Api e Apicoltura
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Api e Apicoltura
I benefici del miele e del polline
il dic 17 2024
L’uso quotidiano di miele puro e naturale, procura salute, benessere ed energia. Numerosi sono i benefici che si possono ricevere a livello sia corporeo che metabolico. Innanzi tutto ha un’azione decongestionante e lenitiva della tosse alle prime vie respiratorie; aumenta la potenza fisica e la resistenza all’apparato muscolare; ha un’azione cardiotonica al cuore e disintossicante al fegato. Aiuta le ossa a fissare bene il calcio ed il magnesio mentre per i reni, li aiuta nella loro azione diuretica. Infine stimola e regolarizza l’apparato digerente ed ha proprietà antianemiche per il sangue. Anche il polline, in ogni suo piccolo granello, contiene tutto ciò che è necessario per la vita. Esso infatti è formato da: carboidrati, zuccheri, proteine, vitamine, sali minerali ed ormoni della crescita ed altre sostanze altrettanto benefiche non ancora codificate. Risulta facilmente digeribile perché contiene pochissimi grassi.
Le sue principali caratteristiche sono cinque:
Azione Eutrofizzante: grazie alle numerose vitamine ed al fattore anabolizzante del polline aiuta soprattutto le persone anziane , convalescenti e deperite a rimettersi in forma.
Azione Antianemica: essendo ricco di rame, aiuta ad aumentare il numero dei globuli rossi e l’emoglobina, migliorando i sintomi dell’anemia.
Azione contro l’ipertrofia prostatica: eliminandone i sintomi piuttosto dolorosi e fastidiosi.
Azione sulla funzione intestinale: soprattutto dove esiste uno squilibrio della flora intestinale ma anche nei confronti di chi ha problemi renali. Utile anche nei confronti di chi soffre di diarrea o stitichezza, regolando il corretto funzionamento dell’apparato.
Azione antidepressiva: aiuta a migliorare la sensazione di benessere fisico, l’umore e la nevrastenia. Le cause sono ancora ignote ma numerosi studi hanno evidenziato come l’assunzione di polline migliori anche il benessere psicologico dei pazienti.
Il miele dunque è alimento sano e nutriente. Per questo motivo molte persone stanno cominciando a produrre il miele per conto proprio. Ci si comprano delle arnie, si trova il posto e si acquista uno sciame e il gioco è fatto. Questa nuova tendenza si sta sviluppando in Italia a ritmi impressionanti e questo è un fattore positivo.
Anche noi lo abbiamo fatto e questo sarà il nostro secondo anno in cui avremo delle api da miele. L’anno scorso è stato un anno impegnativo in cui abbiamo imparato moltissimo. Da quest’anno la produzione sarà a costo zero e i risultati dovrebbero essere più interessanti rispetto all’anno precedente. Gli sciami vecchi sono già molto numerosi , in più abbiamo convinto altri amici a cominciare l'allevamento quindi avremo un paio di nuovi sciami in più.
Seguiteci e quest’anno ne vedrete sicuramente delle belle. Qui sotto alcuni momenti dell’allevamento dell’anno scorso.
![Il Vocabolario Base per il Neo Apicoltore](http://www.ilverdemondo.it/cdn/shop/articles/vocabolario-base-per-neo-apicoltori-it-000.jpg?v=1734443844&width=1780)
Api e Apicoltura
Il Vocabolario Base per il Neo Apicoltore
il dic 17 2024
1) La Regina: una per ogni famiglia, viene allevata dalle api operaie e ha il compito di deporre le uova (fino a 1000 al giorno). Più grande rispetto alle operaie e ai fuchi, produce un particolare ferormone (ferormone reale), una specie di profumo che le serve per mantenere unita la famiglia e per bloccare le operaie dalla deposizione delle uova.
L’ape regina viene alimentata per tutta la sua vita con pappa reale, un “super” alimento che determina lo sviluppo di una nuova regina e le consente di vivere anche 4-5 anni, molto, molto di più rispetto a tutte le altre.
2) I Fuchi: sono i maschi della famiglia, nascono dalle uova fecondate ed il loro unico compito è quello di fecondare le api regine. I fuchi nascono i primavera e vivono al massimo per tutta la stagione estiva. Privi di pungiglione e con una ligula troppo corta non possono succhiare o raccogliere nettare quindi vengono letteralmente buttati fuori di casa e moriranno a breve di freddo e di fame.
