. Se noti segni di malessere, come perdita di peso, apatia, o cambiamenti nel piumaggio, consulta un veterinario specializzato in uccelli. Addestramento Il Conuro Guance Verdi è molto intelligente e può imparare trucchi semplici e, in alcuni casi, persino alcune parole. L'addestramento dovrebbe essere basato sul rinforzo positivo, utilizzando premi come cibo o lodi per incoraggiare i comportamenti desiderati. La pazienza e la costanza sono fondamentali per ottenere risultati. Conclusioni Il Conuro Guance Verdi è un compagno affettuoso, vivace e intelligente che può portare molta gioia nella vita dei suoi proprietari. Tuttavia, richiede cure specifiche, una dieta equilibrata e molta attenzione per vivere una vita sana e felice. Se sei disposto a dedicare tempo e impegno a questo affascinante parrocchetto, sarai ricompensato con un compagno leale e pieno di personalità.
Pappagallo Cenerino: tutto quello che c'è da sapere

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Pappagallo Cenerino: tutto quello che c'è da sapere

il dic 18 2024
"Il pappagallo Cenerino, noto anche come pappagallo grigio africano (Psittacus erithacus), è uno dei pappagalli più apprezzati e conosciuti in tutto il mondo per la sua intelligenza e la sua straordinaria capacità di imitare i suoni e le parole umane. Se stai pensando di adottare un Cenerino, è fondamentale conoscere tutte le sue caratteristiche, le sue necessità e come prendersene cura nel modo migliore. Pappagallo Cenerino caratteristiche fisiche Il Cenerino è un pappagallo di taglia media, con una lunghezza che può variare tra i 30 e i 40 cm e un peso che solitamente si aggira intorno ai 400-500 grammi. Il suo piumaggio è prevalentemente grigio con tonalità più chiare sulla testa e più scure sulle ali. Una delle caratteristiche distintive di questa specie è la coda, di un vivace colore rosso. Gli occhi del Cenerino sono di un giallo intenso, mentre il becco è nero e robusto, adatto a rompere gusci duri e a sbucciare semi. Pappagallo Cenerino carattere Il Cenerino è famoso per la sua intelligenza e curiosità. Questi pappagalli sono molto socievoli, affettuosi e amano interagire con le persone, rendendoli compagni ideali per chi cerca un animale da compagnia che possa offrire interazione e divertimento. Il Cenerino può imparare a parlare con sorprendente facilità, imitando non solo le parole ma anche le intonazioni e i suoni della voce umana. Tuttavia, questa specie è anche molto sensibile e richiede attenzione e stimoli costanti. La mancanza di interazione o di attività può portare a problemi comportamentali come la depressione, l'automutilazione delle penne o il comportamento distruttivo. Come gestire un pappagallo Cenerino Allevare un pappagallo Cenerino richiede pazienza, tempo e dedizione. È importante ricordare che questi pappagalli possono vivere fino a 60-70 anni in cattività, quindi adottarne uno è un impegno a lungo termine. Ecco alcuni aspetti chiave da considerare: La Gabbia La gabbia per pappagallo Cenerino è uno degli elementi più importanti per il suo benessere. Deve essere spaziosa, robusta e realizzata con materiali sicuri. Le dimensioni minime consigliate sono di 90 x 60 x 120 cm, ma più grande è, meglio è, poiché il pappagallo ha bisogno di spazio per muoversi, arrampicarsi e volare. Le barre della gabbia devono essere abbastanza ravvicinate per impedire al pappagallo di incastrare la testa, ma anche