Api e Apicoltura
Api e Apicoltura
Le Arnie Flow™ Hive e L'apicoltura
il dic 17 2024
E 'difficile pensare a un hobby più gratificante dell’apicoltura. Le api sono affascinanti piccole creature. Esse svolgono un ruolo chiave nel nostro approvvigionamento alimentare e forniscono un'abbondanza di delizioso miele. Sarà fantastico avere una fornitura di miele fresco derivante dal vostro alveare per tutta la famiglia.
Mantenere la vostra arnia vi potrà anche aiutare nel vostro lavoro di giardinaggio, infatti le api forniscono una grandissima impollinazione delle vostre piante, e, di conseguenza aumenterà l'abbondanza della frutta e degli alberi di noce, oltre alla maggior parte delle piante che avete in giardino.
Inoltre, sarà possibile trascorrere pomeriggi interi a guardare il loro lavoro lontano attraverso le finestre di visualizzazione uniche dell’alveare classico Flow™ e cominciare ad instaurare un legame più forte con la natura, con questo prodotto potrete imparare tutto sugli alveari e su come prendersi cura delle vostre api.
Se siete nuovi e non avete mai coltivato questo hobby, troverete, come a molti altri capita, che ne diventerete rapidamente dipendenti.
Con il tempo, imparerete a individuare e interpretare i segni che l’alveare utilizza per segnalare la sua salute e il benessere. Un istinto primordiale vi pervaderà, la soddisfazione di riuscire a condividere la vita in comunione con le proprie api sarà enorme. Questi sono animali selvatici, ma gli esseri umani hanno un rapporto simbiotico con le api che risale a migliaia di anni.
Una delle grandi cose di Flow ™ Hive riuscire ad arrivare a conoscere gli animali nel loro intimo, potrete anche essere più a contatto con le piante che li sostengono, oltre a quel po'di terra del pianeta in cui viviamo.
Il gusto del miele varia notevolmente a seconda del foraggio disponibile in un dato momento. Poiché ogni mielario Flow™ viene raccolto separatamente, potrete scoprire che ognuno ha un sapore caratteristico diverso. Potreste avere un tipo di miele che ricorda un frutteto o un albero di limoni. Durante i mesi successivi potreste ottenere una qualità impregnata con la tonalità leggermente aromatica delle rose del vostro vicino o della lavanda che trovate lungo la strada che porta verso casa, oltre che della nostra inconfondibile acacia. Le variabili sono quasi infinite, ma, nel corso del tempo, vi ritroverete a poco a poco sempre più in sintonia con la natura mutevole della vostra parte del mondo.
Quando si tratta di apicoltura, l'apprendimento non si ferma mai, anche per gli apicoltori più esperti. Si tratta di un lavoro d'amore, che può offrire una vita di godimento.
Ma è importante ricordare a chi legge questo articolo che questa è pur sempre zootecnia. Quindi sarà necessario sporcarsi le mani e si sarà sempre sottoposti ai rischi della natura.
Spessi abiti di cotone e altri dispositivi di protezione individuale saranno in grado di offrire una protezione eccellente contro le punture delle api, chiaramente il rischio c’è sempre e qualche volta la vostra “corazza” potrebbe non essere sufficiente ad evitarvi qualche puntura. E' quindi importante per i nuovi hobbisti muoversi con cautela quando si lavora alle arnie. Mettetelo pure in preventivo prima o poi una puntura la prenderete sicuramente.
Alcune persone hanno gravi allergie alle punture delle api, quindi si prega di essere a conoscenza dei potenziali pericoli, soprattutto per i bambini, nel determinare se l'apicoltura è il giusto hobby per voi.
Consigli per i nuovi apicoltori
Ci sono alcune cose che dovreste fare prima di acquistare il vostro Flow ™ Hive.
