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Strategie Tecnologiche e non per risparmiare energia

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Strategie Tecnologiche e non per risparmiare energia

il dic 20 2024
Nelle nostre case moderne utilizziamo molta energia, fino a 10 kilowatt al giorno per persona. Molta di questa energia si potrebbe facilmente risparmiare se adottassimo una combinazione di strategie per ridurre il consumo. Per esempio attraverso una buona progettazione della casa, la produzione dell’acqua calda sanitaria e dell’elettricità con pannelli solari, un efficiente sistema di isolamento e un comportamento attento e responsabile si potrebbe arrivare a consumare poco meno di 2 kilowatt per persona. Di seguito riassumeremo alcuni suggerimenti utili che vi posso aiutare a ridurre i consumi delle vostre abitazioni. Per la produzione e il risparmio dell’acqua calda si potrebbero utilizzare: Termostufe a legna o impianti a conduzione per la cucina e/o il riscaldamento degli ambienti Impianti solari termici o termodinamici da installare sul tetto della casa. Impianto Save Elen da installare sulla lavatrice per risparmiare energia nel lavaggio del bucato Per il riscaldamento e il raffreddamento si potrebbero utilizzare: Stufe a legna a combustione rapida o stufe in ghisa per la combustione lenta. Serre addossate alla casa per tenere temperati gli ambienti interni dell’abitazione. Shadehouse per raffrescare l’aria estiva Riscaldamento a conduzione come impianti a pavimento Per l’elettricità e l’illuminazione si potrebbero utilizzare: Pannelli fotovoltaici, eventualmente muniti con sistemi d’accumulo per utilizzare l’energia solare anche durante la sera. Generatori eolici o idroelettrici di piccole dimensioni Illuminazione a gas per chiunque voglia dare un tocco di rusticità alle atmosfere serali della propria casa. Per il risparmio idrico si potrebbero utilizzare: Una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana con un efficiente sistema di scolo per evitare al massimo il lavoro di raccolta. L’acqua dei lavandini per gli sciacquoni o le piante dell’orto nel periodo estivo. Filtri nei rubinetti per ridurre la quantità di acqua utilizzata ad ogni lavaggio. Gabinetti a secco o compost toilette per riutilizzare la materia organica anche come concime per l’orto o per il frutteto. Per il risparmio generale dell’energia sulla casa si consiglia di utilizzare il buon senso e un atteggiamento responsabile, forse questa è la regola più importante da rispettare per ottenere meno inquinamento della nostra amata terra. Solo questo tipo di tecnologie e atteggiamento può salvarci dalle contaminazioni da materiale radioattivo, dalle piogge acide, dalle polveri sottili, ecc. A trarre vantaggio da questo consumo critico saranno soprattutto gli animali e la natura. Quindi meglio cominciare subito e se si è già cominciato convincere anche altre persone che si può vivere bene rispettando la natura e risparmiando.
Cannabis produttrice di fibre

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Cannabis produttrice di fibre

il dic 20 2024
Fin dai tempi più antichi, la canapa veniva utilizzata per la produzione di fibre tessili, ed ha conservato fino ai giorni nostri una posizione di eccellenza in tutte le culture del mondo. La sua produzione ed il suo controllo hanno avuto un ruolo importantissimo nell’economia di molti paesi. Quando parliamo di fibra era in assoluto considerata la migliore, ed utilizzata in mille modi, ad esempio per la costruzione di tutti i  tipi di corda, dallo spago alle gomene per navi. Era tra i tessuti più utilizzati infatti producevano lenzuola, borse in canapa e gran parte degli abiti e delle tele. La cannabis era considerata un prezioso sigillante a tenuta d’acqua per i raccordi delle tubature; inoltre era utilizzata come la miglior base per la carta filigranata delle banconote, e della carta degli archivi o degli atti ufficiali. In Italia, veniva utilizzata per questi usi solo fino ai primi anni ‘80, poi l’entrata sul mercato delle fibre sintetiche e l’alto costo che la canapa sativa richiedeva per la sua lavorazione hanno determinato la scomparsa quasi totale della coltura in tutti i paesi industrializzati. Si diceva che la canapicoltura avrebbe riguadagnato parte dei terreni persi solo se si era in grado di tenere separata la fase propriamente agricola del ciclo produttivo che si concludeva con la raccolta con quella più industriale. Nessuno sembrava a conoscenza di una macchina chiamata “decorticatore” inventata da George Schlichten nel 1916 che aveva proprio questo scopo. Successivamente, nel 1938 su due importanti riviste americane, veniva sottolineato il fatto che la presenza di questo tipo di macchine avrebbe segnato una svolta epocale ed avrebbe portato al massimo apice la coltivazione e la produzione di canapa. Purtroppo però la successiva pubblicazione di articoli che classificavano la Marijuana una nuova droga e l’entrata in vigore del “Marijuana Tax Act” che non la proibiva ma la tassava gravemente, distrusse di fatto l’industria della canapa. Il primo tessuto di canapa, fu conosciuto nel 8000 a.C. Fino all’avvento delle navi a vapore, il tessuto delle vele delle navi dei Fenici era completamente in cannabbis. Anche i vestiti dei marinai e tutte le bandiere, le raie e i sudari delle navi erano di questa fibra. Nel 1800, l’80% di tutti i materiali tessili era di canapa, che a volte veniva scambiata addirittura per lino. E così anche per i pannolini, le coperte ed i drappi. I tappeti, in particolare risultavano più forti e resistenti soprattutto all’umidità. L’Italia e l’Irlanda producevano i migliori tessuti per vestiti in canapa. Erano famosissime nel modo le qualità come la “Camagnola”, “Napoletana e “Bolognese”. Questa risultava più morbida e soffice al tatto, più calda e più assorbente all’acqua, tre volte più del cotone , ben più conosciuto dai nostri avi. Filo al 1937, il 70-90% di tutte le corde, funi, cordami e lacci erano ricavati dalla canapa. Questa fu rimpiazzata da fibre petrolchimiche appartenenti a Dupont. La soppressione delle informazioni da circa 50 anni ha avuto come pratico risultato, la totale ignoranza da parte delle popolazioni riguardo questa pianta e le sue indiscutibili potenzialità e sui suoi mille possibili utilizzi. Una nota rivista, The Emperor, afferma che il ruolo della cannabis sativa e delle altre fibre naturali dovrebbe essere determinato da un mercato di domanda e offerta e da gusti e valori personali non dall’influenza delle leggi proibizioniste o dall’aumento spropositato nelle tasse tanto da impedire alle fibre naturali di rimpiazzare le fibre sintetiche.
L'aia in Fiera | il 9-10-11 Gennaio a Reggio Emilia

