Come allevare il pavone, il principe dei giardini

Dimensioni generose, colori sgargianti e l’inconfondibile ruota fanno del pavone il volatile da cortile a scopo ornamentale per eccellenza. Questo uccello dall’aspetto esotico con i giusti accorgimenti può essere inserito benissimo in un allevamento, sia in voliera che all’aperto. Scopri di più sul pavone!

Caratteristiche fisiche del maschio

Nel maschio di razza comune, oltre le lunghe penne del sopracoda, risaltano i colori vivaci. A partire dal blu-verde che dalla testa scende lungo il collo, fino al petto. Sul dorso e sulle ali si alternano il bruno, il rame, il dorato e il verde metallico. Si prosegue  con le lunghe penne del sopracoda dove spiccano i caratteristici occhi azzurri contornati di verde e ocra. Concludiamo con le generose misure: dai 220 ai 250 cm dei quali almeno 3/4 di strascico.

Caratteristiche fisiche della femmina

Il colore prevalente nella femmina comune è il bruno che sfuma verso il marroncino. Gli unici punti in cui compare del verde sono la parte inferiore del collo e il ventre. Come nel maschio, anche la femmina presenta un ciuffetto di piume sulla testa. Le sue misure complessive si aggirano sugli 85 cm.

Le mutazioni del pavone

Oltre a quella appena descritta, esistono altre mutazioni del pavone comune. Iniziamo col pavone nigripenniss il cui maschio si distingue per collo e petto di un blu più intenso e per le ali nere sfumate di blu. Altra mutazione molto conosciuta è quella del pavone bianco. Dall’incrocio tra esemplare comune e bianco poi è possibile ottenere il pavone arlecchino, il cui piumaggio sarà contaminato da entrambi gli esemplari di partenza.

Il pavone specifero invece è da considerarsi come razza diversa da quella comune, non solo per i colori tendenti al verde, ma anche per una stazza maggiore.

Il corteggiamento e la tipica ruota del pavone

La famosissima ruota del pavone è la principale arma di corteggiamento del maschio. Diversamente da quel che può sembrare a prima vista, queste lunghe penne non sono poste sulla coda (che in realtà è poco pronunciata), ma sul dorso. Lo strascico è l’ultima cosa che si sviluppa nei maschi (attorno ai 3 anni) e il suo ricambio in periodo di muta è abbastanza lungo (le penne vengono perse in settembre per ripresentarsi in aprile).

Habitat e vita in allevamento

Il pavone trova le sue radici in India, a Ceylon e nelle zone dell’Himalaya (e in Indocina per la razza specifero). Adattandosi bene a qualunque clima, può benissimo essere tenuto in cattività nei nostri territori, ovviamente a scopo ornamentale.

Il Pavone può essere allevato sia in voliera che all’aperto. Nonostante la sua capacità di alzarsi in volo, non ci si deve preoccupare che scappi. Quindi possibilmente concedigli tempo all’aperto! Considerando le dimensioni (soprattutto se apre la ruota) gabbie o voliere dovranno essere molto spaziose.

L’alimentazione

L’alimentazione è costituita per lo più da sementi e mangimi bilanciati, soprattutto in periodo di riproduzione. Oltre a ciò, se vive in voliera, il pavone necessiterà anche di verdura, frutta e piccoli invertebrati. Cose che invece riuscirà a procurarsi autonomamente se lasciato libero in giardino.

La riproduzione

In periodo di riproduzione un pavone maschio solitamente ha dalle 4 alle 6 femmine. Una volta effettuato l’accoppiamento, la femmina realizza un nido rudimentale a terra dove depone dalle 6 alle 8 uova che verranno covate per 28 giorni circa. Durante la cova la femmina non abbandona il nido. Ciò obbligherà l’allevatore a controllarla con maggior cura e ad avvicinargli il cibo di cui necessita. Se le uova vengono deposte in voliera è possibile prelevarle e farle covare da una chioccia di tacchino (più adatta visto le maggiori dimensioni delle uova.