Mantenere delle api, come ogni altra attività di zootecnia, richiede alcune competenze specifiche e un po’ di conoscenze per garantire la salute e il benessere degli animali e delle persone che sono attorno a voi
1. Registrati come apicoltore e verificare le normative locali
E 'molto importante che vi registriate presso la vostra autorità locale per dichiarare la presenza di api e per conoscere tutte le norme in materia di apicoltura. Vi garantiamo che se esistono queste regole è per una ragione specifica e quindi le dovrete conoscere
2. Imparare il più possibile
C'è una ricchezza di conoscenze molto grande sull’apicoltura nel web, ma niente è meglio di parlare con altri apicoltori. Seguire il nostro blog e il nostro forum in tema di apicoltura vi potrà essere senz’altro utile. Saremo a vostra disposizione per potervi suggerire al meglio.
C'è molto da imparare!
3. Ottenere l’attrezzatura giusta
Tutti gli apicoltori vengono punti ad un certo punto. Ma se sarete attenti e sicuri potrete evitare molto bene questo inconveniente. Chiaramente l’uso della giusta attrezzatura è importante. Un abito per apicoltore è essenziale, soprattutto per i principianti.
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Arnia Flow Hive: direttamente dall’alveare, miele fresco e pronto da consumare
il dic 17 2024
Raccogliere il miele in maniera semplice, veloce e senza traumi per le api? Da qualche tempo si può! Grazie alla straordinaria invenzione di due apicoltori australiani, Stuart e Cedar Anderson (padre e figlio), il processo di raccolta del miele sta diventando sempre più facile e standardizzato e, soprattutto, molto meno traumatico per le api. Scopriamo assieme l’innovativo sistema di raccolta del miele Flow™ Hive.
Come funziona l’arnia Flow Hive?
L'invenzione dei signori Anderson è decisamente innovativa in quanto permette di raccogliere miele direttamente dall’alveare. Flow™ Hive consiste in un semplice dispositivo collegato a una leva che, quando viene girata, fa in modo che il retro delle celle dell'arnia si apra e che il miele scivoli per gravità in un tubo che lo raccoglie in un contenitore. Al termine della raccolta, che dura circa un'ora, la leva viene nuovamente girata ripristinando la normale conformazione delle celle che le api riempiono con altro miele. In questo modo le api possono continuare a lavorare indisturbate.
Un innovativo sistema di raccolta del miele senza traumi per le api
Sembrerebbe un'idea piuttosto banale, ma in realtà decisamente intelligente e innovativa. Infatti, il vecchio sistema di raccolta del miele veniva attuato senza sostanziali cambiamenti dal lontano 1852: questo processo parte con l'affumicatura dell'alveare, per allontanare le api, prosegue con la rimozione dei favi e con la centrifuga delle celle per rimuovere il miele in esso contenuto.
Durante tutto il processo, oltre al rischio inevitabile di punture, le api subiscono un forte stress che può ripercuotersi sulla produzione del miele successivo. Grazie all'invenzione degli Anderson, apicoltori da 3 generazioni, le api possono continuare le loro attività in tranquillità senza subire interferenze da parte dell'apicoltore.
Il sistema Flow Hive è stato brevettato e messo in vendita con enorme successo (più di 30 mila ordini in tutto il globo in pochi mesi), in quanto non solo non stressa le api, ma permette all'apicoltore di raccogliere il miele molto più velocemente ed efficientemente rispetto al passato: infatti, non sempre l'apicoltore ha il tempo di raccogliere tutto il miele delle arnie, in quanto il procedimento tradizionale è lento e laborioso.
L’apicoltura a portata di tutti
Grazie al rivoluzionario sistema dell’arnia Flow Hive, gli inventori sperano che un numero maggiore di persone si avvicini all'arte dell'apicoltura e contribuisca quindi a salvare il pianeta, aumentando la presenza delle api sul territorio.
Gli esperti di ecosistema ritengono che, senza l'essenziale opera di impollinazione effettuata dalle api, la vita sul pianeta finirebbe in pochi anni. Attualmente, la popolazione di questi importantissimi insetti si sta riducendo a causa dell'utilizzo indiscriminato di insetticidi e di politiche agrarie aggressive. E con la scomparsa delle api impollinatrici, si riduce progressivamente la biodiversità nell'ecosistema, con effetti futuri potenzialmente devastanti.
