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Come allevare i conigli ariete: alcuni consigli per prendersene cura

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Come allevare i conigli ariete: alcuni consigli per prendersene cura

il dic 18 2024
I conigli di razza ariete si riconoscono dalle orecchie cadenti ai lati. Sono animali teneri e coccoloni. Ben curati, vaccinati regolarmente e trattati con amore, vivono dai 9 fino ai 15 anni. I conigli ariete, come del resto tutte le altre razze, non vanno acquistati solo perché ispirano tanta dolcezza! Hanno bisogno di attenzioni costanti e di essere considerati parte integrante della famiglia. Ragion per cui proveremo a dare qualche consiglio utile su come allevare i conigli ariete. Comportamento del coniglio ariete verso il padrone I conigli ariete sono adorabili. Ciascuno ha il proprio carattere ed una personalità forte. Trattati con amore, ricambiano con immenso affetto e docilità. Necessitano di un'interazione frequente per sviluppare un legame solido e di complicità. In caso contrario, potrebbero dimostrare una certa aggressività, che si può tradurre in morsi e graffi verso il padrone. Bisogna quindi offrire loro tutto il tempo e le attenzioni di cui necessitano. Dove tenere il coniglio ariete? Prima di allevare un coniglio ariete in casa, è importante predisporre tutto il necessario per ospitarlo. Pertanto la prima cosa da stabilire è “dove alloggerà”, se in casa oppure in gabbia all'aperto. In quest'ultimo caso, procurati una bella conigliera dalle dimensioni adeguate. Posiziona la conigliera in una zona sicura, lontano da correnti d'aria e dai raggi diretti del sole. Sistemare le ciotole per il cibo e l'acqua, una lettiera per i bisogni e qualche giochino adatto. Pulizia e igiene del coniglio Passiamo ad alcune raccomandazioni per la pulizia. Conigliera e lettiera, all'aperto come in casa, vanno pulite regolarmente, ogni giorno, per evitare spiacevoli malattie al coniglio. A livello di igiene personale è bene sottolineare quanto il bagnetto al coniglio debba essere fatto solo se e quando strettamente necessario per evitare stress eccessivi o altri problemi di salute. Il coniglio ariete poi va spazzolato con frequenza, per eliminare il pelo superfluo. Cosa mangiano i conigli di razza ariete? L'alimentazione nei primi mesi di vita svolge un ruolo molto importante nella prevenzione di malocclusioni dentarie ed altre patologie. Il coniglio ariete, in questa fase, richiede un accesso illimitato a palline di erba medica, fieno e molta acqua pulita. I conigli adulti, invece, necessitano di una dieta varia, con l'introduzione graduale di frutta e verdure. In particolare, evitare consumi eccessivi di carote e frutta fresca, troppo ricca di zuccheri. Prediligere, invece, legumi, spinaci, cicoria, broccoli, mele, susine e fragole. Meglio se in due! I conigli ariete non amano la solitudine. Pertanto, valuta anche la possibilità di acquistarne un altro, della stessa razza. Qualora si decida per una coppia maschio e femmina, potrebbe convenire una sterilizzazione se volete evitare improvvise cucciolate. La sterilizzazione, inoltre, è importante per scongiurare il temuto cancro alle ovaie. Quindi, rivolgiti al veterinario di fiducia, specializzato in animali esotici.
Coniglio Testa di Leone: carattere, alimentazione e consigli

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Coniglio Testa di Leone: carattere, alimentazione e consigli

