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La riproduzione del coniglio: gravidanza e nascita

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La riproduzione del coniglio: gravidanza e nascita

il dic 18 2024
Eccoci al terzo capitolo della riproduzione del coniglio. Una volta che abbiamo formato la coppia, è ora di vedere la riproduzione vera e propria, il periodo della gravidanza, nonché la nascita dei piccoli coniglietti. Ma procediamo con ordine… Come si accoppiano i conigli? Bisogna tenere in considerazione che per i conigli è fondamentale che l'accoppiamento avvenga nel loro ambiente. Motivo per cui devi fare in modo che il maschio e la femmina restino a contatto e in aree alquanto vicine tra loro. Questo perché nell'aria si diffondono feromoni ed odori che renderanno piacevole l'accoppiamento per entrambi. L’ideale è di inserire la femmina nell’habitat del maschio. Se la femmina è pronta, l'accoppiamento può anche durare pochi minuti. Dopo che è avvenuto l'accoppiamento è bene tenere lontani i due animali. A questo punto diventa importantissimo segnare la data esatta dell’accoppiamento al fine di calcolare con la massima precisione le tempistiche della gravidanza. Per capire se l'accoppiamento è andato a buon fine sono necessari una quindicina di giorni, procedendo con una delicata palpazione dell’addome della femmina (azione consigliabile solo a persone esperte). La gestazione nei conigli Ci sono dei tempi fisiologici legati alla fase post-accoppiamento e alla gestazione. La gestazione nei conigli va dai 29 ai 32 giorni (in certi casi si può arrivare a 35 giorni), periodo durante il quale la femmina  non andrà stressata con spostamenti eccessivi o cambiamenti di ambiente. Nel periodo della gravidanza è anche importante alimentare la femmina con fieno di buona qualità e mangimi ricchi di proteine. Tenendo presente che col passare del tempo e l'avanzare della gravidanza la coniglia tenderà a mangiare sempre di meno (ecco perché è bene tenere attentamente sotto controllo l'apporto proteico). Il nido Pochi giorni prima del parto (a volte anche dopo il parto), la coniglietta inizierà a strapparsi il pelo con la bocca e ad usarlo per confezionare il nido. Possiamo agevolare questa fase introducendo una casetta nido (circa 40x30x30 cm). Questa casetta dovrà avere un entrata con un piccolo bordo rialzato, tale da non essere d’ostacolo all’ingresso della coniglietta, ma allo stesso tempo da impedire l’uscita dei piccoli. Il parto dei conigli: cosa sapere Un'altra informazione fondamentale per quanto concerne la riproduzione dei conigli, è il parto. Infatti mediamente dura tra i 10 e i 30 minuti e una coniglia gravida può anche dare origine fino a 5 coniglietti per le razze nane, fino a 12 per quelle giganti. Il rischio che possano esserci dei nascituri morti è concreto per via di alcuni problemi durante il parto: ecco perché dovrai controllare attentamente i piccoli nel momento in cui sono nati. Vanno subito rimossi eventuali nascituri morti. È bene attendere che la coniglia esca spontaneamente dal nido. Ogni coniglia che dà vita a dei piccoli ha 8 mammelle ma nel momento in cui nascono più di 8 coniglietti ti sarà utile procedere con il pareggiamento delle nidiate. Questo vuol dire che nel caso in cui più coniglie partoriscano in giorni vicini, si potranno far allattare i piccoli anche a coniglie differenti rispetto alle mamme.
La riproduzione del coniglio: dalla nascita allo svezzamento dei conigli

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La riproduzione del coniglio: dalla nascita allo svezzamento dei conigli

il dic 18 2024
Siamo finalmente arrivati al capitolo conclusivo che riguarda la riproduzione del coniglio, ovvero lo svezzamento dei coniglietti. Iniziamo con un riepilogo veloce di quanto visto fin ora, per poi procedere con i veri e propri consigli su alimentazione e svezzamento conigli. Riproduzione del coniglio: dalla formazione della coppia alla gestazione L'età di riproduzione del coniglio sopraggiunge tra i 4 e i 10 mesi dalla nascita, a seconda della specie. I due esemplari che formeranno la coppia dovranno essere entrambi sani e l’avvicinamento tra di essi dovrà essere graduale (preferibilmente nell’ambiente del maschio). L'atto riproduttivo dura pochi minuti, ma è molto importante lasciare al maschio la possibilità di effettuare una seconda monta, per aumentare le possibilità che la femmina resti incinta. La gravidanza dura dai 29 ai 32 giorni, a seconda della grandezza e del numero dei piccoli. Negli ultimi giorni della gravidanza, diventa fondamentale agevolare la coniglietta mettendole a disposizione un nido di paglia o di truciolato che sarà riempito da lei stessa con il suo pelo. Lo si può ad esempio inserire nella gabbia per la notte o nella conigliera in legno. L'allevatore deve controllare attentamente la composizione del nido, poiché i piccoli devono assolutamente essere protetti dal freddo per sopravvivere. Per questa ragione è bene evitare di lasciare mamma e nascituri in una gabbietta o in una conigliera da esterno. La nascita dei coniglietti Il momento del parto è molto delicato e avviene nelle ore del buio o nei primi momenti dell'alba. Può durare dai 10 ai 30 minuti e solitamente non è richiesta l’assistenza del padrone o comunque di un essere umano.  Appena possibile però, bisogna controllare la nidiata per rimuover eventuali cuccioli morti. I piccoli feti vengono adagiati sul pelo del nido per mantenere la temperatura intorno ai 35°C. La conigliera in legno è particolarmente adatta a trattenere il calore. Lo svezzamento dei conigli Appena nati, i piccoli sono inetti, ovvero sono ciechi, sordi e glabri. Iniziano ad aprire gli occhi attorno al decimo giorno di vita. Vengono allattati dalla madre una volta giorno e riescono a succhiare il latte necessario in pochi minuti, spostandosi da una mammella all'altra. Giunti alla terza settimana i coniglietti saranno in grado di uscire dal nido e di mangiare i primi cibi solidi. Nello svezzamento conigli nani, normali o giganti che siano, il passaggio dal cibo solido al cibo liquido è indubbiamente il periodo più critico e impegnativo per l’allevatore. Per fare in modo che l’apparato gastro-enterico si sviluppi correttamente, tale passaggio dovrà essere molto graduale. Si può procedere in questo modo. Dalla terza settimana somministrare fieno di erba medica e pellet . Dalla settima settimana si possono introdurre nella dieta i primi vegetali. Dopo 2 - 3 mesi (a seconda della specie) i cuccioli smetteranno di bere il latte e passeranno ad una dieta esclusivamente solida. Nei mesi successivi si potrà sostituire il fieno di erba medica con fieno di erbe miste.
Come abituare il coniglio alla lettiera per i suoi bisogni

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Come abituare il coniglio alla lettiera per i suoi bisogni

il dic 18 2024
Il coniglio è un animale estremamente intelligente e si adatta facilmente alla vita domestica, in quanto ama luoghi protetti, confortevoli e caldi. Inutile sottolineare però che, come tutti gli animali, anche i coniglietti devono provvedere a fare i loro bisogni. Quando questo avviene dentro casa, diventa molto importante adottare dei trucchetti per addestrare un coniglio ad usare la propria lettiera in maniera corretta. Vediamo come fare! Come addestrare un coniglio Iniziamo con qualche suggerimento sull’addestramento in generale, utile per abituare il coniglio a prendere confidenza con il padrone, e con cosa gli è permesso o meno fare. Se vuoi addomesticare un coniglio con ottimi risultati, dovrai essere disposto a dedicargli un po' del tuo tempo: almeno 30 minuti al giorno. Per prima cosa devi scegliere un nome adeguato, per far sì che il piccolo animale ne riconosca il suono. Deve essere molto corto (possibilmente costituito da due sole sillabe). Anche se non capirà mai il suo nome, potrà associarlo a qualcosa che per lui è molto buono e gustoso. Per esempio, quando lo chiamerai con il suo nome, concedigli un premio: in questo modo, ogni volta che sentirà quel suono, correrà da te! Per far sì che il coniglio riesca ad ambientarsi in casa è molto importante evitare di sgridarlo, afferrarlo per le orecchie o metterlo in punizione. Queste azioni comporteranno il suo allontanamento e non riuscirà mai a fidarsi ogni volta che lo chiamerai. Abituare coniglio alla lettiera o (cassetta dei bisogni coniglio) Abituare un coniglio a fare i bisogni in uno spazio circoscritto è un percorso lento e graduale, poiché si dovrà adattare al nuovo ambiente. Se il coniglio sporca fuori dalla lettiera, ad esempio in un altro angolo della stanza, occorrerà dedicargli uno spazio circoscritto al quale dovrà abituarsi gradualmente, facendo attenzione che questo non costituisca per lui una sorta di punizione. Puoi ad esempio prendere in considerazione di farlo ambientare in una conigliera da esterno o interno o in un recinto per conigli. Scopri la Conigliera Bianconiglio XL in questo video.   Leggi dal nostro Blog Come deve essere la casa del coniglio. Vicino la lettiera, riponi anche un po' di fieno che renderà più confortevoli gli spazi del coniglio. Ogni volta che noterai che farà i bisogni nel luogo indicato, elogialo e dagli un premo,. In questo modo favorirai i suoi progressi di addestramento. Quando avrà imparato, potrai iniziare ad aprire l’accesso anche ad altre stanze, in modo da aumentare gli spazi a disposizione. Lettiera coniglio: dove posizionarla La cassetta dei bisogni per conigli è un elemento essenziale e va posizionata preferibilmente in un angolo, poiché questi piccoli amici adorano in modo particolare le geometrie angolari. Se hai messo a disposizione del tuo coniglio uno spazio a lui solo dedicato, come ad esempio una conigliera in legno, potresti posizionare la lettiera per coniglio in un angolo del parchetto esterno (quello recintato). Scopri Come riconoscere e interpretare il comportamento del coniglio nel nostro Blog!
Come fare ambientare un coniglio nano all'ambiente domestico