![Tenere delle api: notizie e consigli per gestire le api e l'arnia](http://www.ilverdemondo.it/cdn/shop/articles/blog-tenere-delle-api-it-000.jpg?v=1734444002&width=1780)
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Tenere delle api: notizie e consigli per gestire le api e l'arnia
il dic 17 2024
Se avete intenzione di produrre del buon miele allevando qualche colonia di api dovete considerare vari fattori. La cosa più importante in assoluto è scoprire quali sono le vostre reazioni in caso di puntura di uno di questi animali. Nel caso reagiate male alla puntura di questi insetti decidere di allevarli potrebbe risultare molto pericolo. Una volta appurata questa delicata questione potete decidere cosa fare.
L’allevamento presuppone avere a disposizione l’attrezzatura necessaria per poterle tenere, per poter poi estrarne il miele e per la sciamatura. L’articolo principale che dovete procurarvi è il completo per apicoltore, il quale dovrà proteggervi integralmente per evitare le punture dei vostri animali. Quindi il completo comprende la tuta con il velo frontale, dei guanti e stivali in gomma per infilare i pantaloni. Quando maneggerete le api ricordate che si arrampicano verso l’alto e quindi potrebbero salire attraverso le maniche, dovrete procurarvi anche un affumicatore per poter calmare le api quando le maneggerete. Per le api avrete bisogno dell’arnia e di un attrezzo per la rimozione dei telai.
Infine cosa importantissima prima di avviare una colonia è quella di procurarsi un nucleo di api con all’interno un’ape regina che deponga le uova. Una colonia media è formata di circa 40.000 esemplari.
Per l’acquisto delle api consigliamo di rivolgervi ad un apicoltore locale, infatti questi animali sono abituati a certe zone e alle sue caratteristiche climatiche. Quindi per avviare una colonia dovrete procurarvi un nucleo. Il nucleo è una minicolonia di circa 5.000 api con un’ape regina che depone le uova. Assicuratevi che la regina deponga effettivamente le uova altrimenti la colonia non riuscirà a crescere e durare nel tempo.
L’arnia la dovrete posizionare in una zona tranquilla senza passaggio di persone, possibilmente non sotto a grandi alberi che potrebbero inumidire l’arnia e disturbare la colonia. Una volta scelto il luogo dove terrete le arnie dovrete inserirvi le api.
Il nucleo dovrà essere posto al centro della casetta inferiore, quella inferiore dovrà rimanere vuota. Lo scopo iniziale infatti non è la produzione di miele, ma la formazione della colonia. Durante il primo anno sarà dunque difficile ricavare del miele dal vostro allevamento, ma se le condizioni meteo lo permetteranno è possibile che nel mese di luglio qualche Kg lo possiate ottenere. Inizialmente dovrete ispezionare l’arnia ogni quindici giorni per assicurarvi che la regina covi e per controllare se vi sono altre celle dell’ape regina. Sono più delle celle molto più grandi rispetto alle altre e se la trovate la dovrete togliere altrimenti la colonia sciamerà.
Quando avrete superato il primo periodo nella vostra arnia comincerà a formarsi il miele, il quale viene formato dalla api dall’inizio alla fine dell’estate. Per estrarlo dovrete mettere una tavola con un’uscita a senso unico sopra i melari e, quando le api saranno scese nelle cassette inferiori dovrete togliere i telai superiori, i quali dovrebbero essere pieni di buon miele. Per estrarre il miele dovrete prima raschiare gli opercoli di cera. Quindi dovrete centrifugare, con un apposito macchinario, i telai, dai quali si estrarrà il miele. Una volta estratto il miele bisognerà filtrarlo e a quel punto potrete versarlo su dei vasetti per il consumo finale. Il raccolto per melario va dai 2-3 Kg. Ai 22-25 Kg nei casi più fortunati.