3) Le Api Operaie: sono il motore dell’alveare, perfette nella loro organizzazione, svolgono in base all’età mansioni diverse. Dopo la schiusa l’ape operaia inizia ad occuparsi delle “faccende di casa”, partendo dalla pulizia della celletta dove è nata, questo ciclo durerà 21 giorni. Dopo essere stata “casalinga” sarà pronta per affrontare il mondo esterno diventando “ape bottinatrice”, anche questo periodo durerà 21 giorni. Quelle che nascono nel periodo di piena attività vivono per tanto 42 giorni in quanto sonsumanto tuttle le loro energie nello svolgere la mole di lavoro che di volta in volta gli viene affidato. Diversa la sorte per quelle nate in autunno che passeranno l’inverno in casa con un minimo sforzo lavorativo e arrivano anche ai 6 mesi di vita.
4) Apicoltura: Allevare api con lo scopo di raccoglierne i frutti mediante l’utilizzo di attrezzature da apicoltore
5) Arnia: casetta delle api costruita dall’uomo
6) Alveare: casetta + famiglia o colonia
7) Favo: costruzione di cera con cellette esagonali
8) Telaino: struttura in legno costruita dall’uomo dove le api costruiscono i favi
9) Melario: zona dell’arnia dove le api depositano il miele in eccesso
10) Nido: zona dell’arnia dove vivono e si riproducono, sono presenti nei favi del nido scorte di miele e polline
11) Covata: api in allevamento, dall’uovo all’insetto adulto
12) Opercolo: tappo di cera che chiude le cellette contenente il miele. Anche le celle di covata vengono opercolate nel momento in cui l’ape inizia la metamorfosi di larva da adulto
13) Nettarifero: fiori che danno nettare, piante nettarifere, fonti nettarifere
14) Sciame: api + fuchi + regina che escono dall’arnia per formare una nuova colonia
15) Nucleo: sciame artificiale fatto dall’uomo. I nuclei possono avere delle regine in allevamento o possono essere introdotte dall’apicoltore
16) Api fucaiole: operaie che depongono uova non fecondate da cui nascono solo maschi, la famiglia è destinata a estinguersi
17) Insetti pronubi: insetti che trasportano il polline di fiore in fiore
18) Trofallassi: scambio di cibo tra api
19) Cristallizzazione: processo in cui gli zuccheri presenti nel miele si uniscono formando dei cristalli di zucchero, il miele passa dallo stato liquido allo stato solido. Le basse temperature favoriscono la cristallizzazione, per riportare il miele allo stato liquido basta porlo a una temperatura di non oltre 40°
20) Insetti sociali: insetti che vivono insieme formando colonie numerose divisi in caste e con diverse mansioni, come ad esempio le api, le formiche e le termiti
![Il Linguaggio delle Api](http://www.ilverdemondo.it/cdn/shop/articles/linguaggio-api-it-000.jpg?v=1734443486&width=1780)
Api e Apicoltura
il dic 17 2024
Le api sono insetti altamente sociali ed hanno sviluppato un linguaggio per comunicare tra loro basato su odori (feromoni), danze e assaggi.
La Danza
“la Danza delle api” serve per comunicare la posizione dei fiori ricchi di polline o nettare che scoprono durante i loro voli ricognitivi.
Le informazioni trasmesse sono molto precise, indicano qualità e quantità di nettare presente nonché la direzione e distanza precisa dall’alveare.
Le api bottinatrici eseguono diversi tipi di danza, ad esempio:
La “danza circolare” viene utilizzata dalle esploratrici quando le fonti nettarifere sono in prossimità dell’arnia;
La “danza dell’addome o a otto” viene utilizzata dalle esploratrici quando le fonti nettarifere sono più distanti dell’alveare. Il tratto rettilineo viene percorso in modo da formare con la verticale del favo un angolo uguale a quello determinato dalla posizione del bottino e del sole rispetto alla casetta
Gli Assaggi
L’ape che ha scoperto il sito, inoltre, per dare maggiori informazioni sul tipo di nettare, ne rigurgita una piccola quantità che viene assaggiato dalle compagne; esse raccolgono anche informazioni sull’odore dei fiori attraverso il profumo che è rimasto sul corpo della bottinatrice durante l’esecuzione e prendono il volo per trovare i fiori con lo stesso odore dell’ape messaggera.
I Feromoni
All’interno dell’alveare la comunicazione avviene principalmente attraverso odori impercettibili all’uomo che gli animali producono da speciali ghiandole, questi odori denominati feromoni o ferormoni sono dei veri e propri messaggi chimici e hanno svariate proprietà.