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Come fare ambientare un coniglio nano all'ambiente domestico

il dic 18 2024
Hai finalmente deciso di adottare un coniglio nano come animaletto domestico? Ottima idea! Ma prima di farlo entrare a casa è bene tu sappia che l’animaletto avrà bisogno di molte attenzioni… specie all’inizio, quando cioè dovrà abituarsi alla sua nuova dimora. Nelle prossime righe cercheremo quindi di spiegare come educare un coniglio e come farlo ambientare alla nuova casa. Interpretare comportamenti coniglio Fin dal primo momento in cui il coniglio nano appoggia le sue zampine in casa, diventa fondamentale osservarlo e capire i suoi comportamenti. In base a come agisce (e reagisce) potremo capire se sta bene, se è a suo agio, se ha paura di noi ecc… Se ad esempio lo vediamo immobile, rannicchiato e con gli occhi spalancati, tutto ciò significa che il coniglietto ha paura e che ha ancora bisogno di tempo per ambientarsi. Anche il modo in cui il coniglio mangia è un segnale importante: una masticazione più lenta è sinonimo di tranquillità e fiducia. A tal proposito ti invitiamo a leggere l’articolo “Come riconoscere e interpretare il comportamento del coniglio?”. Come dare il benvenuto al coniglio nano Prima di poter instaurare un rapporto con il coniglio è indispensabile che lui si possa sentire a suo agio in casa. Il primo impatto con il nuovo habitat sarà sicuramente traumatico per il coniglio. Ai suoi occhi tutto apparirà nuovo ed è normale che questo gli possa far paura! La nostra bravura in questo caso consiste nel non affrettare i tempi, ma fargli conoscere casa un poco per volta, lontano da rumori, persone o in generale da qualunque situazione che il piccolo possa vivere come un pericolo. Mettiamogli a disposizione un ambiente protetto come una conigliera in legno, una gabbietta o un recinto, in modo che si possa sentire più al sicuro. Nello stesso momento però, lasciamogli la possibilità di uscire da questo rifugio, almeno per qualche ora al giorno. Così facendo asseconderemo la sua curiosità! Pian piano (con i suoi tempi), il coniglio dovrebbe uscire dalla sua casetta per esplorare l’ambiente circostante… a patto che ci sia silenzio e che non ci siano attorno altre persone. Dopo qualche giorno il pelosetto dovrebbe aver preso confidenza con l’area a lui destinata. Solo in questo caso potremmo tentare un avvicinamento o estendere lo spazio messo a sua disposizione. Comportamento del coniglio con il padrone Affinché si possa instaurare un rapporto di fiducia col padrone, è necessario prima che il coniglio abbia raggiunto uno stato di tranquillità nei confronti dell’ambiente circostante. Quando iniziamo a vederlo a suo agio, sarà il momento di tentare un avvicinamento. Per far ciò dobbiamo favorire che sia lui ad avvicinarsi e non il contrario (sempre per lasciargli i suoi tempi). Potremmo ad esempio sederci vicino al suo rifugio, avvicinargli un po’ di cibo e aspettare che sia lui a venirci incontro. Una volta accettato il cibo, possiamo procedere col passo successivo: instaurare un contatto fisico tentando di accarezzarlo. Anche qui però, occhio a non  correre troppo… meglio procedere con calma. Casetta coniglio: come deve essere? Sempre per favorire l’inserimento nell’ambiente domestico, dobbiamo aver premura di allestire come si deve il suo “luogo sicuro”, ovvero la sua casetta. A questo proposito, le alternative disponibili sono diverse: conigliere, gabbiette corredate di recinti per coniglio ecc… Una soluzione ottima (soprattutto per allevare più conigli anche all’aperto) è quella di optare per un bel Kit per conigli che comprende tutto quello che serve per iniziare a prendersi cura dei nostri piccoli amici: conigliera in legno, mangiatoia, beverino e recinto da giardino con apposita rete per conigli. Leggi anche dal Blog “Come abituare il coniglio alla lettiera per i suoi bisogni”.
Cosa dare da mangiare ai conigli e in che quantità

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Cosa dare da mangiare ai conigli e in che quantità

il dic 18 2024
I conigli sono animaletti di grande compagnia, ma che richiedono molte cure per vivere sani. Tra le cause di vari problemi di salute (e a volte comportamentali) che possono colpire un coniglietto, c’è la somministrazione di alimenti per conigli tossici, poco idonei o in quantità sbagliata. Vediamo come deve essere la corretta alimentazione del coniglio! Alimentazione conigli in natura Iniziamo col dire che l’alimentazione dei conigli è composta da vegetali. In quanto erbivoro, si nutre principalmente di erba, germogli, foglie e fieno (o altri vegetali). La sua dieta prevede quindi pochi carboidrati, ma tante, tante fibre. Le fibre sono importantissime per un coniglio: contribuiscono allo sviluppo di una adeguata flora batterica, favoriscono digestione e mobilità intestinale, prevengono infezioni e patologie tipiche dell’apparato gastro-intestinale tra cui anche l’obesità. Sempre le fibre poi favoriscono anche la masticazione. Sapendo che i denti del coniglio crescono continuamente (10-12 cm all’anno), masticare con molta frequenza delle fibre aiuterà gli stessi a consumarsi adeguatamente. A tal proposito, leggi dal Blog “Conoscere il coniglio, anatomia e fisiologia”. Coniglio domestico alimentazione Una volta compresa quella che dovrebbe essere l’alimentazione in natura, è facile stabilire cosa dare da mangiare ai conigli! Fondamentale per la dieta è il fieno, che dovrà essere sempre disponibile e preferito rispetto tutti gli altri alimenti consigliati. Immancabili saranno anche le verdure. Particolarmente indicati finocchio, sedano, carote (con tanto di foglie), radicchio e altri tipi di insalata. La verdura, per essere somministrata, deve essere lavata, asciugata e servita a temperatura ambiente. Come integrazione all’alimentazione per conigli, si può somministrare anche del pellet che deve essere fatto solo con fieno, erbe e vegetali. Ma soprattutto non deve contenere farine di cereali o di origine animale. Il contenuto in fibra deve essere almeno del 20%. Deve essere razionato e ridotto o eliminato se ci sono problemi di obesità. Alimentazione coniglio-quanto deve mangiare? Dopo aver visto cosa possono mangiare i conigli, è il caso di capire anche quanto debbano mangiare! Per prima cosa, bisogna sottolineare che il cibo non dovrebbe mai mancare. I conigli mangiano con elevata frequenza durante il giorno. Quindi, facciamo in modo che abbiano sempre qualcosa a disposizione. Il fieno (essendo l’alimento principale nella loro dieta) dovrà essere sempre disponibile. Il pellet può essere fornito essenzialmente come premio e quindi non in modo continuativo. Una manciata alla mattina e una alla sera saranno più che sufficienti! Il discorso si complica per quanto riguarda le verdure. Le scuole di pensiero sono diverse, ad ogni modo una regola generale (e generica) prevede che, durante il giorno, debbano essere somministrati dai 150 ai 200 grammi di verdura per ogni kg di peso del coniglio. Al di là di quanto appena detto, ricordiamo sempre che a giocare un ruolo chiave nella dieta del coniglio è anche la quantità di moto giornaliero. La sua salute passa anche per una certa costanza nell’attività fisica. Se ne può dedurre l’importanza di non lasciare il coniglio costantemente chiuso in gabbia. Cibi nocivi-conigli infelici! Concludiamo elencando le cose da mangiare per coniglio che in realtà risultano dannose. Sono da evitare mais, melassa, bastoncini di semi, semi di girasole e pane secco. Anche un consumo massivo di cibo per conigli confezionato non è molto consigliabile! La mancanza di informazioni corrette può portare il proprietario ad utilizzare per comodità del mangime confezionato piuttosto che preparare tutti i giorni l’insalata fresca o raccogliere erba non inquinata. Questo però, potrebbe provocare danni identificabili solo a lungo andare. Come fare il cambio di alimentazione Ora che sai cosa e quanto dare da mangiare al coniglio, puoi anche intervenire sulla sua vecchia dieta (qualora sbagliata). Importantissimo sarà che il cambio avvenga in modo graduale, per evitare blocchi intestinali e diarrea. Prediligere sempre e comunque il fieno, anche rispetto le verdure consentite. Se vediamo che il coniglio trascura il fieno per mangiare pellet e verdure, è meglio ridurre le razioni di queste ultime, e spingere l’animaletto a cercare il primo.   Vuoi ricreare un’area protetta e attrezzata per allevare conigli? Scopri in questo video il Kit conigliera Bianconiglio!
Cosa mangiano i conigli: quantità e mangimi adatti

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Cosa mangiano i conigli: quantità e mangimi adatti