il dic 18 2024
Il coniglio Testa di Leone è una razza diffusa nelle case europee dagli anni '80. Solamente dal 2014 la razza è stata riconosciuta anche negli Stati Uniti, diventando però una delle più scelte dagli appassionati. I motivi sono semplici: non cresce molto (è un coniglio nano e di solito non supera il chilo e settecento/ottocento grammi), è affettuoso, sensibile e diventa facilmente un animale da compagnia. Vediamo insieme qualche consiglio per allevare ed educare un coniglio testa di leone! Coniglio testa di leone: la razza La razza prende questo nome per via di un collare di pelliccia soffice sotto la testa, che fa somigliare l'animale ad un leone, appunto. Appartenendo alla categoria dei conigli nani, raramente cresce oltre il chilo e ottocento grammi. Richiede una dieta molto ricca di fibre (ma ne parleremo meglio nel paragrafo dedicato all'alimentazione). I colori classici sono: crema dorato bianco con occhi azzurri cioccolato rosso blue point pezzato tartaruga Quanto vive un coniglio testa di leone, mediamente? In cattività, circa 10 anni, se sottoposto ad un buon regime alimentare e a controlli veterinari costanti. Coniglio testa di leone carattere Il coniglio testa di leone presenta un carattere estremamente socievole, espansivo ed affettuoso. In pochi giorni si lega alla propria famiglia e in particolare a chi si prende cura di lui. Richiede un periodo di adattamento alla vita domestica: per i primi giorni è meglio lasciarlo nella propria gabbia, continuando a parlargli e ad interagire con lui, ma farlo uscire o farlo giocare in braccio. Gradualmente si abituerà alla presenza umana e desidererà il contatto con i padroni. Successivamente, invece, è bene tenerlo spesso fuori dalla gabbia perché socializzi ed interagisca con i padroni. In caso contrario, il suo carattere potrebbe diventare apatico e cupo; inoltre, potrebbe sviluppare obesità e problemi alimentari. L'interazione con i bambini L'animale è affettuoso anche con i bambini. Di contro, però, è bene sorvegliarli nel gioco se sono molto piccoli: il coniglio, infatti, ha ossa fragili che possono danneggiarsi con movimento bruschi e impacciati. Va d'accordo con cani, gatti e altri conigli? Il testa di leone non apprezza particolarmente la compagnia di cani e gatti. Nel gioco potrebbe venire ferito, specialmente se l'altro animale è particolarmente esuberante. Se hai già cani o gatti, è meglio farli approcciare tra loro con gradualità e lentezza. 'Gradualità' è la parola chiave anche per l'ingresso di altri conigli nella stessa gabbia: meglio che gli animali si abituino con calma alla presenza di altri. Inoltre, attenzione alle cucciolate: già dopo i 4 mesi, infatti, è probabile che le femmine rimangano gravide. Alimentazione coniglio testa di leone Vediamo ora che cosa mangia un coniglio testa di leone. Come abbiamo accennato, questa razza richiede molte fibre nella propria dieta. Dimostra di apprezzare particolarmente: fieno ed erba verdure fresche pellet Decisamente meno indicati i carboidrati (pane, pasta, cereali): causano fermentazione nell'intestino. Nel nostro shop online puoi trovare ottimi mangimi per coniglio ben bilanciati e di alta qualità, che possono aiutare i padroni per l'alimentazione sana dell'animale. Quanto mangia un coniglio testa di leone? Un buon modo per orientarsi è quello di tenere a mente che non si dovrebbe mai superare il 2/4% del suo peso in cibo ogni giorno. L'igiene del coniglio testa di leone Almeno una volta a settimana è necessario pulire delicatamente occhi e orecchie dell'animale. Controlla spesso anche i denti, che sono uno dei punti più deboli di tutte le razze di coniglio nano. Ogni 2/3 giorni (nel periodo normale) e una volta al giorno (nel periodo della muta) spazzola delicatamente il pelo: eviterai la formazione di nodi che il coniglio potrebbe ingerire pulendosi e leccandosi. La gabbia del coniglio testa di leone dovrebbe essere pulita almeno giornalmente dalle feci e la paglia deve essere cambiata spesso. Controlla anche che il retro del corpo sia ben pulito: i residui possono attirare le mosche, che usano la sua pelliccia per deporre le uova. Pulisci, inoltre, le ciotole e cambia l'acqua con frequenza, per evitare contaminazioni batteriche che possono diventare pericolose per la salute. Una rigorosa pulizia è fondamentale per evitare che il coniglio si ammali delle patologie più frequenti per questo animale. Vediamo quali sono le più comuni malattie del coniglio testa di leone. Le malattie più frequenti Molti conigli testa di leone soffrono di rogna, una malattia dovuta agli acari. Per fortuna è possibile accorgersi dei primissimi sintomi già durante la pulizia (per questo è così importante!) e utilizzare un acaricida, sotto consiglio del veterinario. I legni aromatici usati per il giaciglio, come il pino o il cedro, possono innescare problemi di respirazione. Decisamente più appropriato è un panno morbido, lavato di frequente. Le pulci sono un grave problema per questa tipologia di coniglio. Causano due malattie molto serie: mixomatosi: incurabile, ma evitabile con le vaccinazioni e l'uso dell'antipulci malattia emorragica virale: priva di sintomi, ma mortale L'ultima non è una vera e propria malattia, ma una condizione pericolosa: il digiuno. Il coniglio che non mangia per più di 24 ore è chiaramente sofferente e deve immediatamente essere portato dal veterinario. Lascia sempre cibo fresco disponibile nella sua mangiatoia, per prevenire questo problema e verificare che l'animale si alimenti correttamente.
Coniglio gigante delle Fiandre: caratteristiche, curiosità e consigli per allevarlo

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Coniglio gigante delle Fiandre: caratteristiche, curiosità e consigli per allevarlo

il dic 18 2024
I conigli delle Fiandre sono una razza dalle dimensioni estremamente elevate, provenienti dalla Patagonia e successivamente trasportati nelle Fiandre per essere perfezionati. La razza del coniglio gigante di Fiandra infatti non si trova in natura, ma è un incrocio di altre due razze di conigli di grandi dimensioni (ma più piccoli dell'incrocio finale): il coniglio Ariete e il coniglio Pezzato. Coniglio gigante delle Fiandre: caratteristiche Certamente ciò che cade subito all’occhio è la stazza della bestia. I conigli giganti delle Fiandre, infatti, da adulti raggiungono una grandezza compresa fra i 65 cm e i 90 cm e le orecchie si allungano fino ai 16 cm, prendendo la classica forma a V. Per quanto riguarda il peso invece, la razza coniglio gigante di Fiandra pesa fra i 5,5 kg e gli 8 kg e generalmente il peso e la grandezza maggiore viene raggiunta dalle femmine: le dimensioni lo portano ad avere le ossa del corpo, spalle, petto, arti e zampe estremamente possenti. Il manto del coniglio delle Fiandre prende tutte le gradazioni e le sfumature di grigio, con il colore degli occhi e delle zampette cromaticamente in armonia con la tonalità del pelo. A causa delle misure importanti e della corporatura, i conigli di Fiandra non si possono definire attivi e giocosi come i più piccoli conigli domestici: questa razza, infatti, tende ad essere molto pigra, tanto da fare spesso dei grandi pisolini della durata di ore. Coniglio gigante di Fiandra: salute e cura Per fortuna i conigli sono degli animali puliti, quindi non necessitano di una particolare toelettatura. Come forma di igiene preventiva si consiglia di lavarli una o due volte l'anno sotto un po' di acqua tiepida (mai a testa in su) e con del sapone dal ph neutro. É fortemente raccomandato, invece, prendere in braccio il vostro gigante animale peloso e spazzolarlo energicamente in modo da togliere lo sporco in eccesso e il pelo morto che tende ad accumularsi in mezzo al manto. Per cautela, si consiglia di portare il vostro animale dal veterinario due volte l’anno per un controllo di routine e fargli fare tutti i richiami dei vaccini necessari per assicurargli una vita lunga e in salute. In natura questi animali hanno una vita estremamente corta, di circa 5 anni; in casa invece, se tenuti con cura, possono vivere anche fino agli 8-12 anni. I conigli giganti di Fiandra infatti, se non tenuti sotto osservazione, hanno la tendenza ad essere presi sotto attacco da varie specie di parassiti, come le zecche, che portano la mixomatosi: queste tipologie di infezioni si possono tranquillamente evitare tramite la somministrazione di vaccini antiparassitari, che richiedono un richiamo annuale o una tantum. Questa razza ha anche la tendenza a prendere la micosi alle orecchie, al muso e alle palpebre, ma per questo basterà rivolgersi al proprio veterinario di fiducia, che darà una terapia antifungina da poter fare a casa. Un'ultima malattia, ma non per importanza, a cui si deve fare attenzione è la rogna, o scabbia, portata dagli acari rossi che si annidano nelle lunghe orecchie dell'animale e in un secondo momento si spostano lungo la pelle di tutto il corpo: anche qui la soluzione migliore è quella di rivolgersi al proprio veterinario di fiducia. Coniglio di Fiandre: consigli per l'allevamento e nutrimento Pur essendo un animale estremamente pigro, decidere di allevare questo coniglio non è per niente una cosa facile. Prima di tutto, la portata di questo animale richiede un adeguato spazio per vivere, per correre (quando ne ha voglia) e per sentirsi a proprio agio. Non è un animale domestico, per cui ha bisogno di stare fuori in giardino, in un’area adeguatamente recintata, ampia e alta, in modo da proteggerlo dai potenziali attacchi dei predatori e per evitare che scappi. Il coniglio delle Fiandre ha una dieta composta prevalentemente da fieno, che generalmente viene integrata con ogni sorta di verdura. Spesso gli viene dato da mangiare anche della frutta, ma si deve fare attenzione agli zuccheri, perchè questa razza di coniglio tende ad ingrassare facilmente a causa della grandezza e delle dimensioni. Coniglio gigante delle Fiandre: curiosità Se l’idea è quella di creare un vero e proprio allevamento di conigli giganti, allora diventerà una necessità far accoppiare gli esemplari di cui si è già in possesso. Nel caso in cui si abbia solamente un maschio o una femmina, comprare un partner richiede una spesa iniziale di €100. É vivamente consigliato mettere nel recinto il nuovo arrivato qualche giorno prima che la femmina emetta i feromoni, in modo che i due si conoscano un po’ e si abituino l'uno alla presenza dell’altro prima della riproduzione. Dopo quindici giorni dall’accoppiamento, sarà possibile capire se la femmina è incinta toccandole la pancia; se risulta un po’ gonfia, allora vorrà dire che aspetta dei cuccioli. La gestazione di un coniglio gigante delle Fiandre dura 29-30 giorni e quando la femmina è vicina al parto, inizierà a strapparsi del pelo per costruire una sorta di nido per i piccoli.
Coniglio Rex: caratteristiche, allevamento e alimentazione