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L'aia in Fiera | il 9-10-11 Gennaio a Reggio Emilia

il dic 20 2024
Il 9-10-11 gennaio 2015 a Reggio Emilia si terrà la fiera dedicata a tutti gli animali da cortile. Primo appuntamento dell’anno sarà anche uno dei più importanti. In questa fiera infatti si svolgono numerose gare nazionali di esposizione di animali da cortile. La più importante saranno i XXI campionati italiani di avicoltura. A questo campionato parteciperanno tutti i più grandi allevatori e appassionati di avicoltura italiani, i quali porteranno in esposizione i migliori animali del paese, i quali si daranno battaglia per stabilire la razza più bella e gli esemplari più curiosi. Altra importante attività saranno i XXXIV campionati italiani di colombicoltura nel quale come ogni anno si sfideranno  i migliori allevatori italiani. Novità importante di quest’anno sarà la prima mostra nazionale coniglicoltori. Avrà dunque inizio proprio nei giorni della fiera questa mostra dedicata ai conigli che promette di diventare in brevissimo tempo come il più importante evento italiano dedicato a questi splendidi animali, i quali sono sempre più amati e apprezzati anche da gente comune che decide sempre più spesso di adottarli al posto dei un po’ più impegnativi amici cani. Ogni anno questa fiera attira migliaia di appassionati di galline, colombi e conigli. Questo appuntamento risulta importante soprattutto per i nuovi appassionati di avicoltura, colombicoltura e di cunicoltura che ogni anno sono sempre di più. L’amore per questi animali sembra sia sempre crescente. Testimonianza lo sono le dimensioni dell’evento e il numero di espositori che vi parteciperanno. Inoltre sembra che ogni anno che passa sempre più persone si stiano avvicinando all’allevamento amatoriale avicolo, sia in campagna che in città. La riscoperta della cura delle galline e dei conigli è sempre più importante perché le persone sembra abbiano voglia di riavvicinarsi alla natura e ai prodotti biologici che riesce a donarci nel momento in cui siamo proprio noi a prendercene cura. Noi de Il Verde Mondo visiteremo con molta curiosità questo evento perché abbiamo voglia di conoscere nuovi esemplari e razze e per poter stare a contatto con gli esperi del settore che come noi amano questi splendidi animali.
Proteine della canapa

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Proteine della canapa

il dic 20 2024
La Canapa è una importantissima fonte di proteine, acidi, minerali e fibre. Grazie alla sua naturalità, permette all'organismo di assimilare completamente i suoi nutrienti. Numerosi ricercatori in tutto il mondo, soprattutto nella medicina occidentale, si sono accorti della straordinaria quantità e ricchezza di omega-3 e omega-6 contenuti all’interno della cannabis. Una delle sue caratteristiche più importanti è l’altissimo contenuto di Vitamina E. E’ stato dimostrato che la somministrazione giornaliera di canapa abbassa i livelli di colesterolo e trigliceridi; esercita un’importante funzione protettiva al cuore soprattutto nei casi in cui ci sia stato un episodio di infarto. Essa agisce naturalmente, ad esempio nel trattamento della terapia del dolore, sia a livello nervoso che muscolare ed è utile sia come antinfiammatorio che antistaminico per le allergie. Il 65% delle Proteine della canapa è costituito da edestina, l’altro 35% da albumina; queste sono due delle proteine più digeribili e meglio assimilabili dal nostro corpo. La cannabis sativa, grazie alla lecitina, aiuta il cervello ed il fegato nello loro attività; gli amminoacidi essenziali invece, forniscono al nostro corpo la base su cui creare altre proteine come ad esempio gli anticorpi. Questa pianta è inoltre ricca di minerali, vitamina A, E, PP, C, vitamine del gruppo B, calcio, magnesio e potassio. Nel 1994 è stato inoltre dimostrata  l’azione positiva di questa proteina nella lotta contro i tumori. Il National Toxicology Program ha dimostrato che il THC protegge dai tumori maligni. Il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) è uno dei maggiori e più famosi principi attivi della canapa. Ecco di seguito riassunti in tanti punti tutti i buoni motivi per iniziare a scegliere le proteine della canapa nella vostra dieta giornaliera: Abbassa nel sangue i livelli di trigliceridi e colesterolo È ricca di antiossidanti naturali È ricca di aminoacidi Facilita il recupero dopo uno sforzo È ricchissima di proteine È ricca di Vitamine E Grazie alla lecitina è un supporto per il cervello Agisce nel trattamento del dolore sia a livello muscolare che nervoso Aiuta a proteggere il muscolo cardiaco Ha proprietà antistaminiche Garantisce un equilibrato rapporto di Omega 6 e Omega 3 Combatte l’azione dei radicali liberi Aiuta a prevenire/curare patologie cancerose Contiene buoni livelli di calcio E’ ricca di magnesio e dunque una valido aiuto nel caso di dolori mestruali Possiede ottimi livelli di potassio Facilita la creazione di immunoglobine Favorisce l’azione degli anticorpi Ha proprietà antiinfiammatorie Agisce positivamente nella protezione del fegato Facilita il recupero dopo uno sforzo Contiene proteine facilmente digeribili e assimilabili.
Auguri di buon anno 2015

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Auguri di buon anno 2015

il dic 20 2024
Tantissimi auguri a tutti per un buon 2015 a tutti voi!!!!!! Se volete che sia un anno migliore di quello passato potreste: Decidere di allevare qualche animale da cortile, vi darebbero sicuramente gioia, soddisfazioni e qualcosa di buono e genuino da mangiare Cominciare ad usare prodotti biologici a base di canapa, questi vi aiuterebbero a stare meglio grazie alle loro proprietà e usereste prodotti naturali al 100% che rispettano l’ambiente e gli animali. Costruirvi un piccolo orto rurale dietro casa o al posto del noioso giardino, vi aiuterebbe ad apprezzare di più le stagioni, il lavoro nella terra e le cose buone da mangiare Potrebbe essere un inizio per cambiare le cose in meglio, in fondo un grande cammino comincia sempre dal primo passo!!! Auguri ancora da Il Verde Mondo.
Orto e pollaio in inverno: ecco cosa c'è da fare

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Orto e pollaio in inverno: ecco cosa c'è da fare

il dic 20 2024
L’inverno, per chi possegga un orto o un piccolo allevamento di animali, contrariamente a quanto si possa pensare è un momento importante anche se non è il periodo più intenso dell’anno. Quando le piante dormono e gli animali sono meno vivaci si ha il tempo di pensare all’anno passato, riflettendo sulle cose che sono andate bene e quelle che non sono andate lisce e soprattutto si possono pianificare con calma i lavori, le colture e le migliorie da fare ai pollai o casette degli animali per l’anno successivo. D’inverno comunque si possono fare anche moltissime attività manuali, bisogna innanzitutto essere pronti a sfruttare le poche giornate favorevoli che il tempo ti regala. In questi momenti si può finire di raccogliere gli ultimi ortaggi rimasti, si può compostare il terreno, potare le piante, vangare il terreno, sistemare o ingrandire il ricovero degli animali, prepararsi a far nascere nuovi esemplari e sistemare gli attrezzi lavati e lubrificati in una casetta in legno. In questo periodo si possono anche seminare qualche piante precoce. Di seguito elencheremo qualche lavoro che dovreste assolutamente fare in inverno nel caso abbiate un orto o un piccolo allevamento di animali. INIZIO INVERNO: Se possedete una serra dovrete annaffiare per tutto l’inverno le piante che avete dentro. Se possedete un frutteto potrete piantare i meli, gli albicocchi, i peri e i lamponi. Dovrete potare tutti gli alberi Se possedete un orto potrete raccogliere le ultime colture come il radicchio, i cavoli, i cavoli rossi, i ravanelli invernali, i sedani, ecc. Se possedete un piccolo allevamento di animali amatoriale potrete cominciare a sistemare il loro ricovero e pensare allargarlo cominciando a prepararvi per dare alla luce una nidiata di nuovi pulcini che saranno pronti a crescere durante la primavera. META' INVERNO: Riposatevi e preparatevi mentalmente per l’inizio dei lavori non appena le fredde braccia dell’inverno lasceranno lentamente la presa sul terreno e sull’allevamento. FINE INVERNO: Se possedete una serra potrete cominciare a seminare molti tipi di ortaggi precoci come gli spinaci, l’aglio, le insalate, i porri, melanzane, cetrioli, ecc. Se possedete un orto dovrete cominciare a predisporre il terreno per la primavera entrante vangando e delimitando il terreno per le colture future. Se possedete un piccolo allevamento di animali come ad esempio delle galline, potrete cimentarvi nel tentativo di far nascere dei piccoli pulcini che possano aver la possibilità di nascere e crescere durante la prima parte della bella stagione. Potrete fare ciò in due modi, o in maniera naturale, nel caso abbiate nel vostro pollaio una chioccia e un gallo che feconda le uova o in modo moderno acquistando delle uova feconde da qualche allevatore e utilizzando una incubatrice per uova di animali. Qualunque cosa gestiate dovrete comunque tenere bene in mente che l’inverno è si il momento dell’anno in cui si lavora meno ma se non darete le giuste attenzioni a questa stagione potreste compromettere significativamente il lavoro e i risultati di tutto l’anno a venire. Quindi riposatevi ma non rilassatevi troppo che chi dorme non mangia verdure fresche di stagione e non gode delle soddisfazioni che un piccolo allevamento rurale può dare e garantire.
Il Verde Mondo e Soggia Mangimi