il dic 18 2024
Molte aziende agricole decidono di intraprendere l’allevamento di conigli da carne, ma è un'attività che può anche essere intrapresa a livello familiare, per autoconsumo, sempre che si sia in grado di garantire il benessere dell'animale fino al momento della macellazione. Per poter garantire questo benessere è quindi fondamentale anche sapere cosa mangiano i conigli. L'alimentazione corretta per conigli deve essere sempre equilibrata, ma nel caso di animali allevati per la macellazione è molto differente da quella per gli animali d'affezione. Vediamo quindi cosa dare da mangiare ai conigli da allevamento.  Alimentazione conigli  Nell'immaginario collettivo, il miglior cibo per conigli è la carota. In effetti le carote sono un alimento eccellente per le esigenze di questi roditori, ma ovviamente non è sufficiente per un'alimentazione equilibrata. Come ogni mammifero, deve variare la dieta integrando vari elementi, al fine di evitare l’insorgenza di problemi sanitari e ottenere migliori risultati riproduttivi!  Quale e quanto cibo dare ai conigli varia in base alle diverse fasi della vita dell'animale: un coniglio adulto ha esigenze nutrizionali diverse rispetto a un coniglio femmina in gestazione o in lattazione. I coniglietti appena nati, fino alla seconda settimana di vita assumono solamente il latte materno e solo successivamente iniziano a mangiare mangime e altri alimenti. Le tre fasi principali da distinguere nella vita di un coniglio da allevamento sono riproduzione, accrescimento e ingrasso.  La riproduzione è una delle fasi più importanti nell’allevamento del coniglio. Al parto segue la lattazione, un periodo molto importante per il riproduttore perché assai impegnativo in termini di bilancio energetico, proteico e minerale. Il mantenimento delle coniglie fattrici dipende infatti da una corretta strategia alimentare, sostenuta da mangimi formulati specificatamente per garantire un corretto apporto in energia ed elementi nutritivi. In questa fase è consigliato l’utilizzo di mangimi da lattazione fino a circa 24 giorni dal parto, da sostituire successivamente con alimenti da svezzamento. I coniglietti rimangono con la madre fino a 35 giorni di vita, età in cui, con lo svezzamento, vengono avviati alla fase di accrescimento ed ingrasso. La fase di accrescimento comincia dallo svezzamento e dura fino a circa 60 giorni di età. Precede il periodo di finissaggio ed è una delle fasi più impegnative per il giovane animale. In questo periodo il coniglio raggiunge i massimi accrescimenti giornalieri ed esige alimenti opportunamente formulati per garantire un adeguato apporto di nutrienti e di fibra digeribile. L’obbiettivo dell’accrescimento è lo sviluppo armonico della struttura corporea e, così condotto, prepara il coniglio alla successiva fase di ingrasso.  La fase di ingrasso va dai 60 giorni di età e conclude, tra i 72 e gli 80 giorni circa, il ciclo di vita del coniglio da carne. In questo periodo i mangimi utilizzati sono caratterizzati da elevati apporti in energia e vengono inseriti in piani alimentari finalizzati al raggiungimento delle caratteristiche tipiche della carne di coniglio, particolarmente apprezzata per l’elevato valore nutritivo, per il buon tenore proteico ed il basso contenuto in sodio e colesterolo.  Alimentazione biologica per conigli  Nel periodo riproduttivo è consigliabile somministrare mangime biologico per conigli al mattino e fieno alla sera, in maniera che crescano di più e non presentino atteggiamenti aggressivi. In commercio esistono mangimi per il periodo riproduttivo, mangimi per riproduttori e per conigli all’ingrasso però possono non essere abbastanza sani. Consigliamo quindi l'utilizzo di mangimi biologici per conigli a ciclo unico, sotto forma di pellet, opportunamente unito al fieno, che deve costituire circa l’80% della razione del coniglio. Nell’alimentazione ideale il fieno dovrebbe essere composto da due terzi di fieno di prato e un terzo di fieno di erba medica adeguatamente miscelati.  Cosa mangiano i conigli oltre ai mangimi? Se i vostri conigli sono allevati a terra, a bianco del mangime bio per conigli possono nutrirsi normalmente di erba, dato che sono già abituati, mentre per i conigli allevati in gabbia è meglio somministrare piccole razioni per abituarli gradualmente. Se avete abbastanza spazio, potete coltivare dell’avena, dell’erba codolina, loietto, o anche un prato di trifoglio e al momento del taglio, mettere da parte l’erba per i conigli!  Si può anche somministrare del pane secco, indicativamente un paio di pezzi al giorno ma anche di più ai maschi durante il periodo riproduttivo. Le quantità vanno limitate perché il pane contiene molti carboidrati e poche sostanze nutritive e i conigli potrebbero prediligerlo a discapito di altri alimenti ricchi di sostanze utili.  Se avete a disposizione un orto insieme al fieno è possibile somministrare al coniglio una gran quantità di ortaggi: finocchi, carote, sedano, lattuga, radicchio, cavolo, spinaci, ma anche erbe aromatiche come timo, menta, melissa, camomilla, salvia, rosmarino e prezzemolo. Fate attenzione a non dare il prezzemolo non va dato alle femmine in gravidanza. I conigli gradiscono anche la frutta: mele, pere, pesche, albicocche, anguria, melone, banane e carrube. Quest’ultime in particolare sono perfette soprattutto dopo lo svezzamento. Tra gli ortaggi invece non sono adatti all’alimentazione del coniglio patate e pomodori.
Coniglio Testa di Leone: carattere, alimentazione e consigli

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Coniglio Testa di Leone: carattere, alimentazione e consigli

il dic 18 2024
Il coniglio Testa di Leone è una razza diffusa nelle case europee dagli anni '80. Solamente dal 2014 la razza è stata riconosciuta anche negli Stati Uniti, diventando però una delle più scelte dagli appassionati. I motivi sono semplici: non cresce molto (è un coniglio nano e di solito non supera il chilo e settecento/ottocento grammi), è affettuoso, sensibile e diventa facilmente un animale da compagnia. Vediamo insieme qualche consiglio per allevare ed educare un coniglio testa di leone! Coniglio testa di leone: la razza La razza prende questo nome per via di un collare di pelliccia soffice sotto la testa, che fa somigliare l'animale ad un leone, appunto. Appartenendo alla categoria dei conigli nani, raramente cresce oltre il chilo e ottocento grammi. Richiede una dieta molto ricca di fibre (ma ne parleremo meglio nel paragrafo dedicato all'alimentazione). I colori classici sono: crema dorato bianco con occhi azzurri cioccolato rosso blue point pezzato tartaruga Quanto vive un coniglio testa di leone, mediamente? In cattività, circa 10 anni, se sottoposto ad un buon regime alimentare e a controlli veterinari costanti. Coniglio testa di leone carattere Il coniglio testa di leone presenta un carattere estremamente socievole, espansivo ed affettuoso. In pochi giorni si lega alla propria famiglia e in particolare a chi si prende cura di lui. Richiede un periodo di adattamento alla vita domestica: per i primi giorni è meglio lasciarlo nella propria gabbia, continuando a parlargli e ad interagire con lui, ma farlo uscire o farlo giocare in braccio. Gradualmente si abituerà alla presenza umana e desidererà il contatto con i padroni. Successivamente, invece, è bene tenerlo spesso fuori dalla gabbia perché socializzi ed interagisca con i padroni. In caso contrario, il suo carattere potrebbe diventare apatico e cupo; inoltre, potrebbe sviluppare obesità e problemi alimentari. L'interazione con i bambini L'animale è affettuoso anche con i bambini. Di contro, però, è bene sorvegliarli nel gioco se sono molto piccoli: il coniglio, infatti, ha ossa fragili che possono danneggiarsi con movimento bruschi e impacciati. Va d'accordo con cani, gatti e altri conigli? Il testa di leone non apprezza particolarmente la compagnia di cani e gatti. Nel gioco potrebbe venire ferito, specialmente se l'altro animale è particolarmente esuberante. Se hai già cani o gatti, è meglio farli approcciare tra loro con gradualità e lentezza. 'Gradualità' è la parola chiave anche per l'ingresso di altri conigli nella stessa gabbia: meglio che gli animali si abituino con calma alla presenza di altri. Inoltre, attenzione alle cucciolate: già dopo i 4 mesi, infatti, è probabile che le femmine rimangano gravide. Alimentazione coniglio testa di leone Vediamo ora che cosa mangia un coniglio testa di leone. Come abbiamo accennato, questa razza richiede molte fibre nella propria dieta. Dimostra di apprezzare particolarmente: fieno ed erba verdure fresche pellet Decisamente meno indicati i carboidrati (pane, pasta, cereali): causano fermentazione nell'intestino. Nel nostro shop online puoi trovare ottimi mangimi per coniglio ben bilanciati e di alta qualità, che possono aiutare i padroni per l'alimentazione sana dell'animale. Quanto mangia un coniglio testa di leone? Un buon modo per orientarsi è quello di tenere a mente che non si dovrebbe mai superare il 2/4% del suo peso in cibo ogni giorno. L'igiene del coniglio testa di leone Almeno una volta a settimana è necessario pulire delicatamente occhi e orecchie dell'animale. Controlla spesso anche i denti, che sono uno dei punti più deboli di tutte le razze di coniglio nano. Ogni 2/3 giorni (nel periodo normale) e una volta al giorno (nel periodo della muta) spazzola delicatamente il pelo: eviterai la formazione di nodi che il coniglio potrebbe ingerire pulendosi e leccandosi. La gabbia del coniglio testa di leone dovrebbe essere pulita almeno giornalmente dalle feci e la paglia deve essere cambiata spesso. Controlla anche che il retro del corpo sia ben pulito: i residui possono attirare le mosche, che usano la sua pelliccia per deporre le uova. Pulisci, inoltre, le ciotole e cambia l'acqua con frequenza, per evitare contaminazioni batteriche che possono diventare pericolose per la salute. Una rigorosa pulizia è fondamentale per evitare che il coniglio si ammali delle patologie più frequenti per questo animale. Vediamo quali sono le più comuni malattie del coniglio testa di leone. Le malattie più frequenti Molti conigli testa di leone soffrono di rogna, una malattia dovuta agli acari. Per fortuna è possibile accorgersi dei primissimi sintomi già durante la pulizia (per questo è così importante!) e utilizzare un acaricida, sotto consiglio del veterinario. I legni aromatici usati per il giaciglio, come il pino o il cedro, possono innescare problemi di respirazione. Decisamente più appropriato è un panno morbido, lavato di frequente. Le pulci sono un grave problema per questa tipologia di coniglio. Causano due malattie molto serie: mixomatosi: incurabile, ma evitabile con le vaccinazioni e l'uso dell'antipulci malattia emorragica virale: priva di sintomi, ma mortale L'ultima non è una vera e propria malattia, ma una condizione pericolosa: il digiuno. Il coniglio che non mangia per più di 24 ore è chiaramente sofferente e deve immediatamente essere portato dal veterinario. Lascia sempre cibo fresco disponibile nella sua mangiatoia, per prevenire questo problema e verificare che l'animale si alimenti correttamente.
Coniglio gigante delle Fiandre: caratteristiche, curiosità e consigli per allevarlo