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Coniglio Rex: caratteristiche, allevamento e alimentazione

il dic 18 2024
Il coniglio Rex fa parte della famiglia dei conigli nani e presenta un’origine diversa rispetto ad altri suoi simili, in quanto non è stata ricercata e non è stata neanche il risultato di incroci studiati. Infatti, la nascita di questa razza è da considerarsi praticamente causale, poiché è dovuta ad una mutazione genetica avvenuta improvvisamente. Scopriamo le caratteristiche, l’alimentazione e l’allevamento dei conigli Rex. Coniglio Rex: origini La prima comparsa del coniglio Rex risale alla fine del secondo decennio del XX secolo, quando un prete francese di LOUCHE-Pringé rimase colpito dal mantello di peluche dell’animale e decise di allevarlo. Era il 1919 e passarono alcuni anni prima che la razza di questo particolare coniglio nano venisse mostrata in pubblico. L’occasione avvenne nel 1924, quando venne presentato al Paris International Rabbit Show. L’anno successivo venne riconosciuto come razza standard in alcune zone d'Europa. Successivamente il coniglio Rex nano venne importato negli Stati Uniti dal pioniere John C. Fehr e dal suo partner Alfred Zimmerman. La razza cominciò a diffondersi nel mondo, fino a diventare una delle più popolari come animali domestici e da compagnia. Nel frattempo, grazie ad alcuni incroci, vennero eliminati alcuni difetti fisici che rendevano la razza debole e la riproduzione difficile. Dagli incroci nacquero diverse varietà di coniglio Rex e ad oggi ne esistono all’incirca quaranta, che si distinguono per i colori differenti del mantello. Fra le diverse varietà c’è anche il coniglio Rex gigante, detto così perché pesa qualche chilo in più di quello nano. Coniglio Rex: caratteristiche Il coniglio Rex, visto che fa parte della razza dei conigli nani, può raggiungere un peso massimo di circa 3 kg nelle femmine e di circa 5 kg nei maschi. Il corpo si presenta esile e tondeggiante, la testa è minuta e anch’essa tonda, ai lati della quale sono posizionate le orecchie dritte. La caratteristiche che colpisce di questo animale è soprattutto il manto, che si presenta molto folto e vellutato, ha una lunghezza che non supera mai i 2,3 centimetri, ed è disponibile in venti colorazioni splendide. Per la sua particolare morbidezza, questi esemplari vengono allevati per ottenere delle pellicce pregiate. Il coniglio Rex è un ottimo animale da compagnia, ha un carattere pacifico e docile, è anche molto socievole e attivo. Coniglio Rex: alimentazione L’alimentazione del coniglio Rex è simile a quella di tanti altri suoi simili, quindi nella stagione invernale  gradisce mix di cereali e alimenti secchi, mentre quando fa caldo anche l’erba secca miscelata con alcuni vegetali è perfetta. Proprio le verdure fresche sono quelle da privilegiare per questo animale, che le gradisce a temperatura ambiente, perciò, se sono in frigo, toglierle qualche ora prima per far raggiungere loro la giusta temperatura. Vanno bene le foglie di lattuga, ma decisamente da evitare è l'iceberg, responsabile della diarrea in quanto contiene molta acqua. Ottime sono le bietole, le rape, le carote, la rucola, i cardi. Non esagerare nella quantità e prestare attenzione a come vengono conservate. Evitare di dare verdure appassite per non causargli disturbi intestinali. Ideale da includere nell’alimentazione è anche il mangime in pellet, preferibilmente di ottima qualità e privo di sostanze coccidiostatiche. Come allevare coniglio Rex Per allevare un coniglio Rex, bisogna prestare attenzione ad alcune necessità che questa razza presenta in maniera specifica. È importante sapere che non sopporta le temperature superiori ai 35°C e quindi deve rimanere in un luogo fresco e costantemente attrezzato con acqua fresca e pulita. Ma la razza non sopporta neanche il freddo, e occorre provvedere anche d’inverno a mantenere il luogo dove deve abitare alla temperatura giusta. Ha anche una pelle molto sensibile e per questo motivo bisogna pulire la gabbia con una certa frequenza, almeno ogni 3 o 4 giorni, e predisporre un pavimento con molta paglia e senza grate. La riproduzione del coniglio Rex avviene dopo che i due esemplari hanno raggiunto la maturità sessuale completa. Nella femmina si verifica nei primi cinque mesi di vita, nel maschio invece tra il sesto ed il settimo mese. I due si accoppiano quando la femmina è in calore, condizione che si può notare se la vulva è arrossata. La gestazione ha una durata di 30 giorni e le cucciolate sono composte da tre a cinque coniglietti. Coniglio Rex: vita media La durata media della vita di un coniglio Rex si attesta attorno agli 8 e 12 anni, riferita ad un coniglio domestico sano. La durata di vita è infatti influenzata da diversi fattori, come le condizioni di salute, il tipo di dieta e le cure dedicate all’animale. In genere ad avere maggiori aspettative di vita sono proprio i conigli domestici, che tendono a vivere più a lungo di coloro che stanno all'aperto, dove sono sottoposti ad estreme temperature e ai pericoli degli animali predatori. Un coniglio nano adeguatamente curato, che segue un’alimentazione corretta e che vive in casa, ha certamente un’aspettativa di vita maggiore.
Coniglio gigante pezzato: caratteristiche, alimentazione e allevamento