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Il Verde Mondo e Soggia Mangimi

il dic 20 2024
Siamo Lieti di comunicare che Il Verde Mondo e Soggia Mangimi hanno stretto un rapporto di collaborazione per potervi fornire il migliore mangime per i Vostri animali da cortile direttamente a casa Vostra. Nel Nostro sito e-commerce avrete la possibilità di poter acquistare e far arrivarvi arrivare entro pochissimi giorni il migliore mangime per le Vostre galline o conigli. Abbiamo deciso di collaborare con Soggia Mangimi in quanto è un’Azienda seria che propone mangimi per animali da cortile dal 1960. Dotata di numerose certificazione che ne attestano la qualità e l’utilizzo di materie prime NO-OGM questa azienda è diventata una tra le più importanti nel Nostro paese. Oltre che della produzione Soggia Mangimi si è dotata di un laboratorio analisi interno che garantisce il controllo di tutte le materie prime utilizzate all’interno del processo di produzione. La scelta di proporre all’interno del Nostro shop mangimi per animali deriva dalla voglia di poter fornire ai Nostri numerosi clienti un servizio completo e unico per l’allevamento dei propri amici animali. Infatti affidandovi al Nostro sito e-commerce potrete avere a disposizione e direttamente a casa Vostra tutti i prodotti necessari per poter allevare galline e conigli senza doverVi scomodare. Nostra intenzione è quella di aiutarvi nella realizzazione e mantenimento del Vostro piccolo allevamento casalingo. Per maggiori informazioni relative ai prodotti e servizi che siamo in grado di fornirVi potete contattarci direttamente tramite e-mail info@ilverdemondo.com o tramite telefono al numero: 3391398219
Orto Sinergico: la soluzione per produrre ortaggi con poca fatica e secondo natura

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Orto Sinergico: la soluzione per produrre ortaggi con poca fatica e secondo natura

il dic 20 2024
Se nella vostra tavola prediligete il consumo di ortaggi biologici, è giusto conoscere il metodo migliore per coltivarli, in modo da poter attuare la stessa tecnica anche nel proprio piccolo orto domestico. Innanzi tutto, questa tecnica è stata scoperta ed attuata per la prima volta dal giapponese Masanobu Fukuoka che cercò di conciliare le varie necessità dell’uomo con la natura. Per prima cosa, è importantissimo sapere che un orto sinergico non impiega l’uso di concimi chimici, ed anche di origine organica perché il terreno mantiene nel tempo la fertilità in quanto le parti non commestibili degli ortaggi rimangono sul posto decomponendosi e formando Humus. Si evita inoltre l’utilizzo di prodotti antiparassitari, ma la cosa più importante da sottolineare è il fatto che una volta preparate le aiole, non si lavorerà più il terreno. Questo comporta un enorme risparmio di lavoro quotidiano e fatica. Per realizzare le aiuole bisogna lavorare bene il terreno sino ad una profondità di circa 30 centimetri, formare le aiole larghe circa 120 centimetri e lunghe dai 2-3 agli 8-10 metri, distanti tra loro 40-50 cm, in modo da passare facilmente per seminare, trapiantare, irrigare ed infine raccogliere. Tra un’aiuola e l’altra va predisposto uno strato di materiale naturale , tipo segatura o trucioli di legno non trattato in modo che non crescano piante infestanti. Sul suolo lavorato si disporranno foglie, ramaglie  e letame formando uno spessore di 20-25 cm che si andrà poi a mescolare con la terra nella percentuale di circa il 20% (4/5 cm). Vi si aggiungerà poi altra terra sino a portare le aiole ad una altezza di 30-35 cm rispetto al piano di campagna. Si formeranno quindi aiole rialzate, chiamate più comunemente bancali che rappresenteranno il substrato di coltivazione degli ortaggi. Le aiole dell’orto sinergico, una volta formate e pacciamate non vanno più lavorate in profondità e quindi modificate. Non si effettueranno più concimazioni primaverili o vangature per circa 3/ 4 anni, poi le aiole andranno rifatte completamente. La pacciamatura, altra pratica fondamentale per questo tipo di orto, si realizza stendendo della paglia sulle aiole. Ha molti effetti positivi tra cui: impedire l’erosione delle aiole a causa della pioggia, impedire la crescita di erbe infestanti, conservare la fertilità del terreno ed evitare che diventi compatto, mantenendolo sempre soffice, aerato ed impermeabile. Per quanto riguarda semine e trapianti, anche in questo tipo di orto bisogna seguire un preciso calendario, in modo da riuscire ad ottenere raccolti in ogni stagione dell’anno. Per seminare o trapiantare, basterà spostare con le mani la paglia dall’aiola. A fine lavoro,la si riaccosterà alla piantina, facendo attenzione a non coprirla del tutto soprattutto nel caso in cui abbiate seminato. Bisogna inoltre tenere in considerazione il diverso sviluppo delle piante: pomodori, melanzane e peperoni andranno disposti nella parte centrale del delle aiole, cicoria e lattuga andranno all’esterno. Altra cosa da considerare è la consociazione ovvero in ogni aiola, devono essere presenti, per quanto possibile: fagiolo, pisello, fava o altri legumi perché sono piante in grado di fissare l’azoto presente nell’aria sul terreno. Il principale lavoro da eseguire una volta composto l’orto sarà l’irrigazione. I sistemi più utilizzati sono: il sistema a pioggia, quello goccia a goccia o utilizzando manichette forate.
5° Edizione Fiera Vita in Campagna