La principale “fabbrica chimica” dell’alveare è l’ape regina che produce 32 tipi di feromoni diversi, alcuni di questi inibitori, uno ad esempio impedisce alle api operaie di deporre uova, altri di richiamo sessuale, altri ancora segnalano la presenza della stessa e tengono unite la famiglia.
Anche allo stadio di larva producono ferormoni che servono a richiamare le nutrici, un feromone di allarme avverte la colonia quando le guardiane aggrediscono un intruso, i fuchi ne producono uno per stimolare l’attività delle operaie.
![La sciamatura delle Api](http://www.ilverdemondo.it/cdn/shop/articles/sicamatura-delle-api-it-000.jpg?v=1734443431&width=1780)
Api e Apicoltura
il dic 17 2024
È la modalità con cui si forma una nuova famiglia di api. Si pensa che avvenga per eccesso di popolazione o mancanza di spazio ed in genere avviene in primavera quando c’è abbondante disponibilità di cibo.
In queste condizioni il feromone reale, che tiene unita la famiglia, fatica ad arrivare a tutti gli individui e le api sentendosi orfane di regina iniziano ad allevare nuove regine.
La vecchia regina esce dall’alveare con metà della colonia con qualche fuco mentre l’altra metà rimane nell’arnia originaria.
Prima di sciamare emette un canto detto “canto della regina” al quale rispondono le regine (figlie) presenti nelle nuove celle reali, questo serve per assicurare alla regina madre di non lasciare orfano l’alveare.
Una volta che le api esploratrici trovano il posto idoneo, le api ceraiole iniziano la costruzione di nuovi favi dove la regina andrà immediatamente a deporre le uova e fondare una nuova colonia.
Nel frattempo la prima regina figlia che sfarfalla nell’alveare va a trafiggere le sorelle ancora chiuse nelle celle.
![Come allevare le api: alveari, attrezzature richieste e innovazioni del settore](http://www.ilverdemondo.it/cdn/shop/articles/come-allevare-le-api-e-ruolo-apicoltore-it-000.jpg?v=1734443263&width=1780)
Api e Apicoltura
Come allevare le api: alveari, attrezzature richieste e innovazioni del settore
il dic 17 2024
L'apicoltura può rivelarsi un investimento remunerativo, oltre che soddisfacente, soprattutto nel caso si nutra una grande passione per gli animali e per la natura. Malgrado al giorno d'oggi la tecnologia rivesta un ruolo molto importante in ogni genere di attività, quello dell'apicoltore è rimasto un lavoro legato alle origini (nella maggior parte dei casi), anche se recentemente si stanno facendo strada alcune innovazione che potrebbero far evolvere il settore. Scopriamo come allevare le api e con quali attrezzature.
L’apicoltura e la figura dell’apicoltore
In un contesto come quello odierno, nel quale le colonie di api risultano quasi interamente decimate dall'uso massivo di sostanze inquinanti ed insetticidi, il ruolo dell'apicoltore risulta essere ancora più importante e riconosciuto. Il miele che si ricava da un allevamento di api, inoltre, è un alimento molto richiesto, che grazie alle sue numerosissime proprietà benefiche, si è ritagliato una fetta sempre più importante di mercato, riducendo l'utilizzo di altri dolcificanti quali lo zucchero bianco.
Coloro che allevano le api, tuttavia, non avranno a disposizione soltanto i proventi della vendita del miele, ma anche quelli del servizio di impollinazione, assai richiesto da tutti gli agricoltori che vogliono incrementare la resa dei propri frutteti e la qualità della frutta prodotta. Ricordiamo poi altri prodotti molto richiesti dal mercato come la pappa reale o la cera d’api.
Attrezzature, investimenti e normative
Veniamo ora agli investimenti che devono essere sostenuti per mettere in piedi un allevamento di api. L’apicoltore dovrà ovviamente acquistare qualche famiglia di api, nonché tutta l'attrezzatura idonea per avvicinarsi alle stesse, tra cui maschere e tute per proteggere viso e corpo da eventuali attacchi delle api (tali protezioni dovranno essere di colore bianco, giallo o beige). Altro attrezzo d'uso comune è l'affumicatore, utile per inibire possibili aggressioni da parte delle api.