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Coniglio gigante pezzato: caratteristiche, alimentazione e allevamento

il dic 18 2024
Così come suggerisce il nome, il coniglio pezzato gigante è una razza che si distingue per le sue imponenti dimensioni, per il suo manto pezzato e per la sua eleganza.  Questa razza proviene dalla Francia e venne inizialmente nominata “Papillon”, cioè farfalla, per il disegno che presenta all’altezza del muso (che si chiama appunto farfalla).  I primi esemplari vennero messi sul mercato verso la fine dell’Ottocento in Germania e, pochi anni dopo, venne esportato in America.  Nel mondo però, esistono tre esemplari di coniglio gigante: il coniglio gigante delle Fiandre, da cui poi derivano il coniglio gigante Ariete, e infine il coniglio gigante Pezzato. Coniglio gigante pezzato caratteristiche Questo coniglio alla vista si presenta con una struttura corporea solida, ma anche molto allungata; le sue dimensioni possono arrivare e superare i 60 cm e pesare tra i 5 e i 6 kg, se non anche di più. La testa, di dimensioni proporzionate rispetto al corpo, si presenta incassata nel collo e mostra una fronte molto allungata.  Le orecchie dei conigli giganti pezzati sono di colore nero e prendono la classica forma a V sulla testa della bestiola e possono tranquillamente superare i 15 cm di lunghezza; avendo però la punta delle orecchie arrotondata e mostrandosi carnose, alla vista non risultano particolarmente slanciate.  Il motivo per il quale questo coniglio è stato soprannominato pezzato è per via delle molteplici macchie che presenta su tutto il muso e il corpo.  Mediamente tutti gli esemplari hanno la farfalla, cioè la macchia presente sul muso, ben delineata, così come anche le macchie intorno agli occhi e altre piccole macchie isolate che si riscontrano all’altezza delle guance; una lunga striscia, larga anche tre centimetri e che ricorda l'anguilla, corre su tutto il dorso del coniglio gigante pezzato fino all’estremità della coda. Infine, può presentare delle macchie circolari su entrambi i fianchi, che nel complesso prendono la forma dei segni lasciati da un morso.  Se desiderate avere un coniglio gigante pezzato è importante che l’esemplare che volete acquistare possegga tutte queste caratteristiche.  Alimentazione coniglio gigante pezzato Per quanto riguarda l’alimentazione, non ci dobbiamo scordare che stiamo sempre parlando di conigli. La dimensione di questa razza ovviamente pretende delle quantità maggiori di cibo se si vuole crescere un esemplare grande, forte e in salute.  Essendo un erbivoro, si nutre di vegetali come sedano e carote, ma un elemento imprescindibile nell’alimentazione di un coniglio è il fieno (dato ovviamente in giuste dosi); bisogna invece stare attenti alla quantità di vegetali, perché contengono lo zucchero, alimento che lo porterebbe ad ingrassare.  Nel caso in cui non si abbia molto tempo a disposizione, per fortuna sono presenti sul mercato dei preparati di ottima qualità che renderanno più semplice la vostra vita, ma allo stesso tempo permetteranno al vostro amico peloso di avere un'alimentazione sana e corretta.  Difetti Se desiderate avere un animale di razza, allora è estremamente importante che gli esemplari di conigli pezzati rispettino precise caratteristiche e non presentino i seguenti difetti: la farfalla deve rispettare determinate caratteristiche, come ad esempio non avere altre chiazze all’interno della farfalla;  avere l’anguilla interrotta; mancanza di uno dei due cerchi sulle guance; avere i cerchi degli occhi collegati con altre chiazze; avere delle chiazze collegate; mancanza di uno dei segni sui fianchi (che solitamente si aggirano fra i 6 e gli 8 per lato).  Come allevare un coniglio gigante pezzato Innanzitutto, bisogna capire se è il caso o meno di comprare o adottare uno di questi animali. La loro grande stazza implica che il padrone disponga di un giardino abbastanza ampio per poter costruire un recinto a prova di predatori, che sia inoltre in grado di non far scappare il coniglio.  Si deve costruire un recinto abbastanza grande e con la giusta altezza; in più, oltre alla recinzione, si deve costruire una casetta, o comunque un riparo per la notte o per ripararsi dalle giornate uggiose.  Oltre a ciò, appena portato a casa, per un coniglio gigante pezzato è necessario trovare un buon veterinario che sia in grado di prendersi cura del vostro amico peloso.  Essendo un animale di grandi dimensioni che vive a contatto con la terra, è consigliato portare questo animale dal veterinario almeno due volte l’anno per un controllo.  Da cuccioli, invece, questi conigli devono essere portati immediatamente a fare tutti i vaccini contro le classiche malattie che potrebbero contrarre, come la scabbia o altri parassiti che solitamente si annidano nella terra o nel fieno.   Pensate bene poi se volete far vivere questo animale da solo, oppure trovargli una compagna che gli possa fare compagnia per tutta la vita; sappiate però che i conigli sono animali molto prolifici, quindi è sempre bene tenere in considerazione che potrete ritrovarvi con molti più amici pelosi del previsto.  Infine, la vita media di un coniglio gigante può durare fra gli 8 e i 12 anni, ma ovviamente questo dipende anche dalla tipologia di vita che ha fatto il vostro animale e dal suo stato di salute.
Coniglio nano ermellino: cosa sapere per allevarlo al meglio