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5° Edizione Fiera Vita in Campagna

il dic 20 2024
Dal 27 al 29 marzo 2015, si svolgerà a Montichiari, in provincia di Brescia, la seguitissima ed ormai famosissima Fiera di Vita in Campagna. E’ ormai un appuntamento annuale da non perdere soprattutto per acquistare sementi, piantine, alberi da frutta, attrezzature da giardino, pollai o casette in legno per chi predilige l’allevamento avicolo. Quest’anno la fiera si svilupperà in una superficie di circa 30.000 metri quadrati. Nello specifico: I padiglioni 1, 2 e 5 esporranno attrezzature e prodotti adatti all’agricoltura amatoriale come: decespugliatori, motoseghe e arnesi utili per la potature e la gestione di orto e giardino. Inoltre troverete gabbie per l’allevamento di conigli e polli. La massima attrazione sarà la ricostruzione di una piccola fattoria con la simulazione delle varie attività che si svolgono in campagna. Saranno ricostruiti: un giardino, un frutteto, un orto, un noccioleto ed un oliveto. Ci sarà lo spazio per le mostre delle razze dei conigli, di colombi e avicoli ed un’area dedicata all’allevamento delle api. Si terranno ogni giorno diversi corsi pratici e gratuiti sull’allevamento, sulle coltivazioni e sulla gestione di un apiario. Ci sarà inoltre, per gli appassionati di macchine agricole e attrezzature d’epoca, una mostra di trattori e più dimostrazioni di restauro di macchine d’epoca. Il padiglione 7 ospiterà mobili e rustici d’epoca, tessuti artigianali e dipinti, tutti per arredare la Casa in Campagna. Si terrà un’interessantissima rassegna di prodotti per la casa come: caldaie di ultima generazione, caminetti, pannelli fotovoltaici , ecc. Tutto con uno sguardo verso il futuro, cercando però di massimizzare le risorse a disposizione e rispettando l’ambiente il più possibile. Nel padiglione 8 si potrà fare un viaggio tra le eccellenze dei prodotti tipici, agricoli, regionali. Si potranno assaggiare ed avere la possibilità di parlare direttamente con i produttori in modo da poter cogliere le curiosità e le peculiarità del loro lavoro. Ovviamente si terranno numerosi corsi di cucina gratuiti. Nella Sala Convegni, si terranno altri corsi pratici non a pagamento come ad esempio: come iniziare le coltivazioni biologiche, l’impianto delle siepi campestri e la difesa dai parassiti delle piante da frutto e dell’orto. Quest’anno infine si potrà  visitare gratuitamente il Museo “Giacomo Bergomi” dedicato al vecchio mondo agricolo, alpino, padano dove si potrà ammirare la mostra fotografica intitolata “La civiltà dell’acqua in Lombardia” che illustra la difesa idraulica delle grandi opere del territorio, la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio e l’irrigazione delle campagne.
Diverse Forme di Allevamento della Vite

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Diverse Forme di Allevamento della Vite

il dic 20 2024
La vite è una pianta molto particolare, ne esistono di innumerevoli specie e innumerevoli sono i metodi per allevarla.  In questo articolo parleremo dei vari modi in cui può essere tenuta Possono infatti essere tenute sotto varie forme e in modi molto diversi. Possono essere fatte crescere ad alberello, a guyot, a cordone speronato, a cazenave, a sylvoz, a G.D.C., e a pergola.  Ogni specie dovrebbe essere allevata secondo il metodo che più si addice alla caratteristica della pianta. Allevamento ad alberello: questo sistema è caratteristico di una potatura corta, in cui il fusto della vite è tenuto a un’altezza di 30-40 centimetri. Sul fusto vengono fatte crescere alcune branche che portano più speroni con una o due gemme. Questo sistema viene adottato in zone calde. Metodo poco produttivo e non meccanizzabile non ha bisogno di strutture di sostegno. Allevamento Guyot: questo sistema prende il nome dallo specialista francese che lo messo a punto. Il fusto viene tenuto a circa 50-80 centimetri dal terreno e vengono lasciati uno sperone con due gemme con un capo lasciato a frutto il quale può tenere fino a dodici gemme. Viene anche chiamato metodo a potatura mista. Per la sua formazione necessita di una struttura capace di sostenere la gemma lasciata a frutto. Lo sviluppo di questo fusto viene fatto crescere verticalmente grazie alla struttura che deve essere creata per lo sviluppo. Questa tecnica è molto utilizzata dalle aziende vitivinicole di tutto il mondo. Allevamento a cordone speronato: questo sistema è anche detto a spalliera e prevede che il fusto arrivi a circa un metro dal suolo. Viene fatto crescere un solo germoglio con sei o sette gemme il quale viene fatto crescere orizzontalmente grazie alla struttura che deve essere predisposta per tale scopo. Negli anni successivi alla sua semina i tralci che si saranno sviluppati dovranno essere accorciati a sole due o tre gemme. Per questo motivo il metodo è a potatura corta. Allevamento Cazeneve: è un sistema a potatura mista simile al cordone speronato, in questo caso però nei due o tre speroni della branca orizzontale che si sono formati a ognuno dei due germogli uno viene tagliato a due mentre il secondo viene tenuto a sei o più gemme le quali vengono fatte crescere in verticale grazie alla struttura che deve essere predisposta. Allevamento a Sylvoz: questo sistema prevede che venga fatto crescere un ceppo fino a un metro e mezzo dal terreno e nella branca che si deve far sviluppare la si tiene appoggiata ad un filo orizzontale con capi a frutto che verranno potati a sei o otto gemme che verranno curvate ad archetto e tenute in basso sa un ulteriore fil di ferro, Questo metodo viene definito a potatura lunga e sviluppa una pianta altamente poroduttiva. Allevamento a G.D.C.: questo metodo dall’origine Americana è stato creato per sfruttare le macchine vendemmiatrici che avevano a disposizione. Viene fatta crescere la pianta fino un metro e cinquanta e vengono fatte crescere due branche perpendicolari alla direzione del filare che vengono sorrette da supporti imperniati su pali vicini ai ceppi. Alla fine dei supporti le branche vengono fatte deviare e vengono sostenute da due fili di ferro paralleli. I germogli che si sviluppano vengono fatti crescere verso il basso senza nessun sostegno. Allevamento a Pergola: la caratteristica di questo sistema è la sistemazione dei capi a frutto e lo sviluppo dei germogli su un piano parallelo al terreno. I ceppi in questo metodo vengono tenuti a due metri e sono stesi tra un filare e l’altro, in questo modo si crea una specie di tetto. È un sistema a potatura lunga che viene utilizzato molto nelle nostre campagne Italiane. Non è raro trovare sotto a questi impianti viticoli qualche pollaio in legno dove vengono allevate, all’ombra nel periodo estivo, gruppi di animali avicoli.
Primi passi per raggiungere l'autosufficienza domestica