abbastanza robuste da resistere alla forza del becco. All'internodella gabbia, ma possibilmente anche all'esterno, è fondamentale predisporre diversi trespoli di legno naturale, giochi interattivi e oggetti da mordere, per stimolare l'intelligenza e l'attività fisica del Cenerino. L'Igiene Mantenere una buona igiene è essenziale per prevenire malattie e infezioni. La gabbia deve essere pulita quotidianamente, rimuovendo gli escrementi, i resti di cibo e cambiando l'acqua. Una volta alla settimana, è consigliato disinfettare la gabbia con un prodotto non tossico per gli uccelli. Anche i giochi e i posatoi devono essere lavati e sostituiti periodicamente. Inoltre, il Cenerino ama fare il bagno, quindi è utile fornire una vaschetta d'acqua o spruzzarlo delicatamente con acqua tiepida. Alimentazione pappagallo Cenerino Sapere cosa mangia il pappagallo Cenerino è essenziale per garantire una buona salute. La dieta ideale deve essere varia e bilanciata e dovrebbe includere: Mix di semi di alta qualità: evitare i mix troppo ricchi di grassi o con semi di girasole in eccesso, che possono portare a obesità e problemi di salute. Frutta e verdura fresche: frutta come mele, pere, banane, e frutta esotica, insieme a verdure come carote, broccoli, spinaci e peperoni. Evitare avocado, cioccolato e cibi con caffeina, che sono tossici per i pappagalli. Pellet specifici per pappagalli: in commercio esistono pellet formulati appositamente per i Cenerini, che forniscono una dieta equilibrata. Integratori vitaminici e minerali: se necessario, possono essere aggiunti integratori alla dieta per evitare carenze. È importante offrire al pappagallo cibo fresco ogni giorno e assicurarsi che abbia sempre a disposizione acqua pulita e fresca. Come prendersi cura di un pappagallo Cenerino Prendersi cura di un pappagallo Cenerino va oltre la semplice fornitura di cibo e una gabbia adeguata. Ecco alcuni aspetti cruciali. Interazione e Attenzione Il Cenerino è un pappagallo estremamente sociale che richiede molta interazione con il suo proprietario. Passare del tempo con il pappagallo ogni giorno, parlargli, giocare con lui e offrirgli stimoli mentali è fondamentale per il suo benessere. In mancanza di interazione, il Cenerino può sviluppare problemi comportamentali. Allenamento e Attività È importante insegnare al Cenerino alcuni comandi di base, come “vieni” o “sali”. Questo aiuta a creare un legame forte e a garantire che l'animale si senta sicuro e a proprio agio. Offrire giochi interattivi, puzzle e attività che stimolino la sua mente è essenziale per mantenere il Cenerino attivo e felice. Salute e Controlli Veterinari Un controllo veterinario annuale è importante per assicurarsi che il Cenerino sia in buona salute. Alcuni segnali di malattia possono includere perdita di peso, piumaggio opaco o danneggiato, letargia o cambiamenti nel comportamento alimentare. È essenziale trovare un veterinario specializzato in uccelli esotici per garantire il miglior trattamento possibile. Il pappagallo Cenerino è un animale straordinario, ricco di personalità e intelligenza. Allevare un Cenerino può essere un'esperienza incredibilmente gratificante, ma richiede dedizione, attenzione e conoscenza. Se sei disposto a investire il tempo e le risorse necessarie per prenderti cura adeguatamente di questo affascinante pappagallo, sarai ricompensato con un compagno fedele e affettuoso per molti anni."