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Coniglio nano ermellino: cosa sapere per allevarlo al meglio

il dic 18 2024
Nel 1889 questa razza di coniglio venne scoperta per la prima volta nei giardini inglesi e venne denominata inizialmente coniglio nano Polacco. Dopo qualche anno, la specie venne esportata in Germania e geneticamente migliorata, fino a che non gli venne addirittura cambiato il nome in Coniglio Ermellino. Animale dalle piccole dimensioni, questa specie si ritiene molto dolce e adatta per giocare e fare compagnia alle famiglie con persone anziane e bambini. Coniglio nano Ermellino caratteristiche Il coniglio Ermellino nano si caratterizza per avere delle dimensioni estremamente ridotte, le forme tondeggianti, il pelo bianco, morbido e candido e gli occhi blu. Se mantenuto in salute, questa bestiola può restare accanto ai suoi padroni anche per dieci anni e, se ben nutrito, tende ad avere un peso che si aggira fra 1 kg - 1,5 kg. La testa è piccola e ben incassata al corpo; le orecchie si presentano dritte e corte, ma molto morbide e pelose. La postura dei conigli nani ermellini ricorda un po' quella delle lepri. Le zampe anteriori, infatti, sono lunghe e dritte, mentre le zampe posteriori sono robuste, con la tendenza a restare leggermente più piegate; la schiena invece, come quella delle lepri, tende a rimanere incurvata. Coniglio nano Ermellino carattere Si potrebbe definire un perfetto animale domestico da compagnia; è un animale sveglio e curioso ma, come tutti i conigli, è anche molto pauroso (anche il minimo rumore lo può spaventare tanto da scappare per andare a nascondersi). I conigli nani Ermellino hanno anche la tendenza a marcare il loro territorio, strofinando il musetto su alcuni punti della casa. La particolarità di questo animale è la capacità di saper comunicare molto bene con il linguaggio del corpo. Quando hanno fame, i conigli nani ermellini bianchi alzano le zampe anteriori e stanno eretti sulle zampe posteriori; sono animali molto affettuosi e lo dimostrano leccando il loro padrone. Se invece è l'animale stesso ad aver bisogno d'affetto, si mette a pancia in su in segno di attesa di coccole. Per dimostrare paura e timore, invece, il coniglio nano Ermellino porta le orecchie indietro. La bellezza di questo animale è data anche dalla sua capacità di tenersi pulito da solo, e non ha nemmeno la tendenza a vivere in un ambiente sporco. Coniglio nano Ermellino alimentazione Essendo una razza fragile e particolare, bisogna stare attenti alla sua salute partendo proprio dall'alimentazione. L'alimento fondamentale da somministrare a questo animale è il fieno che, se abbinato ad una corretta dose di carote (quindi verdura), sostanze vegetali ed erba fresca, permetterà al vostro animale di tenervi compagnia per molto tempo. Per variare ulteriormente la loro alimentazione, è possibile dargli verdure scottate come carote, cavoli, erbe mediche, insalata e basilico; È importante però che tutto il cibo che gli viene somministrato sia prima ben lavato e pulito. Da evitare completamente i cibi da forno. Coniglio nano ermellino cure Questa razza di coniglio non richiede delle cure particolari rispetto alle altre razze simili. Appena portato a casa dall'allevamento, è necessario portarlo dal veterinario e assicurarsi che gli vengano fatti tutti i vaccini contro le malattie tipiche della specie, e alcune di queste ripeterle per due volte l'anno. Per quanto riguarda la cura quotidiana, bastano davvero pochi accorgimenti per assicurare al vostro animaletto tutte le cure e le coccole richieste. Tagliategli le unghie ogni qualvolta lo riterrete opportuno, stando attenti a non tagliare i nervi vicino alle zampette, spazzolatelo spesso, almeno una volta a settimana; state attenti che i denti siano sani e non vi siano accenni di malocclusioni. Essendo un animale molto pulito, non è necessario fargli il bagno, ma se proprio non resistete all'impulso di lavarlo con l'acqua, allora prendete del cotone idrofilo inumidito e passatelo su tutto il pelo. Il motivo per cui non è necessario fargli il bagno è perché, come accennato prima, l'animale tende a lavarsi da solo leccandosi il pelo. Coniglio nano Ermellino: la gabbia Essendo un animale piccolo, appunto nano, non sarà necessario comprargli una gabbia estremamente grande; la dimensione consigliata infatti è un luogo alto 30 cm, largo 30 cm e lungo 60 cm. Anche con dimensioni ridotte, la gabbia deve contente tutto il necessario per dare all'animale una vita sana e attiva. All'interno infatti deve esserci sempre del cibo, come dell'insalata e una carota; deve esserci una vaschetta con dentro dell'acqua e qualcosa da rosicchiare. Dentro la gabbia si consiglia di mettere della paglia, così che il coniglio possa costruirsi un piccolo giaciglio su cui dormire. Inoltre, non dimenticatevi di mettere dentro la gabbia una lettiera dove si dovrà insegnare all'animale a fare i bisogni.
Coniglio d'Angora: carattere, alimentazione, allevamento