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Primi passi per raggiungere l'autosufficienza domestica

il dic 20 2024
Raggiungere l’autosufficienza  per quanto riguarda l’acqua, il cibo e la fornitura di energia può essere considerato come un sogno e comunque una cosa molto difficile da poter raggiungere, soprattutto ai giorni nostri. Comunque se ci si impegna con costanza e determinazione si potrà arrivare a degli ottimi risultati riducendo al minimo la dipendenza dalle fonti energetiche e dai generi alimentari. Negli ultimi anni molte persone sono state spinte dalla motivazione di ridurre al minimo il proprio impatto sul pianeta. Sono infatti proliferati quasi ovunque orti e piccoli allevamenti famigliari per il sostentamento di uova frutta e verdura. Molti hanno cercato di ridurre al minimo i propri rifiuti, hanno cominciato a riciclare, compostare, risparmiare energia e in tanti casi anche generare energia propria grazie alle installazioni di impianti fotovoltaici, solari termici, ecc. Queste pratiche sono molto importanti in quanto, anche se non porteranno nell’immediato a risultati di autosufficienza totale comunque sono passi che portano verso quella direzione. Se volete potrete farlo anche voi, ecco alcuni consigli per cominciare con il piede giusto il cammino verso il raggiungimento del pareggio energetico. Coltivare un orto: questa è una delle attività migliori in quanto vi farà risparmiare soldi e rifiuti, in più vi garantirà un buono stato di benessere grazie al ritrovato rapporto con la terra e le piante, e salute grazie alla qualità del cibo che porterete sulle vostre tavole. Se non avete spazio potete cercare di utilizzare l’ingegno, molti infatti si sono fatti l’orto sul balcone e molti altri cercano luoghi dove ci siano orti sociali in modo da poter sfruttare spazi comuni da riqualificare. Allevare polli e galline: anche questa attività è molto importante in quanto potrete avere a disposizione ogni giorno uova fresche per preparare ottime frittate o per fare qualche dolce. Non dovete sottovalutare l’importanza di mangiare uova fresche e di qualità. Lascio a voi la possibilità di potervi informare in internet di questa cosa. Anche in questo caso il vantaggio non sarà solo ecologico ma anche sociale. Allevare avicoli infatti vi garantirà un’esperienza unica. Avere la soddisfazione di trovare tutti i giorni all’interno del pollaio uova fresche è un toccasana non solo per il corpo ma anche per lo spirito. Se poi pensate che avere un piccolo pollaio sia una cosa impossibile non disperate oggi esistono molti piccoli pollai in legno che vi possono dare la possibilità di allevare galline direttamente nel terrazzo di casa Vostra, il tutto a costi veramente irrisori. Trattare i Rifiuti: obbiettivo essenziale degli ecologisti più motivati è quello di non gettare nessun tipo di rifiuto. Per fare ciò bisognerebbe utilizzare prodotti che si possono riutilizzare o riciclare e acquistare solo prodotti confezionati in materiali riciclabili. Lo sappiamo è una cosa molto difficile da fare, ma come abbiamo detto poco fa, se cominciate comunque potrete ottenere dei risultati. Per far ciò dovrete cominciare a frequentare quei negozi dove potrete trovare prodotti confezionati con il minimo di materiale non riciclabile, dovrete leggere le etichette dei prodotti che intendete acquistare, esistono infatti molte confezioni che sembrano in plastica ma che possono essere comunque compostabili. Cercate, se possibile, di rivolgervi a produttori locali piuttosto che ai negozi della grande distribuzione. Cosa importante e non scontata, prima di acquistare qualcosa fatevi una semplice domanda: mi serve veramente la cosa che sto comprando? Risparmiare l’acqua: l’acqua che scorre nei vostri rubinetti è potabile, questo significa che è stata trattata e pulita con impianti industriali che consumano e inquinano.  Una cosa molto semplice che potreste fare per ridurne il consumo sarebbe quella di installare dei semplici filtri all’estremità del rubinetto per ridurne la pressione e quindi la fuoriuscita. Se potete cercate di immagazzinare più acqua piovana possibile, riutilizzate le acqua reflue del vostro lavandino per annaffiare le piante. Potreste fare molte altre attività come l’installazione di serbatoi sotterranei,  sistemi di scolo per l’acqua piovana, ma sono cose più complicate e complesse che magari spiegheremo in altri nostri articoli. Risparmiare energia a casa: Ricordatevi sempre di spegnere le luci quando abbandonate una stanza e spegnete la radio o la televisione nel caso in cui non la guardiate o non la ascoltiate più. Se potete convertite il Vostro impianto di riscaldamento a Gas-Metano con un impianto a pellet o meglio ancora a legna. Potete installare un impianto fotovoltaico per l’approvvigionamento dell’energia elettrica, meglio se assistito da un sistema di accumulo a batterie per immagazzinare l’energia per le ore senza luce. Potete installare un impianto Solare Termico per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria. Ci sono molti altri modi per poter avvicinarsi al risultato dell’autosufficienza noi vi abbiamo elencato i più immediati e i meno costosi. Sta a Voi adesso cominciare. Buon lavoro e sappiate che quello che farete in questo senso non lo farete solo per voi ma anche per la collettività e la natura.
I concimi naturali degli animali e delle piante

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I concimi naturali degli animali e delle piante

il dic 20 2024
Tutti gli animali riciclano sostanze nutritive mangiando vegetali o altri animali ed espellendo feci azotate in campi, frutteti  e orti. Per esempio: Il letame di anatre e maiali immesso in un ampio lago o stagno aumenta le sostanze nutritive disponibili per molte specie di pesci. I lombrichi per loro natura pompano aria nei terreni, in questo modo forniscono humus e nutrienti per le piante  o possono diventare dei pasti prelibati per le nostre galline e galli che vivono nel pollaio. Questi strani animali riciclano gli scarti di orti e frutteti, così facendo eliminano molti dei parassiti che potrebbero attaccare le coltivazioni, formano un humus che mescolato al letame, compostato e fermentato, può divenire ottimo concime per fiori e ortaggi.  Le piante leguminose arboree e non forniscono sostanze nutritive assorbendo l’azoto dall’aria e trasformandolo in noduli radicali, luogo dove proliferano particolari batteri che possono essere utilizzati insieme al terreno per le piante in modo da accrescere le piante fino all’80%. Queste piante sichiamano dunque azoto-fissatrici e non tutte le leguminose arboree lo sono. Le api sono altre risorse biologiche per il terreno, infatti contribuiscono all’impollinazione delle piante. Molte di queste risorse se gestite male possono diventare addirittura nocive, basti pensare alle piante leguminose che possono ombreggiare l’orto o a galline che inquinano il loro stesso ricovero, ecc. Per questo motivo tutte queste risorse che ci dona la natura devono essere gestite nei tempi giusti. Questa è una regola fondamentale. Quindi come prima cosa bisogna saper riconoscere le risorse dopodiché bisogna saperle gestire, per esempio le oche possono eliminare le piante infestanti da un orto coltivato a fragole, pomodori e piante a radice, ma solo nel momento in cui le piante saranno sufficientemente grandi da non essere distrutte dal passaggio degli animali. Altro esempio è quello delle galline che aiutano molto gli orti grazie alla loro azione fertilizzante ma solo in taluni casi. Per esempio se fossimo in presenza di un orto sinergico con pacciamatura il lasciare razzolare le galline fuori dal pollaio potrebbe rovinare tutto il pacciame e richiedere azioni di ripristino, mentre se l’orto non fosse pacciamato sarebbe molto meglio lasciarle libere di fertilizzare naturalmente le piante. Ci sono molti altri modi per farsi aiutare dalla natura, dalle sue piante e dai suoi animali dovete solo studiare, stare sulla terra, osservare e capire come funziona l’ecosistema intorno a voi, se troverete  il tempo e la passione per fare tutto ciò potrete provare soddisfazioni uniche che derivano dalla sapienza che acquisirete nel dominare e servirvi degli elementi naturali che vi circondano. Buona natura a tutti!!!!!
Nuove Coltivazioni di Bambù Gigante in Italia