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Coniglio gigante delle Fiandre: caratteristiche, curiosità e consigli per allevarlo

il dic 18 2024
I conigli delle Fiandre sono una razza dalle dimensioni estremamente elevate, provenienti dalla Patagonia e successivamente trasportati nelle Fiandre per essere perfezionati. La razza del coniglio gigante di Fiandra infatti non si trova in natura, ma è un incrocio di altre due razze di conigli di grandi dimensioni (ma più piccoli dell'incrocio finale): il coniglio Ariete e il coniglio Pezzato. Coniglio gigante delle Fiandre: caratteristiche Certamente ciò che cade subito all’occhio è la stazza della bestia. I conigli giganti delle Fiandre, infatti, da adulti raggiungono una grandezza compresa fra i 65 cm e i 90 cm e le orecchie si allungano fino ai 16 cm, prendendo la classica forma a V. Per quanto riguarda il peso invece, la razza coniglio gigante di Fiandra pesa fra i 5,5 kg e gli 8 kg e generalmente il peso e la grandezza maggiore viene raggiunta dalle femmine: le dimensioni lo portano ad avere le ossa del corpo, spalle, petto, arti e zampe estremamente possenti. Il manto del coniglio delle Fiandre prende tutte le gradazioni e le sfumature di grigio, con il colore degli occhi e delle zampette cromaticamente in armonia con la tonalità del pelo. A causa delle misure importanti e della corporatura, i conigli di Fiandra non si possono definire attivi e giocosi come i più piccoli conigli domestici: questa razza, infatti, tende ad essere molto pigra, tanto da fare spesso dei grandi pisolini della durata di ore. Coniglio gigante di Fiandra: salute e cura Per fortuna i conigli sono degli animali puliti, quindi non necessitano di una particolare toelettatura. Come forma di igiene preventiva si consiglia di lavarli una o due volte l'anno sotto un po' di acqua tiepida (mai a testa in su) e con del sapone dal ph neutro. É fortemente raccomandato, invece, prendere in braccio il vostro gigante animale peloso e spazzolarlo energicamente in modo da togliere lo sporco in eccesso e il pelo morto che tende ad accumularsi in mezzo al manto. Per cautela, si consiglia di portare il vostro animale dal veterinario due volte l’anno per un controllo di routine e fargli fare tutti i richiami dei vaccini necessari per assicurargli una vita lunga e in salute. In natura questi animali hanno una vita estremamente corta, di circa 5 anni; in casa invece, se tenuti con cura, possono vivere anche fino agli 8-12 anni. I conigli giganti di Fiandra infatti, se non tenuti sotto osservazione, hanno la tendenza ad essere presi sotto attacco da varie specie di parassiti, come le zecche, che portano la mixomatosi: queste tipologie di infezioni si possono tranquillamente evitare tramite la somministrazione di vaccini antiparassitari, che richiedono un richiamo annuale o una tantum. Questa razza ha anche la tendenza a prendere la micosi alle orecchie, al muso e alle palpebre, ma per questo basterà rivolgersi al proprio veterinario di fiducia, che darà una terapia antifungina da poter fare a casa. Un'ultima malattia, ma non per importanza, a cui si deve fare attenzione è la rogna, o scabbia, portata dagli acari rossi che si annidano nelle lunghe orecchie dell'animale e in un secondo momento si spostano lungo la pelle di tutto il corpo: anche qui la soluzione migliore è quella di rivolgersi al proprio veterinario di fiducia. Coniglio di Fiandre: consigli per l'allevamento e nutrimento Pur essendo un animale estremamente pigro, decidere di allevare questo coniglio non è per niente una cosa facile. Prima di tutto, la portata di questo animale richiede un adeguato spazio per vivere, per correre (quando ne ha voglia) e per sentirsi a proprio agio. Non è un animale domestico, per cui ha bisogno di stare fuori in giardino, in un’area adeguatamente recintata, ampia e alta, in modo da proteggerlo dai potenziali attacchi dei predatori e per evitare che scappi. Il coniglio delle Fiandre ha una dieta composta prevalentemente da fieno, che generalmente viene integrata con ogni sorta di verdura. Spesso gli viene dato da mangiare anche della frutta, ma si deve fare attenzione agli zuccheri, perchè questa razza di coniglio tende ad ingrassare facilmente a causa della grandezza e delle dimensioni. Coniglio gigante delle Fiandre: curiosità Se l’idea è quella di creare un vero e proprio allevamento di conigli giganti, allora diventerà una necessità far accoppiare gli esemplari di cui si è già in possesso. Nel caso in cui si abbia solamente un maschio o una femmina, comprare un partner richiede una spesa iniziale di €100. É vivamente consigliato mettere nel recinto il nuovo arrivato qualche giorno prima che la femmina emetta i feromoni, in modo che i due si conoscano un po’ e si abituino l'uno alla presenza dell’altro prima della riproduzione. Dopo quindici giorni dall’accoppiamento, sarà possibile capire se la femmina è incinta toccandole la pancia; se risulta un po’ gonfia, allora vorrà dire che aspetta dei cuccioli. La gestazione di un coniglio gigante delle Fiandre dura 29-30 giorni e quando la femmina è vicina al parto, inizierà a strapparsi del pelo per costruire una sorta di nido per i piccoli.
Coniglio Rex: caratteristiche, allevamento e alimentazione

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Coniglio Rex: caratteristiche, allevamento e alimentazione

il dic 18 2024
Il coniglio Rex fa parte della famiglia dei conigli nani e presenta un’origine diversa rispetto ad altri suoi simili, in quanto non è stata ricercata e non è stata neanche il risultato di incroci studiati. Infatti, la nascita di questa razza è da considerarsi praticamente causale, poiché è dovuta ad una mutazione genetica avvenuta improvvisamente. Scopriamo le caratteristiche, l’alimentazione e l’allevamento dei conigli Rex. Coniglio Rex: origini La prima comparsa del coniglio Rex risale alla fine del secondo decennio del XX secolo, quando un prete francese di LOUCHE-Pringé rimase colpito dal mantello di peluche dell’animale e decise di allevarlo. Era il 1919 e passarono alcuni anni prima che la razza di questo particolare coniglio nano venisse mostrata in pubblico. L’occasione avvenne nel 1924, quando venne presentato al Paris International Rabbit Show. L’anno successivo venne riconosciuto come razza standard in alcune zone d'Europa. Successivamente il coniglio Rex nano venne importato negli Stati Uniti dal pioniere John C. Fehr e dal suo partner Alfred Zimmerman. La razza cominciò a diffondersi nel mondo, fino a diventare una delle più popolari come animali domestici e da compagnia. Nel frattempo, grazie ad alcuni incroci, vennero eliminati alcuni difetti fisici che rendevano la razza debole e la riproduzione difficile. Dagli incroci nacquero diverse varietà di coniglio Rex e ad oggi ne esistono all’incirca quaranta, che si distinguono per i colori differenti del mantello. Fra le diverse varietà c’è anche il coniglio Rex gigante, detto così perché pesa qualche chilo in più di quello nano. Coniglio Rex: caratteristiche Il coniglio Rex, visto che fa parte della razza dei conigli nani, può raggiungere un peso massimo di circa 3 kg nelle femmine e di circa 5 kg nei maschi. Il corpo si presenta esile e tondeggiante, la testa è minuta e anch’essa tonda, ai lati della quale sono posizionate le orecchie dritte. La caratteristiche che colpisce di questo animale è soprattutto il manto, che si presenta molto folto e vellutato, ha una lunghezza che non supera mai i 2,3 centimetri, ed è disponibile in venti colorazioni splendide. Per la sua particolare morbidezza, questi esemplari vengono allevati per ottenere delle pellicce pregiate. Il coniglio Rex è un ottimo animale da compagnia, ha un carattere pacifico e docile, è anche molto socievole e attivo. Coniglio Rex: alimentazione L’alimentazione del coniglio Rex è simile a quella di tanti altri suoi simili, quindi nella stagione invernale  gradisce mix di cereali e alimenti secchi, mentre quando fa caldo anche l’erba secca miscelata con alcuni vegetali è perfetta. Proprio le verdure fresche sono quelle da privilegiare per questo animale, che le gradisce a temperatura ambiente, perciò, se sono in frigo, toglierle qualche ora prima per far raggiungere loro la giusta temperatura. Vanno bene le foglie di lattuga, ma decisamente da evitare è l'iceberg, responsabile della diarrea in quanto contiene molta acqua. Ottime sono le bietole, le rape, le carote, la rucola, i cardi. Non esagerare nella quantità e prestare attenzione a come vengono conservate. Evitare di dare verdure appassite per non causargli disturbi intestinali. Ideale da includere nell’alimentazione è anche il mangime in pellet, preferibilmente di ottima qualità e privo di sostanze coccidiostatiche. Come allevare coniglio Rex Per allevare un coniglio Rex, bisogna prestare attenzione ad alcune necessità che questa razza presenta in maniera specifica. È importante sapere che non sopporta le temperature superiori ai 35°C e quindi deve rimanere in un luogo fresco e costantemente attrezzato con acqua fresca e pulita. Ma la razza non sopporta neanche il freddo, e occorre provvedere anche d’inverno a mantenere il luogo dove deve abitare alla temperatura giusta. Ha anche una pelle molto sensibile e per questo motivo bisogna pulire la gabbia con una certa frequenza, almeno ogni 3 o 4 giorni, e predisporre un pavimento con molta paglia e senza grate. La riproduzione del coniglio Rex avviene dopo che i due esemplari hanno raggiunto la maturità sessuale completa. Nella femmina si verifica nei primi cinque mesi di vita, nel maschio invece tra il sesto ed il settimo mese. I due si accoppiano quando la femmina è in calore, condizione che si può notare se la vulva è arrossata. La gestazione ha una durata di 30 giorni e le cucciolate sono composte da tre a cinque coniglietti. Coniglio Rex: vita media La durata media della vita di un coniglio Rex si attesta attorno agli 8 e 12 anni, riferita ad un coniglio domestico sano. La durata di vita è infatti influenzata da diversi fattori, come le condizioni di salute, il tipo di dieta e le cure dedicate all’animale. In genere ad avere maggiori aspettative di vita sono proprio i conigli domestici, che tendono a vivere più a lungo di coloro che stanno all'aperto, dove sono sottoposti ad estreme temperature e ai pericoli degli animali predatori. Un coniglio nano adeguatamente curato, che segue un’alimentazione corretta e che vive in casa, ha certamente un’aspettativa di vita maggiore.
Coniglio gigante pezzato: caratteristiche, alimentazione e allevamento