Uno dei pericoli che potrebbe verificarsi nelle vostre arnie è la sciamatura delle api. Quindi dovrete cercare di evitare che questo avvenga. Le api sciamano soltanto se l’arnia diventa troppo affollata o se nasce una nuova regina. Nel caso sciamassero circa metà delle vostre api potrebbero volare via. In quel caso avrete un giorno di tempo per trovarle e riportarle all’interno della loro casetta. Passato questo tempo sarà per voi difficile recuperarle.
A questo punto vi racconto come si fa per raccogliere uno sciame. Dovrete collocare un foglio bianco sul terreno sotto allo sciame, e con un cesto di paglia o altro contenitore dovrete posizionarvi proprio sotto allo sciame, scuotendo il ramo o la zona dove sono attaccate le api. A quel punto rovescerete il cesto nel foglio bianco. Dopo un oretta dovrebbero trovarsi tutte dentro al vostro contenitore. Avvolgendo il cesto con il foglio dovrete portare le api presso una nuova arnia.
Di seguito troverete il video del nostro allevamento di api. Il film si riferisce ad un controllo delle casette per controllare lo stato della produzione di miele e per vedere che non ci fossero nuove casette per le api regine.
![I benefici del miele e del polline](http://www.ilverdemondo.it/cdn/shop/articles/benefici-del-miele-e-del-polline-prodotti-it-000.jpg?v=1734443922&width=1780)
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I benefici del miele e del polline
il dic 17 2024
L’uso quotidiano di miele puro e naturale, procura salute, benessere ed energia. Numerosi sono i benefici che si possono ricevere a livello sia corporeo che metabolico. Innanzi tutto ha un’azione decongestionante e lenitiva della tosse alle prime vie respiratorie; aumenta la potenza fisica e la resistenza all’apparato muscolare; ha un’azione cardiotonica al cuore e disintossicante al fegato. Aiuta le ossa a fissare bene il calcio ed il magnesio mentre per i reni, li aiuta nella loro azione diuretica. Infine stimola e regolarizza l’apparato digerente ed ha proprietà antianemiche per il sangue. Anche il polline, in ogni suo piccolo granello, contiene tutto ciò che è necessario per la vita. Esso infatti è formato da: carboidrati, zuccheri, proteine, vitamine, sali minerali ed ormoni della crescita ed altre sostanze altrettanto benefiche non ancora codificate. Risulta facilmente digeribile perché contiene pochissimi grassi.
Le sue principali caratteristiche sono cinque:
Azione Eutrofizzante: grazie alle numerose vitamine ed al fattore anabolizzante del polline aiuta soprattutto le persone anziane , convalescenti e deperite a rimettersi in forma.
Azione Antianemica: essendo ricco di rame, aiuta ad aumentare il numero dei globuli rossi e l’emoglobina, migliorando i sintomi dell’anemia.
Azione contro l’ipertrofia prostatica: eliminandone i sintomi piuttosto dolorosi e fastidiosi.
Azione sulla funzione intestinale: soprattutto dove esiste uno squilibrio della flora intestinale ma anche nei confronti di chi ha problemi renali. Utile anche nei confronti di chi soffre di diarrea o stitichezza, regolando il corretto funzionamento dell’apparato.
Azione antidepressiva: aiuta a migliorare la sensazione di benessere fisico, l’umore e la nevrastenia. Le cause sono ancora ignote ma numerosi studi hanno evidenziato come l’assunzione di polline migliori anche il benessere psicologico dei pazienti.
Il miele dunque è alimento sano e nutriente. Per questo motivo molte persone stanno cominciando a produrre il miele per conto proprio. Ci si comprano delle arnie, si trova il posto e si acquista uno sciame e il gioco è fatto. Questa nuova tendenza si sta sviluppando in Italia a ritmi impressionanti e questo è un fattore positivo.