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Nuove Coltivazioni di Bambù Gigante in Italia

il dic 20 2024
Anche in Italia da poco più di un anno è stata introdotta la coltivazione del Bambù Gigante (Dendrocalamus Strictus) come nuova coltivazione da reddito. Questa nuova strada intrapresa da molti coltivatori del nostro paese risulta essere una novità assoluta in quanto abbiamo da sempre considerato questa pianta solo ornamentale. Se la coltivazione del bambù in Italia è novità di certo non lo è per molti paesi del mondo, infatti questa graminacea gigante viene coltivata per produrre germogli a scopo alimentare e legname pregiato il quale può essere applicato in una un grande numero di settori industriali ed agricoli. È dunque nato il primo Consorzio Bambù Italia che sta annoverando tra le sue fila un grande numero di imprenditori agricoli i quali vengono spinti verso questa nuova coltura dall’aumento della domanda del prodotto che se ne trae, il quale risulta essere ecologico, sano e rinnovabile. Questo tipo di piantagione comincia a dare i suoi frutti dopo quattro o cinque anni dalla semina, il fattore positivo è che poi le coltivazioni rimangono produttive per decine di anni, quindi un piccolo sforzo iniziale è comunque richiesto, ma superata la prima fase la strada per questi agricoltori sarà in discesa. Tra i vari vantaggi che ci sono nel scegliere questa coltura il più importante è che non richiede alcun trattamento o pesticida e non necessita di grandi lavorazioni e mezzi per il suo sviluppo. Il lavoro più importnate è la raccolta dei germogli e dei fusti i quali possono raggiungere dimensioni importanti con diametri della pianta di 15 centimetri e altezze di 20 metri circa. Viene calcolato che un ettaro di bambuseto dovrebbe produrre dai 7,5 alle 15 tonnellate di germogli e oltre 50 tonnellate di legname pregiato. Vi garantiamo che questi sono numeri molto interessanti. Quindi per tutti gli agricoltori che si trovino in difficoltà a causa dei problemi del mercato di frutta e verdura o che non hanno più la possibilità di investire grandi capitali nella lavorazione del proprio terreno o che semplicemente vogliono rinsanire i campi con una coltura che non richiede uso di pesticidi, il Bambù potrebbe essere una risposta. Potrete essere appoggiati da un consorzio e dai vivai OnlyMoso che vi potranno aiutare a valutare l’investimento, per maggiori info vi consigliamo di contattare il sito web: www.consorziobambuitalia.it o www.onlymoso.it
A fine marzo in arrivo la Fiera de La Vita in Campagna

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A fine marzo in arrivo la Fiera de La Vita in Campagna

il dic 20 2024
Come arriva la primavera si sa ormai che arriva anche l’appuntamento con la Fiera di Vita in Campagna. Quest’anno si terrà dal 27 al 29 marzo 2015 a Montichiari in Provincia di Brescia. Momento a cui nessun amante dell’orticoltura e dell’allevamento di piccoli animali può mancare, infatti questa favolosa fiera da la possibilità a chiunque di poter acquistare molte piante ed animali oltre che attrezzi e novità in ambito agricolo. Inoltre offre l’importante opportunità di imparare molte cose interessanti grazie ai numerosi corsi che si tengono per molti ambiti orticoli e di allevamento. La fiera di Vita in Campagna è arrivata alla sua quinta edizione e si svilupperà su una superficie di 30.000 metri quadrati. Come ogni anno questa fiera offre delle novità, infatti sarà visitabile anche un nuovo padiglione che sarà il quinto della fiera (il primo anno c’era un solo padiglione). Questa edizione sarà quindi organizzata in modo nuovo. Nei padiglioni 1-2-5 ci saranno le mostre-mercato dedicate all’agricoltura e quindi per tutti gli amanti di orti e giardini. Non mancherà l’area per i piccoli animali da cortile, infatti anche quest’anno saranno in mostra gabbie, pollai e conigliere per l’allevamento di avicoli e conigli. Una importante novità sarà rappresentata dalla ricostruzione di una piccola fattoria nella quale verranno simulati molti lavori e attività che si svolgono dentro ad un’attività di campagna. Non mancheranno di certo le mostre con le migliori razze di avicoli, conigli e uccelli. Anche nel mondo degli animali ci sarà una gradita novità per tutti gli amanti dell’apicoltura, infatti ci sarà un’area dedicata all’allevamento delle api. I corsi sono una parte importante di questa fiera, per questo motivo nei tre giorni di fiera de La Vita in Campagna si svolgeranno oltre cento corsi che tratteranno della gestione di  orto e giardinaggio, innesti, potatura, messa a dimora delle piante, ecc. Ci saranno poi tutta una serie di corsi che tratteranno di allevamento di galline, tacchini, annatre,oche, conigli, capre, pecore ed anche degli animali da compagnia come cani, gatti e piccoli roditori. Altro tema importante della fiera è rappresentato dalle macchine agricole e dalle attrezzature agricole d’epoca. Per questo motivo ci saranno mostre di trattori ed eventi di dimostrazione di restauro. Nel padiglione 7 si terrà il Salone di vivere la casa in campagna con esposizioni di prodotti antichi, rustici e contemporanei. Nel padiglione 8 ci sarà la consueta esposizione di prodotti tipici del territorio. Insomma questa fiera è il paradiso per chi ama la natura e la celebra attraverso la propria attività di agricoltura e allevamento. Quindi appuntamento imperdibile durante i primi giorni della primavera.
Nuovo pericolo per gli alveari Italiani: il parassita Aethina tumida

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Nuovo pericolo per gli alveari Italiani: il parassita Aethina tumida

il dic 20 2024
Per tutti gli amanti dell’apicoltura e tutti i nuovi apicoltori comunichiamo una news che riguarda il rinvenimento di un nuovo pericoloso parassita che attacca gli alveari e le api. Questo parassita è stato trovato in calabria ed è originario del Sud africa. Fino all’anno scorso non risultava essere presente nel nostro paese, ma da adesso, dopo il ritrovamento nel sud del nostro paese il pericolo è concreto, bisogna dunque conoscere questo animale  e possibilmente prepararsi per combatterlo efficacemente. Il suo nome è Aethina tumida anche chiamato coleottero dell’alveare. L’insetto adulto è un coleottero dal corpo schiacciato e misura dai 5 ai 7 millimetri, il suo colore è scuro tendente al nero. Si muove sui favi e evita la luce del giorno. Essendo dotato di ali può percorrere anche notevoli distanze, per questo motivo potrebbe facilmente diffondersi in breve tempo creando danni agli alveari non indifferenti. Presentano due file di spine lungo il dorso ed è dotato di aculei all’estremità posteriore del corpo, all’estremità anteriore presente tre paia di prozampe. Le sue larve sono allungate e di colore biancastro. Il suo ciclo biologico varia dai 27 agli 80 giorni in base alle condizioni climatiche in cui si trova. I danni creati da questo parassita sono gravi in quanto questi insetti scavano dei tunnel nei favi. In questo modo distrugge la covata e i favi dell’alveare. Le deiezioni delle larve fanno fermentare il miele che diventa non più commestibile rovinando completamente la produzione del prezioso nettare. Si nutrono di miele, polline e uova presenti nei favi. In questo modo fanno si che le api abbandonino l’alveare. Il rinvenimento di questo pericoloso animale è stato rinvenuto per la prima volta in Europa proprio nel settembre 2014 a Gioia Tauro. Di li a pochi giorni è stato riscontrata la sua presenza in molti comuni della regione e dopo poco anche in sicilia. Negli allevamenti ove sono stati rinvenuti sono stati distrutti tutti gli alveari e adesso si spera che il pericolo sia stato debellato. Bisogna dunque stare attenti ad individuare il pericolo e, nel caso, bisogna contattare tempestivamente l’Asl di competenza nel territorio.  C’è da dire che ormai le nostre autorità hanno preso atto del pericolo e stanno già muovendosi con attività di controllo degli apiari considerati a rischio. Combatterlo è molto difficile, si potrebbe usare degli appositi farmaci veterinari o delle trappole di cattura senza dimenticare la disinfestazione del terreno attorno all’alveare. Per evitare pericoli si sconsiglia vivamente di evitare gli scambi di api e materiale apistico per cercare di evitare eventuali contagi.
Parassiti e malattie delle piante ecco i metodi per evitarli