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Coniglio gigante pezzato: caratteristiche, alimentazione e allevamento

il dic 18 2024
Così come suggerisce il nome, il coniglio pezzato gigante è una razza che si distingue per le sue imponenti dimensioni, per il suo manto pezzato e per la sua eleganza.  Questa razza proviene dalla Francia e venne inizialmente nominata “Papillon”, cioè farfalla, per il disegno che presenta all’altezza del muso (che si chiama appunto farfalla).  I primi esemplari vennero messi sul mercato verso la fine dell’Ottocento in Germania e, pochi anni dopo, venne esportato in America.  Nel mondo però, esistono tre esemplari di coniglio gigante: il coniglio gigante delle Fiandre, da cui poi derivano il coniglio gigante Ariete, e infine il coniglio gigante Pezzato. Coniglio gigante pezzato caratteristiche Questo coniglio alla vista si presenta con una struttura corporea solida, ma anche molto allungata; le sue dimensioni possono arrivare e superare i 60 cm e pesare tra i 5 e i 6 kg, se non anche di più. La testa, di dimensioni proporzionate rispetto al corpo, si presenta incassata nel collo e mostra una fronte molto allungata.  Le orecchie dei conigli giganti pezzati sono di colore nero e prendono la classica forma a V sulla testa della bestiola e possono tranquillamente superare i 15 cm di lunghezza; avendo però la punta delle orecchie arrotondata e mostrandosi carnose, alla vista non risultano particolarmente slanciate.  Il motivo per il quale questo coniglio è stato soprannominato pezzato è per via delle molteplici macchie che presenta su tutto il muso e il corpo.  Mediamente tutti gli esemplari hanno la farfalla, cioè la macchia presente sul muso, ben delineata, così come anche le macchie intorno agli occhi e altre piccole macchie isolate che si riscontrano all’altezza delle guance; una lunga striscia, larga anche tre centimetri e che ricorda l'anguilla, corre su tutto il dorso del coniglio gigante pezzato fino all’estremità della coda. Infine, può presentare delle macchie circolari su entrambi i fianchi, che nel complesso prendono la forma dei segni lasciati da un morso.  Se desiderate avere un coniglio gigante pezzato è importante che l’esemplare che volete acquistare possegga tutte queste caratteristiche.  Alimentazione coniglio gigante pezzato Per quanto riguarda l’alimentazione, non ci dobbiamo scordare che stiamo sempre parlando di conigli. La dimensione di questa razza ovviamente pretende delle quantità maggiori di cibo se si vuole crescere un esemplare grande, forte e in salute.  Essendo un erbivoro, si nutre di vegetali come sedano e carote, ma un elemento imprescindibile nell’alimentazione di un coniglio è il fieno (dato ovviamente in giuste dosi); bisogna invece stare attenti alla quantità di vegetali, perché contengono lo zucchero, alimento che lo porterebbe ad ingrassare.  Nel caso in cui non si abbia molto tempo a disposizione, per fortuna sono presenti sul mercato dei preparati di ottima qualità che renderanno più semplice la vostra vita, ma allo stesso tempo permetteranno al vostro amico peloso di avere un'alimentazione sana e corretta.  Difetti Se desiderate avere un animale di razza, allora è estremamente importante che gli esemplari di conigli pezzati rispettino precise caratteristiche e non presentino i seguenti difetti: la farfalla deve rispettare determinate caratteristiche, come ad esempio non avere altre chiazze all’interno della farfalla;  avere l’anguilla interrotta; mancanza di uno dei due cerchi sulle guance; avere i cerchi degli occhi collegati con altre chiazze; avere delle chiazze collegate; mancanza di uno dei segni sui fianchi (che solitamente si aggirano fra i 6 e gli 8 per lato).  Come allevare un coniglio gigante pezzato Innanzitutto, bisogna capire se è il caso o meno di comprare o adottare uno di questi animali. La loro grande stazza implica che il padrone disponga di un giardino abbastanza ampio per poter costruire un recinto a prova di predatori, che sia inoltre in grado di non far scappare il coniglio.  Si deve costruire un recinto abbastanza grande e con la giusta altezza; in più, oltre alla recinzione, si deve costruire una casetta, o comunque un riparo per la notte o per ripararsi dalle giornate uggiose.  Oltre a ciò, appena portato a casa, per un coniglio gigante pezzato è necessario trovare un buon veterinario che sia in grado di prendersi cura del vostro amico peloso.  Essendo un animale di grandi dimensioni che vive a contatto con la terra, è consigliato portare questo animale dal veterinario almeno due volte l’anno per un controllo.  Da cuccioli, invece, questi conigli devono essere portati immediatamente a fare tutti i vaccini contro le classiche malattie che potrebbero contrarre, come la scabbia o altri parassiti che solitamente si annidano nella terra o nel fieno.   Pensate bene poi se volete far vivere questo animale da solo, oppure trovargli una compagna che gli possa fare compagnia per tutta la vita; sappiate però che i conigli sono animali molto prolifici, quindi è sempre bene tenere in considerazione che potrete ritrovarvi con molti più amici pelosi del previsto.  Infine, la vita media di un coniglio gigante può durare fra gli 8 e i 12 anni, ma ovviamente questo dipende anche dalla tipologia di vita che ha fatto il vostro animale e dal suo stato di salute.
Coniglio nano ermellino: cosa sapere per allevarlo al meglio

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Coniglio nano ermellino: cosa sapere per allevarlo al meglio

il dic 18 2024
Nel 1889 questa razza di coniglio venne scoperta per la prima volta nei giardini inglesi e venne denominata inizialmente coniglio nano Polacco. Dopo qualche anno, la specie venne esportata in Germania e geneticamente migliorata, fino a che non gli venne addirittura cambiato il nome in Coniglio Ermellino. Animale dalle piccole dimensioni, questa specie si ritiene molto dolce e adatta per giocare e fare compagnia alle famiglie con persone anziane e bambini. Coniglio nano Ermellino caratteristiche Il coniglio Ermellino nano si caratterizza per avere delle dimensioni estremamente ridotte, le forme tondeggianti, il pelo bianco, morbido e candido e gli occhi blu. Se mantenuto in salute, questa bestiola può restare accanto ai suoi padroni anche per dieci anni e, se ben nutrito, tende ad avere un peso che si aggira fra 1 kg - 1,5 kg. La testa è piccola e ben incassata al corpo; le orecchie si presentano dritte e corte, ma molto morbide e pelose. La postura dei conigli nani ermellini ricorda un po' quella delle lepri. Le zampe anteriori, infatti, sono lunghe e dritte, mentre le zampe posteriori sono robuste, con la tendenza a restare leggermente più piegate; la schiena invece, come quella delle lepri, tende a rimanere incurvata. Coniglio nano Ermellino carattere Si potrebbe definire un perfetto animale domestico da compagnia; è un animale sveglio e curioso ma, come tutti i conigli, è anche molto pauroso (anche il minimo rumore lo può spaventare tanto da scappare per andare a nascondersi). I conigli nani Ermellino hanno anche la tendenza a marcare il loro territorio, strofinando il musetto su alcuni punti della casa. La particolarità di questo animale è la capacità di saper comunicare molto bene con il linguaggio del corpo. Quando hanno fame, i conigli nani ermellini bianchi alzano le zampe anteriori e stanno eretti sulle zampe posteriori; sono animali molto affettuosi e lo dimostrano leccando il loro padrone. Se invece è l'animale stesso ad aver bisogno d'affetto, si mette a pancia in su in segno di attesa di coccole. Per dimostrare paura e timore, invece, il coniglio nano Ermellino porta le orecchie indietro. La bellezza di questo animale è data anche dalla sua capacità di tenersi pulito da solo, e non ha nemmeno la tendenza a vivere in un ambiente sporco. Coniglio nano Ermellino alimentazione Essendo una razza fragile e particolare, bisogna stare attenti alla sua salute partendo proprio dall'alimentazione. L'alimento fondamentale da somministrare a questo animale è il fieno che, se abbinato ad una corretta dose di carote (quindi verdura), sostanze vegetali ed erba fresca, permetterà al vostro animale di tenervi compagnia per molto tempo. Per variare ulteriormente la loro alimentazione, è possibile dargli verdure scottate come carote, cavoli, erbe mediche, insalata e basilico; È importante però che tutto il cibo che gli viene somministrato sia prima ben lavato e pulito. Da evitare completamente i cibi da forno. Coniglio nano ermellino cure Questa razza di coniglio non richiede delle cure particolari rispetto alle altre razze simili. Appena portato a casa dall'allevamento, è necessario portarlo dal veterinario e assicurarsi che gli vengano fatti tutti i vaccini contro le malattie tipiche della specie, e alcune di queste ripeterle per due volte l'anno. Per quanto riguarda la cura quotidiana, bastano davvero pochi accorgimenti per assicurare al vostro animaletto tutte le cure e le coccole richieste. Tagliategli le unghie ogni qualvolta lo riterrete opportuno, stando attenti a non tagliare i nervi vicino alle zampette, spazzolatelo spesso, almeno una volta a settimana; state attenti che i denti siano sani e non vi siano accenni di malocclusioni. Essendo un animale molto pulito, non è necessario fargli il bagno, ma se proprio non resistete all'impulso di lavarlo con l'acqua, allora prendete del cotone idrofilo inumidito e passatelo su tutto il pelo. Il motivo per cui non è necessario fargli il bagno è perché, come accennato prima, l'animale tende a lavarsi da solo leccandosi il pelo. Coniglio nano Ermellino: la gabbia Essendo un animale piccolo, appunto nano, non sarà necessario comprargli una gabbia estremamente grande; la dimensione consigliata infatti è un luogo alto 30 cm, largo 30 cm e lungo 60 cm. Anche con dimensioni ridotte, la gabbia deve contente tutto il necessario per dare all'animale una vita sana e attiva. All'interno infatti deve esserci sempre del cibo, come dell'insalata e una carota; deve esserci una vaschetta con dentro dell'acqua e qualcosa da rosicchiare. Dentro la gabbia si consiglia di mettere della paglia, così che il coniglio possa costruirsi un piccolo giaciglio su cui dormire. Inoltre, non dimenticatevi di mettere dentro la gabbia una lettiera dove si dovrà insegnare all'animale a fare i bisogni.
Coniglio d'Angora: carattere, alimentazione, allevamento