Pappagallo Amazzone: tutto quello che c'è da sapere

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Pappagallo Amazzone: tutto quello che c'è da sapere

il dic 18 2024
Il pappagallo Amazzone è una delle specie più amate tra gli appassionati di uccelli esotici, grazie alla sua personalità vivace, alle sue straordinarie capacità vocali e al suo aspetto colorato. Originario delle foreste pluviali dell'America Centrale e Meridionale, questo straordinario volatile è noto per la sua lunga vita e per l'intenso legame che può instaurare con i suoi proprietari. In questo articolo, scopriremo come allevare un pappagallo Amazzone, quali sono le sue caratteristiche fisiche, il suo carattere, l'alimentazione e come prendersene cura correttamente. Pappagallo Amazzone caratteristiche fisiche Il pappagallo Amazzone è facilmente riconoscibile per il suo piumaggio vivido, con sfumature di un verde brillante, spesso accompagnato da macchie di rosso, blu e giallo su ali e testa, a seconda della specie. Esistono circa 30 sottospecie di pappagalli Amazzoni, ciascuna con variazioni specifiche di colore e dimensioni. Un esemplare adulto misura generalmente tra i 30 e i 40 centimetri di lunghezza, con un'apertura alare che può raggiungere i 50-60 centimetri. Il peso varia dai 400 ai 600 grammi. Gli occhi sono grandi e luminosi, mentre il becco è robusto, adatto a rompere noci e semi duri. La loro aspettativa di vita è notevole, con alcuni esemplari che raggiungono i 50 anni o più, se allevati in modo adeguato. Questo rende il pappagallo Amazzone un compagno a lungo termine, ma richiede anche una responsabilità non indifferente da parte del proprietario. Pappagallo Amazzone carattere Il pappagallo Amazzone è conosciuto per il suo carattere vivace, socievole e affettuoso. Questi uccelli sono incredibilmente intelligenti e possono sviluppare una notevole capacità di imitare le parole umane, rendendoli tra i pappagalli più 'parlanti'. Amano l’interazione con gli esseri umani e possono diventare molto legati ai loro proprietari, tanto da richiedere una quantità significativa di tempo e attenzione. Tuttavia, bisogna tenere presente che il loro temperamento può variare notevolmente da un individuo all’altro. Alcuni esemplari possono essere docili e affettuosi, mentre altri possono mostrare comportamenti più territoriali o aggressivi, specialmente durante la maturità sessuale. È essenziale dedicare loro tempo e addestramento per evitare problemi comportamentali, come morsi o strilli eccessivi. Pappagallo Amazzone alimentazione Una dieta equilibrata è fondamentale per mantenere in salute il pappagallo Amazzone. In natura, questi uccelli si nutrono principalmente di semi, frutta, noci, bacche e verdure. Quando allevati in cattività, è importante fornire loro un'alimentazione varia e nutriente che rispecchi il più possibile la loro dieta naturale. Ecco cosa dovrebbe includere la dieta del tuo pappagallo Amazzone: Miscela di semi e pellet: acquista miscele di semi di alta qualità specificamente formulate per pappagalli. I pellet sono un'ottima alternativa o integrazione ai semi, in quanto forniscono una dieta più bilanciata. Frutta fresca: mela, pera, uva, banana e mango sono tutte ottime fonti di vitamine. Evita però l'avocado, che è tossico per i pappagalli. Verdure: spinaci, carote, zucchine e broccoli sono ricchi di vitamine e minerali essenziali. Noci: in quantità limitata, le noci forniscono grassi sani. Puoi offrire mandorle, noci del Brasile e nocciole, ma fai attenzione alle porzioni per evitare l'obesità. È importante cambiare quotidianamente l’acqua e il cibo per garantire igiene e freschezza. Come Prendersi Cura del Pappagallo Amazzone Gabbia Il pappagallo Amazzone ha bisogno di una gabbia spaziosa che gli consenta di muoversi e volare liberamente. La gabbia deve essere almeno di 90 cm di larghezza, 60 cm di profondità e 120 cm di altezza, anche se più grande è sempre meglio. La distanza tra le sbarre dovrebbe essere compresa tra 2 e 2,5 cm per evitare che il pappagallo possa infilare la testa o rimanere incastrato. All'interno della gabbia, dovresti posizionare diversi posatoi