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Parassiti e malattie delle piante ecco i metodi per evitarli

il dic 20 2024
La prevenzione dei parassiti e delle malattie all’interno del vostro orto sono importanti, per questo motivo è fondamentale conoscere i metodi migliori e più ecologici per combatterli e prevenirli. Tenere lontani animaletti indesiderati con il buon senso è molto meglio piuttosto di liberarsi di loro una volta che hanno infestato il vostro orto. La prima cosa che dovrete fare per mantenere sane le vostre piante è quello di mantenere l’orto pulito e in ordine. Estirpate con regolarità i detriti vegetali che si creano, come erbe morte, frutti e rametti, in questo modo eviterete che gli animali che attaccano le piante morte si trasferiscano su quelle vive. Mentre annaffiate il vostro giardino controllare attentamente che non vi siano segnali di attacchi di parassiti alle piante, se ne individuate qualcuno togliete subito le piante infestate. Nel caso usate qualche antiparassitario o cercate di risolvere il problema con metodi naturali. Quando vi troverete a dover valutare dove acquistare le nuove piantine per il vostro orto cercate di individuare un fornitore di fiducia che abbia specie vegetali in cui sia specificato “certificati esenti da malattia”. Cercate di scegliere le specie più resistenti alle malattie ed evitate i vivai che risultano essere sporchi, tenuti male e in cui le erbe infestanti non siano presenti. Altro metodo per evitare malattie è quella di dare il giusto spazio alle piantine. Infatti tanto più le piante saranno vicine le une alle altre e tanto più ci saranno possibilità di contagi e problemi per le colture. Questo perché gli ortaggi si sottrarranno ossigeno e acqua gli uni con gli altri indebolendosi a vicenda per cercare di trovare il giusto posto al sole. Piante in queste condizioni saranno più soggette all’attacco di animali e malattie. Cercate il modo di ospitare all’interno del vostro orto animali che cacciano e catturano gli animaletti indesiderati che popolano il vostro orto. A questo scopo è importante avere nel vostro pezzo di terra centopiedi, carabi, ricci, sirfidi, crisope, coccinelle, vespe, rane, rospi e salamandre acquaiole. Esistono molti altri modi per difendersi dai parassiti dell’orto noi vi abbiamo parlato dei più semplici da applicare e i più naturali possibili. Per altre esigenze particolari vi consigliamo di consultare il vostro vivaista di fiducia. Sperando di esservi stati utili e ricordandovi che molte altre notizie e articoli sono presenti nel Blog del nostro sito internet vi salutiamo e vi auguriamo un buon raccolto!!
Consigli per la coltivazione dell'asparago

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Consigli per la coltivazione dell'asparago

il dic 20 2024
Gli asparagi sono delle verdure di stagione molto prelibati e nutrienti anche se molte volte risultano essere molto costosi. A questo proposito in questo articolo vi vogliamo dare qualche consiglio per riuscire a coltivare questa pianta con un metodo semplice ed economico. Prima di tutto dovrete capire qual è la qualità di asparago che prediligete. La varietà francese ha generalmente un gambo molto più bianco rispetto alla varietà inglese che di solito presenta un gambo verde intenso. La scelta può anche essere decisa in base al tipo di coltura che si intenderebbe fare. La coltivazione può avvenire o dal seme o dalle corone. Nel caso in cui riusciate a procurarvi delle corone di almeno due anni molto probabilmente potrete avere del raccolto dal secondo anno dalla data della piantagione, mentre se scegliete la coltivazione diretta del seme dovrete pazientare un po’ di più prima di ottenere dei risultati. Per coltivare gli asparagi dovrete avere un terreno ben drenato. La condizione ideale sarebbe quella di avere un terreno limoso profondo leggermente sabbioso. Per preparare questo terreno sarebbe preferibile attuare una vangatura includendo una grande quantità di materiale organico proveniente dalle piante in autunno, questo perché questa pianta rimane a lungo sempre nello stesso posto per questo motivo il suo ambiente deve essere ben nutrito. Importante sarà quella di scegliere un ambiente ben soleggiato e possibilmente riparato dal vento. Nel caso in cui decidiate di partire dal seme della pianta dovrete spargerlo in un letto di semina all’inizio della primavera. Seminate in solchi profondi circa 5 centimetri e lasciate la distanza tra uno e l’altro di almeno 30 centimetri. Per facilitare la germinazione vi consigliamo di lasciare a mollo nell’acqua i semi per almeno ventiquattro ore prima della semina. Durante l’estate dovrete avere la germinazione e quando raggiungeranno una buona dimensione li dovrete tagliare. Dovrete lasciare uno stelo di almeno 15 centimetri. In questo modo avrete ottenuto le corone dal quale l’anno successivo potrete cominciare ad avere i vostri primi asparagi. Se li doveste comprare potreste trovarvi a scegliere tra corone di un anno o di due. La differenza sta nel fatto che le corone di due anni potrebbero darvi dei frutti molto più velocemente ma costerebbero più cari ed è possibile che le piante soffrano molto di più il trapianto. Nel caso dobbiate tenere le corone create l’anno prima dovrete coprire le radici con del compost e lasciarle racchiuse in un sacco umido. Mi raccomando che non rimangano mai completamente asciutte. Per piantare gli asparagi dovrete scavare una fossa profonda venti centimetri e larga almeno trenta. Nel caso abbiate della sabbia grossa utilizzatela alla base per migliorare il drenaggio del terreno, a quel punto coprite la buca formando un cumulo alto circa sette-dieci centimetri. Distribuiteci sopra le corone in modo che le radici siano sparse in tutta la circonferenza del cumulo e copritele con altro terreno. Dovrete lasciare qurantantacinque centimetri tra le piante e un metro e mezzo tra le file. Mentre crescono preoccupatevi di coprire per lasciarle sempre appena coperte. Durante il primo anno lasciate crescere la pianta libera senza pulirla dal fogliame in eccesso e preoccupatevi di mantenere il letto sempre umido e privo di erbe infestanti. Durante i primi periodi di freddo dovrete tagliare tutto il fogliame, che ormai sarà ingiallito, fino a sette-dieci centimetri. L’anno successivo dovreste ottenere le prime piante di asparago. Non dovrete però tagliare nessun turione, infatti il primo raccolto lo otterrete dal secondo anno in poi. Consigliamo che il secondo anno, cioè il primo di raccolto di non raccogliere più di un turione per corona. Così facendo otterrete una pianta più forte per l’anno successivo. I raccolti soddisfacenti potrete cominciare ad ottenerli dal quarto anno in avanti. Infatti al quarto anno potrete raccogliere i turioni per quattro settimane di fila mentre dai cinque anni in avanti anche per sei settimane. La raccolta deve essere fatta secondo le regole. Utilizzate un coltello ricurvo per tagliare i turioni. Dovrete tagliare almeno sette-dieci centimetri sotto il terreno mentre i gambi dovrebbero essere visibili per circa dodici centimetri. Mantenete sotto controllo il fogliame e prestate attenzione che non mostri sintomi di malattie o attacchi parassitari. Lo sappiamo che il lavoro sembra lungo e complicato ma siamo sicuri che il frutto di un lavoro così complesso possa dare alla fine soddisfazioni molto più intense per il coltivatore, per questo motivo abbiamo deciso di presentarvi questo articolo sulla coltura degli asparagi. 
Visita ad allevamento amatoriale di un amico