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Coniglio d'Angora: carattere, alimentazione, allevamento

il dic 18 2024
Il coniglio d'Angora è una specie molto interessante grazie alle sue origini, il suo carattere e il pelo, che si contraddistingue per essere molto lungo.  Così come è possibile notare dal nome, questa razza di coniglio ha origini molto lontane, precisamente da Angora, l'attuale Ankara, in Turchia. Questa specie venne importata in Europa nel 1700 ed era particolarmente in voga fra gli aristocratici francesi; prese piede in tutto il resto d'Europa il secolo successivo.  Coniglio d'Angora caratteristiche e temperamento Allevare coniglio d'Angora non è una cosa così complessa e da grandi soddisfazioni, occorre solo prestare particolare attenzione alla cura della sua lana. Il carattere di questo animale è molto docile e mansueto, estremamente curioso e giocherellone, tanto che sembra nato proprio per essere un animale da compagnia; si caratterizza per legarsi molto ai suoi padroni, anche se comunque pretende di avere i suoi spazi e le sue libertà.  Come tutti i conigli è un animale molto pauroso, bisogna perciò fare molta attenzione a non esporlo a rumori troppo forti.  La caratteristica principale di questa razza è proprio il pelo lanuginoso, che diventa lungo anche 8 cm; infatti si consiglia sempre di tagliarlo (tosarlo) ogni 3 mesi.  La domanda più spontanea a questo punto potrebbe essere proprio come tosare coniglio d'Angora: questa procedura è possibile farla in due modi.  La prima è quella di raccogliere il pelo naturalmente, e in questo caso la cura risulta molto più facile; basterà pettinare molto bene il vostro coniglio di razza Angora una volta a settimana, togliendo tutti i peli che nel tempo si sono incastrati in mezzo a tutto il resto del manto.  Per facilitare la procedura poi, pizzicate con estrema delicatezza il pelo del vostro animale, che inizierà a raggomitolarsi su se stesso, rilasciando ormoni e facilitando quindi anche la perdita dei peli in eccesso. Se però non si ha molto tempo per raccogliere settimanalmente il pelo in eccesso, allora potrete tosare il pelo ogni tre mesi. I primi tentativi saranno ostici, perché l'animale proverà estrema paura in questa pratica, ma con la giusta pazienza e delicatezza, vedrete che riuscirete a raccogliere molto pelo in più.  A questo punto però fate attenzione che il vostro amico peloso non stia troppo a contatto diretto con il sole, in quanto potrebbe incorrere in scottature molto forti.  Conigli d'Angora: allevamento Per quanto riguarda gli spazi di cui questa razza di coniglio deve disporre, la questione è leggermente delicata.  I maschi, se messi assieme nello stesso recinto, molto probabilmente si picchieranno per decidere quale fra i due esemplari è il dominante; per quanto riguarda le femmine invece, questo problema è meno presente, purchè gli esemplari abbiano comunque i loro spazi.  È importante sapere che un esemplare di Angora deve avere una gabbia di almeno 80 cm di lunghezza, 40 cm di altezza e 50 cm di profondità, per quanto riguarda lo spazio vitale. Difatti molti padroni di conigli d'Angora decidono di costruire dei grandi recinti coperti in ferro all’esterno, in cui far giocare gli amici pelosi.  Che si decida di allevare all'aperto o al chiuso, addestrate il vostro animale ad usare una latrina, in modo da mantenere il più pulito possibile il luogo in cui vive il vostro batuffolo di pelo.  Alimentazione coniglio d'Angora Per quanto riguarda la somministrazione del cibo, il coniglio d'Angora non avrà particolari problemi; così come tutti i conigli, si nutrirà per lo più di biada, fieno e verdure bollite.  Probabilmente l'unico accorgimento è quello di preferire la somministrazione del fieno piuttosto che del pellet. Cercate di dare del fieno, pellet e verdure all'interno del recinto in cui vive l'animale, assieme ovviamente ad una bella bacinella d'acqua.  Coniglio d'Angora: cura Questa specie di coniglio, assieme a tutte le sue razze, è una specie estremamente delicata per quanto riguarda le malattie e le rispettive cure. Quando sono piccoli, si consiglia di portarli dal veterinario a fare i vaccini contro le principali malattie che potrebbero incorrere durante la loro vita.  Si consiglia di tornare dal veterinario e fare gli appositi controlli, nonché i richiami dei vaccini, due volte l'anno.  Per quanto riguarda la pulizia, invece, i conigli d'Angora sono assolutamente autonomi, per cui non è necessario lavarli.  L'unica accortezza che dovete avere è quella di stare attenti che le unghie dei conigli non crescano troppo, altrimenti nel grattarsi rischierebbero di farsi male.  Coniglio d'Angora: quanto vive Difficile da decretare quanto l'animale possa effettivamente vivere oppure no; ovviamente tutto dipende dalle condizioni di vita in cui vive il coniglio, dove vive, quante cure vengono elargite all'animale e quante malattie ha incontrato durante la sua vita.  Ad ogni modo, se l'animale vive bene in mezzo ad un clima di amore, tranquillità ed armonia, potrà starvi vicino fino ai 12 anni di età. Coniglio d'Angora: costo Per quanto riguarda il costo invece, questa specie può arrivare a costare attorno ai 100 €, ma bisogna considerare che la spesa iniziale comprende, oltre al costo dell'animale, tutto quello che comprende la gabbia, i primi cibi e tutte le visite di accertamento dal veterinario.  Da tenere in considerazione poi che le spese mensili per il cibo e le visite dal veterinario due volte l'anno. 
Coniglio olandese nano: carattere, cura e alimentazione

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Coniglio olandese nano: carattere, cura e alimentazione

il dic 18 2024
Il coniglio olandese nano è a tutti gli effetti un tenero animale domestico che sempre più spesso possiamo trovare nelle case degli italiani, attirati dall'aspetto così dolce e morbido di questa specie. Le sue caratteristiche peculiari ne fanno un ideale compagno, ma oltre al carattere, anche la sua cura è abbastanza semplice, cosa che permette di tenerne uno in casa senza particolari problemi. Vediamo allora cosa c'è da sapere prima di adottare uno splendido coniglio olandese nano. Coniglio nano olandese caratteristiche Questa razza di conigli ha un aspetto abbastanza tradizionale e non presenta particolari differenze rispetto ad altre specie. Sotto il profilo della stazza, parliamo di un coniglio di piccole dimensioni e molto compatto, caratterizzato da un pelo folto e molto morbido. Questo aspetto lo rende uno dei più amati conigli da compagnia che si possano desiderare. Infatti la sua è la tipica immagine del coniglietto domestico: si distingue da altre razze per via della caratteristica macchia bianca all'altezza del muso, contornata dal mantello di pelo nero che attornia gli occhi. Sostanzialmente il manto è bicolore e la coda quasi non si vede, a causa delle dimensioni ridotte dell'animale e del pelo molto folto che la nasconde. Come peso siamo nella media di un coniglio di piccole dimensioni: un coniglio nano olandese arriva al massimo a 3 kg, un peso che deve essere rispettato per mantenere l'animale in buona salute. Coniglio nano olandese carattere Questa particolare specie di coniglio si rivela molto mansueto e tranquillo, in grado quindi di essere agevolmente ospitato in una casa anche in presenza di bambini, che potrebbero involontariamente infastidire l'animale. La sua indole è quindi tranquilla ed affettuosa: soprattutto se allevato fin dalla tenera età, il coniglio nano olandese saltellerà per casa con fare curioso e vispo, sempre però alla ricerca di coccole e contatto fisico, di cui si dimostra molto amante. Si tratta quindi di una razza facile da tenere a bada, perché difficilmente si lascerà andare a scatti di nervosismo e riuscirà a convivere pacificamente con altri animali domestici e con gli umani della casa. L'unico aspetto che forse lo penalizza nella convivenza domestica è una spiccata tendenza al rosicchiare: ovviamente parliamo di un coniglio, quindi questa non rappresenta una novità, ma il piccolo olandese nano ha una passione molto accentuata per gli angoli dei mobili e per le gambe di sedie, divani e poltrone. Accogliendolo in casa, dobbiamo quindi mettere in preventivo questo inconveniente. Avere cura di un coniglio olandese nano Adottare un piccolo coniglio olandese nano è comunque una cosa non esente da responsabilità, e chi lo accoglie in casa deve fare attenzione ad alcune piccole cose. Parlavamo poco fa della tendenza a rosicchiare di tutto, e questo naturale comportamento potrebbe essere pericoloso per l'animale se si lasciano a portata di coniglio cavi elettrici, ad esempio. L'attenzione è la base della cura di questo animale, ma da sola non basta a rendere felice un coniglio olandese nano: questo animaletto deve anche vivere nelle condizioni ideali, avendo quindi a disposizione degli spazi propri. Solitamente il coniglio olandese nano non necessita di gabbiette e, anzi, ama scorrazzare per casa libero. Nei casi in cui è necessario tenerlo isolato per qualche ora dal resto della casa, è utile pensare a qualcosa che sia più simile ad un recinto piuttosto che una gabbia, di modo che l'animale non si senta troppo sacrificato a livello di spazio. Per quello che riguarda le questioni igieniche, il coniglio olandese nano impara tranquillamente a fare i propri bisogni in una lettiera. È bene ricordare però che la sabbia che utilizziamo per i gatti risulta tossica per i conigli, e quindi è consigliabile utilizzare nella lettiera del normale pellet o trucioli di legno. Come pulizia personale, il coniglio si gestisce abbastanza bene da solo: è sconsigliato lavarlo con acqua, cosa che potrebbe anche causargli un infarto dallo spavento, ma basterà spazzolarlo e usare al massimo qualche salvietta umidificata per animali. Alimentazione coniglio nano olandese Altre accortezze, per vivere una vita felice con il proprio coniglio nano olandese, sono quelle relative all'alimentazione: come sappiano, la dieta imposta al coniglio influenza anche la crescita dei suoi denti, e per il coniglio nano olandese questa condizione non si arresta mai, considerando che i suoi denti continuano a crescere. Pertanto è consigliata una dieta a base di erba, vegetali e fieno per mantenerlo in buona salute. Assolutamente da evitare invece cioccolata ed in generale tutto ciò che è zuccherato. Quanto vive un coniglio olandese nano Con queste accortezze potremmo convivere felicemente con il coniglio per parecchi anni: infatti, un coniglio nano olandese arriva fino a 15 anni di vita se curato con amore. Oltre all'amore e alla giusta cura e alimentazione, è anche fondamentale portare periodicamente il proprio coniglio dal veterinario per completare i cicli di vaccinazioni necessarie, soprattutto per difendersi da malattie come la Mixomatosi e la Mev di tipo 1 e di tipo 2.
Coniglio Alaska: caratteristiche e cura