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Coniglio d'Angora: carattere, alimentazione, allevamento

il dic 18 2024
Il coniglio d'Angora è una specie molto interessante grazie alle sue origini, il suo carattere e il pelo, che si contraddistingue per essere molto lungo.  Così come è possibile notare dal nome, questa razza di coniglio ha origini molto lontane, precisamente da Angora, l'attuale Ankara, in Turchia. Questa specie venne importata in Europa nel 1700 ed era particolarmente in voga fra gli aristocratici francesi; prese piede in tutto il resto d'Europa il secolo successivo.  Coniglio d'Angora caratteristiche e temperamento Allevare coniglio d'Angora non è una cosa così complessa e da grandi soddisfazioni, occorre solo prestare particolare attenzione alla cura della sua lana. Il carattere di questo animale è molto docile e mansueto, estremamente curioso e giocherellone, tanto che sembra nato proprio per essere un animale da compagnia; si caratterizza per legarsi molto ai suoi padroni, anche se comunque pretende di avere i suoi spazi e le sue libertà.  Come tutti i conigli è un animale molto pauroso, bisogna perciò fare molta attenzione a non esporlo a rumori troppo forti.  La caratteristica principale di questa razza è proprio il pelo lanuginoso, che diventa lungo anche 8 cm; infatti si consiglia sempre di tagliarlo (tosarlo) ogni 3 mesi.  La domanda più spontanea a questo punto potrebbe essere proprio come tosare coniglio d'Angora: questa procedura è possibile farla in due modi.  La prima è quella di raccogliere il pelo naturalmente, e in questo caso la cura risulta molto più facile; basterà pettinare molto bene il vostro coniglio di razza Angora una volta a settimana, togliendo tutti i peli che nel tempo si sono incastrati in mezzo a tutto il resto del manto.  Per facilitare la procedura poi, pizzicate con estrema delicatezza il pelo del vostro animale, che inizierà a raggomitolarsi su se stesso, rilasciando ormoni e facilitando quindi anche la perdita dei peli in eccesso. Se però non si ha molto tempo per raccogliere settimanalmente il pelo in eccesso, allora potrete tosare il pelo ogni tre mesi. I primi tentativi saranno ostici, perché l'animale proverà estrema paura in questa pratica, ma con la giusta pazienza e delicatezza, vedrete che riuscirete a raccogliere molto pelo in più.  A questo punto però fate attenzione che il vostro amico peloso non stia troppo a contatto diretto con il sole, in quanto potrebbe incorrere in scottature molto forti.  Conigli d'Angora: allevamento Per quanto riguarda gli spazi di cui questa razza di coniglio deve disporre, la questione è leggermente delicata.  I maschi, se messi assieme nello stesso recinto, molto probabilmente si picchieranno per decidere quale fra i due esemplari è il dominante; per quanto riguarda le femmine invece, questo problema è meno presente, purchè gli esemplari abbiano comunque i loro spazi.  È importante sapere che un esemplare di Angora deve avere una gabbia di almeno 80 cm di lunghezza, 40 cm di altezza e 50 cm di profondità, per quanto riguarda lo spazio vitale. Difatti molti padroni di conigli d'Angora decidono di costruire dei grandi recinti coperti in ferro all’esterno, in cui far giocare gli amici pelosi.  Che si decida di allevare all'aperto o al chiuso, addestrate il vostro animale ad usare una latrina, in modo da mantenere il più pulito possibile il luogo in cui vive il vostro batuffolo di pelo.  Alimentazione coniglio d'Angora Per quanto riguarda la somministrazione del cibo, il coniglio d'Angora non avrà particolari problemi; così come tutti i conigli, si nutrirà per lo più di biada, fieno e verdure bollite.  Probabilmente l'unico accorgimento è quello di preferire la somministrazione del fieno piuttosto che del pellet. Cercate di dare del fieno, pellet e verdure all'interno del recinto in cui vive l'animale, assieme ovviamente ad una bella bacinella d'acqua.  Coniglio d'Angora: cura Questa specie di coniglio, assieme a tutte le sue razze, è una specie estremamente delicata per quanto riguarda le malattie e le rispettive cure. Quando sono piccoli, si consiglia di portarli dal veterinario a fare i vaccini contro le principali malattie che potrebbero incorrere durante la loro vita.  Si consiglia di tornare dal veterinario e fare gli appositi controlli, nonché i richiami dei vaccini, due volte l'anno.  Per quanto riguarda la pulizia, invece, i conigli d'Angora sono assolutamente autonomi, per cui non è necessario lavarli.  L'unica accortezza che dovete avere è quella di stare attenti che le unghie dei conigli non crescano troppo, altrimenti nel grattarsi rischierebbero di farsi male.  Coniglio d'Angora: quanto vive Difficile da decretare quanto l'animale possa effettivamente vivere oppure no; ovviamente tutto dipende dalle condizioni di vita in cui vive il coniglio, dove vive, quante cure vengono elargite all'animale e quante malattie ha incontrato durante la sua vita.  Ad ogni modo, se l'animale vive bene in mezzo ad un clima di amore, tranquillità ed armonia, potrà starvi vicino fino ai 12 anni di età. Coniglio d'Angora: costo Per quanto riguarda il costo invece, questa specie può arrivare a costare attorno ai 100 €, ma bisogna considerare che la spesa iniziale comprende, oltre al costo dell'animale, tutto quello che comprende la gabbia, i primi cibi e tutte le visite di accertamento dal veterinario.  Da tenere in considerazione poi che le spese mensili per il cibo e le visite dal veterinario due volte l'anno. 
Coniglio olandese nano: carattere, cura e alimentazione

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Coniglio olandese nano: carattere, cura e alimentazione