Bisogna poi allestire una o più arnie che andranno collocate in un luogo ideale, ben al riparo dalle intemperie, lontano da edifici o altre costruzioni e vicino a prati e fonti d'acqua. Seguono tutti gli attrezzi necessari per la produzione di miele (la cosiddetta smielatura). Infine ricordiamo che è necessario informarsi sulle normative locali e registrarsi come apicoltore.
L’alveare e i suoi “abitanti”
Le api si riproducono all'interno dell'arnia, che in sostanza è la loro casa. L'arnia è un contenitore con la forma di un parallelepipedo. Generalmente è fatta di legno e non appena viene colonizzata dalle api, prende il nome di alveare. In ciascun alveare è possibile trovare la regina, che ha il compito di deporre le uova, i fuchi, anch'essi deputati alla riproduzione, le api giovani e le api adulte. Queste ultime sono quelle che vanno all'esterno dell'alveare in cerca di polline, nettare e acqua. Gli unici abitanti di sesso maschile all'interno di un alveare sono i fuchi.
L’innovazione del settore: l’arnia Flow Hive e il miele alla spina!
L’ultima novità in fatto di apicoltura è rappresentata da Flow™ Hive, una speciale arnia che, mediante l’uso di un rubinetto, permette di raccogliere il miele filtrato direttamente dall’alveare. Goloso miele alla spina pronto per essere consumato! Questo processo è estremamente semplice e soprattutto senza traumi per le api. L’arnia Flow Hive rappresenta una grande innovazione in questo campo, permettendo tra l’altro un grande risparmio in termini di tempo e denaro.
![La vita sociale delle api e la gerarchia nell’alveare](http://www.ilverdemondo.it/cdn/shop/articles/vita-sociale-delle-api-e-gerarchia-alveare-it-000.jpg?v=1734443041&width=1780)
Api e Apicoltura
La vita sociale delle api e la gerarchia nell’alveare
il dic 17 2024
La Natura affascina perché vive secondo regole ben precise che hanno l'obiettivo di raggiungere l'equilibrio dopo eclatanti catastrofi. Dall'osservazione di alveari e formicai si evince questa sua straordinaria caratteristica e l'instancabile lavoro che compie, affinché si rinnovi la vita di giorno in giorno. Le api sono il primo anello della catena naturale, il cui stato di salute è fondamentale per la vita di tutti gli esseri viventi. Ecco perché risulta estremamente utile e affascinate studiare la vita sociale delle api!
Organizzazione e struttura dell’alveare
L'alveare rappresenta la struttura sociale delle api, molto articolate rispetto ad altre, in quanto i ruoli di ogni componente sono stabiliti gerarchicamente. Ogni compito deve essere svolto con il massimo livello di efficienza per garantire la sopravvivenza della comunità.
La natura non ha scelto a caso la forma dei favi: il rapporto tra perimetro e area dell'esagono del favo è proporzionale al rapporto tra la grandezza della cella e il livello di produzione della cera necessaria per costruirla: una perfetta fabbrica.
La gerarchia delle Api
Al vertice della gerarchia si trova l'Ape Regina, l'unica in grado di fecondare e di depositare uova. La vita delle api dura in media trenta giorni, dunque il ruolo dell'Ape Regina è fondamentale per il rinnovo delle generazioni.
I Fuchi sono i maschi dell'alveare che migrano verso altri alveari per fecondare le Api Regine. Grazie al loro istinto non fecondano consanguinei, consentendo una migliore selezione della specie e provvedendo alla cura della covata.
Le Api Operaie sono le femmine sterili della famiglia, hanno il compito di provvedere all'alimentazione delle uova depositate dalla Regina attraverso la fornitura di miele, polline e pappa reale.
Come nasce un’Ape Regina?
La fornitura di pappa reale è fondamentale per la nascita dell'Ape Regina, in quanto se l'alimentazione fosse basata su miele e polline nascerebbero solo Api Operaie sterili. L'Ape Regina abbandona l'alveare dopo un po' di giorni dal deposito delle uova, portandosi al seguito la famiglia.
Le Api Nutrici intervengono per alimentare le uova, sapendo di dover creare una nuova Regina per la continuazione della specie. Per questo lavoro selezionano dalle 10 alle 30 uova (tra le 2000 depositate dall'Ape Regina) dalla cui schiusa nascono i bruchi che, se alimentati con pappa reale, svilupperanno gli organi di deposizione.