Anche noi lo abbiamo fatto e questo sarà il nostro secondo anno in cui avremo delle api da miele. L’anno scorso è stato un anno impegnativo in cui abbiamo imparato moltissimo. Da quest’anno la produzione sarà a costo zero e i risultati dovrebbero essere più interessanti rispetto all’anno precedente. Gli sciami vecchi sono già molto numerosi , in più abbiamo convinto altri amici a cominciare l'allevamento quindi avremo un paio di nuovi sciami in più.
Seguiteci e quest’anno ne vedrete sicuramente delle belle. Qui sotto alcuni momenti dell’allevamento dell’anno scorso.
![I Prodotti dell'Alveare](http://www.ilverdemondo.it/cdn/shop/articles/prodotti-alveare-miele-propoli-polline-pappa-it-000.jpg?v=1734443760&width=1780)
Api e Apicoltura
il dic 17 2024
Il Miele
Le api lo producono partendo dal nettare dei fiori o dalle secrezioni di parti vive di piante (melata), che esse raccolgono, trasformano, combinano, con sostanze proprie e depongono nei loro favi.
Il nettare (costituito di zuccehri e acqua) viene trasportato all’alveare e passato di bocca in bocca (trofallassi) da tutte le api presenti, arricchendosi così di enzimi e trasformandosi gradatamente in miele.
In base alla percentuale di glucosio e fruttosio, alcuni mieli tendono a cristallizzare, altri dove prevale il fruttosio, rimangono liquidi più a lungo.
Il Polline
Si presenta come una polvere composta da granuli microscopici (le cellule riproduttive maschili delle piante) che rimane imprigionata nel pelo dell’ape. Con i pettini posizionati nelle zampe anteriori le api spazzolano ed impastano la polvere di polline con la saliva fino a formare delle palline che portano nell’alveare. Il Polline viene detto anche “pane delle api”, è infatti l’alimento principale delle larve.
Per la sua ricca composizione il polline è un ottimo integratore alimentare anche per l’uomo, ricco di fermenti lattici contiene diverse vitamine e sali minerali.
La Pappa Reale
Prodotta dalle api nutrici per alimentare la regina ed, in piccola parte, anche le giovani larve. È una sostanza gelatinosa chiamata anche “gelatina reale”, utilizzata dalle api subito dopo la secrezione, non viene cioè immagazzinata come il polline o il miele.
Ricca di sostanze nutrienti è composta per il 70% da acqua e il rimanente 30% da proteine, amminoacidi essenziali, zuccheri e grassi, ma anche vitamine e numerosi sali minerali. È considerata “elisir” di lunga vita per le sue molteplici proprietà benefiche, ottimo tonico e ricostituente stimola l’apparato immunitario e l’appetito.
La Propoli
Viene prodotta partendo da una resina presente sulle gemme di determinati alberi che prelevano nelle giornate calde d’estate trasportandola fino all’arnia dove viene elaborata e modificata tramite secrezioni ghiandolari ed impiegata principalmente come materiale di costruzione e come antisettico per neutralizzare funghi e batteri
Con la propoli le api tappano i buchi per evitare perdita di calore ed impedire l’ingresso di eventuali predatori, vengono sterilizzare le celle di incubazione che contengono le uova, viene anche impiegata per “mummificare” i cadaveri di piccoli animali o di grossi insetti (evitandone la putrefazione), che si intrufolano nell’alveare per poi morirvi.
Per le sue proprietà antisettiche e cicatrizzanti la propoli è ottima per l’uomo (lavorata e trasformata in tintura, aggiunta a creme e pomate, nei dentifrici e nel sapone).
La Cera
Viene prodotta a partire da una trasformazione degli zuccheri contenuti nel miele (per produrre un Kg di cera le api consumano 8 litri di miele). La cera esce dalle ghiandole poste nell’addome dell’ape a una temperatura di circa 35 gradi, si solidifica a contatto con l’aria formando delle scagliette che vengono poi modellate dalle operaie per formare i favi.