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Visita ad allevamento amatoriale di un amico

il dic 20 2024
Salve a tutti i nostri clienti e seguaci del web. Con questa news voglio farvi vedere alcune foto di un allevamento amatoriale di un nostro caro amico che alleva tra le altre razze anche Sebright e Cocincine Nane. In questo momento è molto ben fornito di animali. Non solo polli, ma anche anatre, oche e tacchini.  Purtroppo, o per fortuna, come tutti gli allevatori si è fatto un po' prendere la mano e alla fine ha raggiunto un buon numero di giovani animali. Si sa, quando si è in primavera e si hanno a disposizione un gran numero di uova fertili si mettono tutte sotto incubatrice, poi quando verso la fine della primavera molte galline diventano anche chiocce si rischia di aumentare di molto il numero degli esemplari ad una cifra che non si sarebbe mai voluto. A parte tutto la soddisfazione è grande e le immaggini parlano da sole.
Fiera Agricola | Verona 2016

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Fiera Agricola | Verona 2016

il dic 20 2024
Nella giornata di venerdì 5 febbraio 2016 ci siamo recati alla Fiera Agricola di Verona. Era la nostra prima volta a questa grandissima ed interessantissima fiera. Noi ci siamo andati per poter vagliare le migliori aziende del settore e per vedere da vicino i 'veri' allevatori. E' stata una giornata splendida di sole e ci siamo divertiti moltissimo a girare nei padiglioni degli animali, dei prodotti e deglle macchine agricole.  Chiaramente le cose che ci sono piaciute di più sono stati gli animali. Abbiamo avuto la possibilità di vedere da vicino le migliori razze bovine presenti sul territorio Italiano. Chiaramente, e non poteva essere diversamente, ci siamo innamorati di questi possenti e docili animali. questa esperienza mi ha fatto riflettere in velocità. Tanto veloce che domenica mattina mi sono subito adoperato per costruire la stalla per poter ospitare un paio di mucche. Molto presto nel nostro Progetto Ecologico faranno ingresso due bovini. Forse è una scelta azzardata ma abbiamo imparato ad agire d'istinto con gli animali e la natura. La scelta al momento mi tiene elettrizzato. Sarà una grossa responsabilità allevare degli animali tanto grossi ma fino ad ora abbiamo sempre affrontato tutte le difficoltà che l'allevamento ci ha messo davanti. Questa volta forse sarà un po' più dura ma ce la faremo, ne sono sicuro. Intanto vi lascio con un po' di foto scattate alla fiera. Chiaramente animali prima di tutto, poi anche qualche altra cosa!!!!!!
Farina di basalto: a cosa serve e come si usa

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Farina di basalto: a cosa serve e come si usa

il dic 20 2024
La farina di basalto è ottenuta da un composto minerale avente specifiche caratteristiche, che viene usato in vari settori. Si tratta di un tipo di farina ricavata da una roccia magmatica, ricca di preziosi elementi benefici. Tale speciale concime, ottenuto dalla macinazione della roccia di basalto, è molto usato nell'agricoltura biologica. Il basalto, sotto forma di farina, è una roccia vulcanica ricca di sostanze benefiche e biostimolanti. Questa speciale farina, costituita da roccia micronizzata, per le sue caratteristiche e proprietà benefiche è efficace in svariati utilizzi. Tale soluzione naturale, per le sue numerose proprietà benefiche è molto usata per i trattamenti agricoli e per uso zootecnico. Caratteristiche e usi della farina di basalto Dato che la farina di basalto è ricca di silicio, ferro, magnesio e calcio, è molto utile per fertilizzare i terreni. Per quanto riguarda la farina di basalto per agricoltura biodinamica, va detto che in tale campo è usata per il preparato Fladen che fertilizza i terreni molto sfruttati e poveri. Le caratteristiche principali di questa farina naturale, sono le sue capacità nutritive e protettive per le piante. La farina di basalto galline si usa per la pulizia di lettiere e pollai, perché ha la capacità di trasformare le lettiere in valido fertilizzante. Inoltre, usata nei fondi dei pollai, tale farina ha il potere di ridurre i gas tossici e ostacolare l'acidificazione delle feci. Se usata in modo regolare, la farina di basalto, per via delle sue caratteristiche idrofobiche, contrasta efficacemente la creazione di batteri e malattie negli animali. La farina di basalto in agricoltura si usa perché aiuta a rigenerare i terreni e le piante. In un terreno agricolo, questa preziosa farina agisce bilanciando al meglio i vari minerali agendo anche da stimolante biologico. Se si desidera sapere la farina di basalto a cosa serve, basta sapere che tale prodotto naturale è un ottimo rimineralizzante. In un terreno agricolo, la farina ricavata dal basalto, agisce bilanciando al meglio i vari minerali agendo anche da stimolante biologico. Per sapere la farina di basalto come si usa occorre semplicemente usarla per rivitalizzare le piante e proteggerle da agenti nocivi. In merito alla farina di basalto composizione, va detto che la presenza di numerosi minerali, la rendono una naturale sostanza nutritiva che funge da integratore e aiuta a ridurre l'uso di concimi. Utilizzi della farina di basalto La farina di basalto si usa soprattutto nel settore agricolo, trattandosi di un prodotto naturale che nutre e protegge le colture. In commercio, si possono trovare moltissimi prodotti a base di farina di basalto, per uso zootecnico oppure per stimolare, nutrire e proteggere suoli e fogliare. Per usare la farina o polvere di basalto, basta applicarne una certa quantità nel suolo o pianta da trattare. L'uso della farina di basalto in viticoltura rappresenta un alleato perfetto per risolvere problemi di proliferazione fungina che danneggiano la produzione. Per evitare la diffusione di funghi dannosi per le viti, la farina di basalto è molto utile, perché se distribuita sulla superficie, oltre a rinvigorire le piante, le difende da possibili funghi e agenti patogeni. Questo materiale di tipo ecocompatibile agisce abbassando il grado di umidità, che favorisce la formazione di batteri, risolvendo i classici problemi della viticoltura. Infine, è molto utile l'uso di tale farina anche dopo la fase di raccolta, dato che i frutti restano freschi più a lungo. La farina di basalto per orto è particolarmente indicata per eseguire dei trattamenti naturali per l'orticoltura. Essa, infatti, è capace d'irrobustire e migliorare il sistema metabolico delle piante dell'arto. Nei vari ortaggi o frutti, l'uso di questa farina rappresenta un ottimo supporto per le piante, le protegge dalle malattie e ne assicura uno sviluppo ottimale. Per la coltivazione di ortaggi o frutti l'uso della farina di basalto aiuta ad apportare il giusto mix di sostanze nutritive, difendendole al contempo da pericolosi insetti e funghi.