il dic 18 2024
Il coniglio olandese nano è a tutti gli effetti un tenero animale domestico che sempre più spesso possiamo trovare nelle case degli italiani, attirati dall'aspetto così dolce e morbido di questa specie. Le sue caratteristiche peculiari ne fanno un ideale compagno, ma oltre al carattere, anche la sua cura è abbastanza semplice, cosa che permette di tenerne uno in casa senza particolari problemi. Vediamo allora cosa c'è da sapere prima di adottare uno splendido coniglio olandese nano. Coniglio nano olandese caratteristiche Questa razza di conigli ha un aspetto abbastanza tradizionale e non presenta particolari differenze rispetto ad altre specie. Sotto il profilo della stazza, parliamo di un coniglio di piccole dimensioni e molto compatto, caratterizzato da un pelo folto e molto morbido. Questo aspetto lo rende uno dei più amati conigli da compagnia che si possano desiderare. Infatti la sua è la tipica immagine del coniglietto domestico: si distingue da altre razze per via della caratteristica macchia bianca all'altezza del muso, contornata dal mantello di pelo nero che attornia gli occhi. Sostanzialmente il manto è bicolore e la coda quasi non si vede, a causa delle dimensioni ridotte dell'animale e del pelo molto folto che la nasconde. Come peso siamo nella media di un coniglio di piccole dimensioni: un coniglio nano olandese arriva al massimo a 3 kg, un peso che deve essere rispettato per mantenere l'animale in buona salute. Coniglio nano olandese carattere Questa particolare specie di coniglio si rivela molto mansueto e tranquillo, in grado quindi di essere agevolmente ospitato in una casa anche in presenza di bambini, che potrebbero involontariamente infastidire l'animale. La sua indole è quindi tranquilla ed affettuosa: soprattutto se allevato fin dalla tenera età, il coniglio nano olandese saltellerà per casa con fare curioso e vispo, sempre però alla ricerca di coccole e contatto fisico, di cui si dimostra molto amante. Si tratta quindi di una razza facile da tenere a bada, perché difficilmente si lascerà andare a scatti di nervosismo e riuscirà a convivere pacificamente con altri animali domestici e con gli umani della casa. L'unico aspetto che forse lo penalizza nella convivenza domestica è una spiccata tendenza al rosicchiare: ovviamente parliamo di un coniglio, quindi questa non rappresenta una novità, ma il piccolo olandese nano ha una passione molto accentuata per gli angoli dei mobili e per le gambe di sedie, divani e poltrone. Accogliendolo in casa, dobbiamo quindi mettere in preventivo questo inconveniente. Avere cura di un coniglio olandese nano Adottare un piccolo coniglio olandese nano è comunque una cosa non esente da responsabilità, e chi lo accoglie in casa deve fare attenzione ad alcune piccole cose. Parlavamo poco fa della tendenza a rosicchiare di tutto, e questo naturale comportamento potrebbe essere pericoloso per l'animale se si lasciano a portata di coniglio cavi elettrici, ad esempio. L'attenzione è la base della cura di questo animale, ma da sola non basta a rendere felice un coniglio olandese nano: questo animaletto deve anche vivere nelle condizioni ideali, avendo quindi a disposizione degli spazi propri. Solitamente il coniglio olandese nano non necessita di gabbiette e, anzi, ama scorrazzare per casa libero. Nei casi in cui è necessario tenerlo isolato per qualche ora dal resto della casa, è utile pensare a qualcosa che sia più simile ad un recinto piuttosto che una gabbia, di modo che l'animale non si senta troppo sacrificato a livello di spazio. Per quello che riguarda le questioni igieniche, il coniglio olandese nano impara tranquillamente a fare i propri bisogni in una lettiera. È bene ricordare però che la sabbia che utilizziamo per i gatti risulta tossica per i conigli, e quindi è consigliabile utilizzare nella lettiera del normale pellet o trucioli di legno. Come pulizia personale, il coniglio si gestisce abbastanza bene da solo: è sconsigliato lavarlo con acqua, cosa che potrebbe anche causargli un infarto dallo spavento, ma basterà spazzolarlo e usare al massimo qualche salvietta umidificata per animali. Alimentazione coniglio nano olandese Altre accortezze, per vivere una vita felice con il proprio coniglio nano olandese, sono quelle relative all'alimentazione: come sappiano, la dieta imposta al coniglio influenza anche la crescita dei suoi denti, e per il coniglio nano olandese questa condizione non si arresta mai, considerando che i suoi denti continuano a crescere. Pertanto è consigliata una dieta a base di erba, vegetali e fieno per mantenerlo in buona salute. Assolutamente da evitare invece cioccolata ed in generale tutto ciò che è zuccherato. Quanto vive un coniglio olandese nano Con queste accortezze potremmo convivere felicemente con il coniglio per parecchi anni: infatti, un coniglio nano olandese arriva fino a 15 anni di vita se curato con amore. Oltre all'amore e alla giusta cura e alimentazione, è anche fondamentale portare periodicamente il proprio coniglio dal veterinario per completare i cicli di vaccinazioni necessarie, soprattutto per difendersi da malattie come la Mixomatosi e la Mev di tipo 1 e di tipo 2.
Coniglio Alaska: caratteristiche e cura

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Coniglio Alaska: caratteristiche e cura