La cera d’ape è insolubile in acqua, risulta ottima quindi, per custodire una sostanza di base acquosa come il miele. La pura cera d’api (cera vergine) è un prodotto molto pregiato, utilizzato in cosmetica e farmaceutica per preparare creme e pomate, l’industria la usa per produrre vernici e prodotti per lucidare mobili e pavimenti.
Il Veleno D’Api
La composizione del veleno è molto complessa, sono almeno 78 8 componenti identificati tra i quali i principali acqua, acido formico, acido cloridrico, acido fosforico, melittina e acido amminico.
Il veleno d’api detto anche apitoxina viene utilizzato per preparare farmaci o prodotti omeopatici. L’apipuntura è un trattamento antichissimo che prevede la somministrazione di veleno d’ape, sia direttamente attraverso punture d’ape, sita tramite iniezioni sottocutanee, per curare malattie reumatiche, alcune malattie infiammatorie, artriti, sclerosi e placche, sul nervo sciatico, borsiti e tendiniti, viene usato nel trattamento dell’epilessia e dell’incontinenza.
![Lo Sapevi Che? 14 Curiosità sulle api e apicoltura](http://www.ilverdemondo.it/cdn/shop/articles/curiosita-su-api-arnia-alveare-apicoltura-it-000.jpg?v=1734443540&width=1780)
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Lo Sapevi Che? 14 Curiosità sulle api e apicoltura
il dic 17 2024
Secondo la FAO, 71 delle 100 specie di colture, le quali forniscono il 90% di prodotti alimentari in tutto il mondo, si riproducono grazie alle api.
Se la raccolta di nettare avviene da un solo tipo di fiore si ottiene un miele monofloreale che prende il nome dalla pianta di origine ( come il miele di castagno, miele di acacia, ecc.), in caso prelevino il nettare da più fiori si ottiene il miele millefiori.
La Melata è un tipo di miele che le api ottengono rielaborando le secrezioni zuccherine di determinati insetti parassiti delle piante. Ha un colore scuro e tende a rimanere liquido, ha un leggero retrogusto amarognolo, ricca di ferro, dal punto di vista organolettico è considerato tra i mieli migliori.
Per produrre pappa reale l’apicoltore crea, in alcune arnie, condizioni di orfanità e cioè toglie temporaneamente l'ape regina per indurre le operaie a costruire una serie di celle reali da cui con tempestività cronometrica estrarrà il prodotto prezioso.
Propoli deriva dal greco pro = davanti e polis = città, in pratica davanti, a protezione della città forse, perché le api spesso usano la propoli per ridurre l’entrata dell’alveare.
Gli apicoltori “rubano” il polline dall'arnia con un particolare attrezzo chiamato “Piglia Polline” che è una specie di porta che si applica all’entrata della casetta e consente l’ingresso solo all’ape obbligandola a lasciar cadere in un apposito raccoglitore il suo ricco bottino.
La forma esagonale delle cellette è dettata da un razionale uso degli spazi. Questa forma permette di costruire un maggior numero di celle in un minor spazio.
I favi sono un insieme regolare di cellette esagonali, con delle pareti sottili e resistenti dove le api depositano miele, polline e allevano la covata. Ogni cella combacia con altre 6, questo da solidità alla struttura e favorisce lo scambio di calore generato dalle larve mantenendo una temperatura costante nella zona di allevamento.
Le api operaie cominciano a produrre il veleno dal 15° giorno, ma solamente a partire dal 20° giorno d’età della vita adulta possiede la capacità di aggredire e pungere.
Gli sciami sono tutelati da speciali leggi, per tanto non vanno eliminati o danneggiati in nessuna maniera. In caso di necessità, un bravo apicoltore provvederà a catturare lo sciame e collocarlo in un'apposita arnia piglia sciami e trasportato a destinazione
Le api volano per circa 3 Km., poi tornano esattamente all'arnia da cui sono uscite: se si sposta l'arnia per più di 20 cm. non la trovano più!
Fu lo zoologo permio Nobel Karl Von Frish a scoprire il linguaggio delle api.