di legno naturale e giocattoli sicuri per stimolare la mente e prevenire la noia, che può portare a comportamenti distruttivi. I giochi interattivi, come corde, anelli e giocattoli da beccare, aiutano a mantenere il pappagallo attivo e mentalmente stimolato. Igiene e Pulizia La pulizia della gabbia è essenziale per prevenire malattie. Cambia regolarmente il fondo della gabbia e lava quotidianamente le ciotole di cibo e acqua. Almeno una volta alla settimana, è importante effettuare una pulizia completa della gabbia, utilizzando acqua calda e un detergente sicuro per uccelli. Il pappagallo Amazzone ama fare il bagno e dovrebbe essere incoraggiato a farlo regolarmente. Puoi fornire un contenitore d’acqua poco profondo o spruzzarlo leggermente con acqua tiepida, facendo attenzione a non esporlo a correnti d’aria durante l’asciugatura. Interazione e Addestramento I pappagalli Amazzoni sono animali sociali e hanno bisogno di una costante interazione con i loro proprietari. Lasciare il pappagallo solo per lunghi periodi può portare a stress e problemi comportamentali come strilli incessanti o l'automutilazione delle piume. Dedica del tempo ogni giorno per giocare con il tuo pappagallo e allenarlo. Possono imparare comandi semplici, come salire sul dito, e alcuni esemplari possono persino eseguire trucchi come girare su sé stessi o salutare. L'addestramento positivo, basato su ricompense come cibo o lodi, è il metodo più efficace per instaurare un rapporto di fiducia con il pappagallo. Il pappagallo Amazzone è un compagno affascinante e intelligente, ma richiede tempo, impegno e attenzione per vivere una vita sana e felice. Offrire una dieta bilanciata, una gabbia spaziosa e pulita, e una costante interazione sono i punti chiave per garantire il benessere di questo straordinario uccello. Se sei pronto a dedicare tempo e cura, il pappagallo Amazzone può diventare un amico fedele e affettuoso per molti anni.
Pappagallo del Senegal: tutto quello che c’è da sapere

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Pappagallo del Senegal: tutto quello che c’è da sapere

il dic 18 2024
Il pappagallo del Senegal (Poicephalus senegalus) è un uccello affascinante e intelligente, molto apprezzato come animale da compagnia per il suo carattere giocoso e per le sue doti comunicative. Originario delle regioni occidentali dell'Africa, questo piccolo pappagallo verde e giallo-arancione conquista il cuore di molti appassionati grazie alla sua capacità di legarsi fortemente al proprio umano di riferimento. In questo articolo esploreremo tutte le caratteristiche principali del pappagallo del Senegal e forniremo consigli pratici su come allevarlo e prendersene cura. Pappagallo del Senegal caratteristiche fisiche Il pappagallo del Senegal è un uccello di piccola-media taglia che raggiunge una lunghezza di circa 23 cm e un peso di 120-150 grammi. È facilmente riconoscibile per il suo piumaggio vivace: ha una testa grigia, il petto giallo-arancione e le ali e la coda verdi. La colorazione varia leggermente tra i maschi e le femmine, con i maschi che spesso presentano una colorazione più vivida. Gli occhi sono solitamente di un giallo intenso, conferendogli un'espressione attenta e curiosa. Pappagallo del Senegal carattere Una delle caratteristiche più amate del pappagallo del Senegal è il suo carattere vivace e affettuoso. Questi uccelli sviluppano un forte legame con il loro proprietario, tanto che spesso si affezionano a una sola persona e tendono a essere diffidenti con gli estranei. I pappagalli del Senegal sono noti per la loro intelligenza, che li rende abili nell’apprendere nuovi giochi e comandi, e sono inclini a sviluppare un “vocabolario” di versi e suoni. Grazie alla loro natura curiosa, sono perfetti compagni per chi desidera un animale con cui interagire quotidianamente. Tuttavia, è importante ricordare che la loro grande sensibilità li rende suscettibili a stress e ansia, specialmente in caso di cambiamenti improvvisi o mancanza di attenzioni. Pappagallo del Senegal alimentazione Sapere cosa mangia il pappagallo del Senegal è essenziale per mantenerlo in ottima salute. In