il dic 18 2024
I conigli Alaska non si possono considerare come una razza molto comune in Italia, dove in realtà non se ne vedono poi tanti. Ma se pensassimo di essere di fronte ad una specie che proviene per l'appunto dall'Alaska ci sbaglieremmo di grosso.  In realtà questo coniglio è un animale di provenienza tedesca, che venne allevato in quelle zone per motivi commerciali, cercando di trovare un animale che fosse in grado di avere un pelo che ricordasse quello della volpe dell'Alaska. Da qui appunto la denominazione della razza, che in realtà ha origini russe, essendo i conigli di quella zona tipicamente di colore nero come questa specie. Vediamo allora come prendersi cura e quali sono le caratteristiche di questa razza di conigli originaria dell'Europa centrale. Coniglio Alaska caratteristiche Quando parliamo di conigli razza Alaska ci riferiamo ad un animale dall'indole gentile. Infatti, questa razza è sempre stata naturalmente socievole ed estroversa, tanto da essere vista di buon occhio non solo per l'allevamento, ma anche come animaletto domestico di compagnia in presenza di bambini. Anche con altri tipi di conigli la razza Alaska si dimostra affabile anche se è comunque consigliabile sorvegliare i momenti di compresenza e prevedere lunghi tratti di giornata nella gabbietta. Viste quelle che sono le caratteristiche comportamentali di questa tipologia di conigli passiamo a vedere anche come renderlo felice, cioè come prendersi cura di un coniglio Alaska in maniera perfetta. La razza può essere tenuta indifferentemente sia all'aperto che al chiuso, dato il suo mantello che può comunque ripararlo dal freddo in maniera ottimale. Quando però viene tenuto all'aperto è sempre consigliabile fornire un minimo di fonte di calore e quando invece si vuole tenere al chiuso, soprattutto direttamente in casa, valgono le usuali norme di buon senso: non lasciamo quindi materiale pericoloso alla portata dei denti del coniglio, che di natura sarà portato a rosicchiare tutto quello che si trova a disposizione, quindi anche cose potenzialmente letali come cavi elettrici. In ogni caso è buona norma per la salute del coniglio prevedere due zone separate per la lettiera e per la notte, in modo da lasciare maggiore comfort. Conigli Alaska alimentazione e malattie Parte integrante del benessere del nostro coniglio di razza Alaska passa dall'alimentazione. Questa specifica razza richiede una dieta che per il 70% si compone di fieno, utile per fornire fibre e calorie di cui l'animale necessita. Oltre a questo, un fieno di buona qualità sarà importante anche per mantenere l'igiene dentale del coniglio durante tutto l'arco della sua vita, che si attesta tra gli 8 e 10 anni mediamente. Alternative ottime al fieno sono le classiche porzioni di mangime tipo pellet, che vengono vendute per la salute del coniglio: si tratta di fieno pressato arricchito da vitamine e nutrienti, che sarebbero deficitari in una normale dieta del coniglio. Oltre a questo, possiamo anche talvolta 'viziare' il nostro coniglio Alaska con verdura a foglia verde e qualche sporadico bocconcino: attenzione solo ad evitare in maniera categorica dolci e zuccheri, che sono estremamente dannosi per l'animale. Sotto il profilo della salute la razza Alaska non dimostra di avere particolare patologie proprie e quindi per il controllo delle malattie basterà affidarsi ai normali controlli e alle vaccinazioni, che si riservano normalmente ai conigli. Pertanto, è consigliabile vaccinare il coniglio per la VHD e la Mixomatosi, oltre ad eseguire i periodici controlli contro parassiti di vario genere come pulci, zecche e vermi. Attenzione sempre ai denti come per tutti i conigli: la dentatura dell'animale cresce per tutta la durata della vita, e una delle parti importanti dello sviluppo è dato dal digrignamento dei denti. Qualora il coniglio non lo facesse naturalmente consumando il fieno questa operazione dovrà essere indotta, facendosi aiutare da un veterinario per conoscere nello specifico come fare.
Coniglio Cashmere Lop: caratteristiche e cura

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Coniglio Cashmere Lop: caratteristiche e cura

il dic 18 2024
Il cashmere lop è una razza piuttosto recente nel panorama dei conigli domestici ed è molto amato per le sue piccole dimensioni, per il suo carattere docile e per il suo aspetto particolarmente dolce.  È un animale che può far compagnia per molti anni al suo padrone e convive pacificamente con gli altri animali della casa, come cani e gatti. Non ha difficoltà ad adattarsi alla vita in famiglia e vive bene anche in un appartamento, purché siano previsti per lui dei momenti di gioco al di fuori della sua gabbietta, per esplorare l'ambiente e poter fare movimento.  La razza dei conigli cashmere lop è stata scoperta nel 1980 in Scozia ed è stata classificata dalla American Rabbit Breeder’s Association, sotto lo stesso cappello dei mini lop o lop nani. La razza mini lop proviene dalla Germania, scoperta nel 1972, è stata esportata negli Stati Uniti per promuoverne un allevamento selettivo al fine di raggiungere uno standard che avesse le caratteristiche che conosciamo al giorno d'oggi. Coniglio cashmere lop caratteristiche: cosa mangia e quali cure necessita Il coniglio cashmer lop è un animale di taglia media, muscoloso anche se di piccole dimensioni. Caratterizzato da un peso che non supera i 2 kg e mezzo, va dai 1.8 kg ai 2.3 kg. Il suo pelo è pomposo e folto, quello del mantello è più lungo rispetto al sottopelo, ugualmente spesso. Ha le caratteristiche orecchie basse e pelose, portate a penzoloni, morbide e lunghe. Il petto è ampio e profondo, la groppa ben arrotondata e muscolosa, la coda forte e spessa. Il collo è quasi inesistente, come le zampette piuttosto corte ma dritte e forti. I suoi occhi sono luminosi e possono essere di vari colori, scuri, azzurri o rossi. Anche il suo mantello ha diverse colorazioni, comprendono tutte le tipologie di sfumature previste per i conigli: bianco, lilla, cioccolato, blu, nero, grigio, agouti, cincillà, lince, cannella, scoiattolo e fulvo. Dei conigli in generale si conosce la loro facile abitudine a rosicchiare, questo perché i loro denti crescono costantemente. Se non volete ritrovarvi con cavi o mobili mangiucchiati (per questo, nei suoi momenti di libertà è sempre bene non lasciarlo solo!), non fate mai mancare al vostro cashmere lop un'abbondante razione di fieno! Il fieno, insieme ad altra verdura fresca, come insalate, radicchio, sedano, carote (sopratutto le foglie!) e finocchio, sono alla base dell'alimentazione ricca di fibre, di un cashmere lop. In mancanza di verdura fresca, potete integrare con del pellet vegetale e con qualche fetta di mela o pera (una o due volte a settimana, senza esagerare). Naturalmente, anche l'acqua fresca non può mai mancare dalla sua mangiatoria. Prima di acquistare un coniglio cashmer lop si deve essere coscienti che si tratta di un animale delicato, che necessita frequenti controlli e cure da parte del suo veterinario e che, essendo piuttosto longevo (può arrivare a stare con il suo proprietario anche per 12 anni!) non va assolutamente trascurato.  Le malattie più frequenti per un coniglio sono quelle legate alla scarsa o cattiva pulizia della sua gabbia, della lettiera e della mangiatoia. I batteri che facilmente si formano in presenza di scarsa igiene, possono causare gravi disturbi al vostro animale, come la miasi, la tigna, la nosema e l'enterotossiemia. Inoltre sono animali che accusano gli sbalzi termici, soffrono facilmente il freddo e sono cagionevoli di raffreddori e polmoniti, proprio come noi. D'estate invece, cercate di non lasciarli a temperature oltre i 25 gradi o sotto al sole: il loro pelo delicato non è in grado di proteggerli efficacemente. Anche per il coniglio cashmere lop sono previste delle vaccinazioni annuali obbligatorie, come per cani e gatti. Le visite di controllo dal veterinario possono essere programmate con una scadenza semestrale.