L'ape italiana (Apis Mellifica ligustica) è una razza molto produttiva, docile e tra le più apprezzate al mondo dagli apicoltori
Nella parte terminale dell'addome l'ape ha una ghiandola odorifera detta di Nasònov (nome dello scorpione) che secerne feromone, che facilita il ritrovamento dell'alveare da parte di tutta la colonia, favorisce l'aggregazione dello sciame e marca le sorgenti alimentari.
![Il Ciclo di Covata delle api](http://www.ilverdemondo.it/cdn/shop/articles/ciclo-covata-delle-api-in-arnia-in-legno-it-000.jpg?v=1734443215&width=1780)
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il dic 17 2024
L’ape regina dopo aver accuratamente controllato la pulizia della celletta depone un uovo, ed il sesso dell’ape viene determinato proprio dalla misura della cella.
Le api operaie costruiscono delle celle “a femmina” (più piccole) o celle “a maschio” (più grandi).
Quando l’ape regina depone l’uovo, un arco riflesso la stimola a deporre un uovo fecondato nelle celle più piccole da cui nascerà una femmina (regina o operaia) ed un uovo non fecondato nelle celle più grandi da cui nascerà un maschio.
Le fasi di trasformazione da larva ad insetto adulto avvengono all’interno delle celle, sigillate con cera a partire dal nono giorno.
Le regine si sviluppano in celle reali molto grandi ed allungate a forma di ditale dalle quali escono dopo 16 giorni.
Le api operaie si sviluppano in celle esagonali nei favi centrali dell’alveare. Le larve vengono nutrite con polline, miele e qualche goccia di pappa reale ed il ciclo di trasformazione dura 21 giorni.
I fuchi nascono in celle costruite nelle zone più esterne dei favi che sono le zone più fredde.
Le larve dei fuchi vengono alimentate con polline e poco miele, sottoalimentate, il ciclo di trasformazione dura 24 giorni.
![Il Corpo dell'Ape](http://www.ilverdemondo.it/cdn/shop/articles/icorpo-ape-operaia-regina-fuco-it-000.jpg?v=1734443156&width=1780)
Api e Apicoltura
il dic 17 2024
L’ape è un insetto sociale appartenente all’ordine degli imenotteri (dal greco Ymen: membrana e pteron: ali, per cui ali membranose).
Il corpo dell’ape si suddivide in: Capo, Torace e addome.
Sul Capo ha due antenne a forma di elle che le permettono di “toccare” gli oggetti e di percepire gli odori, il caldo ed il freddo, il ruvido ed il liscio, il grado di umidità dell’ambiente e servono anche per scambiare informazioni.
Sempre sul capo si trovano due grandi occhi composti (cioè formati da tante faccette) che permettono una vista a 360° e tre piccoli occhi semplici (ocelli) posti al centro del capo e servono per la visione al buio.
Le api vedono solo alcuni colori: il giallo, il verde bluastro, il blu e l’ultravioletto.
La bocca, è formata da una sola ligula o spirotromba, una specie di proboscide iseale per leccare e aspirare fino all’ultima gocciolina di nettare dai fiori ma incapace di mordere e tagliare.
Sul Torace, ricoperto da una peluria adatta a trattenere minuscoli granelli di polline, si trovano due paia di ali che si uniscono in volo e sei zampe dotate di vari strumenti per la raccolta del polline e per la pulizia, anche dell'arnia.
Nell’Addome, oltre a organi e ghiandole è situato un pungiglione che le api usano solo per difendere la famiglia o loro stesse. Il corpo delle api è sorretto e custodito da una specie di corazza di nome “cuticola”.
![Differenza tra ape e vespa: come riconoscerle a colpo d'occhio](http://www.ilverdemondo.it/cdn/shop/articles/differenza-tra-ape-e-vespa-come-riconoscerle-it-000_1_520x500_520x500_b7ef33c7-2c44-435f-b881-d74ba46afdce.jpg?v=1734443608&width=1780)
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Differenza tra ape e vespa: come riconoscerle a colpo d'occhio
il dic 17 2024
Le differenze tra ape e vespa sono molteplici, sebbene si tratti di due insetti abbastanza simili, presentano delle caratteristiche ben distinte. Questi piccoli insetti sembrano uguali, dato che sono entrambi costituiti da un capo, un torace, due ali, tre paia di zampe e un pungiglione.