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Coniglio Alaska: caratteristiche e cura

il dic 18 2024
I conigli Alaska non si possono considerare come una razza molto comune in Italia, dove in realtà non se ne vedono poi tanti. Ma se pensassimo di essere di fronte ad una specie che proviene per l'appunto dall'Alaska ci sbaglieremmo di grosso.  In realtà questo coniglio è un animale di provenienza tedesca, che venne allevato in quelle zone per motivi commerciali, cercando di trovare un animale che fosse in grado di avere un pelo che ricordasse quello della volpe dell'Alaska. Da qui appunto la denominazione della razza, che in realtà ha origini russe, essendo i conigli di quella zona tipicamente di colore nero come questa specie. Vediamo allora come prendersi cura e quali sono le caratteristiche di questa razza di conigli originaria dell'Europa centrale. Coniglio Alaska caratteristiche Quando parliamo di conigli razza Alaska ci riferiamo ad un animale dall'indole gentile. Infatti, questa razza è sempre stata naturalmente socievole ed estroversa, tanto da essere vista di buon occhio non solo per l'allevamento, ma anche come animaletto domestico di compagnia in presenza di bambini. Anche con altri tipi di conigli la razza Alaska si dimostra affabile anche se è comunque consigliabile sorvegliare i momenti di compresenza e prevedere lunghi tratti di giornata nella gabbietta. Viste quelle che sono le caratteristiche comportamentali di questa tipologia di conigli passiamo a vedere anche come renderlo felice, cioè come prendersi cura di un coniglio Alaska in maniera perfetta. La razza può essere tenuta indifferentemente sia all'aperto che al chiuso, dato il suo mantello che può comunque ripararlo dal freddo in maniera ottimale. Quando però viene tenuto all'aperto è sempre consigliabile fornire un minimo di fonte di calore e quando invece si vuole tenere al chiuso, soprattutto direttamente in casa, valgono le usuali norme di buon senso: non lasciamo quindi materiale pericoloso alla portata dei denti del coniglio, che di natura sarà portato a rosicchiare tutto quello che si trova a disposizione, quindi anche cose potenzialmente letali come cavi elettrici. In ogni caso è buona norma per la salute del coniglio prevedere due zone separate per la lettiera e per la notte, in modo da lasciare maggiore comfort. Conigli Alaska alimentazione e malattie Parte integrante del benessere del nostro coniglio di razza Alaska passa dall'alimentazione. Questa specifica razza richiede una dieta che per il 70% si compone di fieno, utile per fornire fibre e calorie di cui l'animale necessita. Oltre a questo, un fieno di buona qualità sarà importante anche per mantenere l'igiene dentale del coniglio durante tutto l'arco della sua vita, che si attesta tra gli 8 e 10 anni mediamente. Alternative ottime al fieno sono le classiche porzioni di mangime tipo pellet, che vengono vendute per la salute del coniglio: si tratta di fieno pressato arricchito da vitamine e nutrienti, che sarebbero deficitari in una normale dieta del coniglio. Oltre a questo, possiamo anche talvolta 'viziare' il nostro coniglio Alaska con verdura a foglia verde e qualche sporadico bocconcino: attenzione solo ad evitare in maniera categorica dolci e zuccheri, che sono estremamente dannosi per l'animale. Sotto il profilo della salute la razza Alaska non dimostra di avere particolare patologie proprie e quindi per il controllo delle malattie basterà affidarsi ai normali controlli e alle vaccinazioni, che si riservano normalmente ai conigli. Pertanto, è consigliabile vaccinare il coniglio per la VHD e la Mixomatosi, oltre ad eseguire i periodici controlli contro parassiti di vario genere come pulci, zecche e vermi. Attenzione sempre ai denti come per tutti i conigli: la dentatura dell'animale cresce per tutta la durata della vita, e una delle parti importanti dello sviluppo è dato dal digrignamento dei denti. Qualora il coniglio non lo facesse naturalmente consumando il fieno questa operazione dovrà essere indotta, facendosi aiutare da un veterinario per conoscere nello specifico come fare.
Coniglio Cashmere Lop: caratteristiche e cura

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Coniglio Cashmere Lop: caratteristiche e cura

il dic 18 2024
Il cashmere lop è una razza piuttosto recente nel panorama dei conigli domestici ed è molto amato per le sue piccole dimensioni, per il suo carattere docile e per il suo aspetto particolarmente dolce.  È un animale che può far compagnia per molti anni al suo padrone e convive pacificamente con gli altri animali della casa, come cani e gatti. Non ha difficoltà ad adattarsi alla vita in famiglia e vive bene anche in un appartamento, purché siano previsti per lui dei momenti di gioco al di fuori della sua gabbietta, per esplorare l'ambiente e poter fare movimento.  La razza dei conigli cashmere lop è stata scoperta nel 1980 in Scozia ed è stata classificata dalla American Rabbit Breeder’s Association, sotto lo stesso cappello dei mini lop o lop nani. La razza mini lop proviene dalla Germania, scoperta nel 1972, è stata esportata negli Stati Uniti per promuoverne un allevamento selettivo al fine di raggiungere uno standard che avesse le caratteristiche che conosciamo al giorno d'oggi. Coniglio cashmere lop caratteristiche: cosa mangia e quali cure necessita Il coniglio cashmer lop è un animale di taglia media, muscoloso anche se di piccole dimensioni. Caratterizzato da un peso che non supera i 2 kg e mezzo, va dai 1.8 kg ai 2.3 kg. Il suo pelo è pomposo e folto, quello del mantello è più lungo rispetto al sottopelo, ugualmente spesso. Ha le caratteristiche orecchie basse e pelose, portate a penzoloni, morbide e lunghe. Il petto è ampio e profondo, la groppa ben arrotondata e muscolosa, la coda forte e spessa. Il collo è quasi inesistente, come le zampette piuttosto corte ma dritte e forti. I suoi occhi sono luminosi e possono essere di vari colori, scuri, azzurri o rossi. Anche il suo mantello ha diverse colorazioni, comprendono tutte le tipologie di sfumature previste per i conigli: bianco, lilla, cioccolato, blu, nero, grigio, agouti, cincillà, lince, cannella, scoiattolo e fulvo. Dei conigli in generale si conosce la loro facile abitudine a rosicchiare, questo perché i loro denti crescono costantemente. Se non volete ritrovarvi con cavi o mobili mangiucchiati (per questo, nei suoi momenti di libertà è sempre bene non lasciarlo solo!), non fate mai mancare al vostro cashmere lop un'abbondante razione di fieno! Il fieno, insieme ad altra verdura fresca, come insalate, radicchio, sedano, carote (sopratutto le foglie!) e finocchio, sono alla base dell'alimentazione ricca di fibre, di un cashmere lop. In mancanza di verdura fresca, potete integrare con del pellet vegetale e con qualche fetta di mela o pera (una o due volte a settimana, senza esagerare). Naturalmente, anche l'acqua fresca non può mai mancare dalla sua mangiatoria. Prima di acquistare un coniglio cashmer lop si deve essere coscienti che si tratta di un animale delicato, che necessita frequenti controlli e cure da parte del suo veterinario e che, essendo piuttosto longevo (può arrivare a stare con il suo proprietario anche per 12 anni!) non va assolutamente trascurato.  Le malattie più frequenti per un coniglio sono quelle legate alla scarsa o cattiva pulizia della sua gabbia, della lettiera e della mangiatoia. I batteri che facilmente si formano in presenza di scarsa igiene, possono causare gravi disturbi al vostro animale, come la miasi, la tigna, la nosema e l'enterotossiemia. Inoltre sono animali che accusano gli sbalzi termici, soffrono facilmente il freddo e sono cagionevoli di raffreddori e polmoniti, proprio come noi. D'estate invece, cercate di non lasciarli a temperature oltre i 25 gradi o sotto al sole: il loro pelo delicato non è in grado di proteggerli efficacemente. Anche per il coniglio cashmere lop sono previste delle vaccinazioni annuali obbligatorie, come per cani e gatti. Le visite di controllo dal veterinario possono essere programmate con una scadenza semestrale.
Il coniglio non mangia: possibili cause e rimedi

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Il coniglio non mangia: possibili cause e rimedi

il dic 18 2024
Un coniglio che non mangia è un campanello d'allarme da non sottovalutare. Abituato a rosicchiare e mordicchiare, il sintomo dell'inappetenza nel coniglio è uno dei più pericolosi. Se il coniglio non mangia è molto probabile che stia soffrendo del cosiddetto 'blocco'. In termini scientifici si sta verificando una stasi grastroenterica. L'inappetenza può manifestarsi molto velocemente (stasi acuta) oppure può essere più lenta e graduale nel tempo. In entrambe i casi i sintomi nell'animale sono facilmente riconoscibili, essendo purtroppo una patologia molto frequente in questa specie e una delle prime cause di morte. Cosa fare se il coniglio non mangia: cause e sintomi  Il coniglio è un animale molto sensibile ai cambiamenti, sia ambientali che familiari e alimentari. Lo stress che può procurargli una modifica nella sua dieta o l'arrivo di un altro pet in famiglia, potrebbe essere la causa del suo rifiuto del cibo. Altri fattori tra i più comuni, per cui il coniglio non mangia e non fa cacca, sono: ingestione di peli o di corpi estranei che ostruiscono il tratto digestivo e intestinale; dolore generale; sbalzi di temperatura. È molto frequente che il coniglio si lecchi il pelo durante la muta e che l'ingestione di peli provochi un'ostruzione. Spazzolare bene la sua pelliccia è un'efficace prevenzione da adottare.  Il dolore generale di cui può soffrire un coniglio è legato principalmente alle seguenti patologie: malattie infettive; infiammazioni alle vie urinarie; problematiche dentali, ortopediche o nervose. In tutti questi casi si può manifestare un blocco intestinale nel coniglio. Se il coniglio dopo sterilizzazione non mangia, o in seguito a un intervento chirurgico manifesta apatia e inappetenza, è urgente il consulto di un veterinario specializzato. Quando invece il coniglio beve ma non mangia può essere dovuto a un'infiammazione delle vie urinarie o dell'apparato renale. Anche in caso di diabete il coniglio non mangia e beve molto. Un altra causa potrebbe essere invece legata alla crescita eccessiva o scorretta dei denti, da rendergli impossibile rosicchiare il suo cibo preferito. In questo caso si noterà uno strano digrignare che nulla ha a che vedere con il suono delle sue coccole. Anche gli sbalzi di temperatura possono provocargli uno stress tale da farlo soffrire. Il coniglio non mangia per il caldo, tende a nascondersi e a rimanere in disparte in un angolo della gabbietta. Si notano in lui tremore e orecchie fredde.  Cosa fare quando il coniglio non mangia e non beve: cure e prevenzione Il rallentamento e la stasi intestinale del coniglio sono una condizione molto frequente anche quando si ha molta attenzione alla sua corretta alimentazione. Purtroppo è una patologia a cui il coniglio è naturalmente predisposto e se si manifesta in modo acuto non è quasi mai sufficiente una cura casalinga.  L'intervento del veterinario specializzato si rende necessario quando il coniglio smette di mangiare improvvisamente. Si procederà ad alcune ecografie specifiche e a degli esami del sangue per capire la modalità di cura più efficace. Quando il blocco si manifesta diluito nel tempo potrebbe essere sufficiente una piccola modifica alla dieta, con l'aumento di fibre. Abbondanti erba, fieno e verdura favoriscono il proliferare della delicata popolazione batterica dell'intestino cieco, fondamentale per la digestione. Per aiutare ulteriormente il movimento intestinale e di conseguenza la corretta evacuazione, è necessario stimolare il movimento e la corsa. Fate uscire il coniglio dalla sua gabbietta e lasciategli lo spazio necessario per correre e muoversi in casa, in una stanza o in ampio recinto. Ricordate di liberare preventivamente l'ambiente di tutti i possibili oggetti pericolosi alla sua portata che potrebbe ingerire. Come già sopra indicato, l'abitudine a spazzolarlo durante il periodo della muta riduce di molto il rischio che leccandosi ingerisca troppo pelo.
Il coniglio perde pelo: possibili cause e rimedi