Questi ultimi diventeranno insetti giganti e perfetti, ma solo il migliore diventerà Ape Regina, mentre gli altri saranno uccisi dalle Api Nutrici. Dopo 10 giorni dalla schiusa, l'Ape Regina spicca il suo volo nuziale, si accoppia con più di 100 maschi depositando il seme in un suo organo: la spermateca. Successivamente torna nell'alveare e non esce più fino al deposito delle uova.
![Come allevare api regine: tutto quello che c'è da sapere](http://www.ilverdemondo.it/cdn/shop/articles/come-allevare-api-regine-tutto-quello-che-c-e-da-sapere-it-000.jpg?v=1734442988&width=1780)
Api e Apicoltura
Come allevare api regine: tutto quello che c'è da sapere
il dic 17 2024
Per poter allevare delle api regine e diventare un abile apicoltore occorre mettere in atto alcuni semplici passaggi. Chiaramente, per avviare un'attività di apicoltura bisogna per prima cosa scogliere il posto e la stagione più adatta. Un allevamento di api va avviato in primavera, la stagione più ricca di polline, e meglio se in piena campagna.
Un'ape regina riveste un ruolo fondamentale all'interno di un alveare, che è quello di deporre le uova. Un'ape regina può essere allevata secondo differenti tecniche di allevamento. In ogni caso, per poter allevare degli alveari e ricavare api regine occorre organizzare delle celle reali, una volta mature le piccole api regina vanno inserite nelle diverse colonie di api operaie.
L' importanza delle api regine
Un'ape regina a differenza delle altre api, si riconosce per il fatto di avere un'addome più lungo e un torace più ampio. Si tratta della sola ape femmina feconda, che passa tutta la sua esistenza a deporre le uova dentro il suo alveare. Un'ape regina è figlia di un'altra ape regina adulta, per cui nasce da un uovo fecondato in una cella reale costruita sul fondo dei favi.
Per potersi sviluppare, un'ape regina necessita di circa sedici giorni, nei quali viene nutrita da altri api operaie.
Un'ape regina vive sempre nell'alveare ed esce solo per il suo volo nuziale, quindi per accoppiarsi, accumulare seme e produrre uova per alcuni anni. Dopo che sarà fecondata, inizierà il suo lavoro di produzione delle uova, che sono circa duemila al giorno, e possono essere fecondate e non fecondate.
Va precisato che dalle uova non fecondate nascono i fuchi, mentre dalle uova fecondate le api operaie. Oltre a deporre le uova, un'ape regina ha il compito fondamentale di produrre dei feromoni. Quest'ultimi, sono delle sostanze particolari che servono a regolare le varie attività all'interno di un alveare.
Avviare un allevamento di api
Per sapere come allevare api regine e dare vita a un allevamento di api, basta armarsi di pazienza e conoscere alcune cose fondamentali. Per sapere come nascono le api regine e riconoscerle, basta osservare il suo corpo e le altre api.
L'ape regina si riconosce per il fatto di avere un corpo di una grandezza nettamente superiore a tutte le altre. Osservando un alveare, si può notare una larva che viene nutrita dalle api operaie con pappa reale, per renderla matura sessualmente e pronta alla riproduzione.
Il posto ideale per fare un allevamento di api è di certo la campagna, ricca di vegetazione, polline e altre fonti di nutrimento per le api. Per investire nell'apicoltura, basta acquistare alcune famiglie di api, l'arnia e gli attrezzi necessari per accogliere il miele.
Meglio iniziare con pochi alveari, specie se si è alle prime armi, riporli in luoghi soleggiati e vicino fonti idriche pulite. Chi desidera dar vita a un allevamento di api può munirsi di una specifica incubatrice per api regine. Tale incubatrice, adatta per i professionisti dell'apicoltura, è realizzata per lo sviluppo e nascita delle api regine. Un apicoltore, può inserire le celle regine dentro l'incubatrice dopo il traslarvo e attendere la nascita delle api regine.
La fecondazione api regine avviene una sola volta, quando la regina può raccogliere una quantità di sperma al suo interno per poter fecondare uova per tutta la sua vita. Un volo di fecondazione dell'ape regina, dura in genere al massimo mezz'ora, ma può fare dei voli di fecondazione per alcuni giorni.
A fecondare la regina sono i fuchi, che dopo l'accoppiamento restano paralizzati e poi muoiono. Il segno dell'accoppiamento di un'ape regina è molto importante, dato che se l'ape regina dovesse ritornare senza prove della fecondazione sarebbe uccisa e sostituita con un altra.