natura, la sua dieta si basa su semi, frutta, fiori e insetti, quindi è importante cercare di replicare questo equilibrio anche in cattività. La dieta ideale per un pappagallo del Senegal domestico dovrebbe includere: Semi e pellet: Optare per miscele di semi specifiche per pappagalli, assicurandosi di non eccedere nelle quantità, poiché i semi sono ricchi di grassi. Frutta e verdura fresca: Offrire una varietà di frutta (come mele, pere, uva) e verdura (come carote, zucchine, spinaci) ogni giorno. È importante evitare cibi tossici per gli uccelli come l’avocado, il cioccolato e la caffeina. Integratori vitaminici: Se necessario, integrare la dieta con vitamine, soprattutto nei periodi di muta o stress. Consultare sempre un veterinario esperto in uccelli prima di somministrare integratori. Come allevare un pappagallo del Senegal Allevarlo richiede pazienza, tempo e una certa dose di esperienza. Ecco alcuni aspetti chiave per garantire il benessere del vostro amico pennuto: Socializzazione: I pappagalli del Senegal necessitano di attenzioni costanti. Dedicate loro tempo ogni giorno per il gioco e l’interazione: questo aiuta a rafforzare il legame e a evitare comportamenti problematici. Stimoli mentali: Essendo molto intelligenti, i pappagalli del Senegal devono essere stimolati con giochi interattivi e attività che li tengano impegnati. Giocattoli da masticare, altalene e percorsi di arrampicata sono ottimi per mantenere la loro mente attiva. Addestramento: Questi pappagalli possono essere addestrati a eseguire comandi semplici e a rispondere al richiamo. L'addestramento aiuta a rafforzare la fiducia e a migliorare la convivenza. Gabbia La scelta della gabbia è cruciale per garantire comfort e sicurezza al pappagallo del Senegal. Una gabbia spaziosa consente all’uccello di muoversi liberamente e di fare un po’ di esercizio. Ecco le caratteristiche ideali: Dimensioni: La gabbia dovrebbe avere dimensioni minime di 60x60x80 cm per permettere al pappagallo di aprire completamente le ali. Se possibile, optate per una gabbia più grande. Materiali: Assicuratevi che la gabbia sia realizzata con materiali sicuri e robusti. Evitate vernici tossiche o zincate che potrebbero danneggiare la salute del pappagallo. Accessori: Dotate la gabbia di trespoli in legno naturale, giocattoli resistenti e una varietà di posatoi di diverse dimensioni per prevenire problemi alle zampe. Spazio per il volo libero: Se possibile, consentite al pappagallo del Senegal di volare liberamente in una stanza sicura per un paio d’ore al giorno. Igiene e Pulizia L’igiene è fondamentale per prevenire malattie e mantenere il pappagallo in buona salute. Pulire regolarmente la gabbia e gli accessori è essenziale: Pulizia giornaliera: Rimuovere gli escrementi e i resti di cibo dalla gabbia ogni giorno. Cambiare l’acqua almeno una volta al giorno. Pulizia settimanale: Pulire a fondo la gabbia e gli accessori con acqua calda e un detergente sicuro per animali. Evitare prodotti chimici aggressivi. Disinfezione mensile: Effettuare una disinfezione completa della gabbia una volta al mese utilizzando prodotti specifici. Come prendersi cura della salute del pappagallo del Senegal Il pappagallo del Senegal, come molti altri pappagalli, può essere soggetto a diverse patologie, specialmente se la dieta o l’ambiente non sono adatti. È importante: Monitorare il peso: Il peso ideale è di circa 120-150 grammi. Cambiamenti improvvisi possono indicare problemi di salute. Controllare il piumaggio e le unghie: La muta regolare è normale, ma perdita di piume eccessiva o piume opache possono essere segnali di malattia. Inoltre, tenete d’occhio la crescita delle unghie per evitare ferite. Visite veterinarie: Programmare una visita annuale dal veterinario, preferibilmente un veterinario esperto in uccelli, per controlli di routine. Il pappagallo del Senegal è un animale da compagnia straordinario, che richiede attenzione, pazienza e dedizione. Con il giusto ambiente, un’alimentazione equilibrata e un’adeguata socializzazione, questo piccolo pappagallo può vivere felice e in salute, offrendo compagnia e affetto per molti anni.