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Il coniglio perde pelo: possibili cause e rimedi

il dic 18 2024
Il coniglio è un animale domestico molto amato, ma può soffrire di alcuni problemi di salute. Uno di questi è la perdita di pelo, che può essere causata da diversi fattori. Scopriamo perchè il coniglio perde tanto pelo e i rimedi da mettere in atto. Il coniglio che perde pelo è un animale malato oppure stressato. Se il coniglio è malato, la perdita di pelo può essere un sintomo di una malattia più grave. In questo caso è importante portare l'animale dal veterinario per una diagnosi accurata. Le cause della perdita di pelo nel coniglio Se ci si pone la domanda:  perchè il mio coniglio perde molto pelo? Una risposta potrebbe essere che causa comune di perdita di pelo nei conigli è lo stress. I conigli sono animali molto sensibili e possono essere facilmente stressati da cambiamenti nell'ambiente o nella routine. Se il coniglio è sottoposto a uno stress eccessivo può iniziare a perdere pelo. Un'altra causa comune del perchè il coniglio domestico perde il pelo è la carenza di vitamine e minerali. I conigli hanno bisogno di una dieta equilibrata per rimanere in buona salute. Se il coniglio non sta ricevendo abbastanza vitamine e minerali, può iniziare a perdere pelo. Se il coniglio perde pelo intorno agli occhi o se il coniglio perde pelo sul muso è importante assicurarsi che abbia una dieta equilibrata e che sia tenuto in un ambiente tranquillo e privo di stress. È anche importante assicurarsi che il coniglio sia esaminato regolarmente dal veterinario per assicurarsi che non abbia alcuna malattia. Se il coniglio perde pelo sulla pancia, se il coniglio perde pelo sulle orecchie e se il coniglio perde il pelo sulle zampe è importante cercare di identificare la causa. Se la causa della perdita di pelo è una malattia, è importante seguire le indicazioni del veterinario per trattare la malattia. Se la causa è lo stress, è importante cercare di ridurre lo stress del coniglio, ad esempio fornendogli un ambiente tranquillo e sicuro. Inoltre, è di fondamentale importanza assicurarsi che l'animale abbia una dieta equilibrata ricca di vitamine e minerali. Se il coniglio non sta ricevendo abbastanza vitamine e minerali, è possibile aggiungere alla sua dieta degli integratori alimentari. Infine, è importante assicurarsi che il coniglio sia esaminato regolarmente dal veterinario per assicurarsi che non abbia alcuna malattia. Se il coniglio ha una malattia, è importante seguire le indicazioni del veterinario per trattarla al meglio. In conclusione, la perdita di pelo nei conigli può essere causata da diversi fattori, i principali sono: malattia, stress e carenza di vitamine e minerali. Coniglio perde pelo rimedi Per prevenire la perdita di pelo nei conigli, è importante assicurarsi che abbiano sin dalla giovane età una dieta equilibrata e che siano tenuti in un ambiente tranquillo e privo di stress. Inoltre, è importante assicurarsi che il coniglio sia esaminato regolarmente dal veterinario per assicurarsi che non abbia alcuna malattia. Se il coniglio sta già perdendo pelo, bisogna cercare di identificare la causa e seguire le indicazioni del veterinario per trattare la malattia.
Conigli e galline possono convivere?

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Conigli e galline possono convivere?

il dic 18 2024
Conigli e galline sono animali perfetti da tenere in cortile. Entrambi adorabili e molto popolari anche come animali da compagnia, hanno caratteristiche distintive ben precise da tenere in considerazione nel caso in cui si decida di allevarli. L'allevamento di conigli e galline insieme, infatti, è un'attività altamente gratificante, che richiede però un impegno quotidiano serio, per garantire il benessere di entrambe le specie. Si tratta di animali dal carattere solitamente pacifico, che però potrebbero riservare qualche sorpresa se costretti ad una coabitazione forzata. Non è detto, infatti, che ci sia la possibilità di tenerli totalmente separati gli uni dagli altri, soprattutto se il nostro spazio a disposizione è limitato. Diventa quindi spontaneo chiedersi: 'Galline e conigli possono convivere felicemente?' Cerchiamo di rispondere a questa domanda, spiegando quali sono i fattori da tenere in considerazione per garantire una tranquilla convivenza tra questi due bellissimi animali domestici. Si possono tenere galline e conigli insieme? Sì, conigli e galline possono stare insieme pacificamente, a condizione che siano fornite le giuste circostanze. Ecco alcune considerazioni importanti: Spazio sufficiente: assicurati che ci sia abbastanza spazio nel recinto o nel pollaio per entrambi gli animali. I conigli hanno bisogno di spazio per saltare e correre, mentre le galline necessitano di spazio per pascolare e fare esercizio. Strutture separate: è consigliabile avere aree separate per conigli e galline all'interno dello stesso recinto o pollaio. Ad esempio, puoi creare un rifugio o una gabbia separata per i conigli, mentre le galline possono avere accesso a un'area diversa. Nidi separati: le galline avranno bisogno di nidi tranquilli e sicuri per deporre le uova. Assicurati che siano al sicuro da disturbi da parte dei conigli. Nascondigli idonei: i conigli sono prede naturali per molti predatori, quindi è importante fornire loro nascondigli sicuri, come tubi o gabbie di legno, dove possano ritirarsi quando si sentono minacciati. Alimentazione adeguata: i conigli e le galline hanno esigenze dietetiche diverse, quindi è importante fornire loro il cibo appropriato. I conigli mangiano principalmente fieno, verdure fresche e una quantità limitata di mangime per conigli. Le galline, d'altra parte, necessitano di un mangime specifico per galline che contenga i nutrienti necessari per una buona salute e la produzione di uova. Prevenzione delle malattie: sia i conigli che le galline possono essere soggetti a diverse malattie. Assicurati che entrambi gli animali siano sani e vaccinati, e prendi le precauzioni necessarie per evitare la diffusione di malattie. Consulta un veterinario per ottenere ulteriori informazioni sulle vaccinazioni e sulle pratiche di cura adeguata. Pulizia regolare: mantieni il recinto pulito e igienico. Rimuovi regolarmente escrementi e sostituisci il materiale del pavimento per evitare la crescita di batteri nocivi. Monitoraggio costante: è importante osservare attentamente i conigli e le galline per assicurarti che stiano bene e non presentino segni di stress o disagio. Se noti comportamenti anomali o problemi di salute, consulta immediatamente un veterinario. Inoltre, alcune galline possono mostrare comportamenti territoriali o aggressivi nei confronti dei conigli. Se noti questi atteggiamenti, potrebbe essere necessario separarli completamente. Introduzione graduale: se stai introducendo conigli e galline che non si conoscono, fallo gradualmente e sotto stretto controllo. Monitora attentamente le prime interazioni per assicurarti che gli animali si adattino bene l'uno all'altro. Allevare galline e conigli L'organizzazione di un recinto per allevare galline e conigli insieme richiede molta attenzione e una corretta pianificazione, al fine di garantire la sicurezza, il comfort e il benessere degli animali. I conigli richiedono uno spazio che consenta loro di saltare e muoversi liberamente, nonché la presenza di un materiale morbido come il fieno o la paglia come base nel loro alloggio. Le galline, invece, hanno bisogno di un pollaio sicuro e ben ventilato, con nidi comodi e posatoi per dormire, protetto da predatori indesiderati e ben isolato, per mantenere una temperatura confortevole in qualsiasi stagione. Dovrai assicurarti che gli ospiti del recinto abbiano sempre acqua fresca e cibo a disposizione. A proposito di cibo, ricorda che: la dieta dei conigli si basa principalmente su fieno di alta qualità, verdure fresche e una piccola quantità di mangime specifico per conigli. Hanno un sistema digestivo particolare e necessitano di una dieta ricca di fibre le galline richiedono un'alimentazione bilanciata che includa un mangime specifico per polli e che contenga le giuste quantità di proteine, carboidrati, vitamine e minerali. Le ovaiole, in particolare, necessitano di un apporto extra di calcio. Inoltre, dovrai mantenere una pulizia accurata: questa, infatti, è fondamentale per la salute degli animali e per prevenire problemi sanitari. Assicurati anche di rispettare le leggi locali e le norme relative all'allevamento di animali da fattoria o domestici. Tenendo conto di queste considerazioni, è possibile creare un ambiente in cui possano coesistere in modo sicuro galline e conigli insieme. Tuttavia, ricorda che ogni animale ha la sua personalità e ci potrebbero essere eccezioni individuali. Monitora attentamente le interazioni tra i tuoi animali e fai eventuali modifiche, necessarie a garantire il loro benessere.