Le api sono responsabili dell'impollinazione, per cui hanno un ruolo molto importante nel regno vegetale. Grazie ai movimenti che compiono, le api favoriscono la riproduzioni dei fiori.
Anche le vespe contribuiscono all'impollinazione, ma soprattutto hanno il compito di prevenire e controllare la diffusione di parassiti che possono infestare e rovinare le piante.
Vi sono varie differenze tra ape e vespa, sia dal punto di vista fisico che alimentare. Si tratta di animaletti, che solitamente vivono in colonie ben organizzate.
Per poter conoscere la principale differenza tra ape e vespa, basta leggere le informazioni qui riportate.
Le principali differenze tra ape e vespa
In merito alle differenze tra ape e vespa, va detto che sebbene abbiano entrambi un corpo di colore nero e giallo, i colori della vespa sono più accesi. Una sostanziale diversità tra i due insetti, consiste sulla diversa forma del torace. Il corpo delle api è più tondo, presenta tre anelli gialli ed una certa peluria sul torace. Le vespe, invece, hanno un corpo più affusolato a strisce nere e gialle e non hanno peluria.
Per poter come riconoscere una vespa da un'ape, basta prestare attenzione alle differenze sulla colorazione e sul pungiglione. Quest'ultimo è molto liscio nelle vespe, dato che può essere utilizzato più volte, mentre nelle api assume una forma ad uncino seghettato.
La principale differenza fisica tra ape e vespa, si basa sulla presenza della peluria nell'addome delle api. A livello comportamentale sia le api, sia le vespe vivono in gruppo, ma queste ultime diversamente dalle api possono avere più api regine all'interno di una colonia.
Api e vespe hanno un diverso regime alimentare, perché le prime si nutrono solo di polline e nettare, mentre le seconde si cibano anche di altri insetti.
Tali insetti vivono in nidi di tipo diverso, ad esempio le api vivono dentro alveari creati con la cera. Le vespe, invece, vivono in nidi di simil cartone, al cui interno si trovano le colonie di vespe.
Un ulteriore differenza tra api e vespe è sicuramente il differente ciclo vitale. A tal proposito, va detto che le colonie di api possono durare per anni, mentre le colonie di vespe durano un anno e poi muoiono, eccezione fatta per l'ape regina che ha il compito di creare una nuova colonia. Infine, le vespe non producono nulla, mentre le api dal polline sono in grado di produrre la propoli, il miele, la cera e la papa reale.
I diversi tipi di puntura tra ape e vespa
Le api sono provviste di un aculeo come le vespe, per cui se si viene punti si avverte una sensazione dolorosa.
Diversamente delle vespe che dopo la puntura restano in vita, le api dopo che pungono con il loro pungiglione muoiono. Si può tranquillamente affermare, che le vespe potendo usare il loro pungiglione più volte, sono in genere più aggressive delle api.
Non esiste una differenza tra puntura di vespa e ape, perché entrambi gli insetti iniettano una sostanza velenosa col loro pungiglione. In caso di puntura di ape o vespa, si verifica in entrambi i casi un arrossamento e gonfiore della zona, ma nel caso specifico di puntura di ape occorre anche rimuovere il pungiglione.
Il veleno di vespa o ape, può portare a reazioni allergiche o in alcuni casi a shock anafilattico. Per curare la puntura da ape o vespa, basta applicare del ghiaccio e una crema cortisonica nella zona interessata. Spesso ci si chiede tra ape o vespa chi perde il pungiglione. La risposta a questo quesito è piuttosto semplice, in quanto sono proprio le api, che dopo la puntura, perdono il pungiglione e successivamente muoiono.